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“È farina del mio taxi” – CFP Valdocco

Il 25 marzo 2021 di fronte al ristorante Del Cambio di Torino, è avvenuta la celebrazione del primo anno di attività dell’organizzazione Trasporto Sociale con l’iniziativa “È farina del mio taxi”. Per l’occasione, gli allievi del corso di grafica del CNOS-FAP di Valdocco si sono resi partecipi realizzando delle magliette con la scritta dello slogan “Farina del mio Taxi“. Questo progetto, vista la situazione di crisi che stiamo vivendo, permette di aiutare i più bisognosi. Di seguito riportiamo la notizia pubblicata il 26 marzo 2021, su “La Stampa“e su “CNOS-FAP di Valdocco“.

La collaborazione tra il ristorante dello chef Baronetto, i tassisti di “Trasporto sociale” e il convento di Sant’Antonio è iniziata un anno fa

Non una festa – «in questa situazione non c’è niente da festeggiare», diceva chef Baronetto – ma un reciproco ringraziamento, ricordando un anno duro per tanti. È in questo spirito che ieri, davanti al ristorante Del Cambio, si sono ritrovati ad un anno dall’inizio della collaborazione, lo stellato Matteo Baronetto, i tassisti volontari del “trasporto sociale” e i Frati minori francescani del Convento di Sant’Antonio da Padova, cioè chi produce ogni settimana nelle cucine del leggendario ristorante 60 chili di pane per i poveri, chi lo trasporta, e chi lo riceve e lo “mette in tavola” per aiutare chi vive in strada e famiglie in grave difficoltà. Un incontro di buone volontà iniziato in pieno lockdown la scorsa primavera.

«Tutto questo è il “ciclo della Provvidenza” e io, che sono il rappresentante finale di questo ciclo di solidarietà così importante per Torino, sono qui per ringraziarvi. Sono 400 i poveri che vengono ogni giorno a prendere il sacchetto da asporto alla nostra mensa. E 230 famiglie mensilmente ricevono un pacco spesa», ha detto fra Mauro Battaglino davanti alle auto bianche schierate e alla giovane squadra di panettieri e pasticceri del Cambio.

«Questa iniziativa – ha spiegato Baronetto – fa parte di “Cucine solidali”, un progetto che nasce con Andrea Chiuni di “Tre Galline” e altri colleghi. Tanti cuochi e tanti ristoranti, per essere d’aiuto e produrre pasti per chi è in povertà . Attraverso i taxi solidali abbiamo potuto raggiungere le persone che hanno bisogno. È una cosa che all’inizio non pareva realizzabile e invece si è consolidata e continuerà». Maicol Vitellozzi, chef patissier del Cambio e del caffè, La Farmacia, conferma: «Continueremo anche quando la pandemia sarà finita. Produciamo 30 chili di pane due volte la settimana con l’aiuto di tirocinanti e di giovani stagisti pienamente coinvolti nel progetto».

In piazza, con la scritta«Farina del mio taxi» sulla maglietta (realizzata dai ragazzi del corso di grafica del Cnos Fap di Valdocco), una rappresentanza dei tassisti volontari. «”Trasporto sociale” è nato lo scorso anno nei primi giorni del lockdown – racconta Ermanno Disabato -, quando panettieri e pasticceri volevano donare i loro prodotti ai medici e agli infermieri dei triage degli ospedali, ma non potevano circolare. Dopo, l’esperienza è continuata con il Ristorante Del Cambio. Il gruppo è partito con 26 colleghi, oggi siamo una settantina e aiutiamo anche altre realtà che si occupano di poveri, come la mensa di via Belfiore di don Adriano Gennari».

“Il trasporto sociale è farina del mio taxi”
In piazza, fra Mauro ha fatto il punto sui bisogni che vede dal suo osservatorio: «Il numero dei poveri aumenta e aumentano in modo davvero preoccupante le famiglie italiane. Anche gli immigrati sono numerosi: soprattutto lavoratori in nero nei locali che oggi sono chiusi o che non possono più fare i piccoli servizi che gli permettevano di vivere». Sottolinea, fra Mauro, che «oggi abbiamo un controllo molto preciso delle persone e delle famiglie che ricevono aiuti. La Caritas ha messo in rete i centri che distribuiscono aiuti, per cui se una persona riceve da una parte non può rimettersi in coda dall’altra». I frati hanno il centro d’ascolto, ogni persona nuova che si presenta viene registrata. «Le persone povere hanno molto bisogno di ascolto. Prendono il sacchetto, ma soprattutto hanno bisogno di parlare della propria condizione. Essere ascoltati sta diventando quasi più importante del cibo».
Al convento di Sant’Antonio prima dello scoppio della pandemia erano cento le persone che potevano consumare i pasti ai tavoli e 60-70 quelle che prendevano il sacchetto. «Ora sono più che raddoppiate. Le famiglie del pacco mensile erano un centinaio ora sono 230, il 70% italiane e con la documentazione che attesta che hanno perso il lavoro». I frati all’inizio della pandemia sono andati nelle case a consegnare gli aiuti, per conoscere e capire le situazioni. «Ad ogni zona rossa le richieste aumentano. La necessità è tanta ma la solidarietà anche – dice il religioso -. Ciò che ha fatto Andrea Chiuni con i pasti di “Cucine solidali” distribuiti dalla Comunità di Sant’Egidio è importante, lo è il pane di Baronetto, sono importanti i nostri altri benefattori, il Comune. Soddisfiamo i bisogni. La provvidenza non manca». —

È farina del mio taxi

Gli allievi del corso Prelavorativo di Valdocco si sono resi protagonisti di una bella iniziativa, coinvolti dall’associazione Art In Taxi di Torino. Hanno infatti collaborato alla realizzazione della stampa delle magliette celebrative del progetto È farina del mio taxi, un’attività di trasporto sociale nato proprio un anno fa, il 26 marzo, durante il periodo del lockdown. Il progetto – che coinvolge settanta tassisti torinesi – permette di consegnare pane, dolci e cibo ai più bisognosi. I nostri ragazzi hanno lavorato insieme ai docenti Emanuele Mensa ed Emanuela De Troia alla realizzazione delle t-shirt e due di loro hanno partecipato – rappresentando tutta la classe – alla celebrazione del primo anno di attività che si è svolta giovedì 25 marzo in piazza Carignano di fronte al ristorante Del Cambio insieme allo chef stellato Matteo Baronetto ed alla sua brigata di pasticceri, con fra’ Mauro Battaglino dei Frati Minori Francescani del Convento di Sant’Antonio da Padova.

CFP Fossano: la collaborazione con Bertola Srl

Il CNOS-FAP di Fossano collabora con Bertola Srl di Marene: l’azienda che coniuga le ragioni del cuore con la dura legge del mercato. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito del centro.

“Diamo sempre; diamo un sorriso, una comprensione, un perdono, un ascolto; diamo la nostra intelligenza, la nostra volontà, la nostra disponibilità; diamo le nostre esperienze, le capacità. Dare: sia questa la parola che non può darci tregua”.

Queste parole di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focalari, stanno alla base dell’Economia di Comunione, un modello economico nato agli inizi degli anni ’90, basato sull’aiuto reciproco, sulla centralità della persona e sulla cultura del dare.

A questi principi è ispirata l’attività della nota azienda marenese Bertola Srl, che si occupa di trattamenti galvanici e cromatura di componenti per moto, auto e attrezzature sportive.

L’azienda, che ha compiuto 75 anni lo scorso 12 febbraio, vede oggi impegnati i figli e i nipoti del fondatore.

Livio Bertola, l’attuale presidente, figlio di uno dei tre fratelli fondatori, parla in questo modo della filosofia aziendale:

“Noi non crediamo nella logica del semplice profitto a tutti i costi, volto al proprio ed esclusivo benessere da raggiungere in qualunque modo, ma cerchiamo un rapporto di positività con i nostri dipendenti, con i quali vogliamo crescere insieme in una cultura del vicendevole “dare”. Si tratta di una precisa scelta che stimola la loro reciprocità e, quindi, porta ad una migliore condizione lavorativa e, conseguentemente, a migliori risultati”.

Livio ha inoltre dichiarato che l’adesione incondizionata a questi principi di fratellanza, ha sempre premiato l’azienda. Anche recentemente, nonostante le difficoltà economiche del periodo che stiamo vivendo, l’azienda non ha voluto penalizzare i dipendenti. E questa scelta è stata premiata dall’arrivo di nuovi importanti clienti che hanno permesso di ampliare il giro d’affari e di assumere altri dipendenti.

“Il successo è arrivato grazie all’affidamento alla Provvidenza o al “Socio nascosto”, sostiene Livio.

Parole che sembrano provenire direttamente da Don Bosco. I nostri giovani sono da alcuni anni accolti, anche per le visite formative, e formati nell’azienda Bertola durante il periodo di stage e ultimamente anche con i tirocini formativi. Un’azienda sempre attenta alle esigenze degli ultimi, al disagio della gioventù, pronta a dare occasioni e a lavorare con giustizia e umanità.

Ecco perché è veramente una gioia per noi leggere queste parole di Livio:

“La collaborazione tra la Bertola Srl e il CNOS-FAP Fossano è ormai realtà molto positiva, consolidata di cui siamo tanto felici, quanto fieri”.

CFP Alessandria: la formazione professionale e San Giuseppe

I festeggiamenti per San Giuseppe al Centro di Formazione Professionale di Alessandria. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera a cura del Direttore del CFP Lidia Magrassi.

San Giuseppe è il patrono dei lavoratori e il CNOS-FAP è tra le Istituzioni Formative che in Piemonte si occupa di formare “onesti cittadini e buoni cristiani” come voleva Don Bosco, educando i giovani anche con la formazione al lavoro.

Ebbene il nostro Centro di Formazione Professionale, qui nella Casa Salesiana di Alessandria che è uno dei 13 del Piemonte e dei 60 in tutta Italia, ha pensato bene di sottolineare questa ricorrenza del 19 marzo con una funzione religioso presieduta da Don Luigi Compagnoni e con i ragazzi che in questa giornata erano di turno nei laboratori, unica attività ammessa dalle ultime restrizioni contenute nell’ultimo DPCM in materia di lotta al covid-19.

L’ha voluta sottolineare per ricordare tutti quelli che sono in difficoltà in questo periodo; per tutti gli allievi di tutti i settori professionali del CFP che si stanno sacrificando nella formazione a distanza tra mille difficoltà tecnologiche ed economiche, per frequentare in presenza nelle ore laboratoristi e per andare in stage; per tutti i formatori che ce la stanno mettendo tutta per non farli sentire lontani e per quelli che nei laboratori si stanno prodigando per rispettare le regole del distanziamento all’interno delle quali bisogna operare; per i datori di lavoro e i loro dipendenti che nonostante tutto continuano ad ospitare i nostri allievi in stage.

A tutti grazie!

Il Direttore del CFP
Lidia Magrassi

CFP Fossano: come lavorare in sicurezza sul trattore

Dieci consigli per lavorare in sicurezza sul trattore. Di seguito il video realizzato dai ragazzi del Centro di Formazione Professionale di Fossano del corso di terza meccanica agricola.
Quali sono le regole da seguire per lavorare in sicurezza sul nostro trattore?
I ragazzi di terza meccanica agricola hanno provato a rispondere con un elenco di 10 semplici TIPS: suggerimenti da rispettare.
Hanno fatto tutto questo utilizzando la lingua inglese e fotografando loro stessi i propri mezzi e alcuni momenti della loro esperienza quotidiana.

STAY SAFE, STAY HAPPY

CFP Fossano: la formazione con A.R.PRO.M.A.

Continua la stretta collaborazione tra il Centro di Formazione Professionale di Fossano e A.R.PRO.M.A., l’associazione che si occupa di difendere, tutelare e valorizzare la produzione delle macchine e delle attrezzature agricole prodotte dalle aziende italiane. Di seguito l’articolo oggi pubblicato sul sito dell’opera.

Il CNOS-FAP Fossano si forma con A.R.PRO.M.A.

Nonostante le difficoltà di questi mesi, la collaborazione tra il CFP di Fossano e l’Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole (A.R.PRO.M.A.) non si è fermata, anzi si è concretizzata ancora, questa volta attraverso la presenza congiunta in aula. Gli allievi delle classi del percorso di manutenzione e riparazione di macchine agricole hanno avuto dei formatori d’eccezione.

Fasano Giacomino, titolare della Fasano Group, che ha accompagnato gli allievi in un excursus storico sulla meccanizzazione agricola del nostro territorio. L’Ing. Rosatello Marco, della Rosatello srl, che ha presentato agli allievi un argomento non semplice quale la Direttiva macchine. Marcon Alessandro, ex-allievo salesiano e fondatore di Fab Lab Cuneo, ha appassionato gli allievi con il mondo dell’Agricoltura 4.0, settore in continua evoluzione e innovazione. Boffa Gianfranco titolare della Costruzioni Meccaniche sas, ha presentato e coinvolto gli allievi sui “pro” (molti) e “contro” dell’utilizzo del motore elettrico in agricoltura.

La professionalità, la preparazione e cura dei contenuti trattati, la passione per il proprio lavoro restano valori fondamentali, da trasmettere, grazie ai quali sarà possibile ambire a futuri traguardi. Gli interventi dei professionisti hanno suscitato molto interesse e curiosità negli allievi; l’esperienza avrà sicuramente un seguito, grazie ad A.R.PRO.M.A. e alla persone che ne fanno parte.

CFP Fossano: “NordClima informa e Forma”

Giornata di grande apprendimento per gli studenti del Cnos-fap di Fossano. Grazie alla dimostrazione fatta da un tecnico della ditta ‘NordClima‘ gli allievi hanno potuto osservare come installare e far funzionare una pompa di calore.

Di seguito si riporta integralmente la notizia :

Venerdì 26 febbraio gli allievi della classe Terza Termoidraulica del CNOS-FAP di Fossano, hanno potuto vivere un’esperienza altamente formativa presso la loro scuola, grazie alla dimostrazione pratica di un tecnico della ditta “NordClima” con sede a Fossano, che ha mostrato loro come si installa e si fa funzionare una pompa di calore.

La dimostrazione ha suscitato molto interesse tra gli studenti che, a pochi giorni dalla partenza per lo stage curricolare (che li vedrà impegnati nei mesi di marzo ed aprile), hanno avuto modo di apprendere con entusiasmo un capitolo importante per la loro formazione professionale. Ad accompagnare il tecnico inviato dal titolare della “NordClima”, signor Giuseppe Molinero, a cui vanno i ringraziamenti della Direzione del centro e dei Formatori del settore termoidraulico, c’era un allievo frequentante il quarto anno, in stage presso la ditta ospite. Vedersi “in prospettiva” è stato di grande stimolo per gli alunni che hanno tratto grandi benefici dai contributi formativi forniti sul campo dalla ditta fossanese.

Questo intervento va ad aggiungersi alle altre esperienze pratiche ed ai preziosi interventi forniti nel tempo dalle ditte del settore sensibili alla formazione dei ragazzi del CNOS-FAP. La collaborazione con esse si sta rivelando sempre più uno strumento di apprendimento ed affiancamento di grande importanza conferendo al percorso curricolare degli allievi un valore aggiunto in linea con la continua e marcata spinta innovativa che caratterizza proprio gli studi di settore.

Si ringrazia inoltre la “NordClima” per aver donato al centro un condizionatore monosplit.

Da studente Cnosfap a imprenditore: l’esperienza di Alin

Allievo della realtà Cnosfap, Alin Cazacu è stato in grado di aprire la propria attività -una pizzeria- anche grazie agli insegnamenti ricevuti durante gli anni come studente del corso di Addetto alle vendite del Cnosfap di Serravalle Scrivia.

Di seguito si riporta la notizia pubblicata sulla testata NoviOnline:

Alin Cazacu ha coronato il suo sogno di aprire un’attività in proprio, grazie ad una seria preparazione al mondo del lavoro e alla possibilità di stage in azienda per mettere subito in pratica ciò che era stato appreso ‘sui banchi’. Oggi ha 27 anni e vive a Sardigliano. Da tre – con il suo socio e migliore amico – ha aperto la pizzeria Il Quadrifoglio a Cassano Spinola. In questo periodo sono impegnati solo nell’asporto, ma la speranza è quella di riprendere a pieno regime l’attività di sala, giacché era diventata un punto di riferimento per i paesi limitrofi.

Alin ha frequentato il corso del Cnos di Serravalle per addetto alle vendite: “Me lo aveva consigliato un mio amico”, racconta “Mi aveva parlato di un bell’ambiente, utile per apprendere ed essere inseriti nel mondo del lavoro”.
Così il percorso formativo lo ha portato prima a fare uno stage in un negozio di abbigliamento, poi di cominciare a lavorare in una pizzeria come dipendente.
“In negozio ho messo in pratica le nozioni imparate soprattutto su come ci si pone verso la clientela, essere educato e come capire le esigenze di chi ti sta di fronte. Il corso è stato molto utile perché mi hanno insegnato anche l’inglese – indispensabile di questi tempi – e ho potuto prendere l’abilitazione haccp per la somministrazione di cibi e bevande che mi è tornato utile in seguito, risparmiando tempo e soldi. Infine, ho perfezionato le conoscenze teoriche in tirocinio: teoria e pratica per una formazione completa”.

Spiegano dalla sede della scuola professionale: “Il corso completamente gratuito prevede 300 ore di stage in collaborazione con le attività commerciali della zona (soprattutto l’Outlet) nel terzo anno di frequentazione, dopo i primi due in cui si insegnano materie integrative professionalizzanti”.
A seconda dell’indirizzo scelto gli insegnamenti cambiano: “Tecniche di vendita, gestione della cassa, organizzazione del punto vendita… oltre a inglese, russo e cinese commerciale, lingue richieste per rapportarsi con la clientela che arriva a Serravalle”.

Così dopo qualche anno da dipendente, Alin e il suo amico hanno deciso di mettersi in proprio. Ora sforna e serve pizze a Il Quadrifoglio e non vede l’ora di tornare ad apparecchiare i tavoli per tutti i clienti che hanno imparato a conoscerlo, apprezzare la sua professionalità e gustare le sue pizze.

Per informazioni
CNOSFAP SERRAVALLE SCRIVIA
Via Romita 67
0143 686465
email: segreteria.serravalle@cnosfap.net

La collaborazione tra Standox e il CFP – Carrozzeria Autorizzata

Il brand Standox, di Axalta, crede nella formazione dei giovani, futuro di tutti i settori. Per questo motivo sceglie di investire nella scuola. Un esempio è la collaborazione con i centri professionali che si dedicano alla carrozzeria come il Cnos-Fap di Fossano e il Cnos-Fap di Rebaudengo.
Si riporta, di seguito, l’articolo pubblicato oggi, 26 febbraio 2021, su “Carrozzeria Autorizzata“.

Standox per le “giovani leve”: scopriamo come imparano “l’arte del verniciare”.

Mettere le persone, ma soprattutto i giovani, al centro delle proprie strategie e credere molto nella formazione delle “giovani leve”: Standox, uno dei brand di Axalta, che crede in questi valori, è di nuovo protagonista di importanti collaborazioni in questo ambito.

Per Standox, infatti, le giovani leve sono il futuro per tutti i tipi di settori, anche in quello Refinish; ma trovare ragazzi, spiega l’azienda, che si appassionano al mondo della carrozzeria a tal punto da arrivare a farne una professione, non è una cosa così semplice e scontata.

Per il marchio, dunque, collaborare con scuole professionali di carrozzeria è punto di forza nonchè di orgoglio: vedere studenti che cercano di apprendere al meglio il mestiere del “carrozziere” è un investimento per il futuro.

Dalle prima collaborazioni ad oggi

Oltre 20 anni fa è nata la prima collaborazione tra Standox e il Cnos-Fap di Fossano (Cuneo), uno dei 58 istituti della federazione nazionale Cnos-Fap che si occupa di formazione e aggiornamento professionale. Tanti ragazzi da allora si sono avvalsi del know-how dei tecnici e trainer Standox e parecchi sono ora diventati carrozzieri.

Standox, insieme al concessionario del Piemonte Ap-Nice, ha da poco avviato una collaborazione con un altro istituto facente parte della federazione Cnos-Fap, quello di Rebaudengo (Torino). La scuola si occupa da decenni di formazione professionale nei settori dell’elettronica, meccanica e dell’autoveicolo, tra i quali la carrozzeria.

Orlando Pisciottano – Titolare Ap-Nice afferma:

“Collaborare con Standox Italia e il Cnos Fap di Rabuadengo è per noi fonte di soddisfazione e motivazione! Insieme lavoriamo per “costruire” il futuro nelle nostre carrozzerie.” 

La scuola di carrozzeria

Ma vediamo da vicino come funziona questa “scuola di carrozzeria”. La durata è triennale e i ragazzi si dividono tra giornate teoriche in aula e giornate propriamente tecniche di laboratorio: qui entra in gioco anche Standox.

Durante le prove in laboratorio, gli studenti hanno la possibilità di approcciarsi alle fasi pratiche della riparazione avvalendosi dei prodotti vernicianti Standox, oltre a tutte le attrezzature necessarie per imparare l’arte del refinishing.
Grazie alla collaborazione tra Standox e Ap-Nice, i ragazzi hanno la possibilità di seguire un percorso formativo dove i tecnici delle rispettive società saranno i loro docenti. I tecnici mostreranno in presenza le tecniche più adatte da utilizzare, i cicli applicativi e come leggere il colore.

Inoltre, se le restrizioni Covid 19 lo premetteranno, gli studenti saranno ospiti per una giornata presso il Centro Tecnico Axalta Refinish Italia di Covenago Brianza (Milano), a conclusione dell’anno scolastico.

In aula…

Il 4 febbraio scorso si è tenuta la prima giornata in aula con un Tecnico Axalta Refinish. La lezione è stata incentrata su come leggere ed identificare il colore corretto. Il tecnico ha illustrato le varie tecniche concentrandosi su quelle digitali più attuali e performanti grazie l’utilizzo dello Spettrofotometro Standox Genius iQ, in dotazione della scuola.

I ragazzi hanno inoltre avuto modo di fare alcune prove di lettura colore da pezzi di lamiera verniciati e, grazie al software colore Standowin iQ,  la formula colore viene trasmessa direttamente alla bilancia. Tutti hanno testato in prima persona l’importanza di identificare la corretta tinta prima di una qualsiasi riparazione e la rapidità e facilità di questa operazione, grazie all’ausilio di strumenti innovativi e di ultima generazione.

Fabrizio Berta – Direttore CFP Salesiano Cnos-Fap Rabuadengo – dice:

“Collaborare con aziende leader del settore e persone altamente professionali, ci supporta nella nostra filosofia di avere una formazione d’eccellenza, in tutti gli ambiti.”

Standox, infine, conclude così:

“In bocca a lupo a tutti i ragazzi che vogliono imparare “l’arte del verniciare”  … !

CFP Agnelli: lo spettacolo/lezione “The Geek Revolution”

Il 4 marzo alle ore 10.30 il Centro di formazione professionale Agnelli vedrà il debutto web di una nuova produzione del Teatro della Caduta, The Geek Revolution, lo spettacolo/lezione con il monologo del comico, autore e improvvisatore Stefano Gorno. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito del Centro con le informazioni inerenti all’evento.

The Geek Revolution, lo spettacolo/lezione all’Agnelli

Concentrica, rassegna itinerante curata dal Teatro della Caduta, torna nelle scuole per proseguire la sua ottava edizione sul territorio torinese. Una collaborazione da sempre molto fruttuosa, come dimostrano le partnership con il Convitto Nazionale Umberto I e l’ITIS Avogadro, che hanno portato, nel 2019, al progetto laboratoriale “Le storie che a scuola non si raccontano mai”, coinvolgendo con successo oltre 100 studenti.
Il 4 marzo sarà il turno del Centro di formazione professionale Agnelli, che vedrà il debutto web di una nuova produzione del Teatro della Caduta, The Geek Revolution, monologo di Stefano Gorno dal taglio ironico e provocatorio, a metà fra la stand up comedy e il TED talk, che affronta il tema della libera circolazione della cultura. La libertà di accedere alla conoscenza, necessaria più che mai alla democrazia nell’era del web, passa dalla storia di alcuni personaggi, “eroi” che hanno messo il bene pubblico davanti ai loro interessi e hanno pagato un prezzo più o meno alto.
Il personaggio centrale della narrazione è Aaron Swartz, giovanissimo prodigio informatico. Lo spettacolo, che avrebbe dovuto debuttare a gennaio, è stato rielaborato per una fruizione streaming grazie alla collaborazione con Simone Giustinelli, giovane regista romano autore del programma web“L’ultimo nastro di Krapp”.
Il 22 febbraio “Segnale d’allarme” al Berti, il 4 marzo “The Geek Revolution” al CFP Agnelli
Leggi l’articolo direttamente da TorinoOggi.it

L’esperienza del gennaio salesiano nei CFP di Bra e Saluzzo

L’educazione è alla base del sistema preventivo di DON BOSCO e dei suoi figli i quali hanno sempre ritenuto l’istruzione il punto cardine della vita dei giovani, l’unico diritto in grado di offrire loro l’opportunità di crescere in modo consapevole, onesto e libero.

Di seguito un breve estratto delle giornate di festa vissute in occasione della ricorrenza di San Giovanni Bosco nel mese di gennaio 2021 da parte del Centro di formazione professionale di Bra e di Saluzzo.

FESTA DI DON BOSCO…A TRATTI !!

BRA – Tranquilli. Don Bosco, il nostro Padre e Maestro dei giovani, è sempre tutto intero!

Anzi, con il passare degli anni, la sua presenza e la sua forza in mezzo ai giovani, è sempre più percepita. Questo grazie ai suoi salesiani e ai formatori che – sull’onda lunga del suo infinito carisma – continuano ad operare instancabilmente con i tantissimi allievi di questo Cfp. Che ha programmato – nel rispetto delle misure di contenimento della diffusione della pandemia – tre distinte giornate di festa di don Bosco. E un’appendice la prossima settimana.

I festeggiamenti sono iniziati giovedì 28 gennaio, alle 7,45 con tutte le classi seconde (eccetto i Termoidraulici in alternanza) accolte in aula dai loro formatori, per la visione del film «Modalità aerea» al quale è seguita la partecipazione alla messa, celebrata dal direttore dell’opera don Alessandro Borsello e dal nostro catechista don Kenneth Nnadi; l’accompagnamento musicale e canoro affidato ai docenti Matteo Pronzati (regia), Maurizio Botta, Davide Ciravegna e Nanni Spadafora. Bene l’animazione della celebrazione, molto partecipata. Terminata la messa, tutti a degustare la «merenda» di don Bosco, preparata da allievi e colleghi dell’agroalimentare e consegnata rigorosamente in sacchetti monodose. Poi – per completare la giornata, come avrebbe voluto il nostro Santo – le ultime due ore di laboratorio.

Venerdì 29 gennaio, scambiando solamente l’orario della celebrazione e della proiezione del film, la festa con le classi terze: anche in quest’occasione, una partecipazione attiva e attenta, ha fornito spunti di riflessione alle ragazze e ai ragazzi che stanno per concludere il loro percorso nella formazione professionale.

GENNAIO, IL MESE SALESIANO NEL NOSTRO CENTRO

SALUZZO – Con l’arrivo di gennaio tutta la comunità salesiana è stata in fermento, perché gennaio è il mese di Don Bosco e noi come Centro di Formazione Salesiana abbiamo voluto omaggiare come ogni anno il nostro fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

In classe per quattro settimane l’Equipè Educativa, i tutor e i formatori sono stati impegnati a raccontare e leggere ai ragazzi del Centro via FAD e in presenza temi legati alla vita di Don Bosco. Nella prima settimana abbiamo riflettuto insieme sul significato di Fiducia e Divertimento, successivamente Carità e Perdono ed infine come è importante accettare la Diversità dell’altro e come essere d’Esempio.

Oltre ai momenti di condivisione collettiva ed individuale, tutte le classi hanno provato a rappresentare un aspetto della vita di don Bosco realizzando qualcosa di concreto in laboratorio, un processo utile con l’obbiettivo di aiutare i giovani ad approfondire la loro conoscenza del santo in base ai diversi settori: – turistico: hanno realizzato “Menù di mamma Margherita” con i cibi tipici del Piemonte povero dell’800 e la brochure con un ipotetico percorso turistico sui luoghi importanti della vita di Don Bosco – panetteria/pasticceria: hanno realizzato prodotti che don Bosco può aver incontrato durante i suoi “mille” lavori da giovane – benessere acconciatura: realizzazione di una cartolina che rappresenti una scena tipica della vita di don Bosco, con acconciature/abiti tipici dell’epoca -benessere estetica: realizzazione dei trucchi da ogni parte del mondo prendendo spunto dalle ubicazioni delle case salesiane ormai sparse su tutto il Globo Tutto ciò che è stato prodotto dai nostri allievi è stato successivamente esposto in un’unica zona dell’atrio, così che tutti potessero ammirare i lavori dei compagni.