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Oratorio Estivo 2021 – Don Bosco San Salvario

Siamo prossimi all’estate e “Don Bosco San Salvario” ha pubblicato un primo volantino dell’Oratorio Estivo 2021. Di seguito si riporta la notizia.

Ecco un primo volantino che preannuncia l’Estate Ragazzi di quest’anno. Ci sarà, gli animatori, educatori e salesiani si stanno già preparando e preparando il meglio per i ragazzi. Purtroppo non possiamo ancora fornirvi tutti i dettagli perchè ancora in attesa delle disposizioni definitive da parte delle istituzioni. Comunque noi siamo pronti e vi aspettiamo

Oratorio Estivo 2021

  • 1° – 4° Elementare: Via Giacosa 8 – Oratorio Santi Pietro e Paolo
  • 5° Elementare – 2° Media: Via Ormea 4 – Oratorio Salesiano San Luigi
  • 3° Media – 2° Superiore: Via Ormea 4 – Oratorio Salesiano San Luigi per 4 settimane a luglio

ATTIVITÀ:

  • Tornei
  • Atelier
  • Thinking Time
  • Gite e Territorio
  • Giochi
  • Compiti

Nei mesi di giugno, luglio e settembre per 9 settimane.

Appena saranno pubblicate le disposizioni per questa estate vi forniremo tutti i dettagli e apriremo le iscrizioni.

Per info scrivici a oratorio@sanluigitorino.org o chiama il 3387257105

Don Bosco San Salvario: gli educatori continuano ad accompagnare i giovani fragili verso l’autonomia

San Salvario, la zona rossa non ferma l’oratorio sulla strada. Ad oggi il Centro sta accompagnando una trentina di giovani in condizione di precarietà inseriti nel progetto nazionale «M’interesso di te», promosso dai Salesiani per il Sociale. Di seguito l’articolo pubblicato da La Voce e il Tempo a cura di Chiara Baccaglion in merito all’esperienza vissuta e che vive la realtà salesiana di Torino – San Salvario.

SALESIANI – GLI EDUCATORI CONTINUANO AD ACCOMPAGNARE I GIOVANI FRAGILI VERSO L’AUTONOMIA

A San Salvario gli oratori sulla strada anche in ‘zona rossa’ continuano ad essere un presidio educativo essenziale, soprattutto per i giovani stranieri soli e di recente immigrazione: tra centri d’accoglienza, sportelli lavoro e doposcuola i cortili salesiani del quartiere, in collaborazione con la cooperativa sociale Et, portano avanti, nonostante pandemia, la missione di don Bosco.

«Per dare risposte ai bisogni educativi dei giovani sulla strada in un momento come questo, in cui la precarietà aumenta e i servizi diminuiscono, ci stiamo impegnando a superare quella ‘logica’ secondo la quale ‘c’è il Covid, quindi non si fa niente’» sottolinea il coordinatore dei progetti di educativa di strada dell’oratorio San Luigi, Matteo Aigotti.

Per questo motivo gli operatori del centro Di.Te, situato nell’oratorio Santi Pietro e Paolo (via Giacosa 8), hanno rafforzato le azioni per l’inserimento lavorativo dei giovani che gli educatori incontrano sulla strada, dal momento che le regole per prevenire il contagio impediscono di mettere di nuovo a loro disposizione le docce, un pasto o un posto in cui riposare. Ad oggi il Centro sta accompagnando una trentina di giovani in condizione di precarietà inseriti nel progetto nazionale «M’interesso di te», promosso dai Salesiani per il Sociale. Grazie al progetto i giovani vengono orientati verso i servizi educativi, sanitari e sociali del territorio e, laddove possibile, sono guidati all’inserimento lavorativo con tirocini e borse lavoro.

«L’anno scorso molti tirocini erano saltati con la chiusura delle aziende, quest’anno invece sono perlopiù proseguiti e hanno preso il via anche dei tirocini nel settore agricolo», prosegue l’educatore.

I colloqui dello sportello lavoro continuano nel cortile dell’oratorio con i giovani che non hanno la possibilità di svolgerli a distanza. Un servizio che veniva offerto anche nell’area di Spazio Anch’io, il presidio educativo salesiano nel parco del Valentino ora chiuso per via della vicinanza al Covid Hospital a Torino Esposizioni. Rimane invece aperto l’oratorio San Luigi (via Ormea 4) per la comunità di 15 minori stranieri non accompagnati provenienti da Albania, Egitto, Gambia, Marocco, Kurdistan, Senegal e Somalia. Tutti i ragazzi stanno frequentando percorsi di formazione professionale o quelli per sostenere l’esame di terza media.

«I giovani che seguono le lezioni a distanza sono otto, con tutte le difficoltà che questo comporta. Alle barriere linguistiche ora si aggiungono le interferenze o la connessione che fa i capricci», spiega l’incaricato dell’oratorio, don Mario Fissore.

Prosegue nel Cam (Centro aggregativo per minori) dell’oratorio anche il doposcuola rivolto a ragazzi con necessità educative peculiari.

Chiara BACCAGLION

Quarto incontro Community Lab Torino – San Luigi

Il quarto incontro del Community Lab per la realtà del San Luigi di Torino. Di seguito un breve resoconto della serata.

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Nella serata di lunedì 15 febbraio si è svolto il quarto ed ultimo incontro del Community Lab con la comunità educativa pastorale di San Salvario accompagnata dai ragazzi di Go.

È stato un incontro estremamente interessante che ci ha portato a ripercorrere le tappe principali di questo percorso focalizzato sul concetto di comunità che educa.

La prima parte del nostro incontro è stata dedicata a fare un breve recap: nei primi due incontri abbiamo parlato del concetto di educazione e della visione che noi abbiamo su di essa, ci è infatti stato chiesto di ripensare a degli episodi in cui ci siamo sentiti educati da qualcuno ed in cui abbiamo educato qualcuno.

Durante il terzo ed il quarto incontro ci siamo concentrati maggiormente sul tema della comunità, infatti abbiamo fatto prima un’analisi swot sulla nostra comunità evidenziando così i punti di forza e di debolezza interni, le opportunità e le minacce esterne e nell’ultimo incontro abbiamo utilizzato quest’ultima per soffermarci sulle criticità presenti ad oggi nella nostra Casa e capire come affrontarle.

Questo quarto incontro si è aperto con una riflessione portata da Giovanni Petrini su cosa significa essere, sentirsi ed agire come comunità oggi; abbiamo avuto così modo di ripensare a ciò che per noi significa essere comunità. Tra i vari significati che noi abbiamo dato vi era un’identità condivisa, dinamica ed aperta; il bisogno di manifestare la nostra fede a partire dal comune destino di essere umani, essere co-responsabili, avere fiducia nell’altro ed in noi stessi ed essere disposti a mettere a servizio di tutti le nostre capacità Infine essere comunità per noi significa agire insieme sentendoci un’unica appartenenza, facendoci carico delle differenti forme di fragilità

La seconda parte della serata l’abbiamo dedicata ai punti di debolezza della nostra comunità e ci siamo suddivisi in 4 gruppi analizzando i punti differenti e cercando di trovare insieme delle strategie per ovviare ad essi.

Ci siamo salutati infine condividendo i desideri che ciascuno aveva per la nostre comunità, anche se sin da piccoli ci viene insegnato che non vanno detti ad alta voce perché altrimenti non si avverano, noi invece, che nella nostra comunità ci crediamo tanto abbiamo deciso di esprimerli ad alta voce con la speranza che si avverino al più presto.. tra questi desideri c’è la speranza di riaprire il prima possibile Spazio Anch’io e che la nostra Casa non venga vista non solo come un luogo di servizi ma che si popoli di famiglie che la abitino e la curino come fosse la loro casa. C’è anche il desiderio che la nostra casa sia sempre più un luogo che sappia ascoltare nel profondo e far crescere nella vita buona, c’è il desiderio che questa casa abbia la possibilità di “respirare” attraverso dei momenti mirati a ritrovarsi, a raccontarsi e trovare nuovi equilibri insomma trovare un tempo che sia di rinnovamento per ripartire con ancora più risorse.

E.V.

“M’interesso di Te” all’oratorio di San Salvario – La Voce e il Tempo

La terza fase del progetto “M’interesso di Te” all’oratorio salesiano di Torino – San Salvario. Di seguito l’articolo pubblicato da La Voce e il Tempo a cura di Stefano Di Lullo in merito all’esperienza vissuta e che vive la realtà del San Luigi.

«M’INTERESSO DI TE» – È PARTITA LA TERZA FASE DEL PROGETTO NAZIONALE DEI SALESIANI CHE «AGGANCIA» E ACCOMPAGNA I RAGAZZI SOLI PRIVI DI PUNTI DI RIFERIMENTO ANCHE A CAUSA DELLE LIMITAZIONI DETTATE DALLA PANDEMIA

San Salvario, l’oratorio sulla strada «salva»
30 giovani migranti

A San Salvario l’oratorio sulla strada negli ultimi mesi ha «agganciato» e, quindi accompagnato, 30 ragazzi migranti neo maggiorenni «invisibili» che a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia vagano per le vie della città, intorno alla stazione di Porta Nuova, spesso senza risposte dai servizi competenti. Si tratta del terzo anno del progetto nazionale «M’interesso di te», promosso dai Salesiani per il Sociale a Torino, Roma, Napoli e Catania.

Nel capoluogo piemontese il piano, finanziato da Intesa San Paolo e portato avanti dall’oratorio salesiano San Luigi di San Salvario in collaborazione con la cooperativa sociale Et, ripartito lo scorso novembre, permette di implementare le azioni di educativa di strada a vantaggio delle fasce giovanili particolarmente fragili.

«La chiave», sottolinea Giulia Balsamo, educatrice dell’oratorio San Luigi che segue il progetto, «è prima di tutto quella dell’accoglienza, che diventa fiducia, conoscenza reciproca e affidamento». L’accompagnamento offerto dagli animatori di «M’interesso di te» punta ad orientare i giovani verso i servizi educativi, sanitari e sociali presenti sul territorio, e, laddove possibile, a guidarli verso un inserimento lavorativo e un’autonomia abitativa. Alcuni ragazzi sono stati accolti a «San Salvario House», il Social Housing attivo dall’estate 2019 nella parrocchia Ss. Pietro e Paolo in via Saluzzo.

Le difficoltà dell’emergenza sanitaria non hanno fermato gli educatori che, con nuove modalità, hanno intensificato la presenza sulle strade per «intercettare» i giovani privi di punti di riferimento ed evitare che cadano nei circuiti della criminalità e dello sfruttamento. «L’ostacolo maggiore per questi ragazzi», prosegue l’educatrice, «è certamente quello della lingua: per esempio per loro è complicato comprendere le norme dei Dpcm, i concetti di ‘zona rossa’, ‘arancione’ e ‘gialla’. C’è quindi bisogno di mediazione anche sotto questo profilo. Cerchiamo quindi in primo luogo di indirizzare i giovani verso i corsi di italiano nei Cpia (Centri provinciali di istruzione degli adulti), siccome attualmente sono sospesi quelli portati avanti dal San Luigi, e poi accompagnarli per un pezzo della loro vita, affinché pian piano possano cominciare a viaggiare da soli».

Tra le storie positive delle precedenti annualità di «M’interesso di te» c’è quella di un ragazzo bengalese, come racconta l’educatrice, «che dopo lunghi anni di attesa, sconforto, delusione, coraggio, ma soprattutto di molte difficoltà dettate dall’irregolarità della sua situazione, è riuscito, intraprendendo un percorso di accompagnamento con l’oratorio salesiano, a superare l’esame di terza media e ad ottenere il permesso di soggiorno, che gli ha consentito oggi di ottenere un contratto di lavoro in un locale in piazza Vittorio e poi a raggiungere un’autonoma sistemazione abitativa».

«Il progetto», evidenzia don Mario Fissore, incaricato dell’oratorio San Luigi, «prosegue un percorso triennale di un lavoro di accoglienza, di monitoraggio, di riflessione sulla strada fondamentale tanto più in una fase di pandemia dove l’emergenza e il disagio crescono. Per cui è importante un’attenzione mirata dell’oratorio su un fronte che rischia di essere trascurato in quanto le preoccupazioni delle istituzioni e della società in questo momento guardano altrove». «In particolare, prosegue don Fissore, «l’equipe educativa cerca di aiutare i ragazzi a pazientare per i tempi lunghi della burocrazia, monitorando le diverse espressioni del disagio, per cui si avvertono anche ‘fenomeni di ritorno’, come l’aumento dell’uso di droghe e sostanze stupefacenti».

L’attività di educativa di strada è stata implementata con la pandemia anche se da alcuni mesi la postazione «Spazio Anch’io» al Parco del Valentino (via Medaglie d’Oro) è chiusa per motivi di sicurezza legati alla presenza del Covid Hospital a Torino Esposizioni che la scorsa settimana ha sospeso al momento l’attività. «Abbiamo chiesto alla Regione risposte sulle tempistiche per la riapertura della postazione al Valentino», afferma don Fissore, «in quanto ‘Spazio Anch’io’ rappresenta un modello consolidato di prevenzione del disagio giovanile, un luogo di incontro fra generazioni, ma anche di alleanze virtuose con istituzioni e associazioni. Auspichiamo dunque che le attività possano riprendere se non lì in un altro luogo idoneo».

Anche il presidente della Circoscrizione 8, Davide Ricca, ha chiesto alla Regione di effettuare un sopralluogo per capire se le zone del parco sopra il Covid Hospital sono in sicurezza rispetto alla presenza della struttura sanitaria.

«In merito alla postazione dei Salesiani», prosegue Ricca, «è urgente avere delle tempistiche certe per far ripartire una presenza educativa strategica per il quartiere e la città». «Sulla proposta di destinare l’area per le vaccinazioni», prosegue il presidente della Circoscrizione 8, «bisogna capire se questo comporterà o meno la chiusura di un importante fetta di uno dei parchi principali della città dove quindi dovranno continuare, anche nei prossimi mesi, ad essere sospese attività già ferme da tempo».

Stefano DI LULLO

La Voce e il Tempo: le numerose proposte per la ricorrenza del 31 gennaio

Le realtà salesiane del territorio piemontese scendono in campo con varie iniziative e attività per prepararsi alla Festa di Don Bosco: quiz, cacce al tesoro online, novene per ragazzi, celebrazioni e momenti di riflessione.  Si riporta di seguito l’articolo pubblicato su LA VOCE E IL TEMPO di domenica 24 gennaio (a cura di Federico BIGGIO e Stefano DI LULLO) con l’elenco delle attività proposte in questo periodo dalle Case salesiane dell’Ispettoria e il rimando al loro sito ufficiale.

SALESIANI – ANCHE NELLA PANDEMIA SONO NUMEROSE LE PROPOSTE PER LA RICORRENZA DEL 31 GENNAIO
I Cortili (reali e digitali) in festa per DON BOSCO

Anche quest’anno, nel rispetto delle norme anticontagio, in occasione delle celebrazioni di san Giovanni Bosco, il 31 gennaio, i centri giovanili salesiani torinesi organizzano proposte rivolte a ragazzi, giovani ed educatori, e aperte a tutta la comunità, per riflettere e attualizzare il messaggio del santo dei giovani e degli oratori a partire dal celebre metodo preventivo. Ne riportiamo alcune.

La comunità dell’Oratorio Rebaudengo (corso Vercelli 206), guidato da don Gigi Cerutti, si ritroverà in presenza sabato 30 gennaio alle 15 per la «Festa dei Ragazzi in Oratorio», a cui seguirà la Messa alle 18; in questa occasione i giovani parteciperanno al «Don Bosco è Quiz», un divertente gioco enigmistico di cruciverba, disegni e rebus sulla vita di Don Bosco.

Il secondo appuntamento per tutta la comunità è la Celebrazione Eucaristica di domenica 31 gennaio alle 11 nella chiesa della parrocchia San Giuseppe Lavoratore. Tutta la comunità si ritroverà on line, inoltre, venerdì 29 gennaio alle 21 per incontrarsi e giocare insieme.

L’oratorio Crocetta (via Piazzi 33), invece, si ritroverà domenica 31 gennaio per la Messa presieduta da don Giovanni Campanella presso la parrocchia Beata Vergine delle Grazie alle 12. La Messa sarà animata dai giovani dell’oratorio.

La comunità di giovani dell’oratorio Don Bosco di Cascine Vica a Rivoli (via Stupinigi 1) sta concludendo, proprio in questi giorni, una «Caccia al tesoro online» i cui premi, che verranno simbolicamente consegnati durante la Messa di domenica 31 gennaio alle 11 in parrocchia, sono il corpo di Gesù come Eucaristia, l’insegnamento di don Bosco come stile di vita e l’Oratorio, come luogo di realizzazione sia in presenza che virtuale. La Messa sarà presieduta da don Claudio Giovannini e, al termine, verrà distribuito a ciascuno un «cestino cibo» per sentirsi uniti mangiando la stessa cosa, nell’impossibilità di condividere un pasto comune in presenza. La Messa per le famiglie si terrà, invece, alle 10.30 presso la parrocchia di via Carrù.

All’oratorio San Paolo (via Luserna di Rorà 16) don Alberto Lagostina condurrà la Novena online, tutti i giorni alle 19, per prepararsi spiritualmente alla Celebrazione Eucaristica che si terrà nel pomeriggio di domenica 31 gennaio, insieme ad un momento di commiato in onore del missionario salesiano don Vincenzo Marrone. Inoltre, è in programma un incontro in oratorio, nel rispetto delle norme anti-covid, sabato 30 gennaio alle 17 per i ragazzi e gli animatori.

L’opera salesiana di San Salvario, come spiega don Mario Fissore, incaricato dell’oratorio San Luigi, ha voluto sottolineare il mese di don Bosco rilanciando alcune attività dedicate ai ragazzi come il catechismo, il gruppo dei chierichetti e il coretto dei bambini. In un incontro on line tenutosi la scorsa settimana salesiani, educatori, allenatori, catechisti e collaboratori hanno rifl ettuto sul signifi cato di essere comunità educante secondo il carisma del fondatore. La solennità di don Bosco, il 31 gennaio, sarà evidenziata con una particolare cura delle celebrazioni eucaristiche. A San Giovannino le Messe di orario (10.30 e 18.00) raccoglieranno i fedeli nella chiesa voluta e costruita proprio da don Bosco. Nella chiesa parrocchiale di Santi Pietro e Paolo si terranno due Messe principali: quella delle 10 per le famiglie, e quella delle 11.30 per ragazzi, giovani ed educatori.

L’Oratorio Michele Rua (via Paisiello 37) domenica 31 gennaio, dopo la Messa delle 10, propone la «Festa di don Bosco insieme, oltre»: in programma giochi in cortile per i bambini e i ragazzi in ottemperanza alle disposizioni già in uso durante le scorse attività estive. Inoltre da domenica 24 gennaio si tiene «don Bosco in tour»: viaggio fra le diverse realtà dell’opera salesiana del Michele Rua.

Federico BIGGIO
Stefano DI LULLO

Don Bosco San Salvario: ripartono le attività in oratorio

Ripartono le attività in oratorio al San luigi e alla Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Don Bosco San Salvario. Di seguito tutte le informazioni utili.

Vivi il sogno! E’ il tema dell’anno che giorno dopo giorno verrà svelato e vissuto in oratorio. Ma scopriamo insieme cosa si può vivere in oratorio! L’Oratorio riparte con tante attività, nel rispetto delle normative vigenti.

Il doposcuola e il sostegno allo studio si svolgeranno:

  • per le Medie e Superiori dalle 15,00 alle 17,00
  • per le Elementari dalle 17,00 alle 19,00

Durante il pomeriggio sarà possibile partecipare ad ATTIVITA’ DA SOGNO: English Lab, Digital Lab, Art Lab, Mind Challenge, Sport Challenge

Inoltre ripartono:

  • la catechesi e i gruppi formativi, per questo ti invitiamo a consultare la pagina dedicata del sito.
  • le attività sportive dell’A.S.D. Auxilium San Luigi: per info e iscrizioni scrivere a auxilium@snluigitorino.org

San Salvario House: la testimonianza di un giovane nell’housing sociale

L’esperienza di un giovane universitario presso San Salvario House. Ecco di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera con la testimonianza di Giovanni, giovane di 23 anni della Regione Sicilia.

Giovanni: l’esperienza all’housing che mi ha cambiato

Sono Giovanni, ho 23 anni e sono nato e cresciuto in Sicilia. Dopo aver conseguito la laurea triennale in ingegneria gestionale a Palermo, decisi di continuare il mio percorso di studi a Torino. Quando si opta per un ateneo molto lontano da casa, si viene investiti dalla frenesia e dall’eccitazione di cominciare un nuovo percorso e fare una nuova grande esperienza… ma più grande è l’esperienza più sono le preoccupazioni che prendono piede! Nel mio caso, ero preoccupato perché avevo difficoltà a trovare un alloggio e perché ero spaventato dalla possibilità di andare a vivere con persone che non conoscevo: le incognite erano tante, e più cercavo, meno trovavo e più mi preoccupavo. Fin quando su un sito non trovai l’annuncio di San Salvario House: il prezzo conveniente, la posizione strategica (quasi a metà strada tra il centro e il politecnico) ma anche la possibilità di fare nuove conoscenze con ragazzi provenienti da ogni parte del mondo e il fatto che la struttura fosse guidata da un educatore e si appoggiasse a una parrocchia… tutti questi fattori mi convinsero a scegliere il social housing come mio alloggio. Ancora invaso da dubbi, a fine settembre 2019 mi trasferii.

Bastò poco affinché i miei dubbi e le mie ansie svanissero: fui accolto molto bene e riuscii molto presto a integrarmi tra i ragazzi già presenti. La convivenza di diverse culture non mi spaventava più, e con il passare dei mesi cominciai a conoscerle sempre meglio. Certo, ci sono state alcune discussioni e un po’ di liti, ma siamo riusciti sempre, io e i miei coinquilini, a venirci incontro e capirci l’un l’altro. Durante il mese, l’educatore organizzava cene e momenti di condivisione, anche con l’appoggio delle famiglie della parrocchia; sono stati momenti molto belli, ma ciò che veramente mi ha segnato è stata la quotidianità, a volte banale, con ragazzi italiani, africani, asiatici e americani.

Impossibile inoltre non accennare al periodo in quarantena: per vari motivi, decisi di rimanere a Torino e seguire da lì le lezioni online e affrontare gli esami nella mia stanza davanti al computer. È stata un’esperienza molto strana (come penso lo sia stata per tutti), ma che sicuramente sarebbe stata molto diversa (e peggiore) se l’avessi affrontata da solo. Invece, molti ragazzi decisero di non tornare a casa propria e di restare nell’housing e lì, costretti tutti noi in uno spazio relativamente limitato, riuscimmo ad avvicinarci ancora di più: ci furono momenti di confronto, di scontro e condivisione, grazie ai quali imparammo a conoscerci meglio e, uniti, a portare avanti il progetto del social housing.

Questi sono stati mesi incredibili, che mi hanno formato molto, e certamente il Giovanni che è uscito per un’ultima volta da quel portone in via Saluzzo non sarà lo stesso che è entrato in quel settembre che ora sembra così lontano. La mia esperienza al San Salvario House è una di quelle che molto difficilmente dimenticherò nella mia vita; me la porterò dietro sempre e spero di riuscire a portare anche alle persone che conoscerò in futuro almeno un pezzo di quei ragazzi che tanto si sono fatti volere bene.

Don Bosco San Salvario: concerto per organo “Note per don Bosco” – Sacro Cuore di Maria

Venerdì 18 settembre, alle ore 21.00, presso la Parrocchia del Sacro Cuore di Maria in via Oddino Morgari 9 a Torino, si terrà il concerto per organo “Note per don Bosco” in memoria di don Elio Arcostanzo, salesiano e pastore di riferimento per la parrocchia del S. Cuore di Maria.

Un’occasione bella per ricordare con gratitudine don Elio, per godere il linguaggio universale della musica, apprezzando e sostenendo i giovani organisti.
Un caldo invito da Don Claudio, don Mario i confratelli e la comunità tutta.

Don Bosco San Salvario: la conclusione dell’Estate Ragazzi

Conclusione dell’Estate Ragazzi: è andato tutto bene!

(Don Bosco San Salvario – 8 Settembre 2020, Giulia Venco)

E con la fine dell’8° settimana si è conclusa la straordinaria esperienza dell’Estate Ragazzi! Quest’anno è stata più straordinaria del solito anche per le nuove abitudini che si sono dovute create nel rispetto delle normative. Ma nessuno si è lasciato scoraggiare e affidando a Dio l’esperienza si è riusciti a vivere settimane ricche di amicizia e novità.

Grazie al progetto La Bella Estate della Compagnia di San Paolo si sono visitati numerosi musei e laboratori interattivi della città, riscoprendo bellezze e sane opportunità a due passi da casa.

Grazie a tutti i bambini e ragazzi che ce l’hanno messa tutta e ci hanno trasmesso la voglia di ricominciare, grazie alle famiglie che sono state collaborative con tutta l’organizzazione e grazie agli animatori, educatori e salesiani che si sono spesi ogni giorno con il cuore di don Bosco! Grazie a tutti possiamo dire che è andato tutto bene!

E’ stato una fine settembre ragazzi anche di saluti: ringraziamo suor Alba per tutti questi anni spesi in mezzo ai ragazzi con passione ed energia e le auguriamo un buon inizio di una nuova missione!

Don Bosco San Salvario: “Spazio Anch’io” riparte al Valentino!

L’Oratorio Salesiano San Luigi di San Salvario è felice di presentare le attività estive del progetto Educativa di Strada – “Anch’Io”.

L’educativa di strada dell’Oratorio Salesiano San Luigi opera sul territorio di San Salvario e su quello della città di Torino da diversi anni. Come 160 anni fa, Salesiani ed educatori sono animati dalla volontà di incontrare quei giovani che come un tempo vivono in condizioni di disagio e povertà sulle strade di Torino.

Il progetto “Spazio Anch’Io” prende le forme di un’educativa di strada all’interno del parco del Valentino e per quest’estate prevede il seguente programma:

  • tutti i giorni dalle h 15.00-19.00;
  • 15.00 – 17.00: scuola di italiano e supporto allo studio;
  • 17.00 – 19.00: animation center and MusicLab;
  • presso Piazza Galimberti;
  • lunedì e giovedì h 10.00-13.00 Animation center and MusicLab.