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Corso di Alta formazione per i dirigenti salesiani d’Europa

Si è concluso venerdì il Corso di Alta formazione per i dirigenti salesiani d’Europa organizzato dall’Università Pontificia Salesiana (UPS).

Il corso, dal titolo “Sistema Preventivo: Approfondimento, Attualizzazione e Proposte”, che è durato un anno e riconosceva 15 Crediti Formativi Universitari Europei, prevedendo 375 ore di lavoro con tre settimane di frequenza obbligatoria a Roma.

Internazionale la composizione dell’aula, che ha visto la presenza di direttori di opere dell’Europa e dell’area mediterranea: Slovacchia, Libano (Beirut), Palestina (Betlemme), Egitto (Il Cairo), Sud Sudan, Portogallo (Lisbona), Slovenia, Ucraina e poi l’Italia con le opere sociali del Sud e del Centro (in Puglia, Roma e Sicilia) e le scuole e la formazione professionale di Mestre, Trento, Ivrea e Borgomanero. Realtà diverse ed impegnate in sfide globali per contribuire a contrastare situazioni di carestie, violenze, privazioni di diritti, fame, fragilità e abusi, guerre, povertà minorili, fame. Ed anche per costruire opportunità e futuro attraverso la formazione e la spiritualità di don Bosco.

I contenuti hanno riguardato principalmente l’organizzazione e la gestione delle opere, integrando formazione e spiritualità salesiana con l’obiettivo di costruire relazioni e reti tra i vari contesti internazionali. Così si è trattato – con docenti, tutor e formatori di alto livello – i temi dell’identità personale e delle opere, leadership e management nelle case salesianespirito di iniziativa e collaborazione efficaceprogrammazione e progetti, gestione di un’organizzazione educativa salesiana, valori e spiritualità di don Bosco. Il corso è terminato con l’esposizione di un project work da parte di ciascun partecipante (molto apprezzato quello di Borgomanero e Ivrea sulla trasformazione da posteggio a cortile, quale elemento della centralità pastorale educativa salesiana) e la consegna dell’attestato formativo.

Interessanti anche le viste alle Opere sociali di don Bosco a Roma: Borgo Ragazzi nell’ex Forte Prenestino a Centocelle (casa famiglia, oratorio, centro di aggregazione, formazione professionale) ed alle scuole del Pio Undicesimo nel quartiere Tuscolano. Infine, la visita alla Casa generalizia inaugurata da pochissimi giorni con il nuovissimo museo immersivo di don Bosco e l’incontro con il Rettor Maggiore.