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Il Vescovo nomina due co-parroci al Valentino – La Vita Casalese

Si riporta di seguito l’articolo apparso su La Vita Casalese dedicato alla nomina del co-parroco della parrocchia del Valentino, a Casale: don Guido Candela.

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Un co-parroco per la parrocchia del Valentino, a Casale, retta dai salesiani. È don Guido Candela, della comunità salesiana di Vercelli.

Questa la nota diffusa mercoledì 23 agosto dal cancelliere della Curia dott. can Davide Mussone.

“Sua eccellenza mons. Gianni Sacchi, vescovo di Casale Monferrato, facendo seguito alla formale presentazione canonica dell’ispettore salesiano, rev.do don Leonardo Mancini, volendo provvedere al bene spirituale della parrocchia S. Cuore di Gesù in Casale Monferrato, sulla base del can. 517 § 2 del Codice di Diritto Canonico, ha nominato parroci in solido: il  rev.do sac. Alberto Lagostina, s.d.b., già amministratore parrocchiale dal 1 settembre 2021, parroco moderatore della sopracitata parrocchia; il rev.do sac. Guido Candela, s.d.b., co-parroco della medesima parrocchia. Tali nomine decorrono dal 1 settembre 2023. La legale rappresentanza  resta in carico al rev.do sac. Alberto Lagostina, s.d.b. Si informa inoltre  che, su disposizione dell’ispettore salesiano, il rev.do sac. Quoc Ky Doan, s.d.b., dal 1 agosto 2023, è stato trasferito ad altro incarico”.

Ora ci sono due parroci in parrocchia al Sacro Cuore di Gesù, ma è  possibile avere due parroci? La risposta viene dallo stesso cancelliere, dott. can Davide Mussone:

Sì, è possibile avere più parroci della medesima parrocchia. In passato, col vecchio Codice del 1917, vigeva la classica regola ‘un solo parroco per una sola parrocchia’, che non ammetteva eccezioni. Il nuovo Codice di Diritto Canonico del 1983, al can. 517 § 1, prevede la figura del parroco in solidum: ‘Quando le circostanze lo richiedono, la cura pastorale di una parrocchia, o di più parrocchie contemporaneamente, può essere affidata in solido a più sacerdoti, a condizione tuttavia che uno di essi ne sia il moderatore nell’esercizio della cura pastorale, tale cioè che diriga l’attività comune e di essa risponda davanti al Vescovo’. L’espressione in solido significa che ciascuno dei sacerdoti che formano il gruppo ha tutti i diritti e doveri che spettano al Parroco, sono dei cosiddetti ‘co-parroci, di modo che ciascuno di essi è tenuto a rispondere della cura pastorale nel suo insieme, in solido. Ognuno dei parroci è responsabile di tutto il ministero pastorale, anche se nel concreto l’esercizio viene distribuito fra competenze dei singoli. Il gruppo (due, tre… in base alla grandezza della parrocchia ed alle effettive necessità) agisce con azione comune ed il parroco moderatore, che non è un superiore ma è un primus inter pares, né è il responsabile ultimo dinnanzi al Vescovo ed a lui spetta la legale rappresentanza dell’ente parrocchia, ovvero cura i rapporti con l’ordinamento civile”.

Ecco chi sono i due co-parroci.

Don Alberto Lagostina, dei Salesiani di Don Bosco, è nato a Stresa (Novara) il 15/05/1959, è professo nella Congregazione Salesiana dall’8/09/1981 ed è stato ordinato presbitero ad Alessandria il 24/06/1989. Don Alberto, conseguite la Licenza in Teologia e l’Equipollenza in Lettere, grazie alla sensibilità pastorale e alle sue capacità relazionali, ha maturato una ricca esperienza tra i giovani degli oratori – centri giovanili e della scuola.

È stato direttore dell’Opera salesiana “Oratorio Beato Michele Rua” in Torino ed Incaricato del Centro Giovanile. Ha continuato a svolgere la stessa missione nell’Opera di Asti.

È stato poi chiamato nel Centro Ispettoriale per l’animazione regionale della Pastorale giovanile. Dal 2015 è stato destinato come superiore della comunità, Incaricato del Centro giovanile salesiani nella zona San Paolo di Torino e vicario parrocchiale nella parrocchia Gesù Adolescente in Torino.

Lo scorso 9 settembre 2021 è stato trasferito a Casale Monferrato ed è diventato direttore della Comunità salesiana e direttore dell’Oratorio nonché amministratore parrocchiale della parrocchia Sacro Cuore di Gesù.

Don Guido Candela, dei Salesiani di Don Bosco, è nato Jemappes (Belgio) il 05/01/1954, è professo nella Congregazione salesiana dall’08/09/1971 ed è stato ordinato presbitero a Cuneo il 25/04/1981.

Compiuti gli studi filosofici e teologici, si è dedicato soprattutto alla pastorale tra i giovani in varie scuole e negli oratori di Lanzo, di Torino Agnelli, di Bra e nella parrocchia San Lorenzo Martire, in Venaria-Altessano (Torino).

Nel 2015 è stato nominato vicario parrocchiale della parrocchia San Giuseppe Lavoratore in Torino, successivamente direttore nella Casa dì Vercelli. Dopo il decesso del parroco salesiano di Vercelli don Augusto Scavarda, a gennaio 2023, è stato nominato amministratore parrocchiale nelle parrocchie del Sacro Cuore di Gesù in Vercelli, di Sant’Antonio all’Isola, in Vercelli e di S. Cecilia in Caresanablot.

Don Guido ha svolto il suo servizio con zelo, sensibilità pastorale, buone capacità relazionali e sa collaborare con i laici.

Don Bosco Casale: castagnata al Valentino

Sabato 5 novembre all’Oratorio don Bosco del Valentino si è tenuta la tradizionale castagnata dei salesiani di Casale. Di seguito la notizia a cura del sito della casa.

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Pomeriggio di giochi e clima di famiglia all’Oratorio: complice la splendida giornata di sole, sabato scorso i cortili dell’Oratorio don Bosco del Valentino si sono animati in occasione della castagnata.

Il tradizionale appuntamento autunnale ha richiamato un bel gruppo di bambini, ragazzi e genitori, che hanno condiviso un piacevole pomeriggio all’insegna dei giochi e dell’animazione, preparata e curata dal gruppo degli animatori delle superiori. È stato così possibile rivivere quel clima allegro e in stile di famiglia tipicamente salesiano che si è respirato nel corso del centro estivo.

La merenda è stata preparata dai papà, che hanno cotto in tempo reale le castagne offerte a tutti a conclusione delle sfide e dei giochi. Una bella preghiera insieme ha suggellato il momento di festa ed è stato molto bello vedere famiglie e bambini di confessioni religiose diverse accomunati unicamente dal desiderio di stare insieme e divertirsi.

Maker Lab L2L: a lezione in falegnameria all’Oratorio del Valentino di Casale Monferrato

Il giornale La Vita Casalese ha dedicato una notizia ai progetti in corso presso la realtà salesiana del Valentino a Casale Monferrato, tra cui due nuovi Maker Lab nella falegnameria dell’Oratorio. Di seguito l’articolo:

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Con la ripresa delle scuole, sono ripartiti alcuni importanti progetti nella parrocchia del Valentino. Già da diversi anni un supporto alle famiglie viene fornito attraverso il progetto di doposcuola chiamato “Oltrescuola” rivolto ai ragazzi delle scuole medie. Scuola intesa come aiuto, integrazione e condivisione, quando le famiglie non possono o non sono in grado di seguire a casa i propri ragazzi. Così nello spirito di don Bosco, la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, al Valentino, prosegue la sua missione. Ricordiamo che nella parrocchia del Valentino da anni è operativa anche Harambeè, la casa di accoglienza per minori.

Dal doposcuola alla falegnameria per combattere la dispersione scolastica

Scuola non è solo eccellenza. Se in tutte le classi e nei vari ordini scolastici, sono presenti bambini che emergono (per meriti propri o per contesti familiari favorevoli), negli stessi gruppi si trovano spesso ragazzi in difficoltà che, trascorso il periodo delle elementari, si trovano catapultati in una realtà, quella delle scuole medie, che appare subito più difficoltosa. Cambiano gli orari, le materie di studio, gli insegnanti.

Il doposcuola del Valentino interviene proprio in questa fase delicatissima: grazie ad alcuni volontari (sono giovani studenti universitari, docenti in pensione) coordinati dall’educatrice Barbara Corino tutti i giorni, dalle 14 alle 17, nei locali dell’oratorio i ragazzi vengono aiutati a fare i compiti e a studiare in un ambiente idoneo;

al termine dello studio possono poi rilassarsi in momenti di svago. Proprio da queste attività e dall’idea di supportare i ragazzi negli anni difficili dell’adolescenza, anche in vista della futura scelta professionale, lo scorso anno è decollato il bel progetto chiamato “Maker lab” (un laboratorio per costruire) che quest’anno verrà ampliato. L’iniziativa è ben sintetizzata dall’orologio appeso nell’ufficio del direttore della comunità salesiana a Casale, don Alberto Lagostina: un laboratorio di falegnameria allestito nei locali dell’oratorio, progetto che rientra in quelli più ampi chiamati “Labs to learn” (laboratori per imparare facendo) presenti anche in molte realtà salesiane in tutto il Piemonte.

Quest’anno partono due laboratori “Maker lab”

In collaborazione con AGS (Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio) e Federazione SCS/CNOS (Servizi Civili e Sociali – Centro Nazionale Opere Salesiane), quest’anno il progetto organizzato al Valentino “Maker lab” verrà rivolto a dieci ragazzi della scuola media Dante e a dieci dell’Istituto Francesco Negri (delle classi seconde e terze), in due turni, nel primo e secondo quadrimestre, e sarà coordinato dall’educatore e falegname Roberto Paparella.

La particolarità di queste lezioni è che si svolgeranno al mattino, durante il normale orario scolastico. Una sorta di alternanza “scuola-lavoro” (o meglio di lezioni pratiche sul campo) che si svolgeranno anziché nelle aule tradizionali delle due scuole medie nel laboratorio di falegnameria dell’Oratorio del Valentino.

Don Lagostina mostra orgoglioso i locali del laboratorio e i lavori realizzato nei mesi scorsi dai ragazzi: una scacchiera, il gioco dell’oca ispirato alla Divina Commedia e diversi altri.

“L’idea vincente è quella che attraverso la realizzazione di oggetti in legno si possono apprendere anche nozioni di altre materie: letteratura, geometria, matematica”.

dice ancora il direttore dell’Oratorio del Valentino

“In questo senso l’attività di falegnameria ha importanti risvolti didattici. Ci saranno poi vere e proprie valutazioni dei lavori svolti, sarà un’attività scolastica in piena regola, naturalmente con il supporto degli insegnanti, e con il benestare delle famiglie dei ragazzi coinvolti nel progetto”.

Come detto, questo tipo di laboratori oltre che a Casale, si svolgono anche a Torino, Bra, Vercelli e Alessandria. L’obiettivo è quello di potenziare le competenze cognitive e sociali dei ragazzi in questa fascia di età e di introdurli in percorsi per ridurre gli insuccessi scolastici, incrementare i rientri in formazione e favorire l’inserimento lavorativo.

Il progetto “Contesto” per intercettare il disagio nelle scuole

Dallo scorso anno è partito anche il progetto “Contesto”. Direttamente a scuola, attraverso gli insegnanti (l’iniziativa è stata attivata alla Dante Alighieri e alla Negri) viene sottoposto un mini questionario dove si cercano di intercettare le necessità di ragazzi che hanno difficoltà nello studio.

“Il tutto viene seguito direttamente degli insegnanti e viene sottoposto naturalmente all’attenzione delle famiglie attraverso un piccolo questionario”.

spiega don Alberto Lagostina

“Già lo scorso anno abbiano organizzato degli incontri con una psicologa che è andata direttamente nelle classi prime e seconde per aiutare a organizzare un valido metodo di studio. Ora quest’anno il progetto verrà ripetuto e ampliato: verranno organizzati una decina di incontri di due ore ciascuno con la psicologa Federica Friggi”.

Spazio Anch’io: è tempo di ricollocarsi, reinventarsi, replicarsi e progettare

Nell’edizione online del 13 Dicembre 2018 del quotidiano TorinoOGGI.it, è apparsa la notizia relativa a Spazio Anch’io, il progetto di decennale esperienza di educativa di strada nel parco del Valentino, che dovrà cambiare presto casa in funzione del nuovo campus universitario del Politecnico. Si riporta qui di seguito l’articolo a cura di Manuela Marascio:

 

Lo Spazio Anch’io del Valentino trasloca e si allarga: arriverà in altre zone della città

Il Padiglione 5 verrà riqualificato e inserito nel nuovo campus universitario del Politecnico. Progetto dell’educativa di strada entro il 25 dicembre

Il Politecnico cresce e l’educativa di strada si reinventa. In vista dell’avvio cantieri nel 2020 per la creazione del Campus universitario all’interno del Valentino, gli attuali ospiti fissi del prato nel Padiglione 5 sono già in cerca di una nuova casa.

All’Oratorio San Luigi si è tenuto martedì un focus group dedicato al futuro di Spazio Anch’io, il luogo di ritrovo, gestito dalla cooperativa sociale ET, per i ragazzi più bisognosi di San Salvario, soprattutto stranieri. Lì, ogni pomeriggio, si tengono laboratori didattici e di intrattenimento, sia d’inverno che d’estate. Ora, con il nuovo progetto del Comune di Torino in partenza, dovrà essere trasferito altrove.

Dopo un primo incontro tra Don Mauro Mergola, parroco della chiesa dei Ss. Pietro e Paolo, e la sindaca Chiara Appendino – che ha visitato personalmente lo Spazio nel 2017, in occasione dei dieci anni della sua fondazione -, gli operatori hanno voluto incontrare cittadini e altre realtà attive nel quartiere in ambito sociale.

“La sindaca è molto contenta di ciò che facciamo – ha spiegato Matteo Aigotti, della cooperativa ET – perché il nostro lavoro con i giovani permette di contenere i processi di microcriminalità e devianza. Per questo possiamo ragionare insieme sul suo spostamento”. E non si stratta solo di ricollocarlo in un altro punto del parco, ma di moltiplicare, nella città, le “stazioni” in cui coinvolgere i ragazzi, individuando altri centri urbani problematici dove vi sia un forte rischio di emarginazione e devianza.

Tra le domande sottoposte ai partecipanti dell’incontro: perché replicare Spazio Anch’io e cosa c’è di significativo in questa esperienza; quali nuovi luoghi potrebbero ospitarlo; che coinvolgere e in quali fasce orarie; quali elementi non potranno mancare. Erano presenti, tra gli altri, la Casa del Quartiere di San Salvario, Libera, il Gruppo Abele, i servizi sociali territoriali; oltre a tanti adolescenti abituali frequentatori delle attività salesiane.

Entro il 25 dicembre dovrà essere redatto un progetto da sottoporre poi al Comune. In seguito si terrà un incontro per illustrare pubblicamente i risultati e procedere quindi lungo il nuovo percorso.