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Il nostro annuale regalo: messaggio del vicario del Rettor Maggiore

IL MESSAGGIO DEL VICARIO DEL RETTOR MAGGIORE,
Don Stefano Martoglio

Tradizionalmente come Famiglia Salesiana riceviamo ogni anno la Strenna; un regalo di inizio anno, ed in queste poche righe mi è caro guardare dentro a questo dono per accoglierlo come merita, senza perder nulla della freschezza del dono.

Un dono, perché prima di tutto, strenna vuol dire: ti faccio un regalo! Ti regalo una cosa importante per celebrare un tempo nuovo, un anno nuovo. Così la pensò Don Bosco e la consegnò a tutti i giovani e gli adulti che stavano con lui.

Questo dono, la Strenna, voglio consegnartela per l’inizio dell’anno nuovo, di un tempo nuovo.

Bello ed importante questo: un anno nuovo, un tempo nuovo, è un contenitore in cui staranno tutti gli altri contenuti. L’anno che verrà non è uguale a quelli che hai vissuto fin ora, l’anno nuovo necessita uno sguardo nuovo per viverlo in pienezza; perché l’anno nuovo non tornerà! Ogni tempo è unico perché noi siamo diversi dallo scorso anno, da come eravamo l’anno scorso.
La Strenna è prepararsi a questo tempo nuovo, cominciando a guardare dentro a questo nuovo anno, mettendo in luce alcune cose che di questo anno saranno parte importante.

Il filo rosso

Il dono del tempo, della vita; nella vita il dono di Dio e tutti gli altri doni dentro: persone situazioni, occasioni, relazioni umane. Dentro questo provvidenziale modo di vedere il dono del tempo e della vita, la Strenna – dono che Don Bosco, e dopo di lui i suoi successori fanno ogni anno a tutta la Famiglia Salesiana – è uno sguardo sull’anno nuovo, sul tempo nuovo, per vederlo con occhi nuovi.

La strenna è un aiuto a vedere il tempo che verrà mettendo a fuoco un filo rosso che guida questo tempo nuovo: il filo rosso che la Strenna ci dona è la Speranza. Importante anche questo! L’anno nuovo sicuramente avrà moltissime cose, ma tu non disperderti! Comincia a pensare su quanto è importante… Non disperderti, raccogli!

La strenna che il nostro Don Ángel ci ha imbastito, come un abito nuovo, mette in luce degli eventi che tutti vivremo, e li unisce con un filo rosso, la Speranza!

Gli eventi che la Strenna del 2025 mette in risalto sono eventi globali o particolari che ci coinvolgono, perché li viviamo bene:

Il Giubileo ordinario dell’anno 2025: un Giubileo è un evento di Chiesa che, nella tradizione Cattolica, il Santo Padre ci dona. Vivere il Giubileo è vivere questo pellegrinaggio che la Chiesa ci offre per rimettere al centro della nostra vita e della vita del Mondo la presenza del Cristo. Il giubileo che Papa Francesco ha indetto ha un tema generatore: Spes non confundit! La Speranza non delude! Che meraviglia di tema generatore! Se di una cosa ha bisogno il Mondo in questo momento difficile è proprio la Speranza. Ma non la speranza di quanto crediamo di poter fare da soli noi stessi, con il rischio che diventi una illusione. La Speranza della ri-scoperta della Presenza di Dio. Scrive Papa Francesco: “La Speranza ricolmi il cuore!” Non solo scaldi il cuore, lo riempia. Lo riempia in una misura traboccante! La Speranza ci rende pellegrini, il Giubileo è pellegrinaggio! Ti mette in moto dentro, altrimenti non è Giubileo. Dentro questo evento di Chiesa che ci fa sentire Chiesa noi, come Congregazione Salesiana e come Famiglia Salesiana, abbiamo un anniversario importante: nel 2025 ricorre il 150° della prima spedizione missionaria in Argentina.

Don Bosco, a Valdocco, butta il cuore oltre ogni confine: manda i suoi figli dall’altra parte del mondo! Li manda, oltre ogni sicurezza umana, li manda quando non ha nemmeno quelli che gli servirebbero per portare avanti ciò che aveva cominciato.

Li manda e basta! Alla Speranza si obbedisce, perché la Speranza guida la Fede e mette in moto la Carità. Li manda ed i primi confratelli partono e vanno, dove nemmeno loro sapevano! Da li siamo nati tutti noi, dalla Speranza che ci mette in cammino e ci rende pellegrini.

Questo anniversario va celebrato, come ogni anniversario, perché ci aiuta a riconoscere il Dono, (non è una tua proprietà, ti è stato dato in dono), ci aiuta a ricordare e a dare forza per il tempo che verrà dell’energia della Missione.

La Speranza fonda la Missione, perché la Speranza è una responsabilità che non puoi nascondere, né tenere per te! Non tenere nascosto quanto ti è donato; riconosci il donatore e consegna con la tua vita quanto ti è stato donato alle generazioni successive! Questa è la vita della Chiesa, la vita di ciascuno di noi.

San Pietro, che sapeva vedere lungo, nella sua prima lettera scrive: “Siate sempre pronti a rispondere a chiunque vi chieda conto della speranza che è in voi!” (1 Pt, 3,15). Dobbiamo pensare che rispondere non sono parole, è la vita che risponde!

Con la speranza che è in te, vivi e prepara questo nuovo anno che verrà, un cammino con i giovani, con i fratelli per rinnovare il Sogno di Don Bosco ed il Sogno di Dio.

Il nostro Stemma

«Sul mio labaro brilla una stella» si cantava un tempo. Sul nostro stemma oltre alla stella, campeggiano una grande ancora e un cuore infiammato.

Ecco alcune immagini semplici per cominciare a muovere il nostro cuore verso il tempo che verrà, “Ancorati nella speranza, pellegrini con giovani”. Ancorati è un termine molto forte: l’ancora è la salvezza della nave nella tempesta: dunque, fermi, forti, radicati nella Speranza!

Dentro questo tema generatore ci sarà tutta la nostra vita quotidiana: persone, situazioni, decisioni… Il “micro” di ognuno di noi che si salda con il “macro” di quanto tutti insieme vivremo, consegnando a Dio il dono di questo tempo che ci è donato. Perché alla Strenna che tutti riceveremo devi aggiungere la tua parte, il tuo quotidiano, che saprai illuminare con quanto abbiamo scritto e riceveremo: altrimenti non è una Speranza, non è ciò su cui si fonda la tua vita e non ti mette in “movimento” rendendoti Pellegrino.

Questo cammino lo affidiamo alla Madre del Signore, Madre della Chiesa e Ausiliatrice nostra; Pellegrina di Speranza insieme a noi.

“Chiamati all’amore con speranza”: la recensione di “Avvenire”

Dall’agenzia ANS.

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La Strenna era un consiglio, una massima, un programma che San Giovanni Bosco dava ai salesiani e agli alunni l’ultimo giorno dell’anno, da ricordare e praticare nell’anno nuovo. Questa usanza è proseguita con tutti i suoi successori. Così in ogni casa salesiana è il Direttore che legge la Strenna inviata dal Rettor Maggiore e che ne promuove e ne incoraggia la diffusione in modo da diventare motivo di riflessione e guida per l’intera comunità.

Ángel Fernández Artime, 64 anni ad agosto, spagnolo delle Asturie, figlio di pescatori, è stato eletto X Successore del Santo dei Giovani nel 2014 ed è stato confermato nel 2020. Il suo mandato sarebbe dovuto terminare nel 2026, ma la Provvidenza, per il tramite di Papa Francesco – che lo aveva conosciuto in Argentina dove è stato Ispettore tra il 2009 e il 2014 – ha deciso altrimenti.

Il Pontefice lo ha infatti voluto tra i nuovi cardinali creati nel Concistoro del 30 settembre 2023. E così il salesiano, che verrà consacrato vescovo il prossimo 20 aprile, dovrà lasciare l’incarico quest’anno, per andare a ricoprire, presumibilmente, un incarico nella Curia Romana.

Don Ángel Fernández Artime quindi nei suoi dieci anni da Rettor Maggiore ha firmato altrettante Strenne. E ora, grazie all’iniziativa di don Giuseppe Costa – che Don Á.F. Artime in questi anni ha voluto al suo fianco come segretario e portavoce – sono state raccolte in un volume pubblicato dalla Direzione Generale Opere Don Bosco, dal titolo “Chiamati all’Amore con Speranza”.

Dalla prima del 2015, dal titolo programmatico “Come Don Bosco, con i giovani, per i giovani”, all’ultima del 2024, “Il sogno che fa sognare. Un cuore che trasforma i ‘lupi’ in ‘agnelli’”, ispirata al celebre sogno che Giovannino Bosco ebbe a nove anni, esattamente duecento anni fa. Il libro, riccamente illustrato con foto dell’agenzia stampa salesiana ANS e di IME Comunicazione, è impreziosito anche da tre testi introduttivi firmati dal vaticanista del Tg2 Enzo Romeo, del teologo Massimo Naro, e della sociologa Cecilia Costa. Questi tre testi, spiega don Costa, “ci offrono un focus particolare che è poi un panorama speziato e al tempo stesso unitario di quanto ha scritto ogni anno il cardinale Rettor Maggiore”.

Nella sua prefazione don Costa – maestro di giornalismo, che in passato è stato docente di Scienze della Comunicazione sociale all’Università Pontificia Salesiana (UPS) e Direttore della Libreria Editrice Vaticana (LEV) – spiega che il libro da lui curato è “il tentativo di far confluire in un ‘unicum’ insegnamenti di anni fra loro diversi, non soltanto per ricordare, ma soprattutto da leggere strategicamente come un ‘ideario’ dal quale guardare il futuro”. “Gli anni che Don Ángel ha trascorso da Rettor Maggiore tra noi – sottolinea don Costa – sono stati anni di intensa paternità, fraternità e donazione quotidiana”.

Questo per quanto riguarda il passato. Per il futuro vale quanto scrive al termine del suo intervento introduttivo il giornalista Romeo. Il vaticanista riporta le parole con cui Don Ángel ha annunciato ai suoi confratelli la scelta del Papa di annoverarlo tra i cardinali, laddove il Rettor Maggiore precisa di aver accettato questa chiamata ad un nuovo servizio in ubbidienza, “senza averlo cercato, né voluto”, mettendo tutto “nelle mani del Signore e di sua Madre”. “Vale qui ripetere – chiosa Romeo – la frase di un altro cardinale e padre conciliare, Léon Joseph Suenens: ‘Credo alle sorprese dello Spirito Santo’”.

-Gianni Cardinale

Il Rettor Maggiore, Cardinale Ángel Fernández Artime, svela il tema della Strenna 2024

Dal sito infoANS.

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L’attesissima presentazione della Strenna del Rettor Maggiore, con la sua prima proiezione, si è svolta presso la Casa Generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, a Roma, mercoledì 27 dicembre alle ore 17.00.

Centinaia di Suore Salesiane, Salesiani, membri della Famiglia Salesiana e giovani erano presenti per partecipare e fare tesoro di questo importante appuntamento annuale che sta a cuore a tutti.

La Strenna 2024, l’ultima per il Rettor Maggiore, il Cardinale Ángel Fernández Artime, che lascerà il suo incarico la prossima estate, si è presentata con un tema e un invito profetico: “Il sogno che fa sognare”. Un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli”, è stato accolto con grande entusiasmo ed eccitazione, con migliaia di partecipanti provenienti da diverse parti del mondo.

La serata è iniziata con le parole di introduzione di suor Leslye Sándigo, Consigliera Generale della Famiglia Salesiana, e con un canto di preghiera dal titolo “Io ti darò una maestra” dedicato a Maria, composto da Maria Dina Bertotti.

Le parole di benvenuto di Maria Ausilia De Siena, FMA, Consigliera Generale per la Comunicazione, hanno dato il tono alla serata esortando tutti a continuare a sognare e a realizzare il sogno di Dio in ognuno.

È seguita la proiezione del video della Strenna 2024.  Il video della Strenna, splendidamente preparato da IME Comunicazione, ha messo in evidenza le varie situazioni in cui i sogni dei giovani sono infranti e schiavizzati e come sia necessario muoversi per liberare ed educare tutti a realizzare questo sogno di Dio per ciascuno di noi.

Subito dopo la proiezione, l’atteso incontro con il Rettor Maggiore, Cardinale Ángel Fernández Artime, insieme alle intervistatrici Marta Rossi, Salesiana Cooperatrice, e Roberta Silvestri, insegnante, ha posto le basi per una maggiore interazione.

Il Rettor Maggiore ha esortato tutti a leggere la Strenna, a comprendere il simbolismo e a capire il sogno di Don Bosco e il suo sogno per i suoi seguaci e per i giovani. Ha anche ricordato come tutti i Rettor Maggiori abbiano fatto riferimento al sogno e abbiano offerto molte riflessioni sullo stesso.

Don Ángel Fernández Artime ha anche espresso che aveva molti sogni quando ha iniziato 10 anni fa, ed è contento di offrire ora, nella sua ultima Strenna, il tema del sogno e di offrire 12 proposte concrete che lo accompagnano.

Ha affermato che oggi dobbiamo trovare i giovani, nei luoghi in cui si trovano, e vivere concretamente questo sacramento della presenza. Questo ci aiuterà a risvegliare e a dare vita ai loro sogni, camminando con loro creando relazioni autentiche e aiutandoli a scoprire i propri sogni.

Rispondendo alla domanda su come rispondere ai giovani di oggi che si perdono in tante evoluzioni tecnologiche e digitali, ha affermato che molti sono presi dalle onde della realtà effimera. Ha esortato tutti a combattere questa cultura della fugacità e ad aiutare i giovani a decidere e scegliere ciò che conta davvero nella vita. Il semplice click, o la risposta istantanea, è molto ingannevole e non può risolvere tutto o offrire risultati duraturi.

Alla domanda su quale possa essere la nostra risposta ai giovani violenti e inquieti, il Rettor Maggiore ha affermato categoricamente che il Sistema Preventivo è lo strumento magico offerto da Don Bosco.

Dobbiamo comunicare quell’entusiasmo, quella freschezza del cuore che può ispirare, elevare e aprire strade di dialogo più profonde. Molti giovani oggi si sentono orfani e non accompagnati a realizzare i loro sogni. Dobbiamo comunicare questa freschezza, mitezza e autenticità che i giovani distinguono chiaramente, e questo ci aiuterebbe a costruire la civiltà dell’amore e della pace.

Questo sarebbe il più grande contributo che le oltre 6.000 istituzioni della famiglia salesiana nel mondo possono offrire ai quattro-cinque milioni di giovani che frequentano le nostre istituzioni.

Parlando del ruolo della maestra, come nel Sogno dei Nove Anni, il Rettor Maggiore ha chiarito che qualsiasi istituzione o vita salesiana senza Maria sarebbe priva di senso e ridondante, e non avrebbe alcuna rilevanza. Questo è il patrimonio che Don Bosco ha offerto a tutti: Maria come guida e maestra, che ci accompagnerà nel cammino della nostra vita.

Ha espresso la sua gioia e la sua soddisfazione affermando che tutte quelle istituzioni e iniziative che si dedicano ai giovani più poveri e vulnerabili in situazioni difficili, sono le migliori per portare avanti il sogno di Don Bosco.

“Ogni istituzione che accoglie e valorizza gli smarriti e gli ultimi sarà la più bella presenza salesiana nel mondo”, ha affermato.

Ha concluso affermando che la nostra risposta entusiasta e gioiosa può aiutare i giovani a scoprire i loro sogni e aiutarli a scoprire Dio nella loro vita e a maturare il sogno di Dio per loro. Se ogni membro della Famiglia Salesiana trasmettesse questo entusiasmo gioioso, con radicalità e onestà, si vedrebbero immensi benefici per la missione salesiana. Si creerebbero molti miracoli e trasformazioni nella vita dei giovani, lasciando in loro un impatto perenne.

Dopo questa emozionante discussione sul palco, Suor Chiara Cazzuola, Madre Generale, ha ringraziato tutti per la loro presenza e ha ringraziato in particolare il Rettor Maggiore per il dono della Strenna. Ha affermato che questo sogno è molto vicino al cammino vocazionale di tutti e al cuore della missione salesiana.

La serata si è conclusa con un nuovo inno sul tema del sogno, composto per l’occasione da don Maurizio Palazzo, SDB.

A questo importante momento della Famiglia Salesiana erano presenti la Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Suor Chiara Cazzuola con i suoi consiglieri; il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes; il Superiore della Visitatoria dell’UPS, don José Aníbal Milhais Pinto Mendonça; le novizie FMA, centinaia di suore FMA, altri salesiani di Don Bosco e rappresentanti della Famiglia Salesiana.

Il testo

Il testo della Strenna 2024 approfondisce il tema in cinque punti:

1. «Ho fatto un sogno…»: un sogno molto speciale

2. Un Sogno a cui tutti i Rettori Maggiori hanno fatto riferimento

3. IL SOGNO PROFETICO: un gioiello prezioso nel carisma della Famiglia di Don Bosco

4. Un sogno che fa sognare

5. Dal Sogno di Nove Anni all’altare del pianto

Il testo, disponibile in formato pdf nelle diverse lingue, è scaricabile dal sito web di ANS.

Di seguito elencate le 10 strenne del rettorato di Don Ángel Fernández Artime:

  • 2015: “Come Don Bosco, con i giovani, per i giovani”;
  • 2016: “Con Gesù, percorriamo insieme l’avventura dello Spirito!”;
  • 2017: “Siamo famiglia! Ogni casa, scuola di vita e di amore”;
  • 2018: “‘Signore, dammi di quest’acqua’ (Gv 4,15). Coltiviamo l’arte di ascoltare e di accompagnare”;
  • 2019: “‘Perché la mia gioia sia in voi’ (Gv 15,11). La santità anche per te”;
  • 2020: “‘Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra’ (Mt 6,10). Buoni cristiani e onesti cittadini”;
  • 2021: “Mossi dalla speranza: ‘Ecco, io faccio nuove tutte le cose’ (Ap 21,5)”;
  • 2022: “Fate tutto per amore, nulla per forza” (S. Francesco di Sales);
  • 2023: “‘Come lievito nella famiglia umana d’oggi’. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”;
  • 2024: ‘Il sogno che fa sognare’. Un cuore che trasforma i ‘lupi’ in ‘agnelli’”.

Le Strenne dei Rettori Maggiori Salesiani: un viaggio attraverso il tempo

Dal sito infoANS.

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La tradizione delle Strenne dei Rettori Maggiori della Congregazione Salesiana rappresenta un elemento peculiare dell’eredità di Don Bosco.

Questo antico gesto di attenzione e cura di un Padre verso i suoi figli e figlie spirituali si è evoluto nel corso dei decenni, arricchendosi di strumenti e veicoli per diffondere sempre meglio il senso del suo messaggio, ma ha conservato intatto il suo valore originario: quello di un rituale annuale che unisce l’intera Famiglia Salesiana e proietta in avanti le sue priorità per l’evangelizzazione e l’educazione dei giovani.

Il termine “strenna” rimanda sin da subito all’elemento del dono e del regalo, e nella tradizione linguistica italiana, in cui è nato, si associa propriamente ai doni natalizi. Nel contesto piemontese in cui crebbe Don Bosco, vi era più precisamente la tradizione del regalo di Capodanno che il capofamiglia dava ai figli e il padrone ai dipendenti. Il 1° gennaio era noto, per l’appunto, come “il giorno della strenna”.

Così, nel contesto salesiano, la Strenna è divenuto un dono simbolico e significativo offerto dal Rettore Maggiore a tutti i membri della Congregazione – e più in generale, a coloro che condividono la missione salesiana nel mondo – che viene offerto nel periodo natalizio, tra Natale e Capodanno, per ispirare la pastorale dell’anno successivo.

Fin dai primi giorni della Congregazione, Don Bosco comprendeva l’importanza di incoraggiare e motivare i suoi collaboratori attraverso gesti di affetto e attenzione; ma non è mai stata solo un modo di esprimere gratitudine, quanto piuttosto un mezzo per rinnovare l’impegno verso la missione.

Nel corso del tempo, le Strenne hanno subito un’evoluzione significativa. Dai primi pensieri comunicati a voce da Don Bosco, si è passato ai supporti scritti, poi a quelli grafici, attraverso i poster, e più recentemente anche a quelli audiovisuali, con complesse e articolate sceneggiature che servono a trasmettere in formato immediato e accattivante il medesimo messaggio elaborato in forma piena e dettagliata nella sempreverde forma del testo.

Negli ultimi decenni, i Rettori Maggiori hanno scelto temi specifici per le loro Strenne, trasformandole in vere e proprie dichiarazioni di intenti per la comunità salesiana e per il mondo intero.

Questi temi affrontano questioni spirituali, salesiane, ecclesiali, e sociali di attualità, offrendo una guida preziosa per affrontare le sfide del presente e del futuro.

In questo modo, la tradizione delle Strenne continua a essere un faro di speranza e orientamento per tutti coloro che si identificano con la visione di Don Bosco.

In vista della presentazione e consegna della Strenna del Rettor Maggiore per il 2024, l’ultima del Rettorato di Don Ángel Fernández Artime, vogliamo ripercorrere il percorso dei messaggi della Strenna attraverso gli anni, a partire da Don Bosco e proseguendo poi con gli altri suoi Successori alla guida della Congregazione.

Ci avvarremo del prezioso libro del salesiano don Santo Russo “La strenna di Don Bosco e dei suoi Successori” (Messina, 2015, Nicolò Edizioni) per realizzare un excursus in grado di elencare i messaggi dei Rettori Maggiori nel corso del tempo e provando ad individuarne sensibilità e attenzioni particolari.

Sarà un modo per riscoprire valore, merito ed efficacia delle Strenne e per celebrare Don Bosco e tutti i suoi Successori.

In cammino verso le XLII Giornate di Spiritualità delle Famiglia Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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Non c’è niente di meglio che una testimonianza visibile, concreta e convincente per riuscire a trasmettere agli altri il proprio entusiasmo e la propria energia. Ecco perché l’equipe di coordinamento delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS) 2024, nel cammino di preparazione all’evento, ha realizzato un nuovo video di animazione e stimolo a partecipare.

L’incontro delle GSFS, in programma a Torino-Valdocco dal 18 al 21 gennaio 2024, mira a far rivivere la spiritualità salesiana nelle sue dimensioni fondamentali, in spirito di comunione tra i 32 gruppi della Famiglia Salesiana, e alla luce del messaggio della Strenna del Rettor Maggiore.

Per invitare all’appuntamento o, meglio ancora, per suscitare in tutti i membri della Famiglia Salesiana il desiderio di partecipare all’evento, gli organizzatori delle GSFS 24 hanno realizzato un emozionante video che, con poche parole e molte scene tratte dalle esperienze degli ultimi anni, fa vedere chiaramente in cosa consistano le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana.

Mentre le telecamere passano per gli ambenti più o meno noti di Valdocco – dai cortili alla cripta delle reliquie, dal Museo Casa Don Bosco alla vecchia Tipografia – sullo schermo scorrono alcune parole guida:

  • Benvenuti
  • Incontro
  • Don Bosco
  • Maria Ausiliatrice
  • Strenna
  • Famiglia
  • Preghiera
  • Santità
  • Riunioni di gruppo
  • Festa
  • Presentazioni dei vari gruppi
  • Formazione congiunta
  • Diversità delle Vocazioni

parole d’ordine che rappresentano altrettanti passaggi e dimensioni della manifestazione.

Senza mai dimenticare il fine ultimo per cui ha luogo tutto questo: “Per i giovani”.

Il video è disponibile in tre lingue (italianoinglese spagnolo) su ANSChannel.

Giornate di spiritualità della Famiglia Salesiana 2024

Dall’Agenzia ANS.

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Sono aperte le iscrizioni alle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS) 2024.

La 42a edizione delle GSFS si svolgerà dal 18 al 21 gennaio 2024, sul tema della Strenna del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime: «“Il sogno che fa sognare”. Un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli”».

L’obiettivo delle Giornate di Spiritualità è far rivivere la spiritualità salesiana nelle sue dimensioni fondamentali, suggerite dalla Strenna del Rettor Maggiore, in comunione con i 32 Gruppi della Famiglia Salesiana.

Qui viene reso disponibile il link alla comunicazione in materia da parte di don Joan Lluís Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, con tutte le informazioni sulle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2024, il link per l’iscrizione e un breve video di invito all’evento.

Comunicazione di Don Joan Lluís Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana.

Poster della Strenna per il 2024: il concorso internazionale giunge alla fase finale

Dal sito infoANS.

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Con una partecipazione di grande rilevanza – sia dal punto di vista qualitativo, sia dal punto di vista quantitativo – si è conclusa la fase di raccolta delle proposte per il Poster della Strenna del Rettor Maggiore per il 2024, che avrà per tema: «“Il sogno che fa sognare”. Un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli”». A giorni è prevista la scelta del vincitore da parte del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Al concorso internazionale lanciato dal Settore per la Comunicazione Sociale (CS) hanno partecipato decine di grafici, illustratori e designer di tutto il mondo. In totale le proposte pervenute negli uffici del Settore per la CS sono state 32 proposte, giunte da 20 diversi Paesi (con un paio di autori che hanno presentato due proposte diverse).

In questi giorni don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, e i membri della sua équipe, hanno lavorato per procedere alla catalogazione e ordinamento del materiale.

Si è giunti, dunque, ora alla fase di finalizzazione, con la quale il Rettor Maggiore in persona provvede all’individuazione del Poster ufficiale della Strenna, e anche dei due altri poster individuati come seconda e terza migliore proposta. Ai primi tre selezionati, infatti, verrà assegnato, anche il premio in denaro corrispondente (2.000, 1.250 e 750 euro).

“È stata una scelta che ha premiato quella di indire questo concorso per il Poster della Strenna – ha commentato ad ANS don Gildasio Mendes –. Abbiamo riscontrato ancora una volta quanto ci sia interesse, anche al di fuori del mondo strettamente salesiano, verso la figura di Don Bosco e verso i suoi insegnamenti. E abbiamo ricevuto una quantità davvero importante di elaborati, tutti pregevoli e rappresentativi anche della globalità del nostro carisma”.

Per dare riconoscimento a tutti coloro che hanno colto questa sfida e hanno sottoposto i loro lavori creativi, il Settore per la CS rende noto, senza alcun ordine di merito, la lista dei partecipanti al concorso:

  • Francisco José Enríquez Zulaica SDB, Messico
  • Sebastian Koladiyil SDB, Kenya
  • Oscar Alberto Arévalo SDB, El Salvador
  • Nicolas Leon Lamprea, Colombia
  • Jorge Leonardo Lopez, Argentina
  • Orliany Hernández, Venezuela
  • Agustín Coca Roura, Messico
  • Kishi-Bhee (Nakamura), Giappone
  • Rodrigo Alves, Brasile
  • Federica Lavia, Italia
  • Douglas Azevedo Duarte, Portotallo
  • Dusabemungu Ange de la Victoire, Rwanda
  • Solene Tshilobo, R.D. del Congo
  • Roan Grace Lorenzo, Filippine
  • Georgia Beaumont-Jessop, Australia
  • Nuno Quaresma, Portogallo
  • Ar. Crisostomo Miguel T. Ordoño III, Filippine
  • Agustina Contreras, Uruguay
  • Regina Angela Silva, Filippine
  • Andy Batakela, R.D. del Congo
  • Jerome Quinto, Filippine
  • Maria Fernanda Bastidas, Colombia
  • Eduardo Delgado, Ecuador
  • Daniel Baldazo Sánchez, Spagna
  • Salmi Medina, Paraguay
  • Lionel Floribert, R.D. del Congo
  • Yurico Ayllon, Perù
  • Marcela Palomo, El Salvador
  • José Gomes, Portogallo
  • Selene Berit

L’annuncio ufficiale del poster vincitore del concorso è atteso a breve.

Strenna per il 2024: ecco le novità per partecipare al concorso per il poster

Dal sito InfoANS.

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Da quando il Settore per la Comunicazione Sociale della Congregazione ha lanciato il concorso per il poster della Strenna per il 2024, in tutta la Famiglia Salesiana si sono mobilitati grafici, illustratori e designer.

Diverse sono le proposte già pervenute alla Sede Centrale Salesiana. Ed ora, per favorire la partecipazione, è stata prorogata la scadenza per la presentazione delle proposte, e vengono offerte delle linee guida dettagliate sui requisiti tecnici necessari.

Il tema della Strenna del Rettor Maggiore per il 2024, annunciato dal Rettor Maggiore al termine dell’ultima sessione plenaria estiva del Consiglio Generale, ha suscitato grande interesse e forte entusiasmo in tutta la Famiglia Salesiana globale.

Il richiamo al sogno dei 9 anni di Don Bosco, anticipazione e riferimento fondamentale per tutta la sua azione apostolica, è un invito potente per laici e consacrati a rinnovarsi nella sequela del Fondatore, per trovare in essa una via di santificazione e di servizio.

In quest’ottica, il poster della Strenna, come tutti i sussidi che l’accompagneranno, diventa un importante volano per la trasmissione del messaggio del Rettor Maggiore che farà da guida e filo conduttore per tutto l’anno bicentenario di quel sogno, il 2024.

“«Il sogno che fa sognare». Un cuore che trasforma i lupi in agnelli’” è il motto da tradurre in immagini.

Ma secondo degli opportuni parametri: ecco dunque che dal Settore per la Comunicazione si ricorda che:

  • il manifesto deve avere un fascino e un linguaggio universali;
  • le immagini devono essere avvolgenti o neutre, in grado di “parlare” a tutti;
  • la didascalia della Strenna deve essere messa chiaramente in evidenza;
  • le dimensioni del poster devono essere: 48 per 67 cm; il modello cromatico prescelto è quello in CMYK (Ciano, Magenta, Giallo e Nero, in inglese);
  • la risoluzione grafica di almeno 150 dpi pixel/inch (pollice).

Al fine di favorire un’ancora maggiore partecipazione da parte di centri grafici ed illustratori, è stato deciso di posticipare la scadenza per la presentazione delle proposte dal 5 settembre 2023 a domenica 10 settembre.

Ogni proposta dovrà essere inviata per e-mail all’indirizzo direttore@infoans.org.

Successivamente, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, con la sua équipe, provvederà alla fase della selezione definitiva del poster.

Gli autori dei primi tre poster selezionati saranno anche omaggiati con un premio in denaro del valore rispettivamente di 2.000, 1.250 e 750 euro.

“Li amò sino alla fine”: una mostra temporanea al Museo Etnologico Missionario del Colle Don Bosco

Dal sito InfoANS.

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Nel Museo Etnologico Missionario (MEM) del Colle Don Bosco, a Castelnuovo Don Bosco, è stata allestita una nuova mostra temporanea, pensata per il tempo di Quaresima e Pasqua, riguardante la Morte e Risurrezione di Gesù.

Si tratta di un’esposizione di oggetti che mette in risalto come la fede cristiana abbia trovato la concretezza anche attraverso l’artigianato dei luoghi dove sono presenti i missionari salesiani.

Sculture e dipinti, realizzate con materiali e tecniche differenti tra loro, raffigurano Gesù nelle ultime ore della sua vita fino al momento glorioso della Risurrezione, secondo le fattezze e i costumi tipici delle popolazioni extraeuropee rappresentate nella vasta collezione del Museo.

La mostra, intitolata “Li amò sino alla fine” (Gv. 13,1), non è composta solamente dagli oggetti. Viene infatti contestualizzata alla luce del tema della Strenna del Rettor Maggiore per il 2023 “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”.

Seguendo il suggerimento del X Successore di Don Bosco, che nella Strenna elenca le 25 figure di santità salesiana laicale appartenenti alla Famiglia Salesiana (tra Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio), si è scelto di esporre le loro figure a cornice della mostra, perché, come hanno ribadito i curatori dell’esposizione citando il Rettor Maggiore

“si tratta di uomini e donne, giovani e adulti, che hanno colmato la loro vita con il lievito dell’amore. Amore che si dona fino in fondo, fedele a Gesù Cristo e al suo Vangelo”.

Ciascuno di essi, in diversi modi e situazioni, ha offerto la propria vita per la causa del Vangelo. E l’unione alla Croce di Cristo, nella condivisione delle stesse sofferenze fisiche o spirituali, ha contribuito al concretizzarsi di quell’Amore per i fratelli “fino alla fine”.

Pur essendo dedicata al tempo di Quaresima e Pasqua, la mostra resterà comunque allestita fino ad ottobre 2023 ed è visitabile durante gli orari di apertura del MEM:

  • da martedì a sabato: 10:00 – 12:00 | 14:30 – 18:00;
  • domenica e festivi: 10:30 – 12:30 | 14:00 – 18:00.

Per ulteriori informazioni:

Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2023: tutti invitati a partecipare

Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2023 si terrano a Torino-Valdocco dal 12 al 15 gennaio con alcuni momenti accessibili a tutti attraverso i collegamenti digitali. Di seguito la notizia con i dettagli a cura del sito ANS.

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Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana sono un appuntamento immancabile, da più di quarant’anni, per tutti coloro che si riconoscono nel carisma di Don Bosco. Sono un’occasione per condividere sogni, speranze, attese e, in quest’anno in particolare, una opportunità per conoscere e approfondire la dimensione laicale della Famiglia Salesiana e ascoltare dalla viva voce del Rettor Maggiore il messaggio della Strenna per il nuovo anno. È, in definitiva, l’occasione per attingere alle radici del proprio essere “di Don Bosco”.

Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS) del 2023 si svolgeranno a Torino-Valdocco dal 12 al 15 gennaio, con alcuni momenti accessibili a tutti attraverso i collegamenti digitali: in particolare, la Messa mattutina delle ore 9.00 e le sessioni pomeridiane dalle ore 15:00 alle 17:30 (UTC+1).

In totale sono attese presso la Casa Madre dei Salesiani circa 250 persone – molte delle quali si sono già iscritte ufficialmente all’evento – e oltre al Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, saranno presenti tutti i membri del suo Consiglio Generale, diversi Superiori e Responsabili Maggiori, e dei rappresentanti di quasi tutti e 32 i gruppi della Famiglia Salesiana.

“Desideriamo realizzare una bella esperienza di vita salesiana, di condivisione tra noi tutti e di riflessione sulla Strenna del Rettor Maggiore”

ha commentato don Joan Lluís Playá, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato della Famiglia Salesiana.

Le giornate inizieranno nella mattinata di giovedì 12 con l’accoglienza degli ospiti e le visite a Valdocco e al Museo Casa Don Bosco per quanti lo desidereranno. Nel pomeriggio, dopo le attività introduttive e i saluti di benvenuto, si entrerà subito nel vivo dei lavori con la presentazione della Strenna da parte di Don Á.F. Artime. La Messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice e la “buonanottesalesiana chiuderanno la giornata.

Venerdì 13 si aprirà con la Messa in Basilica e una sessione di riflessione nei gruppi di appartenenza per i vari membri della Famiglia Salesiana; nel pomeriggio si procederà invece ad una tavola rotonda con diversi esperti, con possibilità di domande anche dalle diverse Regioni del mondo salesiano, così come di un dibattito successivo per i partecipanti in presenza. La serata si completerà con l’esperienza comunitaria della “Via Lucis”, percorso liturgico-devozionale nato proprio nella Famiglia Salesiana.

Le attività di sabato mattina procederanno analogamente a quelle del giorno precedente; nel pomeriggio, invece, la sessione assembleare prevedrà un approfondimento sulla santità salesiana, cui seguirà il momento giovanile durante il quale verranno condivise diverse buone pratiche di servizio con i giovani membri dei gruppi della Famiglia Salesiana, ed infine la serata di fraternità.

L’ultima giornata, infine, si aprirà anch’essa con la Messa mattutina dalla Basilica di Maria Ausiliatrice, proseguirà con un raduno per gruppi di appartenenza, un momento assembleare con la presentazione e il saluto di un nuovo Responsabile Mondiale, e le valutazioni e conclusioni finali da parte di don Playá e del Rettor Maggiore.

Nell’attesa di quest’appuntamento, diversi animatori dei vari gruppi della Famiglia Salesiana hanno lanciato i loro inviti a partecipare, e hanno ricordato la necessità di iscriversi, per tutti coloro che desiderano esserci in presenza, attraverso l’apposito link.

“Non puoi mancare! È proprio Don Bosco che ti aspetta nella sua casa, a Valdocco, dal 12 al 15 gennaio 2023, per ricaricare il tuo entusiasmo da portare nel quotidiano, nella missione verso i giovani e tutti coloro che incontrerai” conclude con entusiasmo la sig.ra Tiziana Basciu, dei Salesiani Cooperatori.