In arrivo il quinto incontro di E se la Fede avesse Ragione? 2024/25: La vocazione alla vita consacrata

Tornano gli appuntamenti di “E se la fede avesse ragione?” 2024/2025: il tema della quinta serata sarà “La vocazione alla vita consacrata“. Rivolti ai giovani per un percorso autentico di fede, sono organizzati in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana.

L’appuntamento è giovedì 20 marzo 2025 nella Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco dalle ore 20.45 alle 22.30, con possibilità, per chi lo desidera, di una cena condivisa alle ore 19.45. Prenderà la parola per la catechesi don Paolo Paolucci.

L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale Facebook di “E se la Fede”.

Weekend conclusivo della terza annualità Buoni Cristiani Onesti Cittadini

Il 22 e il 23 febbraio 2025 i giovani di Buoni Cristiani e Onesti cittadini si sono ritrovati per gli ultimi step del cammino per riflettere insieme su “L’attività dell’amore politico. Parteciparecon la presenza di relatori che hanno condiviso esperienze, conoscenze e passioni per il bene comune.

Dopo l’accoglienza presso la Pastorale giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice e il saluto dell’Ispettore don Leonardo Mancini, l’equipe ha presentato la sintesi dei passi fatti insieme ringraziando i giovani per la loro presenza, con un “grazie emozionato” a coloro che avrebbero concluso la triennalitá del percorso.

Primo step: una testimonianza di impegno civico e politico. Alberto Gatto, Sindaco di Alba 

L’attività dell’amore politico è stata incarnata da uomini e donne della nostra storia su cui ci si è soffermati nell’incontro precedente. 

Oggi la storia la fanno i giovani che hanno già scelto di essere protagonisti attivi nell’impegno nelle istituzioni per il bene comune.  

Per tale motivo, l’equipe ha scelto di invitare Alberto Gatto, sindaco di Alba, che ha accolto con entusiasmo ed enorme disponibilità l’invito ad incontrare i giovani di BCOC per raccontare la sua storia di impegno civico e politico.

Cresciuto nelle scuole delle Figlie di Maria Ausiliatrice e nella parrocchia di Alba, Gatto ha condiviso come le sue esperienze formative, inclusi i campi scuola animati dai Salesiani, abbiano influenzato il suo percorso di vita. 

Nelle esperienze vissute, tra cui la gestione della mensa della Caritas e l’aiuto ad associazioni che si occupano di disabilità, ha sperimentato una formazione e una educazione al bene dell’altro da cui ancora ha origine il suo impegno nella società con un’attenzione alla “persona”. 

Nel 2009 la prima esperienza a 19 anni nelle istituzioni mettendo in gioco la sua passione e la sua disponibilità ad occuparsi della cosa pubblica per dare compimento alla sua scelta come cristiano cattolico impegnato.

Ha proseguito il suo impegno non tralasciando la sua formazione professionale a garanzia della sua libertà di agire senza dipendere dal proprio impegno istituzionale.

Questo primo racconto ha offerto ai giovani uno spazio di riflessione in cui sentirsi incoraggiati a mettersi in gioco sulla base di ciò che ciascuno può e desidera offrire nella società come studente e come professionista. 

Già questo vostro percorso è politica”.

L’incontro è proseguito nel dialogo anche attraverso le domande dei giovani sulle scelte che chi ha un impegno istituzionale come un assessore, un consigliere comunale, un sindaco si trova a fare. Alcune parole chiave emerse: coraggio, comunità, fiducia, dialogo costruttivo, ascolto, competenza, passione, apertura alla cittadinanza attiva, reciprocità, coinvolgimento e aggregazione, protagonismo, mediazione, crescita e arricchimento personale, “Agire insieme mettendo sempre al centro la persona e il bene comune”. Diverse le esortazioni fatte ai giovani:

Se vuoi cambiare qualcosa, devi agire, non puoi guardare e “lamentarti”. Ciascuno di noi può impegnarsi laddove desidera e può mettere a disposizione le proprie competenze e le proprie passioni per il bene collettivo. L’esperienza dei giovani nelle istituzioni sarebbe una fonte di cambiamento”. 

Secondo step. La Partecipazione nella Costituzione Italiana. Professoressa Valeria Marcenò, direttrice del Dipartimento dell’Università di Giurisprudenza di Torino, curatrice scientifica della manifestazione Giornate della legalità a Torino

La Dottoressa  Marcenò ha offerto un intervento illuminante sul concetto di partecipazione dal punto di vista del diritto costituzionale. Durante il suo discorso, ha esplorato il significato profondo della partecipazione e la sua applicazione pratica nella Costituzione italiana. 

Ha iniziato definendo la partecipazione come il coinvolgimento attivo e consapevole dei cittadini nei processi decisionali e legislativi, non solo tramite il voto, ma anche attraverso altre forme di espressione e consultazione pubblica. Ha sottolineato l’importanza della partecipazione per il funzionamento delle istituzioni democratiche, citando autori come Norberto Bobbio e Giovanni Sartori che hanno evidenziato come la partecipazione attiva sia essenziale per la vitalità della democrazia. 

Durante il suo intervento, Marcenò ha citato diversi articoli della Costituzione italiana

  • Articolo 3 che sancisce l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
  • Articolo 48 che sancisce il diritto di voto a tutti i cittadini maggiorenni.
  • Articolo 49 che riconosce il diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

La professoressa Marcenò ha anche offerto uno spazio di riflessione sulle  implicazioni costituzionali della partecipazione, affermando come essa rappresenti un elemento fondamentale per la democrazia ed evidenziando come la mancanza di partecipazione possa compromettere i principi democratici, portando a una governance meno rappresentativa e più distante dai bisogni e dalle aspettative dei cittadini. 

Ha fornito diversi esempi pratici di partecipazione nelle democrazie moderne, come i referendum, le elezioni, le consultazioni pubbliche e le assemblee cittadine ribadendo nei diversi passaggi del suo intervento la necessità di promuoverla e garantirla  come diritto fondamentale dei cittadini a partire dalle  istituzioni. La riflessione è proseguita nel dialogo con i giovani, facendo emergere l’esigenza e l’urgenza di  creare le condizioni per un coinvolgimento ampio e significativo attraverso l’educazione civica, la trasparenza e l’accessibilità dei processi decisionali. 

Grazie all’intervento della professoressa Marcenò, i giovani sono stati sollecitati sul ruolo cruciale della partecipazione nella democrazia così come descritta ed enunciata  nella Costituzione italiana, sottolineando l’importanza di un coinvolgimento attivo e consapevole dei cittadini per mantenere viva la democrazia e assicurare che le decisioni pubbliche riflettano veramente la volontà del popolo. 

La serata è proseguita con un’attività “Play and decide” animata da Enrica Favaro: i giovani sono stati sollecitati a sostenere una tesi comune sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale dopo uno scambio in gruppi e una restrizione in plenaria. Anche questo momento è stata un’opportunità di confronto, riflessione e allenamento ad un pensiero critico e costruttivo sul mondo e nel mondo.

Terzo step. La Sfida della Natalità in Italia. Gigi De Palo,  presidente della Fondazione per la Natalità che si occupa ogni anno di organizzare gli Stati Generali della Natalità

Nella giornata di domenica, Gigi De Palo ha incontrato i giovani e con entusiasmo e la passione che con lo contraddistingue, li ha da subito sollecitati a riflettere sul potenziale impatto di incontri come quelli proposti dal cammino di BCOC possono avere poiché rappresentano grandi opportunità per discutere e affrontare temi rilevanti per la società.

Dodici persone hanno cambiato la storia, hanno cambiato il mondo. Ventitré, ventiquattro persone potranno un minimo impattare sul Piemonte“. 

L’intervento di Gigi De Palo ha offerto una riflessione profonda e articolata sulla questione della natalità in Italia, un tema di cruciale importanza per il futuro del paese. 

De Palo ha presentato dati allarmanti sulla natalità in Italia. Nel 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale, nascevano circa 800.000 bambini all’anno, numero che è sceso a 449.000 nel 2000 e a 379.000 nel 2024. “Nel 2024 saranno ancora di meno“.

Ha evidenziato come il calo delle nascite abbia un impatto diretto sul sistema sanitario e pensionistico: diminuendo il numero dei lavoratori e aumentando gli anziani, si creerà un problema enorme e questo squilibrio potrebbe portare a una sanità sempre più a pagamento, penalizzando i più fragili. 

La natalità è la seconda causa di povertà dopo la perdita del lavoro di uno dei componenti della famiglia“.

L’invito ai giovani è la necessità di rivedere la percezione della natalità come una questione sia sociale che culturale. 

Un aspetto particolarmente interessante dell’intervento di De Palo riguarda il desiderio dei giovani di avere figli. Ha citato dati che mostrano come il 74% dei giovani tra gli 11 e i 19 anni desideri una famiglia e dei figli.

Se addirittura oggi il 74% dei ragazzi dagli 11 ai 19 anni ti risponde che voglia una famiglia e dei figli, vuol dire che il desiderio noi ce l’abbiamo, vuol dire che il desiderio non è vero che manca“.

Tuttavia, ha sottolineato che con l’avanzare dell’età, questo desiderio tende a diminuire a causa delle difficoltà economiche e sociali che i giovani devono affrontare. 

Per affrontare questi problemi, De Palo ha suggerito diverse soluzioni, tra cui il miglioramento delle politiche familiari e un approccio più equilibrato all’immigrazione di famiglie che andrebbe valorizzata per aiutare il ricambio intergenerazionale. 

I giovani in ascolto sono stati sollecitati dall’intervento di Gigi De Palo che concluso la prima parte del suo intervento sottolineando l’importanza di un approccio positivo e proattivo:

Il mondo ha bisogno di persone capaci di mediare, di trovare soluzioni, di creare il bello“,  

Quarto step. “La nostra linea del tempo”

Ai giovani è stato proposto di collocare i fatti più salienti da loro vissuti negli ultimi tre anni su tre linee differenti (personale, nazionale/cittadino, globale) dedicando un momento di riflessione personale su come il percorso abbia interagito con la loro storia di vita influenzandone il cammino (vita, fede, studio, lavoro).

Nella restituzione in plenaria, i giovani hanno condiviso la loro storia di giovani in cammino che non vogliono essere indifferenti ma fare la differenza:

Non posso lavarmi le mani, voglio sporcarmele”, “Esserci con un stile che attrae”, “Oggi scelgo mettendo al primo posto sulla base di un equilibrio etico-umano”, “Piu consapevole di far parte di una comunita che riconosce i problemi della sua comunitá”, “La mia formazione non termina qui e desidero continuare a condividerla con altri giovani che hanno a cuore il bene comune”, “La provvidenza ha scritto anche sulle righe storte della mia vita”, “Anche io, anche noi possiamo contribuire al cambiamento”, “Desidero partecipare ancora di più, spendermi nella mia vita facendo unitá”, “Non possiamo essere Cristiani a metà”, “Oggi so rispondere con più consapevolezza e chiarezza ai motivi perché mi sono impegnato e desidero continuare a impegnarmi nelle istituzioni a partire dal mio territoritorio”.

Ultimo step. La Partecipazione. Gigi De Palo

Gigi De Palo ha concluso offrendo una riflessione profonda e articolata sul tema della partecipazione, sottolineando l’importanza di coinvolgere attivamente le persone nella vita comunitaria e sociale. De Palo ha condiviso un aneddoto personale, ricordando un sacerdote che gli diceva sempre: “Fai bene quello che stai facendo“. Questo consiglio, secondo De Palo, è il segreto per una partecipazione autentica e significativa. 

De Palo ha poi parlato del progettoImmischiati“, un’iniziativa volta a promuovere la partecipazione tra i cattolici e non solo che mira a far comprendere l’importanza della partecipazione non solo all’interno della parrocchia, ma anche nella vita cittadina:

Non ci si salva solamente in parrocchia o all’oratorio. Ci si salva anche vivendo la nostra cittadinanza nel miglior modo possibile“. 

Un altro punto chiave del suo intervento è stato il concetto di partecipazione come attrazione, non come obbligo.

Il cristianesimo non funziona per convincimento, ma funziona per attrazione. Se noi facessimo la testa tanta dicendo agli amici dovete impegnarvi, dovete impegnarvi dopo un po’ voi non verrebbe minimamente il desiderio di impegnarvi, ma se sentite un profumo che vi fa venire il desiderio di impegnarvi…“. 

De Palo ha concluso il suo intervento con un invito alla creatività e all’impegno personale, sottolineando che la partecipazione non deve essere vista come un dovere ma come un’opportunità per fare qualcosa di bello e significativo per la comunità

Conclusioni 

La partecipazione nel cammino di Buoni Cristiani Onesti cittadini è stata stimolata, accompagnata e formata attraverso tanti semi per un discernimento con l’obiettivo di suscitare nei giovani un “impegno concreto a partire dalla fede per la costruzione di una società nuova (…), vivendo in mezzo al mondo e alla società per evangelizzare le sue diverse istanze”.

Un sincero grazie agli ospiti che hanno fornito spunti di riflessione e incoraggiamento, invitando i partecipanti a impegnarsi attivamente per il bene comune e a partecipare alla vita democratica del paese.  Un grazie ai giovani presenti, changemakers creativi e coraggiosi visionari.

L’incontro si è concluso nella messa concelebrata da don Fabio Mamino e don Alberto Goia, al termine della quale è stato consegnato ai giovani un “attestatodi partecipazione ai tre anni di Buoni Cristiani Onesti cittadini ringraziandoli per la loro presenza attenta, curiosa e incoraggiante per altri giovani desiderosi di essere protagonisti della storia di oggi e di domani.

Trasformare la classe in un laboratorio del futuro – Evento formativo A.U.D.E.

In arrivo il 27 marzo 2025 un nuovo evento formativo di A.U.D.E.: appuntamento dalle ore 15:00 alle ore 18:00 presso la Sala Conferenze della Fondazione per la Scuola in C.so Francesco Ferrucci, 3 (Torino) con “Trasformare la classe in un laboratorio del futuro – Conoscere l’IA e integrarla in modo etico e innovativo nei processi di insegnamento e apprendimento“.

Un workshop curato da Fondazione Links che vedrà gli interventi di Lorenzo Benussi, coordinatore dell’Unità EdTech di Links, Veronica Ruberti, ricercatrice EdTech di Links e Pietro Monari, esperto di intelligenza artificiale, formatore e docente universitario.

Come si distingue l’intelligenza umana da quella artificiale? Quali competenze servono ai docenti e alle docenti del 1° ciclo per integrare l’Intelligenza Artificiale nella didattica quotidiana? Il laboratorio formativo, che alternerà fondamenti teorici ed esercitazioni pratiche guidate da esperti del settore, ci accompagnerà a scoprire l’Intelligenza Artificiale e come integrarla in modo etico e innovativo nei processi di insegnamento e apprendimento.

Al centro dell’esperienza, una riproposizione in chiave contemporanea e ludica del Test di Turing, che ci permetterà di analizzare i processi cognitivi alla base del machine learning e le implicazioni pedagogiche che ne derivano. Un’opportunità di sviluppo professionale per acquisire strumenti concreti e una comprensione approfondita delle potenzialità dell’IA nell’innovazione educativa.

L’evento è destinato a educatori e docenti aderenti al progetto A.U.D.E., ma verranno raccolte candidature anche di altre persone che volessero partecipare, creando una lista d’attesa. Se la tua organizzazione non è nell’elenco della piattaforma d’iscrizione puoi mandare la tua richiesta all’indirizzo aude@atelierurbani.it indicando:

  • Nome
  • Cognome
  • Organizzazione di appartenenza
  • Ruolo

e verrai inserito nella lista di attesa.

Ti confermeremo la possibilità di partecipare entro la data del 20/03.

Spazio Labs: un viaggio che cresce insieme ai ragazzi

Il primo tratto di strada è alle nostre spalle. I primi mesi di Spazio Labs sono stati un tempo di conoscenza reciproca, di costruzione dei gruppi, di ricerca di una routine e di confidenza con un contesto formativo. Per molti ragazzi è stato un tornare a fidarsi di un luogo e di chi lo abita, per altri la sfida è stata quella di mettersi alla prova in modo nuovo.

A tenere insieme questa prima parte di percorso sono stati il Maker Lab e le metodologie attive del learning by doing: mani che costruiscono, sperimentano, trasformano idee in oggetti concreti. Un gioco da tavolo nato pezzo dopo pezzo, una pizza impastata e condivisa, un problema di matematica risolto senza quasi accorgersene. Imparare facendo, insieme, è stato il filo conduttore che ha permesso ai ragazzi di restare, di essere parte del gruppo e di scoprire, passo dopo passo, che la costanza è una conquista.

Ora il viaggio prosegue e si trasforma. È iniziata la seconda parte dell’anno, in cui i ragazzi si stanno cimentando in qualcosa di nuovo: la formazione professionale. Cinque diversi Work Lab, da circa 80 ore ciascuno, ospitati nelle sedi CNOS-FAP di Torino (Agnelli, Rebaudengo, Valdocco), per sperimentarsi in ambiti diversi: saldatura, carrozzeria, tipografia, sala bar, riparazioni auto.

Qui la sfida si fa più concreta. Significa misurarsi con strumenti e competenze professionali, imparare regole e ritmi diversi, mettersi alla prova in un ambiente che assomiglia sempre di più a quello del lavoro. Per alcuni di loro, questa sarà una tappa intermedia; per altri, l’inizio di un cammino che potrà portarli fino all’esperienza del tirocinio, al confronto diretto con il mondo del lavoro.

Spazio Labs cresce insieme ai ragazzi, senza forzature, ma con la consapevolezza che ogni passo fatto – anche il più piccolo – è un traguardo.

La lotta agli stereotipi e le diseguaglianze educative: “Che GENERE di STEM?” con Marina Della Giusta e il progetto A.U.D.E.

Nel pomeriggio del 6 marzo 2025 la Sala Conferenze della Fondazione per la Scuola ha accolto un nuovo evento formativo del progetto A.U.D.E. sul tema delle diseguaglianze educative legate allo STEM. Ospite del giorno Marina Della GiustaProfessoressa Ordinaria di Politica Economica all’Università di Torino ed esperta di lavoro, genere, gender gap e disuguaglianze educative.

Nel suo intervento “Che GENERE di STEM? Conoscere e mitigare pregiudizi e stereotipi inconsapevoli nella didattica per combattere le disuguaglianze educative” ha spiegato il ruolo fondamentale che ha la Comunità Educante nel cercare di uscire dagli stereotipi e i pregiudizi di genere, per promuovere un pensiero lento, il più privo possibile da quelle scorciatoie cognitive che il nostro cervello prende per generare aspettative rispetto a situazioni e comportamenti.

Tutti ricorriamo a queste scorciatoie ma è possibile creare una cultura del riconoscimento per essere consapevoli dei propri pregiudizi, concedendosi il beneficio del dubbio e applicando le strategie appropriate per gestirli nel modo più inclusivo possibile. Ha inoltre spiegato come promuovere una cultura caratterizzata da processi decisionali collettivi e che accolga prospettive diverse aiuti ad evitare certe situazioni, e che non bisogna dimenticare l’importanza di pensare al modo in cui utilizziamo il linguaggio.

A concludere l’incontro un lavoro di gruppo e un momento di restituzione finale.

150° della prima Spedizione Missionaria Salesiana: un cammino che continua

Celebriamo quest’anno i 150 anni dalla prima Spedizione Missionaria voluta da Don Bosco.

Questa ricorrenza non è solo memoria del passato, ma un’opportunità per rinnovare il nostro slancio missionario e il nostro impegno a vivere il carisma salesiano con creatività e coraggio. Per questo, iniziamo a diffondere nelle nostre comunità un video dedicato all’evento, segno concreto di un cammino che continua e che interpella anche noi oggi.

Vi invitiamo a leggere la lettera allegata nelle comunità per aiutarci a entrare in questo spirito di ringraziamento, riflessione e rilancio:

Mandato Missionario Salesiano all’interno dell’MGS Day

Domenica 23 marzo, nella cornice solenne del Duomo di Torino, durante la Messa dell’MGS Day delle ore 12.00 , si terrà il mandato missionario per i giovani che, dopo un anno di preparazione, si apprestano a vivere un’esperienza di missione estiva in una casa salesiana.

Quest’anno le destinazioni saranno Bo (Sierra Leone), Embu (Kenya) e Manouba (Tunisia): tre luoghi in cui i ragazzi porteranno il loro entusiasmo e il loro impegno, condividendo la vita con le comunità locali e mettendosi al servizio dei più piccoli.

Questa esperienza affonda le sue radici nel carisma di Don Bosco, che ha sempre creduto nei giovani come protagonisti attivi della costruzione di un mondo più giusto e solidale. Il mandato missionario non è solo una partenza fisica verso una terra lontana, ma un viaggio più profondo che segna una crescita personale e spirituale: un’occasione per uscire da sé stessi, aprirsi all’altro e sperimentare la bellezza del dono reciproco.

Per i giovani che partono, sarà un’opportunità di formazione, incontro e servizio, che li aiuterà a scoprire il senso autentico della missione: non un semplice “aiutare”, ma condividere la vita, ascoltare, imparare e farsi piccoli tra i piccoli. Allo stesso tempo, la loro presenza porterà nelle realtà di missione una testimonianza concreta di speranza, fraternità e amore gratuito.

La celebrazione del mandato missionario sarà il momento in cui il Movimento Giovanile Salesiano affiderà ufficialmente a questi giovani la missione, inviandoli con la preghiera e il sostegno di tutta la comunità. Un segno di fiducia e di responsabilità, ma anche una chiamata per tutti a guardare oltre i propri confini e a vivere con cuore missionario, ovunque si sia.

Accompagniamo questi ragazzi con la nostra preghiera, affinché possano essere testimoni autentici del Vangelo e del sogno di Don Bosco, portando speranza e luce nei luoghi in cui saranno inviati.

Torna l’MGS DAY a Valdocco! – 23 Marzo 2025

Torna l’MGS Day! Il nuovo appuntamento è il 23 Marzo 2025 presso il cortile San Giuseppe di Torino-Valdocco (via Maria Ausiliatrice 36).

Durante la giornata saliremo “Verso l’alto” con un incontro e confronto inerente l’esperienza di Pier Giorgio Frassati, accompagnati dalla presenza di don Luca Bertarelli e Alessandro Greco.

PROGRAMMA COMPLETO

  • 9.30 Accoglienza
  • 10.20 “Verso l’alto” – incontro e confronto con l’esperienza di Pier Giorgio Frassati
  • 12.00 Santa Messa in Duomo
  • 13.40 Pranzo al sacco
  • 15.00 Attività
  • 15.45 Saluti e partenze

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI

L’iscrizione alla giornata ha un costo di € 7.

Iscrizioni entro il 19 Marzo, rivolgersi al responsabile del proprio centro.

INFO

Lettera dell’Ispettore – Febbraio 2025

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di febbraio 2025.

Valdocco, 25 febbraio 2025
Festa dei santi Martiri
San Luigi Versiglia e San Callisto Caravario

A confratelli e laici corresponsabili
di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania,

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti/e voi.

Vi raggiungo al termine della prima settimana di Capitolo Generale, nella quale con tutti i capitolari (225; tra cui don Claudio Belfiore e don Fabiano Gheller) abbiamo avuto la possibilità di fare tre giorni di ritiro predicati da don Pascual Chavez, un giorno di pellegrinaggio tra Colle Don Bosco e Chieri, costituire le 6 commissioni di lavoro per gruppi linguistici ed approvare il Regolamento e l’Instrumentum Laboris del CG29. Mentre vi scrivo è invece in corso la presentazione della Relazione del Rettor Maggiore sullo stato della Congregazione, condotta dai diversi membri del Consiglio Generale. La Relazione, necessaria per analizzare la situazione attuale, permetterà di avere una maggiore cognizione di causa nell’affrontare più direttamente – nelle prossime settimane – i tre nuclei portanti del Capitolo: Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano; Insieme salesiani, Famiglia Salesiana e laici, “con” e “per” i giovani; Verifica e rinnovamento delle strutture di governo della Congregazione. Nell’ultima settimana di marzo si svolgeranno invece le elezioni del Rettor Maggiore e del Consiglio Generale. Il clima al momento sembra molto sereno e collaborativo, ma anche schietto e denso di concentrazione. Si ha la sensazione che questo Capitolo potrà aprire qualcosa di nuovo nella Congregazione. Continuo a chiedere preghiera perché tutti noi capitolari rimaniamo aperti alle sollecitazioni dello Spirito.

Mantenendo uno sguardo aperto sul mondo, ed avvicinandosi il tempo di Quaresima, con il conseguente impegno speciale di carità che ad esso è collegato, approfitto per segnalarvi quali saranno le destinazioni della Quaresima di Fraternità, e cioè dei fondi raccolti nelle case durante questo tempo forte che come ispettoria consegneremo a chi sta vivendo particolari situazioni di necessità. Oggi sono due i fronti ai quali vogliamo rivolgere la nostra attenzione:

  • uno è ancora quello dell’Ucraina, che proprio in questi giorni ricorda il terzo anno dall’inizio della guerra; vogliamo continuare a sostenere confratelli, giovani e famiglie di questa terra martoriata, finanziando i progetti a vantaggio dei più poveri che si stanno attivando o che si potranno attivare;
  • il secondo fronte è quello della città di Goma in Congo, dove ormai da diverse settimane le nostre opere, a causa dell’invasione dei ribelli del Movimento M23, sono chiamate ad ospitare 34.000 (trentaquattromila…) persone scappate da morte e distruzione.

Come in tante altre occasioni, anche in questa non mancherà la generosità di tutti voi.

Il fronte del Libano invece, ringraziando il Signore, va verso una normalizzazione. Abbiamo inviato in questi mesi circa € 65.000,00 (tra offerte dell’ispettoria, delle case e di singoli benefattori); e sembra che adesso non ci sia più bisogno di supporto.

Carissimi/e, in questo momento ci stringiamo intorno a Papa Francesco e preghiamo per la sua salute. È un grande testimone della fede, come lo sono stati San Luigi Versiglia e San Callisto Caravario, di cui oggi celebriamo la festa liturgica. Chiediamo anche la loro intercessione per il Santo Padre e per tutte le intenzioni che portiamo nel cuore. Tra le intenzioni, vi ricordo questa, prendendo spunto dal tema del CG29: chiediamo di poter essere tutti, nelle diverse vocazioni, nella fedeltà e nella profezia, Appassionati per Gesù Cristo, dedicati ai giovani.

Buon cammino quaresimale, verso la Pasqua di Risurrezione!

Un abbraccio fraterno in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Quarto incontro GR Discernimento: un cammino di ascolto e crescita

Un’esperienza di ricerca interiore, un percorso esigente ma profondamente arricchente: questo sono i GR Discernimento, un cammino che aiuta i giovani dell’ultimo anno delle scuole superiori e gli universitari a comprendere la direzione del proprio futuro attraverso l’ascolto della voce di Dio nel quotidiano. Non si tratta di semplici incontri, ma di un’opportunità concreta per consolidare la propria vita cristiana e maturare scelte consapevoli in sintonia con il sogno che il Signore ha per ciascuno.

Attraverso il supporto di un’équipe, i ragazzi hanno imparato a mettersi in discussione, a riconoscere i segni della propria chiamata e a scoprire in che modo realizzarsi pienamente donandosi agli altri.

Il 22 e 23 febbraio, al Colle Don Bosco si è svolto il quarto incontro del cammino. Il tema centrale è stato quello della vocazione universale all’amore e alla santità, con una riflessione profonda sulla necessità di accogliere e far fiorire anche i propri limiti e fragilità. Il confronto ha permesso di comprendere come la realizzazione personale passi attraverso il dono di sé: non si cresce isolandosi o cercando di nascondere le proprie debolezze, ma accettandole e trasformandole in risorse al servizio degli altri.

I GR Discernimento continuano così a essere un’esperienza preziosa di crescita e condivisione. In un mondo che spesso spinge a prendere decisioni senza un reale approfondimento interiore, questo percorso rappresenta un’opportunità unica per fermarsi, ascoltare e scegliere consapevolmente la strada verso cui orientare la propria vita.