Spagna – Giovani italiani lavorano come volontari nelle presenze salesiane
Si riporta l’articolo di ANS – Agenzia Info Salesiana relativo al programma dedicato ai giovani italiani tra i 18 e i 30 anni che scelgono volontariamente di spendere un anno di vita al servizio in un progetto sociale, educativo, culturale o di altro tipo, nel proprio Paese o all’estero. È un programma a cui quest’anno partecipano circa 30.000 giovani, dei quali 1000 circa impegnati nelle opere salesiane di tutta Italia, e una trentina nei progetti salesiani in Spagna.
Nel corso di quest’anno 30 giovani italiani svolgono il loro Servizio Civile in progetti sociali e per il tempo libero dei Salesiani in Spagna. Si tratta di un’esperienza che è iniziata in Spagna nel 2003.
Nei giorni 7 e 8 marzo, si è svolto a Siviglia un incontro con i responsabili del Servizio Civile Universale Italiano in ambiente salesiano. La riunione, organizzata dalla Delegazione della Pastorale Giovanile, ha visto la partecipazione di Chiara Diella, Tecnica del Servizio Civile all’estero, e di don Giovanni d’Andrea, SDB, Presidente di “Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS”, e ha avuto lo scopo di guidare e sostenere il lavoro dei responsabili dei progetti sociali che già da anni sono inseriti nel programma.
Dal 2003, don Santi Domínguez, responsabile dei Centri Giovanili presso il Centro Nazionale per la Pastorale Giovanile, è anche incaricato per il Servizio Civile italiano; si occupa della selezione dei giovani che vanno a lavorare presso le opere salesiane in Spagna e partecipa ai vari momenti formativi che questi giovani realizzano in Italia.
“Poter contare su giovani italiani, che spesso non ci conoscono, è un’esperienza che ci arricchisce. Arricchiscono i nostri centri con un’altra cultura, molto simile, ma allo stesso tempo diversa, e ci aprono a nuove esperienze. Il contatto con i Salesiani e i responsabili italiani è molto fluido e arricchente” ha osservato don Domínguez.
Il Servizio Civile è un programma promosso dal governo italiano, che ha le sue radici nelle forme di servizio sociale che fino a qualche anno fa erano alternative ed obbligatorie in caso di obiezione di coscienza al servizio militare. Dopo l’abrogazione della leva militare obbligatoria lo Stato ha continuato ad assegnare delle risorse per la prestazione di questi servizi sociali e ha definito il Servizio Civile come quell’attività il cui fine ultimo è “la difesa della Patria a partire dai valori di solidarietà, cooperazione, educazione civica, sociale, culturale, ambientale e professionale dei giovani”.
L’obiettivo del programma è che i giovani italiani tra i 18 e i 30 anni scelgano volontariamente di dedicare un anno di vita al servizio in un progetto sociale, educativo, culturale o di altro tipo, nel proprio Paese o all’estero. È un programma a cui quest’anno partecipano circa 30.000 giovani, dei quali 1000 circa impegnati nelle opere salesiane di tutta Italia, e una trentina nei progetti salesiani in Spagna.