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Liceo San Lorenzo Novara: concorso “ARTEsprimiAMO”

ARTEsprimiAMO” è il titolo del concorso artistico al quale hanno partecipato gli studenti del liceo San Lorenzo di Novara realizzando un’opera d’arte che partisse dalle riflessioni di questo anno particolare in merito all’impossibilità di vivere un “io senza l’altro”, a causa dell’emergenza sanitaria. Di seguito il resoconto dell’iniziativa a cura della Prof.ssa Valeria Lovera, insegnante dell’Istituto di disegno e storia dell’arte.

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ARTEsprimiAMO … è il titolo dato alla proposta, fatta a tutti gli studenti dell’Istituto: un concorso per scoprire e valorizzare il proprio lato artistico e il tempo “distante”. 

Abbiamo passato tanto tempo alle finestre”: quelle di casa, quelle del web… il nostro nuovo punto di osservazione, reale e metaforico, sul mondo che ci circonda e nel quale siamo immersi. 

E’ stato chiesto di ARTEsprimere, con un’opera, partendo dalle riflessioni sull’impossibilità di vivere un “io senza l’altro”, questo anno 2020-2021 che ha ridisegnato, a livello mondiale, gli spazi e i tempi del nostro vivere comunitario portando con sé la riflessione sui cambiamenti sociali. 

Tra marzo ed aprile, alcuni studenti hanno realizzato la loro significativa opera d’arte con tecniche differenti (disegno o collage o fotografia o mista) e condivise con una frase o un racconto o il titolo. In questi giorni le opere sono state sistemate, nel corridoio principale dell’Istituto, le si possono osservare e tutti possono esprimere la propria condivisione dell’ARTEspressione … chiamiamola “voto”. Come? Scrivendo su un foglietto il colore della macchiolina che distingue ogni opera.

Un concorso un po’ anomalo…  Si è voluto trovare un espediente per condividere i cambiamenti attraverso l’arte: linguaggio capace di trasmettere emozioni e messaggi dell’interiorità e dell’animo umano. Alcuni realizzano un’opera per trasmettere le proprie emozioni, altri la osservano e condividono il messaggio trasmesso con la scritta di un colore su un foglio… questo è il un grande premio!!! 

Grazie a tutti.

Prof. Valeria Lovera

Il “Quiz time” a scuola per la Festa di San Domenico Savio

Nella giornata di oggi, 6 maggio 2021, le scuole medie salesiane e delle FMA del territorio hanno potuto assaporare la festa di San Domenico Savio con una “sfida a quiz” sullo stile DS Mood!

Ogni classe si è potuta così collegare online alle ore 12.00 al gioco condotto da Egidio Carlomagno (Responsabile settore animando della Cooperativa E.T.) sfidandosi a suon di domande sulle vicende storiche di San Domenico Savio, terminando poi con il saluto dell’Ispettore don Leonardo Mancini. Vincitore della sfida, la classe 1°B della Scuola Media di Valsalice!

Ufficio Scuole e Formazione Professionale: Webinar “Scuole che emozionano”

Dal Dicastero Pastorale Giovanile – Ufficio Scuole e Formazione Professionale, 2 webinar in programma per il mese di maggio dal tema “Scuole che emozionano“. Di seguito le informazioni dell’iniziativa.

Le competenze emotive ci aiutano a riconoscere l’influenza di ciò che sentiamo sui nostri  pensieri e azioni. Le emozioni ci aiutano ad imparare e a ricordare ciò che abbiamo imparato (Social Emotional  Learning) 

Le esperienze che sono state vissute con emozioni intense vengono ricordate meglio. Ecco  perché è così importante imparare attraverso le emozioni. La vita nella scuola/cfp è una magnifica  opportunità per tessere una vasta gamma di relazioni che favoriscono l’apprendimento e il  benessere. Una scuola che emoziona è un ambiente in cui gli studenti hanno l’opportunità di  imparare ed essere felici. 

In situazioni estreme, come quella del Covid-17 e post Covid che stiamo vivendo, le nostre  competenze emotive vengono ancor più valutate. L’aspetto emotivo dello studio è qualcosa che  può fare la differenza. Alla scuola si imputa il difetto di essere troppo concentrata sull’aspetto  cognitivo dell’apprendimento mettendo al centro dei programmi e dei contenuti da imparare, ma  tralasciando questa dimensione emotiva. Per noi, educare “è cosa di cuore” e questa attenzione  è per il dirigente scolastico un’urgenza e una sfida. Con questo webinar vogliamo offrire ai  dirigenti scolastici (direttori, presidi, coordinatori, orientamento, pastorale) degli spunti di  attuazione di tutto questo a scuola/cfp con equilibrio e dinamicità.  

Obiettivo del webinar 

L’obiettivo principale di questo webinar è che gli studenti, gli insegnanti e gli altri membri della  comunità educativa non abbiano paura delle emozioni, si permettano di sentirle liberamente, le  riconoscano e capiscano che influenza hanno su ciò che dicono e fanno. 

Contenuti 

  • 1° modulo: Modello delle Competenze Emotive, organizzato su sei capacità: focalizzare, regolare, attivare, aprire, rispettare e risolvere. Queste sei capacità sono legate a due tipi di profili socio-emotivi: profilo personale e profilo sociale.  
  • 2° modulo: La figura del dirigente scolastico come leader emozionale della comunità educativa in scenari, momenti e relazioni di confortevolezza emotiva propria e degli altri.

Destinatari (massimo 250 partecipanti) 

2 persone per scuola (es. direttore, preside, orientamento, pastorale, coordinatore, …)

Data e ora 

2 moduli da due ore. 

  1. 6 maggio 2021 
  2. 13 maggio 2021 

Orario: 17.00-19.00 (UTC+1 Roma) 

Relatore 

José Ramiro Viso Alonso. Esperto in intelligenza emotiva e processi di apprendimento.  Dottorato in Educazione; laureato in Psicologia Clinica. 

Modalità 

Incontro on-line con piattaforma Zoom. Gli interventi sono in lingua spagnola, con traduzione  simultanea in lingua italiana e inglese. 

Modalità di iscrizione 

Per iscriversi basta registrarsi al link: https://forms.gle/n1TpMPjXhemRSGD79

Scadenza iscrizione: 1 maggio 2021 

Per informazioni: Tarcizio Morais tmorais@sdb.org

Al Don Bosco consegnati i mandati – Borgomanero

I ragazzi delle medie e dei licei, di Don Bosco Borgomanero, hanno formato i gruppi exstrascolastici. Alcuni di questi sono guidati, su mandato, dagli  stessi alunni. Di seguito si riporta l’articolo pubblicato su “NovaraOggi – Giornale di Arona”.

I ragazzi delle medie e dei licei hanno formato i gruppi exstrascolastici

BORGOMANERO (zas) Al Don Bosco sono molte le attività cosiddette exstracurricolari nelle quali gli studenti sono impegnati. Tra queste c’è quella della creazione dei gruppi che sono guidati, su mandato, dagli stessi studenti delle medie e dei licei, e che sono suddivisi per diverse attività.

«I gruppi che rendono viva la scuola sono – spiegano dalla struttura in questo momento, sette: Animazione, che crea serate e pomeriggi di gioco anche a distanza per i ragazzi delle medie e dei licei; Missione, che getta uno sguardo verso l’ altro e contatta realtà del territorio organizzando raccolte e sensibilizzando i compagni di scuola; Cultura, un gruppo ampio che tocca diversi ambiti (dal teatro al cinema, dalla lettura di libri in inglesi a quelli in italiano); Sport che organizza tornei in presenza o online; Officine Sonore, che si sta progettando una radio della scuola al fine di sentirsi anche in questo momento così particolare ” scuola e comunità”; Coro, un gruppo storico ormai della scuola che anima ogni celebrazione; infine Comunicazione che si occupa del giornalino scolastico, di cittadinanza attiva e social».

Nel pomeriggio di martedì 20 aprile gli studenti hanno ricevuto il «mandato» ai presidenti dei gruppi:

«Durante la cerimonia – spiegano dalla scuola – è stato consegnato loro un tubetto di tempera di colori diversi per simboleggiare l’ unicità di ciascuno di loro. i ragazzi, sporcandosi le mani, hanno colorato una tela bianca sulla quale vi era un disegno tracciato, simbolo anche della storia dei cammini degli anni precedenti. Il disegno che ha preso forma, pieno di colori, simbolo della vitalità che i gruppi pastorali stanno portando nella scuola anche in questo periodo storico così difficile per i giovani bisognosi di stare assieme, di relazionarsi e di costruire un progetto loro, rappresenta una casa».

«E’ la nostra scuola – ha spiegato don Giuliano Palizzi, il direttore – che vuole essere casa per voi e per tutti i ragazzi che la frequentano; grazie a voi potrà riempirsi di familiarità, di condivisione e di vitalità».

«I gruppi educative e pastorali – concludono i salesiani – sono tipici del Don Bosco: non sono solo gruppi di aggregazione ma anche di formazione per i ragazzi, che accompagnati e sostenuti da alcuni docenti ideano progetti, iniziative e sono occasione per diventare, come auspicava Don Bosco , buoni cristiani e onesti cittadini».

L’ambizioso progetto di rinnovo all’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli – Corriere della Sera

Il Corriere della Sera, all’interno del dibattito sui fondi per le scuole e gli istituti paritari, riporta l’evento svoltosi ieri all’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di TorinoInsieme costruiamo Futuro“. Di seguito l’articolo a cura di Chiara Sandrucci.

La Regione: una parte dei fondi per le scuole agli istituti paritari per la liberà educativa
Il governatore Cirio: «Non chiamatele private, sono pubbliche come le statali»

«Non chiamatele scuole private, le paritarie sono scuole pubbliche come le statali». Con questa premessa, il presidente della Regione Alberto Cirio ieri ha tenuto a battesimo il «tavolo regionale permanente sulla scuola paritaria».

Una sede di confronto, con riunioni ogni 3 mesi per concertare obiettivi e strategie, mai istituita prima in Piemonte. «L’insediamento del tavolo è un momento storico nella vita di questa regione – ha sottolineato Cirio -. In questo modo riconosciamo il valore fondamentale della libertà della scelta educativa, una libertà a 360° che permetta alle famiglie di decidere come educare i figli».

Il tavolo consolida il rapporto con le paritarie, 699 istituti per la maggior parte di ispirazione cattolica in Piemonte, più di 5 mila docenti e oltre 50 mila studenti, in vista dei fondi in arrivo per la ripartenza. «È fondamentale che una parte delle risorse che verranno stanziate per il mondo della scuola veda tra i beneficiari la scuola pubblica paritaria: è un interesse generale che ci spinge ad investire in questa direzione», ha dichiarato Cirio presentando il nuovo tavolo insieme all’assessore all’Istruzione Elena Chiorino e al docente Giuseppe Parisi rappresentante della Fidae, Federazione di scuole cattoliche primarie e secondarie. Una scelta destinata a sollevare polemiche, come già avvenuto con i 250 milioni di euro presenti nel Recovery Piemonte per rendere «smart» le scuole paritarie. Il gruppo piemontese di «Azione», il partito di Carlo Calenda, lo ha definito «un regalo inaccettabile agli “imprenditori dell’educazione” per risistemare edifici di proprietà privata».

Questione che si va ad aggiungere all’annosa questione dei fondi regionali per i «voucher scuola», da sempre in parte destinati a sostenere le famiglie nel pagamento delle rette alle paritarie. Tra queste scuole a Torino c’è l’Istituto Agnelli dei Salesiani, che giusto ieri ha presentato un ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’Istituto tecnico tecnologico. I lavori partiranno il 24 maggio per concludersi a fine agosto 2021 e saranno in parte finanziati dalla Fondazione Agnelli.

«Come scuola paritaria non abbiamo accesso ai fondi per l’edilizia scolastica destinati alle statali», ha sottolineato il direttore don Claudio Belfiore, che sta facendo dell’innovazione didattica la sua missione all’insegna di intelligenza artificiale, realtà virtuale, industria 4.0, sostenibilità energetica. Il prossimo anno nel quadro orario settimanale verrà inserita un’intera giornata dedicata ai laboratori, dalle 9 alle 16,30, e debutta il nuovo indirizzo in Energia.

Alla presentazione del progetto è intervenuto anche Mauro Berruto, già allenatore della nazionale di pallavolo, possibile candidato sindaco di Torino per il centrosinistra. È stato lui a spiegare il senso delle tre parole «Insieme costruiamo futuro», titolo dell’evento.

Istituto Internazionale Edoardo Agnelli: l’evento “Insieme costruiamo futuro”

Nella giornata di oggi, 27 aprile si è tenuto l’evento “Insieme costruiamo futuro” dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino. Grazie all’incontro svoltosi in Aula Magna con ospiti e invitati di rilievo, è stato presentato l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’ITT che prenderà ufficialmente inizio il prossimo 24 maggio (Festa di Maria Ausiliatrice).

Intelligenza artificiale, realtà virtuale, industria 4.0, sostenibilità energetica: l’Istituto Edoardo Agnelli continua a formare eccellenze, con uno sguardo aperto al futuro e all’innovazione. Animata da questa vocazione educativa, l’Opera salesiana ha scelto di investire in nuovi ambienti. Tale progetto ha trovato il favore di partner significativi, quali la Fondazione Agnelli che ha stanziato un generoso contributo.

L’appuntamento ha avuto inizio con i saluti di rito da parte del Direttore dell’Opera don Claudio Belfiore il quale ha riportato le parole del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Fabrizio Manca, che per cause di forza maggiore non ha potuto partecipare all’evento, lasciando tuttavia un pensiero per l’iniziativa.

Alfredo Trentalange, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, è stato il moderatore dell’evento.

Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli ha dato il suo contributo da remoto spiegando che la fondazione esiste da più di 50 anni e l’investimento fatto ha come obbiettivo quello di contribuire al progresso.

Tra i contenuti mandati in onda durante l’incontro, quelli di Mauro Berruto, già Allenatore della Nazionale di pallavolo e precedente Amministratore delegato della Scuola Holden:

Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è la bellezza e la forza della parola INSIEME. Come dice anche Papa Francesco “Nessuno si salva da solo”. Questa parola mi fa pensare alla poesia di un grandissimo sportivo Muhammad Ali, che recita “Me, We” ovvero “Io, Noi”. Queste due parole si riflettono l’una con l’altra. Se c’è qualcosa che riguarda il singolo questa si specchia in qualcosa che riguarda l’identità collettiva. L’Io mette a disposizione tutto ciò che ha e la collettività, noi, si nutre di ciò. Questo ci fa capire che la parola chiave fondamentale è INSIEME.

Nei suoi filmati, Berruto, ha trattato tre parole-chiave: INSIEME, COSTRUIAMO e FUTURO.

Secondo Stefano Molina, Responsabile Area Scuola e Università dell’Unione Industriale Torino, ai ragazzi non bisogna più chiedere “Che lavoro volete fare da grandi?” ma a questa nuove generazione va chiesto “Quali lavori volete fare da grandi?”. Questo perchè, al giorno d’oggi, viste le nuove tecnologie bisogna essere versatili, e siccome il futuro è incerto si ha la necessità di creare un’alleanza tra scuola e lavoro.

Successivamente, il Team di allievi dell’Istituto Tecnico Tecnologico dell’Edoardo Agnelli ha presentato due progetti: la  casa domotica e la serra.

Secondo Giovanni Bosco, Preside dell’Istituto Tecnico Tecnologico e del Liceo Scientifico dell’Edoardo Agnelli, le attività di laboratorio sono fondamentali poichè suscitano, da parte degli studenti, interesse e voglia di approfondimento delle competenze, questo grazie agli ambienti adatti e ai docenti formati e sempre aggiornati.

Don Claudio Belfiore ha poi concluso l’incontro affermando che tra l’attenersi alle norme o innovare, l’Agnelli ha scelto di innovare, creando degli ambienti confortevoli e piacevoli. Il cuore dell’innovazione ha inizio il 24 maggio con 7 nuovi laboratori, più uno spazio generale.

Mai come oggi, noi, insieme costruiamo futuro!

I presidenti dei gruppi educativi dei Licei Don Bosco hanno ricevuto il mandato ufficiale – Borgomanero

Nel pomeriggio del  20 aprile, si è svolta la cerimonia del mandato ufficiale di presidenza dei gruppi educativi del Liceo Don Bosco di Borgomanero. Gli studenti che ne hanno preso parte sono responsabili nella guida dei loro compagni durante i diversi progetti e attività. Di seguito si riporta il Comunicato Stampa pubblicato su “Don Bosco Borgomanero“.

Si tratta di studenti liceali che si sono messi a servizio della comunità.

A scuola ci si istruisce ma anche, e soprattutto, si impara a diventare cittadini adulti e attivi.
Per questo al Don Bosco si coniugano da sempre le attività didattiche tradizionali con proposte di formazione extracurriculare, che stimolano i ragazzi a mettere in gioco le loro competenze civiche, relazionali, umane. Nel pomeriggio di martedì 20 aprile si è svolto il mandato ai presidenti dei gruppi educativi dei Licei del Don Bosco di Borgomanero, attraverso una semplice cerimonia in cui ciascun ragazzo ha accettato la responsabilità di guidare i propri compagni nella realizzazione di progetti e di attività per la scuola e non solo.Durante la cerimonia è stato consegnato loro un tubetto di tempera di colori diversi per simboleggiare l’unicità di ciascuno di loro. i ragazzi, sporcandosi le mani, hanno colorato una tela bianca sulla quale vi era un disegno tracciato, simbolo anche della storia dei cammini degli anni precedenti.
Il disegno che ha preso forma, pieno di colori, simbolo della vitalità che i gruppi pastorali stanno portando nella scuola anche in questo periodo storico così difficile per i giovani bisognosi di stare assieme, di relazionarsi e di costruire un progetto loro, rappresenta una casa: “è la nostra scuola – ha spiegato don Giuliano Palizzi, il direttore – che vuole essere casa per voi e per tutti i ragazzi che la frequentano; grazie a voi potrà riempirsi di familiarità,
di condivisione e di vitalità”.

I gruppi educative e pastorali sono tipici del Don Bosco: non sono solo gruppi di aggregazione ma anche di formazione per i ragazzi, che accompagnati e sostenuti da alcuni docenti ideano progetti, iniziative e sono occasione per diventare, come auspicava Don Bosco, buoni cristiani e onesti cittadini. I gruppi che rendono viva la scuola sono in questo momento, sette: Animazione, che crea serate e pomeriggi di gioco anche a distanza per i ragazzi delle Medie e dei Licei; Missione, che getta uno sguardo verso l’altro e contatta realtà del territorio organizzando raccolte e sensibilizzando i compagni di scuola; Cultura, un gruppo ampio che tocca diversi ambiti (dal teatro al cinema, dalla lettura di libri in inglesi a quelli in italiano); Sport che organizza tornei in presenza o online; Officine Sonore, che si sta progettando una radio della scuola al fine di sentirsi anche in questo momento così particolare “scuola e comunità”; Coro, un gruppo storico ormai della scuola che anima ogni celebrazione; infine Comunicazione che si occupa del giornalino scolastico, di cittadinanza attiva e social.
In questo periodo di distanziamento e “bolle classi”, un’occasione di tenere accesa la vitalità dei ragazzi, nei quali sono sempre presenti creatività ed energie capaci, se ben orientate, di dare speranza per un futuro migliore.

Foto della cerimonia del mandato.

Istituto Internazionale Edoardo Agnelli: “Insieme costruiamo futuro”

Si riporta di seguito il Comunicato Stampa dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino relativo all’evento “Insieme costruiamo futuro” che si terrà martedì 27 aprile 2021, alle ore 11:30, presso l’Aula Magna dell’Istituto e che sarà fruibile in diretta streaming sul Canale YouTube dell’Istituto. L’appuntamento sarà occasione per presentare l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’ITT. Riportiamo al fondo anche il contest lanciato dall’Istituto “#2021agnelli: school memories – insieme costruiamo futuro”.

BROCHURE LAVORI ITT

– Comunicato Stampa –

“Insieme costruiamo futuro”
per una scuola più innovativa, sicura e sostenibile

Martedì 27 aprile 2021

L’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli è lieto di annunciare l’evento “Insieme costruiamo futuro” che si terrà martedì 27 aprile 2021 alle ore 11:30, presso l’Aula Magna della Scuola e fruibile in diretta streaming sul Canale YouTube dell’Istituto.

L’appuntamento sarà l’occasione per presentare l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’Istituto Tecnico Tecnologico, che prenderà ufficialmente inizio il prossimo 24 maggio (Festa di Maria Ausiliatrice) e che si concluderà a fine agosto 2021.

Intelligenza artificiale, realtà virtuale, industria 4.0, sostenibilità energetica: l’Istituto Edoardo Agnelli continua a formare eccellenze, con uno sguardo aperto al futuro e all’innovazione. Animata da questa vocazione educativa, l’Opera salesiana ha scelto di investire in nuovi ambienti. Tale progetto ha trovato il favore di partner significativi, quali la Fondazione Agnelli che ha stanziato un generoso contributo.

Interverranno all’evento:

Fabrizio Manca, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte

Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli

Stefano Molina, Responsabile Area Scuola e Università dell’Unione Industriale Torino

Mauro Berruto, già Allenatore della Nazionale di pallavolo e precedente Amministratore delegato della Scuola Holden

Alfredo Trentalange, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri

Giovanni Bosco, Preside dell’Istituto Tecnico Tecnologico e del Liceo Scientifico dell’Edoardo Agnelli

Team di allievi dell’Istituto Tecnico Tecnologico dell’Edoardo Agnelli

Con la partecipazione di Aziende partner nei percorsi di professionalizzazione degli studenti

«Siamo felici di presentare questo progetto in una fase storica così delicata: allestiremo per i ragazzi tre nuove aule, sette laboratori rinnovati e un hub per la creatività, nell’ambito di una domotica maggiormente sicura e sostenibile. La formazione integrale del giovane, l’innovazione della didattica, l’alleanza e la condivisione con le aziende del territorio sono nel DNA dell’Agnelli fin dalla sua nascita», così commenta don Claudio Belfiore, Direttore dell’Opera salesiana.

CONTEST – In occasione della presentazione dei lavori per i nuovi laboratori dell’Istituto Tecnico, lanciamo il contest “#2021agnelli: school memories – insieme costruiamo futuro”, uno spazio interamente dedicato ai nostri ex allievi, un’occasione per condividere i ricordi del proprio periodo scolastico. Attraverso fotografie e brevi pensieri tutti gli ex allievi sono invitati a rispondere a questa domanda: in che modo gli anni passati tra i banchi dell’Agnelli ti hanno aiutato a costruire il tuo futuro?
Per partecipare al contest sarà sufficiente postare sui propri profili social un testo o un’immagine legati al tema del contest usando gli hashtag #2021agnelli e #InsiemeCostruiamoFuturo. In alternativa si può inviare una email all’indirizzo 2021agnelli@istitutoagnelli.it entro il 27 aprile 2021 con in allegato l’immagine scelta e qualche riga di accompagnamento.
Le testimonianze più significative saranno pubblicate sui canali della scuola.

La vittoria della III Classico alle Romanae Disputationes – Borgomanero

I ragazzi del III Classico di Borgomanero, hanno partecipato al concorso filosofico, ideato da ApiS, dal titolo Romanae Disputationes. Il progetto della classe, dal titolo “A un passo dall’altro”, ha trattato due temi fondamentali: l’indifferenza e la distanza. Di seguito si riporta l’articolo pubblicato su “Don Bosco Borgomanero“.

Cari lettori, tra le diverse proposte di quest’edizione vi presentiamo anche una breve intervista ai ragazzi della mitica III Classico, che anche quest’anno hanno aderito al concorso delle Romanae Disputationes indetto da ApiS.

Ciao ragazzi! Sapreste dirci, in breve, che cosa sono le Romanae Disputationes?

Le Romanae Disputationes sono un concorso filosofico ideato da ApiS (Amore per il Sapere) un’associazione culturale di docenti e professionisti. Ogni edizione propone un tema diverso e i team divisi nelle categorie Junior (3° e 4° liceo) e Senior (5° liceo) concorrono producendo elaborati scritti o multimediali.
Il concorso si conclude con un seminario finale di due giorni durante il quale intervengono personalità della filosofia – quest’anno Massimo Cacciari – e non – architetti, scienziati, linguisti -; inoltre alcuni team estratti a sorte hanno la possibilità di sfidarsi nel torneo di dibattito Age Contra.

Qual era il topico di quest’anno?

Il topico di quest’anno era “Affetti e legami: forme della comunità”, tema a tutti molto caro considerata la situazione.

Parlateci del vostro paper.

Anzitutto il titolo: “A un passo dall’altro”. Abbiamo preso in considerazione due concetti fondamentali: l’indifferenza e la distanza.
Ci siamo resi conto che uno dei problemi fondamentali della nostra società è proprio l’indifferenza, che può essere risolta, paradossalmente, coltivando la giusta distanza nei nostri rapporti. Autori come Freud, Scheler, Mounier, Stein e La Boétie ci hanno aiutato nel nostro percorso, infine abbiamo scoperto che avevano ragione i porcospini di Schopenhauer: in una relazione stare troppo vicini può far male!

Quanto tempo avete impiegato per la stesura del paper?

Il lavoro di ricerca è durato da novembre a dicembre, quindi circa un mese. I mesi di gennaio e febbraio, invece, sono stati dedicati alla stesura vera e propria del paper, che aveva come termine di scadenza il 13 febbraio.

Ma sappiamo che avete partecipato anche al dibattito, vero?

Esatto! C’eravamo iscritti anche l’anno scorso, sempre con la speranza di essere estratti, ma solo quest’anno abbiamo avuto la fortuna di partecipare, gareggiando, in onore del nostro paper, con il nome di battaglia I Porcospini.

Quanto è durata la vostra preparazione al dibattito?

Sicuramente meno di quella del paper! (gli intervistati ridono)  Per la semifinale ci siamo preparati per circa una settimana, esercitandoci insieme ai nostri fantastici compagni di Seconda Classico. Per la finale, invece, che è stata per noi una sorpresa, abbiamo impiegato molto meno tempo: diciamo che abbiamo dormito poco!

Come si è svolto il dibattito?

Tutto è stato gestito sulla piattaforma Zoom da Adelino Cattani, docente all’università di Padova, che avevamo già avuto modo di conoscere nella scorsa edizione. Dopo aver pronunciato il giuramento del disputator cortese, entrambe le squadre hanno cercato di sostenere la propria posizione durante un dibattito articolato in più fasi, che è durato circa un’ora e mezza.

Se vi abbiamo incuriosito, potete trovare il video della finale sul canale YouTube delle Romanae Disputationes.

Infine, un ringraziamento speciale va, oltre che al prof Zatti, che ci ha accompagnato in questa avventura, e a tutti i ragazzi di II classico, anche a Costanza, che ha avuto l’idea di intervistarci (realizzando il nostro sogno di comparire sul giornalino!!!)

Studente Salesiano premiato per un tema sul Cottolengo – Bra

L’allievo della 3 media , Francesco Molinaro, è il vincitore del 46° Premio sulla Bontà. Lo studente, attraverso un tema, si è espresso sulla sua visione della Piccola Casa della Divina Provvidenza e sul Cottolengo. Inoltre, ha spiegato aspetti fondamentali come la bontà, la solidarietà e l’importanza di fare del bene verso il prossimo. Di seguito, le sue parole riportate dall’articolo pubblicato su “Salesiani di Bra“.

Titolo: Un luogo o un monumento può essere testimone di storie o eventi di bontà e solidarietà, che hanno lasciato tracce nelle nostre Città e Paesi. Racconta ciò che puoi scoprire nei luoghi in cui vivi.

Oggi nelle nostre città e nei nostri paesi troviamo diversi luoghi che rappresentano storie di bontà e di solidarietà e che ci ricordano ogni giorno l’importanza di fare del bene agli altri. Basta pensare alle case di riposo, ai centri di accoglienza, alle chiese, alle scuole e, soprattutto in questo periodo, agli ospedali in cui gli operatori si impegnano in prima linea a salvare le persone malate a causa dell’epidemia che ci sta devastando.

Senza questi luoghi di solidarietà gli ultimi e le persone in difficoltà, come anziani, poveri, ammalati, disabili, giovani e bambini soli, sarebbero dimenticati e abbandonati.

Io abito a Bra, in provincia di Cuneo, una piccola città in cui si trovano vari luoghi testimoni di storie ed eventi di bontà e solidarietà. Tra questi mi colpisce in modo particolare la Piccola Casa della Divina Provvidenza.

Quest’ultima è una casa di riposo che si occupa di accogliere gli anziani e i malati e viene ricordata perché è ispirata al grande santo patrono della mia città San Giuseppe Benedetto Cottolengo, un uomo che ha lasciato tracce di bontà in tante città.

Vicino al Comune si possono anche ammirare la Casa Natale del santo e una grande statua che lo rappresenta ed onora.

San Giuseppe Benedetto Cottolengo nacque a Bra nel 1786. Nella sua giovinezza scelse la via del sacerdozio e venne ordinato sacerdote e viceparroco di Alba. Quando ebbe 41 anni accadde un episodio che gli cambiò la vita. Incontrò una donna incinta in fin di vita che non fu accolta nell’ospedale e la vide morire. Così  Cottolengo, per evitare altri fatti simili, diede inizio a una piccola infermeria. In seguito aprì a Torino il “Deposito de’ poveri infermi del Corpus Domini” nel quale si accoglievano gli ammalati che non trovavano posto negli ospedali cittadini, ma dovette chiudere dopo soli tre anni a causa del colera. Allora si trasferì in Borgo Dora e fondò la Piccola Casa della Divina Provvidenza.

In tale istituzione Giuseppe Benedetto accolse i malati esclusi dagli altri ospedali e diverse persone povere e bisognose e offrì loro casa, cura sanitaria, assistenza, educazione, istruzione. Egli morì il 30 aprile 1842, venne beatificato e divenne santo e si ricorda ogni anno il 30 aprile, specialmente nella mia città.

Il santo ha sempre dedicato la sua vita ai poveri, infatti cita durante la sua vita questa frase: “I poveri sono Gesù e come tali bisogna servirli”. La Casa della Divina Provvidenza si ispira a lui cercando di portare avanti il suo progetto, prendendosi cura della persona povera, malata, abbandonata, particolarmente bisognosa, senza distinzione alcuna e basandosi sull’uguaglianza perché in essa riconosce il volto di Cristo. Gli ospiti residenti nella Piccola Casa, sono i figli prediletti di Cottolengo. La persona che entra alla Piccola Casa viene accolta con il massimo rispetto come se fosse a casa sua. Questo luogo è fondato sull’amore, sull’amicizia e sulla speranza di vita eterna e ha come sostegno ogni giorno la preghiera e la fede.

La Casa comprende suore, fratelli, sacerdoti che si impegnano ogni giorno a fare del bene con umiltà. Le attività della Piccola Casa della Divina Provvidenza fin dalle origini hanno beneficiato inoltre di numerosi volontari che gratuitamente donano parte del loro tempo nell’assistenza degli ultimi, secondo le capacità personali e le necessità quotidiane.

La Casa della Divina Provvidenza non si trova solo a Bra; è presente principalmente in Piemonte perché è la regione dove è nato il santo, ma si può trovare anche in altre regioni o Stati.

Io ho avuto un’esperienza legata al santo. Quando avevo otto anni ho partecipato a una recita sulla sua vita insieme ad altri ragazzi e ho interpretato il ruolo di un suo cugino.

Mi ricordo che prima dello spettacolo ho visitato la casa dove è nato Cottolengo e mi sono emozionato perché ho respirato un’aria di bontà e di accoglienza e ho provato un grande onore all’idea di essere per un attimo un parente ed amico di questo grande santo. Ho immaginato di parlare e giocare veramente con lui e di ascoltare le sue parole.

Penso che la Casa della Divina Provvidenza sia un luogo davvero speciale in cui le persone si occupano di fare del bene vero senza pretendere nulla in cambio. Credo che gli anziani e i poveri sono persone che non vanno trascurate, ma anzi vanno aiutate e amate perché attraverso di essi si riconosce la figura di Gesù, una figura semplice e umile.

Sono davvero fortunato ad avere un concittadino santo da cui prendere esempio nella vita di tutti i miei giorni e al quale rivolgere la mia preghiera. Quando penso a lui provo una sensazione di grande pace, di armonia e di forza.

Ognuno di noi deve ascoltare il messaggio che il santo vuole trasmetterci ovvero l’amore verso gli ultimi.  Anche noi ragazzi possiamo metterlo in pratica partendo dalle piccole e buone azioni quotidiane nella nostra vita e accogliendo e aiutando chi è in difficoltà.

Francesco Molinaro 3 media A