Estate Animandoland 2018

Si pubblica qui di seguito la proposta rivolta agli oratori estivi per l’estate 2018

ANIMANDOLAND 2018 – Giochi senza Barriere
è un parco attività – temporaneo – pensato per gruppi di bambini e ragazzi.
È un’opportunità” ludico/educativa per tutti, pensata per vivere un’esperienza aggregativa in un contesto di gioco.
Animando è specializzata nell’animazione di feste di compleanno per bambini. Un compleanno in compagnia di Animando è un viaggio nel regno della fantasia, della scoperta e del divertimento. Un viaggio ogni volta diverso, ma sempre coinvolgente e a misura di bimbo.

Parrocchia ” Chiesa della Visitazione di Maria Vergine e di San Barnaba ” Str. Castello di Mirafiori, 42, 10135 Torino TO

 

 

INFO E PRENOTAZIONI
Alessandra Grimaldi
info@animando.it

www.animando.it
www.cooperativasocialeet.it 

 

Don Bosco al Salone del Libro 2018

ELLEDICI EDITRICE
AL 31° SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO
10-14 Maggio 2018

L’Editrice Elledici sarà presente al prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino, nel Padiglione 2 – Stand L101 con  “UN APERITIVO CON L’AUTORE”, sette presentazioni editoriali mediate da diversi giornalisti, un occasione unica per poter parlare e confrontarsi con diversi autori della casa editrice di Don Bosco.

Quando si parla di San Giovanni Bosco occorre riferirsi certamente alle sue grandi opere sociali senza trascurare il suo instancabile lavoro intellettuale. Don Bosco, infatti, dedicava molto del suo tempo, soprattutto quello notturno, a scrivere. Non era solo l’uomo delle opere esterne; era anche – come si dice – un uomo di penna. Non è un caso che la Chiesa lo abbia nominato co-patrono della buona stampa insieme a San Francesco di Sales.

La presenza al Salone quindi come continuazione di quella stessa opera, iniziata due secoli orsono, nella valorizzazione della cultura e nella diffusione dei valori della conoscenza.

Don Bosco, non solo il santo dei giovani, bensì l’apostolo della buona stampa e della divulgazione di idee, in Italia e in 132 paesi nel Mondo.

Guarda la Gallery delle presentazioni editoriali

 

 

Giovedì 10 maggio 2018


ore 12.00

BRUNO FERRERO
autore del libro IL SOGNO DELLA MELA
a colloquio con Salvo Ganci, giornalista.


ore 17.00

GIACOMO DACQUINO
autore del libro PSICOLOGIA DI PAPA FRANCESCO
a colloquio con Francesco Antonioli, giornalista.

Venerdì 11 maggio 2018


ore 12.00

SILVIA SCARANARI
autrice del libro ISLAM. 100 E PIU’ DOMANDE
a colloquio con Salvo Ganci, giornalista.

Sabato 12 maggio 2018


ore 12.00

PAPA FRANCESCO GIORNALISTA
di Gianpiero Gamaleri e Fabrizio Noli
Marco Politi a colloquio con Don Valerio Bocci, Direttore Generale Editrice Elledici.


Domenica 13 maggio 2018


ore 14.00

LUCA PEYRON
autore del libro PER UNA PASTORALE UNIVERSITARIA
a colloquio con Salvo Ganci, giornalista.


Lunedì 14 maggio 2018


ore 12.00

ANGELICA ZANINI
disegnatrice del libro SALMI PER IL BIBLE JOURNALING
a colloquio con Salvo Ganci, giornalista.


ore 14.00

LUCA DESSERAFINO
autore del libro MAIN. MARIA DOMENICA MAZZARELLO
a colloquio con Salvo Ganci, giornalista.

Per maggiori informazioni

 

 

 

 

 

Una novena “mondiale” a Maria Ausiliatrice

In questo 2018 si celebrano i 150 anni dall’inaugurazione e consacrazione della basilica di Maria Ausiliatrice di Torino (1868-2018). Per festeggiare quest’importante anniversario il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, con il sostegno del Dicastero per la Comunicazione Sociale, ha lanciato un’iniziativa per unire tutta la Famiglia Salesiana in preghiera attorno a Maria: una novena “mondiale” all’Ausiliatrice in vista della sua festa (24 maggio), realizzata attraverso dei video che saranno resi disponibili nei prossimi giorni su vari canali.

La struttura della novena prevede per ogni giorno:

  • la presentazione del tema quotidiano da parte del Rettor Maggiore;
  • il racconto di uno dei sogni di Don Bosco, selezionati tra i principali sogni in cui compare la Vergine Maria e curati nei testi da don Bruno Ferrero, Direttore del Bollettino Salesiano italiano;
  • un commento sul sogno da parte del Rettor Maggiore;
  • una breve testimonianza di un membro della Famiglia Salesiana;
  • delle invocazioni conclusive.

I video, realizzati grazie alla collaborazione dell’équipe di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME), sono stati pensati per essere diffusi e utilizzati nei momenti di preghiera comunitaria nella case salesiane e della Famiglia Salesiana in tutto il mondo, così come nei tradizionali momenti del “buon giorno” o della “buona notte” nelle parrocchie o negli oratori.

Per questo motivo i video della novena saranno resi disponibili in italiano, inglese e spagnolo già a partire dal 10 maggio su vari canali:

SDB.org
ANS - Pagina Flickr
ANS - Canale Youtube

Dal 14 maggio, inoltre, saranno quotidianamente inseriti sul sito di ANS e resi disponibili anche in francese e portoghese.

Chi desiderasse provvedere alla loro traduzione in altre lingue, potrà richiedere i materiali alla redazione di ANS.

Video di presentazione della novena

 

(Articolo tratto da ANS – Agenzia Info Salesiana) 

I bambini e giovani del mondo affrontano la sfida di Laudato si’: la cura della casa comune

“Io Posso” è un progetto di azione educativa per lavorare didatticamente sulla Carta Enciclica di Papa Francesco su “La cura della casa comune”, Laudato Si’. Con il patrocinio della Congregazione per l’Educazione Cattolica, l’OIEC – organizzazione internazionale dell’educazione cattolica, in collaborazione con entità diverse, ha preparato il progetto denominato “Io Posso” che può essere applicato in modi diversi, nelle scuole e nei centri di formazione professionale.

Questo progetto, con una propria metodologia (“Metodologia del Design for Change”) propone la creazione di un movimento globale per il cambiamento e il miglioramento della casa comune e la dignità della persona umana che dà risalto a bambini, adolescenti e giovani per trasformare la loro realtà e i loro contesti, danno luogo a migliaia o milioni di storie di cambiamento.  Con le sfide che Laudato Si’ presenta, i bambini e i giovani di tutto il mondo si impegnano, a loro volta, a raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile (ODS) per l’anno 2030.

In comunione con Papa Francesco, si segnala al link qui di seguito la lettura di questo progetto per creare questo grande movimento di azione per il bene comune e il futuro delle nuove generazioni.

Panama – Il Movimento Giovanile Salesiano in cammino verso la GMG di Panama 2019

Dal 22 al 27 gennaio 2019 si terrà a Panama la XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù. A pochi mesi dalla celebrazione del Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, Papa Francesco incontrerà giovani da tutto il mondo nel Paese del canale, terra tra due oceani e ponte tra due continenti. Gruppi del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) da tutto il mondo iniziano a prepararsi in vista di questo importante appuntamento ecclesiale.

La Giornata Mondiale della Gioventù del 2016 a Cracovia concluse un ciclo di tre GMG dedicate al tema delle beatitudini. Pochi mesi più tardi Papa Francesco annunciò i temi per le successive tre Giornate: “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente” (2017), “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio” (2018) ed “Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola” (2019). Un triennio in continuità con il precedente, nel segno di Maria, colei che tutte le generazioni chiameranno beata.

Già nel suo incontro con i volontari al termine della GMG di Cracovia, Papa Francesco aveva indicato la Madre di Gesù come modello. Sempre in quell’occasione, il Santo Padre aveva invitato i giovani a far memoria del passato, avere coraggio nel presente e avere/essere speranza per il futuro. I tre temi da lui annunciati per l’itinerario verso Panama, quindi, insieme ad una forte connotazione mariana, richiamano l’immagine di una gioventù in cammino tra passato (2017), presente (2018) e futuro (2019), animata dalle tre virtù teologali: fede, carità e speranza.

A partire da Panama e dall’Ispettoria dell’America Centrale, i gruppi del MGS si stanno preparando a partecipare a quest’importante incontro. Come è ormai tradizione, questi gruppi si ritroveranno durante la GMG per una giornata di riflessione, condivisione, festa e preghiera, insieme al Rettor Maggiore dei Salesiani e alla Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice: mercoledì 23 gennaio 2019 si celebrerà a Panama il prossimo incontro mondiale del Movimento Giovanile Salesiano. Al mattino, delegazioni nazionali dai cinque continenti si ritroveranno per il Forum MGS e dal pomeriggio inizierà la Festa mondiale, che si concluderà con una veglia di preghiera.

Il Dicastero per la Pastorale Giovanile Salesiana, i responsabili della Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Centro America e i giovani del MGS locale sono già al lavoro per accogliere i pellegrini che prenderanno parte a questo promettente appuntamento.

(Articolo tratto da ANS – Agenzia Info Salesiana)

Tornare alle radici per unʼidentità più forte

Si segnala l’approfondimento realizzato da Marina Lomunno nel Supplemento ad Avvenire del 29 aprile 2018 “Noi & Famiglia” circa la storia di Paolo La Francesca – figlio adottivo di una famiglia di Trapani che dopo un lungo percorso ha ritrovato la mamma biologica – e un accurato resoconto del seminario, tenutosi a Roma presso lo spazio “We Gil” a Trastevere domenica 25 marzo e promosso da Amici di don Bosco in sinergia con l’Arai, l’Agenzia regionale per le adozioni internazionali e il Servizio pubblico per le adozioni della Regione Lazio, sul tema “L’intreccio tra presente e futuro nel racconto dell’adozione“, dove si è messo al centro del confronto il diritto all’identità dei ragazzi con alle spalle una storia di adozione. Buona Lettura!

«A 30 anni ho ritrovato mia mamma in Brasile»

La maternità e la paternità non si identificano semplicemente con la procreazione biologica, perché “nato da” non è sinonimo di “figlio di”. Così il cardinale Carlo Maria Martini introduceva a Milano nel 1997 il Convegno europeo sui bambini senza famiglia e l’adozione. Parole attualissime in cui si riconoscono i genitori adottivi che ad un certo punto, prima o poi, devono fare i conti con quel figlio o quella figlia «nati da un’altra pancia», magari in un altro continente che ha bisogno di capire da dove viene per accettarsi, per accettare i genitori che l’hanno cresciuto senza partorirlo. È la storia di Paolo La Francesca, 30 anni, sposato, una figlia, poliziotto alla Questura di Torino (tra gli altri ha scortato anche don Luigi Ciotti), nato in Brasile e adottato a 20 giorni da una famiglia italiana di Trapani. La sua testimonianza che ha raccontato in un libro (consigliato a tutti i genitori e i figli adottivi) intitolato “Il profumo della speranza” (Armando Editore, Roma 2017), è stata al centro, lo scorso 24 marzo a Torino, del secondo appuntamento dell’itinerario sulla ricerca delle proprie radici promosso dall’Associazione Amici di don Bosco (accreditata dal Governo italiano per le adozioni internazionali in India, Colombia, Filippine, Mongolia e Benin) che ha sede in via Maria Ausiliatrice 32 presso la Casa madre dei Salesiani.

Un tema molto delicato, come sottolinea Daniela Bertolusso, di amici di Don Bosco «in un tempo dove alcuni organi di informazione – anche sull’onda dei presunti facili ritrovamenti tramite i social media di genitori naturali tra parte degli adottati – orientano l’opinione pubblica a pensare che tutte le storie dei ricongiungimenti siano “a lieto fine”. Ma, come ha raccontato Paolo La Francesca, l’inquietudine che ogni figlio adottato si porta dentro, soprattutto se nato in un Paese lontano, ha bisogno di tempo per trasformarsi da sofferenza in speranza. E, soprattutto, c’è bisogno di rispetto per l’adottato che ha diritto a sapere la verità sulle sue origini; per la scelta della madre e del padre (quando c’è) naturali che spesso non hanno alternative a far crescere il proprio figlio in un’altra famiglia; e rispetto per i genitori adottivi che hanno cresciuto un figlio o una figlia che ad un certo punto sembra voler scappare.

Paolo La Francesca narra con lucidità e fermezza, senza nascondere luci ed ombre e la paura di essere abbandonato due volte (tutte le storie non sono a lieto fine!), il percorso che l’ha condotto all’incontro con la mamma di nascita e i suoi fratelli e dell’integrazione tra le sue due famiglie. Ma ci sono voluti 30 anni, il superamento – grazie a due genitori pazienti e tenaci, delle crisi adolescenziali – dei silenzi, delle porte sbattute, dei «tanto non siete mia madre e mio padre…». E poi l’incontro con la donna giusta e la nascita di una bambina che ha convinto Paolo ad andare in Brasile «a cercare la seconda nonna». Una vita insomma, un percorso di conoscenza di se stesso prima che delle sue doppie origini. E che, a 30 anni, fa scrivere a Paolo alla fine del suo libro, dopo aver ritrovato la madre che l’ha partorito e riabbracciato al ritorno dal Brasile la madre adottiva: «L’amore di una mamma è sempre amore, è un assoluto che può sbocciare e spandere il suo profumo nei modi più diversi, al di là dei modi in cui si diventa mamme, al di là dei vissuti differenti, al di là di tutto».

Una Stella al Merito del Lavoro per il Consigliere Comunale L. Gianasso

Ecco la comunicazione da parte del primo cittadino castelnovese, Giorgio Musso, circa il riconoscimento, mediante la Stella al Merito del Lavoro 2018, al consigliere comunale emerito, Lorenzo Gianasso.

Comunico con grande piacere, che al nostro già consigliere comunale emerito, Dott. Lorenzo Gianasso, è stata riconosciuta la Stella al Merito del Lavoro 2018.

La consegna della Stella al Merito si terrà il 1 Maggio 2018 presso il Conservatorio di Torino.

Tutta la Comunità di Castelnuovo don Bosco, plaude a questo riconoscimento di un intera vita esemplare dedicata al lavoro e all’impegno nel settore dei Servizi.

Giorgio Musso

Chi è il Dott. Lorenzo Gianasso

GIANASSO Lorenzo
Nato a Torino nel giugno 1950 e ora residente in Castelnuovo Don Bosco, laureato in giurisprudenza.

Assunto in INA Assitalia in qualità di liquidatore sinistri presso l’Ispettorato Sinistri di Torino in data 10 maggio 1971.
Nel febbraio 1980 nominato titolare dell’Ispettorato Sinistri Assitalia di Cuneo.
Nel maggio 1986 passaggio a Funzionario e successiva nomina a titolare dell’Ispettorato Sinistri di Torino.
Nel giugno 1998 nominato Responsabile Organizzativo di Zona del Piemonte. Nel settembre 1999 l’incarico viene esteso a Liguria e Valle D’Aosta.
Con il passaggio in GGL S.p.A. (Gruppo Generali Liquidazione Danni in seguito denominata GBS – Generali Business Solutions) nel gennaio 2002 assegnato come Coordinatore dell’Area Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta sino al 2005.
Da aprile 2006 sino a giugno 2007 assegnato all’Ufficio Controllo Tecnico Direzionale. Da luglio 2007 al 30 giugno 2008 assegnato all’Ufficio Analisi Sinistri Complessi, maturando a tale data un’anzianità di gruppo pari a 37 anni.
Negli anni 1975/1988 esperienza sindacale nella CISL Settore Banche/Assicurazioni.
All’interno di tale Federazione ricoperti ruoli direttivi provinciali e regionali. Membro del Direttivo Nazionale Federazione Assicurativi.
Negli anni 2009 e 2014 eletto Consigliere Comunale nel Comune di Castelnuovo don Bosco.
Capogruppo di maggioranza negli anni 2009/2014. Dimissionario dal 2016.
Membro del Comitato Cittadino promotore delle celebrazioni per i 150 Anni dell’Unità d’Italia e degli Anniversari di San Giuseppe Cafasso, San Giovanni Bosco e San Domenico Savio.
Nelle elezioni politiche del 2013 candidato al Senato nella lista “Con Monti per l’Italia”.

Padre di tre figli:
Luca : Funzionario assicurativo presso Reale Mutua (prematuramente scomparso a seguito incidente motociclistico in data 3 maggio 2016) ;
Matteo : Chief Financial Officer / Digital Economy and Society Index Controller presso Thales Alenia Space ;
Anna Veronica : già Avvocato Civilista. Ora Diplomatica in organico presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi.

Nonno di tre bellissime nipotine.

Quale pastorale giovanile è possibile dietro le sbarre?

Si segnala la lettura qui di seguito dell’intervista a cura della giornalista M. Lomunno a don Domenico Ricca, cappellano del carcere minorile torinese «Ferrante Aporti»:

Torino. «Dentro, come fuori, ai giovani bisogna testimoniare il vero amore»

“Oserei dire che c’è bisogno di una pastorale giovanile che abbia “l’odore dei detenuti”, dei ragazzi minorenni e giovani adulti in attesa di giudizio o in sconto pena. Un pubblico variegato, multiforme, complesso, ma sempre adolescenti. Occorre prendere il loro odore, che è lo stesso delle periferie esistenziali, delle comunità per minori e delle accoglienze dei minori stranieri non accompagnati». Risponde così, don Domenico Ricca, salesiano, da 37 anni cappellano del carcere minorile torinese «Ferrante Aporti», alla domanda «quale pastorale giovanile è possibile dietro le sbarre?». E aggiunge: «l’Ispettore generale dei cappellani richiama come il Sinodo possa essere l’inizio di un progetto di collaborazione tra la Pastorale giovanile e gli Istituti penali per minori. Una collaborazione che non si estingua con l’evento-Sinodo, ma che duri nel tempo perché i ragazzi cambiano, i nostri cancelli sovente per i più sono dei tornelli. Ma la comunità cristiana, la pastorale giovanile, non può essere un tornello di ingresso e di uscita veloce. Se vuole avere senso e significato deve garantire continuità, anche piccola, come quei ragazzi che animano da più anni al “Ferrante” la nostra Messa festiva, magari sottraendo qualcosa al loro oratorio. Non è un sottrarre, ma un aggiungere».

Don Ricca, richiamando l’immagine scelta per il Sinodo, il discepolo amato, sottolinea la necessità di trasmettere ai giovani reclusi la certezza che Gesù ama tutti indistintamente: «Per questo, ma non solo in cella, c’è bisogno di suore e di preti, che sanno amare, che non disdegnano l’odore della strada, della periferia».

Camaiore: multata la statua di don Bosco

Si suggerisce la lettura dell’articolo sottostante a cura di Isabella Piaceri della Redazione de “La Nazione” circa l’episodio della trasporto della statua di Don Bosco che, in occasione dei festeggiamenti del 31 gennaio scorso, ha preso una multa per aver violato la ZTL di Camaiore. Buona Lettura!

Multata anche la statua del Santo. Implacabili le telecamere della Ztl

Camaiore, il parroco: “Don Bosco promette di non farlo più”

Camaiore (Lucca), 19 aprile 2018 – Anche i santi vengono “multati” nella zona a traffico limitato in centro storico a Camaiore: la statua di don Giovanni Bosco ha infatti ricevuto in questi giorni la sanzione per posta per aver violato l’area chiusa al traffico. Le telecamere l’hanno ‘beccata’ durante la trasferta da Marignana al centro storico in occasione della festa del 31 gennaio scorso. Per “multa ricevuta” potrebbe dirsi, parafrasando il film di Nino Manfredi: ma qui non si tratta di Sant’ Eusebio, ma di quello puro dei ragazzi e del primo oratorio.

Nessuna pietà, nessuno può sfugge agli obbiettivi che proteggono le strade vietate, nemmeno con l’aureola in testa: senza chiedere i dovuti permessi, il santo è arrivato a bordo di un mezzo motorizzato per poter essere celebrato durante la festa con i ragazzi del catechismo, ma non è sfuggito all’occhio delle telecamere. “Il mezzo che trasportava la statua fino alla porta della Collegiata è stato multato per aver percorso alcuni metri in zona Ztl. Don Bosco è rammaricato per lo sbaglio avvenuto e promette di non farlo più”. Questo il simpatico commento di don Gabriele Di Blasi, il giovane parroco che si occupa dell’oratorio a fianco del priore, monsignor Silvio Righi. Dopo le polemiche scoppiate per le migliaia di multe giunte per posta ai cittadini per la ztl istituita il 15 novembre scorso, dopo che fioccano i ricorsi e l’amministrazione ha decretato un periodo intermedio di ‘condono’ fino a marzo per residenti, motivi di lavoro e urgenze, il parroco ha comunicato sui social l’avventura infrazione.

“Fate del bene a tutti e del male a nessuno” era uno dei motti di don Bosco e quindi il santo, e per lui i suoi ministri terreni, se ne ‘prenderanno cura’ pagando la sanzione con estrema trasparenza. Quello che è giusto, è giusto: figuriamoci per una figura ultraterrena… La giustizia umana perdonerà l’infrazione? Il sindaco Alessandro Del Dotto ha subito messo le mani avanti sostenendo che la multa potrebbe essere ‘tolta’ se presa nel periodo intermedio e con le dovute motivazioni. Che qui esistono vista la sacralità della ricorrenza. Ma l’episodio resta originale, quasi un casuale ossimoro che potrebbe creare un caso in città: multata santità? Oppure santa intransigenza? E don Bosco ricorrerà al Giudice di Pace terreno? La stravagante vicenda non finisce qui.

Il sindaco di Betlemme incontra a Torino gli Operatori di Pace

Alimentare la pace in Palestina mediante la cooperazione, soprattutto quella che coinvolge i giovani. È questo l’impegno che Missioni Don Bosco sostiene collaborando con il VIS per un progetto di costruzione di un impianto per la produzione di energia rinnovabile a Betlemme.

Il sindaco della città, Anton Salman, sarà a Torino il prossimo 18 aprile per ringraziare le autorità e i partner di questa iniziativa, propiziata da Maurizio Baradello, cooperatore salesiano e dirigente del Comune del capoluogo subalpino deceduto lo scorso anno.

Alle ore 18,00 ci sarà un incontro organizzato da Missioni Don Bosco presso il Centro F. Peirone per il dialogo islamo-cristiano in via dei Mercanti, 10 nel quale sarà rimarcato l’impegno per la pacificazione e per la ricostruzione della Palestina ponendo in mano ai giovani concrete prospettive di sviluppo.

A fare gli onori di casa don Augusto Negri, direttore del Centro F. Peirone. Interverranno fra’ Francesco Ielpo, OFM, responsabile del Commissariato di Terra Santa per il Nord Italia, Emanuela Chiang, VIS, coordinatrice del progetto New Urban Resources – Energia rinnovabile per Betlemme e Giampietro Pettenon, presidente Missioni Don Bosco, che recentemente ha visitato centri salesiani in Israele e Palestina. Moderatore il direttore della rivista “il dialogo – al hiwar”. Paolo Girola. Parteciperanno anche Maria Bottiglieri, dell’Ufficio cooperazione internazionale e pace del Comune di Torino, e un membro della presidenza del Coordinamento Comuni per la Pace dell’Area Metropolitana torinese.

L’appuntamento è per coloro che in modi diversi si occupano del processo di pace in Medio Oriente, e fra loro i sostenitori di Missioni Don Bosco che hanno contribuito al progetto.