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La Stampa – “Malato di gioco d’azzardo guarisco e torno in campo”

Pubblichiamo l’articolo de La Stampa sull’incontro del calciatore della Juventus Nicolò Fagioli e gli studenti di Novara, sul tema del gioco d’azzardo, a firma di Fulvio Albanese.

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Dal pubblico gli chiedono se il gioco d’azzardo gli manca. «No»,  risponde secco Nicolò Fagioli. E la sua «seduta collettiva» di psicanalisi davanti a coetanei, madri e padri, e tifosi della Juve  potrebbe già finire così. E’ un ragazzo diverso quello che si è presentato ieri sul palco del teatro Don Bosco dei Salesiani a parlare di ludopatie e di come uscirne. Fa parte del suo percorso terapeutico e la Regione lo invita a partecipare ad incontri  assieme al suo terapeuta, ed esperto di questa patologia, Paolo Jarre. Sullo schermo scorrono le immagini del centrocampista che fino all’anno scorso seminava avversari con la maglia bianconera e andava in rete.

Ma ora, seduto su una poltrona accanto al suo medico e alla referente del presidio sul gioco d’azzardo dell’Asl Novara, Caterina Raimondi che si improvvisa intervistatrice, Fagioli con la sua felpona celeste è solo un ragazzo di 23 anni che sta uscendo da un tunnel pericoloso: «Ero rinchiuso in una bolla, non frequentavo né la famiglia né gli amici – racconta -. Rendevo meno agli allenamenti e alle partite. Ma ora non è più così, continuo ad allenarmi ma mi manca l’adrenalina della partita in campo. E in campo ci voglio tornare il prima possibile, magari nella partita col Monza». La lunga squalifica di Fagioli, un anno poi tramutato in sette mesi più altri cinque di pena alternativa (come partecipare ad incontri sulle ludopatie) finirà il 19 maggio. Quella col Monza, ultimo match del campionato, sarà il 25. Dovrebbe farcela e lui ci spera davvero. Ma nel dialogo con il pubblico quello che più importa è il racconto del percorso fatto dall’inferno della dipendenza dal gioco d’azzardo al purgatorio che sta vivendo adesso: «Ho cominciato a 16 anni con gli amici, un modo per passare il tempo, ma è diventata una malattia. Me ne sono accorto quando mi sono reso conto di avere problemi con la gente, con chi mi stava intorno. L’anno scorso è stato il peggiore della mia vita. Per questo mi sono autodenunciato». E ora come va? «Va molto meglio da 6-7 mesi, grazie anche a Paolo Jarre. Sto più tempo con gli amici, quelli veri che mi sono rimasti accanto, e con la mia famiglia anche se vivo a Torino e loro a Piacenza». Un signore nel pubblico gli chiede perché uno che guadagna tanto giocando a calcio, sente l’esigenza di scommettere al gioco d’azzardo. «Non giocavo per vincere soldi – spiega Fagioli – . Era diventata una malattia. Giocare mi cambiava all’istante, cercavo l’adrenalina dell’azzardo».

Quello di ieri sera è stato il sesto di dieci incontri con il pubblico che Nicolò Fagioli dovrà affrontare come parte della «pena» e del suo percorso per chiudere definitivamente con quel passato: «Non so se sono guarito – si schermisce – so che mi sento molto meglio e so che sto eliminando quel problema». Interviene Jarre: «Sarebbe meglio dire che non si guarisce mai del tutto, io dico che per capire che se ne è usciti bisogna lasciare la porta aperta per non attraversarla». Nel tunnel di Fagioli la luce in fondo si intravede. Ne è consapevole e si capisce che conta i giorni e le ore per poter tornare a indossare gli scarpini, sapendo che nella Juve lo aspettano: «Mi sono sempre stati tutti vicini, la dirigenza, l’allenatore, i compagni. E questo è stato di grande aiuto». Ricomincerà da dove aveva dovuto lasciare, ma con una nuova vita davanti, nella quale «lo sport, il gioco del calcio, ma anche il tennis e il padel che pratico in questo periodo, sono importanti per completare questo percorso». «Al primo incontro – rivela – è stato difficile affrontare il pubblico e raccontarmi, ora parlare mi fa piacere». Non è ancora guarito, dice il suo terapeuta, ma è come se lo fosse già.

 

Salesiani Novara: primo corso di ristorazione all’Istituto San Lorenzo

Sono 21 i ragazzi del CFP che da metà settembre di quest’anno hanno iniziato il primo corso di ristorazione all’Istituto San Lorenzo di Novara, aiutati da Chiara, educatrice, che si divide tra la scuola media e il CFP del San Lorenzo e Antonio Domenico, conosciuto come Tony chef ed altri collaboratori dell’istituto. Tutto sotto l’attenta guida del direttore Don Fabio Mamino.

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Ma si ogni tanto, anche a me capita di pensare.

Anche perchè viaggiando in treno tutte le mattine mi capita più di frequente. E quello che mi fa più sorridere è che mi viene voglia di scrivere.

Sapete che FB si propone così quando vi collegate al suo mondo digitale: “A cosa stai pensando?”. Digitale ma reale, fate attenzione!

Allora penso, penso, penso.
Come Winnie the Pooh. L’orsetto che esordì in un racconto di Milne in un romanzo per bambini pubblicato nel 1926, che ebbe un successo tale che è arrivato ai giorni nostri, ma dubito che gli adolescenti di oggi ne siano a conoscenza.

E si penso a loro, penso ai ragazzi del CFP! Ormai dal metà settembre sono parte integrante dei miei pensieri. E meno male che sono solo 21 per quest’anno.

Penso ai passi da gigante che hanno fatto in questo primo mese di formazione professionale al CFP. Si va bene, di scuola al CFP.

Ve li presento.
Strettamente in ordine alfabetico per nazione di provenienza.

Dall’Albania Krisolt e Alecs. Dalla Cina Chen. Dall’Egitto Sayed. Dalla Francia non c’è nessuno e neanche dalla Germania. Dall’Italia Angelica, Giorgia, Mattia, Martina, Marianna, Cristian, Andrea, Federico, Giulio e Giulia, Domenico e Simone, Pamela. Dal Marocco Yassine e May. Dalla Nigeria Kelvin e Fevour. Dagli USA nessuno.

Penso ai Colleghi con i quali quest’anno dovrò collaborare:
Conoscevo solo una Patrizia, tutti gli altri sono nuovi. Li sto scoprendo un giorno dopo l’altro.

Chiara, l’educatrice, che si divide tra la scuola media e il CFP del San Lorenzo. Insegna Italiano o meglio le Unità Formative dell’Area Integrativa che hanno a che fare con la lingua italiana e l’asse storico sociale.

Antonio Domenico, si fa chiamare Tony chef. Appassionato all’arte del cucinare. Sarà lui ad insegnare ai ragazzi a tagliare le verdure, cucinare la pasta e il riso (siamo a Novara, Piemonte!) e le carni bianche e e rosse. Pesce sarà difficile sia per i prezzi elevati che per l’assenza del mare, appunto. Insegnerà loro a conservare gli alimenti, cotti o crudi, e anche a lavare i piatti. E tutto rigorosamente in abiti da “cuoco” con il cappello da cuoco e la giacca da cuoco, perché la divisa da cuoco deve sempre essere in ordine. Lui che la mosca c’è l’ha sul mento e mai al naso! Uno entusiasta del suo lavoro e di avere una cucina da governare, con un drappello di aspiranti cuochi pronti ad eseguire ogni suo ordine e a carpire ogni suo segreto. Domani però. Oggi è pane raffermo e coltello che non taglia. Per dirla alla Camilleri: pani duri e cuteddu ‘nzimmatu. Insomma i ragazzi sono da tirar su e non sarà una passeggiata.

Poi c’è la Professoressa di Inglese, pardon la formatrice dell’Area Linguaggi, lingua inglese, Stefania.

Ci danno una mano per l’orientamento e i rapporti con le “scuole medie” Valentina ed Elena per i rapporti con le imprese, entrambe del CFP di Vercelli. Dietro le quinte Alessio per la progettazione, che fa da intermediario con i colleghi degli Uffici Regionali e Mauro che ci supporta per i casi particolari in cui bisogna stilare il piano formativo individuale, entrambi sempre del CFP di Vercelli.

I lavori procedono spediti e tutto si svolge sotto l’attenta guida di Don Fabio, direttore dell’Istituto San Lorenzo.

I ragazzi della Prima RIS (sta per Operatore della Ristorazione – Preparazione degli alimenti e allestimento piatti che dura tre anni), hanno fatto vedere già di che pasta sono fatti alla prima uscita: l’inaugurazione dei nuovi campi dell’Istituto. Servizio inappuntabile. Che stile, guardate le foto

E ci saranno tante altre occasioni! Per tutti!

Aspettiamo solo di completare le divise: manca lo stemma! E poi qualche pezzo che abbiamo ordinato all’inizio dell’anno e che a causa di carenza di materie prima tarda ad arrivare. Ma è tutto sotto controllo.

Dall’aula didattica fornita di videoproiettore e casse acustiche per svolgere

Dall’aula didattica fornita di videoproiettore e casse acustiche per svolgere le lezioni che più li mettono in crisi. In questi casi soprattutto mentre fanno matematica un bel sottofondo musicale di Einaudi al pianoforte li può aiutare. All’aula di informatica, dove ciascuno di loro ha un personal computer complertamente a sua disposizione.

E poi ci sono il cortile per gli intervalli e la mensa per consumare il pranzo, che sia a sacco oppure preparato dai cuochi dell’Istituto. In mensa ci siamo praticamente tutti, lunedì, mercoledì e giovedì, quando hanno le ore di formazione anche al pomeriggio dalle 13,30 alle 16,30. Il venerdì alle 13,30 è finita la settimana.

Ogni lunedì si inizia la settimana con il buongiorno, che si ripete al mercoledì e al venerdì, come soleva fare Don Bosco.

I ragazzi arrivano tra le 7,50 e le 8,10.

Ad accoglierli un po’ tutti. SI va in cortile o in sala giochi, a seconda del tempo. Una partita a calcio balilla o a funghetto per iniziare la giornata in attesa che alle 8,25 ci sia avvii verso l’aula o il laboratorio: si inizia puntualmente alle 8,30.

21 famiglie erano presenti sabato 17 settembre e ci hanno consegnato i loro figli. Adesso dobbiamo darci da fare e portarli tutti al successo formativo. Saranno loro i protagonisti a scrivere una storia che durerà tre anni prima dell’esame di qualifica professionale.

Ma è già tempo di Open Day, un evento che realizzato all’interno del CFP per far conoscere ai ragazzi delle “scuole medie” del Novarese cosa possono imparare al CFP di Novara. Prima di iscriversi per l’AF 2023-24 è meglio visitare gli ambienti, laboratorio e aule formative, conoscere i programmi e i formatori. Prenotatevi al primo OPEN DAY del 5 novembre prossimo.

Guardatevi intorno: ci vedrete di sicuro per le vie della città di Novara perché il Bus dei Salesiani passa tutto l’anno.

Salesiani Novara – MALESCO 2022: il posto più fresco dove finire la scuola!

E’ tempo di campi per la scuola media e il liceo San Lorenzo di Novara: in conclusione dell’anno scolastico i ragazzi sono partiti per Malesco per vivere momenti di gioco, riflessione e preghiera insieme, accompagnati dagli educatori e dai salesiani.

 

Di seguito la notizia pubblicata sul sito dei Salesiani di Novara:

I campi estivi di Malesco sono iniziati il 13 giugno e sono terminati il 10 luglio, un susseguirsi di ragazzi sempre più grandi e con tanta voglia di stare e crescere insieme. Quattro settimane in cui si sono susseguite prima le prime medie, poi le seconde medie, le terze medie, ed infine il liceo. I campi sono stati notevolmente popolati con circa 70 ragazzi a campo più le equipe composte da ragazzi del liceo. In totale, la casa è stata frequentata da più di 350 ragazzi, giovani, educatori e adulti di riferimento… oltre ai salesiani, chiaramente!

I campi delle medie hanno avuto come tema e filo conduttore i film de Lo Hobbit tratti dai libri di J.R. Tolkien: i ragazzi hanno seguito le avventure dell’hobbit Bilbo Baggins, coinvolto dal mago Gandalfnell’aiutare una compagnia di 14 nani a recuperare il loro tesoro perduto in una caverna, dopo che un drago di nome Smaug se ne era indebitamente impossessato. I ragazzi sono stati invitati a riflettere su alcuni temi tratti dai tre film alternando tornei di calcio, pallavolo, roverino e hockey; grandi giochi in casa e nella bella pineta di Malesco. Due giornate a settimana sono state dedicate a delle belle camminate in montagna.

Il campo del liceo, trattandosi di ragazzi più grandi, ha avuto come tema il naturale seguito de Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli! Anche in quest’ultima settimana i ragazzi si sono alternati tra momenti di gioco, formazione, silenzio, preghiera, vari tornei e camminate. Un’esperienza unica che ha dato occasione a molti di crescere umanamente e spiritualmente, che fatto sperimentare loro un po’ di vita insieme dopo due anni di restrizioni.

I campi di Malesco per i ragazzi del San Lorenzo sono un must, un’esperienza che non si può descrivere, ma soltanto raccontare personalmente. Basti dire che le iscrizioni si sono bruciate in pochi giorni e mai come quest’anno la casa è stata zeppa di giovani in ogni luogo disponibile! A testimonianza di quanto di bello vissuto, riportiamo una confidenza di una mamma, che all’ultimo giorno dice:

Ho guardato mia figlia qui, felice in mezzo agli amici, e ho pensato che non l’avrei voluta vedere in nessun altro posto al mondo!

Questo è quello che sogniamo anche noi per i nostri giovani: che non desiderino altro che sentirsi a casa! Don Bosco e Maria Ausiliatrice ci hanno accompagnato in questo viaggio e sicuramente hanno adoperato miracoli che fioriranno in ognuno dei cuori dei ragazzi che sono passati da Malesco.

Buona estate a tutti!

Maturità 2022: le valutazioni 100/100 al San Lorenzo di Novara

Quattro studenti dell’Istituto San Lorenzo di Novara hanno superato a pieni voti l’esame di maturità di quinta superiore. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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Nonostante le turbolenze della pandemia, anche quest’anno si è concluso l’Esame di maturità al San Lorenzo.

Tutti i nostri (ormai) ex-allievi possono godersi il meritato riposo dopo le fatiche scolastiche.

Nel congratularci con tutti gli studenti per il traguardo raggiunto, vogliamo complimentarci in modo particolare con coloro che sono stati eccellenti.

Sono stati 4 quelli che hanno conseguito una valutazione di 100/100.

Si tratta di Anchisi Edoardo e Ubezio Sara in 5°A e di Marzo Luca e Invernizzi Tommaso in 5°B.

A loro le nostre più sentite congratulazioni.

A tutti gli auguri di un brillante avvenire!

Tommaso Invernizzi

Sara Ubezio

Edoardo Anchisi

Luca Marzo

Don Bosco Novara – Una vittoria inaspettata: concorso Federchimica giovani 2021-22

Alcuni studenti della scuola media dell’Istituto Salesiano San Lorenzo di Novara hanno partecipato e vinto, per la sezione agro-farmaci, il concorso Premio Federchimica Giovani 2021-2022. Tale premio ha l’obiettivo di appassionare gli studenti alle scienze e alla chimica, nonché supportare la didattica innovativa per orientare gli studenti verso percorsi STEM. Di seguito l’esperienza dei ragazzi di Novara che hanno partecipato al concorso.

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Ad inizio anno la prof.ssa Brustio ci ha presentato un concorso promosso da Federchimica che ha come obiettivo quello di appassionare noi ragazzi alla chimica.

Dopo qualche groviglio, anche noi abbiamo deciso quale sarebbe stato il nostro proposito, ovvero quello di spiegare anche ai più piccoli il mondo degli agro-farmaci ed abbiamo provato a metterlo in pratica con un gioco: “Agropoly”.

Tutti noi abbiamo fatto dei piccoli sacrifici: abbiamo rinunciato alle uscite con gli amici e abbiamo preferito piuttosto passare le domeniche tra di noi, magari anche discutendo, quando alla fine l’unica cosa che ci ha sempre messi d’accordo è stata la torta per merenda.

Tutti i nostri sforzi alla fine sono serviti: il progetto è stato concluso con successo, ma una parte importante l’hanno avuta anche coloro che ci hanno spronati a dare tutto fino all’ultimo, anche quando le cose non andavano come avremmo desiderato.

Il 30 giugno la prof.ssa Brustio ha scritto un post su weschool annunciando che il nostro gruppo, formato da Adele Ramella, Irene Mercalli, Elisa Penna e Oleksandr Slobodian, era arrivato primo nella sezione agro-farmaci; Oleksandr ha risposto poco dopo con “Oddio prof ma me lo dice così?”, incarnando i pensieri di tutti noi: stupore e gioia. Perché alla fine è bello sapere che tutto il nostro impegno è stato ripagato.

Adele Ramella e Irene Mercalli 2^B

Salesiani Novara – “L’Università a casa tua: il futuro ti viene incontro”

Sabato 12 marzo i liceali dell’istituto salesiano San Lorenzo di Novara hanno avuto l’opportunità di partecipare online ad un orientamento universitario condotto da ex studenti del San Lorenzo in veste di presentatori.

Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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L’UNIVERSITÀ A CASA TUA: il futuro ti viene incontro

Sabato 12 marzo, in mattinata, le classi quarte e quinte del liceo hanno avuto l’opportunità di partecipare ad un’esperienza fondamentale per il loro futuro imminente. Dopo un’impegnativa ricerca da parte di alcuni professori, molti ex studenti della San Lorenzo si sono offerti di partecipare, in veste di presentatori, a questa iniziativa volta all’orientamento universitario. Per rendere l’attività più interessante in base al soggetto, sono stati creati vari gruppi racchiudenti facoltà molto simili tra loro, in modo tale che lo studente potesse partecipare solamente agli incontri che lo ispiravano maggiormente o che erano più simili alla sua propensione. Il tutto è avvenuto tramite la piattaforma di Google Meet, evitando che i ragazzi provenienti da fuori Novara dovessero raggiungere la scuola anche di sabato. 

Nonostante la forma digitale, l’esperienza si è rivelata estremamente utile e piacevole. Grazie ad un’organizzazione in turni, i gruppi delle facoltà non erano mai troppo affollati, rendendo anche più facile l’interazione con gli universitari, in caso di domande o curiosità. Inoltre, gli ex studenti, oltre ad essere stati molto preparati, si sono messi a completa disposizione del progetto per l’intera mattinata, e per questo vanno ringraziati.

Per quanto mi riguarda, ho trovato questa esperienza illuminante. Grazie alle accattivanti descrizioni e spiegazioni dei ragazzi sono riuscito a capire, se prima ero nell’incertezza, cosa vorrò fare una volta uscito dal liceo. Tuttavia, spero che possano esserci altre occasioni di questo tipo, ma soprattutto che anche gli anni futuri possa essere riproposta questa iniziativa, dato che è stata ritenuta da tutti, me compreso, estremamente utile.

Salesiani Novara – “Don Bosco ritorna!” tutto il San Lorenzo in festa

In onore della festa di Don Bosco, lunedì 31 gennaio all’istituto salesiano San Lorenzo di Novara si è conclusa una mattinata di giochi per i ragazzi e si è tenuta anche la Santa Messa presieduta dal salesiano responsabile della Pastorale Giovanile, don Alberto Goia.

Di seguito l’artocolo di Salesiani Novara.

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Lunedì 31 gennaio abbiamo festeggiato don Bosco a scuola, con una mattinata di giochi in compagnia.

Le attività sono iniziate alle 8.00 con un’agguerrita sfida online tra classi: un quiz su un episodio della vita di don Bosco. Dopo un momento di condivisione sul racconto, è cominciata la Messa, presieduta da don Alberto Gioia, salesiano responsabile della Pastorale Giovanile e (come gli piace ricordare) fiero di “essere alto quanto don Bosco”.

 

 

Don Alberto ci ha esortati a seguire l’esempio del nostro padre, maestro ed amico don Bosco, nel rimboccarci le maniche, portando gioia agli altri e a cercare con occhi attenti il bene che ci circonda.

Impegni non sempre facili da rispettare, ma molto concreti, che aiutano a vivere con la stessa luce che don Bosco aveva nel cuore.

Dopo la celebrazione, animata dal coro, sono cominciati i tornei, che hanno occupato il resto della mattinata.

Sfide a calcetto, ping-pong, tombola, just dance e acrobazie sui gonfiabili, interrotte solo per mangiare il tradizionale panino al salame, proprio come i ragazzi dell’oratorio di Valdocco!

Ancora una volta, w don Bosco!

La festa si è conclusa infine con l’annuncio dei vincitori dei tornei e un ringraziamento a colui che ha “stravinto”. Infatti, è grazie a lui se ancora oggi festeggiamo questa giornata: don Bosco.

Salesiani Novara: il San Lorenzo alla Colletta Alimentare 2021

Sabato 27 novembre, quaranta volontari del liceo e venticinque dell’oratorio San Lorenzo di Novara hanno preso parte alla 25esima giornata della «Colletta alimentare» (Banco Alimentare) svoltasi in tutt’Italia. Di seguito un resoconto della giornata pubblicata sul sito dell’opera.

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Il 27 novembre scorso, si è svolta la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, un’iniziativa che consiste nello stazionare davanti a diversi negozi alimentari, chiedendo ai clienti di donare cibi a lunga conservazione (pasta, riso, olio, pelati…) per i più poveri.

Anche la nostra scuola ha partecipato con quaranta volontari del liceo e venticinque dell’oratorio che dalle otto di mattina alle otto di sera si sono alternati per fare un servizio per i più bisognosi, in tre negozi alimentari differenti: l’Aldi, l’U2 e il Carrefour Express.

A fine giornata, sono state raccolte centoventuno scatole contenenti gli alimenti donati dai clienti dei vari negozi e raccolti dai volontari.

Di seguito alcune brevi impressioni da parte di coloro che hanno partecipato all’iniziativa: ragazzi, ragazze e docenti.

Partecipare a questa iniziativa è molto importante, per due motivi: in primo luogo ci permette di fare un servizio per i più poveri guardando oltre a noi stessi e iniziando ad amare concretamente. In secondo luogo, serve per mettersi nei panni dei più bisognosi che, umilmente, chiedono l’elemosina ai bordi delle strade, eliminando così un po’ del nostro orgoglio.

Partecipare alla colletta alimentare serve per uscire da un’idea di “io” ed entrare in quella del “noi”.

Anche se alcune risposte negative dei clienti possono far soffrire, ci permettono di riflettere sul perché di quella scelta. Invece, tutte le risposte affermative ci hanno riempito di gioia il cuore, facendoci rendere conto del fatto che abbiamo una missione in ogni momento della nostra vita: amare con piccoli gesti concreti.

L’Oratorio Salesiano di Novara alla beatificazione di Sandra Sabattini – il potere di un sorriso

Domenica 24 ottobre, presso la Cattedrale di Rimini, si è svolta la beatificazione di Sandra Sabattini, giovane riminese, discepola di don Oreste Benzi. Alla celebrazione ha preso parte anche un gruppo di giovani della realtà salesiana di Novara. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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Sai qual è il potere di un sorriso?

E’ una forza incredibile, che ha spinto un gruppo di giovani dell’oratorio Salesiano di Novara fino a Rimini, dal pomeriggio del 22 ottobre, per la celebrazione della beatificazione di Sandra Sabattini, tenutasi il 24 ottobre.

Sì, il nostro gruppetto è rimasto così colpito dal sorriso di questa ragazza, dalla sua vita e dalla sua semplicità nell’amare, che desideravamo starle più vicino e renderla parte, farla diventare nostra amica!

Durante i primi due giorni, abbiamo potuto visitare i luoghi in cui è vissuta Sandra e ascoltare le testimonianze di alcune sue amiche, che hanno affermato che lei fosse una ragazza normale, che era completamente se stessa e si impegnava a fare al meglio ogni cosa; aveva messo al centro della sua vita, non se stessa, ma gli emarginati, i poveri. Non faceva altro che amare.

Il 24 ottobre ci siamo recati al Duomo di Rimini dove è stata celebrata la beatificazione di Sandra Sabattini.

Di seguito alcune nostre testimonianze, risposte alla domanda riguardante che cosa ci avesse maggiormente colpiti di Sandra:

  • “La sua felicità senza fine, il suo sorriso che faceva trasparire quello di Dio”
  • “La sua profonda umiltà, che si è manifestata anche dopo la sua morte, quando nella sua tomba non è stato trovato nulla perché lei voleva che non rimanesse niente di se stessa”
  • “Il suo rapporto speciale con Dio e il fatto che abbia riconosciuto che lei non era niente senza di Lui, quindi il suo affidarsi completamente”

Conoscere Sandra ci ha fatto crescere e ci ha posto davanti un esempio da seguire, facendoci capire che non si è mai troppo piccoli per essere santi e per fare qualcosa di grande.

Grazie Sandra!

Don Bosco Novara: Castagnata time per il liceo San Lorenzo!

Come per molte realtà salesiane, i ragazzi del liceo dell’Istituto San Lorenzo di Novara hanno vissuto la tradizionale Castagnata in prossimità della festa di Ognissanti. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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Nella giornata di venerdì 29 ottobre 2021, presso l’istituto salesiano San Lorenzo di Novara, i ragazzi del liceo hanno vissuto la tradizionale Castagnata, un tipico momento autunnale salesiano che riprende un episodio dalla vita di Don Bosco, quello della famosa “moltiplicazione delle castagne”

La festa è stata aperta dalla S. Messa celebrata nella cappella di Maria Ausiliatrice della scuola alle ore 12:00 con tutti i ragazzi del liceo. La celebrazione è stata presieduta da Don Fabio Mamino, nuovo direttore dell’istituto, ed è stata animata dal coro del liceo con l’accompagnamento di chitarre, violini e tastiera. I ragazzi, in questo modo, hanno avuto la possibilità di vivere la Messa in maniera coinvolgente, riflettendo anche sulle parole pronunciate durante l’omelia da Don Fabio che hanno riguardato la tematica della santità e non solo:

“La santità è il 5g della vita”

“Tutti vanno in giro a cercare I-phone, I-pad… ma Dio ti dice I-me (hai me)”

“Come fai ad essere felice nella vita se non fai qualcosa di straordinario”

“Quando Don Bosco passa tra di noi, c’è una specie di elettricità”

(Dall’omelia di Don Fabio)

A seguire, per il pranzo, i ragazzi di quinta liceo hanno cucinato e grigliato salamelle per tutti distribuendo panini e bevande nel cortile davanti alla palestra della scuola.

L’evento è proseguito con i tornei di calcio, basket, pallavolo e palla prigioniera che si sono svolti nella palestra D.Bosco. Di seguito qualche testimonianza dei giocatori durante lo svolgimento dei giochi:

“Anche se abbiamo perso, ci siamo divertite, nonostante i pochi punti” (Marta 1B pallavolo)

“Abbiamo vinto ma è stata una battaglia sofferta perché abbiamo preso la partita sotto gamba” (Jacopo 4B calcio)

“Non importa se si vince o si perde, l’importante è partecipare divertendosi” (Simone 3B basket)

“Una giornata coinvolgente e diversa dal solito, un’opportunità per conoscere meglio i compagni” (Marta, Martina e Giulia 2A palla prigioniera)

A conclusione dei tornei, come evento atteso della giornata, i ragazzi hanno vissuto la nota Castagnata in cortile assieme agli insegnanti della scuola, grazie alla preparazione delle caldarroste da parte del sig. Mario.

“Questa giornata è stata una grande riconquista di un clima che sembrava perso a causa della pandemia e che invece l’allegria di tutti ha contribuito a ricreare.  È impossibile parlare di santità senza gioia, amicizia, gioco e impegno: tutte cose che hanno contraddistinto questo inizio anno”.

(Don Fabio Mamino, direttore dell’Istituto salesiano San Lorenzo)

L’intera giornata è stata seguita e documentata da un équipe di ragazzi e ragazze del liceo grazie al progetto “Educare” che vede coinvolta la realtà salesiana di Novara: Anna, Francesca, Viola, Enrico, Miriam, Davide, Alice, Arianna e Andrea.