Dal Don Bosco di Borgomanero ad Abu Dhabi per imparare la politica internazionale

Si riporta il racconto degli otto studenti del Don Bosco di Borgomanero, che hanno partecipato all’iniziativa promossa dall’Associazione Diplomatici:

Otto studenti del Don Bosco, sette di Seconda Liceo Classico e uno di Prima Liceo Classico, sono volati negli Emirati Arabi Uniti, tra il 7 e il 14 novembre, per partecipare alla simulazione dei lavori delle Nazioni Unite e approfondire la conoscenza dei fenomeni geopolitici internazionali. Una formazione che apre ai grandi temi del presente e introduce alla conoscenza dei processi decisionali
internazionali, anche nella prospettiva di possibili carriere nel settore. Il progetto ha visto la partecipazione di circa 400 studenti tra liceali e universitari impegnati nei lavori di simulazione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite. Sei studenti del Don Bosco hanno preso parte alla General Assembly, il cui tema era quello del turismo e il cambiamento climatico, mentre due erano nel Security Council, il cui tema era il cyber terrorismo. Ciascun partecipante ha dovuto seguire dei webinar in cui ha ricevuto tutte le informazioni necessarie a crearsi una posizione riguardo al
tema della propria commissione e che fosse in linea con la linea di pensiero dello Stato affidatogli in modo da produrre un position paper e di aver ben chiaro con quale posizione allinearsi durante i lavori. La simulazione si è protratta per quattro giorni nell’Art Center della New York University di Abu Dhabi. Alla cerimonia di apertura dei lavori hanno preso la parola il presidente dell’Associazione Diplomatici Claudio Corbino, l’ambasciatore italiano negli Emirati Arabi Liborio Stellino, l’ex magistrato antimafia Giuseppe Ayala, il già direttore del Sole24 Ore Salvatore Carrubba e la campionessa di tuffi Tania Cagnotto. Durante i lavori i nostri ragazzi si sono distinti per entusiasmo e dedizione, tanto che Matilde Gioira, del Don Bosco, si è guadagnata una menzione d’onore come migliore delegazione nell’Assemblea Generale rappresentando Singapore. La cerimonia di chiusura ha visto la testimonianza del campione del mondo Marco Tardelli e si è sancito la chiusura dei lavori con un concerto-evento di Francesco De Gregori a cui a partecipato quasi l’intera comunità italiana di Abu Dhabi.

In una mezza giornata libera dai lavori in commissione i ragazzi hanno anche avuto modo di visitare i luoghi più significativi di Abu Dhabi, tra i quali spicca la Grande Moschea dello Sceicco Zayed.

Gli ultimi giorni di viaggio sono stati dedicati ad una visita turistica della città di Dubai di cui si è potuto ammirare i suoi grattacieli simbolo, Burj Khalifa e Burj Al Arab. Ultimo evento, forse il più impresso nella memoria, l’escursione nel deserto, terminata con una cena tipica in un villaggio beduino.

La mia esperienza negli Emirati Arabi è stata entusiasmante – commenta Valentina Vecchi, tra i partecipanti – ho potuto conoscere una nuova cultura e riportare le giuste opinioni sul paese che mi era stato attribuito nell’assemblea a cui ero stata assegnata. Mi ha interessato parlare di argomenti di cui non si può discutere approfonditamente ogni giorno con persone della mia età. È un’opportunità che io consiglio a chiunque, dal momento che aiuta a capire il fine del lavoro di un delegato”.

Gabriele Cerutti ed io siamo stati ambasciatori del Kazakistan nel Consiglio di Sicurezza – aggiunge Leonardo Baraggia – e, con gli altri Stati membri, abbiamo cercato di trovare una soluzione al problema mondiale del cyber-terrorismo. Qui ho trovato spunti, idee e un confronto molto stimolante per il mio futuro: ho capito che vorrei intraprendere una carriera diplomatica internazionale. A questo progetto hanno partecipato studenti provenienti da tutto il mondo, dando vita ad un confronto multiculturale davvero fantastico”.

(Articolo a cura di Silvia Nicolini)

Allegato: tre foto dei partecipanti; nella foto singola Matilde Gioira.

Costruire insieme un “villaggio educativo”: all’Agnelli parte il percorso Formazione Genitori

È iniziato il percorso Formazione Genitori presso l’Istituto Internazionale E. Agnelli di Torino, incontri formativi rivolti ai genitori per riflettere intorno a tematiche educative ispirate dal documento finale sinodale,  programmati per Martedì 27 Novembre e Martedì 11 Dicembre 2018, dalle ore 18.00 alle 20.00, presso l’Istituto Agnelli.

Ecco il racconto del primo incontro tenutosi il 18 Novembre scorso, con l’intervento dell’incaricato diocesano per la pastorale dei giovani e dei ragazzi, don Luca Ramello, dal titolo: “Quali adulti per i giovani di oggi?

«Per educare un ragazzo ci vuole un villaggio». Così dice la sapienza popolare. Una frase ben conosciuta negli ambienti educativi e che ultimamente è stata ripresa anche nel documento finale (cfr n. 131) del Sinodo sui giovani, conclusosi il 28 ottobre scorso. Per educare bisogna essere in tanti, cioè fare villaggio, fare squadra, per il bene di tutti e ogni singolo ragazzo/a. Nessun genitore basta a se stesso, nessun educatore può illudersi di fare da solo. Perché non esiste l’educatore-superman, così come non esiste il genitore-superman.

Con questo spirito è stato programmato il percorso di Formazione Genitori, che ha preso avvio domenica mattina 18 novembre con il ritiro spirituale, caratterizzato da 3 momenti specifici:

  • la riflessione, molto apprezzata, di don Luca Ramello, incaricato diocesano per la pastorale dei giovani e dei ragazzi:«Quali adulti per i giovani di oggi? Riflessioni a partire dal Sinodo dei Vescovi su Giovani, fede e discernimento vocazionale»;
  • un tempo di condivisione a gruppi tra i genitori (almeno 210 i partecipanti), sui temi della comunità educante, della fede e dell’accompagnamento;
  • la Messa di affidamento delle famiglie a Maria Ausiliatrice, celebrata nella Parrocchia San Giovanni Bosco.

Nel confronto e nel dialogo i genitori hanno trovato sostegno ed energia da altri genitori, rincuorati dal fatto di non essere soli e di poter imparare e contare su altre figure adulte. Dai commenti raccolti dopo il lavoro dei gruppi è risultato chiaro che comprendersi e agire come Comunità Educante è oggi la via più convincente e costruttiva per il bene dei propri figli e dei ragazzi in genere. A conferma di tale acquisizione don Luca ha fatto riferimento al breve saluto di Papa Francesco all’Angelus del 28 ottobre: «Si diffonda un modo di essere e lavorare insieme, giovani e anziani, nell’ascolto e nel discernimento, per giungere a scelte pastorali rispondenti alla realtà».

Il percorso di Formazione Genitori continua. I prossimi incontri sono programmati per martedì 27 novembre e martedì 11 dicembre, dalle 18 alle 20, presso l’Istituto Agnelli. Camminare insieme, avendo a cuore il vero bene dei ragazzi/e, che il Signore ha affidato ai genitori e in cui ha coinvolto anche salesiani, docenti e formatori. Insieme si può essere “villaggio educativo” per loro.

10/12 a Bra: Social o Dis-Social? Un incontro con Alborghetti

Parlare di social e dell’uso consapevole delle tecnologie ai giovani e ai genitori di ragazze e ragazzi. Una giornata per riflettere su tematiche tanto attuali quanto urgenti: la Rete, la tecnologia e come usarle in modo sicuro e responsabile.

Il prossimo 10 Dicembre 2018,  l’Istituto Salesiano San Domenico Savio di Bra promuove due incontri condotti da Roberto Alborghetti, giornalista e autore di “Social o dis-social / Misura il tuo modo di stare (bene) nella Rete”, edito da Funtasy, con una riflessione introduttiva del prof. Mario Morcellini, commissario nazionale AGCOM. Le tematiche dell’uso consapevole della Rete e come essa può diventare uno spazio di espressione e libertà saranno al centro dell’incontro riservato ai ragazzi dell’Istituto, il primo alle 14,20 e il secondo alle 16,20, e successivamente, alle ore 18.00, le stesse suggestioni saranno proposte ai genitori degli allievi. Si cercherà di innescare un dibattito intorno alle problematiche dei nativi digitali, sviluppando analisi e riflessioni che riguardano il ruolo dei “genitori al tempo di Internet”, dai quali si leva insistente il grido d’allarme per i propri figli: iper connessi e perennemente chini su schermi di smartphone, tablet e play station, preda di chat e videogiochi che rubano sempre più tempi e spazi.  Un’attrazione fatale che coinvolge da subito, consolidandosi col passare degli anni e, in alcuni casi,  sviluppando una vera dipendenza. Crescono, con la voracità esponenziale del tempo trascorso sui social, anche i moniti che giungono dalla comunità medico-scientifica e pedagogica; anche Apple, nella persona di Tim Cook, successore di Steve Jobs, e Tim Berners Lee, “padre fondatore” della Rete, parlano di overdose da connessione.

Abituato a testi che riguardano il rapporto tra le nuove generazioni e l’uso responsabile degli strumenti informatici e di Internet, Roberto Alborghetti ha ripreso nelle scorse settimane un lungo giro tra varie città italiane, incontrando studenti, docenti e genitori sulle tematiche suggerite da “Social o dis-social?. Pagine che vogliono essere un’accattivante guida per accompagnare gli “under 14″(e non solo) nella navigazione online.

Appuntamento, dunque, Lunedì 10 Dicembre 2018 a Bra, qui di seguito la locandina dell’evento:

Chi è Roberto Alborghetti?

Giornalista professionista ed autore di saggi e biografie, ha lavorato nel gruppo Sesaab-L’Eco di Bergamo, dove è stato uno degli ultimi cronisti a formarsi alla scuola di mons. Andrea Spada. A L’Eco di Bergamo si è occupato di attività editoriali per la scuola ed i giovani, ricoprendo anche il ruolo di inviato. E’ autore di una cinquantina tra saggi e biografie, tra cui “Nessuno è cretino”, l’ultima conversazione-intervista del grande pedagogista Aldo Agazzi. Ha curato i due volumi dell’epistolario di Santa Paola Elisabetta Cerioli (“Lettere di una Madre”) ed ha coordinato l’opera “Lombardia / Introduzione ad una didattica dei territori”). Per la popolare “Collana blu” di Velar-Elledici ha pubblicato testi dedicati soprattutto a protagonisti del cattolicesimo sociale tra Ottocento e Novecento, tra i quali Leonardo Murialdo, Leone Dehon, Antonio Maria Gianelli, Annibale Maria di Francia, Francesco Spinelli, Maria Elisabetta Mazza. Sempre per Velar ha pubblicato tre titoli dedicati al magistero di Papa Francesco: “Francesco” (prima edizione: novembre 2013; aggiornamenti continui l’hanno trasformata in una vera e propria “enciclopedia” su Papa Bergoglio), “Nessuno resti indietro” (2016) e “Come chicchi in una spiga di grano” (2016). Blogger, autore di documentari, si occupa di editoria “educational” (è direttore di Atempopieno – periodico dell’Associazione Genitori Scuole Cattoliche – e di Okay!). Ha ricevuto diversi riconoscimenti giornalistici, tra cui l’European Award for Environmental Reporting (il cosiddetto “Pulitzer europeo” per l’informazione sull’ambiente, 1992-1993). Ha creato “LaceR/Azioni”, un innovativo progetto-ricerca basato sull’osservazione della realtà urbana percepita nei cromatismi dei “segni di strada”, con mostre in Italia ed all’estero.

Un fantastico ritiro a Valdocco per i ragazzi di Borgomanero

Si riporta, qui di seguito, la cronaca realizzata dai ragazzi della scuola di Borgomanero circa la giornata trascorsa a Valdocco per festeggiare l’inizio del nuovo anno…

Alle 7:15 siamo partiti per Valdocco con tre bus, di cui uno a due piani e altri due a un solo. Arrivati, abbiamo visto una grandissima chiesa, la basilica di Santa Maria Ausiliatrice.

Ci siamo divisi in fasce d’età… Le terze medie sono andate a visitare il Sermig, che, appena arrivate, sono state accolte in un grande salone e hanno iniziato il percorso di conoscenza di un luogo di ospitalità, invece le seconde hanno visitato un po’ la città e le prime hanno fatto una grande caccia al tesoro: c’erano alcuni punti da riconoscere nell’oratorio e mettere i nomi dei vari luoghi su una cartina. Tutti noi abbiamo visitato la basilica dove c’erano la tomba di Don Bosco e di san Domenico Savio, le camerette con tutti i luoghi in cui ha vissuto ed è morto Don Bosco, la chiesa di san Francesco di Sales, dove c’erano dipinti di Don Bosco e i suoi ragazzi e la cappella Pinardi, dove c’era un grande dipinto di Gesù.

Subito dopo abbiamo fatto pranzo, ed stato molto divertente: ognuno è stato con la propria classe e dopo sono andati tutti a giocare nell’anfiteatro.

Mentre nel pomeriggio siamo andati a giocare all’oratorio: c’era chi stava sullo scivolo, chi nel campo da calcio, chi in quello di pallavolo e chi in quello da basket; alcuni i professori, come il professor Merlin, giocavano a calcio mentre la professoressa Cimelli a basket si è infortunata giocando contro il prof Ferrucci; ogni classe si è incontrata con il proprio coordinatore e poi abbiamo fatto merenda.

Subito dopo abbiamo partecipato messa, che è stata arricchita con canzoni che hanno cantato alcune ragazze accompagnate dalla prof Mozetic con la chitarra e dal prof. Iorio con la tastiera; infine siamo ritornati all’anfiteatro dove abbiamo salutato e ringraziato il direttore che ci ha fatto vivere questa bellissima avventura e salutato l’ispettore don Enrico, passato a salutarci.

Dopo essere ritornati al Don Bosco, i nostri genitori sono venuti a prenderci per tornare a casa e raccontare di questo bellissimo giorno, che ha segnato l’inizio di un anno pieno di piacevoli scoperte.

(Articolo tratto da Donboscoborgo.it)

Don Andrea Bozzolo presenta il Sinodo dei Giovani

Nella serata di martedì 13 novembre, in Sala Sangalli a Valdocco, don Andrea Bozzolo ha presentato il Sinodo dei Giovani e l’esperienza vissuta.

Si riporta il video con la versione integrale dell’incontro.

Salesiani Chatillon – Visita al Sermig e al Cottolengo

Sabato 27 ottobre 2018 alcuni ragazzi delle classi terze insieme alle loro famiglie e ad alcuni professori, aderendo all’uscita proposta per il progetto scuola-famiglia, si sono recati al Sermig di Torino e al Cottolengo.
La visita guidata all’Arsenale della Pace ha permesso ad adulti e ragazzi di venire a conoscenza del grande lavoro che viene svolto per aiutare le missioni presenti in varie parti del mondo, per accogliere le persone in difficoltà economica nonché per offrire alle famiglie un servizio di doposcuola per i giovani.

A fine mattinata, insieme alle classi seconde, il gruppo si è recato a Valdocco per partecipare alla Santa Messa.
Dopo il pranzo il gruppo si è recato in visita alla Piccola casa della Divina Provvidenza, luogo di accoglienza e assistenza per persone malate e in difficoltà.
Nonostante il cattivo tempo la giornata si è svolta in serenità permettendo ai nuovi docenti di conoscere meglio i ragazzi e le loro famiglie. Sicuramente esperienze del genere, svolte in un contesto diverso da quello scolastico, favoriscono anche le relazioni fra i ragazzi.

AD ASTRA: la 3ª edizione della rassegna di teatro giovanile del Cinema Teatro Don Bosco di Cuneo

La Sala della Comunità Cinema Teatro Don Bosco di Cuneo ripropone, dopo un anno di pausa, la Rassegna di Teatro Giovani che in questa 3ª edizione assume il titolo AD ASTRA.

L’obiettivo della rassegna è dare uno spazio espressivo a compagnie composte da giovani che sono attive sul
territorio cuneese, uno spazio “che ci sembra carente a fronte di una grande vivacità e desiderio dei giovani di
proporre, attraverso l’espressione teatrale, la propria visione del mondo e i percorsi di ricerca, di formazione del gusto, del racconto di sé e della realtà che tutti ci circonda” sottolinea il responsabile della Sala, Roberto Saba.

In questa edizione, sono 8 le compagnie lanciate verso le stelle, sette del territorio cuneese e una compagnia ospite
proveniente da Torino. Gli spettacoli proposti utilizzano le più svariate forme dell’espressione teatrale, dalla messa in
scena di testi del teatro “classico” (come l’Oscar Wilde proposto dal Teatro in Bottiglia o il surreale Achille
Campanile con cui si cimenta l’Accademia Zoser), passando attraverso le arti circensi della “Scuola di Circo Fuma
che ‘nduma”, la musica e la parola dei “Kerkadelak”, le suggestioni nate nel lavoro di un anno dei sempre sorprendenti allestimenti della “Palestra di Teatro di Boves” condotta da Elisa Dani. Svariati anche i temi proposti: La “Compagnia dei Giovani Caritas” affronta, con coraggio, i temi attualissimi della migrazione e del confronto tra culture nel racconto di due viaggi in terre lontane, mentre “I mangiatori di nuvole” di Busca ritornano a proporre una riflessione sul rapporto tra donna e potere nel nuovissimo “Figure di regina”. Infine, la compagnia ospite “Teatro Babel” di Torino propone un originale e intenso lavoro sul rapporto intergenerazionale, sul valore della memoria e della narrazione, anche oltre le barriere imposte dalla malattia, in uno spettacolo che affianca giovani attori a pazienti colpiti da afasia.

 

 

 

«Premio imprenditoria artigiana 2018» nel territorio braidese

Si riporta la notizia circa il riconoscimento assegnato al giovane formatore braidese, Davide Ciravegna, che si è particolarmente distinto con professionalità e dedizione nel settore meccanica auto:

Premiato il nostro Formatore Davide Ciravegna

Il contesto era quello del premio «Imprenditoria artigiana 2018» che ogni anno la zona di Bra assegna ai suoi associati che maggiormente si sono distinti. La location era quella del salone delle feste del ristorante «La porta delle langhe». E tra i 3 premiati – sabato 10 novembre – per la loro start-up, anche il collega Davide Ciravegna, formatore del settore meccanica auto. Ha spiegato il presidente della Confartigianato locale Andrea Lamberti: «Abbiamo deciso di premiare anche questi 3 giovani – di cui Davide Ciravegna, con la sua azienda di meccatronica, ne è un rappresentante – perchè contribuiscono, con la loro professionalità e dedizione, ad un’economia sempre più forte e sostenibile al contempo». Davide Ciravegna, che da alcuni anni presta la sua opera nei vari percorsi di meccanica auto, è infatti titolare di un’officina meccanica, nella quale coniuga quotidianamente le sue capacità con il lavoro che deve svolgere, creando un circolo virtuoso, che si chiude poi nel laboratorio del Cfp, luogo nel quale accompagna i giovani a conoscere tutti i segreti di questo mestiere. Complimenti e buon lavoro.

(Articolo a cura di Valter Manzone)

 

 

Classifiche Eduscopio – Spiccano l’Istituto Agnelli ed il liceo di Valsalice

E’ stata resa pubblica, l’8 novembre 2018, la classifica di Eduscopio, il portale della Fondazione Giovanni Agnelli che stila la classifica delle scuole italiane che meglio preparano per l’università o che danno più chance di trovare un impiego dopo il diploma.

L’idea di fondo del progetto eduscopio.it è proprio quella di valutare gli esiti successivi della formazione secondaria – i risultati universitari e lavorativi dei diplomati – per trarne delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono.
Per farlo eduscopio.it si avvale dei dati amministrativi relativi alle carriere universitarie e lavorative dei singoli diplomati raccolti dai Ministeri competenti. A partire da queste informazioni vengono costruiti degli indicatori rigorosi, ma allo stesso tempo comprensibili a tutti, che consentono di comparare le scuole in base ai risultati raggiunti dai propri diplomati.

 

La più grande novità di quest’anno è che i dati raccontano anche di un mercato del lavoro in miglioramento per Torino e per il resto della regione. Quasi tutte le scuole, infatti, vedono aumentare la percentuale di ex studenti che hanno un impiego.

Per maggiori informazioni sono a disposizione due articoli:

 

La Stampa

Eduscopio, il Cavour vince ancora tra i classici, il Galfer super-scientifico.

Torino Repubblica

Piemonte, le migliori scuole nella classifica di Eduscopio: tra i diplomati è tornato il lavoro.

 

 

L’assurdità e l’inutilità della guerra in scena con gli allievi dell’Istituto San Lorenzo di Novara

Gli allievi dell’Istituto Salesiano San Lorenzo di Novara,
presentano lo spettacolo 

LA PAURA

Venerdì 9 Novembre 2018 – ore 21.00
Teatro don Bosco di Novara

La Sezione di Udine della Associazione Nazionale Alpini, in collaborazione con l’Associazione Partigiani Osoppo, l’Istituto Salesiano San Lorenzo di Novara e la Cooperativa Verde Azzurra di Galliate, organizzano la rappresentazione teatrale LA PAURA, liberamente tratta dall’omonima novella dello scrittore catanese Federico De Roberto, e che viene considerato uno dei vertici del racconto italiano dell’intero XX secolo.

Lo spettacolo, con ingresso gratuito, avrà luogo Venerdì 9 Novembre 2018 alle ore 21.00 presso il Teatro
don Bosco di Novara e il 17 novembre alle ore 20.30 presso l’Auditorium del Centro Culturale alle Grazie in via Pracchiuso 21 a Udine.

Vedrà impegnati i ragazzi dell’Istituto San Lorenzo di Novara, i quali hanno preparato la rappresentazione quest’anno in cui ricorre il centenario della conclusione della Grande Guerra. Nelle scorse settimane lo spettacolo è stato rappresentato a Galliate raccogliendo un sorprendente successo.

Il testo di De Roberto, uscito nel 1921, quindi subito dopo la fine del confitto, racconta la trincea, soldati uccisi dai cecchini nemici, mentre tentano di raggiungere un posto di vedetta, la paura che coinvolge tutti ed il suicidio finale di protesta è però un potente atto d’accusa contro l’assurdità e l’inutilità della guerra. De Roberto, che pur non prese parte alla guerra, sa descrivere con realismo la vita nelle trincee e l’immensa carneficina nei campi di battaglia. La scrittura è dura e babelica, dove si mescolano italiano e dialetti di tutta la penisola.

E’ una riflessione drammatica su quello che De Roberto chiama l’«orrore della guerra»:  La paura, così, mette in scena la guerra nei suoi aspetti meno digeribili ed edificanti. I ragazzi dell’Istituto San Lorenzo, con la regia di Matteo Pozzi, docente presso l’Istituto novarese, hanno saputo interpretare questo lavoro teatrale non semplice riuscendo a far emergere le loro capacità espressive. La rappresentazione trova un indispensabile arricchimento nell’accompagnamento musicale del Corpo Bandistico Verde Azzurra di Galliate diretta dal maestro Riccardo Giarda. La parte storica è stata curata dal prof. Roberto Penna, docente di Stori e Filosofia. Lo sviluppo dei trattati di pace, nel contesto del diritto internazionale dell’epoca del Prof. Don Giorgio Degiorgi, direttore dell’Istituto salesiano San Lorenzo e docente di diritto.

Gli amici di Galliate – afferma Dante Soravito de Franceschi, presidente della Sezione ANA di Udine – ci offrono la possibilità, non frequente, di vedere dei ragazzi delle scuole superiori affrontare il difficile tema della guerra, così lontano dai loro orizzonti e dalle loro esperienze quotidiane.

Abbiamo ritenuto – continua Soravito de Franceschi assieme alla Associazione Partigiani Osoppo di
offrire questa opportunità alla città di Udine e all’intero Friuli, così intensamente colpiti dalle due guerre mondiali, proprio in queste giornate dove ricordiamo il centenario della conclusione della Grande Guerra, e riteniamo che nessuno meglio di questi giovani di oggi sappia testimoniare la grande tragedia che la guerra rappresentò per i ragazzi loro coetanei di cento anni fa.

Seguirà la deposizione della corona presso il monumentale cimitero di Re di Puglia, a nome degli allievi del San Lorenzo di Novara.