“Accogliere la diversità come dono”: il tour del Rettor Maggiore nell’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta
Si pubblica la cronaca della visita del Rettor Maggiore all’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta a cura della redazione de La Voce E il Tempo, a firma di Stefano di Lullo:
Il Rettore salesiano a Torino, «mai chiudere le porte»
«Non è possibile dirsi cristiani e allo stesso tempo chiudere le porte. Non sono i politici a doverci dire cosa dobbiamo pensare sulle persone. Essere comunità cristiana e salesiana significa, in primo luogo, vivere con porte, mente e cuore aperti all’accoglienza delle diversità». È il forte appello che il Rettor Maggiore dei Salesiani don Ángel Fernández Artime ha lanciato più volte a Torino incontrando le comunità salesiane di Valdocco, Borgo San Paolo e San Salvario nell’ambito della visita all’Ispettoria di Piemonte e Valle d’Aosta
che ha compiuto in occasione della festa di Maria Ausiliatrice del 24 maggio.
Dialogando con i giovani del Movimento giovanile salesiano del Piemonte, radunati sabato 19 maggio a Valdocco per l’«Mgs Day», il successore di don Bosco ha detto che la prima condizione per realizzare oggi la Chiesa in uscita delineata da Papa Francesco è proprio «accogliere la diversità come dono». «Non perdete mai questa libertà!», ha spronato i ragazzi. «A Catania presso il Centro di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati della casa salesiana ‘Don Bosco Island’», ha raccontato don Artime, «ho incontrato 65 ragazzi arrivati in Italia sui barconi, accolti dalla famiglia salesiana: questo vuol dire essere ‘Chiesa in uscita!’ Non solo offrire servizi di assistenza per chi è nell’emergenza, ma soprattutto preparare un cuore capace di accogliere quelli che sono in una situazione diversa dalla nostra».