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Un sogno… che continua a far sognare anche a Vercelli!

Dal sito dei salesiani di Vercelli.

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Un sogno… che continua a far sognare anche a Vercelli! Molteplici sono state infatti le iniziative per festeggiare don Bosco nel segno della tradizione ed anche dell’innovazione; proprio in questa linea gli animatori ed i ragazzi delle superiori che frequentano l’oratorio Belvedere di Vercelli hanno messo le mani… in pasta!

Sono stati infatti preparati, insieme ai loro animatori, dei biscotti speciali (e ad edizione limitata!): i “biscotti di Don Bosco”, chiamati così non solo perché realizzati nel mese salesiano, ma anche perché riproducevano la forma del volto del Santo.

Le formine sono state prodotte utilizzando la stampante 3D presente nel laboratorioMaker Labdell’oratorio.

Domenica 28 gennaio i ragazzi hanno poi distribuito i biscotti ai fedeli al termine della Santa Messa di Don Bosco, presieduta dal Vicario Ispettoriale don Michele Molinar.

I biscotti vogliono essere un “simbolo” della “dolcezza salesiana” che si ispira a quella di San Francesco di Sales, come scrisse Don Bosco tra i suoi propositi sacerdotali il giorno della sua ordinazione:

“Che la carità e la dolcezza di Francesco di Sales mi guidino in ogni cosa”.

Dopo la distribuzione dei biscotti la festa si è conclusa con un momento di convivialità nel salone dell’oratorio.

Immancabile un momento di festa sabato pomeriggio 27 gennaio per i ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado che hanno potuto conoscere meglio Don Bosco attraverso un grande “gioco dell’oca” con prove a tema.

Mercoledì 31 gennaio la Santa Messa per gli alunni del nostro Centro di Formazione Professionale, preparata dalle confessioni del lunedì precedente e presieduta dal Direttore della Casa don Claudio Giovannini, ha aperto la giornata di festa: dopo la celebrazione, sono state distribuite cioccolata calda e brioches e sono state proposte caccia al tesoro, sfide e giochi per gli allievi della Scuola.

Alle 18.00 ancora un momento di celebrazione rivolto, questa volta, a tutta la città di Vercelli, che ha saputo dimostrare, con una numerosa presenza di amici, exallievi e simpatizzanti, il legame al Santo ed all’opera che la comunità salesiana ha realizzato nella sua ormai più che centenaria presenza; la solennità di questo momento è stata sottolineata dalla presenza dell’Arcivescovo Mons. Marco Arnolfo che ha presieduto la S. Messa e che ha richiamato alcuni tratti fondamentali della santità e della vita di don Bosco.

Al termine della celebrazione la benedizione con la reliquia e la preghiera all’altare dedicato.

Di seguito è avvenuta la tradizionale ed attesa distribuzione delpane di don Bosco”, e nel cortile della scuola, per coloro che han vinto il freddo, un buon piatto di panissa offerto dagli “Amici della Panissa” di Albano V.se.

Ultimo appuntamento per festeggiare don Bosco è stata la presentazione della Strenna del Rettor Maggiore venerdì 9 febbraio guidata da don Claudio.

È stato un bel momento di condivisione durante il quale c’è stato l’ascolto di don Angel, la rielaborazione di alcune sue parole, il confronto a piccoli gruppi misti sulla nostra situazione, uno sguardo al futuro con un canto dalle parole ispirate al “Sogno dei 9 anni” che ci ha fatto emozionare tutti.

Vercelli: festa della Madonna di Lourdes in preghiera davanti alla Grotta

Dal sito dei salesiani di Vercelli.

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Quest’anno don Claudio e don Mario sono coinvolti nei tradizionali festeggiamenti in occasione della ricorrenza della Madonna di Lourdes alla parrocchia San Paolo Apostolo in Vercelli.

Don Claudio predicherà la novena tutte le sere alla messa delle 18.00 e presiederà l’eucarestia di domenica 11 febbraio al mattino; al pomeriggio di domenica don Mario terrà una catechesi in preparazione all’unzione degli infermi e guiderà l’adorazione eucaristica.

Sabato 20 gennaio l’atteso open day di CNOS-FAP Vercelli – Prima Vercelli

Si riporta di seguito l’articolo apparso su Prima Vercelli.

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Lo storico istituto professionale offre corsi per Acconciatura, termoidraulica, meccanica industriale e auto officina

I precedenti Open Day del CNOS-FAP Vercelli hanno registrato la partecipazione di tantissime famiglie provenienti da tutta la provincia. Questo evento ha rappresentato un’opportunità straordinaria per condividere la nostra missione educativa e illustrare le varie opportunità offerte dalla scuola.

Ecco come lo staff della scuola professionale salesiana presenta l’evento:

Pochi posti ancora disponibili

Affrettatevi: alcuni corsi hanno quasi esaurito i posti disponibili per l’anno formativo 2024/25!

Sabato 20 gennaio dalle 9 alle 12,30 il personale del CNOS-FAP Vercelli, supportato dagli studenti ambasciatori, si renderà disponibile a rispondere a domande riguardanti le future opportunità occupazionali, l’orientamento e l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso l’accompagnamento dei nostri uffici che guidano gli studenti oltre il percorso di qualifica professionale.

Dai laboratori tecnologici alle aule specializzate, ogni ambiente verrà presentato per mostrare l’ampia gamma di opportunità didattiche offerte dai quattro percorsi formativi: meccanica industriale, acconciatura, meccanica auto e termoidraulica.

Per tutti i corsi, ad eccezione di termoidraulica, è possibile frequentare il 4° anno per conseguire il diploma professionale e proseguire verso il diploma di maturità.

Numerose famiglie hanno espresso apprezzamento per l’impegno del CNOS-FAP Vercelli nel fornire un ambiente educativo stimolante e inclusivo.

Ora, guardando al futuro, la scuola è pronta ad accogliere nuovi studenti e genitori nella sua comunità salesiana, desiderosa di condividere con loro il percorso di crescita e apprendimento che caratterizza la sua storia di oltre 170 anni.

Vi aspettiamo per l’ultimo evento a porte aperte la mattina di sabato 20 gennaio in Corso Randaccio 14.

 

 

Sabato 16 dicembre l’atteso open day di CNOS-FAP Vercelli – Prima Vercelli

Si riporta di seguito la notizia apparsa sul sito Prima Vercelli.

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Sabato 16 dicembre l’atteso open day di CNOS FAP Vercelli

Appuntamento importante per l’orientamento professionale dei ragazzi

Durante il primo Open Day del Centro Professionale CNOS-FAP Vercelli, numerose famiglie hanno talmente apprezzato l’offerta formativa della scuola di corso Giovanni Randaccio 14 da iscrivere subito i propri figli ai corsi per diventare futuri meccanici, meccatronici, barbieri, parrucchiere e idraulici.

Una dimostrazione di qualità nell’insegnamento che vale più di mille parole. A chi fosse dello stesso avviso conviene quindi organizzarsi e venire a visitarci sabato 16 dicembre altrimenti resteranno “solo posti in piedi”.

Durante questi eventi non ci limitiamo a mostrare solo le aule e i laboratori all’avanguardia, condividiamo anche la nostra missione educativa e le molteplici opportunità che la scuola offre.

Le attrezzature del nostro capannone, tra i più grandi e forniti in Piemonte, sono già ben note da decenni mentre le implementazioni sono da dare per scontate, essendo parte integrante dello spirito salesiano: quest’anno, per esempio, si è rinnovata completamente un’aula informatica ed è stata acquistata una nuova stampante 3D.

Il mondo corre veloce, le aziende devono stare al passo e la nostra “palestra” per i loro futuri operai e tecnici ha sempre tutto l’occorrente per farli arrivare preparati alle sfide del futuro.

Durante l’open day il personale del centro e alcuni studenti risponderanno alle domande riguardanti le future possibilità occupazionali, l’orientamento, l’inserimento nel mondo del lavoro, la possibilità di vivere esperienze all’estero e in azienda durante il percorso di studi.

Non bisogna poi dimenticare che il nostro ufficio per i Servizi Al Lavoro costituisce un vero e proprio hub professionale, sia per i ragazzi della scuola dell’obbligo che per gli adulti.

Per tutti i corsi, tranne che per termoidraulica, è attivo anche il 4° anno per l’ ottenimento del diploma professionale e il proseguimento verso il diploma di maturità.

Work Lab Vercelli: tra pizze e relazioni

Si è concluso positivamente il corso di formazioneWork Lab pizzeria” presso le Opere Salesiane di Vercelli, che precede l’esperienza di tirocinio. Si è trattato di un corso pre-professionalizzante di 100 ore a frequenza intensiva riguardante il settore pizzeria che ha coinvolto alcuni ragazzi provenienti da comunità del territorio e non solo da luglio a novembre 2023.

I partecipanti, dopo un colloquio motivazionale con l’educatore del progetto, hanno fatto il loro ingresso presso i locali delle Opere per imparare grazie alla competenza di un giovane pizzaiolo vercellese e ai formatori CNOS, le tecniche di preparazione della pizza dal punto di vista pratico ma anche gli aspetti legati all’avviamento al lavoro (soft skills, sicurezza, orientamento, comunicazione, redazione del CV).

È stato un percorso laboratoriale e teorico che ha visto anche l’utilizzo di materiali come video e materiale ludico-didattico utile all’acquisizione del lessico adatto.

Durante il corso i partecipanti hanno potuto migliorare, riflettere insieme e autoriflettere toccando il tema della consapevolezza (delle loro capacità generali e tecniche, degli aspetti legati al mondo lavorativo, propri punti di forza e debolezza, ecc.) con l’invito a narrare all’esterno la loro esperienza.

Il percorso ha visto i ragazzi all’interno di una vera cucina, utilizzare gli ingredienti e l’attrezzatura del mestiere, tra cui forno e impastatrice, preparare diversi tipi di pizza con diverse tecniche non tralasciando l’aspetto della creatività e della pulizia nel settore.

L’ultimo giorno di corso non è stata solo una prova conclusiva ma anche una “festa” con le caratteristiche di una simulazione di una situazione lavorativa in pizzeria: i ragazzi hanno accolto dei clienti (formatori CNOS e alcuni educatori delle comunità), hanno preso le ordinazioni, hanno preparato le pizze e le hanno servite “vivendo” sia gli aspetti tecnici che quelli relazionali.

La giornata (e il corso) si sono conclusi con la foto di rito che ha visto la presenza non solo degli studenti ma anche quella dell’educatore che si è occupato dell’accompagnamento educativo, del pizzaiolo che si è occupato della formazione tecnica (e non solo) e di alcuni formatori e operatori del CNOS-FAP.

Il menù dell’esperienza vissuta nel Work Lab non è composto solo una lista di pizze che i partecipanti hanno imparato a realizzare, ma anche di emozioni, narrazioni e relazioni che potranno supportare la loro formazione come lavoratori e, soprattutto, come persone in sé.

A breve l’avvio dei tirocini in azienda e l’inizio di un nuovo percorso formativo con altri studenti.

Roberto Fabbri, educatore dell’Oratorio Salesiano di Vercelli

Labs To Learn: Vercelli in digitale

La settimana scorsa ha avuto inizio uno dei percorsi “Maker Lab” presso l’oratorio Salesiano Belvedere di Vercelli. Si tratta di un percorso digitale (e non solo) dal titolo “Digi-ludica-mente”.

A una decina di studenti frequentanti la scuola secondaria di primo grado I.C. Ferrari è stato proposto di vivere questo percorso in cui si apprende facendo.

Le attività proposte hanno l’obiettivo di potenziare le conoscenze e le competenze scolastiche toccando e sviluppando anche aspetti come la motivazione scolastica, l’autostima, la valorizzazione delle proprie capacità.

Gli studenti potranno conoscere la stampa 3D, la robotica Lego e Scratch che diventeranno strumenti per creare un gioco in scatola su Vercelli con l’obiettivo di far conoscere in particolare eventi positivi legati al territorio scoperti tramite la lettura di articoli.

Non mancherà una parte che avrà l’obiettivo di tirare fuori dal cassetto i loro sogni per la città. Sarà un percorso digitale “dalla consapevolezza del territorio alla consapevolezza di sé e viceversa”.

Buon viaggio di scoperta ai nostri “makers digitali” e buon viaggio anche all’istituto che continua a collaborare e co-progettare!

Vercelli: proiezione docufilm “Quando don Bosco venne a Vercelli” e concerto di musiche salesiane

Dal sito dei salesiani di Vercelli.

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Dopo la prima del 15 settembre, il docufilm “Quando don Bosco venne a Vercelli” di Flavio Ardissone verrà proiettato venerdì 22 settembre alle ore 20.45 presso l’Istituto Sacro Cuore di Vercelli (Corso Italia 106, Vercelli).

A seguire, un concerto di musiche salesiane con l’ensamble del coro “San Bernardo” di Novara: dirige Maria Dina Bertotti, all’organo Luca Canneto.

Ingresso libero, vi aspettiamo!

Vercelli: Benvenuto don Claudio! Grazie don Guido!

La comunità salesiana di Vercelli ha dato il benvenuto al suo nuovo parroco, don Claudio Giovannini, e salutato con un grande ringraziamento don Guido Candela. Di seguito la notizia a cura della casa.

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Siamo lieti di accoglierti nella nostra Comunità: abbiamo un unico desiderio: essere guidati da te per crescere nella fede.

La tua presenza è una benedizione per noi che, per l’improvvisa chiamata al cielo di don Augusto, ci sentivamo un po’ smarriti, proprio come pecore senza pastore.

Sappiamo che il cammino non è facile, richiede perseveranza e soprattutto la grazia dello Spirito Santo, ma sappiamo anche che con la tua guida potremo percorrere sicuri la strada giusta.

Abbiamo una certezza: dato che il Signore fa bene ogni cosa, se lui ti ha condotto qui è perché tu sei il miglior Parroco per le nostre comunità: benvenuto!”

Con queste parole, lette da Angelo Benedetti a nome del Consiglio Pastorale di Comunità, sabato 16 settembre, abbiamo accolto ufficialmente don Claudio Giovannini come Parroco delle tre Parrocchie che formano la Comunità Pastorale 18 in Vercelli durante la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Marco Arnolfo e concelebrata dalla Comunità Salesiana di Vercelli.

Numerosa è stata la presenza di parrocchiani del Sacro Cuore, di S. Antonio e di S. Cecilia, oltre ad una rappresentanza del gruppo Scout di Vercelli ed alla comunità delle FMA; non poteva mancare l’animazione liturgica del nostro coro don Bosco che ha sottolineato i momenti più significativi della celebrazione.

Questa presenza ha fatto eco alle parole iniziali dell’omelia del nostro Arcivescovo, nella quale evidenziava come la presenza della comunità salesiana si collegasse all’inizio della predicazione evangelica condivisa da Gesù con il gruppo dei Dodici come espressione viva della comunione e della fraternità.

Mons. Arnolfo ha inoltre messo in evidenza una caratteristica del Parroco: quella di “rendere visibile la presenza di Gesù buon pastore che educa il suo popolo” entrando in una relazione profonda, autentica, paterna con i fedeli della comunità; proprio in questa relazione profonda l’aspetto più difficile è quello di perdonarci a vicenda, segno più grande dell’amore, come la Parola ascoltata ci ha suggerito.

Al termine della celebrazione don Claudio ha omaggiato l’Arcivescovo di una statua di Gesù buon pastore, sia per la sua presenza di pastore, sia perché presente sulla croce che ciascun salesiano porta, con l’augurio che possa così continuare la sua missione di buon Pastore a imitazione di Gesù. Dopo l’intensa celebrazione la festa è continuata nel salone dell’oratorio con un momento conviviale.

Domenica 17 abbiamo poi vissuto un altro momento significativo: il saluto di don Guido Candela alla nostra Comunità Pastorale durante la S.Messa delle 10.30.

Lo ringraziamo per il bene seminato nella nostra Opera, per la sua guida come Direttore e Incaricato dell’Oratorio ed anche come Parroco in un momento di particolare sofferenza e smarrimento e gli auguriamo buon cammino nel suo nuovo impegno pastorale!

Non ci resta dunque che dire ancora una volta: Benvenuto fra noi don Claudio! Grazie don Guido!

Don Bosco a Vercelli: venerdì la prima del docufilm di Flavio Ardissone – Prima Vercelli

In arrivo la prima del docufilm su don Bosco di Flavio Ardissone, di seguito la notizia apparsa su Prima Vercelli.

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Certamente Flavio Ardissone conosce bene il linguaggio cinematografico, avendo gestito per decenni il “Cine Belvedere” e per la sua professione di impresario nel mondo dello spettacolo, ma probabilmente neanche lui, qualche anno fa, si sarebbe aspettato di passare dall’altra parte dello schermo, sia come attore che come regista di un film, il documentario “Quando don Bosco venne a Vercelli” che verrà presentato venerdì 15 settembre.

Ardissone già da qualche anno ha familiarità con i video, da quando, in veste di docente del CNOS-FAP, aveva utilizzato lo strumento multimediale per coinvolgere i ragazzi sia nella promozione della scuola che in mini-documentari sul rione Belvedere e altri temi legati ai luoghi e alle tradizioni vercellesi.

Il progetto

Da dove nasce questo progetto?

«Era un’idea che seguivo da tempo, poi, in seguito al mio malore, durante il ricovero al Trompone, ho deciso che l’avrei fatto, perché sentivo di avere una sorta di impegno morale con don Bosco, che sono certo da lassù mi ha dato una mano a guarire. Così, appena ho potuto, ho messo insieme la macchina con tanti amici che si sono dati disponibili. Il prodotto finito dura 25 minuti e narra di due visite di San Giovanni Bosco a Vercelli, la prima fu il 15 settembre del 1861, quando fu chiamato dall’arcivescovo D’Angennes per riconsacrare la basilica di Santa Maria Maggiore e predicare e per questo abbiamo scelto la stessa data 162 anni dopo. L’altra volta nel 1867 ed è legata a un suo miracolo, la guarigione di una nobildonna vercellese. E’ impostato come un docufilm, ma ci sono anche delle scene recitate. Il filmato valorizza oltre alla chiesa di Santa Maria Maggiore, anche la sacrestia di San Paolo, il Museo Leone, la chiesa di Santa Caterina e l’annesso ex monastero».

La scheda

Ecco quanto ha scritto sui contenuti del film Maddalena Remus.

«Ci sono molti motivi per i quali vale la pena di focalizzare l’attenzione su quest’opera. Innanzitutto l’abilità di inserire efficacemente, in poco più di 20 minuti, la ricerca storica approfondita – che riguarda don Bosco – in una cornice narrativa che ha un sapore di realismo magico. Secondariamente la capacità di valorizzare alcuni episodi della storia della nostra città che pochi conoscono, episodi della vita quotidiana di Vercelli a metà Ottocento.

Ma la caratteristica che, a mio giudizio, può fornire la corretta chiave di lettura del docufilm è quella di costituire una sorta di “Sacra Rappresentazione 2.0”. Si respira – e si è respirata durante la lavorazione – aria di partecipazione corale. Flavio Ardissone ha saputo trasmettere l’entusiasmo per il suo progetto a moltissima gente e così, come nelle ‘Sacre Rappresentazioni’ medievali erano le persone del popolo ad interpretare i diversi ruoli, anche nel docufilm ciascuno dei partecipanti ha messo a disposizione le proprie capacità, alcuni con competenze professionali di rilievo, altri si sono messi in gioco con il proprio entusiasmo.

Come nelle “Sacre Rappresentazioni”, alcuni luoghi della nostra città sono divenuti ‘luoghi deputati’, quindi alcune incongruenze nell’ambientazione devono essere lette in questa prospettiva. Infine, come nella ‘Sacre Rappresentazioni’ il collante fondamentale era la fede semplice e genuina, anche nel docufilm il ‘filo rosso’ che ha legato tutti è stata la figura di Giovanni Bosco, il grande santo piemontese la cui personalità carismatica, anche oggi, non può lasciare indifferenti».

Il Cast

Il film è stato ideato e diretto da Flavio Ardissone, che recita anche nei panni di don Eusebio Cavagna.

Interpreti Giulio Dogliotti, che impersona don Bosco, con una resa fisionomica davvero impressionante, Gianluca Pisa (nel ruolo di Gianluca), Margherita Remus (mamma Margherita e voce narrante), Elisa Della Pozza che è la marchesa miracolata, Matteo Camagna (il marchese), Matteo Toffanin (il giovane Matteo), don Salvatore Giangreco ha impersonato don Michele Rua, Roberto Sbaratto (voce fuori campo di don Bosco), Roberto Foglia e Matteo Camagna sono i musici.

Le riprese ed il montaggio sono state a cura di Paolo Ignetti e lo staff di VercelliWeb Tv.

Hanno contribuito per le ricerche storiche Gianni Mentigazzi, mons. Denis Silano e mons. Gianfranco Brusa. Colonna sonora dei titoli di coda a cura di don Maurizio Palazzo che è nientemeno che il maestro di Cappella della basilica torinese di Maria Ausiliatrice, esegue Maria Dina Bertotti, che è la direttrice del coro San Bermardo di Novara.

Sponsor e collaborazioni

Il Museo Leone, il settimanale “La Sesia”, Fondazione Crv che ha messo a disposizione la propria sala di via Monte di Pietà per la presentazione, Gruppo Nuova Sa.Car, Gruppo Marazzato, “Ideariso”, Giacoletti Saldatura, pizzeria La Piedigrotta, Gallo Edizioni.

Patrocini di: Provincia di Vercelli, Comune di Vercelli, l’aiuto dei salesiani del Don Bosco di Vercelli e delle Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Istituto Sacro Cuore.

Proiezioni

Dopo l’esordio di venerdì 15 settembre il docufilm verrà riproposto venerdì 22 settembre alle ore 20.45 all’Istituto Sacro Cuore di Corso Italia e sabato 30 settembre alle ore 11.00, alla struttura del Trompone a Moncrivello, ma sono in previsione anche successive proiezioni.

Ingresso a offerta libera con il ricavato che verrà devoluto in opere di beneficenza, non poteva essere altrimenti conoscendo Flavio.

CFP Vercelli: seconda auto in visita all’azienda QD Exhaust

Dal sito del CFP di Vercelli la visita tecnica alla QD Exhaust di Vercelli della seconda settore automotive.

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Martedì 6 giugno con una classe del settore automotive abbiamo fatto una visita tecnica alla QD Exhaust di Vercelli.

Manuel, il titolare dell’azienda, ci ha accompagnati nella visita, spiegando in modo preciso e dettagliato tutti i vari passaggi della produzione di marmitte per moto.

Dalla progettazione delle dimensioni, ai particolari estetici, fino al collaudo finale e alla vendita.

Ci ha raccontato che ha studiato dai salesiani, i quali gli hanno dato gli “strumenti” per crescere nella sua professionalità; ci ha raccontato la sua passione per le moto fin da giovane, il desiderio di capire sempre più i misteri tecnologici che ci sono dietro i materiali e le leggi della fluidodinamica che si nascondono all’interno dei motori, soprattutto nella fase di scarico, per arrivare a far si che la moto possa rendere al massimo.

Ha detto ai ragazzi di non fermarsi alla superficie delle cose, li ha invitati ad alimentare la curiosità per capire come funzionano in modo da far crescere la passione per un mestiere che per lui è diventato la sua vita.

Un grazie per la disponibilità e per l’esempio che ci ha dato.