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CnosFap Vigliano Biellese: gli auguri di Natale in un video

Gli auguri di Buon Natale dal Centro di Formazione Professionale di Vigliano Biellese in un video. Di seguito il post pubblicato su Facebook rivolto ai genitori e agli allievi del centro e il video di auguri.

Carissimi genitori, carissimi ragazzi,
quest’anno purtroppo non è possibile organizzare la festa con la quale abitualmente ci scambiavamo gli auguri di Buon Natale e di un Sereno Anno Nuovo.
Il Direttore dell’Opera Salesiana, don Genesio Tarasco, il Direttore del Centro, Roberto Battistella e tutti i formatori e il personale del CFP hanno il desiderio di condividere questo breve video per farvi, in qualche modo, sentire la loro vicinanza e ringraziarvi per avere condiviso con loro questo tratto di cammino.
Buon Natale in Cristo e un Sereno 2021

Due iniziative video dal CNOS-FAP di Fossano

I ragazzi del CNOS-FAP di Fossano  realizzano due iniziative video.

Raccontiamoci


Nella prima gli allievi scelgono di raccontarsi agli studenti delle classi di Terza media, con il motto “Sorprenditi, imparare attraverso il fare si può“. Di seguito il video dal titolo “Raccontiamoci“:

 

Facciamogli spazio – Avvento 2020

Nella seconda iniziativa invece gli allievi del percorso di animazione realizzano un video dal titolo “Facciamogli spazio“. I ragazzi del CFP hanno riflettuto durante le settimane d’Avvento sul senso profondo della festività ed hanno deciso di realizzare questo progetto per sintetizzare i punti principali di queste riflessioni. Di seguito il video:

 

L’augurio di Natale del CNOS-FAP di Vercelli

Viene pubblicato sul sito di PiemonteOggi il video-augurio del CNOS-FAP di Vercelli. All’interno del videomessaggio, formatori, allievi e e figure dell’amministrazione, inviano i loro auguri di Natale virtuali insieme ad un messaggio di speranza per le difficoltà indotte dalla crisi della pandemia.

Di seguito il testo integrale della notizia ed il video di auguri:

Le difficoltà di quest’anno non sono riuscite a spegnere l’ottimismo tutto salesiano con cui il Cnos Fap ha affrontato difficoltà un tempo nemmeno immaginabili per una Scuola Professionale.

Ottimismo e anche senso dell’umorismo se è vero che San Domenico Savio così sintetizzava l’ambiente del Valdocco: qui da noi, la Santità consiste nello stare molto allegri.

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Quasi a riproporre nella modernità quel sentimento di fiducioso affidamento alla Provvidenza, al Cnos Fap non hanno lasciato trasorrere quest’anno difficile senza renderlo, a suo modo, fecondo.

Si sono attrezzati e hanno garantito la regolarità dell’Anno Scolastico ai loro allievi.

Senza dimenticare che – lo ricorda don Miglietta, il Direttore – in questo video di auguri di Natale, nel corso di queste Feste impareremo ad apprezzare di più un antico modo di dire: Natale con i tuoi.

I “nostri”, le persone che condividono la nostra vita e che così spesso, nel tumulto della vita di tutti i giorni, rischiamo di considerare come qualcosa di “scontato”.

Non ci rendiamo nemmeno conto del significato polivalente di certe espressioni.

Ad esempio: diciamo che siamo “presi”, siamo “occupati” da questa o quella incombenza, oppure da giornate magari tutte uguali, pur nella loro imprevedibile frenesia.

Ecco: siamo “occupati” da qualcosa che si sostituisce alle cose più vere, agli affetti più importanti.

Siamo “presi”, come conquistati da una forza di occupazione che esilia dalla nostra quotidianità la relazione con le persone che stanno con noi, che condividono la nostra vita e, magari, sono già contente quando dedichiamo loro un pensiero, tra una telefonata e l’altra, tra un messaggio di wapp e l’altro, che se non rispondiamo immediatamente, anche quando siamo a tavola con la famiglia, chissà cosa può succedere.

Natale con i tuoi.

I “nostri” devono essere sempre più “nostri” e noi sempre più “loro”.

Non lasciamoci “occupare”, non lasciamoci “prendere” da altri tiranni conquistatori.

Questo Natale – suggeriscono ragazzi e Docenti e Personale tutto, in testa il “regista” Flavio Ardissone, del Cnos Fap – lasciamo che ci “prendano” che ci “occupino” coloro che hanno scelto di condividere la loro vita con noi.

Mostriamoci all’altezza di questo dono.

Ogni famiglia pensi che, se la provvidente Misericordia del Padre, ha voluto offrirci l’esempio di una Famiglia che è “Sacra”, è luogo dove può nascere Dio, non dobbiamo dissipare, ignorare, vanificare un messaggio così semplice, eppure così esigente e persuasivo.

Un video, dunque, denso di significato, un significato proposto in modo gioioso per tutti noi.

CNOS-FAP San Benigno: “Cosa vuoi diventare?” – OPEN DAY

Le proposte del Centro di Formazione Professionale Salesiano di San Benigno Canavese per le giornate di Open Day virtuale e in presenza. Si riporta di seguito l’articolo oggi pubblicato dal settimanale canavesano “Il Risveglio popolare” a cura di Agostino Albo, Educatore del Centro.

SAN BENIGNO – OPEN DAY VIRTUALI E IN PRESENZA
” Cosa vuoi diventare? “: le proposte del Cnos – Fap

“Cosa vuoi fare da grande?”. Una domanda semplice che nasconde enormi difficoltà nel rispondere, già in tempi normali: figuriamoci al tempo del covid! Nonostante ciò, in questo periodo migliaia di ragazzi devono scegliere che scuola superiore frequentare il prossimo anno e devono partire da questa domanda.

Ecco quindi che il centro di formazione professionale Cnos-Fap di San Benigno ha progettato una nuova campagna di orientamento per i ragazzi delle scuole medie che devono pensare al proprio futuro professionale:

“Cosa vuoi diventare?”

Le attività sono molte, e si svolgono sia in presenza che a distanza, proprio come le loro attività di formazione: nel rispetto della normativa, le lezioni di laboratorio si stanno svolgendo in presenza, due giorni alla settimana.

“Non si può pensare di insegnare un mestiere senza far mettere le mani in pasta, senza toccare cavi o tubi, senza maneggiare spazzole o coltelli – spiega Carlo Vallero, direttore del centro -: quindi per noi la scelta è stata quella di decongestionare la struttura alternando le classi in presenza, ma mantenendo fede allo spirito professionale e pratico voluto da Don Bosco”.

Ma quali sono le attività pensate per l’orientamento dei ragazzi? Tre open day in presenza, nel rispetto delle normative vigenti, con visite individuali e di tempo limitato, si svolgeranno nelle giornate del 12 dicembre, 9 e 16 gennaio. A questi appuntamenti si aggiunge l ‘open day on-line : tutti i giovedì pomeriggio, dalle 17 alle 18, un orientatore è a disposizione delle famiglie per un incontro virtuale nel quale rispondere a dubbi, curiosità e per illustrare il progetto formativo ed educativo della scuola. Si stanno inoltre svolgendo interventi nelle scuole medie del territorio, sempre tramite webinar, per incontrare i ragazzi che manifestano interesse verso questo tipo di percorso.

Sui canali social della scuola (Facebook, Instagram e Youtube) è stata lanciata una serie dal nome “Te lo spiego io, prof!“: piccoli video di un paio di minuti nei quali allievi e allieve di tutti i settori professionali, di tutte le annualità, raccontano ciò che stanno imparando in quel momento in laboratorio, con l’entusiasmo tipico di chi si scopre capace e realizzato.

Il Cnos-Fap di San Benigno, presente sul territorio canavesano da oltre 140 anni, propone per l’anno formativo 2020-2021 percorsi triennali di qualifica, finanziati dalla Regione Piemonte (quindi gratuiti per gli allievi) nei settori di acconciatura, cucina, sala bar, meccanica industriale, elettro, termoidraulica, che vedono il “completamento” nel IV anno con il diploma professionale. A questi si aggiungono i numerosi corsi per adulti, occupati e disoccupati, in ambito ristorativo, meccanico, informatico e della cura della persona (Oss).

È possibile trovare maggiori informazioni sulle iniziative orientative e sui corsi sul sito sanbenigno.

cnosfap.net o chiamando lo 011-98.24.311. agostino albo

CFP Fossano: Pietro Panero va in pensione

Si riporta di seguito l’articolo oggi pubblicato dal Centro di Formazione Professionale di Fossano in merito al pensionamento dell’animatore spirituale Pietro Panero.

Pietro Panero va in pensione

Il nostro Pietro Panero se ne va in pensione, dopo 38 anni presso il Centro CNOS-FAP di Fossano dove ha ricoperto svariati incarichi al servizio del Centro e dei ragazzi.

Negli ultimi anni era diventato l’animatore spirituale, colui che guidava le numerose occasioni di preghiera, le confessioni, i ritiri. Era lui a ricordarci l’importanza del cammino spirituale oltre a quello professionale.

Quando un collega va in pensione coloro che restano perdono sempre qualche pezzo: le cose fatte insieme, l’esperienza che se ne va, il supporto alle iniziative, si perde una persona con cui si sono condivise iniziative, emozioni, settimane, stagioni. Il tempo è trascorso ma pare che nessuno se ne sia accorto ed è strana la sensazione di chi rimane perché se per qualcuno è finito un ciclo, per chi resta quel ciclo perdura nella continuità: si continueranno a svolgere quelle attività che si svolgevano prima, ma con un punto di riferimento in meno.

Pietro Panero va verso nuove giornate – sicuramente piacevoli e serene – e noi che restiamo vogliamo augurargli la massima contentezza possibile, la più alta soddisfazione

Vorremmo dire a Pietro che è fortunato, ma ci è difficile. Non perché andare in pensione sia una sventura, ma perché dopo tanti anni trascorsi in mezzo ai ragazzi della formazione professionale l’addio ha forse un sapore meno raggiante. Si torna padroni assoluti del proprio tempo, è vero, indubbiamente è stato raggiunto un traguardo onorevole, ed è giusto anche questo. Ma al tempo stesso chi se ne va perde la vita in aula, la proiezione dei filmati, l’emozione interiore del raccoglimento durante le funzioni e anche il vigoroso schiamazzo durante le ricreazioni, la vitalità della vita che cresce, che si sta formando.

Salutiamo Pietro con un occhio triste e uno sereno. Porteremo avanti i valori che lui ha visto crescere e sappiamo di poter contare sul suo aiuto e appoggio.

CNOSFAP Regione Piemonte: “IO LAVORO DIGITAL EDITION 2020” – 2 e 3 dicembre

Si riporta di seguito la comunicazione dell’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte in merito alla manifestazione “IOLAVORO”.

L’Associazione CNOS-FAP Piemonte parteciperà anche quest’anno alla manifestazione IOLAVORO Digital Edition, il più importante evento italiano dedicato al job matching, che inizierà il 2 e 3 dicembre e si svolgerà esclusivamente online, sulla piattaforma www.iolavoro.org

Presenterà in diretta online
“COSA VUOI DIVENTARE?”

l’offerta formativa e le possibilità di lavoro connesse

in due appuntamenti:

il 2 dicembre alle ore 11 e
il 3 dicembre alle ore 16

e avrà a disposizione uno spazio tutto virtuale nella sessione di Orientamento ai mestieri WorldSkills, dedicato a chi è ancora in cerca del proprio futuro formativo.

Il collegamento sulla piattaforma www.iolavoro.org online è gratuito.

WorldSkills è un’organizzazione internazionale che si pone, fra gli obiettivi, l’innalzamento degli standard di formazione e istruzione professionali e la promozione delle attività di orientamento nelle scelte formative.

Di seguito il calendario con gli appuntamenti previsti e il comunicato stampa della manifestazione.

CORSI PER DISOCCUPATI:

Per conoscere tutta l’offerta formativa per gli adulti disoccupati.

CORSI DOPO LA TERZA:

Per conoscere tutta l’offerta formativa dopo la terza media per le ragazze e i ragazzi.

Progetto UsAid: tablet e pc contro le disuguaglianze scolastiche

Pubblichiamo il comunicato stampa di Vis, Salesiani per il Sociale APS e Cnos Fap sulla prima distribuzione di tablet al CFP del Pio XI di Roma, nell’ambito del progetto UsAid.

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Problemi di connettività (44,7%), di mancanza di strumenti (42%) e limitata capacità di utilizzo del software necessario (25,9%) sono tra le cause che, secondo una recente ricerca, hanno aumentato le disuguaglianze tra gli studenti durante la didattica a distanza.
C’è una categoria di alunni per cui la dad rappresenta una sfida doppia: sono gli oltre 512mila studenti degli istituti di formazione professionale presenti in Italia. Per loro fare dad significa non solo seguire le materie teoriche tramite un pc o tablet a disposizione, ma anche cercare di esercitarsi nelle attività di laboratorio.

Per questo motivo con il supporto degli USA e in partnership con Salesian Missions, il progetto “La risposta del VIS, Salesiani per il sociale Aps e CNOS-FAP all’emergenza COVID-19 in Italia – Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to COVID-19” prevede la distribuzione in 16 Regioni italiane di 470 dispositivi tra tablet per studenti vulnerabili, di cui 350 andranno ai centri di formazione professionale.

Tra gli studenti che beneficeranno subito di questa iniziativa, anche le ragazze che studiano al primo anno per diventare estetiste al Centro di formazione professionale salesiano Pio XI di Roma, parte di quegli oltre 35mila giovani che studiano nei centri di formazione professionale in Lazio. Oggi hanno ricevuto un tablet per poter seguire fin da subito le materie teoriche a distanza e per prepararsi a usarlo anche per i laboratori di onicotecnica, trucco e massaggi. Le materie pratiche, infatti, sono al momento le uniche ancora possibili in presenza, ma potrebbero in caso di nuove restrizioni essere svolte in dad, come è avvenuto nella scorsa primavera.

Il progetto “La risposta del VIS, Salesiani per il sociale Aps e CNOS-FAP all’emergenza COVID-19 in Italia – Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to COVID-19” finanziato da USAID (agenzia governativa di sviluppo che opera in oltre 100 Paesi del mondo) punta a mitigare le conseguenze educative, sociali ed economiche della pandemia e coinvolgerà più di 24.000 destinatari totali tra studenti, insegnanti, famiglie, migranti e rifugiati in 16 Regioni italiane per tutta la durata del progetto, 15 mesi.
Nella seconda fase del progetto, saranno sperimentate in alcune scuole nuove modalità di insegnamento per le materie laboratoriali attraverso l’utilizzo della realtà virtuale.
Ad oggi, gli Stati Uniti hanno impegnato 60 milioni di dollari in assistenza all’Italia, attraverso l’esercito statunitense e USAID, per sostenere la risposta italiana alla pandemia e costruire la resilienza per il futuro

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Il progetto è realizzato da:
VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, Ong salesiana che si occupa di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale in Italia e in 40 Paesi del mondo e promuove attività di sensibilizzazione, educazione e formazione alla cittadinanza globale.
Salesian Missions, organizzazione non profit statunitense che supporta progetti di aiuto in tutto il mondo a favore di giovani in condizione di povertà, emarginazione e sfruttamento.
CNOS-FAP Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale, ente che coordina 60 centri salesiani d’Italia che promuovono un servizio pubblico nel campo dell’orientamento, della formazione e dell’aggiornamento professionale con lo stile educativo di Don Bosco.
Salesiani per il Sociale Aps, organizzazione non profit costituita nel 1993 dai Salesiani d’Italia come strumento civilistico a sostegno della dimensione pastorale del disagio e della povertà educativa. Opera in tutto il territorio nazionale con case famiglia, comunità di accoglienza, centri diurni e altri servizi, ispirandosi al metodo educativo di Don Bosco.

Cnos Fap Vercelli, La Stampa racconta l’open day virtuale

Su La Stampa edizione Torino è uscito un articolo che racconta l’Open Day virtuale del CFP di Vercelli.

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Gli open day, nei tempi difficilissimi e tristi della pandemia, diventano virtuali con visite online all’interno delle scuole. E così si possono vedere live le future aule, scoprire i laboratori che i ragazzi frequenteranno ed incontrare i professori. La scuola del Belvedere, il «Cnos-Fap» di corso Randaccio 14, è una di quelle: già in azione durante il primo lockdown di marzo, adesso propone a genitori e studenti il suo «a porte aperte» in modalità virtuale. Ed è un’idea che piace. Come funziona? Entrare online nell’istituto è molto facile. Innanzitutto per usufruire di quest’opportunità bisogna collegarsi a vercelli.cnosfap.net/partecipazione-open-day/, poi compilare ed inviare il form. In tempi brevissimi, un giorno o due al massimo, arriverà il video che presenta tutti i corsi dell’anno scolastico 2020-21. Dice Flavio Ardissone: «Il video è completo e curato come un tour fisico. Una sorta di piazza dei mestieri in cui si può conoscere tutto quello facciamo». Buon viaggio virtuale.

FCA riceve un riconoscimento dall’UNHCR per l’inserimento lavorativo dei rifugiati formati al CFP Agnelli

Pubblichiamo un articolo uscito su Avvenire dove si riporta la notizia del riconoscimento ottenuto da Fiat-Chrysler “Welcome Working for refugee integration per l’impegno nell’inserimento lavorativo dei rifugiati. Questi ragazzi, prima di lavorare per FCA, sono stati formati dal Cnos Fap dell’istituto Agnelli.

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L’UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees) ha conferito oggi a Fiat-Chrysler il prestigioso logo Welcome Working for refugee integration per l’anno 2019, per l’impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati. Il riconoscimento è stato assegnato grazie alla partecipazione di Fca al progetto MOI, “Migranti, un’Opportunità d’Inclusione”, nato da un’intesa tra il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, la Prefettura, la Diocesi di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo. L’obiettivo è di contribuire alla risoluzione della condizione dell’ex-MOI di Torino (Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso, divenuto villaggio olimpico per l’Olimpiade invernale Torino 2006) dove quattro stabili erano occupati (fino a luglio 2019) da diverse centinaia di persone immigrate, in condizione di degrado e disagio, alle quali il progetto ha offerto percorsi di accompagnamento individualizzato per l’autonomia abitativa e lavorativa e concrete opportunità di inclusione sociale.

L’impegno di FCA nel progetto, grazie ad una collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo, è consistito nell’organizzazione e nell’erogazione di un percorso formativo rivolto a 15 persone del MOI (gli stati di provenienza erano Sudan, Nigeria, Somalia, Burkina Faso, Ghana, Mali, Togo), con la finalità di prepararli al mondo del lavoro. Il percorso formativo si è focalizzato sulle competenze richieste dal processo produttivo:
– Formazione generale (200 ore, inclusa lingua italiana e conoscenze tecniche di base): realizzata dal Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale (CNOS FAP) con il contributo di FCA e della Fondazione Compagnia di San Paolo
– Formazione specialistica (160 ore, conoscenze World Class Manufacturing): realizzata direttamente da docenti FCA
– Patentino da carrellista (40 ore)

Al termine del percorso formativo le persone sono state introdotte al mercato del lavoro italiano, grazie anche al coinvolgimento da parte di Fca di alcune Agenzie per il Lavoro e, quattro di loro, John (Nigeria), Mare (Burkina Faso), Adam e Amir, entrambi del Sudan, sono stati impiegati, ad ottobre 2019, nello stabilimento Sevel di Atessa (Chieti), con contratto di somministrazione annuale. “L’inserimento lavorativo dei quattro rifugiati è stato un successo sotto il profilo professionale, con il rinnovo contrattuale appena arrivato per gli aspetti di inclusione sociale, con il team Sevel e la comunità locale per temi più personali come la possibilità di supportare in modo continuativo la famiglia rimasta nel paese di origine e di considerare il ricongiungimento familiare”, sottolineano fonti aziendali.

 

 

 

VIS, Salesiani per il Sociale APS e CNOS Fap, la risposta salesiana all’emergenza Covid-19 con gli aiuti di UsAid

Sull’edizione di oggi, martedì 10 novembre, dell’inserto “Buone Notizie” del Corriere della Sera, si parla del progetto Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to Covid-19, finanziato da UsAid e portato avanti in Italia da VIS, Salesiani per il Sociale APS e Cnos-Fap. 

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La cooperazione internazionale? Si fa (anche) a casa nostra. Lo sa bene il Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo), che fino a ottobre 2021 sarà impegnato come capofila di Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to Covid-19, il progetto finanziato da UsAid (U.S. Agency for International Development), l’agenzia che gestisce il programma di assistenza economica e umanitaria degli Stati Uniti in più di 80 Paesi del mondo.

L’organizzazione non governativa salesiana – che dal 1986 si occupa di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale in Italia e in altri 40 Paesi del mondo – è stata scelta per rispondere e affrontare le conseguenze economiche, sociali ed educative della pandemia. Sedici le regioni italiane interessate; 24.480 le persone che verranno raggiunte, appartenenti a categorie vulnerabili; 380 le famiglie che riceveranno aiuti alimentari. E ancora, 249mila i dispositivi di protezione individuale (mascherine, gel, guanti); 7.500 i kit didattici e 470 i supporti informatici che saranno distribuiti.

Sensibilizzazione

Il progetto è sviluppato su tre componenti: risorse digitali (kit didattici, corsi online, video con lettura delle fiabe de «L’orizzonte alle spalle», il libro realizzato dal Vis sui racconti dei migranti) per promuovere percorsi di formazione rivolti a ragazzi, famiglie e insegnanti (#restiamoattivi ); sostegno a studenti vulnerabili che hanno subito una sospensione dei loro corsi salesiani di formazione professionale, perché anche a distanza possano proseguire i loro studi ( FormAzione per la ripresa ); infine, con #noicis(t)iamo , distribuzione di protezioni individuali e beni di prima necessità a famiglie bisognose (con una card per fare la spesa da soli e scegliere cosa acquistare, accompagnati da un’azione di sensibilizzazione sui consumi responsabili e sul riciclo) e sostegno a migranti e rifugiati nei centri della Sicilia.

«I salesiani di tutto il mondo si sono mobilitati fin da marzo per cercare di essere accanto ai più bisognosi, anche nei mesi del lockdown», spiega Nico Lotta, presidente di Vis: «Abbiamo convertito i nostri progetti in corso nel Sud del mondo per cercare di rispondere ai nuovi bisogni emersi con la pandemia. Allo stesso tempo ci siamo sentiti chiamati a intervenire in modo urgente anche in Italia». Per questo «ci siamo uniti ad altri tre enti salesiani, Salesiani per il Sociale Aps , Salesian Missions e CNOS-FAP , in un progetto che potesse rispondere alle conseguenze dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese», aggiunge, richiamando quello che dalle origini è il focus di tutti gli interventi portati avanti: «Secondo il carisma di don Giovanni Bosco operiamo nella convinzione che solo attraverso l’educazione si possano promuovere i diritti, superare le disuguaglianze e combattere alla radice le cause della povertà. Per questo, ad esempio, anche nei progetti che riguardano più in generale l’ambiente o il contrasto alla migrazione irregolare, c’è sempre una componente legata alla formazione che permette una vera autonomia e un reale sviluppo delle persone e della comunità», conclude.

Innovazione

Non è, quindi, un caso se tra gli 83 progetti di cooperazione internazionale portati avanti si trovano anche Ghana Greenhouse , volto a introdurre le serre come strumento innovativo per permettere ai contadini di coltivare in un ambiente protetto anche piante non autoctone; Etiopia Since , destinato a mitigare il fenomeno migratorio creando opportunità di impiego per giovani tra i 18 e i 35 anni in condizioni di vulnerabilità, potenziali migranti e migranti di ritorno; o Palestina Nur , che vuole favorire l’impiego di fonti rinnovabili e l’autonomia energetica della Palestina con corsi di formazione e il posizionamento di pannelli solari negli edifici pubblici.

Lo spirito che anima questi progetti è ben sintetizzato nel motto «Insieme, per un mondo possibile» e nella spiga e nel ramoscello di ulivo nel logo del Vis, simbolo del diritto al cibo e a un’esistenza serena per ogni bambino e giovane sulla terra.