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Beato Titus Zeman, fonte di immensa ispirazione del ritiro spirituale dei Salesiani

Sabato 25 Novembre, presso la Casa Madre di Valdocco, l’Ispettoria ha organizzato un ritiro spirituale, aperto alla partecipazione di tutti i confratelli, incentrato sulla figura del Beato Titus Zeman, guidato dalla meditazione di don Pierluigi Cameroni.

Un momento di ritrovo ispirato dal neo Beato Titus Zeman, salesiano slovacco e martire del regime comunista, che ha sacrificato la propria vita per i seminaristi. Morì in seguito a 13 anni di torture, carcere e lavori forzati sotto il regime comunista dell’allora Cecoslovacchia e nel mezzo del suo calvario disse: «Anche se perdessi la vita, non la considererei sprecata, sapendo che almeno uno di quelli che avevo aiutato è diventato sacerdote al posto mio».

Ecco una gallery dedicata a questa giornata, grazie al prezioso contributo del confratello, Don Cipriano Demarie:

25 novembre – RITIRO ISPETTORIALE aperto a tutti i confratelli

Nella mattinata di sabato 25 Novembre l’Ispettoria ha organizzato un ritiro spirituale, aperto alla partecipazione di tutti i confratelli, che sarà incentrato sulla figura del Beato Titus Zeman grazie alla meditazione di don Pierluigi Cameroni.

  • Ore 9:30

    Preghiera di Lodi
    Meditazione di Don Pierluigi Cameroni

  • A seguire

    Riflessione personale e confessioni

  • Ore 11:45

    Celebrazione Eucaristica in Basilica di Maria Ausiliatrice

  • Note tecniche

    Per i Presbiteri: portare camice e stola rossa
    Per tutti: per pranzare a Valdocco prenotarsi entro il 20 Novembre

 

Sulle orme di Don Bosco: i Licei al santuario di Crea.

Gli studenti dei Licei Classico ed Economico-Sociale di Borgomanero hanno trascorso una giornata di ritiro.

Sulle colline del Monferrato.

Mercoledì 27 settembre oltre duecento studenti dei Licei Don Bosco, insieme ai loro insegnanti, hanno interrotto le consuete lezioni per trasferirsi a Crea, sulle colline del Monferrato, dov’è collocato, tra i boschi di querce e di frassini, l’antico santuario mariano, patrimonio UNESCO dell’umanità. Dopo la celebrazione liturgica, gli studenti, divisi in classi, hanno riflettuto insieme ai loro coordinatori su queste prime settimane, sulle dinamiche di gruppo, sulle sfide didattiche, per trovare insieme le soluzioni migliori a vivere fruttuosamente e serenamente l’anno scolastico che si apre. Dopo il pranzo al sacco, gli studenti sono stati coinvolti in alcuni giochi, organizzati dai membri delle commissioni che animano i Licei. A seguire, l’investitura ufficiale, da parte della scuola, dei nuovi presidenti e vicepresidenti delle Commissioni. Al Don Bosco, infatti, agli studenti è chiesto di partecipare alla cogestione della vita scolastica, impegnando chi si rende disponibile all’animazione delle attività extrascolastiche: dal coro al giornalino d’istituto, dalle attività sportive all’organizzazione dei festival, dal volontariato all’animazione spirituale.

La tradizione del ritiro d’inizio anno.

La tradizione del ritiro d’inizio anno di Medie e Licei nasce dall’antica consuetudine salesiana delle passeggiate autunnali di don Giovanni Bosco. A Crea, in particolare, proprio don Bosco aveva portato, nell’ottobre del lontano 1861, un centinaio di giovani. La storia racconta un particolare curioso: i frati francescani ospitati nel convento, spiazzati del gran trambusto che avevano provocato i giovani salendo la collina, si erano chiusi dentro, temendo un assalto. Furono convinti ad aprire le porte dalla dolcezza dei canti mariani che i ragazzi, guidati da don Bosco, intonarono nella chiesa del santuario. I frati, rassicurati, ospitarono generosamente i ragazzi di don Bosco dando fondo a tutte le loro provviste per sfamarli. E così «i figli di san Francesco d’Assisi – annota don GiovanBattista Francesia, storico delle origini salesiane – si privarono di ciò che avevano in casa per provvedere al bisogno dei figli di San Francesco di Sales». I frati non vollero nulla in cambio. Un gesto semplice e forte: perché l’educazione si nutre di testimonianze prima che di parole.

Sabato 10 dicembre 2016 – don Andrea Beltrami da 50 anni Venerabile

Andrea Beltrami nacque a Omegna, in provincia di Novara, il 24 giugno 1870. Ebbe in famiglia un’educazione ricca di valori cristiani. Nel 1886 ricevette l’abito chiericale a Foglizzo da don Bosco, che dirà di lui: “Di Beltrami ce n’è uno solo!”. Si offrì come vittima d’amore per la conversione dei peccatori e per la consolazione dei sofferenti, vivendo il motto: “Né guarire né morire, ma vivere per soffrire”. Don Beltrami colse in pieno la dimensione sacrificale del carisma salesiano, voluta dal Fondatore don Bosco.

Venerabile dal 1966, Don Andrea Beltrami verrà ricordato in occasione del 50° della dichiarazione di venerabilità e in occasione della conclusione dell’anno della misericordia dalla comunità ispettoriale in una mattinata di ritiro spirituale ispirata proprio intorno sulla sua figura.

L’incontro è rivolto a tutti i salesiani dell’Ispettoria del Piemonte e della Valle d’Aosta e si svolgerà Sabato 10 dicembre 2016 dalle ore 8.45 presso l’Istituto Salesiano Valsalice – viale E. Thovez, 37, Torino.

 

 

 

Il Campo 4: appuntamento al Colle don Bosco

Con la fine del mese di settembre arriva l’appuntamento del Campo 4.

Da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre, rivolto nello specifico a giovani dai 18 anni in su, presso la significativa casa salesiana del Colle Don Bosco, si potrà continuare il cammino di formazione spirituale, umana ed educativa che ci vede coinvolti in quel rigoglioso fiume di santità sognato da Don Bosco.

Una occasione, per molti, di alimentare quella fiamma che le esperienze estive di animazione, di missione, della Giornata Mondiale della Gioventù vissuta a Cracovia, hanno acceso nell’animo di ognuno.

Trova le informazioni ed il materiale da scaricare sul sito della Pastorale Giovanile.

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