Rivivono le passeggiate di Don Bosco

Domenica 17 Ottobre si è tenuta la prima edizione della passeggiata per “Rivivere e Riscoprire una tappa della famosa passeggiata di Don Bosco del 1861” organizzata dal comitato Don Pietro Ricaldone di Mirabello in collaborazione con il Comune di Mirabello Monferrato e con le proloco locali.

Di seguito il racconto di Natascia Bellio riguardo la  giornata.

Un sole splendido ha accompagnato i partecipanti nelle quattro significative tappe previste dagli organizzatori. Prima tappa, la piazza di Mirabello, per ricordare la grande accoglienza e devozione che Don Bosco ricevette nei giorni di permanenza a Mirabello durante la famosa passeggiata dell’Ottobre del 1861, giorni in cui si delinearono anche gli accordi per la costruzione a Mirabello del primo collegio fuori Torino.

La suggestiva chiesetta campestre secentesca della Madonna della Neve dove Don Bosco fu accolto dai frati cappuccini e dove confessò e celebrò messa . E’ stata esposta per l’occasione la pianeta verde che il passaparola dei mirabellesi riporta essere quella indossata da Don Bosco in quei giorni.

Altra tappa, un punto panoramico nei pressi di Lu tra i campi e le vigne. Un balcone sulle colline dove l’occhio si perde e in lontananza si ergono i profili e i campanili dei paesi che costellano l’orizzonte, di tutti questi paesi Don Bosco conosceva la storia e la raccontava ai suoi ragazzi nel cammino verso Lu.

Ultima tappa la chiesa di Santa Maria Nuova, a Lu, con le sue affrescate cappelle (la cappella dedicata al Beato Filippo Rinaldi e la cappella delle vocazioni) e la bellissima statua di Maria Ausiliatrice.

Ad accogliere i camminatori i sindaci di Lu e Mirabello, Don Egidio Deiana e il parroco di Lu Don Piergiorgio Verri che in modo coinvolgente ha completato il racconto della storica passeggiata riportando le cronache dell’arrivo di Don Bosco a Lu quel 15 Ottobre del 1861.

Una merenda (degna delle merende con le quali Don Bosco e i suoi ragazzi venivano accolti) offerta dalle proloco ha ricaricato i camminatori che sono ripartiti alla volta di Mirabello. Quattro ragazzini hanno fatto da apri fila per tutti gli 11Km (andata e ritorno) rendendo ancora più preziosa e significativa questa camminata. Una passeggiata ricca di storia, di spiritualità nella splendida cornice autunnale delle colline monferrine che gli organizzatori sperano di trasformare nei prossimi anni in un appuntamento fisso.

Agenda 2030: i giovani e l’informazione

Oltre il 50% dei giovani non conosce l’Agenda 2030 e ritiene che l’informazione non ne parli abbastanza. A dirlo, i risultati della duplice ricerca condotta dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale e UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana), per indagare la conoscenza dei giovani rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda e per interrogare il mondo dell’informazione mainstream sullo spazio che ad essa viene dato e sulle modalità con cui vengono affrontati i temi che pone.

I risultati dell’indagine e alcuni approfondimenti sono pubblicati nel volume “Pensare il futuro. I 17 obiettivi dell’Agenda 2030 visti dai giovani e raccontati dai giornalisti” (Ed. LAS 2021), a cura di Maria Paola Piccini e Paola Springhetti, entrambe docenti dell’Università Pontificia Salesiana.

Di seguito si riporta il comunicato dell’Ufficio di Comunicazione e Sviluppo dell’Università Pontificia Salesiana.

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COMUNICATO STAMPA

PENSARE IL FUTURO

I 17 obiettivi dell’Agenda visti dai giovani e raccontati dai giornalisti

Una ricerca della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale – Università Pontificia salesiana in collaborazione con UCSI – Unione Cattolica della Stampa Italiana

I giovani in maggioranza (51,5%) non conoscono l’Agenda 2030 e i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile e ritengono che l’informazione non ne parli abbastanza. In realtà, l’informazione mainstream si dice molto disponibile, ma tende ad occuparsi più dei temi che dell’Agenda in senso stretto. La distinzione può sembrare sottile, ma è sostanziale: gli obiettivi dell’Agenda non possono essere raggiunti se non attraverso la convergenza di scelte politiche, economiche, sociali e individuali. E non ci può essere convergenza sulle scelte se non c’è condivisione degli obiettivi, così come non si possono misurare progressi e regressi se non ci sono riferimenti comuni.

La Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Salesiana e l’UCSI hanno realizzato una duplice ricerca che riguarda l’Agenda, per indagare la conoscenza che ne hanno i giovani e l’atteggiamento che hanno sviluppato nei suoi confronti e per interrogare il mondo dell’informazione mainstream sullo spazio che ad essa viene dato e sulle modalità con cui vengono affrontati i temi che pone.

I risultati dell’indagine e alcuni approfondimenti sono stati pubblicati nel volume Pensare il futuro. I 17 obiettivi dell’Agenda visti dai giovani e raccontati dai giornalisti (Ed. LAS, 2021).

La ricerca si divide in due macro sezioni di indagine:

I giovani e l’Agenda
L’informazione e l’Agenda

È possibile intervistare le due curatrici, Maria Paola Piccini e Paola Springhetti, scrivendo a:

comunicazionesviluppo@unisal.it

Veronica Petrocchi
comunicazionesviluppo@unisal.it
06.87290229/3935024666
unisal.it

Università Pontificia Salesiana, inaugurato l’anno accademico: “Cambio di epoca e grazia della speranza”

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS, l’inaugurazione dell’anno accademico dell’UPS a Roma.

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(ANS – Roma) – Si è celebrata ieri, giovedì 14 ottobre 2021, l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2021-2022 dell’Università Pontificia Salesiana (UPS). Il Rettor Maggiore e Gran Cancelliere dell’UPS, Don Ángel Fernández Artime, ha presieduto l’Eucaristia presso la chiesa “Santa Maria della Speranza” attigua all’università. Successivamente, nell’Atto Accademico, il neo-Rettore, don Andrea Bozzolo, ha tenuto la relazione introduttiva, seguita dalla prolusione della prof.ssa Susy Zanardo, docente di Filosofia morale all’Università Europea di Roma, sul tema guida dell’inaugurazione e dell’intero nuovo anno: “Con i giovani per un nuovo inizio. Cambio di epoca e grazia della speranza”.

Nell’omelia della Messa da lui presieduta Don Á.F. Artime ha esordito ricordando che “oggi e sempre deve essere per noi, credenti, l’ora dello Spirito Santo, nella guida della nostra vita come credenti, nella guida di un Anno Accademico per ciascuno di noi, nella guida e vita della nostra Istituzione universitaria”.

Poi ha ricordato la missione dell’UPS, “mostrare in che modo la luce della fede generi pensiero e alimenti proposte educative”; e, pensando alle sfide di questo tempo, e al motto prescelto, ha osservato: “solo un’esperienza spirituale più intensa ci offrirà la luce indispensabile per quello che il motto accademico di quest’anno chiama ‘un nuovo inizio’”.

Infine, prima di concludere, ha ricordato che a novembre si celebrerà il centesimo anniversario della nascita di un illustre docente UPS, il venerabile don Giuseppe Quadrio, dal cui esempio ha richiamato l’intera comunità accademica “a chiedere al Signore la grazia di un cuore docile allo Spirito Santo”.

Una volta nell’aula Paolo VI dell’UPS, don Bozzolo ha illustrato a grandi linee i momenti salienti della vita dell’istituzione nell’anno passato, durante il quale, pur nelle difficoltà della pandemia, l’università salesiana ha educato e accompagnato oltre 1.700 allievi, provenienti da 97 Paesi diversi e per oltre la metà laici, grazie al lavoro di 275 docenti.

Quindi, ha tracciato le prospettive per il nuovo anno: “Più che offrire concrete linee operative, che dovranno maturare nel dialogo comune, penso sia compito del Rettore delineare l’orizzonte formativo – culturale e spirituale – entro cui collocare le molteplici attività”; e dopo aver citato il motto guida dell’anno 2021-2022, ha sottolineato la necessità non tanto di offrire nuovi servizi o nuove iniziative, ma di procedere ad un rinnovamento autentico delle dinamiche comunitarie e della capacità di testimonianza. Così ha concluso ribadendo la volontà, sua e della comunità accademica dell’UPS, di “affrontare le sfide che abbiamo davanti per la nostra Università e per il nostro tempo” all’insegna della speranza cristiana.

Da parte sua la prof.ssa Zanardo, dopo aver illustrato con ricchezza di esempi e di citazioni come “in questo momento storico, nella complessità e dissonanza dell’esperienza, resta ineludibile la domanda del senso e sul senso di Tutto”, ha indicato il ruolo dell’università nell’accompagnare i giovani nella loro ricerca delle risposte, e ha incoraggiato questi ultimi ricordando loro: “Siete tessuti di sogni, ma la vostra libertà ha bisogno di legami e radici”.

In conclusione, Don Á.F. Artime ha pronunciato le parole di rito con cui ha aperto il nuovo anno accademico. “In nome del Sommo Pontefice Francesco, e per l’autorità da lui concessami quale Gran Cancelliere, dichiaro aperto l’anno Accademico 2021/2022, ottantaduesimo dalla fondazione dell’università. La benedizione del Signore, l’aiuto di Maria Santissima, Sede della Sapienza, la protezione di San Giovanni Bosco, patrono dell’università, accompagnino il nostro impegno e sostengano la nostra missione”.

Sul canale YouTube dell’UPS sono disponibili i video per rivedere la celebrazione eucaristica e l’Atto Accademico.

Noi Famiglia Salesiana: nr. 2 Rivista della Consulta ICP

La Consulta della Famiglia Salesiana dell’Ispettoria presenta il secondo numero di NOI FAMIGLIA SALESIANA.

Lo strumento di collegamento e comunicazione intende essere un agile strumento per raccontare e condividere esperienze, progetti, sogni… e così costruire una rete di comunione che parta dal senso di appartenenza ad un comune carisma salesiano che va continuamente ravvivato con gioia partendo dal riconoscere la bellezza della comune famiglia di don Bosco.

Il prossimo numero sarà online tra 3 mesi.

EDITORIALE

La nostra famiglia
a cura della Consulta FS-ICP

Carissimi Membri della Famiglia Salesiana,
eccoci al secondo numero della nostra rivista online “Noi Famiglia Salesiana”.
Ci auguriamo che il primo numero sia stato un gradito strumento di conoscenza per tutti voi.

In questo nuovo numero:

  • incontriamo altri due gruppi della Famiglia Salesiana: l’ADMA e i SDB, che si raccontano rispondendo ad alcune domande, mirate ad evidenziare la specificità del loro carisma all’interno della spiritualità salesiana;
  • continuiamo l’approfondimento sulla Nostra Identità con l’art. 7 della Carta di Identità della FS.

http://salesianfamily.net/carta-didentita-della-famiglia-salesiana/#
Diamo anche uno sguardo “quantitativo” alla Famiglia Salesiana della nostra Ispettoria!
http://salesianfamily.net/famiglia-salesiana/gruppi/

Scuola di Alta Formazione sociopolitica, incontro su: “Lo stato di salute del pianeta terra”

Lo stato di salute del pianeta terra” è il tema del settimo incontro aperto al pubblico, che si terrà venerdì 15 ottobre alle ore 20.30, della Scuola di Alta Formazione all’impegno sociale e politico. Relatore dell’incontro  sarà il prof. Luca Fiorani, ricercatore Enea e docente universitario con le testimonianze del dott. Enrico Cesa, dirigente di azienda e del dott. Pasquale Petrillo, referente locale Plastic Free odv onlus.  I promotori sono l’Associazione dei Salesiani Cooperatori e la Federazione Italiana Exallievi e Exallieve di Don Bosco, i due grandi rami laici della Famiglia Salesiana che hanno deciso di testimoniare l’educazione ricevuta alla scuola di Don Bosco nel sociale attraverso l’istituzione del primo Corso universitario di Alta Formazione all’impegno Sociale e Politico che si sta svolgendo grazie alla preziosa collaborazione dello IUSVE – Istituto Universitario Salesiano di Venezia.
Un percorso formativo di elevato livello, grazie anche alla partecipazione di docenti ed esperti di fama nazionale ed internazionale, incentrato sulla Dottrina Sociale della Chiesa declinata secondo il carisma salesiano, per formare Onesti Cittadini impegnati nel mondo per un futuro migliore.

L’incontro è moderato da Marina Busso e Valerio Martorana.

 

“La santità della Dolcezza”: uno spettacolo dedicato alla figura di mons. Giuseppe Cognata, SDB

Sabato 9 ottobre 2021, a Tivoli, è andata in scena la prima assoluta dello spettacolo musicale ” La santità della dolcezza” che ha risaltato alcuni aspetti della vita creativa di mons. Giuseppe Cognata, salesiano, fondatore delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore.

Si riporta in seguito l’articolo pubblicato sul sito ANS.

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Sabato 9 ottobre 2021 il gruppo vocale “Charmonie” ha presentato a Tivoli la prima assoluta de “La santità della Dolcezza”, spettacolo musicale, scritto, musicato e interpretato da Rita Gentili, Sara Narzisi e Silvia Narzisi, con orchestrazioni di Giovanni Proietti Modi, che ha rivisitato in maniera originale e creativa la vicenda di mons. Giuseppe Cognata, Vescovo di Bova, salesiano, fondatore delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, la cui Causa di Beatificazione è stata aperta il 10 dicembre 2020, dopo il consenso dato da Papa Francesco.

Una vita raccontata attraverso la musica, vera protagonista dello spettacolo, con sette brani volti ad esaltare il carisma, la fede e la risposta umile alla prova che contraddistinsero la difficile esperienza di mons. Cognata, il quale venne calunniato, destituito dall’ordine episcopale e allontanato dall’istituto da lui fondato. Insieme alla musica, il teatro: l’attore Alessandro Nistri ha interpretato – attraversando sentimenti, coscienze ed intensità diversi – le persone che hanno accompagnato mons. Giuseppe Cognata nei momenti cardine della sua storia.

A fare da scenografia, l’opera d’arte ideata dall’artista Pierluigi Pastori e realizzata dal “LabOratorio Artistico Don Bosco” da lui guidato: una “macchina del tempo”, una cornice perfetta di tanti quadri che si compongono in un unico spazio scenico. Infine, ad accompagnare il canto, le preziose note del violino di Riccardo Pastori. Un sapiente gioco di luci ha scandito le fasi, armonizzato i monologhi e conferito suggestione alla “macchina del tempo”, troneggiante in scena, in cui i simboli cristologici della sofferenza si sono trasformati nelle chiavi che aprono le porte della Santità.

La Famiglia Salesiana era rappresentata da don Gildasio Mendes, Consigliere per la Comunicazione Sociale, da don Joan Lluís Playà Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, da don Líder Justiniano Flores, Ispettore della Bolivia, e don Javier Ortiz, collaboratore del Settore per la Pastorale Giovanile. Gioiosa soddisfazione è stata espressa da Madre Graziella Benghini, Superiora Generale delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, per il prodotto artistico e per il profondo messaggio di speranza che ha pervaso il pubblico presente.

 

“La formazione per essere SALESIANI PASTORI OGGI”. Ripercorrendo il quarto video di “È ora di Capitolo 28”

I responsabili della Formazione salesiana tornano ad approfondire alcuni dei numerosi spunti che il Rettor Maggiore ha esplicitato nel quarto video della rubrica “È ora di Capitolo 28”.

In seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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“La formazione per essere SALESIANI PASTORI OGGI” non è solo il titolo della quarta Linea Programmatica che il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha consegnato alla Congregazione per il sessennio 2020-2026; piuttosto, è un elemento fondamentale per definire il Salesiano di Don Bosco per i giovani di oggi. Ecco perché, a distanza di qualche settimana dalla pubblicazione in rete del quarto video della rubrica “È ora di Capitolo 28”, pare opportuno tornare ad approfondire, con il contributo dei responsabili della Formazione salesiana, alcuni dei numerosi spunti che il Rettor Maggiore dissemina in quel video.

Già il set del video è un elemento parlante: la cappella di San Francesco di Sales, nel cuore di Valdocco, dove Don Bosco pregava con i suoi primi ragazzi, dove egli crebbe, umanamente, pedagogicamente e spiritualmente i vari Domenico Savio, Michele Magone, Francesco Besucco, Michele Rua, Giovanni Cagliero…

Non è dunque un caso se è in quel luogo che colui che di Don Bosco è il X Successore decide di parlare della formazione. Pur circondato da tanti giovani in formazione iniziale, Don Á.F. Artime alza però lo sguardo verso l’alto, per attestare che “il vero protagonista della formazione è lo Spirito Santo”. Un protagonismo, però, che non annulla la libertà dell’individuo, ma che anzi ne richiede la convinta adesione per aiutare il soggetto a realizzarsi pienamente. Perché lo Spirito Santo può essere il protagonista “sempre che la nostra docilità permetta allo Spirito di fare un vero cammino” – nota subito dopo Don Á.F. Artime.

Egli evidenzia con gioia che Dio ama ancora molto la Congregazione e i giovani poveri “perché amando i giovani, chiama noi, e ci sogna in mezzo a loro” – e di fatti oggi un salesiano su quattro a livello mondiale è un giovane in formazione iniziale. Ma chiarisce pure che la formazione non riguarda solo “il passaggio per alcune delle nostre case”: semplicemente perché non può essere un percorso delimitato nel tempo, che si realizza nei primi anni di vita religiosa e si completa una volta per tutte. Al contrario, afferma il X Successore di Don Bosco, esso “un processo lungo”, che “dura tutta la vita”; un processo caratterizzato da due elementi fondamentali, l’amore verso Dio e l’amore verso i giovani poveri: “Se manca questo amore, questo fascino per Dio e questa generosità per i giovani, faremo altre cose, ma non formazione salesiana” aggiunge ancora.

Alla luce del video del Rettor Maggiore, anche il Consigliere per la Formazione, don Ivo Coelho, ci tiene a sottolineare un fatto: “il percorso formativo non serve a massificare i religiosi uniformandoli ad un unico ideale, ma piuttosto valorizza in ciascun individuo quei tratti che Dio gli ha donato per meglio servire i fratelli e le sorelle. In tal senso la formazione è un processo di grande personalizzazione che richiede processi di vera autenticità e un intenso lavoro artigianale. Ed è un lavoro graduale e delicato, che non si fa in solitudine e che non è limitato nemmeno ai formatori specificamente incaricati, perché è la comunità stessa ad essere formatrice, con quei confratelli che Dio mette sul nostro cammino”.

Da parte sua, invece, il salesiano coadiutore Raymond Callo, collaboratore del Settore per la Formazione, focalizza la sua attenzione su alcuni passaggi finali del video, laddove il Rettor Maggiore parla dell’internazionalità della Congregazione – qualcosa di quanto mai evidente a chiunque frequenti le case salesiane di tutto il mondo, e specialmente le case di formazione iniziale. “Il Rettor Maggiore – afferma – ci offre il giusto approccio: non si tratta di fenomeno da subire, deve essere assunto per quello che è, cioè un’occasione di testimonianza. In un mondo così complesso e con tante divisioni, la nostra realtà comunitaria da tutte le parti del mondo è una vera profezia”.

Il quarto video di “È ora di Capitolo 28” vuole essere una risorsa per l’animazione, la riflessione e il dibattito tra i giovani salesiani in formazione, così come tra tutti i Figli di Don Bosco sparsi per il mondo. È stato visionato già diverse migliaia di volte e viene continuamente scaricato e proiettato in molte comunità come sussidio per l’approfondimento del Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana.

CG XXIV delle FMA: elette le Consigliere Generali per la Formazione, la Pastorale Giovanile, la Famiglia Salesiana

Al XXIV Capitolo Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice sono state elette le Consigliere Generali per la Formazione, la Pastorale Giovanile e la Famiglia Salesiana. Ecco i nomi:

  • Suor Nilza Fátima de Moraes, come Consigliera Generale per la Formazione;
  • Suor Runita Galve Borja, filippina confermata per il secondo sessennio come Consigliera Generale per la Pastorale Giovanile;
  • Suor Leslie del Socorro Sándigo Ortega Consigliera Generale per la Famiglia Salesiana.

Di seguito l’articolo a cura dell’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – Dopo i giorni di silenzio, studio e discernimento, al XXIV Capitolo Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice avanzano ora a ritmo spedito le votazioni per individuare le altre consorelle chiamate ad affiancare la nuova Madre Generale, suor Chiara Cazzuola, all’interno del Consiglio Generale. Dopo l’elezione della Vicaria Generale, nella persona di suor María del Rosario García Ribas, designata mercoledì 6 ottobre, nelle votazioni di giovedì 7: è stata eletta suor Nilza Fátima de Moraes, brasiliana, come Consigliera Generale per la Formazione; suor Runita Galve Borja, filippina, è stata confermata per un secondo sessennio come Consigliera Generale per la Pastorale Giovanile; e suor Leslie del Socorro Sándigo Ortega, nicaraguense, già collaboratrice dell’ambito per la Famiglia Salesiana, è stata eletta Consigliera Generale per la Famiglia Salesiana.

Suor Nilza Fátima de Moraes è nata il 25 novembre 1965 a Natividade da Serra, San Paolo, Brasile. Nel 1979 va a studiare a Lorena alla cosiddetta “Scuola Domestica”. Nel 1985 inizia la tappa del Noviziato e il 24 gennaio 1987 emette la Professione Religiosa e viene mandata nella Comunità di Santa Inês a San Paolo. Dopo aver servito in varie case FMA del Brasile, nel 2000 va a Roma per fare un Corso di Catechesi presso la Facoltà di Scienza dell’Educazione “Auxilium” e vi rimane per un periodo di tre anni e mezzo.

Rientrata a Natale 2004 in Brasile, lavora in diverse comunità come insegnante di Educazione Religiosa, Coordinatrice di Pastorale Giovanile, Direttrice di Comunità e Scuola, Formatrice di Aspiranti e Postulanti. Dal 2008 al 2013 è Consigliera Ispettoriale, dal 2014 al 2020 è Vicaria Ispettoriale e nel 2021 viene nominata Ispettrice dell’Ispettoria brasiliana Nostra Signora Aparecida (BAP).

Suor Runita Galve Borja è nata nel 1966 a Manila, Filippine, ed è FMA dal 23 maggio 1992. È stata Animatrice in vari ambienti di educazione formale e non formale e Coordinatrice Ispettoriale (FIL) per la Pastorale Giovanile. Ha conseguito il Master in Teologia e in Pastorale Giovanile. Dal 2004 al 2014 è stata Collaboratrice dell’Ambito per la Pastorale Giovanile, prima di venire eletta Consigliera Generale del medesimo ambito al CG XXIII del 2014.

Suor Leslye Sandigo è nata nel villaggio di Diria, Dipartimento di Granada, in Nicaragua. Ha studiato all’Istituto “Maria Ausiliatrice”, una casa salesiana centenaria, ed è stato lì che ha sentito il desiderio di servire il Signore, partecipando alle cerimonie di invio missionario.

È entrata in aspirantato nel 1984 e ha emesso la professione religiosa il 6 gennaio 1988. Ha lavorato all’Istituto Secondario “Maria Ausiliatrice” di Granada, al Centro Normale “Maria Mazzarello” di Managua e al Liceo “Maria Ausiliatrice” della Costa Rica. Dopo il suo servizio come Ispettrice nell’Ispettoria “Nostra Signora degli Angeli” (CAR), che comprende Costa Rica, Nicaragua e Panama, è stata nominata Delegata Mondiale per i Salesiani Cooperatori, incarico che ha ricoperto dal 2012 al 2020.

Il programma del Convegno internazionale UPS sulla figura di don Paolo Albera

Si riporta di seguito il programma del Convegno Internazionale del 30 e 31 ottobre 2021 che si terrà presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma sulla figura di don Paolo Albera come Rettor Maggiore nel decennio 1910 – 1921.

SABATO 30 OTTOBRE 2021

Modera: prof. Angelo Giuseppe Dibisceglia (Università Pontificia Salesiana)

  • 14:00 Saluti
    S. Martoglio (Vicario del Rettor Maggiore)
  • 14:20 Introduzione del coordinatore
    F. Motto (Istituto Storico Salesiano – Roma)
  • 14:40 Il contesto storico civile e religioso del rettorato di don Albera
    T. Anchukandam (Istituto Storico Salesiano – Roma)
  • 15:10 Il rettorato di don Paolo Albera (1910-1921): al governo per trasmettere il genuino spirito salesiano
    S. Zimniak (Istituto Storico Salesiano – Roma)
    15:40 – break
    16:00 La Società Salesiana nel decennio del rettorato di don Paolo Albera
    F. Motto (Istituto Storico Salesiano – Roma)
  • 16:30 Don Paolo Albera e le Figlie di Maria Ausiliatrice. Il ruolo del rettor maggiore nell’Istituto tra eredità e adattamento ai tempi
    G. Loparco (Facoltà Auxilium – Roma)
  • 17:00 La società salesiana in America a giudizio del Visitatore don Albera
    A. Fresia (Istituto Storico Salesiano – Buenos Aires)
  • 17:30 Don Albera e la prima guerra mondiale
  • 17:50 Dibattito e risonanze
  • 18:10 Saluto conclusivo
    I. Coelho (Consigliere Generale SDB per la formazione – Roma)

DOMENICA 31 OTTOBRE 2021

Modera: prof.ssa Maria Lupi (Università Roma Tre)

  • 14:00 Don Paolo Albera: formatore dei salesiani e direttore spirituale della Società salesiana (1891-1910) e come Rettor Maggiore (1910-1921)
    J. Boenzi (Dominican School of Philosophy & Theology, Berkeley – California, USA)
  • 14:30 Il manuale del direttore
    A. Giraudo (Università Pontificia Salesiana – Roma)
  • 15:00 ll contributo formativo di don Paolo Albera all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice
    E. Petri (Facoltà Auxilium – Roma)
  • 15:30 Don Albera e il Primo Codice di Diritto Canonico del 1917
    J. Pudumai Doss (St. Paul’s University – Ottawa, Canada)
  • 16:00 – break
  • 16:15 L’immagine di don Paolo Albera Rettor Maggiore nel «Bollettino Salesiano» dell’epoca (1910-1921)
    G. Dotta (Archivio Centrale Giuseppino – Roma)
  • 16:45 Don Albera e don Bosco: confronto fotografico
    P. Vaschetto (Università Pontificia Salesiana – Roma)
  • 17:10 Le fonti di e su don Albera conservate nell’Archivio Salesiano Centrale – Roma
    P. Zelinka (Archivio Salesiano Centrale – Roma)
  • 17:30 Dibattito e risonanze
  • 17:50 Conclusioni
    A. Riccardi (Prof. Emerito, Università Roma Tre)
    Saluto
    A. Bozzolo (Rettor Magnifico, Università Pontificia Salesiana – Roma)

30-31 ottobre 2021
Università Pontificia Salesiana
Piazza dell’Ateneo Salesiano, 1 – 00139 Roma

SEGRETERIA
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Missioni Don Bosco: “un sorso di amicizia con i ragazzi di tutto il mondo” – Comunicato Stampa

Sacca e borraccia da tenere nello zaino per ricordare il rispetto dell’ambiente e l’attenzione ai bambini di tutto il mondo. Sono i doni che Missioni Don Bosco ha fatto agli allievi della scuola elementare Maria Ausiliatrice di Torino ad avvio delle lezioni nel primo lunedì dell’ottobre missionario. Di seguito il comunicato stampa di Missioni Don Bosco in merito all’iniziativa.

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– Comunicato stampa –

All’Istituto Maria Ausiliatrice di Torino

Un sorso di amicizia con i ragazzi di tutto il mondo

Missioni Don Bosco ha donato una sacca e una borraccia

agli allievi delle scuole elementari, medie e superiori

Sacca e borraccia da tenere nello zaino per ricordare il rispetto dell’ambiente e l’attenzione ai bambini di tutto il mondo. Sono i doni che Missioni Don Bosco ha fatto agli allievi della scuola elementare Maria Ausiliatrice di Torino ad avvio delle lezioni nel primo lunedì dell’ottobre missionario.

Con il nuovo presidente della onlus salesiana don Daniel Antúnez oltre 250 ragazzi hanno cantato e partecipato alla benedizione degli zaini, “piccolo spazio nel quale deve trovar posto anche Gesù” ha raccomandato don Enrico Lupano che ha guidato la preghiera.

È stata la rappresentante degli studenti del liceo, Lola, a introdurre i piccoli al significato del dono. “Perché delle borracce? Perché l’acqua è molto importante, non va sprecata, bisogna fare gesti di rispetto per chi non dispone ordinariamente di questo bene” rivolgendo il pensiero a quanti nei Paesi poveri dispongono con fatica dell’acqua potabile. “Ma c’è anche un altro valore” ha aggiunto la studentessa: “sono bottigliette che sostituiscono quelle di plastica, materiale super-inquinante”.

Missioni Don Bosco lascia così nelle mani degli scolari una sorta di promemoria per pensare a un mondo che chiede riequilibrio dal punto di vista delle società e dell’ambiente.

Analoga esperienza è stata fatta all’’Istituto Agnelli di Torino, ed ha accompagnato la sensibilizzazione ai temi della fraternità.

Ogni borraccia e ogni sacca hanno lo spazio per scrivere il proprio nome non solo per ragioni di igiene ma per individualizzare le responsabilità che si assume ricevendo questo dono. Il canto che ha fatto da sottofondo a questa di consegna parlava proprio di una “chiamata per nome” per camminare nella comunità educativa che attinge i suoi valori nella vocazione cristiana.

Lo stesso gesto si è ripetuto in mattinata per gli allievi e le allieve della scuola media e del liceo affidati alle Figlie di Maria Ausiliatrice.