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Spazio fratto Tempo: Training psicologico con la psicologa Francesca Merlin

Dopo il successo riscontrato in sperimentazioni estere, il progetto AGS “Spazio fratto Tempo” propone un training psicologico per allenare la mente, scoprendo e migliorando qualità e punti di forza utili per cercare e trovare lavoro e/o percorsi di studio. Di seguito le principali informazioni.

DATE DEGLI INCONTRI

  • INCONTRO 1: Martedì 19 ottobre, ore 9:30 – 13:00
  • INCONTRO 2: Venerdì 22 ottobre, ore 9:30 – 13:00
  • INCONTRO 3: Lunedì 25 ottobre, ore 9:30 – 13:00
  • INCONTRO 4: Venerdì 29 ottobre, ore 9:30 – 13:00

Gli incontri si terranno presso la Pastorale Giovanile di Torino – Valdocco (Via Maria Ausiliatrice 32).

L’adesione alla formazione implica la partecipazione all’intero ciclo di incontri e può essere confermata agli educatori del proprio oratorio. Gli incontri saranno condotti dalla psicologa FRANCESCA MERLIN (IUSTO).

Per maggiori informazioni: info@spaziofrattotempo.it

 

Aggiornamenti da Spazio fratto Tempo: i progetti Speranza e Stige

Un aggiornamento da Spazio fratto Tempo, il progetto che si rivolge a giovani inoccupati e disoccupati tra i 15 e i 29 anni compiuti residenti nella Città Metropolitana di Torino. A cura di Vanessa Sellari, di seguito un resoconto riguardante i progetti “Speranza” e “Stige arti grafiche“, entrambi rientranti in Spazio fratto Tempo.

Un anno dopo, sulla scia del successo di Stige, nasce un nuovo e interessante progetto di accompagnamento al lavoro.

Il progetto Speranza contiene già nel titolo la carica di forza necessaria per gli obiettivi che si prefigge, volti alla costruzione di competenze trasversali e professionali, attraverso un percorso di apprendimento strutturato.

Sono stati coinvolti 18 giovani di diversa estrazione sociale e culturale, preventivamente selezionati con grande sforzo da parte degli educatori degli oratori coinvolti. Operatori sociali, animatori, operatori dei servizi al lavoro e tutor aziendali, hanno lavorato in sinergia per favorire la realizzazione di un programma di sviluppo di capacità personali e tecniche, utili nel lavoro e necessarie per la vita.

Il percorso ha previsto alternati momenti di formazione, in aula e on the job.

Diversi gli enti coinvolti che hanno dato il proprio contributo in termini di esperienza in contesto formativo: AGS per il territorio, IUSTO – Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo, Cnosfap Torino Valdocco. Durante le lezioni in aula sono state proposte ai partecipanti ore di orientamento, sicurezza sui luoghi di lavoro e anche un modulo di PSYCAP: strumento di ricerca e potenziamento delle risorse di un individuo per la costruzione di un progetto personale. I ragazzi hanno lavorato molto sulla costruzione di sé in relazione a contesti diversi, finalizzando il proprio bagaglio culturale e esperienziale alla ricerca di un nuovo spazio di azione che li rendesse più consapevoli e autonomi. Tale impegno, propedeutico per il mondo del lavoro, è stato supportato dal coinvolgimento di alcune aziende, provenienti da vari settori professionali: tra questi spicca il Gruppo CLN, protagonista internazionale per lo sviluppo, l’industrializzazione e l’assemblaggio di prodotti in acciaio; ma troviamo anche importanti nomi nel settore della ristorazione e della grafica.

Il tutoraggio aziendale e il supporto di educatori e operatori della formazione, hanno posto le basi per il ponte tra sistema educativo e mondo del lavoro: obiettivo principale del progetto Speranza.

Ognuna delle imprese coinvolte ha potuto, inoltre, contribuire alla crescita personale e professionale dei giovani, e ad oggi, alcuni di loro, sono parte integrante del team.

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Il progetto “STIGE ARTI GRAFICHE. I TIPOGRAFI DI DON BOSCO” nasce nel 2018 nel contesto della sperimentazione di nuove modalità di accompagnamento al lavoro per giovani NEET, già promossa dal più ampio programma di Spazio Fratto Tempo. L’azienda, Stige Arti Grafiche, è una realtà di 20.000 mq nei pressi di Torino; vanta 250 collaboratori e novant’anni di storia di stampa offset. L’attenzione per l’impatto ambientale e la qualità dello stampato rappresentano i punti cardine della loro politica aziendale; a ciò si aggiunge l’interesse per l’aggiornamento continuo di tutto il personale. Su questi valori è stato possibile promuovere la collaborazione con il sistema educativo salesiano rivolto ai giovani in cerca di occupazione. Dalla sinergia di un gruppo di lavoro dinamico e attento ai cambiamenti del mercato del lavoro, si è ideato un progetto formativo mirato all’inserimento in tirocinio dei 10 giovani coinvolti.

I ragazzi, dal canto loro, hanno preso parte al progetto mettendo in campo le proprie aspettative e il proprio entusiasmo, affidandosi a un percorso di crescita professionale che ha dato i suoi migliori risultati in alcune storie di successo.
Questo iter formativo ha visto alternarsi ore di lezioni teoriche in aula, a visite presso lo stabilimento, fino all’esperienza nel vivo del contesto lavorativo.

I giovani coinvolti hanno appreso direttamente sul campo l’importanza del lavoro di squadra, la necessità di ridurre al minimo i tempi del processo di produzione mantenendo comunque alti gli standard qualitativi. E tra il rumore di sottofondo delle rotative rotocalco e l’imponenza delle bobine incolonnate una sull’altra, alcuni di loro hanno raggiunto la propria realizzazione in campo professionale.

L’assunzione con contratto di apprendistato, infatti, ha saldato un’importante partnership, ma soprattutto ha fornito la giusta spinta per la crescita personale e professionale dei giovani.

Vanessa Sellari

SFT – Marco Mele

Proseguono le attività del progetto Spaziofrattotempo. I nostri educatori sono impegnati nella fase di aggancio dei giovani in cerca di lavoro, incontrati per strada e in oratorio. L’obiettivo è quello di offrire un accompagnamento all’orientamento, insieme agli operatori del Servizio al lavoro (SAL), in vista di un possibile inserimento lavorativo.

Ecco le parole di un operatore, Marco Mele, che ci racconta la sua esperienza attraverso tre domande specifiche:

  • Breve introduzione sul ruolo che hai all’interno del progetto;
  • Perché il progetto può essere un’opportunità per un giovane?
  • Perché il progetto può essere un’opportunità per un’azienda?

Spazio Fratto Tempo – Riparte la formazione

Lunedì 8 aprile riparte la formazione del progetto SpazioFrattoTempo. Il progetto di accompagnamento al lavoro dei giovani tra i 15 e i 29 anni dell’area metropolitana torinese, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo.

Alle ore 14.00, presso gli uffici della Pastorale giovanile a Valdocco, si incontreranno gli operatori SAL degli enti di formazione regionali CNOS/FAP, CIOFS/FP ed ENAIP insieme agli educatori della rete oratori AGS per il Territorio.

Con l’avvio del progetto, sarà l’occasione per programmare le attività progettuali e verificare le procedure di aggancio, selezione ed inserimento dei giovani al lavoro.

Parte la seconda edizione di Spazio Fratto Tempo – Anno 2019

Si comunica che è ripartito, per l’anno 2019, il progetto “Spazio Fratto Tempo – Luoghi di lavoro, percorsi di crescita” con il sostegno della Compagnia di San Paolo attraverso il Bando Articolo +1. Il progetto si propone di favorire l’occupazione di giovani tra i 15 e i 29 anni dell’Area metropolitana torinese, che hanno maggiori difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro.

L’obiettivo è quello di “facilitare” tale processo attraverso la predisposizione di un percorso di accompagnamento educativo/formativo rivolto ai ragazzi, concorrendo, nel contempo, alla formazione di tutor-educativi specializzati e competenti.

Il partenariato proponente, formato dagli enti di formazione professionale​ CNOS- FAP Regione Piemonte, CIOFS-FP Piemonte ed ENAIP Piemonte, dall’Associazione AGS per il territorio (Associazione giovanile ed educativa) e da IUSTO (Istituto Universitario Salesiano Torino), alla luce dei risultati positivi della I edizione vuole evidenziare la necessità di proseguire in pratiche di sperimentazione innovative, facendo leva sul binomio educazione-lavoro, per ridurre le distanze tra i giovani ed il mondo del lavoro.

La speranza è quella che la valorizzazione delle competenze di ciascuno possa contribuire alla sperimentazione di nuovi modelli d’intervento nell’ambito delle politiche attive per il lavoro, tema assai cruciale per i giovani del territorio e per le loro comunità. Oltre a ciò è opportuno sviluppare e potenziare le reti di prossimità, in particolar modo con le imprese, affinché sia possibile attuare percorsi di inserimento lavorativo flessibili e destrutturati, rispondenti alle esigenze dei giovani più vulnerabili.

È possibile trovare maggiori informazioni qui:

 

Spazio Fratto Tempo
Pagina Facebook
AGS per il territorio

 

Spazio Fratto Tempo – Riparte la formazione degli operatori

Nella mattinata di mercoledì 13 febbraio, gli educatori del progetto Spazio Fratto Tempo, sono stati convocati per la prima volta a Valdoccoin Pastorale Giovanile – per un incontro di formazione sul funzionamento della piattaforma online contenente tutti i dati degli utenti, di tutti quei ragazzi che sono parte attiva del progetto. Verrà utilizzata dagli operatori, gli educatori, che sono il motore di queste attività.

Spazio Fratto Tempo è un programma finanziato all’interno di Articolo +1, un bando della Compagnia San Paolo che ha come obiettivo principale l’aumento dell’occupazione dei giovani con difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro e con maggiore attenzione a quelli con bassi livelli di occupabilità. Nato nel 2016, ha avviato nel novembre 2018 la sue seconda attività. (clicca qui per saperne di più).

Si terranno incontri periodici con l’obiettivo di accompagnare, supportare e formare il gruppo dalla realizzazione delle attività, con gli operatori che contattano le imprese e coinvolgono i ragazzi, alla nascita di un’incontro tra le due realtà.

Nella prima parte della mattinata Daniela Gulino, la referente per il progetto articolo+1 e Lisa Zaquini dell’Asvapp (ente valutatore e per indagini statistiche rispetto al progetto) hanno illustrato il funzionamento della piattaforma dove vengono inseriti tutti i ragazzi che sono nel progetto.

Ecco le parole di Daniela Gulino:

“Sono stata invitata da Spazio Fratto Tempo, per un focus di approfondimento rispetto alla piattaforma utilizzata all’interno del progetto per analizzare a approfondire le modalità con cui Spazio Fratto Tempo sarà in grado di portare all’occupazione i giovani NEET.

E’ stato un momento di conoscenza reciproca con gli operatori del progetto e poi di approfondimento, ma anche un’ impostazione per il lavoro che ci vedrà impegnati per i prossimi 24 mesi. Sono state trattate le modalità di utilizzo di una piattaforma online e l’avvio al lavoro NEET, che sono i giovani non in formazione, non in percorsi di istruzione e che non lavorano”.

Nella seconda parte della mattinata invece Alessandro Brescia (referente della progettazione per la parte della pastorale giovanile e AGS) e Nicola Dell’Aquila (referente della progettazione per la parte del Cnos-Fap), hanno fatto un intervento su:

  • sull’organizzazione, la supervisione e la formazione,
  • le azioni progettuali, degli operatori di spazio fratto tempo,
  • gli educatori e gli operatori dei servizi al lavoro (SAL).

 

 

Spazio Fratto Tempo: “trasformare la sfiducia nella vita, in vera e propria speranza di una nuova vita”

La prima edizione del progetto “Spazio Fratto Tempo”​,​ ​sviluppato con la​ ​Compagnia di San Paolo​ ​​nell​’ambito​ di ARTICOLO + 1 – Principio​ ​costituzionale, principio di futuro​,​ rivolto a​ ​giovani con particolari difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro,​ ​​giunge alla conclusione della sua prima edizione.
La sua realizzazione iniziale è partita con un percorso rivolto agli orientatori della formazione professionale di Ciofs, Cnos-fap, Enaip e gli educatori degli oratori salesiani della Città Metropolitana di Torino, che – dopo alcuni moduli formativi – hanno concretamente accompagnato i giovani destinatari del progetto nel percorso di inserimento lavorativo.
Nel corso di questa prima edizione, il progetto si è focalizzato su quei giovani inoccupati e disoccupati tra i 15 e i 29 anni compiuti, residenti nella Città Metropolitana di Torino, con una fascia di reddito ISEE non superiore a 25.000 euro. Si tratta di ragazzi che, come spiega la Dott.ssa Erika Naretto, attuale Direttore CFP Torino Agnelli e primo coordinatore del progetto, “non studiano, non lavorano, non cercano neanche più un lavoro perchè sono sfiduciati e stanchi di sentirsi dire dei NO. Quindi direi che si tratta proprio dei “ragazzi di Don Bosco” del nuovo millennio.  E’ stato bello, in questo anno e mezzo circa, parlare con gli Educatori che hanno cercato di entrare in contatto con questi ragazzi negli Oratori e negli altri luoghi di aggregazione giovanile, conoscere tante storie di queste persone, a volte anche storie difficili, e poi vedere trasformare sotto i nostri occhi la sfiducia nella vita in vera e propria speranza di una nuova vita“.
Grazie ai finanziamenti del progetto Articolo +1 SpazioFrattoTempo di Compagnia di San Paolo e alla professionalità degli Operatori dei SAL – Servizi al Lavoro, in partnership con le agenzie formative CIOFS ed ENAIP, si è sviluppata una fitta rete che ha permesso di agganciare questi ragazzi, rinnovando la loro motivazione al lavoro o allo studio con la proposta reale di un progetto di inserimento lavorativo. “Infatti, alcune aziende mediante lo strumento del tirocinio – continua la Dott.ssa Naretto – hanno accolto questi giovani e, successivamente, sono stati sottoscritti contratti di apprendistato, con la prospettiva di una stabilizzazione a tempo indeterminato. Da febbraio 2017 ad oggi, abbiamo inserito nel mondo del lavoro 107 ragazzi e abbiamo attivato 60 tirocini. E stiamo ancora lavorando per inserirne altri. Ci auguriamo che il progetto venga riconfermato e prosegua con altre attività nei prossimi anni”.
Coltivando l’auspicio nell’avvio della nuova edizione del progetto, E. Naretto afferma che “SpazioFrattoTempo rappresenta per me una sfida vinta e sono felice di aver concluso in maniera positiva quello che mi auguro divenga una nuova modalità di operare per aiutare i giovani a trovare nuove strade, proprio come faceva Don Bosco“, così passa il testimone a Nicola Dell’Aquila, referente Imprese per Servizi al Lavoro e referente Apprendistato area metropolitana del Cnos-Fap Torino, che da quest’anno guiderà il coordinamento di Spazio Fratto Tempo.

Luigino Bruni – “Charitas: dall’economia la parola più umana di tutte”

Si riporta, ringraziando “Il Messaggero di Sant’Antonio“, un contributo da uno dei partner di Spazio fratto tempo, Luigino Bruni, economista e storico con interessi in filosofia e teologia.

Un eloquio su come gli antichi scelsero una umile parola dell’economia per dire la parola umana più alta di tutte, così alta da sfiorare il cielo. Ma ci misero una «h» (charitas), per dire che per quell’amore nuovo e diverso la vecchia parola commerciale non bastava: c’era bisogno anche della gratuità, cioè della charis.

“Milioni di persone ogni giorno si spostano, partono, arrivano. Per visitare amici, per vacanze, ma soprattutto per «lavorare». Qualche volta, guardando i molti tir, cargo, navi mercantili, ci chiediamo: che cosa li muove? Per quale ragione questa gente si alza presto al mattino, si mette in viaggio, scambia e traffica? Per gli interessi, per il profitto, per il denaro: è questa la risposta più semplice e immediata che in genere diamo a quelle domande. Se però guardiamo bene, osserviamo con più attenzione e andiamo oltre le prime apparenze, ci accorgiamo che dietro un uomo che si mette in auto, un altro che guida un camion, una donna che cerca di raggiungere velocemente il suo ufficio, ci sono bambini, mogli, genitori. Ci sono persone da amare con i frutti di quel lavoro che li fa svegliare presto, dormire tardi, correre, scambiare. Se quindi fossimo capaci di purificare e ripulire la parola amore da tutte le incrostazioni e sedimentazioni con cui la nostra civiltà dei consumi e del piacere l’ha ricoperta, ci accorgeremmo che dietro i nostri affari e le nostre corse economiche c’è molto amore, e che gli interessi sono spesso il rivestimento di azioni che alimentano le nostre relazioni affettive primarie.
Gli economisti guardano il mondo e vedono consumatori nei supermercati che acquistano per massimizzare la loro utilità individuale; imprenditori che fanno nascere imprese per massimizzare i profitti; risparmiatori che investono per massimizzare le rendite finanziarie. Ma quando e se gli economisti escono dai libri astratti e dai modelli teorici e si mettono a parlare con la gente in carne e ossa, si possono accorgere che le donne e gli uomini vanno nei mercati (non sempre «super» ma anche nei negozi ordinari e piccoli del centro) perché devono far la spesa per cucinare qualcosa di buono per i loro figli o per invitare amici a cena; che la maggior parte degli imprenditori fa nascere imprese perché ha voglia di creare qualcosa di bello, o perché non vuole far morire il sogno di una vita dei propri genitori racchiuso in quella fabbrica, oppure per non licenziare i propri dipendenti; che tanti uomini e donne risparmiano per consentire ai nipoti di studiare in una buona università, o per lasciare qualche cosa ai loro figli. E poi scopriamo anche che dietro a chi lascia figli e genitori in un altro Paese per occuparsi dei nostri figli e dei nostri genitori, c’è molto di più degli interessi e del denaro. C’è anche molto, moltissimo amore. Ma dobbiamo essere capaci di vederlo, parlando, ascoltando, guardando ne- gli occhi la gente, soprattutto i poveri. Uscire dall’economia immaginata e incontrare l’economia quotidiana di chi prepara pranzi, fa lezione in classe, ripara un’auto. Se riusciamo a vedere questa economia la scopriremo piena di umanità, di vita, di virtù. E quindi pienissima di amore.
Quando i cristiani di Roma dovettero tradurre la parola greca (agape) che Paolo e poi gli evangelisti avevano scelto per dire quell’amore diverso che avevano imparato da Gesù, scelsero charitas. Presero una parola commerciale, caritas, che esprimeva (e ancora esprime) ciò che è caro, ciò che costa. Scelsero una umile parola dell’economia per dire la parola umana più alta di tutte, così alta da sfiorare il cielo. Ma ci misero una «h» (charitas), per dire che per quell’amore nuovo e diverso la vecchia parola commerciale non bastava: c’era bisogno anche della gratuità, cioè della charis.
E così inventarono la splendida parola charitas, per dire insieme amore, gratuità e… economia: c’è molta economia nella Bibbia, e molta Bibbia nell’economia. La gratuità per poter cambiare il mondo ha bisogno dell’economia di tutti. L’economia della salvezza non è piena senza la salvezza dell’economia. Perché l’acca della gratuità senza la semplice caritas dell’economia resta un’acca muta.”

Secondo modulo della Formazione Spazio Fratto Tempo

Il secondo modulo della formazione di Spazio Fratto Tempo si è concluso con un approfondimento sulla “Conoscenza dei Servizi del Territorio” svoltosi il 9 Novembre 2017 negli spazi della Pastorale Giovanile di Valdocco in piazza Maria Ausiliatrice 32 a Torino.

L’incontro è stato presieduto da Daniela Zoccali, Referente SAL dell’Associazione CNOS/FAP Regione Piemonte, che ha esposto le varie possibilità offerte dal mercato attivo del lavoro oltre a  il ruolo dei SAL.
Nel pomeriggio la dottoressa Ripalta Fucci e Paola Giordano dell’Area Politiche Sociali della Città di Torino hanno raccontato il funzionamento dei servizi comunali a favore di minori e giovani, con un focus su minori stranieri non accompagnati.

Ha chiuso l’incontro il lavoro di gruppo diretto da Erika Naretto, Formatore, HR Specialist e Coordinatore del Centro di Formazione Professionale presso CNOS FAP Rebaudengo e Francesca Busnelli, docente di Project management, gestione di gruppi e competenze organizzative presso l’Università Salesiana di Roma e l’Università Auxilium di Roma. L’appuntamento ha dato la possibilità a educatori e formatori CFP di avvalersi di ulteriori strumenti e nozioni sui Servizi del Territorio e le misure rivolte ai nostri giovani.

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SFT: le politiche e le reti attive per il mercato del lavoro

Il percorso di formazione di Spazio Fratto Tempo si appresta alle tappe finali. Il penultimo appuntamento a partire dalle ore 9.00, presso la sala conferenze della Pastorale Giovanile a Valdocco, si terrà Giovedì 9 Novembre 2017.

L’incontro verrà condotto da Francesca Busnelli, docente di Project management, gestione di gruppi e competenze organizzative presso l’Università Salesiana di Roma e l’Università Auxilium di Roma, e Erika Naretto, cooordinatore del progetto, Ripalta Fucci, dell’ Area Politiche Sociali della Città di Torino e Daniela Zoccali, referente SAL e CNOS/FAP Regione Piemonte.

Quest’appuntamento traghetterà i partecipanti ad approfondire i dettagli, le revisioni e gli aggiornamenti relativi alle politiche attive per il lavoro che prenderanno in carico il disoccupato, lo formeranno e lo accompagneranno verso una nuova occupazione.  In Italia sono state rafforzate le politiche attive del mercato del lavoro dopo la revisione delle pratiche attuali e l’istituzione di un piano d’azione concordato che, per esempio, vedrà, entro la fine dell’anno, l’ingresso dell’Assegno di ricollocazione che, a regime, potrebbe interessare una platea di circa 4/500 mila disoccupati l’anno, secondo le stime del Governo. Per poter rafforzare queste politiche, migliorandone sia l’efficienza sotto il profilo dell’impiego delle risorse sia l’efficacia in termini di incremento dell’occupazione regolare, nasce l’esigenza delle istituzioni e dagli stessi servizi di attivare una modalità di agire sempre più organizzato: la necessità di una modalità di lavoro improntata alla rete, e quindi alla collaborazione fra i servizi ed i rispettivi operatori. La conoscenza di queste reti e dei servizi presenti sul territorio saranno oggetto di approfondimento nel pomeriggio formativo di Spazio Fratto Tempo.

Ecco il programma nel dettaglio: 

Ore 9.00-11.00 (D. Zoccali)
– Il mercato del lavoro e le politiche attive
– Le opportunità e le possibilità di inserimento lavorativo (locale e nazionale)
Ore 11.00-13.00 (Naretto-Busnelli)
– Ripresa questionario di ricerca: primi risultati
– Lavoro di gruppo su operatività SFT

Ore 14.00-15.00 (Naretto – Busnelli)
– Lavoro di gruppo su operatività SFT
Ore 15.00-17.00 (Fucci)
– La conoscenza delle reti e delle tipologie dei Servizi presenti sul territorio

>>> Prossimo appuntamento: Martedì 21 Novembre 2017