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CFP Vercelli: Allievi al Colle Don Bosco

Gli allievi del Centro di Formazione Professionale di Vercelli hanno partecipato all’uscita al Colle Don Bosco martedì 8 ottobre 2019. Si riporta l’articolo pubblicato dal centro dell’opera a cura degli allievi della prima classe automotive.

Arrivati in tarda mattinata – martedì 8 ottobre al Colle Don Bosco – dopo un allegro viaggio in pullman, prima di visitare il tempio di Don Bosco, i formatori ci hanno concesso una piccola pausa. Un ventina di minuti per sgranchirci le gambe e un po’ di ricreazione, quindi la visita alla grande Basilica costruita nel 1961 dove il nostro direttore Don Gabriele Miglietta ci ha spiegato ciò che era raffigurato nei vari dipinti e raccontandoci in breve la vita di Don Bosco.

E’ seguita poi la visita ai musei dedicati alla vita del Santo e alla sua origine contadina. Particolarmente apprezzate le ricostruzioni di come si svolgevano le attività nei campi e i relativi utensili utilizzati a tal scopo. La tappa successiva ci porta alla sua camera, a quella dei fratelli e della mamma presso la loro piccola casa. La visita si conclude al Museo Missionario ricco di oggetti antichi, animali imbalsamati e ricordi degli innumerevoli viaggi, il tutto proveniente dalle tante nazioni del mondo ove il Santo torinese portò la sua opera attraverso i missionari.

La giornata è stata molto costruttiva, divertente ed entusiasmante e per questo ringraziamo il Direttore e i tutti i formatori.

(Gianluca Filippi, Daniel Costa, Giuseppe Margiotta – allievi della classe prima automotive)

Qualche scatto della giornata

Salesiani Vercelli – Prime comunioni

Si riporta la notizia pubblicata su SalesianiVercelli.it, riguardo ai bambini delle quarte elementari che, domenica 9 giugno, hanno vissuto la loro prima comunione presso le parrocchie della Comunità Pastorale 18 di Vercelli.

Nelle parrocchie della Comunità Pastorale 18 della Diocesi i bambini della classe quarta elementare hanno vissuto la loro prima comunione. Iniziando le prove, il parroco e le catechiste hanno ricordato che questa celebrazione diventa l’occasione per tutti per ricordare e rinnovare il significato profondo di questo rito: la comunione eucaristica, e cioè mangiare quel pane che è Gesù stesso, e che racchiude la sua vita, che fa diventare la nostra come la sua e la sua come la nostra.

La parola “comunione” non rimanda solo al gesto materiale di “mangiare l’ostia”, ma orienta a tutto uno stile di vita e di fede.

Quanto al termine “prima” non sembra corretto pensare solo ad un ordine cronologico, perché occorre fare riferimento a un significato di valore. Con Cristo abbiamo la prima comunione, cioè il principale legame che può far sì che la vita, in qualsiasi situazione si trovi, porti un frutto abbondante di bene e di amore che rende gloria a Dio, più di qualsiasi edificio, statua o offerta materiale.

Ogni cristiano, anche dopo tanti anni dalla prima volta che ha “mangiato l’ostia”, è chiamato a fare la prima comunione, a coltivare quel legame primario e fondamentale che permette all’amore di Dio di scorrere dentro la nostra vita e renderla fruttuosa per il mondo.

CnosFap di Vercelli – Erasmus Project

Si riporta la notizia pubblicata su vercelli.cnosfap.net con il racconto della giornata di incontro di mercoledì 8 maggio 2019, svoltasi presso il Centro di Formazione Professionale di Vercelli, tra gli studenti del progetto Erasmus provenienti da Finlandia, Repubblica Cece ed Inghilterra.

Nella giornata di Mercoledì 8 maggio 2019, il centro CNOSFAP di Vercelli è stato il punto di incontro per gli studenti del progetto Erasmus provenienti da: Finlandia, Repubblica Ceca e Inghilterra.

La giornata è stata la prosecuzione di un percorso di scambio culturale iniziato nell’anno formativo 2017-2018 in cui alcuni studenti del corso di Meccanica Auto ed Acconciatura hanno potuto sperimentare un’esperienza di studio all’estero all’interno di un progetto dal nome CSTEPS.

Emozionante è stato vedere come alcuni dei nostri ragazzi sperimentassero per la prima volta il loro primo volo aereo o una prima conversazione in lingua inglese terminata con successo oppure lo stupore nei loro occhi nel vedere paesaggi e città visti solamente in tv fino a poco prima.

La gioia degli scambi culturali è un qualcosa che permette agli allievi di misurarsi e confrontarsi con nuove realtà e nuove strutture scolastiche che permettano ai ragazzi di sentirsi cittadini del mondo con grandi prospettive per il loro futuro.

Grazie alle amicizie nate all’estero si è constatato quanto, grazie all’utilizzo dei social, alcuni legami nati lontano da casa possano mantenersi vivi anche a km di distanza. Così è stato per noi, nella giornata di accoglienza dedicata ai formatori e agli studenti esteri che hanno fatto tappa a Vercelli per poter toccare con mano la nostra realtà. E’stato un grande piacere per tutti noi rivedere colleghi e allievi conosciuti a Cambridge con i quali ci si è ritrovati in grande armonia e spensieratezza.

Grazie alla partecipazione di alcuni studenti del nostro centro,che si sono proposti come guide per i visitatori, la mattinata è iniziata all’insegna del sorriso e dell’accoglienza. Si sono visitati i laboratori di termoidraulica, acconciatura e meccanica mettendo in particolare risalto le attività svolte dai ragazzi durante le loro settimane di studio unitamente ai momenti di festa in cui vengono coinvolti come animatori e intrattenitori.

La mattinata è proseguita all’insegna della scoperta del territorio vercellese, con particolare riferimento alla coltivazione del riso e alla raccolta grazie alla collaborazione di “Cascina Brarola” che ci ha ospitato permettendoci di gustare un ottimo risotto particolarmente gradito ai nostri colleghi stranieri.

In conclusione, al rientro presso il centro i ragazzi hanno avuto modo di simulare un colloquio di lavoro così come la stesura di un curriculum in lingua inglese da poter utilizzare e sfruttare alla fine del loro ciclo di studi.

Ogni volta che si ha l’occasione di conoscere culture e atmosfere diverse qualcosa cambia nell’animo di colui che ha sperimentato sulla propria pelle quanto sia affascinante la diversità. Ogni viaggio ci permette di arricchire il nostro bagaglio con sogni e ricordi condivisi che fanno comparire sul nostro viso un dolce sorriso nel ripensare a quanto vissuto.

Con l’augurio che i nostri ragazzi possano collezionare svariati “visti” sul passaporto ed essere sempre pronti a nuove esperienze, ringraziamo tutti coloro che hanno permesso la buona riuscita della giornata dimostrando grande collaborazione e spirito di condivisione.

Maria Bissacco

Pagliacci nel cuore – Visita al CnosFap di Vercelli

Si riporta la notizia proveniente dal Cnos-Fap di Vercelli inerente al primo incontro con l’associazione “Pagliacci nel cuore” – un’associazione Onlus di Volontariato che porta lo spirito gioioso del pagliaccio in Ospedali, case di riposo ed eventi – avvenuta giovedì 12 aprile.

E’ giovedì mattina quando gli allievi delle classi seconde del Cnosfap di Vercelli incontrano per la prima volta l’associazione “Pagliacci nel cuore”.

Un incontro tutto nuovo con tante iniziative da raccontare e tante storie di vita da condividere. L’emozione da parte dei volontari si percepisce così come il loro contagioso entusiasmo. Basta poco per entrare in sintonia: camici colorati, cerchietti, calze a pois, scarpe stravaganti e un bel naso rosso sul volto riempiono l’atmosfera di allegria, piena di sogni e di voglia di vivere. Di fronte a loro tanti studenti incuriositi e attenti che ascoltano e si chiedono quale sia la missione dei “pagliacci nel cuore”.

Con estrema delicatezza e umiltà si presentano, testimoniano la loro scelta ovvero quella di dedicare parte del proprio tempo libero al prossimo, permettendo al loro cuore di arricchirsi sapendo di aver teso una mano nei confronti di coloro che vivono momenti di dolore in ospedale. Grazie al loro contributo, allievi e formatori hanno potuto toccare da vicino una realtà territoriale nata per fare del bene e per donare un sorriso a chi, spesso, preso dallo sconforto decide di non lottare più.

Ecco allora che sulle immagini del celebre film “Patch Adams”, a cui i volontari si ispirano, inizia il racconto di Orazio, un uomo forte, che dopo aver subito un grave incidente stradale cade in un grande sconforto che gli fa perdere totalmente la fiducia e la speranza nei confronti della vita. Man mano che le immagini scorrono, le parole di Orazio arrivano calme, pacate e cariche di significato. Ogni pensiero è frutto di una grande rielaborazione, di un grande lavoro su sé stesso che lo ha portato a fare un percorso di rinascita grazie anche al prezioso contributo dei volontari dal naso rosso che si sono recati nella sua camera di ospedale nei suoi giorni più grigi. Orazio ha fatto un grande dono a tutti i presenti, ha dimostrato che nella vita non bisogna mai mollare e che, soprattutto, bisogna tendere la mano a coloro che con amore ci offrono il loro aiuto.

Questo infine, è l’insegnamento più grande che vogliamo lasciare ai nostri giovani: siate sempre disposti ad aprire il cuore, siate curiosi, emozionatevi e abbracciate la vita sempre!
Grazie a tutti per la meravigliosa mattinata.

Maria Bissacco

Salesiani Vercelli: Via Crucis con i gruppi della Catechesi

Una Via Crucis dialogata tra i bambini e i loro genitori quella proposta dalle catechiste la sera del 5 aprile a bambini e ragazzi.
Sei tappe in compagnia di un cubo sulle cui facce ogni partecipante ha potuto applicare la scena raffigurante il mistero che, ad ogni fermata, veniva proposto alla meditazione.

Lavarsi le mani come Pilato, fissare su cartellone post it colorati, introdurre nel gruppo l’icona di Maria, donare qualche alimento da destinare a chi non sta così bene come noi, innalzare una croce e introdurre la sagoma di un angelo sono stati gesti significativi che hanno aiutato a percepire maggiormente il messaggio proposto alla riflessione dei singoli.
Canti appropriati, proposti dal coro, hanno favorito la creazione del clima di preghiera e di meditazione necessario per favorire la partecipazione personale e convinta al rito.

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Vercelli Isola – La cena “inter” parrocchiale, un successo del proteiforme Don Augusto Scavarda

Si riporta qui l’articolo pubblicato su CuneoOggi.it il 18 marzo 2019, il quale tratta della cena “inter” parrocchiale svoltasi a Vercelli Isola. Questa è stata caratterizzata dalla supervisione delle Suore Pianzoline, ma è stata soprattutto il frutto del successo di Don Augusto Scavarda (parroco della Parrocchia isolana S.Antonio da Padova).

Proteiforme, eclettico, vulcanico.

Oppure, semplicemente Parroco e, soprattutto – senza nulla togliere agli altri – Parroco Salesiano: Don Augusto Scavarda anche quest’anno stupisce.

Perché è riuscito nella composizione di un vero e proprio “cubo di Rubik” liturgico: non violare il precetto del Mercoledì delle Ceneri, di non forzare troppo gli argini della Quaresima, di unire la Festa della Donna e quella del Papà (l’allungo evocativo arriva fino a S.Giuseppe), unendo – infine – tutto in una sincretistica, fantastica cena parrocchiale, nel giorno consacrato alle cene, il sabato, 16 marzo.

Il 16 marzo fu ordinato Sacerdote, nel lontano 1907 indovinate chi?

Proprio lui, il Beato Don Francesco Pianzola, di cui parleremo tra poche righe.

Dunque la grande cena parrocchiale preparata nell’ampio salone all’Isola: tutto cucinato rigorosamente “in house” da un gruppo di Volontari veramente bravi, con la supervisione delle Suore “Pianzoline”.

Ci ricordiamo chi siano le Suore Missionarie dell’Immacolata Regina Pacis?

Sono le “Suore delle Mondine”.

Perché nel Dopoguerra, quando la Congregazione fu costituita, c’era ancora la necessità di dare assistenza alle giovani donne protagoniste della migrazione stagionale da tutta l’Italia del Nord, per lavorare qui, in risaia.

C’era bisogno di assistenza non solo spirituale, ma anche materiale: portare dai medicinali ai presìdi igienici femminili, aiutare anche i Patronati (non dovranno essere mai dimenticate persone come Sarina Francese, Firmina Pellizzari e Rosina Osenga a Trino, epicentro dell’attività assistenziale cattolica) che mettevano anche a disposizione delle Suore Pianzoline il celeberrino furgoncino “Leoncino”, attrezzato come se fosse un ufficio ambulante di Patronato, ma anche attrezzato per dispensare i generi sanitari.

Qui a Vercelli le ricordiamo all’Oratorio di San Salvatore, impegnate ad aiutare Don Nicola Rulla e Don Eusebio Viretto che mandavano avanti l’avamposto (allora la città arrivava praticamente fino in Via Paggi e non oltre.

Via Trino era campagna: così fino a che non si iniziò la grande fabbrica dell’Ospedale S.Andrea.

Figure indimenticabili come Suor Fiorangela e Suor Emma.

Poi, purtroppo, la memoria non ci assiste se non per dare voce ai sentimenti di gratitudine doverosa nei confronti di tutte.

Ecco, le Suore Pianzoline ci sono ancora, per fortuna e sabato hanno animato la serata.

Che è stata un’occasione per ritrovarsi tutti, i parrocchiani della grande parrochia “estesa” come ormai sono le Unità Pastorali: dall’Aravecchia, al Belvedere.

Un grazie di cuore per avere invitato VercelliOggi.it a riprendere qualche immagine.

Il menù delle grandi occasioni: antipasti, pasta al forno (poi l’inatteso fuori programma: l’ interposizione di spaghetti all’arrabbiata, così per stuzzicare ancora un po’), coniglio e pollo al forno con patate e verdure.

Poi il vino che, quando si è in compagnia, ha ragione di tanti quaresimali propositi, che saranno puntualmente osservati già a partire dal giorno seguente.

Non poteva mancare la lotteria: il ricavato alle Missioni Salesiane.

Insomma, una grande serata.

Grazie a Don Augusto, grazie ai Volontari, grazie di cuore alle Suore Pianzoline, che hanno fatto rivivere momenti indimenticabili.

Salesiani Vercelli – Tutto pronto per la pubblicazione del nuovo sito dell’opera

Domenica 17 marzo 2019 verrà ufficialmente lanciato il nuovo sito web dell’opera Salesiana di Vercelli. La volontà di don Bosco tramandata, ormai da più di 200 anni, e la voglia di rimanere aggiornati con i tempi odierni, impone la ricerca di nuovi strumenti con cui poter parlare ai giovani.

Salesianivercelli.it

Ecco che nasce cosi l’esigenza per i salesiani di Vercelli di stare al passo dei tempi ed avere un mezzo con cui riuscire ad animare quel cortile che per don Bosco era fondamentale, un punto di ritrovo per tutti i giovani dove giocare e stringere nuove amicizie ma allo stesso tempo un luogo in cui, attraverso figure come animatori, educatori o salesiani, si possa trasmettere dei valori educativi solidi che possa permettere di essere “Buoni cristiani e onesti cittadini”. Possiamo immaginare dunque che il sito web come un “cortile digitale” con cui tenere aggiornati tutti coloro che vivono l’opera di Vercelli per quanto riguarda attività, eventi o ritiri.

Le parole di don Guido Candela, direttore dell’opera e responsabile dell’oratorio:

Don Bosco è sempre stato attento alla buona stampa. Con passione ha provato a raggiungere i giovani con tutti gli strumenti comunicativi che il suo tempo gli offriva. In questa ottica desideriamo anche noi poter offrire uno spazio sul web dove tutti gli amici di don Bosco che collaborano con la nostra opera di Vercelli possano essere informati delle tante iniziative che si svolgono nel corso dell’anno. Sono particolarmente felice perché è stato proprio un gruppo di giovani dell’oratorio a contribuire con testi, idee ed immagini alla realizzazione di questo nuovo sito.

Il sito presenterà dunque varie sezioni dedicate alle principali attività svolte che si possono riassumere in:

  • Chi siamo: una presentazione della Comunità Salesiana presente, dei cenni storici sulla presenza dei salesiani sul territorio ed alcuni progetti educativi in atto;
  • Oratorio: una raccolta di tutte le attività oratoriane in atto, che sono state svolte o che si svolgeranno;
  • Parrocchiauna raccolta di tutte le attività parrocchiane in atto, che sono state svolte o che si svolgeranno;
  • CFP: il Centro di Formazione Professionale dell’opera;
  • Notizie: una raccolta di tutte le news aggiornate giorno per giorno;
  • Contatti: tutti i riferimenti per poter mettersi in contatto con la struttura.

Un defibrillatore in regalo da Confartigianato al Cnos Fap di Vercelli

Si riporta qui di seguito una notizia proveniente da “La Stampa” nella sezione “Vercelli e provincia”, che racconta la mattinata di lunedi 25 febbraio in cui è stato consegnato un defibrillatore al Cnos-Fap di Vercelli in seguito ai finanziamenti del 5×1000:

Ieri mattina, nella nuova sede vercellese di corso Magenta, Confartigianato Imprese del Piemonte Orientale ha consegnato un defibrillatore al direttore scolastico dell’istituto professionale Cnos-Fap, Silvano Lago, nell’ambito della campagna nazionale legata ai finanziamenti del 5×1000.

Un’azione resa possibile attraverso il lavoro del comitato Ancos, l’associazione di utilità sociale di Confartigianato. A più ampio spettro, la cerimonia di consegna è stata in verità l’occasione per fare conoscere ai ragazzi dell’istituto professionale vercellese di corso Randaccio (intitolato a Don Bosco) le testimonianze lavorative di imprenditori di successo, in un incontro altamente formativo della durata di un paio d’ore. Sono intervenuti, in questo senso, l’hair-stylist di Borgomanero (conosciuto in tutto il mondo) Gianni Torraco e Donatella Mattacchini, della ditta Nuova Rettifica di Novara.

A moderare il tavolo, il direttore di Confartigianato Imprese del Piemonte Orientale, Amleto Impaloni e il presidente Ancos della stessa area Adriano Sonzini, che ha sottolineato:

«La campagna nazionale con i fondi del 5×1000 ci porta a dotare le realtà del territorio di uno strumento utile e quantomai necessario come il defibrillatore. Cnos Fap, inoltre, è una realtà con la quale Confartigianato collabora da tempo e che ci ha richiesto questa possibilità. E, proprio per queste ragioni, siamo doppiamente contenti di aver dato una mano».

 

Openday CnosFap Vercelli – Presentazione dei corsi

Si pubblica qui a seguire un articolo proveniente dal Centro di Formazione Professionale di Vercelli in merito alla possibilità di visitare il centro, tramite l’attività di “porte aperte”, in maniera da poter aiutare i giovani che usciranno dalla terza media nella loro scelta della scuola superiore.

Dal 7 gennaio al 31 gennaio tutti i giovani frequentanti il terzo anno della scuola media sono chiamati a scegliere il loro futuro percorso scolastico.
Il nostro Centro di Formazione Professionale come tutti i centri di formazione CNOS FAP della Regione propone a tutti i giovani in uscita dalla terza media un’attività di “Porte Aperte”.
Le famiglie e i giovani che lo desiderano potranno visitare il nostro centro di formazione ed incontrare formatori e allievi che presenteranno i corsi proposti il giorno 19 gennaio 2019 dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Nel prossimo anno formativo Il CNOS FAP di VERCELLI (codice meccanografico: VCCF00300R) propone i seguenti percorsi formativi:

  • OPERATORE MECCANICO: COSTRUZIONI SU MACCHINE UTENSILI A CONTROLLO NUMERICO
  • OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE
  • OPERATORE DEL BENESSERE: ACCONCIATURA

Tutti i percorsi hanno durata triennale per complessive 2970 ore, 990 ore annue e consentiranno il raggiungimento della Qualifica professionale. Raggiunta la qualifica sarà possibile, dopo la frequenza di un quarto anno, acquisire il diploma professionale che è un diploma a tutti gli effetti e che consente l’ammissione ai percorsi universitari previa la frequenza di un quinto anno propedeutico all’Università. Chi non intendesse proseguire il proprio percorso formativo nei corsi che rilasciano diploma professionale potranno proseguire nella scuola nei percorsi scolastici tradizionali per raggiungere il diploma ovvero stipulare un regolare contratto di lavoro.

In ogni momento del percorso gli allievi potranno passare, ove lo desiderassero, ai percorsi di istruzione tradizionale in quanto la formazione erogata nei corsi di formazione professionale è, nei contenuti, identica a quella erogata nei corsi tradizionali, la differenza consiste nella metodologia con cui si raggiungono queste competenze che nei nostri percorsi presuppongono di partire sempre da un approccio pratico.
Ogni percorso formativo prevede una forte componente pratica in quanto almeno il 50% delle ore di ciascun corso sono relative a discipline professionali. Di questo monte ore pratico un numero molto consistente di ore si svolge nei laboratori attrezzati con le tecnologie più all’avanguardia. Questa caratteristica peculiare della formazione professionale accompagnata alla presenza in ciascun corso di un modulo di stage che porterà gli allievi per circa due mesi dentro le imprese, generalmente al terzo anno, consente di acquisire quella forte competenza operativa che ne consente l’assunzione all’acquisizione della qualifica, cosa che avviene, secondo i rilevamenti dell’ultimo anno, nel 90% dei casi.

Genitori e allievi si trovano davanti ad una scelta impegnativa. La scelta del futuro è una scelta che richiede coraggio e speranza. Il nostro Centro vi aspetta per accompagnarvi a comprendere un po’ di più sulla formazione professionale e sulle opportunità che offre. Nel nostro centro troverete anche degli operatori a vostra disposizione per procedere all’iscrizione che, anche quest’anno, avviene in modo telematico dal 7 al 31 di gennaio 2019. Le nostre Direzioni, disponendo di un apposito accredito, potranno accedere alla piattaforma “Scuola in Chiaro” ed accompagnare le famiglie nella procedura di iscrizione.

Openday CnosFap Vercelli – Presentazione dei corsi 2019

Openday CnosFap Vercelli – Presentazione dei corsi 2019

Publiée par Salesiani Piemonte, Valle d'Aosta e Lituania sur Vendredi 18 janvier 2019

Pellegrinaggi borgomaneresi di inizio anno alle Medie e ai Licei

Gli studenti delle superiori si sono recati a Vercelli mentre quelli delle Medie a Valdocco

L’anno scolastico, da sempre, inizia al Don Bosco di Borgomanero con due giornate formative, fuori scuola, utili a rinsaldare i legami tra compagni e con i docenti e a riflettere sugli obiettivi del prossimo futuro, stabilendo le strategie migliori per affrontare i problemi. Gli studenti dei Licei si sono recati a Vercelli, tra sant’Andrea e il duomo di sant’Eusebio, mentre i ragazzi delle Medie si sono recati a Valdocco, alle radici del movimento salesiano. Alla protezione di Maria, secondo tradizione salesiana, sono stati affidati tutti i ragazzi dell’istituto.