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“Il mare negli occhi”: mostra “missionaria”

Nella mattinata di sabato 15 Ottobre si è aperta la mostra “IL MARE NEGLI OCCHI. Storie di Migranti e Lampedusani” a cura di Riccardo Lorenzi, promossa da Missioni Don Bosco all’interno del progetto STOP TRATTA e dalla animazione missionaria ispettoriale con il coinvolgimento dei giovani componenti l’equipe di animazione.

 

 

Maggiori informazioni sulla mostra.

L’esposizione sarà visitabile a Valdocco dal 15 al 23 ottobre, in orario riservato alle istituzioni scolastiche dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, con prenotazione obbligatoria all’indirizzo eventiampiemonte@gmail.com.

L’ingresso è gratuito.

 

 

 

E se la fede avesse ragione – Video della prima catechesi

Tema del primo incontro di E se la fede avesse ragione, guidato da don Andrea Bozzolo è stato:

Il corpo a corpo con Dio
“Per crescere nella fede, non è sufficiente trovare le risposte giuste, ma anche porre le domande giuste. La vita “piena”, quella che ci indica il Signore Gesù, non si improvvisa: va preparata, accompagnata da una guida, bisogna conoscerne i segreti, che non sono “trucchetti” pubblicitari…”

Guarda il video completo della catechesi

Le date degli altri appuntamenti e maggiori informazioni sul sito eselafede.it

La passione per l’unità della Chiesa

La Commissione Interregionale Piemonte – Valle d’Aosta per l’Ecumenismo promuove venerdì 14 ottobre p.v.  due incontri di confronto ecumenico a Torino, in occasione della visita del cardinale Kurt Koch, presidente  del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani:

«La passione per l’unità della Chiesa. Scenari e sfide del dialogo ecumenico», conferenza che sarà tenuta dal Card. Kurt Koch, dalle 10 alle 12 presso il Teatro Piccolo Valdocco, in via Salerno 12.
L’evento è valido come aggiornamento in collaborazione con l’Ufficio Scuola Diocesano di Torino e Aimc soggetti qualificati per la formazione.

Alle ore 21 celebrazione ecumenica di preghiera «Vieni Santo Spirito, raccoglici nell’unità», presieduta dal card. Koch Kurt, con la partecipazione delle Chiese cristiane di Torino e del Piemonte presso la Cattedrale San Giovanni Battista di Torino.

 

 

6a Settimana della Scuola

«In particolare oggi, la scuola è impegnata a formare il cittadino europeo o mondiale. Senza rinunciare alla ricca identità storico-culturale del nostro Paese, la scuola è chiamata ad ampliare l’orizzonte non solo della conoscenza, ma dell’incontro fraterno e amicale con tanti altri alunni provenienti da culture, tradizioni e religioni differenti. La cultura è infatti principio e fonte prima di libertà, di democrazia, di maturità e di promozione integrale della propria persona».

Così si è espresso mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo della Diocesi di Torino, nella lettera indirizzata al mondo della Scuola per l’inizio dell’anno scolastico.

Da domenica 2 ottobre a sabato 8 ottobre la Diocesi di Torino ha promosso l’iniziativa della Settimana della Scuola. Un evento volto a coinvolgere ogni ordine e grado di scuole attorno al tema “Laudato si’, la custodia della casa comune”, ispirato all’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’. Tra le iniziative il tradizionale incontro delle scuole di primo grado nel cortile di Valdocco insieme all’Arcivescovo. Un bel momento di gioia, incontro, festa, gioco che ha coinvolto tanti allievi e insegnanti. Di seguito la fotogallery.

 

 

 

 

Mandato missionario 2016: l’omelia del Rettor Maggiore

Missionari di UMANITÀ

Il Rettor Maggiore Omelia della Messa della Spedizione Missionaria 26° domenica del T.O. Basilica di Maria Ausiliatrice – Torino Valdocco 2016.09.25

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Carissimi fratelli e sorelle missionari, è stato proprio Dio Padre a volere che il suo amatissimo Figlio divenisse uno di noi, in tutto uguali a noi, tranne nel peccato. Dal momento dell’incarnazione in poi, non possiamo dubitare neanche per un secondo dell’amore assoluto e tenero di Dio per noi, umani e perciò deboli, fragili e peccatori, ma anche fatti a sua immagine e somiglianza, e quindi, aperti all’amore, liberi, sognatori e pellegrini verso la casa e il cuore di Dio.

Il beato Paolo VI, alla fine del Concilio Vaticano II ribadiva che la dottrina conciliare si era orientata in un’unica direzione: “Servire l’uomo. L’uomo, diciamo, in ogni sua condizione, in ogni sua infermità, in ogni sua necessità”. Voi, carissimi fratelli e sorelle, siete inviati a servire l’uomo e la donna che troverete nei vostri cammini, nella loro diversità, nelle loro ricchezze culturali e ancestrali, nei loro sogni, angosce e speranze.

Voi dovete portare la vostra propria ricchezza di umanità, quella che avete ricevuto dalle vostre famiglie e culture e quella profonda che voi alimentate ogni giorno nel vostro rapporto fiducioso con il Signore Gesù, l’Uomo Vero e Perfetto.

2. Missionari di MISERICORDIA e di FRATERNITÀ

Il mio secondo invito è continuazione del primo. Perché missionari di umanità, vi invito a essere anche missionari di misericordia e di fraternità.
Carissimi, voi siete stati chiamati già dal Battesimo ad annunciare il Dio di Gesù, a parlare di lui con la lingua e con la vostra testimonianza di vita. Alcuni di voi avete confermato la vostra disponibilità con la Professione Religiosa come un modo di vivere più radicalmente lo stesso Battesimo. Adesso rispondete alla speciale chiamata per le missioni ad gentes, come primo annuncio o come nuova evangelizzazione. Ma per essere veri annunciatori del Dio di Gesù, dovete essere missionari di misericordia e di fraternità, altrimenti dovrete tacere. Lo ha detto tanti secoli fa il grande sant’Agostino e lo ribadisce oggi il card. Kasper: “Se non siamo capaci di annunciare in forma nuova il messaggio della misericordia divina alle persone che hanno sofferenze corporali e spirituali, dovremmo tacere riguardo a Dio”.

Oggi il mondo soffre dappertutto. Voi troverete guerre, divisioni, povertà estrema, rifugiati, affamati, ammalati, abbandonati… Incontrerete anche discorsi di razzismo e xenofobia, ma voi portate un messaggio di pace e di sviluppo, di perdono e di fraternità. E non solo come un discorso o una predica, ma nella vostra propria vita, nel vostro proprio vissuto quotidiano, nella vostra testimonianza. Non può esistere “neutralità” salesiana davanti alle sofferenze del nostro popolo, difronte alle situazioni di sofferenza e mancanze di ogni tipo. Le nostre risposte devono essere date il più presto possibile, cercando di accompagnare la vita della gente e cercando le soluzioni possibili insieme a loro. E la nostra risposta sarà sempre quella del Vangelo, della dignità della persona umana, del rispetto per la vita e il creato.

Il mondo ha tanto bisogno oggi di fraternità e fratellanza! Cominciando per le nostre proprie comunità religiose e cristiane. Coraggio, fratelli e sorelle. Oggi siete inviati a essere missionari di fraternità perché il mondo sia di più come Dio lo vuole: un mondo di fratelli e sorelle che rispettano la loro diversità nell’unità del sapersi figli e figlie dello stesso Dio (aldilà del nome che diano a questo Dio).

3. Missionari PER GLI ULTIMI

Abbiamo appena sentito proclamare nel Vangelo di Luca la parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro. Carissimi, voi troverete tantissimi Lazzari nelle vostre missioni. Specialmente a loro siete inviati. Mi raccomando con tutto il cuore: abbiate gli occhi ben aperti per vederli e per vederli in faccia, abbiate il cuore e le braccia aperte per riceverli, abbiate il coraggio di donare tutta la vostra vita a loro.

Certamente troverete anche alcuni ricchi nel vostro cammino, o al meno alcuni che non sono dei più poveri. Aiutateli a salvare la propria vita aprendo il loro cuore e la loro generosità al servizio degli ultimi. Come Don Bosco voi potete essere vicini a tutti, ma il vostro cuore dovrà essere sempre con gli ultimi e la vostra vita, sempre per gli ultimi.

Poco tempo fa, ho sentito dire a un giovane volontario: “ho conosciuto tanti missionari e missionarie nella mia esperienza di volontariato missionario in diversi paesi, e ho trovato non pochi che predicano molto bene e fanno delle belle catechesi… ma i ragazzi e le ragazze poveri sono lì, affianco, e loro nemmeno li vedono…”
Attenzione a non perdere il vostro “Nord”. Non dimenticate mai che la vostra stella polare sono loro come ci ha insegnato Gesù, come hanno fatto Don Bosco e Madre Mazzarello e i nostri primi e prime missionari che sono stati “inviati” anche da qui, dalla casa della nostra Madre e Ausilio del Popolo di Dio.
Grazie all’azione dello Spirito Santo voi troverete dappertutto un forte desiderio di cercare e di vivere la misericordia di Dio da parte delle presenze salesiane del mondo in una geografia troppo vasta del dolore. Vi invito ad aprire il vostro cuore a tante persone che vivono in situazione di precarietà e sofferenza, per essere vicini a quelli che non hanno voce, per far valere la giustizia che meritano, per curare le ferite della vita con la fraternità e la solidarietà, e per star lontani da quella indifferenza che, oltre che non aiutare, umilia.
E con gli ultimi, non dimenticate mai che li aiutiamo nelle loro necessità di ogni tipo, ma che abbiamo imparato da Don Bosco a non tralasciare mai l’annuncio della Buona Novella di Gesù che ci parla del Dio Buono e Misericordioso che è nostro Padre. Don Bosco era, al di sopra di tutto, un sacerdote con il cuore pieno di Dio, con un cuore di educatore che cercava sempre di suscitare nei suoi ragazzi il senso di Dio e la confidenza in lui.

4. Missionari PERCHÉ DISCEPOLI

Mai possiamo dimenticare che la radice e la forza del nostro essere missionari viene dall’essere discepoli. Infatti, il Battessimo ci apre le porte della conoscenza di Gesù e della partecipazione nel pellegrinaggio del santo Popolo fedele di Dio. Noi siamo essenzialmente discepoli missionari, membri di una comunità credente che prende sul serio il comandamento di Gesù di insegnare nel suo nome e di fare che tutte le nazioni possano conoscere il Dio Misericordioso e Fedele che ama ogni suo figlio e ogni sua figlia sulla terra.

Noi siamo anche eredi di una tradizione più che centenaria della nostra Famiglia Salesiana.
Siate coraggiosi annunciatori della smisurata misericordia e gratuità da parte di Dio soprattutto manifestata tra i più poveri e bisognosi. Non potete accomodarvi a questo mondo… Sovente, per essere fedeli discepoli missionari dovrete sopportare incomprensioni e talvolta pressioni. Imparate da Gesù: le sue parabole mostrano che l’azione di Dio per i suoi figli e figlie si caratterizza per il fatto di essere smisurata nella gratuità che Egli ha con noi. Ciò esprime che il modo di porsi di Gesù nel momento dell’annuncio del volto di Dio, è sempre esistenziale e personale; anche se questo non è accettato dai “pii” e da quelli che sono rigorosi e rigoristi nell’osservanza della legge e del suo compimento.

Finisco, carissimi fratelli e sorelle della 147a Spedizione Missionaria, appropriandomi delle parole di Paolo a Timoteo che abbiamo sentito nella seconda lettura:

Tu, uomo [o donna] di Dio, evita [le cose mondane]; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza.
Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede
davanti a molti testimoni.

Maria, Maestra e Ausilio, Madre della Misericordia, vi accompagni ogni giorno ed in ogni passo. Imparate da Lei ad essere attenti alle necessità del popolo povero, dei ragazzi e delle ragazze e dei giovani più poveri che, sono sicuro, portate nel vostro cuore e imparate da Lei a lodare Dio per le meraviglie che fa in ogni angolo della terra, in ogni cultura e nazione.

“Il mare negli occhi”: mostra “missionaria”

IL MARE NEGLI OCCHI

Storie di Migranti e Lampedusani

Mostra fotografica di Riccardo Lorenzi

15 – 23 Ottobre 2016

Valdocco, Piazza Maria Ausiliatrice, Torino

Ingresso gratuito – prenotazione per le scuole: eventiampiemonte@gmail.com

 

Il mese missionario di ottobre presenta quest’anno una prestigiosa iniziativa che intende fornire uno sguardo originale a quella missionarietà ordinaria che viviamo nel nostro paese e nelle strade delle nostre città.

E’ la mostra fotografia “IL MARE NEGLI OCCHI” realizzata da RICCARDO LORENZI e che giunge a Torino presso la Casa Madre dei Salesiani, Valdocco.

I giovani dell’Animazione Missionaria della Pastorale giovanile Salesiana di Piemonte e Valle d’Aosta, che hanno reso possibile tale allestimento insieme con Missioni Don Bosco, ci presentano l’appuntamento con questo invito:

L’accoglienza è al centro delle cronache ormai da tanto tempo.

“Ci sono tanti modi per raccontarla: noi abbiamo scelto le immagini di Riccardo Lorenzi, fotografo toscano che a Lampedusa ha incontrato i volti e le storie degli abitanti dell’isola alle prese con sempre nuovi sbarchi.
La mostra «Il mare negli occhi» raccoglie le sue fotografie e ne fa un percorso interattivo dedicato in particolare ai ragazzi delle scuole superiori e della terza media che permetterà loro di sperimentare le esperienze dei migranti che attraversano ogni giorno il Mediterraneo e le storie di chi li accoglie.
Il percorso si struttura in tre fasi successive per la durata di circa un’ora e si avvale di supporti tecnologici audiovisivi per un maggior coinvolgimento dello spettatore. I ragazzi saranno condotti a sperimentare le difficoltà del viaggio migratorio e potranno scoprire come i Salesiani affrontano questa situazione con il progetto Stop Tratta, promosso da Missioni don Bosco”.

L’esposizione sarà visitabile a Valdocco dal 15 al 23 ottobre, in orario riservato alle istituzioni scolastiche dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, con prenotazione obbligatoria all’indirizzo eventiampiemonte@gmail.com.

L’ingresso è gratuito.

 

 

 

Il giusto valore delle reliquie

 

 

Immagini, testi e diritti d’immagine, intellettuali, d’autore, la proprietà e ogni altro diritto: © Rai TGR. Direttore Vincenzo Morgante, Vicedirettore Ines Maggiolini.

Convegno sulla famiglia “L’Amore si muove”: il video racconto

Sabato 3 settembre, a segnare l’inizio di un nuovo Anno Pastorale, si è tenuto un appuntamento di riflessione ed approfondimento sulle tematiche della famiglia, presso la casa madre di Valdocco nella prestigiosa cornice del Teatro Grande Valdocco.

Titolo del convegno è stato L’AMORE SI MUOVE.

Hanno guidato le riflessioni:

Prof.ssa Susy Zanardo con un intervento dal titolo

“La famiglia e i cambiamenti della cultura affettiva: le sfide educative“

Scarica il PDF dell’intervento

Don Andrea Bozzolo con un intervento dal titolo

“La missione della Chiesa e la vita della famiglia: le sfide pastorali“

Scarica il PDF dell’intervento

A voi il video racconto del Convegno:

Il Video Racconto

 

 

I saluti dell’Ispettore

 

 

Prof.ssa Susy Zanardo

Scarica il PDF dell’intervento

 

 

 

 

 

 

 

 

Don Andrea Bozzolo

Scarica il PDF dell’intervento

 

 

 

 

 

 

 

La VideoStory degli incontri di Inizio Anno Pastorale

 

Tra gli interventi tenuti il 2 di settembre presso il teatro grande di Valdocco, di fronte ai salesiani radunati per l’inizio d’anno pastorale, segnaliamo i saluti dell’Ispettore, don Enrico Stasi, e la conferenza di don Rossano Sala.

Riportiamo qui di seguito il materiale integrale dei due contributi.

 

Video Summary

 

02.09 Inizio Anno Pastorale: Saluti dell’Ispettore don Enrico Stasi

 

02.09 Inizio Anno Pastorale: Conferenza di don Rossano Sala

 

 

 

 

 

 

 

Inizio Anno Pastorale

Testimoniare la nuova chiesa di Papa Francesco nel mondo di oggi: è lo spirito con cui i salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta si sono incontrati questa mattina nella Casa Madre per l’inizio dell’anno pastorale. Un folto gruppo di confratelli riunito a Valdocco, luogo che ha visto sorgere il cammino della congregazione capace di generare ancora oggi innovazione e freschezza per rispondere ai bisogni dei giovani. “Fare memoria grata delle proprie radici carismatiche è dunque il primo passaggio da compiere” – ha sottolineato  don Rossano Sala, docente all’Università Pontificia Salesiana, nella  relazione “Una comunità che progetta CEP e PEPS alla luce dell’esperienza originaria di Valdocco”. In un contesto ampiamente mutato, senza nascondersi le difficoltà, i salesiani cercano di testimoniare, grazie al coinvolgimento di un numero sempre crescente di laici, il vigore delle proposte evangeliche per essere segno di integrazione in una società multiculturale.

L’Ispettore dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, Don Enrico Stasi: «Il giorno 2 settembre con l’incontro di 300 salesiani è cominciato l’anno pastorale 2016-17. È innanzitutto un raduno di famiglia, dove il desiderio di incontrarsi tra fratelli è la realtà fondamentale. Quindi c’è il lancio dell’anno pastorale che vedrà le comunità educative pastorali delle 35 Case salesiane del Piemonte redigere il proprio Progetto Educativo Pastorale per rispondere sempre meglio e con più efficacia ai bisogni e alle necessità dei migliaia di giovani che quotidianamente frequentano i nostri oratori, le nostre Scuole, i nostri Centri di Formazione Professionale e le altre più svariate attività che i salesiani mettono in campo a favore dei giovani, soprattutto i più poveri»