Per l’inizio del nuovo Anno Formativo, la Comunità di Torino Crocetta tradizionalmente dedica un momento di riflessione, fraternità e condivisione. Quest’anno, grazie alla forte internazionalità del gruppo che a fronte di 44 confratelli studenti vede la presenza di 19 nazionalità diverse, sono state due giornate particolarmente significative. Di seguito la notizia riportata dal sito dei Salesiani Crocetta.
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L’inizio del nuovo Anno Formativo della Comunità di Torino Crocetta è tradizionalmente segnato da un momento di fraternità, riflessione e condivisione. Due giornate, infatti, sono dedicate a un tempo che ha lo scopo di ricostituire la comunità dei confratelli studenti, riunendo di nuovo insieme i confratelli del secondo e terzo corso al rientro dalle attività estive, unitamente ai neo-Diaconi che proseguono alla Crocetta il loro cammino di formazione per un ulteriore anno e, soprattutto, ai confratelli del primo corso, che entrano ex-novo a far parte della Comunità della Crocetta. Un’occasione quest’anno particolarmente significativa, vista la forte internazionalità del gruppo che, a fronte di 44 confratelli studenti, vede la presenza di ben 19 nazionalità diverse.
Il Direttore don Marek Chrzan e i confratelli dell’Equipe formativa hanno trascorso queste giornate insieme ai confratelli studenti, presso la Casa di Spiritualità situata nel complesso del Santuario di Sant’Ignazio, poco distante da Lanzo Torinese. Realizzato dai Gesuiti in risposta a una forte devozione formatasi a seguito di miracoli e apparizioni attribuiti proprio ai Sant’Ignazio di Loyola, dal 1789 il complesso è di proprietà della Diocesi di Torino, che lo gestisce tutt’ora grazie al prezioso contributo di alcuni Diaconi permanenti. Nel tempo il Santuario ha ospitato i grandi santi e beati torinesi, tra i quali San Giovanni Bosco, San Giuseppe Cafasso, San Leonardo Murialdo, i beati Giuseppe Allamano, Michele Rua, Federico Albert, Clemente Marchisio, Francesco Faà di Bruno e tanti altri.
Tali giornate sono state anche l’occasione per aprire la riflessione volta alla stesura del Progetto Formativo destinato a guidare il nuovo anno. Cuore della proposta è stato il n.23 del documento post-capitolare del CG28: il Sistema Preventivo come Sistema Formativo. Riflettendo attorno ai tre pilastri del Sistema Preventivo (Ragione, Religione e Amorevolezza) ci è stato possibile convenire che per educare non può servirci solo la superficialità di informazioni, ‘pronte per l’uso’: occorre la ragione critica che è frutto del faticoso sforzo intellettuale, dello studio serio di anni, della formazione continua.
Sulla via del rientro verso Torino, il pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora di Loreto presso Forno (Alpi Graie) è stata l’occasione per concludere queste giornate di avvio del nuovo Anno Formativo affidando tutti e ciascuno alla speciale cura materna della Beata Vergine Maria.