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Servizio Civile Universale: mobilitazione per la pace sabato 5 marzo a Torino

Il Servizio Civile Universale accoglie l’invito del TESC Tavolo Enti Servizio Civile Piemonte mobilitandosi per la pace con la presenza al presidio che si svolgerà domani, 5 marzo, in piazza Castello a Torino (fronte Palazzo Madama) a partire dalle ore 11.00. Di seguito la comunicazione inerente all’iniziativa.

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URGENTE E IMPORTANTE MOBILITAZIONE SERVIZIO CIVILE PER LA PACE – PRESIDIO A TORINO DOMANI, SABATO 5 MARZO

L’escalation di guerra nel cuore dell’Europa si fa sempre più pesante e drammatica. Purtroppo i conflitti armati coinvolgono molte parti del nostro mondo.

Come Servizio Civile, nonviolenti, operatori di pace, riteniamo necessario accogliere l’invito del TESC Tavolo Enti Servizio Civile Piemonte a mobilitarsi.

Per questa ragione vi chiediamo di essere presenti al presidio che si svolgerà domani 5 marzo in piazza Castello a Torino (fronte Palazzo Madama) a partire dalle ore 11.00.

Esserci come cittadini/e ì, come esseri umani, come operatori di SCU.

  • Ci vediamo all’ingresso del cortile di Palazzo Reale, allo striscione TESC ‘Servizio Civile Presente!’, per segnare la presenza di chi quotidianamente porta avanti i valori da cui nasce il Servizio Civile: la difesa civile non armata e nonviolenta.
  • Chiediamo agli/alle OLP, nei limiti del tempo a disposizione, di fare il massimo sforzo possibile per coinvolgere in questa mobilitazione gli operatori volontari e facilitare la loro partecipazione.
  • Chiediamo il cessate il fuoco, il ritiro delle truppe, gli aiuti umanitari, protezione e diritti per la popolazione. FERMARE LA GUERRA in Ucraina, fermare tutte le guerre. Scegliere politiche di disarmo e neutralità attiva. Costruire ponti e solidarietà tra popoli con la democrazia, i diritti e la pace.

Vi alleghiamo un ebook pubblicato da Vita dal titolo “Letture della pace” contenente una riflessione che possa aiutare a diffondere la cultura della pace.

Papa Francesco ci ricorda che “Chi fa la guerra dimentica l’umanità. Non parte dalla gente, non guarda alla vita concreta delle persone, ma mette davanti a tutto interessi di parte e di potere. Si affida alla logica diabolica e perversa delle armi, che è la più lontana dalla volontà di Dio. E si distanzia dalla gente comune, che vuole la pace; e che in ogni conflitto è la vera vittima, che paga sulla propria pelle le follie della guerra. Penso agli anziani, a quanti in queste ore cercano rifugio, alle mamme in fuga con i loro bambini… Sono fratelli e sorelle per i quali è urgente aprire corridoi umanitari e che vanno accolti“.

Ognuno di noi, oggi più che mai, è chiamato ad essere costruttore di pace e di speranza.

Servizio Civile con i Salesiani. Essere onesto cittadino, tra educazione integrale e cittadinanza attiva

Il periodico Vita dedica sulla propria pagina web un articolo in merito al Servizio Civile con i Salesiani. Si riporta di seguito il testo pubblicato il 14 ottobre scorso a cura di Rosanna Todisco.

Il Servizio Civile è un laboratorio prezioso di form/azione alla cittadinanza attiva che assicura un attivo coinvolgimento nel processo degli apprendenti; ma educare alla cittadinanza consapevole e democratica implica un processo pluridimensionale che riguarda la globalità della persona umana

La crisi per la pandemia che ancora stiamo vivendo ci richiama a confrontarci con la nostra capacità di essere “onesti cittadini” alla maniera di don Bosco, il santo dei giovani e ai cui principi il Servizio Civile con i Salesiani si ispira. Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria – ma anche ambientale e sociale – il Servizio Civile Universale, su cui Vita ha lanciato un importante appello, ha dato prova di come esso possa costituire una risorsa e una riserva di capitale umano inestimabile a sostegno del funzionamento delle istituzioni e del benessere del territorio. Essere “onesto cittadino” è un modo per concorrere al bene comune della società e oggi più che mai, il bene comune che ha bisogno di responsabilità individuale e collettiva.

Il Servizio Civile è un laboratorio prezioso di form/azione alla cittadinanza attiva che assicura un attivo coinvolgimento nel processo degli apprendenti; ma educare alla cittadinanza consapevole e democratica implica un processo pluridimensionale che riguarda la globalità della persona umana.

In questa accezione, il Servizio Civile diventa spazio e luogo di progettualità e di condivisione, nel quale si promuovono il valore della dignità umana, il rispetto per l’altro e per la sua alterità, la cura del nostro Pianeta, l’attenzione al patrimonio artistico e culturale.

Il tema dell’educazione alla cittadinanza, tesa a realizzare una cultura della legalità e del senso di appartenenza, abbraccia una visione “integrale” dell’educazione, e richiama quell’ approccio pedagogico che don Bosco definiva “preventivo”, cioè finalizzato alla valorizzazione delle potenzialità dei giovani: un’educazione che permetta la realizzazione di sé come persona con apertura alla comunità.

Perché comunità non è solo stare fisicamente gli uni accanto agli altri ma comunione, partecipazione, risonanza di senso. Eppure, la stessa idea di comunità è assoggettata ad un ulteriore significato. La condizione umana, oggi, è quella di una unitas multiplex, per citare Edgard Morin, e non è possibile trascurare l’importanza di una educazione ad una cittadinanza globale, universale. La tensione educativa mira a costruire e a diffondere competenze che emergono da diversi approcci relativi a diritti umani, relazioni interculturali, educazione allo sviluppo. Perché il Servizio Civile è sì tempo fissato in un’esperienza di condivisione di sé con gli altri, ma è anche tempo presente a contatto con la storia e con lo sguardo rivolto al futuro.

Educare alla cittadinanza oggi si traduce in un vero e proprio stile di vita rivolto ai problemi della realtà, nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, in particolare a quello della convivenza sociale secondo i principi contenuti nella Costituzione.

La missione salesiana si realizza nel mondo con e per i giovani quali destinatari dell’azione educativa. Il Servizio Civile con i Salesiani concede ai giovani di fare esperienza di solidarietà, in Italia e all’Estero, quale dimensione costitutiva della persona; esperienza che si realizza nell’impegno educativo a servizio dei più fragili e degli ultimi. Con i giovani si vuole essere al servizio di altri giovani, soprattutto quelli a rischio di esclusione, non solo per cause economiche ma anche sociali, culturali e relazionali.

Scegliere il Servizio Civile permette ai giovani di prestare un’attività di grande valenza sociale e anche di acquisire competenze tramite un percorso formativo in grado di accrescere la loro autonomia, di aumentare la capacità di assumersi responsabilità e di acquisire abilità tecnico-professionali. Il successo di questo percorso dipende anche dalla capacità degli adulti di motivare i giovani anche attraverso una proposta educativa e formativa di valore.

Investire adeguate risorse economiche sul Servizio Civile rispetto all’effettiva domanda, formare i giovani ad essere “onesti cittadini” nell’hic et nunc della realtà storico-sociale in cui viviamo, è ragionevolmente un’impresa ad alto moltiplicatore sociale, economico e politico che può assumere una rinnovata centralità nella costruzione di pace, di solidarietà e di contrasto alla marginalizzazione.

A cura di Salesiani per il Sociale aps

Salesiani per il Sociale aps coordina e promuove interventi, servizi e progetti di Servizio Civile Universale in Italia e all’Estero. Quest’anno sono stati 1.117 i giovani impegnati nei progetti di Servizio Civile con Salesiani per il Sociale. Sono stati attivati 90 progetti (84 in Italia e 6 all’Estero). Sono 222 le sedi coinvolte, dislocate su 18 regioni italiane. 40 i giovani impegnati all’Estero: Spagna, Francia, Angola, Palestina, Ghana, Etiopia. Sono stati 290 gli OLP e 145 i formatori generali, adulti preparati a livello educativo e professionale, che hanno accompagnato l’esperienza e supportato i giovani operatori volontari nel raggiungimento degli obiettivi del progetto.

Servizio Civile Universale – Flash mob in Piazza Castello

Il periodico Vita dedica oggi, sulla propria pagina web, un articolo in merito al flash mob per il Servizio Civile Universale tenutosi venerdì scorso, 2 ottobre, presso Piazza Castello a Torino e organizzato dal Tavolo Enti Servizio Civile. Di seguito l’articolo.

«Il Servizio Civile Universale c’è e, più che mai ora, non vuole essere invisibile»: è questo il messaggio che arriva dai giovani operatori volontari e che viene riportato da Lorenzo Siviero, presidente del TESC, che venerdì scorso ha mobilitato la piazza per un flash mob a Torino

Nonostante la pioggia battente, centinaia di giovani si sono trovati in Piazza Castello a Torino, venerdì 2 ottobre, alle ore 16 per un flash mob pacifico, ma risoluto. Sono i giovani volontari del servizio civile che aderiscono al TESC -Tavolo Enti Servizio Civile.

Obiettivo dell’iniziativa è valorizzare le esperienze dei tanti progetti di servizio civile e dare visibilità ai tantissimi giovani che anche in questi difficili mesi di emergenza sanitaria si sono messi a servizio della collettività #serviziocivile #serviziocivilepresente

Una giornata in cui mostrare il potere dell’opposizione pacifica come vero e proprio metodo di lotta politica, che ha per mezzo principale il rifiuto di atti offensivi, di qualunque genere.

Servizio Civile Universale – Flash mob in Piazza Castello con tutti gli operatori volontari del TESC

Tavolo Enti Servizio Civile (TESC) organizza per venerdì 2 ottobre alle ore 16.00 un flash mob con i giovani operatori volontari del Servizio Civile in Piazza Castello a Torino: “IL SERVIZIO CIVILE SIA AL CENTRO DELLE POLITICHE NAZIONALI E VENGA DESTINATA LA GIUSTA COPERTURA ECONOMICA”.

Di seguito il testo del Comunicato Stampa TESC in merito all’iniziativa:

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
VENERDÌ 2 OTTOBRE ALLE 16 IN PIAZZA CASTELLO A TORINO
FLASH MOB DEI GIOVANI OPERATORI VOLONTARI
“IL SERVIZIO CIVILE SIA AL CENTRO DELLE POLITICHE NAZIONALI E VENGA DESTINATA LA GIUSTA COPERTURA ECONOMICA”

Si ritroveranno venerdì 2 ottobre alle ore 16 in Piazza Castello a Torino centinaia di giovani operatori volontari in servizio civile per un flash mob pacifico e rispettoso delle misure di contenimento dell’epidemia da Covid 19. Obiettivo dell’iniziativa organizzata dal TESC – Tavolo Enti Servizio Civile è valorizzare le esperienze dei tanti progetti di servizio civile e dare visibilità ai tantissimi giovani che anche in questi difficili mesi di emergenza sanitaria si sono messi a servizio della collettività, portando avanti attività essenziali che altrimenti non si sarebbero potute svolgere: da quelle in prima linea sulle ambulanze, alla distribuzione dei pacchi alimentari, all’aiuto compiti da remoto, alle decine di iniziative rivolte alle persone più fragili che, durante la quarantena, lo sono state ancora di più.
“Il Servizio Civile Universale c’è e, più che mai ora, non vuole essere invisibile” – è questo il messaggio che arriva dai giovani operatori volontari e che viene riportato da Lorenzo Siviero, presidente del TESC – “E’ necessario un maggiore supporto e sostegno al Servizio Civile a fronte di una sua indubbia funzione sociale, fondamentale per la cura delle comunità, la difesa non armata e non violenta del Paese, la formazione civica delle nuove generazioni. Purtroppo, alla prova dei fatti, dobbiamo riscontrare che sia nei decreti emergenziali sia nella legge di stabilità non sono al momento previste risorse sufficienti per far svolgere il servizio civile a tutti coloro i quali vorrebbero fare domanda”.

L’iniziativa del 2 ottobre a Torino, inserita nel programma del Festival della Nonviolenza e della Resistenza Civile, vuole anche dar seguito al dibattito scaturito in questi mesi dell’appello lanciato da un gruppo di intellettuali dalle colonne del quotidiano l’Avvenire, “Ripensare e rilanciare il Servizio Civile Universale”, poi seguito dalla campagna, nata su impulso dalla rappresentanza degli operatori volontari, CentoxCento Servizio Civile per chiedere al Governo un’adeguata dotazione di fondi, così da consentire l’avvio dei progetti di servizio civile nei prossimi anni.

Le immagini del Flash mob verranno pubblicate in tempo reale sui canali social del TESC:
facebook.com/TESCPiemonte
Instagram tescpiemonte

Per ulteriori informazioni: 348.2501587

7/03: Incontro del TESC con Titti Postiglione al Teatro Crocetta

Mercoledì 7 Marzo
ore 9.00-13.00
TEATRO Crocetta – via Piazzi 25, Torino

Il TESC – Tavolo enti Servizio Civile del Piemonte organizza un incontro con Titti Postiglione mercoledì 7 marzo 2018 presso il Teatro Crocetta di Torino rivolto a tutti i volontari del Servizio Civile Nazionale del Piemonte e Valle d’Aosta degli Enti aderenti. Si stima una presenza di oltre 450 giovani.

L’incontro del mattino, facente parte della formazione generale modulo “Protezione Civile” per i volontari in Servizio sarà tenuto dalla Dott.ssa Titti Postiglione, attualmente coordinatore presso il Servizio Comunicazione del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, e fino alla scorsa estate alla guida dell’Ufficio Emergenze della Protezione Civile: dal 2002, infatti, è in forze alla Protezione Civile italiana, poi passata a gestire situazioni di grande crisi legate soprattutto ai terremoti come quello dell’Aquila del 2009, quello in Emilia del 2012 e del Centro Italia del 2016.

Programma

Ore 9 Registrazione partecipanti

Ore 9.30-10.30 Intervento introduttivo al tema “Protezione Civile”

Ore 10.45-13 Intervento dott.sa Titti Postiglione

Un’interessante occasione, quella messa a disposizione dal TESC, per conoscere una donna determinata, spigliata e sicura di sé con una vita in prima linea – con un dottorato di ricerca in geofisica e vulcanologia all’Università Federico II di Napoli – che è riuscita non solo a mettere in moto la macchina dei soccorsi per le vittime dei terremoti, ma anche a comunicare in maniera chiara le informazioni vitali che, in quei casi drammatici, necessitano di assoluta risolutezza.

Nel pomeriggio dalle 14 alle 18 segue l’incontro formativo sul modulo “Rappresentanza nel Servizio Civile”. Intervengono: Licio Palazzini (Presidente Cnesc e componente Consulta Nazionale), Umberto Forno (Presidente TESC Piemonte), i rappresentanti dei Volontari della Regione Piemonte.

TESC è un coordinamento di Enti di servizio civile e intende consolidare e sviluppare la rete di risorse e competenze costituita dagli enti del pubblico e del privato sociale del territorio regionale che si riconoscono nei valori di riferimento dello statuto dell’associazione, al fine di qualificare e valorizzare le possibilità educative, sociali e civili, potenzialmente contenute nell’esperienza di servizio civile.