Fossano: giovani ed imprenditori exallievi a confronto sullo stile di don Bosco nel fare impresa

La mattinata di sabato 20 maggio ha visto radunarsi a Fossano poco meno di 100 partecipanti al primo incontro di Exallievi imprenditori e artigiani, provenienti dai nostri FAP di Bra e Fossano, in dialogo con giovani allievi ed exallievi della formazione professionale di Fossano.

Dopo i saluti di rito e di riconoscenza, il delegato ispettoriale ha sottolineato il focus dell’incontro a partire dalle modalità con cui don Bosco ha “fatto impresa” per il Regno di Dio e a servizio della crescita dei suoi giovani “buoni cristiani, onesti cittadini e fortunati abitatori del cielo”.

Sono seguite due tavole rotonde di testimonianze sui valori assunti nella Scuola Professionale di don Bosco e poi tradotti in scelte di vita, professionali, imprenditoriali ed anche missionarie. Testimonianze avvincenti tanto da accalappiare l’attenzione dei giovani allievi presenti in sala.

La mattinata si è conclusa con la visita ai laboratori e un buffet preparato dai giovani del CNOS-FAP di Savigliano.

L’evento è stato preparato da una equipe coordinata dal delegato ispettoriale degli exallievi e aventi come partecipanti sia Exallievi che Cooperatori. Preziosa la collaborazione con la Sede Regionale CNOS-FAP.

Pubblicato il libretto sintesi delle XLI Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Per dare un supporto concreto e un valido strumento per l’animazione dei gruppi della Famiglia Salesiana sul tema della Strenna del Rettor Maggiore per il 2023 – “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA DI OGGI. La dimensione laicale della famiglia di Don Bosco” – il Segretariato per la Famiglia Salesiana ha elaborato un libretto che fa sintesi dei lavori svolti nello scorso mese di gennaio nell’ambito delle XLI Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS).

Dal 12-15 gennaio a Torino-Valdocco oltre 250 membri della Famiglia Salesiana appartenenti a più di 18 gruppi hanno ascoltato, riflettuto e pregato insieme sulla dimensione laicale del carisma salesiano e sulla complementarità dei gruppi – chiamati insieme ad essere “lievito nella pasta del pane dell’umanità” –cercando di scoprire ed approfondire la volontà di Dio per la grande Famiglia Salesiana.

Il programma si è snodato tra incontri assembleari, preghiere, visite guidate ai luoghi della nascita del carisma, condivisioni, celebrazioni e momenti di cordialità.

L’agile libretto, di circa 40 pagine, graficamente curato da “IME Comunicazione”, dà pertanto conto di quanto emerso in quell’assise, a partire da quegli aspetti che sono stati individuati come i più importanti nella valorizzazione della dimensione laicale della Famiglia Salesiana, così come di quelle che sono state avvertite come le principali sfide in tal senso.

Seguono poi i testi dei relatori della tavola rotonda di venerdì 13 gennaio, che hanno favorito un ricco dialogo e confronto tra tutti i partecipanti. E si procede ancora con le sintesi dei lavori di gruppo “vocazionali” (consacrati, laici e istituti secolari) relativi alle domande: “Quale contributo può dare ciascuno dei Gruppi della Famiglia Salesiana, a partire dalla propria identità, per arricchire la laicità della nostra Famiglia? In che modo i gruppi religiosi della Famiglia Salesiana possono arricchire la complementarità laicale della nostra vocazione salesiana? E come arricchire la complementarità consacrata della nostra vocazione salesiana?”

Le ultime pagine sono dedicate alla sintesi delle presentazioni dell’ultimo giorno delle GSFS, quando i referenti di ciascun gruppo della FS rappresentato ha illustrato l’invito/esortazione rimasto maggiormente impresso dopo l’evento delle GSFS, nonché l’aspetto aspetto della laicità che dovrebbe essere intensificato per essere fermento e segno di comunione e di missione.

“Possano queste pagine servire per continuare ad approfondire la dimensione laicale della nostra Famiglia Salesiana” concludono don Joan Lluís Playà Morera, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, e don Alejandro Guevara, Animatore Spirituale dell’Associazione di Maria Ausiliatrice e (ADMA) e coordinatore delle GSFS 2023.

Presentazione del volume: “Il Carisma della Presenza e della Speranza. Un anno viaggiando con Don ÁNGEL FERNÁNDEZ ARTIME”

Martedì 30 maggio 2023 verrà presentato in Vaticano, presso il Collegio Teutonico, il racconto dei viaggi che il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha compiuto nel 2022 e all’inizio del 2023. Il libro è a cura del uo Segretario e Co-portavoce della Congregazione, don Giuseppe Costa. Di seguito la notizia apparsa sul sito InfoANS.

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I viaggi che Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, ha compiuto nel 2022 e all’inizio del 2023 sono oggetto di una pubblicazione a cura del suo Segretario e Co-portavoce della Congregazione, don Giuseppe Costa.

La raccolta va sotto il titolo “Il carisma della presenza e della speranza” e vanta, tra l’altro, una brillante presentazione del sociologo prof. Franco Garelli, dell’Università Statale di Torino.

Avvalendosi della documentazione fotografica e testuale fornita dall’ANS – Agenzia iNfo Salesiana, il curatore offre un volume bello da vedere, ma che soprattutto sottolinea il multiculturalismo delle presenze salesiane in 136 Paesi del mondo.

Martedì 30 maggio 2023 verrà presentato in Vaticano, presso il Collegio Teutonico, in uno speciale incontro con i giornalisti vaticanisti, che potranno a loro volta intervistare Don Á.F. Artime.

Questo il programma dell’appuntamento, con inizio alle ore 11:15 (UTC+2):

  • Introduce
    Don Giuseppe Costa, Segretario e portavoce del Rettor Maggiore.
  • Modera
    Angela Ambrogetti, Direttore di Acistampa.
  • Intervengono
    Domenico Agasso, Vaticanista de La Stampa;
    Gianni Cardinale, Vaticanista di Avvenire;
    Eva Fernández, Corrispondente di Cadena Cope per l’Italia e il Vaticano;
    Javier Martínez-Brocal, Corrispondente di ABC per il Vaticano.

Salesiani per il Sociale, firmato un protocollo con Formedil per contrastare l’emarginazione dei più vulnerabili e dar loro un futuro

Formedil, ente paritetico nazionale per la formazione, la sicurezza e i servizi per il lavoro in ediliziacon la sua rete di 121 enti territoriali, e Salesiani per il Sociale APS, ente non profit dei Salesiani in Italia che coordina sul territorio nazionale 88 associazioni per le attività di contrasto all’emarginazione e il disagio giovanili, hanno firmato un protocollo d’intesa per la progettazione e gestione di iniziative, per favorire nei soggetti vulnerabili, con particolare riferimento alla popolazione migrante e rifugiata, l’acquisizione delle competenze per l’avviamento ai mestieri del settore delle costruzioni promuovendo una sostenibile inclusione socio-lavorativa.

La rete territoriale di Salesiani per il Sociale garantirà il supporto socio-culturale, familiare ed educativo per promuovere la sostenibilità dei percorsi di inclusione lavorativa, anche con azioni di rafforzamento delle competenze linguistiche e analisi delle competenze.

Formedil, per attivare i percorsi socio-lavorativi, da parte sua, si impegna a facilitare lo scambio di contatti tra i suoi enti e i centri territoriali Salesiani per il Sociale.

Si tratta di un protocollo che ci aiuterà a dare futuro e speranza a tanti giovani, soprattutto migranti e rifugiati, con la formazione e la possibilità di un impiego. Salesiani per il Sociale è impegnata nell’accoglienza dei migranti e dei rifugiati, ma il nostro sistema, così come faceva Don Bosco nella Torino dell’800, non si limita a offrire un posto sicuro dove vivere, ma pensa al futuro, al lavoro, alla dignità di questi ragazzi”, dichiara don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

Per la presidente del Formedil Elena LoveraIl protocollo firmato con i Salesiani per il Sociale è un importante strumento che permetterà ai nostri enti di dare una risposta alle richieste del settore di figure con un’elevata professionalità”. “Il protocollo – aggiunge il vicepresidente Francesco Sannino – contribuirà all’integrazione e allo sviluppo sociale delle fasce più deboli contrastando così fenomeni di esclusione e emarginazione sociale”

Salesiani per il Sociale – opera in tutto il territorio nazionale come rete fatta di case famiglia, comunità di accoglienza, centri diurni e altri servizi, ispirandosi al metodo educativo Don Bosco; si compone di 88 organizzazioni (soci ordinari) diversificate in enti ecclesiastici, organizzazioni di volontariato, associazioni e cooperative sociali presenti su tutto il territorio nazionale

FORMEDIL è l’ente paritetico nazionale per la formazione, la sicurezza e i servizi per il lavoro in edilizia facente capo a una rete di 121 Enti territoriali denominati “Scuole Edili/Enti Unificati/CPT”.

Don Elio Cesari è il nuovo presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane

Di seguito pubblichiamo la nomina del nuovo presidente CNOS e segretario generale della Conferenza degli Ispettori da parte del Consigliere per la Regione Mediterranea e Presidente CISI, don Juan Carlos Pérez Godoy.

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A norma dello Statuto CISI  si dà comunicazione delle nomine che Presidente e Presidenza CISI hanno deliberato per il triennio 2023-2026 a servizio della comunione e della missione salesiana in Italia:

  • DON Elio Cesari – Presidente CNOS – Segretario Generale CISI
  • DON Giuliano Giacomazzi – Direttore Generale Federazione CNOS-Fap

A don Roberto Dal Molin e a don Fabrizio Bonalume che concludono il loro servizio presso il Centro Nazionale di Roma va tutta la nostra riconoscenza.

“Parola ai giovani. I sogni dei giovani per una chiesa solidale”: il 26 maggio a Ruvo di Puglia la presentazione del nuovo libro edito da Elledici di don Luigi Amendolagine

“Parola ai giovani. I sogni dei giovani per una chiesa solidale” è il nuovo libro di don Luigi Amendolagine edito da Elledici che verrà presentato il 26 maggio, alle ore 20, all’oratorio della parrocchia “San Domenico” di Ruvo di Puglia.

Il volume verrà presentato in un incontro moderato dalla dottoressa Maria Luisa Giancaspro, ricercatrice in Psicologia presso l’Università di Bari e durante il quale, con l’autore, dialogheranno don Rossano Sala, professore ordinario di Pastorale Giovanile all’Università Salesiana e Segretario speciale per il sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, don Gustavo Cavagnari, professore ordinario di Pastorale Giovanile all’Università Salesiana. Le conclusioni dell’incontro saranno a cura di S.E. Mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.

 

Oratorio-Centro Giovanile, intuizione prima e tipica di Don Bosco: incontri dei responsabili di tutte le Regioni

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – Si sono conclusi i tre incontri dei responsabili degli Oratori-Centri Giovanili ispettoriali, organizzati dal Settore di Pastorale Giovanile nel mese di maggio. Lo scopo di questi incontri, con più di 50 persone di tutte le Regioni, è stato quello di presentare la metodologia seguita per rinnovare il testo del Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile, per quanto riguarda l’Oratorio-Centro Giovanile. Il processo è iniziato nel novembre 2022. A luglio, a questo grande gruppo di salesiani e laici verrà chiesto il contributo finale, dopo aver ricevuto una prima sintesi dalle Ispettorie.

Il processo nelle Ispettorie, nella prima fase, è servito per la conoscenza della priorità e attualità delle strutture oratoriane, il tipo di attività svolte, i diversi fruitori delle iniziative, i maggiori problemi da affrontare, la figura del salesiano e dell’animatore che concorrono alla crescita e formazione della persona.

Questa riflessione aperta in tutta la Congregazione sull’oratorio festivo e quotidiano, costituisce un’ottima occasione per il Settore della Pastorale Giovanile nel processo di aggiornamento del Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile. Rappresenta una ricca fotografia della realtà oratoriana, segnata da una grande plasticità e versatilità di proposte. Sebbene la complessità della forma-Oratorio oggi sia evidente, è possibile rintracciare la stessa intuizione pedagogica e lo stesso spirito.

Siamo di fronte ad un tempo storico particolare, carico di stimoli, di sfide e di attese, dentro il quale ci sono differenze che vale la pena considerare e raccontare anche sulla base dei dati recentemente forniti. Ciò su cui tutti i responsabili concordano è che questa opera prima e tipica della Congregazione è una proposta urgente e necessaria per la crescita della persona dentro un respiro relazionale, attraverso proposte ricreative, religiose e sociali. È un ambiente complessivo, un luogo di relazioni, di sano divertimento, uno spazio in cui si vivono esperienze che guardano alla diversità, all’accoglienza e alla trasmissione di solidi valori da portare con sé nella vita. L’Oratorio è chiamato a essere la casa di tutti coloro che lo frequentano.

L’Oratorio, inoltre, non può limitarsi ad essere “contenitore” di attività”, ma deve sentire come primaria la necessità di fare proposte concrete e divenire laboratorio formativo. È stato notato che i giovani, i salesiani e i laici sono sempre più disponibili ad investire tempo e forze per operare in sintonia e creare insieme proposte formative e di animazione più varie e specifiche, calibrate in base alle necessità della Comunità Educativo-Pastorale (CEP).

Parlare di Oratorio-Centro Giovanile oggi, comporta un necessario riferimento al mondo giovanile attuale. I giovani sono in movimento, in situazioni sempre nuove e complesse: attraverso sentieri tortuosi, sostenuti da reticoli complessi e vasti di relazioni amicali. Si tratta di dinamiche vitali, di un cortile vivace, provocato da interessi legati al vissuto dei giovani dei diversi contesti della Congregazione.

Essendo uno spazio privilegiato e qualificato per annunciare il Vangelo ai giovani, l’Oratorio riconosce la possibilità di una appartenenza diversificata, multiculturale e multireligiosa: esso non ha preclusioni nei confronti di nessuno e non pone come condizione l’essere credenti o disponibili ad una proposta di fede.

Salesiani Cooperatori, iniziato il triennio di preparazione al 150mo anniversario dell’Associazione

Il 9 maggio 2023 è iniziato il cammino che porterà l’associazione dei Salesiani Cooperatori al 9 maggio 2026, quando ricorrerà il 150mo anniversario del riconoscimento da parte della Santa Sede dell’Associazione come associazione pubblica di fedeli.

“Vi voglio incoraggiare per il triennio che porterà alla celebrazione dei 150 anni – dice il Rettor Maggiore -, che sarà un tempo per ricordare il cammino bellissimo fatto partendo da un sogno vero che Don Bosco ha sempre avuto nel cuore, per esprimere una realtà presente che ha tanta luce e delle belle cose. Allo stesso tempo, sarà un tempo per pensare a come i salesiani cooperatori del mondo oggi devono per fedeltà al Signore Gesù e sulle orme di Don Bosco rispondere a un mondo che certamente è molto diverso dal quello delle origini. Dio vi benedica, l’Ausiliatrice protegge senza dubbio i salesiani cooperatori del mondo”.

“Cominciamo oggi questo cammino di tre anni che ci porterà al 2026, un cammino lungo che ha segnato tante trasformazioni dell’associazione perché Don Bosco ci ha voluto come salesiani esterni e come tali viviamo nel mondo e in 150 anni le società sono cambiate. Il nostro compito è vivere il presente, guardando al futuro ma soprattutto ricordando le origini. Questo è il cammino che faremo in questi tre anni, tutti i salesiani cooperatori saranno protagonisti”, aggiunge il coordinatore mondiale Antonio Boccia.

 

Italia – Ritiro silenzioso alla Scuola di Accompagnamento Salesiano

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Castelnuovo Don Bosco) – Si è recentemente concluso, al Colle Don Bosco, il ritiro silenzioso e individuale al quale hanno preso parte i partecipanti alla Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano per i Figli di Don Bosco di lingua inglese. Accompagnati da un gruppo composto da cinque guide, i partecipanti hanno vissuto un’autentica esperienza di grazia, più di quanto sperassero o avessero mai immaginato.

Don Amelito Narciso Racelis, Vicario Ispettoriale dell’Ispettoria delle Filippine Sud (FIS), ha voluto parlare della sua esperienza, descrivendola nell’omelia pronunciata durante una delle Messe previste durante il ritiro.

“Durante questo ritiro guidato ci siamo nutriti non solo del Pane della Vita nell’Eucaristia quotidiana, ma anche della Parola di Vita che le nostre guide spirituali ci hanno suggerito per riflettere, in preghiera – ha spiegato –. È stata un’esperienza ristoratrice, davvero illuminante e nutriente per l’anima. Mi sento di prendere in prestito le parole del Salmista nella liturgia di oggi: ‘Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?’”.

“Siamo grati all’équipe per aver creato questa Scuola e per aver organizzato una versione inglese di questo programma, proprio qui dove il nostro Padre Spirituale, Don Bosco, è nato e ha imparato le basi dell’accompagnamento spirituale – ha proseguito – Sento che siamo veramente benedetti per aver preso parte a questo programma e auspico che a tutti i salesiani, o quantomeno a molti altri confratelli, venga data l’opportunità di vivere un’esperienza formativa simile a questa”.

Inoltre, ha aggiunto don Racelis: “Questo ritiro mi ha confermato che una delle caratteristiche di una buona guida spirituale è la sua estrema sensibilità allo Spirito Santo. La nostra preghiera è che la Congregazione abbia presto molte più guide spirituali competenti per aiutare i giovani a scoprire la loro vera vocazione nella vita e per aiutare gli altri confratelli a discernere la volontà di Dio, per perseverare nella loro vocazione e quindi produrre molti più Santi per la Chiesa e la Congregazione, per la gloria di Dio e la salvezza delle anime”.

Ora, per i partecipanti alla Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano si apre la terza settimana ed è prevista, in questa fase, la visita ai luoghi di Don Bosco, quei posti, cioè, dove lui stesso imparò ad essere accompagnato, a fare discernimento e a seguire la volontà di Dio.

RMG – “È ora di Capitolo 28”. Disponibile in rete il video sulla quinta Linea Programmatica

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Da oggi è disponibile in rete il quinto video della serie “È ora di Capitolo 28”, nel quale il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, illustra la quinta Linea Programmatica: “PRIORITÀ ASSOLUTA per i giovani, i più poveri e i più abbandonati e indifesi”.

Il video, girato nella Basilica di Maria Ausiliatrice del Pio XI a Roma, trova nelle parole del Rettor Maggiore la spiegazione della scelta del luogo. “Don Bosco, guidato fin dal sogno dei nove anni, da Maria e da Gesù Eucaristia, ha capito che tutta la sua vita doveva essere donata per i ragazzi, per i giovani e tra questi i più poveri e bisognosi. Per noi salesiani questo diventa il nostro segno distintivo.”

Sono, questi, alcuni degli spunti offerti dal Rettor Maggiore nel video, insieme ad alcune sottolineature sulle caratteristiche che i salesiani di oggi devono avere. “Il coraggio e la fortezza di saper guardare con il cuore del Buon Pastore i giovani a loro affidati”.

Il video è disponibile in italianoinglesespagnolofrancese e portoghese, nei rispettivi canali linguistici di ANSChannel.