Missioni Don Bosco: “un sorso di amicizia con i ragazzi di tutto il mondo” – Comunicato Stampa

Sacca e borraccia da tenere nello zaino per ricordare il rispetto dell’ambiente e l’attenzione ai bambini di tutto il mondo. Sono i doni che Missioni Don Bosco ha fatto agli allievi della scuola elementare Maria Ausiliatrice di Torino ad avvio delle lezioni nel primo lunedì dell’ottobre missionario. Di seguito il comunicato stampa di Missioni Don Bosco in merito all’iniziativa.

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– Comunicato stampa –

All’Istituto Maria Ausiliatrice di Torino

Un sorso di amicizia con i ragazzi di tutto il mondo

Missioni Don Bosco ha donato una sacca e una borraccia

agli allievi delle scuole elementari, medie e superiori

Sacca e borraccia da tenere nello zaino per ricordare il rispetto dell’ambiente e l’attenzione ai bambini di tutto il mondo. Sono i doni che Missioni Don Bosco ha fatto agli allievi della scuola elementare Maria Ausiliatrice di Torino ad avvio delle lezioni nel primo lunedì dell’ottobre missionario.

Con il nuovo presidente della onlus salesiana don Daniel Antúnez oltre 250 ragazzi hanno cantato e partecipato alla benedizione degli zaini, “piccolo spazio nel quale deve trovar posto anche Gesù” ha raccomandato don Enrico Lupano che ha guidato la preghiera.

È stata la rappresentante degli studenti del liceo, Lola, a introdurre i piccoli al significato del dono. “Perché delle borracce? Perché l’acqua è molto importante, non va sprecata, bisogna fare gesti di rispetto per chi non dispone ordinariamente di questo bene” rivolgendo il pensiero a quanti nei Paesi poveri dispongono con fatica dell’acqua potabile. “Ma c’è anche un altro valore” ha aggiunto la studentessa: “sono bottigliette che sostituiscono quelle di plastica, materiale super-inquinante”.

Missioni Don Bosco lascia così nelle mani degli scolari una sorta di promemoria per pensare a un mondo che chiede riequilibrio dal punto di vista delle società e dell’ambiente.

Analoga esperienza è stata fatta all’’Istituto Agnelli di Torino, ed ha accompagnato la sensibilizzazione ai temi della fraternità.

Ogni borraccia e ogni sacca hanno lo spazio per scrivere il proprio nome non solo per ragioni di igiene ma per individualizzare le responsabilità che si assume ricevendo questo dono. Il canto che ha fatto da sottofondo a questa di consegna parlava proprio di una “chiamata per nome” per camminare nella comunità educativa che attinge i suoi valori nella vocazione cristiana.

Lo stesso gesto si è ripetuto in mattinata per gli allievi e le allieve della scuola media e del liceo affidati alle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Cagliero 11 – “Discepoli missionari” – Ottobre 2021

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°154 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Ottobre 2021.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

INTENZIONE MISSIONARIA SALESIANA
ALLA LUCE DELL’INTENZIONE DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE

Discepoli missionari

Per tante nuove vocazioni missionarie salesiane in Argentina.

IMPRONTA ECOLOGICA NEL MONDO

 

Il Consigliere Generale per le Missioni lancia un sondaggio sui Musei Missionari Salesiani

Venerdì 1 ottobre 2021, don Alfred Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni, in visita al Museo Etnologico Missionario del Colle Don Bosco, ha lanciato ufficialmente il sondaggio organizzato dal Settore Missioni sui Musei Missionari Salesiani. Tale indagine ha lo scopo di tracciare un quadro chiaro delle tipologie di musei missionari esistenti, al fine di favorire l’interscambio ed eventualmente elaborare delle linee guida sulla loro identità e finalità. Don George Menamparampil è stato incaricato come coordinatore del lavoro di ricerca.

Nella giornata, don Alfred Maravilla accompagnato da don George Menamparampil del Settore per le Missioni ha potuto incontrare don Gianni Rolandi, Direttore dell’opera del Colle Don Bosco, e la sig.ra Letizia Pecetto, responsabile del Museo Etnologico Missionario Don Bosco.

Il Museo Etnologico Missionario “Don Bosco” trova le sue origini nell’Esposizione Missionaria Vaticana del 1925 e nella Mostra sul Cinquantenario delle Missioni Salesiane nel 1926, a Torino. Nel gennaio 2000, in occasione del Grande Giubileo, venne inaugurato l’attuale allestimento, arricchito nel 2016 di nuovi contenuti multimediali.

Italia – Suor Chiara Cazzuola è la nuova Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – Le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) radunate a Roma per partecipare al XXIV Capitolo Generale delle FMA hanno eletto come Madre Generale dell’Istituto suor Chiara Cazzuola, finora Vicaria Generale. Madre Cazzuola succede a Madre Yvonne Reungoat, che guidava l’Istituto dal 2008. Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, presente per l’occasione, si è subito felicitato con la neoeletta.

Suor Chiara nasce a Campiglia Marittima, Provincia di Livorno, Italia, nel 1955. Chiede di far parte dell’Istituto FMA ed entra nell’allora Ispettoria Toscana “Santo Spirito”. Vive i primi anni della sua formazione a Castelgandolfo, non lontano da Roma, e qui, il 5 agosto 1975, emette la Prima Professione.

Si laurea in Materie letterarie e per diversi anni è docente e, successivamente, Preside in Istituti di Scuola secondaria. Per più anni è Delegata locale e ispettoriale per le Polisportive Giovanili Salesiane (PGS) e matura un’esperienza pastorale come Coordinatrice ispettoriale di Pastorale Giovanile. È Animatrice di comunità e poi Consigliera ispettoriale. Con l’unificazione delle tre Ispettorie Emiliana, Ligure e Toscana, si inserisce nel Consiglio ispettoriale con il compito di Consigliera per la Formazione e offre un contributo efficace, privilegiando cammini di comunione e di spiritualità, in stile di semplicità e rispetto delle persone, e con profondità.

Nel 2007 viene nominata Ispettrice della sua Ispettoria Emiliano-Ligure-Toscana “Madonna del Cenacolo”, con sede a La Spezia (ILS). Il CG XXII (2008) la elegge come Consigliera Visitatrice e suor Cazzuola dà la sua disponibilità affermando: “In spirito di abbandono alla volontà di Dio e confidando nell’aiuto del Signore, dico sì”.

Nel sessennio successivo visita diverse Ispettorie d’America e d’Europa e matura un’esperienza ricca di salesianità e di interculturalità. A ciascuna sua consorella regala attenzione e dedizione, l’ottimismo sorridente e buono, la capacità di cogliere i germi di vita e di speranza in ognuno e negli eventi. Persona “chiara” ed entusiasta della sua vocazione come FMA, ha in cuore una grande passione per i giovani ed esprime capacità di rapporti schietti, sereni, collaboranti.

La Madre Generale, Madre Yvonne Reungoat, la sceglie come Regolatrice del Capitolo Generale XXIII (2014) e nello stesso Capitolo viene eletta Vicaria Generale, condividendo in questo modo da vicino l’animazione e il governo con la Superiora Generale. Alla domanda della Madre dopo la votazione: “Accetti?”, con molta commozione suor Chiara risponde: “Mi fido del Signore e mi affido a Maria Ausiliatrice. Per questo dico SÌ!”.

Serve come Regolatrice anche in questo Capitolo Generale XXIV. Un caloroso applauso ha accolto la sua proclamazione ufficiale come Madre Generale e X Successora di Santa Maria Domenica Mazzarello.

 

GMS 2023 a Lisbona, si farà dall’1 al 6 agosto

Dal sito Vatican News, l’annuncio delle date della GMG del 2023, con un articolo di Benedetta Capelli.

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È nel giorno di San Francesco d’Assisi che arriva la data della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, inizialmente prevista per l’estate 2022 a Lisbona, e spostata a causa della pandemia nell’agosto 2023. La Gmg si terrà – si legge in un comunicato del Comitato Organizzatore – dal primo al 6 agosto.

Era stato il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, il 27 gennaio 2019 a Panama, al termine della Gmg, ad annunciare la sede dell’incontro mondiale dei giovani. Risale all’ottobre 2020 il lancio del logo mentre il 22 novembre, nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, nel corso della Messa celebrata dal Papa c’era stata la consegna della Croce della Giornata Mondiale della Gioventù. A gennaio 2021, il Comitato Organizzatore di Lisbona aveva presentato l’inno ufficiale intitolato Há Pressa no Ar (C’è fretta nell’aria), ispirato al tema della prossima Gmg: “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39).

“È da tanto – si legge nel comunicato – che i giovani di tutto il mondo desiderano conoscere la data della Gmg Lisbona 2023 per preparare nel dettaglio la loro venuta a Lisbona”. L’auspicio, sottolinea il cardinale Manuel Clemente, patriarca di Lisbona, è che i 22 mesi che “ci separano dalla Gmg siano un tempo di evangelizzazione per tutti”. Sono oltre 400, in maggioranza portoghesi, i volontari che stanno preparando l’evento. In ognuna delle 21 diocesi del Portogallo sono presenti anche Commissioni Organizzatrici Diocesane, responsabili della promozione del cammino di preparazione alla Gmg, istituita da Papa Giovanni Paolo II nel 1985, e da allora si è distinta come un momento di incontro e di condivisione per milioni di persone in tutto il mondo.

La prima edizione si è svolta nel 1986 a Roma, e da allora è stata celebrata nelle seguenti città: Buenos Aires (1987), Santiago di Compostela (1989), Czestochowa (1991), Denver (1993), Manila (1995), Parigi (1997), Roma (2000), Toronto (2002), Colonia (2005), Sidney (2008), Madrid (2011), Rio de Janeiro (2013), Cracovia (2016) e Panama (2019).

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone e il seguente testo "GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÃ LISBONA 2023 01-06 AGOSTO IMI 021 lisboa2023.org GMG"

Leggi anche: L’MGS fa eco al messaggio del Papa per la XXXVI GMG – ANS

Missioni Don Bosco: anteprima del Festival cinematografico Sottodiciotto – Padre Jorge Crisafulli

Per anteprima del Festival cinematografico Sottodiciotto che si svolgerà fra Bra, Saluzzo e Torino lunedì 11 e martedì 12 ottobre prossimo, il missionario salesiano Padre Jorge Crisafulli porterà la testimonianza “Ricostruire una vita dignitosa con le bambine costrette a prostituirsi a Freetown in Sierra Leone“. Di seguito il comunicato stampa di Missioni Don Bosco in merito all’iniziativa.

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– Comunicato stampa –

Anteprima del Festival cinematografico Sottodiciotto

Ricostruire una vita dignitosa con le bambine

costrette a prostituirsi a Freetown in Sierra Leone

Padre Jorge Crisafulli, missionario salesiano
a Bra, Saluzzo e Torino l’11 e il 12 ottobre

Il dramma delle bambine spinte alla prostituzione, ma anche le risposte concrete che i salesiani danno in Sierra Leone con il progetto “Fambul!” (in italiano “famiglia”): di questo si parlerà nell’anteprima del festival cinematografico “Sottodiciotto” che si svolgerà fra Bra, Saluzzo e Torino lunedì 11 e martedì 12 ottobre prossimo.

Sarà presente il testimone principale di questo progetto, l’argentino don Jorge Crisafulli, missionario in Africa da quasi 25 anni. È lui che nel 2016 ha aperto le porte del “Don Bosco Fambul “- dove si dava già accoglienza ai ragazzi di strada di Freetown – anche alle ragazze.

La condizione delle prostitute bambine è narrata dal regista spagnolo Raùl De La Fuente nel film documentario “Love” che verrà riproposto al pubblico con la programmazione di “Sottodiciotto”. Dallo schermo emerge l’impegno di p. Jorge, totalmente dedicato a strappare dalla schiavitù e dalla strada le giovani della città africana.

Questa opera cinematografica, premiata in vari festival, racconta la storia di Aminata, una delle adolescenti che per sopravvivere sono costrette a vendersi nelle baraccopoli della capitale Freetown. Orfane a causa della guerra civile in Sierra Leone fra il 1991 e il 2002 o dell’epidemia di ebola fra il 2014 e il 2016, vivono per strada come oggetti di violenza, sfruttamento e abusi. Aminata, che ha iniziato a prostituirsi all’età di 13 anni, è riuscita a salvarsi grazie a padre Crisafulli.

I salesiani oltre alla protezione e all’accoglienza offrono alle loro ospiti percorsi di formazione professionale che consentono ad esse il reinserimento sociale attraverso il lavoro.

Il programma di Sottodiciotto prevede questo tour:

  • 11 ottobre – Saluzzo, Cinema Teatro Magda Olivero, ore 21
  • 12 ottobre – Torino, Cinema Teatro Agnelli, alle ore 10
  • Bra, Cinema Vittoria, alle ore 21

Missioni Don Bosco, la onlus torinese che sostiene interventi in campo minorile attraverso le opere salesiane presenti in 134 Paesi, fornisce il sostegno economico al Don Bosco Fambul per questa attività, che fino ad oggi ha accompagnato al traguardo oltre 200 ragazze.

Riconoscimenti ufficiali dell’intervento salesiano sono stati dalle istituzioni europee e dal Vaticano.

P. Jorge Crisafulli – insieme con il presidente di Missioni Don Bosco, p. Daniel Antúnez – sarà a disposizione dei giornalisti interessati a intervistarli mezz’ora prima delle proiezioni cinematografiche in programma.

Un grande religioso, salesiano, formatore: don Giuseppe Nicolussi (1938-2021)

Si è spento il 29 settembre, ad Ancona, don Giuseppe Nicolussi, già Ispettore del Cile (1978-1984) e Superiore della Visitatoria “Maria Sede della Sapienza” dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma (2002-2008), nonché Consigliere Generale per la Formazione per due mandati (1990-2002).

“Don Nicolussi è stato un uomo di grande fede e umanità, un salesiano e un religioso esemplare, che ha dato un contributo fondamentale alla Formazione della Congregazione – ha detto di lui il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime –. Il suo cuore grande e generoso, da vero Figlio di Don Bosco, lo ha guidato in tutta la sua vita a spendersi per il bene dei giovani, soprattutto di quelli chiamati a servire nella Società Salesiana. Animato dallo zelo missionario, si è sempre speso nel servizio umile e discreto, dando in ogni circostanza la sua disponibilità a compiere la missione che gli veniva affidata, in qualsiasi parte del mondo gli venisse richiesta. Ha nutrito una robusta e filiale devozione verso Maria Ausiliatrice, e forse non è un caso che sia stato chiamato in Cielo non lontano dalla Santa Casa della Madonna di Loreto. È stato e rimane un testimone luminoso di vita consacrata e salesiana, che può essere certamente un modello per chi compie oggi i suoi primi passi nella Formazione salesiana”.

Nato il 19 ottobre 1938 a Bolzano, Giuseppe Nicolussi svolse il noviziato ad Albaré, dove emise la prima professione il 16 agosto del 1955. Dopo, vienne inviato come missionario in Cile e fu lì che  finì gli studi di Teologia e ricevette l’ordinazione sacerdotale, il 28 agosto 1965, dal cardinale salesiano Raúl Silva Henríquez.

Riconosciutene le dote intelettuale e umane fu inviato poi all’Università Cattolica di Lovanio, in Belgio dove conseguì un dottorato summa cum laude in Teologia Dogmatica.

Rientrato in Cile, entrò a far parte del corpo docente e di formazione del Teologato salesiano a Lo Cañas, Santiago, e della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Cattolica. A livello ispettoriale, fu nominato dapprima Vicario, poi Superiore, negli anni dal 1978 al 1984.

Successivamente, su richiesta dall’allora Rettor Maggiore Don Egidio Viganò va a Roma per lavorare alla stesura della nuova Ratio e alla spiegazione delle nuove Costituzioni. Tornò nuovamente in Cile come Direttore del Teologato di Lo Cañas nel 1988, rimanendovi fino al 1990, quando il Capitolo Generale 23° lo elesse Consigliere Generale per la Formazione, incaricò in cui verrà confermato anche nel successivo Capitolo Generale.

Terminato questa missione, nel 2002 venne nominato Superiore della Visitatoria dell’UPS, e dopo un sessennio di servizio, nel 2008 divenne Direttore della Casa Generalizia salesiana.

Dal 2015 si adoperava come confessore della comunità degli studenti di Teologia “Ceferino Namuncurá”, presso l’opera “Gerini” a Roma, ed anche lì è stato molto apprezzato per la sua paternità, l’umiltà, la pietà e il servizio pastorale.

L’attuale Consigliere Generale per la Formazione, don Ivo Coelho, così ha voluto ricordarlo: “Conobbi don Nicolussi quand’era Consigliere Generale per la Formazione, anche se all’epoca non avevo molti contatti con lui. Era l’uomo della Ratio, colui che aveva presieduto all’ultima grande revisione di questo importante testo. Più tardi lo conobbi come Direttore della Casa Generalizia: gentile, discreto e sempre aggiornato su ciò che accadeva nella Chiesa. Era un grande lettore e aveva un’invidiabile capacità di sintesi e di comunicazione. Ma l’ho conosciuto meglio come confessore nella comunità “Gerini” degli studenti di Teologia, ed è questo il ricordo che più mi rimarrà. Mi stupiva il modo in cui quest’uomo, che aveva fatto parte dei più alti livelli di governo della Congregazione, riusciva a inserirsi senza cerimonie nella comunità e a conquistare la fiducia degli studenti. Ha offerto un servizio molto prezioso di confessione e di accompagnamento spirituale. Ho l’impressione che aiutasse anche studenti con i loro compiti e le tesi; e per certo ci ha aiutato con alcuni testi su cui stavamo lavorando nel Settore della Formazione. Ma soprattutto don Giuseppe ci ha consegnato il meraviglioso esempio di una vita salesiana vissuta con semplicità e serenità. Ci mancherà”.

Infine, anche il Direttore della comunità “Gerini” per gli studenti di Teologia, don Adam Kazimierz Homoncik, ha condiviso con ANS alcune considerazioni su don Nicolussi: “Era un uomo di una presenza discreta e amichevole. Però anche se voleva essere discreto, faceva un bellissimo lavoro. Era veramente umano e pieno di gioia, tutti i giorni ci faceva delle barzellette intelligenti che ci faceva sorridere e imparare allo stesso tempo. Era sempre aggiornato sulla Chiesa, il mondo, la Congregazione e con la vita di ogni uno di noi! Imparava per condividere e faceva sintesi per coinvolgerci. Cercava sempre la positività, la buona stampa, la speranza. Era amico, anche quando doveva essere serio! Durante la confessione ci faceva sentire vicino il Signore! Umano nei suoi consigli e paterno nell’atteggiamento. Don Giuseppe era totalmente un uomo di Dio: si è dedicato al Signore per donarsi agli altri. Era appassionato di Don Bosco e in tutto quello che ha fatto nella sua vita ha dimostrato quanto vale la pena essere salesiano per i giovani!”.

Concorso Small Team SYM Europe per il Confronto 2022 del Movimento Giovanile Salesiano

Il 15 ottobre si concluderà il concorso promosso dal coordinamento “Small Team SYM Europe” per il nuovo logo e inno ufficiale in vista del Confronto 2022 del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) Europa sul tema “Andare oltre noi stessi. MGS – Samaritani oggi“.

Di seguito le informazioni per partecipare al concorso e i documenti inerenti.

Il tema “Andare oltre noi stessi. MGS – Samaritani oggi” è stato tratto dalla Lettera Enciclica del Santo Padre Fratelli Tutti.

Considerando quello che sta succedendo intorno a noi abbiamo pensato che fosse opportuno avere questo tema per aiutarci a riflettere e ad unirci di più come Movimento Giovanile Salesiano.

(Coordinamento “Small Team SYM Europe”)

Condizioni di gara:

  • La partecipazione al concorso non è subordinata all’età o all’educazione musicale, ma l’autore deve essere collegato al Movimento Giovanile Salesiano.
  • Ogni autore può presentare un massimo di tre brani.
  • Scadenza per inviare il tuo lavoro: 15 ottobre 2021
  • I candidati accettano che, nel caso in cui una loro canzone vinca il concorso, concedono al SYM Europe Small Team, una licenza royalty free, mondiale, perpetua, esclusiva per utilizzare la canzone e i testi inviati dal Candidato per qualsiasi scopo, incluso ma non limitato al diritto di registrare, riprodurre, pubblicare, eseguire, comunicare, adattare o concedere in sublicenza o assegnare tali diritti.
  • Nel caso in cui la canzone di un Candidato non vinca il concorso, il Candidato mantiene la piena proprietà dei diritti d’autore della canzone.

“Ascoltate!”: è il tema del Messaggio del Papa per la 56.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

Dal sito della Sala Stampa Vaticana.

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Questo il tema che il Santo Padre Francesco ha scelto per la 56.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà nel 2022:

Ascoltate!

Dopo il Messaggio del 2021, centrato sull’andare e vedere, nel suo nuovo Messaggio per la Giornata Mondiale del 2022 Papa Francesco chiede al mondo della comunicazione di reimparare ad ascoltare.

La pandemia ha colpito e ferito tutti e tutti hanno bisogno di essere ascoltati e confortati. L’ascolto è fondamentale anche per una buona informazione. La ricerca della verità comincia dall’ascolto. E così anche la testimonianza attraverso i mezzi della comunicazione sociale. Ogni dialogo, ogni relazione comincia dall’ascolto. Per questo, per poter crescere, anche professionalmente, come comunicatori, bisogna reimparare ad ascoltare tanto.

Gesù stesso ci chiede di fare attenzione a come ascoltiamo (cf Lc 8,18). Per poter veramente ascoltare ci vuole coraggio, ci vuole un cuore libero e aperto, senza pregiudizi.

In questo tempo nel quale la Chiesa tutta è invitata a mettersi in ascolto per imparare ad essere una Chiesa sinodale, tutti siamo invitati a riscoprire l’ascolto come essenziale per una buona comunicazione.

“Ho fatto cristiano il Papa”: il nuovo libro su don Enrico Pozzoli, missionario salesiano che ha battezzato papa Francesco

“Ho fatto cristiano il Papa” è il libro edito dalla Libreria Editrice Vaticana che racconta la storia di don Enrico Pozzoli, missionario salesiano in argentina, e che battezzò quel bambino che poi sarebbe diventato Papa Francesco, a Buenos Aires nel 1936. Il libro è di Ferruccio Pallavera, giornalista, che dirige oggi l’archivio storico diocesano di Lodi. Il volume è frutto anche di un dialogo che l’autore ha avuto con il Pontefice, il quale ha ancora un ricordo vivo di quel sacerdote che conobbe da piccolo in Argentina.
Ecco la presentazione del volume:

«Jorge Mario, io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo…»: quando don Enrico Pozzoli pronunciò queste parole, mai avrebbe immaginato che quel neonato un giorno sarebbe diventato Papa, prendendo il nome di Francesco. Era il Natale del 1936, la basilica di San Carlo Borromeo e Maria Ausiliatrice a Buenos Aires era piena di fedeli e a chiedergli di battezzare il loro primogenito erano stati Mario Bergoglio e Regina Sivori, appartenenti a due famiglie che avevano lasciato l’Italia in cerca di fortuna. Il libro ripercorre per la prima volta la vita di questo missionario, nato a Senna Lodigiana in Lombardia nel novembre 1880, diventato salesiano nel 1903, emigrato in Argentina e deceduto a Buenos Aires nell’ottobre 1961. Numerosi particolari della figura e dell’opera di don Pozzoli che emergono dalla lettura, sono stati raccontati dallo stesso papa Francesco, durante un colloquio concesso all’autore, il 17 luglio 2020.