CFP San Benigno: incontro con Carlotta Bertotti

Venerdì 18 novembre gli studenti del secondo anno del CFP di San Benigno hanno incontrato la modella torinese Carlotta Bertotti. Di seguito i dettagli.

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Venerdì 18 novembre è venuta a trovarci, presso l’Istituto salesiano di San Benigno, la modella di origine torinese Carlotta Bertotti.

L’incontro ha visto protagoniste le allieve dei secondi anni del CFP che hanno partecipato attivamente con domande e scambi di opinione; il tema complesso e controverso è stato quello dell’accettazione di sé e del proprio vissuto in un’età non sempre semplice da affrontare come quella adolescenziale.

Attraverso il racconto della propria esperienza di vita, Carlotta ha saputo trasmettere alle ragazze il senso di vivere pienamente ogni giorno senza nascondere le proprie fragilità e debolezze, senza farsi condizionare dal parere degli altri, con gioia e molta determinazione.

Particolarmente interessante è stata la testimonianza sul mondo della moda e dei social con tutte le loro contraddizioni e le zone d’ombra, dove conta l’immagine e molto meno il contenuto.

È stato bello ascoltare Carlotta che, oltre a fare la modella, lavora in uno studio legale e insegue il suo sogno di diventare avvocato, dire che ciascuno di noi ha la sua unicità e che è proprio quella che ci rende speciali.

Un grazie sincero A Carlotta per essere stata con noi!

Maker Lab: laboratorio “DIGI-LUDICA-MENTE”, un percorso digitale (e non solo) in cui imparare giocando all’Oratorio di Vercelli

L’Oratorio salesiano Belvedere di Vercelli (Corso Randaccio 20, Vercelli) propone un Maker Lab, inserito all’interno del progetto Labs To Learn, per gli amanti del digitale (e non solo), per sperimentarsi come giovani Games Makers (inventori di giochi)

Alle classi della secondaria di primo grado che sentono il bisogno di fare un’esperienza didattica diversa da quella tradizionale, che amano imparare attraverso l’esperienza pratica e che hanno un interesse per il digitale, l’arte e il gioco.

L’Oratorio salesiano Belvedere oltre a spazi e strumenti, mette a disposizione persone competenti e appassionate: un educatore dell’oratorio ed un formatore del CNOS-FAP che co-progettano le attività con la scuola.

Il percorso è costituito da incontri laboratoriali di 5 ore ciascuno (dalle ore 9.00 alle ore 14.00), incontri di restituzione in classe e un evento finale. Il calendario dettagliato verrà consegnato alle famiglie e ai partecipanti.

Cos’è il Maker Lab

Il Maker Lab è un’aula multimediale all’interno dell’oratorio ideata per far vivere ai giovani l’esperienza educativa dell’imparare facendo (learning by doing). Si tratta di un luogo dove poter esprimere sé stessi e scoprire le proprie potenzialità sperimentando attività divertenti e creative.

I partecipanti impareranno:

  • a REALIZZARE PROGETTI utilizzando diversi strumenti digitali
  • a COLLABORARE, valorizzando le proprie capacità e quelle degli altri
  • a UTILIZZARE gli elementi base della comunicazione artistica e multimediale

Il Maker Lab mette a disposizione:

  • DEVICES DIGITALI (computer, tablet, lego spike, micro:bit e molto altro…)
  • STAMPANTE 3D
  • STRUMENTI MUSICALI e DISPOSITIVI per la creazione di basi musicali
  • MATERIALI di CANCELLERIA e BRICOLAGE per lavori di manualità
  • GIOCHI DI SOCIETÀ

Le attività che verranno proposte avranno come obiettivo quello di potenziare le conoscenze e le competenze scolastiche andando a integrarsi con la programmazione didattica della scuola di origine.

Contatti

  • Roberto Fabbri – 3884544107

Avigliana: Ritiro novembre 2022: “Ripartire da Nazareth”

Sabato 26 Novembre 2022 si terrà a Madonna dei Laghi di Avigliana una giornata di ritiro e formazione cristiana “Ripartire da Nazareth“.

Programma:

  • 9.00 Accoglienza
  • 9.30 Lodi
  • 10.00 1° Intervento formativo, a cura di Antonella e Corrado – Salesiani Cooperatori del Centro Crocetta ( TO )
  • 11.15 Tempo personale – Adorazione
  • 12.15 Ora Media
  • 12.30 Pranzo
  • 14.30 Condivisione con la guida di Antonella e Corrado – Salesiani Cooperatori del Centro Crocetta ( TO )
  • 16.30 Pausa
  • 17.00 S. Messa conclusiva

LA GIORNATA DI RITIRO E’ APERTA A TUTTI PER PARTECIPARE AL PRANZO PRESSO IL SANTUARIO E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE

Prenotazioni:

scrivere una mail a: salcoopavigliana@gmail.com
telefonare al n. 347 280 63 15 – (Sig.ra Anna Maria – ore pasti )

ENTRO e NON OLTRE MERCOLEDI’ 23 NOVEMBRE 2022.

COSTO: Contributo per la giornata e pranzo € 20

 

Istituto Don Bosco Châtillon: Erasmus+ Day

Martedì 15 Novembre presso l’Istituto Salesiano Don Bosco a Châtillon si è tenuto l’evento Erasmus+ Day, con la partecipazione di una trentina di ragazzi che hanno raccontato la loro esperienza passata.

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Si è svolto Martedì 15 Novembre presso l’Istituto Salesiano Don Bosco a Châtillon l’evento Erasmus+ Day. Davanti a una platea composta dalla Sovrintendente agli Studi Marina Fey, dalla Dott.ssa Laura Tozzi dell’ufficio salesiano progetti di Torino Valdocco, dal Direttore dell’Istituto don Vincenzo Caccia, dalla Preside Luciana Marguerettaz, dalle classi terze, quarte, quinte dell’Istituto e da alcuni genitori, i 26 ragazzi che hanno partecipato al progetto hanno raccontato le loro esperienze a Porto e a Santiago de Compostela nell’ambito del progetto ERASMUS+ short term mobility VET “NEW PATHS FOR THE FUTURE”.

Un’occasione sicuramente unica per i nostri ragazzi che si sono trovati ad affrontare nuove sfide lavorative e non, in un ambiente nuovo, con la difficoltà non secondaria della lingua. Un’esperienza utilissima per far crescere i ragazzi e sviluppare le competenze trasversali o “soft skills”

– spiega in apertura la Preside Luciana Marguerettaz.

Attraverso l’esposizione di slide i ragazzi hanno quindi raccontato i diversi aspetti del loro Erasmus+: le aziende dove hanno svolto gli stage, le informazioni sulle città ospitanti e infine la descrizione delle attività svolte nel tempo libero.

I ritmi di lavoro sono sicuramente più blandi rispetto ai nostri. Il posto di lavoro era un po’ lontano e dovevamo cambiare due mezzi e impiegare quasi un’ora per raggiungerlo ma poi il tempo passava in fretta perché l’ambiente e il lavoro mi piacevano un sacco

– dice Rebecca Chivino di 5 IAM (ha svolto lo stage presso Amy’s Camper, una ditta che si occupa di acquistare vecchi furgoni e trasformarli in camper)

Altri ragazzi si sono cimentati in lavori non proprio inerenti al percorso di studio scelto. Racconta Thierry Perruquet:

Io lavoravo presso un ristorante come aiuto cuoco. A scuola faccio falegnameria ma mi è piaciuto cimentarmi in un lavoro diverso. È importante saper fare più cose!

Mentre a Porto 20 ragazzi, accompagnati dall’educatore Luca Pession, risiedevano presso una residenza per studenti, a Santiago 6 ragazzi vivevano in appartamento assieme all’insegnante Paola Lajolo. Gli studenti hanno raccontato dunque anche tutti gli aspetti dell’organizzazione domestica e del tempo libero:

Racconta Xavier Ronc di 5 IAM:

Ci mettevamo d’accordo e, a turno, facevamo la spesa e cucinavamo. Nel tempo libero, oltre a visitare i principali monumenti della città, abbiamo praticato diversi sport: surf, padel, arrampicata; abbiamo fatto delle gite in città vicine e abbiamo anche visto una partita di Champions League allo stadio Dragão di Porto

Alberto Zanella dopo aver esposto la sua azienda ha voluto ringraziare la scuola per l’opportunità offerta e gli accompagnatori e ha voluto consigliare a tutti ragazzi presenti di cogliere al volo questa possibilità.

A concludere l’evento, prima di un simpatico momento “backstage” con foto e video divertenti dei ragazzi a Porto e a Santiago, è stata la Sovrintendente agli Studi Marina Fey dicendo:

Sono molto importanti questi momenti di restituzione e condivisione dell’esperienza svolta ed è importante anche che ad ascoltare l’evento ci siano stati, oltre agli insegnanti e ai compagni di classe, anche alcuni genitori. Complimenti ai ragazzi che hanno dovuto affrontare diverse sfide durante l’Erasmus+ ma anche qui, oggi, nell’esporre davanti a tutte queste persone. Credo che sia essenziale fare queste esperienze all’estero per la crescita formativa dei ragazzi e per aprire le loro menti. E per permettere ciò è cruciale il ruolo della scuola.

Don Bosco Borgomanero: Con Cimberio, arriva il robot collaborativo Fanuc

Alcune classi del Liceo di Borgomanero hanno aderito ad un concorso nazionale sulle competenze digitali, organizzato da Fanuc, una società giapponese del mercato della robotica, che da qualche tempo ha attivato programmi per le scuole, offrendo concorsi e giornate di formazione.

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Le classi dei Quarti anni del Liceo Classico e del Liceo dell’Innovazione hanno aderito al concorso nazionale sulle competenze digitali e la settimana scorsa sono state al quartier generale di Fanuc (a Lainate) per una giornata di formazione.

Fanuc è la società giapponese leader mondiale (4,5 miliardi di fatturato) del mercato della robotica che ha attivato un programma di educational per le scuole, offrendo un concorso, una settimana di campus ed una giornata formativa (quella di venerdì 30 settembre).

I cittadini della società futura dovranno fare i conti con l’interconnessione fra uomo e macchina, in forme rese più stringenti dall’espansione dello spazio virtuale e dal cosiddetto “internet delle cose” (l’interazione con l’uomo e fra di loro degli oggetti, dotati di identità digitale, attraverso la Rete: ovvero l’evoluzione dei processi di automazione e di domotica). Padroneggiare le competenze nell’ambito della robotica sarà dunque una delle competenze-chiave per farsi trovare pronti a queste sfide complesse, in un ruolo da protagonisti e non da passivi fruitori. Per questo i Licei del Don Bosco hanno colto l’occasione di far conoscere ad alcuni propri allievi, particolarmente interessati all’argomento, le ultime frontiere della robotica d’oggi, e le classi quarte del Liceo Classico e del LES-Liceo dell’Innovazione hanno aderito al concorso nazionale sulle competenze digitali. La settimana scorsa alcuni studenti, accompagnati dalle professoresse Paola Tresca e Silvia Sacco, sono stati al quartier generale di Fanuc (a Lainate) per una giornata di formazione. Fanuc è la società giapponese leader mondiale (4,5 miliardi di fatturato) del mercato della robotica che ha attivato un programma educational per le scuole, offrendo un concorso, una settimana di campus ed una giornata formativa.

I giovani sono il motore del futuro e il loro compito è quello di continuare a esplorare. Sostenere questa sfida dell’istituto don Bosco nel campo della robotica è motivo per me e per il mio staff di enorme orgoglio, perché oggi fare impresa è cercare di stare sempre un passo avanti e guardare al domani.

Perciò agli studenti e alle studentesse del Don Bosco che hanno preso parte al progetto dico: il futuro è per chi di voi lo saprà sognare con più amore, dovrete trovare quello che desiderate e spazzar via il vecchio per far posto al nuovo.

Roberto Cimberio, Ceo della Cimberio spa.

Gli studenti coinvolti nell’iniziativa, Giovanni Giordani e Giovanni Bonomo di Seconda Classico, Marco Olivazzo e Rebecca Della Ragione e di Quarta LES, parteciperanno ora alla quinta edizione dei Campionati dei mestieri WorldSkills Piemonte che si svolgeranno a Torino a fine novembre, dedicati di ragazzi e ragazze di età compresa tra i 17 e i 24 anni che si confronteranno in prove di abilità, valutate da un panel di docenti, di esperti e professionisti, dedicate anche ai sistemi robotici integrati.

In preparazione alla competizione i ragazzi coinvolti avranno inoltre la possibilità di prendere parte ad una intensa settimana di formazione presso Fanuc Italia, dove saranno seguiti da alcuni formatori. Cimberio spa aiuta il Don Bosco nella progettazione di questo nuovo laboratorio di robotica e di intelligenza artificiale e mette a disposizione un Fanuc, simile a quelli che vengono utilizzati nella fabbrica 4.0 dell’azienda leader di San Maurizio. L’automazione dei processi produttivi grazie a queste tecnologie della meccanica avanzata ha permesso di ridisegnare la fabbrica, passando dalla catena di montaggio ad isole di lavoro.

Questo nuovo lavoro richiede una professionalità aumentata, quella del tecnico 4.0 dove l’uomo programma e controlla i robot – digitalmente – che fanno le operazioni che una volta faceva l’uomo. Quindi non una sostituzione, ma un diverso rapporto uomo / macchina, dove le competenze richieste sono quelle relative al risolvere i problemi, al lavoro di squadra, ad un approccio creativo al lavoro, alla progettazione: funzioni di cui gli algoritmi non si occupano. Gli studenti coinvolti nel progetto hanno espresso la loro soddisfazione.

La giornata trascorsa al FANUC – spiega Giovanni Giordaniè stata davvero interessante: vedere come funzionano i robot e provarli in prima persona mi ha molto colpito, essendo un’esperienza nuova, diversa e coinvolgente. Per ciò non vedo l’ora di cominciare questa sfida.

Aggiunge Giovanni Bonomo:

È bastato un giorno per farci rendere conto di come quella che abbiamo di fronte è una grande occasione, anche escludendo il discorso “competizione”. Abbiamo potuto osservare i futuristici automi di Fanuc e la grande gamma di tipologie e di funzioni a cui sono pronti, da quelli più veloci a quelli più precisi e a quelli più potenti. Ma sebbene questo ci abbia meravigliati e stupiti rimane solo la punta dell’iceberg che ci aspetta.

Oratorio Don Bosco Agnelli: testimonianza missionaria

Venerdì 4 novembre presso l’oratorio salesiano Don Bosco Agnelli si è svolta una testimonianza da parte di tre ragazze partite in missione quest’estate ai ragazzi di gruppi formativi ForMe e ForUs dell’oratorio.

Erano presenti Giulia Meucci partita per la Lituania, Sara Busato e Sara Scrivo partite per la Romania e anche Andrealisa partita qualche anno per l’Africa.

Dopo un primo video di presentazione e un breve racconto dell’esperienza è stato lasciato lo spazio ai ragazzi per porre domande a coloro che erano partite. Per quest’ultime è stata una bella occasione per rivivere l’esperienza vissuta e donarla anche ad altri ragazzi; per riflettere sulle motivazioni che le hanno spinte a partire e sul loro ritorno dalla missione.

CFP Rebaudengo: parola ai ragazzi tornati dall’Erasmus

Riportiamo di seguito un’intervista ai ragazzi del CFP di Torino Rebaudengo tornati dall’esperienza di Erasmus+ DICAP in Estonia, apparsa sul sito del CFP.

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Come riportato in un articolo precedente dal 24 al 28 ottobre tre ragazzi delle classi quarte del nostro CFP hanno partecipato al Learning Teaching and Training Activities a Rekvere in Estonia, una settimana realizzata nell’ambito del progetto Eramus + DICAP.

Al loro ritorno i ragazzi hanno potuto raccontare la loro esperienza ai compagni del CFP, sottolineando l’importanza dell’attività svolta e dello scambio culturale alla base dell’iniziativa. A tal proposito abbiamo pensato di raccogliere le loro impressioni in una breve intervista:

1- Quali erano le vostre aspettative rispetto a questa esperienza?

“Avevamo tutti un po’ di paura e di ansia dovuta all’incertezza di cosa saremo andati a fare. Per alcuni di noi era addirittura il primo viaggio all’estero. La voglia di mettersi in gioco e di vivere un’esperienza così importante ha permesso di cogliere al volo quest’occasione che si è rivelata essere sensazionale. A volte mettere da parte la paura di essere inadeguati e provare cose nuove è il miglior modo per crescere.”

2- Cosa avete fatto durante le attivita?

“In primo luogo abbiamo svolto lavori di gruppo in lingua inglese. Il tema era la didattica a distanza e gli aspetti positivi e negativi che la contraddistinguono. Confrontarsi in una lingua straniera è stato inizialmente complicato, ma alla fine siamo riusciti a migliorare e a farci intendere. Oltre alle attività è stato molto bello anche il tempo libero, in cui abbiamo fatto amicizia con i ragazzi degli altri paesi, e abbiamo trascorso dei momenti davvero divertenti e ricchi di condivisione”.

3- Cosa vi è rimasto da questa esperienza?

“Sicuramente il fatto che è necessario migliorare l’inglese per riuscire a vivere nel mondo contemporaneo. È stato molto bello anche conoscere persone interessanti appartenenti ad altri paesi e altre culture, aver potuto scambiare opinioni e abitudini, aver fatto amicizia ed esperienze insieme. È un’esperienza che rifaremmo e che consigliamo a tutti”.

-Andrea, Davide e Marco

CFP Fossano: l’Idroterm vicina agli allievi

I ragazzi del CFP di Fossano ringraziano Idroterm per il continuo supporto negli anni, recentemente confermatosi con il dono delle divise. Di seguito la notizia apparsa sul sito del CFP.

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Gli allievi del corso di Termoidraulica del CNOS-FAP di Fossano ringraziano l’Idroterm per il costante supporto dato negli anni e per le divise ricevute in dono. I ragazzi della prima annualità hanno potuto indossare la loro divisa utile a caratterizzarli e a conferire loro un’identità che si sta a poco a poco costruendo.

Grazie a partner come questa importante azienda, i nostri allievi hanno la possibilità di sperimentare concretamente una collaborazione tra scuola ed impresa che li accompagna e sostiene nel loro percorso formativo. 

Maker Lab: laboratorio tra creatività e manualità all’Oratorio Michele Rua

Il lunedì e il venerdì pomeriggio, il Maker Lab del Michele Rua apre le porte a tutti coloro che sono interessati a sperimentarsi nei laboratori di digitale, falegnameria e sartoria.

Molti sono i ragazzi che rimangono attratti da questa possibilità, come se l’innovazione oggi si possa declinare in una proiezione verso un futuro digitale, ma anche attraverso una rievocazione del lavoro manuale che nelle nuove generazioni rischia di ridursi notevolmente.

Si potrebbe definire un modo diverso di fare oratorio, ma probabilmente già don Bosco, nell’oratorio di Valdocco, aveva avviato delle sperimentazioni di questo tipo (basti pensare alla tipografia), con la convinzione che un giovane impegnato in un lavoro potesse realmente riqualificarsi anche dal punto di vista motivazionale, sentendosi in grado di essere, di fare.

Entrare al Maker Lab non significa solo entrare in un contesto laboratoriale, ma in una comunità; questo sembra essere il vero punto di forza: un’esperienza che fa leva su una passione, un’attitudine, un progetto personale può diventare nel tempo un coinvolgimento integrale della persona.

Salesiani Crocetta: presentato il nuovo libro di don Bergamelli “Pantokrátor”, che raccoglie gli studi della sua vita

Il 10 novembre a Crocetta è stato presentato il nuovo libro di don F. Bergamelli “‘Pantokrator’: Colui che è origine di tutto. Ricerche e studi sui testi dei primi Padri della Chiesa -sec.I-IV“. Alla presentazione sono intervenuti la pf.ssa V. Zangara (università di Trento) e il prof. G. Cracco (università di Torino e socio della Accademia dei Lincei). Di seguito la notizia apparsa sul sito dei Salesiani di Crocetta.

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Nella serata di giovedì 10 novembre, alla presenza di un nutrito gruppo di ospiti e degli studenti della facoltà si è svolta la presentazione del nuovo libro di don F. Bergamelli (‘Pantokrator’: Colui che è origine di tutto. Ricerche e studi sui testi dei primi Padri della Chiesa -sec.I-IV, Tab edizioni, Roma 2022), già docente di patrologia presso la sezione torinese.

Il libro (che raccoglie i saggi di studio scritti lungo tutto il percorso di studi dell’autore, inerenti la cristologia dei primi quattro secoli) è stato presentato al pubblico grazie a due significativi interventi della pf.ssa V. Zangara (università di Trento) e del prof. G. Cracco (università di Torino e socio della Accademia dei Lincei).

I due accademici hanno posto in luce il valore scientifico del testo e la profonda ricerca filologica e teologica che emerge dalle pagine. La pf.ssa Zangara ha particolarmente illustrato lo studio relativo ai termini greci e l’appassionata ricerca delle fonti che caratterizza gli studi di Bergamelli; il prof. Cracco ha evidenziato la sapienza umana e presbiterale che emerge dalle pagine, e che sottrae il testo da un mera erudizione scientifica.

Il prof. Bergamelli ha concluso la serata, mostrando un saggio dei suoi studi. Egli ha dimostrato con accuratezza, come l’epistolario paolino fosse presente nelle fonti bibliche di Ignazio di Antiochia e di come l’illustre padre apostolico abbia rielaborato il linguaggio dell’Apostolo: fornendone per i posteri una rilettura teologica, che diviene approfondimento kerygmatico e testimonianza della vitalità missionaria delle Chiese delle origini.