A Borgomanero la Summer School di formazione per docenti del Don Bosco

Dal Don Bosco di Borgomanero.

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È cominciata, fino al 27 giugno, la Scuola Estiva per i docenti del Don Bosco. Differenziata per Media e Licei, si parlerà di “Metodo Sem per la valorizzazione dei talenti”, di “Intelligenza Artificiale applicata alla didattica”, di “Benessere a scuola nell’era digitale” e di “Identità del docente Salesiano”.

Don Bosco attribuiva un valore fondamentale alla formazione continua dei docenti, affermando che “l’avvenire è nelle case dove si forma il personale”: la formazione non era per lui un’opzione, ma una priorità strategica. Don Bosco ha sempre considerato i docenti molto più che insegnanti, veri e propri educatori e testimoni del sistema preventivo: quindi non solo trasmettitori di conoscenza, ma testimoni vivi del carisma salesiano.

Di conseguenza, la formazione dei docenti venne concepita come un equilibrio tra studio teorico e pratica educativa, seguendo il modello “osmoticamente” vivo nel sistema preventivo, progettando un percorso continuativo di crescita professionale, che oggi unisce lo studio del sistema preventivo, l’auto-formazione e aggiornamento (anche attraverso corsi, letture e confronto), un accompagnamento personale strutturato, fatto di dialogo e presenza (anche per questo, a fine anno scolastico, Preside e Direttore incontrano ogni docente in un momento di colloquio riservato).

Questa tre giorni di formazione è la condivisione di un percorso formativo comunitario, in cui ciascuno cresce grazie ad insegnamento e corresponsabilità, all’interno della fedeltà allo spirito preventivo. I docenti hanno come riferimenti due testi sulla figura dell’insegnante educatore al don Bosco:

  • Formare DOCENTI per la Scuola Salesiana. LINEE GUIDA NAZIONALI (2023), Ed. Salesiani per la Scuola, Roma;
  • La Scuola salesiana (2025). Ed. Salesiani di don Bosco, Roma.

I percorsi formativi – come detto – sono differenziati: l’1 ed il 2 sono per i docenti Liceo, il 4 per la Media, il 3 per tutti. I formatori saranno la Dott.ssa Lara Milan (percorso 4, “Plus dotazione e talento”) e il team di Creativ, con Lara Montanari, Simone Merciadri e Alfredo Cenini (percorso 3).

1. Ben-essere in classe nell’era della transizione digitale

Come costruire il ben-essere degli insegnanti, degli alunni e delle alunne nell’era della transizione digitale. Si rifletterà e opererà sull’identità degli alunni e le alunne di oggi e sui loro bisogni, soprattutto in merito alle life skills, ma anche sul gruppo classe e sulle sue caratteristiche. Oggetti di lavoro saranno il riconoscimento, l’espressione e la gestione delle emozioni da parte degli alunni, e la comunicazione e i suoi possibili errori, in modo che la scuola possa essere percepita come un luogo sicuro ed accogliente in cui esprimerle.

2. Come utilizzare l’IA per potenziare la didattica e le relazioni educative

Si tratta di un percorso laboratoriale che avrà come oggetti di lavoro il prompting (l’arte di formulare richieste in modo efficace per ottenere risposte o comportamenti desiderati da parte di un modello AI)e alcuni programmi, quali

  • Brisk, piattaforma di intelligenza artificiale progettata per semplificare il lavoro quotidiano degli insegnanti
  • Notebook LM, assistente di ricerca e presa di appunti sviluppato da Google Labs, progettato per aiutare gli utenti a comprendere e organizzare informazioni complesse creando, ad esempio, mappe mentali che permetteranno un’organizzazione e un approfondimento dei contenuti che si vogliono analizzare (pdf, pagine web, doc, video e altro)
  • Panquiz, piattaforma educativa italiana che consente ai docenti di creare e somministrare quiz, test e questionari online in modo semplice e interattivo. È ideale per l’apprendimento in tempo reale, sia in presenza che a distanza, grazie alla possibilità di proiettare le domande su schermo e consentire agli studenti di rispondere tramite dispositivi personali.
  • Magic School, la piattaforma permette di generare automaticamente piani di lezione, quiz e rubriche

3. Identità̀ e ruolo del docente in una scuola cattolica salesiana

Obiettivo del laboratorio è farci lavorare operativamente sui valori pedagogici e cristiani fondamentali della tradizione salesiana per comprendere e sviluppare la propria missione educativa, sia a livello professionale che spirituale. Contenuti:

  • L’identità salesiana del docente
    • Origini e pedagogia salesiana: Don Bosco e la sua visione educativa.
    • Ruolo educativo e cristiano
  • La missione educativa: educare alla vita, al pensiero e alla fede
    • L’educazione come accompagnamento
    • Fede e ragione
  • Il docente come modello di relazione educativa
    • L’importanza della relazione con gli studenti
    • Educare alla libertà e alla responsabilità, per riflettere su come i docenti possono aiutare gli studenti a diventare cittadini responsabili, liberi di fare scelte consapevoli e orientate al bene comune.
  • Strumenti e metodi pedagogici salesiani
    • Metodo preventivo di Don Bosco e pratiche didattiche quotidiane.
    • Attenzione al singolo studente per favorire l’inclusione e una didattica personalizzata che rispetti le diversità e promuova la crescita di ogni singola persona.

4. Le nuove piattaforme digitali per l’innovazione didattica in tema dello sviluppo dei talenti e del potenziale ed. 1 e 2

Il percorso di formazione propone di introdurre i docenti al tema della valorizzazione del talento e del potenziale per una scuola davvero inclusiva, per sviluppare doni e talenti di tutti e di ciascuno ma anche in grado di accogliere i bisogni educativi speciali degli studenti ad alto potenziale, doppiamente eccezionali e a rischio di sottorendimento scolastico.

La formazione permetterà ai docenti di acquisire competenze, strumenti, strategie e softwares per la personalizzazione degli apprendimenti basandosi sui punti di forza, interessi, stili di apprendimento e stili espressivi di tutti gli studenti.