I ragazzi del Cnos Fap di Muzzano a Hong Kong

Si riporta la notizia apparsa su La Stampa e l’Eco di Biella relativa alla presentazione a Hong Kong dell’edizione italiana curata dai ragazzi del Cnos Fap di Muzzano della storia di Shanbo e Yingtai.

Ieri. a Hong Kong, una delegazione di studenti dell’istituto salesiano Cnos Fap di Muzzano ha presentato l’edizione italiana della storia cinese degli innamorati Shanbo e Yingtai alla Dante Alighieri Society. Invitati dal consolato italiano e accompagnati da Raffaele Micheletti, biellese che ha acquistato i diritti dalla casa editrice New World di Pechino per la traduzione in italiano della tragedia gemellata con quella di Romeo e Giulietta, e dagli insegnanti Stefano Ceffa e Manuela Bonardi, i ragazzi hanno presentato al pubblico il libro da loro stessi tradotto dall’inglese all’italiano. Non c’è cinese che non conosca la tragedia di Shanbo e Yingtai, uno dei migliori esempi di letteratura popolare antica narrato per secoli.

(La Stampa, Biella e Provincia – 1 luglio 2017)

L ‘ hanno tradotta ” L ‘ amore e una farfalla, anzi due… ” . Si tratta della novella cinese di Liang Shanbo e Zhu Yingtai, meglio noti come i ” Romeo e Giulietta dell ‘ Estremo Oriente ” . La loro – si parla del Cnos Fap di Muzzano – è la prima traduzione in italiano dell ‘ opera, da un ‘ idea di Raffaele Micheletti. Che con sé porta anche uno scopo benefico: tutti i ricavati dalle vendite andranno, infatti, alla Foundation for the Right of Education ” . La presentazione dell ‘ opera , che conta sull ‘ appoggio dell ‘ altro centro professionale salesiano Cnos Fap di Vigliano Biellese e del più grande Cnos Fap Piemonte Orientale, è avvenuta venerdì – 30 giugno – alla scuola Dante Alighieri di Hong Kong, per una serata alla quale ha partecipato un folto pubblico di abitanti della realtà cinese, che in questi giorni ha tral ‘ altro festeggiato lo scoccare dei vent’anni della sua riconsegna alla Cina. Il viaggio. Illustrazione, con accoglienza degli insegnanti locali della scuola, quindi visite culturali alle principali attrazioni e assaggio di piatti tipici, per la delegazione biellese formata da studenti e guidata dal formatore del Cnos Fap Regione Piemonte Stefano Ceffa ( in foto, il gruppo con Francesco Marascia, il responsabile dei corsi di italiano alla ” Dante Alighieri ” di Hong Ko n g ). La storia. Ma com ‘ è nata questa iniziativa? Da un soggiorno a Hong Kong, ormai di vent ‘ anni fa, dell ‘ ideatore, Raffaele Micheletti, che tanto ha apprezzato la storia datata tra il 265 e il 420 d. C. e conosciuta già dall ‘ epoca della dinastia Tang the Tang Dinasty (618-907 d. C).

(Eco di Biella – 3 luglio 2017)

 

Ricomincio dalla scuola… perché la lezione di don Bosco è sempre valida!

Avevano insuccessi scolastici alle spalle, erano gli ultimi della classe, gli scalmanati, i ripetenti… i senza speranza. Oggi sono professionisti, manager, imprenditori, sono la testimonianza che la lezione di don Bosco è sempre valida.

Ragazzi che, se valorizzati, scoprono, come chiunque altro, talenti nascosti e trovano la loro strada. Per la famiglia salesiana questa è da sempre una missione, non c’è ragazzo che non possa riscattarsi per costruirsi un futuro, questo è quello che hanno appreso nei 64 Centri di Formazione Professionale salesiani sparsi per l’Italia.

 

 

 

Lombriasco: al Tecnico Agrario Don Bosco la lode a Matteo

Matteo Simonetto è lo studente che ha pienamente fatto proprio il progetto educativo della scuola salesiana, con il suo comportamento e la concreta solidarietà nell’attenzione e nell’aiuto verso i compagni.
Votato dai suoi stessi compagni, commenta così l’elezione ad allievo meritevole dell’anno 2016-2017: “Sono molto contento di questo riconoscimento anche perché vedo premiato lo sforzo di questi 5 anni per fare 300 km per raggiungere la scuola e stare lontano da casa l’intera settimana…”

Leggi l’articolo completo uscito su La Sentinella del Canavese:

 

Terminati gli incontri “Laboratori di futuro” a Savigliano e Racconigi

Riportiamo gli articoli apparsi su Targato CN e Il Nazionale riguardanti il progetto “Laboratori di futuro“:

Si è concluso il 31 maggio il Progetto “Officine di Protagonismo” finanziato dalla Provincia di Cuneo attraverso il Piano Locale Giovani 2015/2016. All’interno dell’azione “Laboratori di futuro”, negli Istituti Superiori e nelle Agenzie Formative di Savigliano e Racconigi , sono stati realizzati 17 percorsi della durata media di 3 incontri ciascuno. Questi ultimi hanno coinvolto oltre 370 ragazzi degli Istituti Cravetta, Arimondi-Eula e Cnos Fap e sono stati tenuti da Mariella Carta, formatrice ed orientatrice della Cooperativa Orso. I percorsi prevedevano di realizzare incontri informativi e formativi utili ad acquisire metodi e strumenti per definire i propri obiettivi per il futuro, in particolare in ambito professionale. Con i ragazzi si è lavorato sul tema delle competenze, utili per il profilo professionale , e sulle opportunità di educazione informale e formale in cui queste possono essere acquisite. Con le classi IV si è lavorato sulla stesura del curriculum vitae, mentre con i ragazzi delle classi V si è parlato della ricerca di lavoro, con una presentazione dei servizi e dei primi passi da fare. “Ho cercato di personalizzare gli interventi per ogni classe, in base all’indirizzo e alle peculiarità del percorso di studi – dice Mariella Carta – presentando loro alcune opportunità accessibili per i ragazzi e ricordando la disponibilità del servizio Informagiovani come supporto per il passaggio dalla Scuola Superiore a quello che verrà dopo”.

 

Alba chiama Bra: cercasi ragazzi per la manutenzione dei macchinari

Si riporta l’articolo apparso sul quotidiano “Gazzetta di Alba” del 6 giugno 2017, che rileva una specifica carenza di trasfertisti specializzati nella manutenzione dei macchinari e una conseguente offerta concreta di lavoro.

Quattro aziende del settore meccanico, Gai di Ceresole d’Alba, costruttrice di macchine imbottigliatrici; l’Arol di Canelli, specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di chiusura e capsulatura; Bianco di Alba, leader nel settore dei macchinari tessili, e Omler 2000 di Bra che produce attrezzature per il settore delle fonderie si associano per partecipare a un bando regionale legato alla formazione e puntano a istruire tecnici specializzati nell’avviamento e manutenzione dei macchinari da inviare nel mondo.
«Abbiamo chiesto ai Salesiani di Bra di aiutarci a istituire un percorso formativo che non esiste attualmente», spiega Guglielmo Gai. «La difficoltà nel reperire tecnici trasfertisti è divenuta cronica. L’affidabilità dei Salesiani, oltre il 40% dei nostri dipendenti proviene dal Cfp di Bra, ci fa ben sperare e crediamo molto in questo progetto». La cordata comprenderà anche il Politecnico di Torino e l’Itis di Fossano. «L’obiettivo è reperire 25 utenti che partecipino a un corso di formazione specifico», segnala il direttore del Cfp di Bra Valter Manzone. Con l’ok della Regione il corso potrebbe partire a ottobre. «Cerchiamo giovani motivati per una proposta di lavoro allettante», prosegue Gai. «Se è vero che la disoccupazione giovanile è un problema mi auguro che potremo trovare tanti candidati. Cerchiamo diplomati, laureati che non abbiano il timore di essere degli operativi, giovani che vogliano migliorare la propria posizione». f.b.

 

Giorgia Torassa vince il “Concorso dei Capolavori” di Este

La vincitrice del “Concorso dei Capolavori” di Este, rassegna nazionale che impegna gli studenti del settore turistico-alberghiero del Cnos Fap, l’ente che promuove la formazione professionale salesiana, è la studentessa Giorgia Torassa del Cfp di Savigliano (Cuneo). Quest’anno la kermesse culinaria nazionale si è svolta ad Este presso l’istituto Manfredini e ha visto confrontarsi ai fornelli ventuno studenti da tutta Italia, ragazzi e ragazze nati dal 1997 al 2001.

Junior TIM Cup all’Oratorio San Luigi

Giornata da ricordare per i ragazzi della Junior TIM Cup, il torneo di calcio Under 14 promosso da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano, che hanno incontrato Lorenzo De Silvestri e Luca Castellazzi del Torino F.C e Rolando Mandragora della Juventus F.C. all’Oratorio San Luigi di Torino.

 

 

 

 

“Auxilium, la fede continua” con Don Gino Borgogno

Campionato di basket di Serie A1, anno 2015/2016: la nuova Auxilium, nonostante una formazione composta da giocatori di talento e un pubblico sempre numerosissimo e di una società entusiasta, si trova ad occupare l’ultimo posto della classifica.

L’ultima giornata di campionato e’ il 4 maggio 2016: nonostante la vittoria in casa, occorre, per sapere se è stata raggiunta la salvezza dalla retrocessione, aspettare i risultati delle altre partite. Sette minuti di attesa per conoscere il responso; giocatori, dirigenti e l’intero palazzetto colmo di 4000 tifosi con il fiato sospeso, ansia, attesa, speranze e scongiuri e infine il boato liberatorio: L’Auxilium si salva grazie alla migliore classifica avulsa decretando il suo nuovo futuro. La fede continua…
Questa è la base narrativa del documentario, al cui interno si alterneranno i grandi personaggi della pallacanestro italiana che hanno conosciuto l’Auxilium dalla sua nascita.
Una storia di oltre 50 anni di sport, passione, umanità, imprenditoria, nell’alternarsi di variegato tessuto sociale, la storia di una città all’ombra della mole.

Questa storia è raccontata nel film-documentario “Auxilium, la fede continua”, di Guido Passi e Angelo Santovito, che verrà presentato il 20 Aprile 2017 ore 20:30 in anteprima a Torino, al cinema Massimo, e dal 22 Aprile sarà disponibile in distribuzione con Tuttosport.

Nell’intervista pubblicata dal giornalista Piero Guerrini di Tuttosport, alla domanda” Prevale nostalgia per il passato o fiducia nel futuro?” i due registi rispondono:

“L’intento è mostrare ai ragazzi di oggi che lo sport si può vivere con atteggiamento diverso, che vittoria e budget non sono le due sole parole chiave. Benatti racconta come tutto il suo percorso di formazione sia presente nella sua vita attuale. C’è la storia delle PGS, le polisportive giovanili salesiane, fondate da Don Gino Borgogno a Torino. E poi c’èra il senso di sfida del raccontare lo sport in un Paese che non ha cultura in tal senso. Sarebbe bello se tutte le società si raccontassero. Un Sequel? Perchè no! Aspettiamo il primo scudetto. In fondo 18 anni di assenza del nome non hanno intaccato la fede”.

Da qui l’incontro di un salesiano di straordinaria lungimiranza, Don Gino Borgogno. Quale  gran conoscitore e amante del basketnel 1966 ebbe un’intuizione: dare vita a un altro grande movimento sportivo, le PGS (Polisportive Giovanili Salesiane), unendo così l’utile (portare i ragazzi a fare sport negli oratori) a un altro utile… economico. Per gestire al meglio la nuova Cosa, don Gino capì che doveva farla partire in modo forte nella sua Torino e trovò la chiave: una squadra di basket in cui riuscì ad unire le forze di tutti gli oratori torinesi, le varie Auxilium, dal Valdocco al Martinetto, dal San Paolo al San Luigi, dal Rebaudengo al Monterosa… Così nacque l’Auxilium Torino, con sede all’oratorio Agnelli, dove già esistevano più campi e una palestra. Unico smacco, il secco “no” ricevuto dall’oratorio n. 1, la Crocetta, le cui squadre, guarda caso, non si chiamavano Auxilium ma Don Bosco…

Leggi tutta la storia sul sito di Auxilium Pallacanestro. 

 

Guarda il Trailer del Documentario:

 

Legge per la protezione dei Minori Stranieri Non Accompagnati

Sergio Durando, direttore della Pastorale migranti della diocesi ha accolto con favore la legge per la protezione dei Msna approvata in via definitiva dalla Camera il 29 marzo scorso (375 voti a favore, 13 contrari e 41 astenuti).

Dal 2014 a oggi, come denuncia il Rapporto di Migrantes sono stati oltre 50 mila i Msna sbarcati sulle nostre coste e che in troppi casi non hanno ottenuto un’ immediata tutela e protezione in un contesto familiare. «La legge nuova aiuta a superare, anzitutto, la precarietà e la frammentarietà degli interventi e un’accoglienza inadeguata per adolescenti,  spesso in grandi centri che non hanno nulla di simile ad una famiglia, disponendo una immediata tutela e azioni che salvaguardino ‘il superiore interesse del minore».

Nell’accoglienza dei MSNA la chiesa torinese è coinvolta con i Salesiani nelle opere di San Salvario e San Paolo, e poi i Giuseppini del Murialdo, il Volontariato vincenziano, la «Difesa del Fanciullo» cooperativa Valpiana e la cooperativa Arco.

 

 

 

Bambini Soldato sulla Via di Damasco su Rai Due

 

Il fenomeno dei “bambini soldato”, ovvero l’orribile violenza che costringe molti bambini alla schiavitù degli arruolamenti, sarà al centro della prossima puntata di Sulla Via di Damasco dal titolo “I bambini sono di tutti,” in onda sabato 4 Marzo, alle ore 7,45, su Rai Due, con replica mercoledì 8 Marzo in terza serata, ​con due servizi realizzati il 2 febbraio alla presentazione del documentario “Alto el fuego”.

All’interno del programma di Mons. Giovanni D’Ercole e Vito Sidoti, due giovani raccontano il loro dramma di schiavi-soldati delle Farc, ribelli armati tra i più temuti al mondo, una delle peggiori piaghe che affliggono la Colombia. Sono stati, da bambini, ostaggio della guerriglia, dopo che gli stessi ribelli seminarono il panico freddando amici e familiari; traumatizzati dall’esperienza, hanno dovuto convivere con la morte, lontano dagli affetti, dimenticando la capacità di sognare e rinunciando alla normalità della vita. Poi il viaggio e la fuga al Centro Città di Don Bosco di Medellin (Colombia), dove, come racconta il salesiano e direttore Rafael Bejarano, molti bambini privati dei diritti e dell’infanzia vengono aiutati a reinserirsi in famiglia, nella comunità, frequentando la scuola e avviandosi a una pratica professionale.

Un altro servizio ha per protagonista James Areiza, educatore e responsabile della Città don Bosco, che spiega come molti bambini vengono aiutati a superare i propri traumi grazie alla pedagogia della fiducia, della speranza e dell’alleanza, trasformando le paure in nuove sfide di coraggio e di impegno. L’ultimo racconto è il viaggio nella vita di un altro ex bambino soldato, John Baptist Onama, vittima innocente dei nuovi Erode delle milizie governative in Uganda che lo costrinsero ad imbracciare le armi contro i guerriglieri. Quegli stupri e massacri sono ferite incancellabili, ma sulla sua strada l’incontro miracoloso con Suor Veronica ed i comboniani gli ha salvato la vita.