Uno sguardo ai concorsi nazionali di Settore – CNOS-FAP Valdocco

La partecipazione ai concorsi nazionali di Settore rappresenta per i giovani del CNOSFAP Valdocco un sogno attraverso il quale è possibile mostrare le proprie abilità e la dedizione che si ha verso il lavoro. Questo ciò che è successo a Alessia Di Salvatore e a Ivan Bertolo che sono riusciti a partecipare al concorso dei capolavori del settore turistico alberghiero. Di seguito la notizia pubblicata su “Cnos-Fap di Valdocco“.

Valdocco nasce da un sogno. Un sogno di speranza, di amorevolezza verso i giovani. Un sogno che diventa realtà con la tenacia di chi, come Don Bosco, ha sempre creduto nei ragazzi.

Dopo moltissimi anni, la formazione professionale continua ad alimentare sogni, a dare speranza a ragazzi/e che cercano di guardare al loro domani con fiducia.
Con fatica e determinazione i giovani, che ancora oggi vivono a Valdocco, cercano di costruire il loro futuro, di crescere come buoni cittadini, operosi e impegnati, per lasciare un segno ed essere d’esempio verso altri giovani. Partecipare ai concorsi nazionali di Settore è per i giovani del CNOSFAP Valdocco un sogno, una meta che consente di dimostrare le proprie abilità e il frutto di un lavoro intenso.

Alessia Di Salvatore e Ivan Bertolo hanno partecipato al concorso dei capolavori del settore turistico alberghiero.
Alessia, iscritta al 3 anno del corso di Operatore della Panificazione, Pizzeria e Pasticceria, ha accolto il concorso come una sfida. Appassionata fin da piccola a tenere le mani in pasta, vuole essere la dimostrazione che una passione può essere coltivata, può trasformarsi in un mestiere che, non solo deve catturare i sensi, ma anche essere salutare e incidere su uno stile di vita che garantisca il benessere.

Ideare il piatto, studiare le sue caratteristiche, poterlo proporre anche a chi, per motivi di salute, deve stare attento alla dieta. Documentare, con l’aiuto dei videomaker del IV anno di grafica, le diverse fasi di lavoro, perché un concorso nazionale in periodo di pandemia deve rispettare i protocolli di sicurezza. Alessia ha raccontato che nei mesi di lavoro, non sono mancate le difficoltà: prove su prove, abbinamenti mal riusciti, strutture e consistenze lontane dal progetto originale. Ma il confronto con i formatori le ha permesso di non mollare e di realizzare un prodotto che l’ha resa felice e soddisfatta. Alessia ha saputo dimostrare la sua professionalità e la sua serietà.

Il suo dolce Eplì ha raggiunto un favoloso 3° posto aggiudicatole per la migliore prova pratica e migliore prova individuale. Questo ci rende orgogliosi e ci dimostra che credere nei giovani continua ad essere una carta vincente per promuovere il loro autonomo operare come buoni e onesti cittadini.

Cnos-Fap Valdocco: ultima tappa del progetto Erasmus Entreapp a Siviglia

L’ultima tappa del Progetto Erasmus Entreapp KA229 è stata a Siviglia ed ha visto coinvolti anche i giovani del Cnos-Fap di Valdocco, i quali hanno realizzato l’app “Visiton” con gli altri allievi dei centri di formazione professionale di Siviglia, Bilbao e del liceo professionale di Versailles. Il 10 giungo si è tenuta la diretta della presentazione ufficiale dell’applicazione presso il municipio di Siviglia. Di seguito la notizia pubblicata il 10 giugno su “Cnos-Fap di Valdocco“.

Ultima tappa del Progetto Erasmus Entreapp KA229 a Siviglia.
Oggi Sara Spata e Marco Gallo presenzieranno alla presentazione ufficiale dell’applicazione “Visiton” presso il municipio di Siviglia, realizzata tra le varie attività previste.
L’app VISITON è un servizio per i turisti che arrivano a Siviglia e possono trarre informazioni per conoscere quali sono le parti della città da scoprire e quindi visitare.
Per seguire la diretta dell’evento oggi giovedì 10 giugno, potete collegarvi sul canale YouTube @Ayto_Sevilla alle 12.30 durante la quale sarà presentata l’App VisitOn, del progetto Erasmus+ Entreapp.

Labs to Learn: il terzo incontro Community Lab – Alessandria

Nella serata di venerdì 4 giugno si è tenuto il 3° appuntamento del Community Lab per la realtà territoriale di Alessandria. Di seguito un breve resoconto dell’incontro.

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TERZO INCONTRO DI COMMUNITY LAB AD ALESSANDRIA

Va avanti il cammino della comunità del territorio di Alessandria.
La scorsa volta ci siamo lasciati con la consapevolezza di quanto sia simile, anche se diversa, la visione del  concetto di educazione che ciascuno di noi ha.
Ognuno è impegnato e coinvolto nel suo ruolo educativo, ma in questa serata abbiamo fatto un passo avanti: infatti non è sufficiente che ognuno svolga da sé il proprio ruolo, ma che si crei una sinergia tra tutti gli ambienti educativi, in cui è la comunità che educa tramite le singole persone.
La serata quindi è stata dedicata al ripensarci comunità, all’analizzare ciò che funziona e ciò che invece è da migliorare, al valutare ciò che ci avvicina e ciò che ci allontana dal nostro scopo educativo.

Ciò che ne emerge è interessante perchè, essendo che all’incontro sono presenti tutte le parti dell’opera, escono fuori tutti i vari punti di vista. Credo che la condivisione sia ciò che rende una comunità capace di lavorare assieme in modo costruttivo e questi incontri stanno davvero dando la possibilità a tutti di parlare, ascoltare, confrontarsi, scoprire il punto di vista dell’altro, aprirsi al diverso.

Una comunità come quella di Alessandria ha proprio bisogno di ripartire da questo: parlarsi e confrontare le idee in un’ottica di comunità e fratellanza.

Sulle tracce di START: la Seconda Turistico del CNOS-FAP di Saluzzo comincia da Tasté Bistrot

Il 31 maggio 2021 la Seconda Turistico del CNOS-FAP di Saluzzo ha consolidato le competenze acquisite durante l’anno scolastico nell’ambito del settore turistico ed enogastronomico attraverso l’esperienza al Tastè Bistrot. Di seguito la notizia pubblicata su “CNOS-FAP Saluzzo“.

Il 31 maggio 2021 la classe 2° turistico si è cimentata nella realizzazione di un compito di realtà atto a consolidare le competenze acquisite durante l’anno scolastico nell’ambito del settore turistico ed enogastronomico.
Sono state inoltre coinvolte anche le unità formative lingua italiana e storico sociale.

L’attività si è svolta in due fasi:

  • la prima, in laboratorio di informatica con l’obiettivo di svolgere ricerche e selezionare informazioni sul Tasté Bistrot e su Start Saluzzo approfondendo e rielaborando i contenuti relativi a Terre del Monviso, Atlante dei Sapori, Abbonamento Musei e MuSa, Fondazione Bertoni, associazione UR/CA, Borghi più belli d’Italia e Saluzzo Monviso 2024 – Capitale della Cultura;
  • la seconda fase si è articolata con una visita al Tasté Bistrot dove, dopo una breve introduzione del locale, esperti del settore hanno illustrato come creare un tagliere da proporre alla clientela; la classe è stata perciò invitata ad applicare quanto appreso dando il proprio contributo e gusto personale nella realizzazione di un tagliere. Dopo avere decretato il tagliere vincitore si è poi conclusa l’esperienza risolvendo un compito incentrato a determinare il costo di produzione di un tagliere+bicchiere di vino e con la stesura di un articolo di giornale riepilogativo della giornata trascorsa.

Il futuro del trasfertista: Tecnico installazioni e manutenzioni digitalizzate – CNOS-FAP Bra

Nella giornata di sabato 29 maggio gli stabilimenti della Gai Spa hanno aperto le porte alla formazione professionale del Cnos Fap di Bra, per una mattinata di confronto con le imprese del territorio, sulla nuova figura del corso «IFTS 2021-22» e per  una breve sintesi della storia delle prime 4 edizioni del «Tecnico trasfertista». Di seguito l’articolo pubblicato su “CNOS-FAP Bra“.

Sabato 29 maggio, ore 10: gli stabilimenti della Gai Spa di frazione Cappelli a Ceresole d’Alba aprono – ancora una volta – le porte alla formazione professionale del Cnos Fap di Bra, per una mattinata di confronto con le imprese del territorio, sulla nuova figura del corso «IFTS 2021-22» e per fare una breve sintesi della storia delle prime 4 edizioni del «Tecnico trasfertista».

Dopo una piacevole accoglienza, i rappresentati delle aziende Gai (gli ingg. Carlo e Guglielmo, sempre squisiti padroni di casa), Tosa, Robino&Galandrino, Cubar, Rolfo, Cemas, Tcn, Monge, Olivero, Berterotech Livetech, VR automazioniElcatOmler2000, Meccanica97 e Biemmedue, insieme ai colleghi dell’Istituto tecnico industriale Valluari di Fossano (il rag. Mario Freni e l’ing. Maurizio Rateo) e alla rappresentanza dell’istituto tecnico Edoardo Agnelli di Torino (il direttore dell’opera don Claudio Belfiore, il preside prof. Giovanni Bosco e il vice don Fabrizio Gallarato), il presidente Forma, Fondazione Agroalimentare per il Piemonte e neo direttore del Cnos-Fap Fabrizio Berta, il direttore dell’opera salesiana don Alessandro Borsello, il direttore del Cfp Valter Manzone, i coordinatori del corso IFTS Franco Burdese e Martina Alfieri e la docente di inglese tecnico Federica Pitton, hanno preso posto nella sala riunioni dell’azienda.

Sul mega schermo le 90 fotografie dei trasfertisti che si sono formati in questi quattro anni (gli ultimi sosterranno l’esame lunedì 7 e martedì 8 giugno): ad ogni volto – compresi quelli di due giovani allieve – una storia, fatta di curiosità per il mondo del trasfertista, per le discipline che si insegnano nel percorso, delle competenze da acquisire e del lavoro da trovare. I dati ci restituiscono una realtà molto positiva: oltre il 90% di loro è collocato in azienda, con un ruolo perfettamente aderente alla formazione tecnica superiore seguita. Dai vari rappresentanti delle aziende un plauso sincero per il nostro lavoro educativo e formativo e una richiesta corale: abbiamo bisogno di manodopera specializzata. Proprio come quella che il corso prepara. Con una visione di prospettiva, il collega Burdese ha cercato di porre le basi per la progettazione del percorso futuro, che si chiamerà «Tecnico installazioni e manutenzioni digitalizzate» per esplorare la realtà aumentata e i vantaggi che comporta.

Al termine del vivace confronto, prima della visita all’azienda, un sobrio aperitivo, servito dalle allieve e dagli allievi del nostro percorso Agroalimentare, coordinati dai formatori Tommaso Elia e Giacomo Raffreddato e dal titolare del servizio mensa interno Enrico Tachis.

Stage in azienda: una corsia preferenziale per il mondo del lavoro – CNOS-FAP Serravalle

Gli stage in azienda si confermano come una “corsia preferenziale” per entrare nel mondo del lavoro nel modo giusto. Chiara Eligi, grazie al CNOSFAP di Serravalle ha ottenuto il primo impiego in un negozio della città. Si riporta l’articolo scritto in collaborazione tra CNOS-FAP di Serravalle e “Il Novese”, pubblicato su “Novi On Line”.

Ancora una volta gli stage in azienda si confermano come una “corsia preferenziale” per entrare nel mondo del lavoro nel modo giusto. Non a caso il centro di formazione CNOSFAP di Serravalle Scrivia ha da tempo adottato questa strategia: lo stage in azienda infatti serve da punto d’incontro tra gli studenti e le attività commerciali interessate ad assumere.

Questa volta incontriamo Chiara Eligi, 19enne di Novi Ligure, che proprio grazie a CNOSFAP ha ottenuto il primo impiego in un negozio della galleria commerciale Iper a Serravalle Scrivia.

«Frequento il corso triennale di addetto alle vendite presso il centro di formazione – spiega Chiara – Dal 10 dicembre 2020 al 18 febbraio di quest’anno ho fatto uno stage presso il negozio Tezenis. Finito lo stage, dopo un paio di mesi sono stata contattata dall’azienda che prima mi ha offerto un colloquio e, superato questo, mi ha proposto di entrare nello staff del negozio come tirocinante».

Per ora Chiara lavora 32 ore a settimana, che poi diventeranno 40 una volta finito il corso presso il CNOSFAP. «Penso di essere stata scelta per la mia capacità di adeguarmi al lavoro e per la disponibilità nei confronti del cliente», dice Chiara. E se ciascuno di noi ha alcune doti innate, il resto per forza di cose lo dobbiamo apprendere: «Quello che mi è stato insegnato durante le lezioni al CNOSFAP è stato fondamentale», conferma la 19enne novese.

«Quando l’abbiamo vista lavorare durante lo stage ci ha subito convinto – dice Samuela Melissari, 30 anni, store manager di Tezenis Serravalle – Ci è piaciuto il suo modo di fare e il comportamento con la clientela, peraltro in un momento non facile come quello che stiamo vivendo, in cui è necessario soddisfare le esigenze del cliente ma rispettando le regole contro il Covid, quindi mantenendo la distanza, disinfettando i capi e i camerini dopo ogni prova e indossando sempre la mascherina, che dopo un po’ inizia a farsi sentire».

L’anno formativo 2020-2021 è finito – CNOS-FAP Fossano

Si è concluso l’anno formativo 2020-2021 del CNOS-FAP di Fossano. Tuttavia l’attività del CFP non si ferma a giugno, perchè continuano i corsi per gli apprendisti, per gli adulti, per il mondo del lavoro, insieme alle iscrizioni al prossimo anno e anche le attività estive ragazzi. Di seguito la notizia pubblicata su “CNOS-FAP Fossano“.

Ogni anno a giugno, puntuale come il profumo della fioritura dei tigli, il CFP si svuota, la campanella azzittisce, i laboratori si fermano e i formatori si rilassano.

Quest’anno, in effetti, ci sono state alcune differenze: la campanella era leggermente confusa e il cortile non è mai stato del tutto pieno. I laboratori hanno lavorato a pieni giri comunque e i formatori si confermano mezzi rintronati come ogni fine anno. Forse anche qualcosa in più, ma dev’essere colpa della costellazione del Cigno. O del Capricorno, chissà.

L’anno formativo appena concluso verrà ricordato come un anno particolarmente discolo. Non ha mai fatto ciò che ci si aspettava, si è sottratto a ogni forma di collaborazione, sembrava che ci provasse gusto: un vero teppista. Non ha avuto un andamento conciliante. Non ha permesso nessuna forma di rilassamento, ha generato clausure forzate e ha dato il meglio di sé nel rompere le scatole a tutti. Tutti, tutti, tutti: allievi, genitori, formatori, personale non docente, vicini di casa, parcheggiatori abusivi, impiegati del catasto, infermieri, ferrovieri, giostrai, pizzaioli, commercianti, frati Cappuccini, San Benedetto e le rondini sotto il tetto.

È dunque un anno che archiviamo con un particolare senso di sollievo, come quando si scende dalla nave dopo una traversata con il mare burrascoso: lo stomaco è in rivolta e viene voglia di baciare la terra ferma.

Annunciamo allora che l’anno formativo 2020 – 2021 è finito. È FINITO! Finite le lezioni online. Finita la misurazione delle temperature e le scuse che la connessione non funziona. Finite le autocertificazioni. Finiti anche i Giga. Il distanziamento, invece, questo manteniamolo ancora per qualche settimana, ché non si sa mai. Vorremmo che fosse finito anche il virus, ma quando uno è rompiscatole non ci si può mai fidare. Metti che, permaloso come è, nasca la variante langarola, o savoiarda: ci obbligherà a fare i cenoni di capodanno all’aperto. Allora stiamo zitti e buoni un altro po’ e speriamo che tutto diventi velocemente un brutto ricordo.

Tuttavia l’attività del CFP non si ferma a giugno: continuano i corsi per gli apprendisti, per gli adulti, per il mondo del lavoro. E poi ci sono le iscrizioni al prossimo anno e anche l’Estate ragazzi. Le manutenzioni varie alle strutture e ai macchinari. Se si trattasse di una sala da ballo si potrebbe dire che iniziano i balli lenti. Bisogna rifiatare senza però fermarsi.

Ci congediamo salutando chi va in vacanza e chi deve iniziare un tirocinio. Auguriamo “buona estate” alle famiglie che immaginiamo stanche, provate e desiderose di un periodo lieve e sereno. Salutiamo senza abbracci allieve e allievi ai quali auguriamo notti stellate, tramonti poetici e gelati rinfrescanti multicolorati. E risate. Un saluto anche a chi deve ancora sostenere l’esame del terzo o del quarto anno; mettiamo fuori l’arcobaleno: andrà tutto bene. Ci sembra che tutto il mondo abbia bisogno di solidarietà, comprensione, pazienza e lo ripetiamo: questa volta andrà tutto bene.

Purtroppo abbiamo perso qualcuno lungo la strada e ci dispiace. Salutiamo anche lui, lei, loro. Speriamo che tutti trovino una stella polare che li accompagni. Speriamo di incontrarli ancora: un passo falso non è una sentenza definitiva e don Bosco ci ha insegnato che esiste un magazzino infinito di occasioni per riconciliarsi.

Ricordiamo a tutti che il CFP, quest’anno, chiuderà completamente solo durante la settimana di Ferragosto; se avete bisogno di informazioni, chiarimenti, conforto, siamo qui. Due parole all’ombra si scambiano sempre volentieri. Se serve il consiglio per un buon libro da leggere sotto l’ombrellone, fateci sapere.

Se volete, ogni tanto, venite a dare un’occhiata al nostro sito web. Eventuali novità, eventuali informazioni urgenti, moduli per l’iscrizione, eccetera, li metteremo qui.

Onestamente resilienti, cristianamente resistenti, ci vedremo a settembre. 

CS Don Bosco Borgomanero: il progetto Im.patto-C.I.B.O. di Nova Coop

Im.patto-C.I.B.O.: un progetto volto a favorire l’inclusione sociale, l’educazione alimentare, la promozione del territorio e la sostenibilità socio ambientale attraverso una serie di azioni rivolte all’intera comunità borgomanerese. Si riporta di seguito il Comunicato Stampa del progetto Im.patto-C.I.B.O. di Nova Coop a cui partecipa il Liceo Economico Sociale Don Bosco di Borgomanero.

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Borgomanero, 9 giugno 2021
C.I.B.O. – Comunità, Inclusione, Buone prassi, Opportunità
A Borgomanero (NO), idee e co-progettazione di 13 partner hanno dato vita al progetto Im.patto di Nova Coop.

Un progetto a favore della comunità che lavora per l’inclusione sociale, l’educazione alimentare, la promozione del territorio e la sostenibilità socio ambientale, questo è C.I.B.O. Partecipando alla Call for Ideas del progetto Im.patto di Nova Coop, tredici stakeholder (Associazione culturale Il Vergante, Associazione Rete Nondisolopane, Birrificio 100Venti, Circolo Legambiente Amici del lago – APS, CISS Borgomanero, Collegio Don Bosco, Comune di Borgomanero, Condotta Slow Food Colline Novaresi, Cooperativa sociale Il Ponte, Impresa Sociale Irene, Società Agricola La Zappa Arcobaleno, Unionbirrai) hanno co-progettato una serie di azioni a favore dell’intera comunità borgomanerese.
Il progetto prevede: un percorso di inclusione socio-lavorativa con la finalità di realizzare una realtà agro-sociale comunitaria (*), la coltivazione in serre idroponiche dei prodotti locali da far scoprire agli studenti e alle famiglie delle scuole della città (**), dei laboratori di cucina per aumentare la consapevolezza della cultura enogastronomica del territorio e lo sviluppo di opportunità lavorative per persone svantaggiate (***). Tutto questo avrà delle ripercussioni sulla comunità borgomanerese, sia sul breve che sul lungo periodo.
Il nome del progetto C.I.B.O. è acronimo di Comunità, Inclusione, Buone prassi e Opportunità.

C come Comunità.
(*) Il progetto intende partire dai più giovani per costruire una comunità più consapevole sul mondo del cibo. Verranno erogate diverse ore di laboratorio che utilizzeranno il cibo come strumento di aggregazione e di inclusione culturale, trasmettendo valori come il riciclo e il riuso del cibo, la sostenibilità ambientale ed economica, l’integrazione con altre culture attraverso il cibo. Dalle scuole dell’infanzia alle secondarie, passando per i centri di formazione, la Comunità si crea dalla base, dai più giovani. L’attività di C.I.B.O. è già stata avviata con una prima parte di laboratori, con i giovani di Enaip Borgomanero, e con alcune attività programmate presso i Centri estivi del territorio per condividere e rendere diffusa l’idea del cibo come cultura.
(**) La nuova mini-impresa del Liceo Don Bosco la “Hydroponic Solutions” si pone come mission quella di creare una nuova mentalità volta alla sensibilizzazione, all’educazione e alla cura dell’ambiente a favore del territorio. La start-up permetterà a chi sarà interessato di acquistare per la propria abitazione, per il proprio ufficio o per la propria impresa degli impianti di coltivazione idroponici. (***) A partire da settembre verranno realizzati 5 laboratori enogastronomici, composti da diversi incontri, aperti alla comunità borgomanerese. I laboratori saranno: “Alla scoperta del mondo attraverso la cucina”, “Alla scoperta dei prodotti non raffinati”, “Non la solita minestra… cucina creativa con le verdure invernali”, “Alla scoperta dei prodotti locali: cipolla, gorgonzola, birra, miele… 1000 modi di valorizzarli sulla nostra tavola” e “Dietro le quinte, alla scoperta dei produttori locali”.

I come Inclusione.
(*) I laboratori ludico-didattici hanno anche una valenza formativa ed inclusiva. Sono infatti rivolti, in modo particolare, a quelle fasce di giovani e di famiglie che necessitano di accompagnamento nel loro processo di inclusione sociale. Le attività rappresentano, infatti, anche un’occasione per apprendere competenze e saperi che possono costituire una prima base per la costruzione di un bagaglio professionale.
(**) Il percorso formativo intrapreso per la realizzazione di impianti idroponici permetterà di acquisire delle conoscenze su alcuni aspetti legati all’attenzion all’ambiente e all’alimentazione. Per questo sono state realizzate tre attività didattiche interconnesse tra loro ma con diversa finalità: Growing Up EXPO – dedicato alla sperimentazione del sistema idroponico e alla produzione orto-frutticola; Growing Up TASTE LAB: adibito alla trasformazione dei prodotti orto-frutticoli e alla produzione di micro e macro nutrienti 100% bio; Growing Up FABLAB: luogo in cui vengono creati i sistemi di aeroponica e viene curato il passaggio tra la plastica raccolta e la sua trasformazione in filato per le stampanti 3D. (***) I laboratori sono altresì il campo di sperimentazione e formazione per attività collegate al mondo del food che possono durare nel tempo e trasformarsi in attività lavorative per il futuro: in particolare sarà avviato un servizio “plastic free” con l’acquisto di una macchina lava-asciuga posate che sarà messa a disposizione del territorio e gestito da persone svantaggiate, inoltre è stato realizzato nel mese di maggio, e sarà ripetuto a settembre, un corso HACCP con l’obiettivo di formare del personale che possa lavorare per privati, associazioni e a domicilio.

B come Buone prassi.
(*) Il progetto è conoscenza e scoperta per la comunità borgomanerese dei prodotti locali, in particolare quelli autoprodotti. Coltivazione di prodotti naturali a chilometro 0, educando la comunità ad un consumo di verdura e cibi sani fondamentali alla dieta delle persone. I laboratori consentono di trasmettere anche riflessioni e pratiche virtuose legate alla corretta gestione del cibo e alla coltivazione di piccoli orti per l’autoproduzione di ortaggi e frutta. Le attività svolte presso Enaip si sono, infatti, incentrate sulle tecniche di coltivazione biologica di piccoli ortaggi, tecniche che verranno successivamente riprese nel corso dell’esperienza dell’orto didattico.
(**) La realizzazione di impianti di coltivazione che sfruttano le tecniche dell’idrocoltura a favore della comunità di Borgomanero promuoverà azioni e cultura rivolte alla sostenibilità ambientale, riducendo sprechi e consumo di acqua per la coltivazione, e all’utilizzo di prodotti naturali, sani e a chilometro 0. (***) Gli obiettivi che si intendono raggiungere con i 5 laboratori enogastronomici sono la valorizzazione dei prodotti locali, l’attivazione di contesti di educazione alimentare e trasmissione dei saperi gastronomici casalinghi, riscoprire la bellezza della relazione attraverso la convivialità e riconoscere e diffondere la dimensione interculturale del cibo sia attraverso la riscoperta di ricette tradizionali sia conoscendo quelle di altri paesi.

O per Opportunità.
(*) La realizzazione di una realtà agro-sociale comunitaria e un percorso di inclusione lavorativa all’interno dell’orto didattico, gestito da Legambiente, situato nell’area del parco della biodiversità Ivan Cerutti di Borgomanero. Il rispetto e dalla tutela dell’ambiente, che si concretizza nell’esclusiva coltivazione di prodotti biologici e nella promozione di processi virtuosi di economici circolare, è la base del progetto.
(**) I ragazzi del Liceo Don Bosco, avranno la possibilità di studiare, organizzare e amministrare una start-up innovativa che realizzerà e promuoverà, per mezzo di interventi presso scuole, eventi locali e piattaforme social, impianti di coltivazione che sfruttano le tecniche in idrocoltura. (***) La realizzazione di un’attività lavorativa a favore di persone svantaggiate che permetta al territorio di combattere l’utilizzo della plastica impegnandosi sempre di più in azioni virtuose a favore della sostenibilità ambientale.
Massimiliano Caligara, Presidente del Circolo Legambiente Amici Del Lago – APS, sottolinea che “comunità e sostenibilità, queste le parole chiave, gli obiettivi del progetto. Percorso da compiere favorendo l’innovazione nel rispetto dell’ambiente, lo sviluppo di nuove competenze, promuovendo la formazione e mirando all’equità sociale”.
Allo stesso modo, Fabio Perna, professore del Liceo Don Bosco, conferma che “il cibo è il nutrimento dell’anima, il nostro corpo una cattedrale. Di certo non salveremo il mondo e non cambieremo la polarità del pianeta, ma comunque daremo dimostrazione che con impegno e dedizione lo straordinario può divenire ordinario”.

Daniela Giorgis della Cooperativa Sociale Il Ponte “Cos’è C.I.B.O. per noi? Un ‘opportunità di realizzare attività inclusive in un settore diverso da quello in cui operiamo abitualmente, costruendo nuove reti sul territorio, ma anche un’opportunità di coinvolgere la comunità per riflettere su tematiche legate all’ambiente e alla sana alimentazione.”

Dallo scorso 22 maggio C.I.B.O. ha anche un logo. Presso la galleria del Centro Commerciale dell’Iper Coop di Borgomanero si è tenuto un contest, alla quale hanno partecipato più di 550 persone, per scegliere uno dei tre loghi ideati e realizzati dagli studenti del Liceo Economico – Sociale del Collegio Don Bosco.

#CIBOrgomanero

Pensieri spirituali – “Corpus Domini” – don Franco Lotto

In occasione della solennità liturgica del Corpus Domini, don Franco Lotto dal santuario Madonna dei Laghi di Avigliana propone una riflessione per accogliere il dono della Parola.

Di seguito il video:

6-12 giugno 2021: Esercizi spirituali Avigliana

Domenica 6 giugno 2021 sono iniziati gli esercizi spirituali ad Avigliana che dureranno fino a sabato 12 giugno 2021.

Il predicatore è mons. Francesco Ravinale.

Per l’occasione sono arrivati da una quindicina di case i confratelli e da Casa Andrea Beltrami una suora. Insieme soggiorneranno per tutta la settimana presso la casa di Avigliana.