Salesiani e Sport, la conferma di un connubio vincente

Aggiornamenti dal mondo dello sport che confermano che proprio l’intuizione della forza comunicativa del gioco che ebbe Don Bosco, che lo spinse a cercare ed incontrare i ragazzi nel gioco, partecipandovi egli stesso, fu l’intuizione giusta che ancor oggi vede ottimi risultati nelle carriere sportive dei tanti ragazzi che hanno frequentato le attività salesiane. Qualche esempio recente:
La studentessa dell’Agnelli di Torino, Eleonora Gasparrini, ha appena vinto il Campionato Italiano di ciclismo su strada della categoria Donne Allieve a Terme di Comano.
Eleonora Camilla Gasparrini (medaglia d’oro Esordienti donne 2° anno)
«Avevo studiato molto attentamente il percorso e avevo capito dove si poteva fare la differenza. Tutto è andato come avevo pianificato e al momento opportuno ho provato l’attacco. In cima alla salita avevo già un discreto vantaggio, ma ho cercato di non voltarmi mai e di pedalare più forte che potevo fino all’arrivo. Solo lì ho capito che ce l’avevo fatta. Vincere un campionato italiano è un’emozione grandissima, che voglio condividere con tutta la squadra, con il presidente, il direttore sportivo e tutte le mie compagne».
Altro campione, questa volta oltreoceano e dal mondo del basket, dei Salesiani di New York: Kevin Punter, classe 1993 cresciuto nel Bronx, che indosserà la maglia della squadra emiliana Virtus; ecco l’articolo, qui di seguito, apparso Sabato 7 Luglio 2018 de “Il Resto del Carlino”, a firma di Massimo Selleri:
Virtus, colpo di mercato Arriva la guardia Punter

KEVIN PUNTER è il secondo giocatore straniero ufficializzato dalla Virtus.

Nato a New York, classe 1993, alto 190 centimetri è una guardia tiratrice che nella passata stagione ha prima vestito la maglia del club polacco Rosa Radom e poi dal 10 febbraio si è spostato all’Aek di Atene dove ha vinto la Basketball Champions League e la Coppa di Grecia. I numeri totalizzati nel massimo campionato ellenico dimostrano un ottimo feeling con il canestro: nella lega nazionale ha segnato 9.8 punti in 18.9 minuti, cifre che si sono alzate in Europa dove in 22.5 minuti ne ha realizzati 15.3. Arrivato nel vecchio continente nel 2016 quando è stato ingaggiato da Lavrio, poi nella stessa stagione è andato in Belgio agli Antwerp Giants di Anversa. Sempre nel 2016 ha disputato le Summer League con i Minnesota Timberwolves, ma non ha trovato spazio nella Nba. Cresciuto nel Bronx, durante la sua formazione ha frequentato scuole e college cattolici, sostenuto anche dall’opera religiosa dei Salesiani di Don Bosco diplomandosi in Scienze della Comunicazione. «In questo momento voglio solo dire grazie alla Virtus – sono le prime di Punter diffuse dalla V nera attraverso un apposito comunicato – e sono eccitato da questa opportunità e non vedo l’ora di iniziare a lavorare: l’obiettivo è quello di una grande stagione e di portare a casa tante vittorie». A SEGUIRE le parole del direttore sportivo bianconero Marco Martelli. «E’ un giocatore di qualità e pericolosità, che con la sua fame ha saputo conquistarsi uno spazio importante in ogni sua esperienza, dal College all’Europa, e questo confrontandosi ogni anno ad un livello più alto. La Virtus gli offre un ulteriore step nella sua progressione e lui è stato da subito entusiasta di coglierlo». Nelle gerarchie di Pino Sacripanti Punter dovrà contendere il quintetto a Pietro Aradori, fermo restando che il prossimo anno la Virtus almeno nella prima della stagione giocherà due impegni a settimana tra Coppa e campionato. Da questo punto di vista il club sta studiando una serie di proposte diverse per quanto riguarda gli abbonamenti che hanno un unico denominatore comunque: salvo ripensamenti i tifosi potranno abbonarsi da settembre, quando la squadra sarà definitivamente completata. Ancora da definire il campo da gioco per quanto riguarda la Champions, anche se il calendario degli eventi dell’Unipol Arena non lascia particolari spazi né per le gare né per gli allenamenti e il club non sembra particolamente entusiasta di dover disputare le proprie gare su un campo dove l’effetto casalingo si disperde anche perché non c’è la possibilità di allenarsi con una certa continuità.