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I Salesiani di Don Bosco in Europa rafforzano il benessere socio-emotivo nelle loro scuole

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Il Settore per la Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana realizzerà nel mese di aprile 2024 un’indagine sul benessere socio-emotivo nelle comunità educative salesiane d’Europa.

A seguito dell’analisi dello studio “Educobarometro”, un questionario che ha permesso di conoscere in maniera diretta l’opinione del personale direttivo delle scuole dei Salesiani di Don Bosco (SDB) in Europa, la Commissione Scuole Salesiane d’Europa ha incaricato l’Università Salesiana “Don Bosco” di Madrid di organizzare un’indagine a cui parteciperanno tutte le scuole delle Ispettorie SDB di Spagna, Italia, Portogallo, Regno Unito, Irlanda, Germania, Francia, Belgio, Croazia, Turchia e dell’Ispettoria di Polonia-Varsavia. Parteciperanno, inoltre, anche le scuole delle Ispettorie delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) di Spagna, Ungheria e Polonia.

Si prevede, pertanto, un sondaggio con più di 100.000 risposte, che fornirà al Settore per la Pastorale Giovanile indizi utilissimi per migliorare ulteriormente il benessere emotivo degli allievi e degli educatori dei centri salesiani.

L’équipe incaricata della ricerca è composta dai seguenti professori:

– Gregorio Pérez Bonet (Capo Ricercatore);
– Antonio Rodríguez López;
– Rubén Iduriaga Carbonero;
– Lorena Silva Balaguera;

Antonio Rodríguez, coordinatore della Commissione Scuole dei Salesiani di Don Bosco in Europa e membro del Settore per la Pastorale Giovanile, ha spiegato che ci saranno tre moduli del questionario: quello per gli allievi di età compresa tra i 10 e i 16 anni, quello per gli allievi dai 17 anni in su, e quello per gli insegnanti.

Ogni scuola e ogni Ispettoria avrà accesso ai propri risultati, così da poter ricevere validi spunti per progettare strategie di sostegno socio-emotivo per l’intera comunità educativa, dagli studenti agli insegnanti e fino ai dirigenti, e in definitiva promuovere azioni che aiutino la propria comunità a vivere meglio e anche più felicemente.

Il tema del benessere socio-emotivo è fondamentale per l’accompagnamento fornito dal Sistema Preventivo di Don Bosco nelle scuole salesiane. Soprattutto perché gli educatori dei centri salesiani sono chiamati, per carisma, ad accompagnare i giovani affinché sappiano riconoscere le emozioni, rafforzare i legami, risvegliare l’ottimismo ed esprimere/regolare adeguatamente il proprio mondo emotivo.

“Le nostre scuole potranno sfoggiare un nuovo logo che ci identifica come centri che si prendono squisitamente cura del benessere socio-emotivo delle nostre comunità educative” ha commentato in materia il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile Salesiana, don Miguel Angel García Morcuende.

Nei prossimi mesi verranno condivise ulteriori notizie e informazioni su questa iniziativa, che si concentra sulla prevenzione e sulla felicità nelle scuole salesiane in Europa.

Un avvio illuminante per l’Incontro sul programma di Volontariato Missionario Salesiano

Dall’agenzia ANS.

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L’incontro sul programma di Volontariato Missionario Salesiano, frutto della collaborazione tra il Settore per le Missioni e il Settore per la Pastorale Giovanile, in programma all’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma (5-9 marzo 2024), è iniziato con due giorni di profondo impegno e apprendimento.

I partecipanti, provenienti da tutto il mondo, si sono riuniti per deliberare sui programmi di volontariato della Congregazione Salesiana, con ulteriori aggiornamenti previsti nelle sessioni ancora rimanenti.

La prima giornata è stata dedicata all’esplorazione dell’identità del Volontario Missionario Salesiano.

Ancorati ai documenti fondamentali della Congregazione e arricchiti dalle intuizioni di una tesi di dottorato che ha raccolto i riscontri di oltre 428 volontari salesiani, i partecipanti si sono confrontati con il “Manuale del Volontariato nella Missione Salesiana”.

Questo segmento ha favorito una comprensione più profonda di ciò che significa incarnare lo spirito e i valori di un Volontario Missionario Salesiano.

Il secondo giorno, l’attenzione si è spostata sulla formazione di tutti gli attori coinvolti nel programma di volontariato.

In questa sessione è stato messo in luce il successo di lunga data del programma di volontariato dell’Ecuador, che è attivo dal 1972 e invia circa 80 volontari all’anno.

La discussione ha ispirato un ricco scambio di buone pratiche e riflessioni sugli aspetti formativi del programma.

Nel corso della giornata è stata esaminata la sinergia tra laici e Salesiani di Don Bosco (SDB). Un gruppo di membri laici e di SDB ha condiviso le loro esperienze di collaborazione, che hanno portato ad un forum aperto in cui i partecipanti hanno discusso le loro preoccupazioni, i successi e gli impegni relativi ai loro sforzi di collaborazione nel lavoro missionario.

I due giorni di dialogo si sono conclusi con la presentazione della Croce del Volontariato Missionario Salesiano, simbolo di unità e impegno, che incarna la dedizione condivisa dei giovani volontari che sono al centro dell’esperienza del volontariato missionario.

Con il prosieguo dell’incontro convocato dal Settore Missione e dal Settore Pastorale Giovanile, si prevede che emergeranno ulteriori approfondimenti e sviluppi.

Questi giorni iniziali hanno gettato solide basi per una continua esplorazione e crescita delle iniziative di volontariato missionario salesiano.

RMG – Pubblicazione di “UNA PASTORALE GIOVANILE CHE EDUCA ALL’AMORE”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Dopo due anni di ascolto, sintesi e riflessione, il Settore per la Pastorale Giovanile ha pubblicato in sei lingue il testo “UNA PASTORALE GIOVANILE CHE EDUCA ALL’AMORE”.

Don Miguel Angel García Morcuende, uno dei due autori, spiega che

“Don Bosco consapevolmente scelse di coinvolgersi direttamente nella vita e nelle situazioni fisiche, emotive, mentali e spirituali dei suoi ragazzi. Molte delle loro storie di abbandono e solitudine nascondevano situazioni complesse che lui stesso aiutava a illuminare e ad orientare. L’attenzione alla dimensione affettiva era costantemente contemplata nel suo Sistema Preventivo”.

Antonella Sinagoga, da parte sua, commenta che

“in una chiave interpretativa attuale l’educazione all’affettività è oggi un’opportunità per ascoltare e accogliere preoccupazioni, dubbi e ricerche in una prospettiva integrata. Affettività e sessualità sono due aspetti essenziali del benessere e sono destinati ad accompagnare le relazioni delle persone per tutta la vita”.

Il libro vuole essere uno strumento per gli educatori per sistematizzare i concetti e gli atteggiamenti legati all’educazione affettiva e sessuale. Questa combinazione di conoscenze e atteggiamenti porterà gradualmente allo sviluppo di competenze e criteri che aiuteranno l’educatore ad accompagnare e guidare i giovani in modo flessibile e appropriato a tutti i contesti di vita.

  • Il primo capitolo è una lettura della situazione attuale in cui, principalmente, il sesso è ridotto a cosa, espresso ed esibito in modo mercificato, il che impedisce lo sviluppo di relazioni autentiche. Tutto ciò costituisce una responsabilità per l’educatore.
  • Nel secondo capitolo, dopo una ridefinizione delle principali caratteristiche dell’adolescenza e dei corrispondenti compiti di sviluppo, si passa a considerare alcune delle domande e delle perplessità dei giovani rispetto al rapporto tra relazioni e corporeità.
  • Il terzo capitolo presenta alcune premesse concettuali per la costruzione di un quadro teorico che permetta di affrontare e trattare il tema nel modo più completo possibile. Delle comprensioni poco critiche possono impedire all’educatore di affrontare questi temi in modo sufficientemente equilibrato.
  • Per dare senso a questo delicato e rilevante ambito della missione educativa, il quarto capitolo esplora il grande esempio di Gesù, riconoscendo come, in alcuni episodi evangelici, egli abbia creato luoghi concreti di accoglienza.
  • Il quinto capitolo esamina il cammino della Chiesa, soffermandosi in particolare su Amoris Laetitia, che segue la via del dialogo, dando importanza all’ascolto e alla comprensione.
  • Nel sesto capitolo vengono presentate alcune riflessioni pratiche sugli ambiti da esplorare per la crescita personale degli educatori. Queste pagine servono ad approfondire e ad elaborare le sfide emerse negli incontri di studio con i Delegati di Pastorale Giovanile.
  • Nel settimo capitolo vengono affrontati in chiave salesiana dieci criteri educativi, tutti legati ai temi trattati in precedenza.

I lettori potranno approfondire i legami tra Sacra Scrittura, Magistero, etica, scienze umane e vita reale. Questo percorso di studio e condivisione, che ha coinvolto 60 persone e diverse università, ha offerto l’opportunità di riflettere su un tema complesso, attuale e, per certi aspetti, controverso dell’educazione all’amore; si tratta, dunque, di un “lavoro in corso” in cui sono raccolti alcuni criteri fondamentali, finalizzati all’accompagnamento globale degli adolescenti e dei giovani verso la maturità affettiva.