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Don Bosco Casale Monferrato: chiusura del primo modulo Maker Lab

A conclusione del primo modulo Maker Lab dell’oratorio Don Bosco di Casale Monferrato, pubblichiamo un breve articolo scritto dagli educatori.

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Il 1° modulo del Maker Lab all’oratorio Don Bosco di Casale Monferrato, del 2° anno del progetto Labs To Learn, si è concluso.

Due gruppetti di due scuole medie di Casale Monferrato (IC Dante e IC Negri) per 10 incontri nelle giornate di giovedì e venerdì mattina, hanno sperimentato un innovativo modo di fare scuola, imparare facendo…manipolando il legno. Nel costruire un orologio da parete, un Tangram (gioco geometrico che stimola la logica e l’immaginazione) e una dama, abbiamo avuto modo di affrontare alcune materie scolastiche con un approccio diverso dal solito, concreto e stimolante a detta di qualche ragazzo. Il risultato più significativo si è visto nella voglia di fare e provare dei ragazzi, che in questi 10 incontri si sono sentiti accolti e stimolati a pensare questo laboratorio come un’occasione per far meglio una volta tornati in classe.

Durante l’ultimo incontro qualche lacrimuccia è scesa, ci siamo lasciati con la promessa di raccontare cos’hanno fatto ma senza “spoilerare” troppi dettagli, perché tra pochi giorni inizierà il Maker Lab un nuovo gruppo di entrambe le scuole. I ragazzi partecipanti al progetto presenteranno ciò che hanno imparato alle loro classi in una mattinata in oratorio dedicata alla restituzione.

Per i ragazzi provenienti dalla scuola Dante questa mattinata sarà lunedì 13 Marzo, mentre per i ragazzi della scuola Negri è prevista una mattinata a fine anno scolastico, un’occasione per fare anche un po’ di festa con i compagni e gli inseganti.

Di seguito il fotoracconto video realizzato:

Music: A New Beginning – Bensound

Support by RFM – NCM

Don Bosco Casale: Festa di don Bosco

I salesiani di Casale si preparano a festeggiare la solennità di San Giovanni Bosco con diversi appuntamenti:

  • Venerdì 27 gennaio

ore 21.00: Preghiera comunitaria con testimonianza vocazionale

  • Sabato 28 gennaio donbosco pub

ore 19.30: Festa per ragazzi e giovani

  • Domenica 29 gennaioSolennità di San Giovanni Bosco

Dopo le S. Mese distribuzione del pane di Don Bosco

ore 10.30: Santa Messa unificata presieduta da Mons. Gianni Sacchi, con rinnvodelle promesse dei Salesiani Cooperatori. Seguono giochi per bambini e ragazzi

  • Martedì 31 gennaio – Festa Liturgica di S. Giovanni Bosco

Sante Messe in Basilica con orario feriale (7.00-18.00)

Vi voglio felici nel tempo e nell’eternità.

Don Bosco

Don Bosco Casale: partenza del Maker Lab

Pubblichiamo un resoconto dei primi appuntamenti del Maker Lab dell’oratorio Don Bosco di Casale Monferrato.

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È ripartito, per il secondo anno, il Maker Lab all’oratorio Don Bosco di Casale Monferrato. Sempre in collaborazione con le due scuole secondarie di Casale Monferrato (Dante e Negri). Nelle giornate di giovedì e venerdì mattina, due gruppi di 10 ragazzi hanno iniziato a sperimentare un modo innovativo modo di fare scuola, “imparare facendo“, soprattutto con il legno.

I ragazzi sono arrivati spaesati, emozionati, gasati, curiosi, desiderosi di dare il meglio di sé in questo nuovo inizio. Due insegnanti erano presenti alla partenza, e questo ha dato più valore e segno di unità di progetto.

Il primo incontro è servito per capire dove sono capitati, per conoscersi, scoprire gli ambienti, riflettere sulle motivazioni, creare un aggancio di fiducia.

Nel secondo incontro hanno messo mano al legno e iniziato a riflettere sul tempo progettando un orologio (studiando le misure, carteggiando, disegnando…).

Tutto è volto a motivare i ragazzi nel loro percorso formativo, a farli scoprire capaci di esprimere loro stessi e di impegnars, perchè…insieme è più bello!

Don Bosco Casale: castagnata al Valentino

Sabato 5 novembre all’Oratorio don Bosco del Valentino si è tenuta la tradizionale castagnata dei salesiani di Casale. Di seguito la notizia a cura del sito della casa.

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Pomeriggio di giochi e clima di famiglia all’Oratorio: complice la splendida giornata di sole, sabato scorso i cortili dell’Oratorio don Bosco del Valentino si sono animati in occasione della castagnata.

Il tradizionale appuntamento autunnale ha richiamato un bel gruppo di bambini, ragazzi e genitori, che hanno condiviso un piacevole pomeriggio all’insegna dei giochi e dell’animazione, preparata e curata dal gruppo degli animatori delle superiori. È stato così possibile rivivere quel clima allegro e in stile di famiglia tipicamente salesiano che si è respirato nel corso del centro estivo.

La merenda è stata preparata dai papà, che hanno cotto in tempo reale le castagne offerte a tutti a conclusione delle sfide e dei giochi. Una bella preghiera insieme ha suggellato il momento di festa ed è stato molto bello vedere famiglie e bambini di confessioni religiose diverse accomunati unicamente dal desiderio di stare insieme e divertirsi.

Don Bosco Casale: festa della comunità di inizio anno

I salesiani della comunità di Casale festeggiano l’inizio dell’anno pastorale domenica 9 ottobre alle ore 10.30 con la Santa Messa in Basilica.

A seguire l’animazione per i bambini e la possibilità per i genitori di iscrivere i ragazzi al catechismo.

Alle ore 12.00 collegamento per seguire l’Angelus di Papa Francesco in occasione della canonizzazione del salesiano Artemide Zatti.

Per concludere alle ore 13.00 si farà pranzo insieme come comunità.

  • Menù adulti: 8 euro
  • Menù ragazzi e bambini: 5 euro (sotto i 5 anni gratis)

Prenotazioni dei buoni pasto presso la segreteria e in oratorio entro il 7 ottobre.

Per altre informazioni visitare il sito dei Salesiani Don Bosco Casale.

Don Bosco Casale: conclusione del Metodo di Studio “Accorciamo le distanze”

All’interno del progetto “Accorciamo le distanze” si è concluso il laboratorio sul Metodo di Studio presso la realtà salesiana di Casale. Di seguito l’esperienza degli incontri vissuti, i quali sono volti al termine il 30 maggio scorso.

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Il percorso è iniziato in data 11/03/22 e si è concluso il 30/05/2022.

Tutti gli incontri presentano una struttura simile, che viene condivisa con i ragazzi durante i primi incontri:
1. RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
2. BRAINSTORMING SULLA TEMATICA CHE VERRÀ AFFRONTATA
3. BREVE INTRODUZIONE TEORICA
4. Pausa / Gioco
5. ATTIVITÀ PRATICA
6. FEEDBACK E RIASSUNTO DELL’ATTIVITÀ SVOLTA

1° INCONTRO – presentazioni
Il primo incontro ha come obiettivo conoscere il gruppo, illustrare il percorso e presentare il tema “Metodo di studio”.

2° INCONTRO – organizzazione del tempo
Il secondo incontro ha come obiettivo presentare, riflettere e far sperimentare l’utilizzo del planning, lavorare sul concetto di ORGANIZZAZIONE del tempo, PIANIFICAZIONE settimanale e mensile, utilizzo del planning come strumento utile per la gestione del tempo scolastico e del tempo libero.

3° INCONTRO – organizzazione del materiale e del momento studio
Il terzo incontro ha come obiettivo riflettere e comprendere meglio come ORGANIZZARSI DURANTE LO STUDIO A CASA. Dopo una condivisione su come ciascuno studente si organizza, è stata presentata la TECNICA DEL POMODORO: alternare periodi di studio a piccole pause per gestire meglio energie e concentrazione. Nella seconda parte della mattinata ci si è concentrati principalmente sull’ORGANIZZAZIONE DEL MATERIALE quindi su TO DO LIST e CHECK LIST.

4° INCONTRO – prelettura, lettura e comprensione del testo
Il quarto incontro introduce il percorso che porta i ragazzi DAL TESTO ALLA MAPPA: grazie alla PRE-LETTURA e alle 5W + HOW i ragazzi comprendono come rielaborare efficacemente il materiale e come approcciarsi ad un testo: selezionare e cogliere gli aspetti principali e concetti chiave.

5° INCONTRO – selezione degli aspetti principali di un testo, il riassunto
Il viaggio dal testo alla mappa continua nel quinto incontro, dopo pre-lettura e lettura, per poter utilizzare al meglio le informazioni contenute in un testo, è fondamentale la comprenderlo per poter selezionare in maniera più accurata le informazioni chiave

6° INCONTRO – mappe ed esposizione
Il sesto incontro rappresenta l’ultima tappa del viaggio dal testo alla mappa: pre-lettura, lettura e comprensione, sottolineatura permettono di ricavare i concetti chiave che possono essere organizzati in MAPPE E SCHEMI, utili allo studio, al ripasso ed alla reiterazione. A ciascuno la propria mappa! I ragazzi vengono guidati alla ricerca delle caratteristiche della mappa adatta al loro modo di apprendere (uso del colore, delle forme, degli stili di scrittura, delle immagini, …)

7° INCONTRO – emozioni e apprendimento
Il settimo incontro ha come obiettivo comprendere cosa sono le EMOZIONI, da dove e come nascono e come influenzano la nostra vita. Ci si è concentrati principalmente su ANSIA e PAURA, come riconoscerle, come dar loro un nome, come accoglierle e come poterle gestire perché non ostacolino le esperienze della nostra vita. Per far ciò si pone l’attenzione all’ABC delle emozioni (situazione – pensiero – emozione – effetto).

8° INCONTRO – problem solving
Con l’ottavo incontro si inizia l’approfondimento di quelli che possiamo definire FORMULARI, intesi in senso più ampio. Si affronta anche il tema degli SCHEMI PROCEDURALI, ovvero strategie che permettono di recuperare i differenti passaggi messi in pratica, a volte automaticamente, per raggiungere un obiettivo…dal fare la pizza, alla risoluzione di un problema. Tali strumenti permettono di lavorare sulla pianificazione e sul problem solving: competenze cognitive molto utili, anche al di fuori della vita scolastica.

9° INCONTRO – conclusione e cassetta degli strumenti
Ultimo incontro del percorso, i ragazzi costruiscono le flash cards di inglese e costruiscono la loro “cassetta degli strumenti”, una tabella che riporta tutti gli strumenti incontrati durante il percorso. L’incontro si conclude con la costruzione di un segnalibro motivazionale, che possa aiutare nei momenti di maggiore difficoltà. Seguono i saluti e una piccola festicciola di arrivederci.

Il gruppo si dimostra in generale molto partecipe e coinvolto, gli interventi e le condivisioni sono ricche e le argomentazioni sono molte. Le attività vengono affrontate con curiosità e attenzione, mai in maniera superficiale. Soprattutto negli incontri finali si è venuto a creare davvero un buon clima di gruppo con dinamiche certamente positive. I ragazzi e le ragazze partecipavano attivamente, condividevano moltissimo e “facevano propri” gli strumenti proposti.

Lavorando con giovani studenti e studentesse sul metodo di studio sto osservando come strategie funzionali di organizzazione del tempo e di rielaborazione attiva del materiale possano rendere efficace lo studio.
Un buon metodo di studio permette di sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della scuola e nelle sfide che essa propone.
Tuttavia è importante tenere a mente che la scuola non è “solo studio” e che lo studio non è “solo leggere e ripetere”.
Lo studio e la scuola sono momenti e ambienti ricchi di relazioni, emozioni e sentimenti, come tali generano pensieri e vissuti che possono condizionare la vita dei ragazzi e delle ragazze. Sta a noi presentarli come strumenti di vita, che forniscono le competenze utili ad affrontare l’esistenza e le sfide che l’ambiente e la società propongono, dunque non sono solo un “modo per superare una verifica”.

Dottoressa
ELISABETTA GOVONI

Albo degli Psicologi del Piemonte

Don Bosco Casale: partito il percorso del Metodo di studio “Accorciamo le distanze”

Il gioco come strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

L’11 marzo scorso, presso la realtà salesiana di Casale, sono partiti gli incontri del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze” dedicati a ragazzi/e dalla prima alla terza media. Il prossimo appuntamento è previsto per il 25 marzo dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso l’oratorio in Corso Valentino 66, 15033 Casale Monferrato.

Di seguito il programma:

  • 11/03/22 Presentazioni;
  • 25/03/22 Organizzazione del tempo;
  • 8/04/22 Organizzazione e rielaborazione del materiale;
  • 22/04/22 Pre-lettura, lettura, comprensione, mappa metacognitiva, 5W, HOW, sottolineatura;
  • 29/04/22 Produzione del testo e selezione degli aspetti principali: il riassunto;
  • 06/05/22 Mappe ed esposizione orale;
  • 13/05/22 La Paura di non farcela;
  • 20/05/22 Risoluzione dei problemi;
  • 27/05/22 Il formulario incontra le lingue straniere;
  • 30/05/22 Feedback e saluti.

Sportello di Sostegno Psicologico

Aperto alle famiglie dei ragazzi dell’oratorio

Le famiglie dei ragazzi dell’Oratorio potranno usufruire di uno spazio di ascolto e di confronto all’interno del centro, che verrà erogato da una psicologa qualificata a sostegno dei percorsi intrapresi dai ragazzi.

Su appuntamento:
federica.friggi.psi@gmail.com
3409050560

 

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Don Bosco Casale Monferrato: “Don Bosco Pub!” – La vita Casalese

Un serata di giochi e di festa in stile salesiano all’Oratorio del Valentino di Casale. Di seguito l’articolo pubblicato su La vita Casalese.

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DON BOSCO PUB!
Serata di giochi e festa insieme in stile salesiano. Un centinaio di ragazzi e animatori al Valentino.

Che cosa si inventerebbe oggi don Bosco per far stare allegri i suoi ragazzi?
Partendo da questo interrogativo gli animatori dell’Oratorio del Valentino sabato scorso hanno organizzato per i ragazzi delle medie e del biennio una splendida serata di giochi e divertimento. E hanno pensato proprio a tutto, persino alla cena in perfetto stile pub: hamburger, patatine, bibite e gelato, per la gioia di tutti i palati.

E dopo la cena insieme, via ai giochi che hanno animato tutti gli spazi dell’Oratorio: dal karaoke ai giochi da tavolo, dalla Play Station al ping pong, alla pallacanestro, al calcetto; e poi Twister e Just Dance, per far scatenare con il ballo soprattutto le ragazze.
Il tutto si è svolto rispettando le regole imposte dal momento, e grazie agli ampi spazi di cui dispone l’Oratorio del Valentino, il “Don Bosco Pub” ha accolto un centinaio di partecipanti che si sono alternati alle varie postazioni gestite dagli animatori, sperimentando tutte le proposte ludiche della serata. Al termine un bel cerchio in cortile per la preghiera di ringraziamento e, perché no, per darsi appuntamento alla prossima occasione!

Don Bosco Casale: conclusi gli incontri di formazione del progetto “P.L.A.Y – Accorciamo le distanze”

P.L.A.Y.: Prevent –Learn – Amuse – Youth

All’interno del progetto “Accorciamo le distanze” sono partiti gli incontri di formazione e workshop sul “gioco da tavola come strumento educativo”.  Di seguito l’esperienza dei giovani della realtà salesiana di Casale Monferrato che hanno concluso questa prima parte del progetto il 19 febbraio scorso.

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Nei giorni 5-12-19 del mese di febbraio si sono svolti i tre incontri pomeridiani del progetto “P.L.A.Y – Accorciamo le distanze” di due ore ciascuno, sul tema del gioco da tavolo.

L’attività è stata destinata a una decina di ragazzi dalla terza alla quinta superiore che, guidati da Egidio Carlomagnoprofessionista del mondo dell’animazione, hanno potuto approfondire la propria conoscenza sul vasto mondo dei giochi da tavolo.

Il primo dei tre incontri si è sviluppato su un livello principalmente teorico, nel corso del quale Egidio ha illustrato ai ragazzi le principali nozioni dei giochi da tavolo e come questi possono essere utilizzati come strumento per la formazione di bambini e ragazzi.

Durante il secondo incontro i ragazzi hanno avuto la possibilità di giocare direttamente, provando diversi tipi di giochi da tavolo, alcuni dei quali sconosciuti alla gran parte dei partecipanti. È stato molto divertente e interessante – a detta dei ragazzi –  poter sperimentare in prima persona questi giochi mai visti prima.

Il terzo e ultimo incontro di formazione ha visto i ragazzi cimentarsi in diversi giochi da tavolo, divisi in gruppi, imparandone così il funzionamento per saperlo poi spiegare agli altri gruppi.

I ragazzi, al termine dei tre incontri, sono rimasti molto soddisfatti da questa esperienza, la quale ha permesso loro di ampliare le proprie conoscenze su un mondo, quello del gioco da tavolo, che può essere utilizzato sia durante l’estate ragazzi sia durante il resto dell’anno, come al catechismo, al doposcuola o durante momenti di festa e di gioco.

“Creare alleanze educative” – Intervista a don Alberto Lagostina

La Vita Casalese di giovedì 20 gennaio riporta un’intervista a don Alberto Lagostina, direttore dell’Opera salesiana di Casale Monferrato. Di seguito l’articolo.

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Coordinatore del lavoro missionario dei salesiani e dei laici della parrocchia del Valentino
Creare alleanze educative
Chiacchierata con don Alberto Lagostina, direttore dell’Opera salesiana

CASALE – Pubblichiamo un’intervista a don Alberto Lagostina, direttore dell’Opera salesiana, giunto nella parrocchia del Valentino a settembre 2021.

Ti presenti?

Sono don Alberto Lagostina, ho 62 anni, sono di Gravellona Toce (Vb), Diocesi di Novara. Dopo aver vissuto intensamente gli anni giovanili nel mio Oratorio e nel cammino della Pastorale giovanile della diocesi, sono entrato tra i Salesiani di Don Bosco con i primi voti religiosi nel 1981. Qui a Casale ho il mandato di Direttore della Comunità religiosa dei salesiani, dell’Oratorio e sono Amministratore parrocchiale. In pratica sono chiamato a coordinare il lavoro missionario dei Salesiani e dei Laici corresponsabili di questo territorio.

Qual è stata la tua esperienza di salesiano sacerdote?

Sono stato ordinato sacerdote nel 1989 ad Alessandria e ho svolto la mia missione tra i giovani in diversi oratori del Piemonte, Biella, Alessandria, Novara, Torino Michele Rua, Asti, Torino San Paolo.

Ho insegnato per diversi anni religione nelle scuole statali in collegamento con la pastorale dell’oratorio e a contatto con minori in situazioni di disagio sociale, italiani e non.

A Torino ho assunto la responsabilità di superiore della comunità religiosa e, oltre all’attività pastorali ordinarie di un oratorio, ho condiviso il lavoro d’equipe con educatori professionali per la gestione di un Centro diurno aggregativo e di una Comunità per minori stranieri non accompagnati. Ringrazio il Signore del percorso vocazionale in cui mi ha condotto: ho incontrato tanti giovani generosi e altri più bisognosi di un sostegno nella vita. Tutti, giovani e adulti, mi hanno insegnato qualcosa.

Che ambiente hai trovato qui a Casale (criticità, risorse…)?

L’inserimento qui a Casale è stato facilitato dalla ricchezza dell’ambiente che ho trovato, molto in sintonia con le mie precedenti esperienze pastorali ed educative. Ho trovato una comunità cristiana composta da adulti e giovani che hanno interiorizzato il sistema preventivo di don Bosco: un cammino spirituale con un’attenzione privilegiata all’accompagnamento delle giovani generazioni e l’attenzione ai più poveri. E’ interessante raccogliere i frutti di un cammino centenario di una comunità che attraverso l’oratorio e la parrocchia ha consolidato una tradizione che si proietta nel futuro con l’accoglienza dei giovani di oggi, così come sono, per fare con loro un pezzo di strada.

Preziosa è l’esperienza di 25 anni di comunità residenziale per minori, di gruppo appartamento per i minori stranieri non accompagnati che ha intessuto un interessante rete con il territorio. Queste presenze vogliono essere per la nostra comunità un segno di accoglienza e di condivisione in un mondo che vive ondate di chiusura, muri, pregiudizi. Notevole è il lavoro di sostegno dei volontari della Caritas parrocchiale per tante famiglie bisognose, in collegamento con la Caritas diocesana.

Sono provocato positivamente dalla presenza di ragazzi in cortile dell’Oratorio e nei cammini formativi di ragazzi non battezzati o di altre religioni.

Rispetto al tema dell’educazione, secondo te, di cosa c’è più bisogno?

Più in generale ritengo che nel campo dell’educazione siano gli adulti ad essere disorientati. Figli di un mondo consumista, individualista e relativista, Il mondo variegato degli adulti dà segnali di difficoltà a dare orizzonti di ampio respiro e si trova spesso impreparato ad accompagnare i giovani nella loro crescita. La stessa riflessione della Chiesa vissuta nel Sinodo dei Vescovi sui giovani ha dovuto vivere un vero proprio capovolgimento di prospettiva. Si è passati da una domanda iniziale sul “Cosa deve fare la Chiesa per i giovani?” a “Come dobbiamo essere come Chiesa a fianco ai giovani?”. È quindi essenziale mettersi in discussione e verificare il modo di essere e di agire del mondo adulto ecclesiale.

Occorre mettersi in ascolto dei giovani: troppe volte noi adulti offriamo loro dei progetti preconfezionati o riversiamo su di loro un bagaglio di idee, di valori che sentiamo il dovere di comunicare, senza chiederci quale sia il loro vissuto, quali domande portano nel cuore e quali valori stanno vivendo. I giovani di oggi sono certamente cambiati e sono in continuo cambiamento rispetto al passato. Non abbiamo ancora realizzato quali cambiamenti antropologici stia portando l’evoluzione tecnologica dei mezzi di comunicazione (internet, social…)

I giovani sono, di fatto, portatori di valori che vanno riconosciuti e accolti, sono disponibili al dialogo e cercano adulti autorevoli che, con il loro vissuto coerente, siano disponibili a “perdere del tempo” con loro. Essi hanno bisogno di un vero e sano protagonismo, dove diventano, anche con fatica e sacrificio, costruttori di progetti che sentono significativi.

Hanno bisogno di uscire da sé per vivere esperienze di solidarietà. A noi adulti, oltre a diventare esperti di ascolto e capaci di lasciare il giusto spazio a loro, tocca costruire alleanze educative che testimoniano valori, fraternità e ricerca del bene comune, sia all’interno della comunità ecclesiale, sia nel rapporto con le altre agenzie che incontrano i giovani.

È una sfida che può essere affrontata solo con un’autentica spiritualità, un serio discernimento comunitario e un cammino sinodale a vari livelli.

Noi sacerdoti abbiamo il dovere di promuovere e accompagnare questo processo anche con attente azioni di governo che facilitino il percorso. s.d.