Al via l’evento ‘Economy of Francisco’ dal 19 novembre

Si segnala a partire da oggi 19 novembre fino al 21 novembre avrà luogo ‘Economy of Francisco‘. La partecipazione è libera e caldamente consigliata.

Si rendono noti alcuni link utili per seguire l’evento:

Inoltre si segnala che in data odierna partirà ‘EoF Marathon‘, tour virtuale con passaggi a staffetta che visiterà paesi di tutti i continenti. Il primo appuntamento è alle 18:00 in collegamento dal Portogallo.

Di seguito il link per partecipare:

Di seguito i link alle dirette giornaliere:

 

Progetto UsAid: tablet e pc contro le disuguaglianze scolastiche

Pubblichiamo il comunicato stampa di Vis, Salesiani per il Sociale APS e Cnos Fap sulla prima distribuzione di tablet al CFP del Pio XI di Roma, nell’ambito del progetto UsAid.

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Problemi di connettività (44,7%), di mancanza di strumenti (42%) e limitata capacità di utilizzo del software necessario (25,9%) sono tra le cause che, secondo una recente ricerca, hanno aumentato le disuguaglianze tra gli studenti durante la didattica a distanza.
C’è una categoria di alunni per cui la dad rappresenta una sfida doppia: sono gli oltre 512mila studenti degli istituti di formazione professionale presenti in Italia. Per loro fare dad significa non solo seguire le materie teoriche tramite un pc o tablet a disposizione, ma anche cercare di esercitarsi nelle attività di laboratorio.

Per questo motivo con il supporto degli USA e in partnership con Salesian Missions, il progetto “La risposta del VIS, Salesiani per il sociale Aps e CNOS-FAP all’emergenza COVID-19 in Italia – Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to COVID-19” prevede la distribuzione in 16 Regioni italiane di 470 dispositivi tra tablet per studenti vulnerabili, di cui 350 andranno ai centri di formazione professionale.

Tra gli studenti che beneficeranno subito di questa iniziativa, anche le ragazze che studiano al primo anno per diventare estetiste al Centro di formazione professionale salesiano Pio XI di Roma, parte di quegli oltre 35mila giovani che studiano nei centri di formazione professionale in Lazio. Oggi hanno ricevuto un tablet per poter seguire fin da subito le materie teoriche a distanza e per prepararsi a usarlo anche per i laboratori di onicotecnica, trucco e massaggi. Le materie pratiche, infatti, sono al momento le uniche ancora possibili in presenza, ma potrebbero in caso di nuove restrizioni essere svolte in dad, come è avvenuto nella scorsa primavera.

Il progetto “La risposta del VIS, Salesiani per il sociale Aps e CNOS-FAP all’emergenza COVID-19 in Italia – Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to COVID-19” finanziato da USAID (agenzia governativa di sviluppo che opera in oltre 100 Paesi del mondo) punta a mitigare le conseguenze educative, sociali ed economiche della pandemia e coinvolgerà più di 24.000 destinatari totali tra studenti, insegnanti, famiglie, migranti e rifugiati in 16 Regioni italiane per tutta la durata del progetto, 15 mesi.
Nella seconda fase del progetto, saranno sperimentate in alcune scuole nuove modalità di insegnamento per le materie laboratoriali attraverso l’utilizzo della realtà virtuale.
Ad oggi, gli Stati Uniti hanno impegnato 60 milioni di dollari in assistenza all’Italia, attraverso l’esercito statunitense e USAID, per sostenere la risposta italiana alla pandemia e costruire la resilienza per il futuro

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Il progetto è realizzato da:
VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, Ong salesiana che si occupa di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale in Italia e in 40 Paesi del mondo e promuove attività di sensibilizzazione, educazione e formazione alla cittadinanza globale.
Salesian Missions, organizzazione non profit statunitense che supporta progetti di aiuto in tutto il mondo a favore di giovani in condizione di povertà, emarginazione e sfruttamento.
CNOS-FAP Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale, ente che coordina 60 centri salesiani d’Italia che promuovono un servizio pubblico nel campo dell’orientamento, della formazione e dell’aggiornamento professionale con lo stile educativo di Don Bosco.
Salesiani per il Sociale Aps, organizzazione non profit costituita nel 1993 dai Salesiani d’Italia come strumento civilistico a sostegno della dimensione pastorale del disagio e della povertà educativa. Opera in tutto il territorio nazionale con case famiglia, comunità di accoglienza, centri diurni e altri servizi, ispirandosi al metodo educativo di Don Bosco.

Missioni Don Bosco nel festival cinematografico ‘Sottodiciotto’

Missioni Don Bosco ispira il tema della Famiglia nell’edizione virtuale della rassegna cinematografica ‘Sottodiciotto‘.

Di seguito il testo per intero della notizia pubblicata su La Stampa il 17 novembre 2020.

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Articolo di Fabrizio Accatino

Era stato il primo festival a gettare la spugna lo scorso febbraio, due settimane prima del lockdown, ma ora che l’anno si sta concludendo Aiace recupera Sottodiciotto, proponendo un programma interamente online.

Dal 4 all’8 dicembre saranno 54 i titoli in streaming su mymovies.it (di cui circa la metà cortometraggi), oltre a una serie di incontri in diretta Facebook. «Cinema e scuole sono i settori messi maggiormente in difficoltà da questa pandemia. In questi quattro giorni si sosterranno a vicenda e faranno sentire la nostra vicinanza al pubblico», sospira il coordinatore di Aiace, il regista Enrico VerraFinanziata da Città di Torino e Regione Piemonte (con il sostegno delle fondazioni CRT e Intesa Sanpaolo), questa edizione virtuale – diretta da Enrico Bisi – si concentra sulla famiglia, un tema ispirato dalla partnership con i salesiani di Missioni Don Bosco.

Sette titoli nella sezione lungometraggi (tra cui il non proprio “familiare” «Samp» di Flavia Mastrella e Antonio Rezza) e un pugno di gioiellini nella divisione animazione: un omaggio al papà della Linea, Osvaldo Cavandoli (con l’intervento del figlio Sergio), tre episodi dell’ungherese la Famiglia Mezil e gli adattamenti sovietici anni Sessanta di due favole di Gianni Rodari. Completano il programma due documentari su altrettanti grandi nomi della fotografia contemporanea come Elliott Erwitt e Martha Cooper, e gli omaggi ai registi Alexandre Rockwell e Raúl de la Fuente (che interverranno in streaming). La sezione competitiva del festival (che ospita il concorso dei corti realizzati dai ragazzi delle scuole e il concorso OFF) si arricchisce quest’anno della Campus Short Competition, rivolta agli studenti post-diploma e agli universitari. Il miglior prodotto riceverà un premio di 1000 euro. Confermate anche le proiezioni, gli incontri e i laboratori (online) con le scuole, a partire dal 20 novembre. Il programma completo su www.sottodiciotto.it

Nuovo Vescovo salesiano

Il Santo Padre ha nominato Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Tegucigalpa (Honduras) il Padre Walter Guillén Soto, S.D.B., finora Rettore del Santuario Nacional de la Juventud San Juan Bosco di Tegucigalpa, assegnandogli la Sede titolare di Nasbinca.

Di seguito viene riportata la notizia integrale pubblicata su infoAns in merito alla nomina.

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(ANS – Città del Vaticano)– La Sala Estampa della Santa Sede ha annunciato sabato 14 novembre che Sua Santità Papa Francesco ha nominato il sacerdote salesiano don Walter Guillen Soto come Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Tegucigalpa, Honduras. A don Guillen Soto, attualmente Rettore del Santuario Nazionale della Gioventù “San Giovanni Bosco” di Tegucigalpa, è stata ora assegnato la sede episcopale titolare di Nasbinca.

Walter Guillen Soto è nato il 6 dicembre 1961 a San Pedro Sula, Honduras. Ha conseguito: la Licenza in Teologia presso l’“Universidad Francisco Marroquín” in Guatemala; in Pedagogia e Scienze dell’Educazione presso l’“Universidad Don Bosco” di San Salvador, El Salvador; e il Dottorato in Educazione e in Scienze Pedagogiche all’“Universidade de Santiago de Compostela”, Spagna.

Ha compiuto la professione religiosa come salesiano di Don Bosco il 6 giugno 1986 ed ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 5 novembre 1988.

Nella sua vita religiosa ha ricoperto i seguenti incarichi: Direttore Accademico dell’Istituto “San Miguel” di Tegucigalpa; Direttore dell’Istituto Teologico Arcidiocesano di Tegucigalpa; Direttore dell’Istituto “Ricaldone” a San Salvador; Direttore del Collegio “Don Bosco” di San José, Costa Rica; Direttore dell’“Instituto Técnico Don Bosco” di Città di Panama, Panama; Direttore dell’“Instituto Tecnológico Don Bosco AC” di Saltillo, Messico; Segretario particolare dell’Arcivescovo di Tegucigalpa, il card. salesiano Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga.

Dal 2017 è Rettore del Santuario “San Juan Bosco” di Tegucigalpa e dal 2018 Cappellano Generale dell’Università Cattolica dell’Honduras. È stato inoltre Presidente della Federazione Cattolica di Panama e Presidente della Confederazione Interamericana dell’Educazione Cattolica (CIEC).

Insieme a don Guillen Soto, il Santo Padre ha nominato come vescovo ausiliare di Tegicigalpa anche don Teodoro Gómez Rivera, del clero della diocesi di Choluteca Honduras, finora Vicario Generale e Vicario Episcopale per la Pastorale della diocesi, e gli ha assegnato la Sede titolare di Castello di Tatroporto.

Sull’Osservatore Romano la recensione del nuovo libro sulla santità salesiana di don Pierluigi Cameroni

La santità anche per te! In compagnia dei santi salesiani, è il nuovo libro di don Pierluigi Cameroni, postulatore generale della Congregazione e Famiglia Salesiana ed è stato recensito da Roberto Cutaia sull’Osservatore Romano.

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I salesiani, sono gioielli incastonati nell’immenso universo, le “miti” aquile della Chiesa cattolica. Non sono comode affermazioni o congetture da confermare in qualche torre d’avorio del mondo accademico. Tutt’altro, ci troviamo davanti all’ordine fondato da san Giovanni Bosco (1815-1888) — uno dei più grandi fondatori di Istituti religiosi nella Chiesa — congregazione illuminata dalla santità fiorita e maturata nel giardino del carisma salesiano, fatto di 172 (elenco aggiornato al 1o gennaio 2020) tra santi, beati, venerabili e servi di Dio. Ora qui si dà spazio al libro di don Pierluigi Cameroni, La santità anche per te! In compagnia dei santi salesiani (Elledici, Torino, 2020, pagine 289, euro 14), vera mappa topografica, un calepino ricco di dettagli, che svelano al mondo intero, il modo di comprendere più a fondo la carta d’identità della Famiglia Salesiana.

Scrive nell’introduzione il rettor maggiore don Ángel Fernández Artime, che viene offerto in unico volume «quel ricco patrimonio di santità che, nato da don Bosco, giunge fino ai nostri giorni», «perché il cammino di santità è un percorso da fare insieme, nella compagnia dei santi. La santità si sperimenta insieme e si raggiunge insieme. I santi sono sempre in compagnia: dove ve n’è uno, ne troviamo sempre molti altri».

I salesiani, tra i religiosi della Chiesa cattolica, dopo la Compagnia di Gesù, con circa 15.000 membri sono l’istituto più numeroso. Tant’è che la postulazione salesiana può vantare 9 santi, 118 beati, 17 venerabili e 28 servi di Dio. Da Domenico Savio a Laura Vicuña, Zeffirino Namuncurá, Franciszek Kęsy, Andrea Beltrami, Teresa Valsé Pantellini, Alberto Marvelli, Karol Golda, ebbene sono 46 tra santi, beati, venerabili e servi di Dio al di sotto dei 29 anni. E se immaginiamo il tronco d’albero, don Bosco, e i rami i suoi figli spirituali, «fioriti in ricchissimi e diversissimi frutti di santità. Da don Bosco fino ai nostri giorni — spiega don Cameroni, postulatore generale della Congregazione e Famiglia Salesiana — riconosciamo una tradizione di santità a cui merita dare attenzione, perché incarnazione del carisma che da lui ha avuto origine e che si è espresso in una pluralità di stati di vita». In ogni albero si possono avvistare rami taluni sporgenti e altri nascosti e non perché meno importanti, ma perché posti a svolgere opere a livelli e piani differenti così come avviene nella Chiesa cattolica, migliaia di sacerdoti, suore e fedeli laici ignoti probabilmente ai più, ma in realtà grandi custodi del patrimonio di missionarietà della Chiesa nel mondo. E non culliamoci del fatto che i testimoni salesiani Come stelle nel cielo, tra l’altro, titolo di un libro anch’esso emblematico dello stesso Cameroni (Velar-Elledici, Gorle-Bergamo, 2015, pagine 320), essendo “miti di cuore”, siano esenti dal martirio. Nient’affatto, leggendo e ripercorrendo la vita dei salesiani, emerge la “candida schiera dei martiri”, 117 (uomini e donne) che hanno sigillato nel sangue il loro essere discepoli di Cristo, «vescovi, sacerdoti, consacrati, giovani, laici che hanno testimoniato la fedeltà a Cristo e al Vangelo fino al sacrificio supremo della vita».

Dai protomartiri Luigi Versiglia a Callisto Caravario, uccisi in Cina nel 1930 per difendere la vita di alcune giovani donne catechiste, a padre Rodolfo Lunkenbein e all’indio Simão Bororo, assassinati nel cortile della missione salesiana di Meruri (Brasile) nel 1976. E ancora don Cameroni: «Si tratta di uomini e donne, giovani e adulti, consacrati e laici, vescovi e missionari che in contesti storici, culturali, sociali diversi nel tempo e nello spazio hanno fatto brillare di singolare luce il carisma salesiano, rappresentando un patrimonio che svolge un ruolo efficace nella vita e nella comunità dei credenti e per gli uomini di buona volontà». Nel variopinto mondo salesiano inevitabilmente visibile è il ramo fem- minile (Figlie di Maria Ausiliatrice). Sottolinea Cameroni: «Anzitutto Margherita Occhiena ad incarnare quella presenza materna che segna le origini dell’esperienza oratoriana, tanto da essere universalmente chiamata Mamma; tra le Figlie di Maria Ausiliatrice santa Maria Domenica Mazzarello a Mornese, con le prime sorelle, visse con sensibilità propria della donna l’incontro con bambine e ragazze povere, accolte nella prima casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice» e, «sulla scia si possono ricordare Maria Maddalena Morano in Sicilia, suor Maria Troncatti, la madrecita, tra gli Shuar della foresta amazzonica. E poi la cooperatrice Donna Dorotea De Chopitea, e le beate Eusebia Palomino e Alexandrina da Costa».

Una dinamica quella di don Bosco che ha imparato da Dio, direbbe san Paolo, theodidaktoi cioè istruiti da Dio, imperniata dall’amorevole servizio alla persona, ispirata e tenuta viva dal motto del fondatore Da mihi animas, cetera tolle (Signore datemi anime prendetevi tutte le altre cose). «Siamo depositari di una preziosa eredità, che merita di essere meglio conosciuta e valorizzata. I santi, beati, venerabili e servi di Dio sono pepite preziose che vengono sottratte dall’oscurità della miniera per poter brillare e riflettere nella Chiesa e nella Famiglia Salesiana lo splendore della verità e della carità di Cristo».

Info ANS: “Cari Confratelli…” il Rettor Maggiore si rivolge a tutti i salesiani.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS che annuncia un nuovo messaggio del Rettor Maggiore a tutti i confratelli del mondo.

Da oggi è disponibile in rete il nuovo video della rubrica “Cari Confratelli”, che il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha registrato a Valdocco. Il Successore di Don Bosco parla alla Famiglia Salesiana dal Museo Casa Don Bosco, un luogo che ha riaperto le sue porte il 4 ottobre scorso,

“per offrirci una profonda e vera esperienza di salesianità, che ci permetterà di toccare con le mani la vera storia di Don Bosco: i suoi sogni, la sua realtà, la sua fede, i suoi problemi”.

Da Valdocco, il Rettor Maggiore ripercorre la storia salesiana, ricca e profonda, che ha per protagonisti anche tanti giovani che hanno scelto di vivere “una vita santa” e di servire gli altri, sull’esempio di Don Bosco.

E poi i missionari, che dal giorno della prima spedizione non hanno mai più smesso di portare nel mondo il carisma salesiano arrivando, oggi, da Valparaíso a Pechino.

“È qui, carissimi confratelli tutti, che Don Bosco ci aspetta per fare un cammino – ricorda il Rettor Maggiore – un cammino spirituale e di interiorità, per toccare da vicino la stessa esperienza che lui ha vissuto”.

Il video completo del “Cari Confratelli” è disponibile nei diversi canali linguistici di ANSChannel e sul sito sdb.org.

145° anniversario della prima spedizione missionaria, MGS IC lo celebra online

Pubblichiamo l’invito del MGS Italia Centrale a festeggiare l’anniversario della prima spedizione missionaria, partita da Genova l’11 novembre 1875, con la modalità online.

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Il prossimo mercoledì 11 novembre sarà vissuto l’Anniversario della Prima Spedizione Missionaria online così da permetterci di condividere questa giornata importante per la nostra famiglia.

L’invito è aperto a tutti: laici corresponsabili, giovani, comunità religiose.

Il Programma dettagliato lo trovate in ALLEGATO insieme alla Locandina. Vivremo la giornata in quattro MOMENTI che ci faranno fare un itinerario nella storia tra passato, presente e futuro, insieme a dei momenti di preghiera. Molto importante sarà il momento della condivisione del Sogno Missionario per l’MGSIC e della Buonanotte.

 

Quali Salesiani per il giovani di oggi? Il percorso di formazione per approfondire il CG28

Papa Francesco nella lettera al CG 28 ha richiamato il carisma della presenza per mostrare che l’educatore pone la sua fiducia nell’azione del Signore. La presenza del salesiano, in particolare si riferisce al coadiutore, è gratuita e gioiosa in mezzo ai giovani. Inoltre, come quella di mamma Margherita e delle donne dei nostri ambienti, è una presenza reale, effettiva ed affettiva che si declina come ospitalità e come casa. 

Nasce da qui il ciclo di incontri organizzato dal Centro Studi “Opera Tabernacoli Viventi” in collaborazione con la CISI Formazione e rivolto ai salesiani che vuole approfondire il CG 28 come occasione di formazione permanente.

Il Rettor Maggiore nel discorso finale e nelle linee programmatiche per il sessennio pone l’apice delle sfide nella profondità carismatica, il cui fondamento è la relazione con Gesù Cristo, e nel vivere il “sacramento salesiano” della presenza. 

Il CG 28 al n° 37 ha indicato nella sinodalità missionaria la via per la conversione del cuore e della mente, la direzione della pastorale giovanile e la modalità per realizzare negli uomini e nelle donne di comunione la costruzione dello spirito di famiglia e la condivisione della missione. Al n° 3 ha inoltre indicato nel campo dell’affettività con tutte le questioni legate al genere e all’identità sessuale una sfida alla nostra visione antropologica.  

Obiettivo

Approfondire l’identità carismatica a partire dal “sacramento salesiano della presenza” nella forma della sinodalità missionaria con una sottolineatura della dimensione affettiva 

Modalità

Attraverso incontri di formazione on line nello stile dell’intervista (35’- 40’) e con la possibilità di sviscerare il tema mediante domande in chat dei partecipanti (30’). Gli incontri potranno anche essere registrati e rivisti in un altro momento.

Destinatari

Tutti i salesiani in formazione iniziale e permanente che desiderano vivere un approfondimento carismatico a partire dal CG 28.

Tematiche, relatori, date

  1. L’Antropologia della santità salesiana (intervista a Lodovica Zanet, collaboratrice della Postulazione Generale SDB): Sabato 14 novembre (h 9-10,15)
  2. Il “sacramento salesiano della presenza” (intervista a don Angel Fernandez Artime, Rettor Maggiore): Sabato 5 dicembre (h 9-10,15)
  3. Il sacramento della presenza eucaristica: approfondimenti teologici e spirituali (dialogo con padre François-Marie Léthel O.C.D.): Sabato 23 gennaio (h 9-10,15)
  4. La sinodalità missionaria verso i giovani più poveri in chiave eucaristica (intervista con don Roberto Carelli SDB): Sabato 20 febbraio (h 9-10,15)
  5. Affettività ed Eucarestia: per un itinerario di educazione all’amore (dialogo con don Andrea Bozzolo SDB): Sabato 20 marzo (h 9-10,15)
  6. Il “sacramento della presenza” nell’esperienza di due donne salesiane cooperatrici: Alexandrina Da Costa e Vera Grita (dialogo con Maria Rita Scrimieri, coordinatrice Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi”) Sabato 17 aprile (h 9-10,15)

La proposta di formazione potrebbe sfociare, per chi lo desidera, in un momento di formazione più specifico sull’Opera dei Tabernacoli Viventi di tre o quattro giorni in estate per approfondirne i contenuti e i risvolti per la propria vita salesiana.

Gli incontri verranno trasmessi in streaming sulla Pagina Facebook di Salesiani Don Bosco Italia 

 

 

 

Intitolazione della piazza antistante il municipio di Montaldo Torinese alla Beata Madre Maddalena Morano

Si riceve ed inoltra il comunicato stampa, a cura della Figlie di Maria Ausiliatrice, relativo all’intitolazione della piazza antistante il municipio di Montaldo Torinese alla Beata Madre Maddalena Morano che avverrà domenica 8 novembre, ore 10,30. Don Enrico Trombino benedirà la piazza.

COMUNICATO STAMPA
Intitolazione della piazza antistante il municipio di Montaldo Torinese alla Beata Madre Maddalena MORANO.

Domenica 8 novembre avrà luogo a Montaldo Torinese l’intitolazione della piazza antistante il Municipio: si chiamerà piazza Maddalena Morano. La scelta dell’amministrazione si rivela particolarmente felice perché permette alla cittadinanza di conoscere meglio una figura che ha operato nel paese in modo significativo dal 1866 al 1878 pur essendo più conosciuta altrove, ad esempio in Sicilia, la terra che l’ha accolta dopo la professione religiosa e in cui ha fondato case delle Figlie di Maria Ausliatrice, scuole, oratori con una dedizione straordinaria e un’ incrollabile fiducia in Dio.

Ma i primi 30 anni di vita di Maddalena Morano, la sua esistenza da laica, la portarono proprio a Montaldo e in questo piccolo paese della collina la sua presenza assunse un particolare risalto. Vi giunse nel 1866 con il diploma di maestra, diploma conseguito con grossi sacrifici , accolta con diffidenza come “ forestiera”, lei che arrivava da Buttigliera. Ma in breve conquistò la stima e l’affetto non solo degli allievi e delle loro famiglie ma di tutto il paese. Donna concreta, aiutava i poveri, svolgendo per così dire il ruolo di assistente sociale. Le testimonianze la ricordano come un’insegnante preparata, rigorosa, appassionata ma anche allegra; amava i suoi allievi e si prendeva davvero cura di loro. Potè scegliere con libertà di seguire la sua vocazione religiosa solo dopo aver assicurato alla madre, vedova e povera, una vecchiaia dignitosa. Una figura, quella di Maddalena Morano, emblematica ed efficace anche ai nostri giorni, per molti versi “ moderna”.

Montaldo le dedica una piazza nei luoghi dove lei visse ed esercitò la sua professione di insegnante, frequentando assiduamente la chiesa, ugualmente stimata e ritenuta insostituibile sia dal parroco che dal sindaco.
Il persistere della diffusione del Covid 19 purtroppo costringe ad un’inaugurazione in assenza di pubblico, molto ridimensionata rispetto al progetto iniziale che prevedeva una rappresentanza delle Figlie di Maria Ausliatrice di Alì Terme (Messina), patria “ del cuore” di Madre Morano in Sicilia.

L’auspicio è di poter dedicare, quando la situazione si normalizzerà, ben altro spazio alla figura di questa donna esemplare, pragmatica, determinata .

La giornata di domenica 8 novembre avrà inizio con la S. Messa delle ore 9, celebrata dal parroco di Andezeno e Montaldo don Enrico Trombino nella Chiesa dei SS. Vittore e Corona. Una Figlia di Maria Ausiliatrice, ordine a cui apparteneva la beata Madre Morano, delineerà un breve profilo della sua biografia e delle opere, mentre Valeria Martano, presidente dell’associazione di volontariato V.I.T.A. ed ex insegnante, presenterà brevemente l’attualità dell’impegno pedagogico di Maddalena Morano.

Alle ore 10,30 davanti al Municipio Don Enrico Trombino benedirà la piazza.

Alla presenza del Sindaco di Montaldo Torinese, Sergio Gaiotti, Emanuela Cardis, assessore alla Cultura del Comune, e Giovanni Varetto, presidente dell’ associazione Montaldo Cultura, consegneranno ai diciottenni Montaldesi copia della Costituzione italiana.

L’intitolazione della piazza consisterà in pochi, semplici gesti, ma permetterà di conoscere meglio ed apprezzare le virtù, laiche e cristiane, di Maddalena Morano, donna coraggiosa ed insegnante appassionata del suo lavoro.

INFO

Sr Monica Roncari
Ufficio Comunicazioni Sociali
Figlie di Maria Ausiliatrice Piemonte e Valle d’Aosta
Piazza Maria Ausiliatrice, 35
10152 Torino
011 4604611

“Da nobis animam”: l’evento online dei Salesiani Cooperatori per rafforzare l’appartenenza

«I primi commenti, ricevuti già nel corso dello svolgimento e subito dopo l’incontro, mi permettono di affermare che l’obiettivo che ci siamo dati è stato pienamente realizzato. E l’obiettivo era sostanzialmente questo: offrire ai Salesiani Cooperatori della nostra Regione un’occasione per rinnovare il senso di appartenenza e per consolidare le nostre relazioni, in un tempo così particolare e difficile come quello attuale. Dopo che l’emergenza sanitaria ci ha indotti a sospendere il meeting regionale, abbiamo ritenuto utile ed importante offrire comunque una occasione di incontro e di condivisione». Sono le parole di Carlo Pellegrino, Salesiano Cooperatore e Consigliere mondiale per l’Associazione della Regione Italia-Medio Oriente-Malta, a conclusione dell’evento on line “Da Nobis Animam” tenutosi nel pomeriggio del 24 ottobre e che ha coinvolto in diretta circa 5500 Cooperatori, Delegati, Aspiranti, membri dei Laboratori Mamma Margherita.
«Con questa iniziativa – continua Pellegrino – abbiamo dato il via alla preparazione del prossimo Congresso regionale, in programma per il mese di aprile 2021, coinvolgendo tutti i Centri in un lavoro di riflessione che possa dare nuovo slancio e nuove prospettive alla nostra Associazione. Siamo speranzosi che il congresso possa svolgersi, anche se ancora non siamo in grado di definirne le modalità. Se le condizioni lo consentiranno, sarà anche l’occasione per eleggere il nuovo Consigliere mondiale della nostra Regione per il prossimo sessennio. Ci auguriamo che siano numerosi i Salesiani Cooperatori e Salesiane Cooperatrici che daranno la propria disponibilità per assumere questo incarico, nello spirito indicatoci dal Progetto di Vita Apostolica: Il servizio di animazione e di responsabilità nell’Associazione è servizio di apostolato».

Per questo, lungo il pomeriggio, si sono alternate le storie e le voci dei tredici Coordinatori Provinciali, della Delegata FMA Elena Cavaliere e del Delegato SDB Giuseppe Buccellato, nonché di quanti animano i diversi settori della grande famiglia dei Cooperatori: formazione, pastorale familiare, giovanile, socio-politico. Il tutto è stato curato dal settore della Comunicazione guidato da Enzo Del Giudice, da un’équipe che ha preparato i numerosi contributi video e la diretta, con la dinamica conduzione della siciliana Ivana Lorenzano e del marchigiano Italo.