Articoli

CFP Bra: campionati italiani di Worldskills Italy

Il team del Centro di Formazione Professionale di Bra ai campionati italiani di «Worldskills Italy». Si riporta di seguito l’articolo pubblicato sul sito del Centro in merito all’iniziativa.

CAMPIONATI WORLDSKILLS ITALY

BOLZANO I campionati italiani di «Worldskills Italy» che si sono svolti a Bolzano dal 1 al 3 ottobre, hanno fatto registrare la partecipazione del team del Cfp braidese composto dal formatore Gianfranco Morra – che per l’occasione rivestiva la carica di «Expert» nel settore meccanica auto – e del giovane exallievo Federico Vignola, vincitore della edizione regionale (piemontese) dello stesso campionato. Gareggiando con altri 9 concorrenti del settore Automotive e – complessivamente – con 117 competitor (in parte studenti della formazione professionale e in parte lavoratori) Federico ha realizzato 5 distinte prove (quali ricerca guasto del motore, cambio di velocità, sistema di accensione e comfort), raggiungendo una significativa posizione in graduatoria.

Le prove costituivano anche una sorta di allenamento per i campionati europei, ai quali parteciperanno sia il formatore Morra sia il giovane Vignola – a gennaio a Graz in Austria.

Mentre ci complimentiamo per la performance sviluppata, auguriamo loro un grande successo nello prossimo step di Worldskills!

La scuola ai tempi del Covid: la testimonianza del CFP di Fossano

Pubblichiamo un articolo de “La Fedeltà” dove si riporta l’organizzazione del CFP di Fossano per la gestione degli alunni in base alle disposizioni anti Covid-19.

***

FOSSANO. Le disposizioni anti-contagio in vigore, con cui il Governo riferisce di voler prevenire una seconda ondata di Coronavirus, hanno modificato profondamente la vita  quotidiana. E questa rivoluzione si osserva con evidenza nelle scuole, dov’è necessario  “gestire”, all’interno di spazi generalmente non enormi, una quantità elevata di persone. “Scuole” abbiamo scritto, ma sarebbe più corretto scrivere “Scuole e pertinenze”: il presidente  della Regione Piemonte Alberto Cirio ha firmato un’ordinanza con cui ha introdotto l’obbligo,  dallo scorso lunedì, di indossare la mascherina anche all’aperto, “in tutte le aree pertinenziali  delle scuole di ogni ordine e grado o antistanti ad esse, ad esempio parcheggi, giardini,  piazzali e marciapiedi davanti agli ingressi e alle uscite degli istituti, nonché in tutti i luoghi di  attesa, salita e discesa del trasporto pubblico scolastico”.

Il provvedimento di Cirio è  intervenuto su una situazione che sollevava inevitabilmente delle perplessità. Mentre  all’interno delle scuole si applicano norme molto rigide – e ciò richiede un impegno non trascurabile di insegnanti e personale Ata -, all’esterno si osservavano spesso capannelli di genitori e studenti, in attesa dell’entrata o subito dopo l’uscita, che non si curavano di distanziamenti e mascherine: peraltro scenari simili, di giovani ammassati senza dispositivi di protezione individuale, si sono osservati per tutta l’estate (“senza che ciò abbia provocato un’ecatombe”, fanno notare quanti denunciano presunti eccessi nelle misure di contenimento). Se per il controllo della movida il Governo sarebbe pronto a servirsi anche dell’Esercito, per quanto riguarda gli spazi esterni alla scuola c’è ora, in Piemonte, l’ordinanza del governatore albese.

Sulla vita nelle scuole al tempo del Covid, “la Fedeltà” ha raccolto una testimonianza locale. È quella del Cnos-Fap, che ci spiega come riesce a gestire la situazione. Al Cnos-Fap di Fossano l’alto numero di studenti che frequentano l’Istituto non ha spaventato il Cnos-Fap di Fossano. Al Centro di formazione professionale salesiana di via Verdi, guidato dal direttore don Bartolo Pirra, “si riesce a gestire la situazione com’era stato pianificato” , spiega la coordinatrice Cristina Calvo. Al mattino, l’accesso degli studenti alla struttura non avviene attraverso la portineria, dove lo spazio a disposizione – inevitabilmente limitato – farebbe emergere il rischio di assembramenti, ma attraverso il cancello, da cui si prosegue nel cortile. Qui ogni classe ha uno spazio ad essa dedicato, nel quale gli studenti attendono con la mascherina il proprio insegnante; quest’ultimo verifica che ragazze e ragazzi abbiano l’autocertificazione sulla misurazione della temperatura corporea (in caso contrario, sono a disposizione dei termoscanner) e visiona le giustificazioni per eventuali assenze ( “I controlli sono più rigidi: in caso di dubbio, si contattano le famiglie” ). In seguito, seguendo “percorsi diversi, pianificati”, si raggiungono aule e laboratori. Aule e laboratori che, essendo ampi, garantiscono il distanziamento sociale anche per classi numerose; l’insegnante, a sua volta, può rimuovere visiera e mascherina soltanto quando tiene lezione alla cattedra. Nel corso della mattinata sono previsti tre intervalli, ciascuno per un gruppo diverso di classi: con questa scelta il Cnos-Fap fa sì che ad ogni intervallo accedano in cortile non più di sette classi. Come in passato, chi ha il rientro pomeridiano mangia in struttura: i pasti vengono consumati nelle aule e nei laboratori, o in cortile quando il meteo lo consente. Qualche assembramento si formava all’esterno, lungo i portici di via Verdi dove si radunavano gli studenti in vista dell’ingresso. Ma ora, dice ancora Calvo, “un salesiano fa entrare nel cortile gli studenti”.

 

CNOS-FAP Serravalle Scrivia: il progetto “Uniti si cresce”

“Uniti si cresce” è il nome del progetto elaborato dalla Neuropsichiatria Infantile dell’Asl unitamente al Servizio di Psicologia dell’Età Evolutiva come intervento di prevenzione della dispersione scolastica nei soggetti con Bes del Centro di Formazione Professionale di Serravalle Scrivia. Di seguito l’articolo oggi pubblicato su Radio PNR.

Il progetto è stato presentato e proposto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che per il terzo anno consecutivo ha accettato di finanziare questo intervento, che ha lo scopo di accompagnare gli studenti Bes dell’istituto Cnos Fap di Serravalle Scrivia, nel trovare un metodo di studio idoneo e che consenta loro di realizzare il proprio progetto formativo.

La psicoterapeuta Valeria Cantù, designata quale esperto dalla società cooperativa sociale “Interactive” a cui è stato affidato l’incarico, si renderà disponibile, attraverso colloqui gratuiti presso l’Asl, nel sostenere gli alunni nei loro momenti di incertezza e dubbio, sia rispetto al percorso scolastico scelto, sia rispetto a tematiche di carattere personale che potrebbero inficiare il buon esito degli apprendimenti…

CFP Fossano: un sapere antico per ripulire il presente con uno sguardo al futuro

Gli allievi della terza annualità del corso di Termoidraulica del CNOS-FAP di Fossano, hanno progettato e realizzato alcuni porta – dispenser per l’igienizzazione delle mani che sono stati posizionati all’interno del Centro in cui studiano.

La realizzazione degli oggetti li ha visti impegnati in un lavoro manuale molto articolato; tubi di rame lavorati ed assemblati secondo tecniche tradizionali che conferiscono, con la loro linearità e semplicità, un tocco di eleganza ed originalità agli ambienti in cui sono stati inseriti.

(Articolo pubblicato il 29 settembre 2020 sul sito CFP Fossano)

Corso gratuito di Operatore Socio Sanitario (OSS) al Centro CNOS-FAP di Fossano

Si riporta di seguito il comunicato stampa del Centro CNOS-FAP di Fossano relativo alla presentazione delle candidature per il Corso gratuito di Operatore Socio Sanitario (OSS) a partire dal 21 settembre fino al 2 ottobre 2020.

– Comunicato Stampa –
16 settembre 2020

Corso gratuito di Operatore Socio Sanitario (OSS) al Centro CNOS-FAP di Fossano
“presentazione candidature a partire dal 21 settembre fino al 2 ottobre”

Gentile Collega,

segnaliamo alla Tua attenzione, con preghiera di diffusione, che sono aperte le selezioni per il corso di operatore socio sanitario presso il Centro CNOS-FAP dei Salesiani di Fossano e che a partire dal 21 settembre è possibile presentare le candidature in Via Verdi 22. L’iscrizione è gratuita.

Il Centro CNOS-FAP dei Salesiani organizza a Fossano il corso di Operatore Socio Sanitario (OSS), per il conseguimento della qualifica professionale, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale CN1 e l’Ente gestore delle funzioni socio assistenziali “Consorzio Monviso Solidale”. Il corso, riconosciuto dalla Regione Piemonte, è promosso e finanziato da “Opera Pia S. Anna – Casa Sordella” e “Casa per anziani Mons. Craveri Oggero” di Fossano, con il contributo della Cassa di Risparmio di Fossano.

La sua durata è biennale per un totale di 1000 ore: 500 ore nell’anno formativo 2020-21 e di 500 ore nell’anno formativo 2021-22, di cui 440 ore destinate alle attività pratiche presso le residenze socio assistenziali, i servizi di assistenza domiciliare e gli ospedali.
L’Operatore Socio Sanitario (OSS) è una figura professionale con un’ampia prospettiva occupazionale, che lavora con persone che vivono in una condizione di disagio sociale, fragili o malate. L’OSS è in grado di operare sia nel settore sociale che in quello sanitario, residenziale o semiresidenziale, in ambiente ospedaliero o al domicilio dell’utente e può svolgere il proprio lavoro nei servizi sanitari e sociali gestiti da enti pubblici, da cooperative sociali e da privati. La figura dell’Operatore Socio Sanitario deve quindi possedere una formazione personale e professionale che, oltre essere completa e valida al fine della cura e della tutela fisica e sanitaria, deve essere adeguata ad una tutela mentale e morale, sia dell’assistito e sia di chi lo assiste.

Le candidature devono essere presentate a partire dal 21 settembre presso l’ufficio accoglienza del CNOS-FAP in Via Verdi 22 a Fossano, con orario: dal lunedì al giovedì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 18 e il venerdì dalle 08.30 alle 12.30.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è venerdì 2 ottobre 2020.
Saranno accettate le prime 150 candidature secondo l’ordine temporale di presentazione.
Per maggiori informazioni riguardo a requisiti e candidature, consultare il sito fossano.cnosfap.net.

>>> Scarica il comunicato

CFP Savigliano: ai ” Salesiani ” si comincia lunedì

Il settimanale d’informazione Il Saviglianese riporta un articolo dedicato al Cnos-Fap di Savigliano e alla sua ripartenza prevista per lunedì 21 settembre. Si riporta di seguito l’articolo con le argomentazioni del direttore dell’opera di Savigliano Gianluca Dho, a cura di M.Gar.

Approntati nuovi locali: laboratori, spogliatoi ed uffici SUPERIORI
E ai ” Salesiani ” si comincia lunedì

Non tutti gli istituti di Savigliano hanno riaperto i battenti lunedì mattina. Al Cnos Fap di vicolo Orfane la campanella suonerà un poco alla volta nelle prossime settimane: lunedì 21 settembre inizieranno le prime e le seconde, mercoledì 23 le terze e, infine, lunedì 28 toccherà alle quarte. A spiegare il motivo è il direttore della scuola salesiana, Gianluca Dho.

«Si tratta di una scelta interna al nostro ente – afferma – presa già prima delle vacanze estive. La formazione professionale non dipende direttamente dal Ministero dell’Istruzione ma, essendo il nostro un ente accreditato presso la Regione Piemonte, ci adeguiamo al calendario scolastico. In sostanza, cominciamo un po’ dopo, ma “raggiungiamo” le altre scuole: tutti i corsi durano 990 ore, con uno o due rientri pomeridiani finiremo insieme agli altri».

Anche l’istituto di vicolo delle Orfane ha dovuto mettere a punto alcune strategie per ripartire in sicurezza, a cominciare dagli ingressi.

«Rispetto a prima – spiega Dho – adotteremo due entrate diverse: alcuni studenti accederanno alla scuola da vicolo Orfane, altri da vicolo Col di Nava. Misureremo la temperatura a ragazzi ed ospiti e daremo due mascherine lavabili per ogni alunno, che torneranno utili soprattutto nei laboratori. Proprio nei laboratori, che sono comunque ampi, divideremo le classi a metà, ciascuna con un insegnante (cosa che facevamo già prima)».

«Gli intervalli – aggiunge – verranno fatti in classe e si ragionerà sempre per “bolle”. Ovvero gruppi di alunni che non dovranno interagire tra loro, in modo da facilitare la ricostruzione dei contatti nel caso in cui si riscontri un caso di positività».

Al loro rientro, gli studenti del Cnos-Fap saviglianese troveranno alcuni nuovi locali, per cui l’ente ha «lavorato tutta l’estate» . Si tratta di due aule, un laboratorio di informatica, un laboratorio di ristorazione-sala bar, due spogliatoi e due nuovi uffici dedicati ai Servizi al lavoro.

«Con questi nuovi locali e con la grandezza di tutte le altre aule – conclude il direttore – non abbiamo problemi di spazio, la distanza tra gli alunni è garantita. Così come non abbiamo criticità riguardo il corpo insegnanti».

M.Gar.

CFP Vigliano Biellese: l’incontro con i genitori per l’inizio del percorso formativo

Buona sera a tutti. Noi siamo la scuola dei vostri figli.

Sono iniziati più o meno così gli incontri che si sono tenuti in questi giorni e a cui sono stati invitati i genitori degli allievi iscritti ai primi anni al CNOS FAP di Vigliano Biellese.

I genitori dei futuri Meccanici, Elettricisti, Termoidraulici, Acconciatori e Saldocarpentieri sono stati accolti dai responsabili dell’Opera Salesiana e del Centro di Formazione per ricevere tutte le informazioni necessarie per l’avvio dell’anno formativo.

Raccolta di dati, la firma su qualche documento, il ripasso del regolamento, l’assicurazione attraverso l’esperienza che tutto è pronto per accogliere allievi e allieve sono stati i temi delle serate che ogni anno animano l’inizio del percorso formativo.

Quest’anno inevitabilmente la curiosità era tutta volta alla gestione dei protocolli covid comuni a tutte le scuole di ogni ordine e grado e dunque per molti genitori con figli in altre scuole non ci sono state grandi sorprese. Molti genitori sono ormai avvezzi a parole come “distanza sociale”, “ingressi scaglionati”, “mascherine chirurgiche”, “rime buccali” ma il ripasso della “lezione” è servito a ciascuno per essere pronti a quanto accadrà dal 21 settembre, giorno in cui gli allievi del primo anno faranno ingresso al Centro di Formazione che li accoglierà per tre anni.

Proseguono intanto in questi giorni i lavori di allestimento delle aule e dei laboratori. Tutto il centro è in fermento per consentire un avvio in assolta sicurezza.
Tutte le classi sono pronte, i percorsi sono segnati, le vie di entrata, uscita, le postazioni per il rilevamento della temperatura, le mascherine per i docenti, le colonnine per il disinfettante, la segnaletica plastificata, insomma tutto quanto è necessario per avere sotto controllo quello che può essere tenuto sotto controllo. Per tutto il resto occorre prudenza e responsabilità, quella a cui tutti, genitori e docenti, sono stati richiamati.

(Pubblicato il 10/09/2020 sul sito del CFP di Vigliano Biellese da Stefano Ceffa)

CFP Bra: in attesa dell’approvazione del Corso Tecnico Trasfertista

Al Centro di Formazione Professionale di Bra si attendono le valutazioni da parte della Regione Piemonte per l’approvazione della 4° ed. del Corso di Tecnico Trasfertista. Di seguito l’articolo gentilmente fornito alla Redazione da Franco Burdese.

Si attendono le valutazioni della Regione Piemonte sull’approvazione per la quarta edizione del Corso Tecnico Trasfertista al CFP salesiano di Bra.

Nell’incontro, svoltosi presso il CFP Cnosfap di viale Rimembranza a Bra giovedì 10 settembre, le aziende intervenute, in presenza ed in remoto, hanno ribadito il forte interesse alla figura professionale nonostante il periodo complesso.

“Il Tecnico Trasfertista – ha commentato Aldo Faccenda Presidente della Bottero Industria Vetro di Cuneo – è una figura trasversale a moltissimi settori. Da anni ci battiamo perché queste competenze siano prima svolte presso gli istituti scolastici ed ora finalmente anche da un IFTS. E’ nostra priorità stimolare le associazioni di categoria e la Regione Piemonte per dare continuità a questi percorsi formativi”.

Un successo per le tre edizioni del Corso di Formazione Tecnica Superiore “Tecnico Trasfertista” organizzato dal Consfap Bra, dal Vallauri di Fossano e dal Politecnico di Torino.

La quarta edizione, presentata al bando della Regione Piemonte a fine luglio, è stata migliorata grazie alla collaborazione delle molte aziende partecipanti al progetto ed alle tecnologie dell’IIS Vallauri e del Cnosfap. Un apposito accordo con Kuka, azienda produttrice di robot, ha inserito nel corso un modulo specifico sull’utilizzo di tecnologie robotizzate. Una parte del percorso nell’inglese per trasfertista è stata strutturata a distanza per allenare gli allievi all’approccio in apprendimento FAD. Le otto certificazioni rilasciate durante il percorso in materia di sicurezza e di utilizzo di attrezzature fa la differenza per il contesto aziendale dove andranno ad operare gli allievi.

Le discipline riguardano tecniche di installazione e collaudo 30 ore, manutenzione meccanica 30 ore, manutenzione elettrica e plc 80 ore, disegno e progettazione 20 ore, attrezzaggio meccanico 20 ore, sicurezza e normative (rilascio di attestati riconosciuti) 82 ore, comando robot 14 ore, formazione cross culturale 7 ore, lingua inglese 80 ore, pari opportunità 12 ore, accoglienza e progetto personale 9 ore. A queste si abbinano 360 ore di alternanza in stage o in apprendistato.

“Siamo veramente soddisfatti – ha affermato la titolate di Tosa Spa di Santo Stefano Serena Tosa – di potere partecipare a questa partnership nel Tecnico Trasfertista. Quest’anno per la prima volta dopo tre edizioni un nostro potenziale candidato ha chiesto esplicitamente durante il colloquio di potere essere inserito nella quarta edizione del corso se verrà approvata. Ci auguriamo vivamente che anche quest’anno questo corso possa prendere il via in tempi brevi.”

Nell’attesa della valutazione da parte della Regione Piemonte sull’istruttoria che porterà presumibilmente per fine mese la graduatoria è possibile ricevere informazioni visionando il sito www.tecnicotrasfertista.it .

A definire il progetto del 2020 il Cnosfap Bra, l’IIS Vallauri Fossano, il Politecnico di Torino, con le ditte Arol, Bianco, Gai, Omler 2000, Robino&Galandrino, Tosa, Tesi, Merlo, Oripan, Sancassiano, Dromont, Brc, Meccanica97, Biemmedue, Rolfo, Cemas, Schneider, Bottero Cuneo.

“Il messaggio che si vuole trasmettere è chiaro- commenta l’AD di Gai Macchine Imbottigliatrici Guglielmo Gai – e cioè si cercano giovani pronti a mettersi in gioco, che vogliano ancora qualificarsi in un tempo breve (sei mesi), che abbiano passioni tecnologiche e che siano disposti agli spostamenti che compete il ruolo di tecnico trasfertista. Loro sono il riflesso, lo specchio dei titolari delle aziende che cercano di vincere delle sfide su un mercato mondiale nel mondo della meccatronica di qualità. Non possiamo non condividere tutti, comprese le Istituzioni, questa missione del corso Tecnico Trasfertista”.

Franco Burdese

CFP Vercelli: nasce la D.B. Production per le attività e i video del centro

Nasce la Db Production per le attività e i video di Cnos-Fap.

Si chiama D.B. Production la nuova iniziativa creata dall’infaticabile Flavio Ardissone formatore e responsabile marketing del CFP Cnos fap Don Bosco di Vercelli.

Si tratta di un marchio scolastico sotto il quale saranno raggruppati tutti i video inerenti attività, eventi speciali e altre creazioni degli allievi del centro salesiano del Belvedere.

“Con la collaborazione tecnica di Paolo Ignetti di Vercelli Web TV-ci dice Flavio Ardissone- abbiamo ideato e creato tantissimi video e tanti ancora ne arriveranno. Ecco che allora si è pensato di raggrupparli sotto una unica etichetta aprendo anche una pagina social su Facebook accanto a quella già esistente del CNOS FAP. Gli allievi sono entusiasti e con una ricetta di divertimento, creatività e inventiva raggiungiamo finalità educative fino ad ora impensabili”.

La sigla della “Casa di produzione” è stata eseguita da Manuele Barale e Roberto Foglia.

(Pubblicato il 10 settembre 2020 da Flavio Ardissone – formatore e responsabile marketing del CFP Don Bosco di Vercelli)

>>> Leggi anche la notizia su TGVercelli.it

Le scuole braidesi ripartono. Il punto con Valter Manzone, direttore del Cnos-Fap

Lunedì 14 settembre suonerà la prima campanella dell’anno scolastico 2020/21 in molte scuole e centri di formazione. Di seguito l’intervista a Valter Manzone, direttore del Centro di Formazione Professionale di Bra riportata nell’articolo de lavocediAlba.it pubblicato ieri, a cura di Silvia Gullino.

Le scuole braidesi ripartono. Il punto con Valter Manzone, direttore del Cnos-Fap

Il 14 settembre suonerà la prima campanella dell’anno scolastico 2020/21: “Ai Salesiani siamo pronti per la riapertura in sicurezza”

Ci siamo! La riapertura delle scuole si avvicina. In Piemonte, come in altre regioni italiane, la campanella suonerà lunedì 14 settembre, con un anno scolastico inedito, condizionato dalle esigenze di contenimento dei contagi da Covid-19.

Non fa eccezione Bra, dove gli addetti ai lavori hanno passato le ultime settimane a prepararsi per questa data. Per avere un’idea della situazione, facciamo il punto con Valter Manzone, direttore del Cnos-Fap (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale), al quale abbiamo chiesto come si prospetta l’avvio di questo anno scolastico 2020/21 presso l’Istituto San Domenico Savio di viale Rimembranze.

Siamo ormai prossimi alla riapertura delle scuole. Come vi siete organizzati per rispettare la normativa?

“Abbiamo attuato – fin dall’inizio di questa terribile pandemia – tutte le indicazioni che il protocollo anti-Covid ci chiede di porre in essere. Adesso stiamo lavorando sugli ingressi un po’ scaglionati, sulle modalità per evitare assembramenti, sull’uso di ambienti dedicati, sulla pianificazione degli intervalli e sul rispetto sia del distanziamento sia dell’uso della mascherina, che forniremo a tutti gli allievi”.

Quali difficoltà ci saranno per la didattica in ‘laboratorio’?

“Tutti i nostri corsi hanno i laboratori, nei quali i giovani passano quasi la metà delle ore settimanali. Stiamo valutando di suddividere le classi in piccoli gruppi, in modo che si osservi sempre il distanziamento, pur operando con le varie attrezzature di ultima generazione di cui disponiamo: questo ci è possibile, perché abbiamo spazi davvero grandi e formatori molto disponibili, per attivare una didattica inclusiva e attenta alle esigenze di ciascun allievo/a”.

Durante la chiusura delle scuole per il lockdown come avete fatto con la parte pratica?

“La parte pratica è stata certamente quella più complessa da erogare. Ma plaudo sinceramente a tutti i formatori che con grande impegno e fantasia, sono riusciti a proiettare video di lavorazioni/operazioni che si erano filmati in laboratorio quando si era in presenza, oppure che hanno sfruttato la potenzialità della rete per reperire delle video-lezioni pratiche”.

Quale consiglio date ai genitori?

“A tutti i genitori, che sono una componente importante della nostra comunità educativa, diciamo che la scuola, oltre a trasmissione di saperi, è anche il luogo delle relazioni per eccellenza. Relazioni tra pari e con il variegato mondo degli adulti, che aiutano tutti a formarsi e a crescere nella globalità della persona. Quindi tornare in aula, nei cortili e nei laboratori – in piena sicurezza, nel rispetto delle norme per evitare che il virus possa circolare nel Cfp – è condizione essenziale per un anno che deve essere davvero ‘formativo’. A loro chiediamo anche che firmino un patto educativo, che li impegna a indirizzare i loro figli verso comportamenti responsabili”.

Un bilancio dell’anno che si è appena concluso, alla vigila di quello che sta per avviarsi?

“Come comunità educativa (formatori, allievi e famiglie) abbiamo dimostrato di saper ‘fare squadra’ intorno ad un progetto educativo/formativo importante. Alla realizzazione del quale hanno contribuito tutti i nostri operatori e i genitori, che hanno sempre partecipato attivamente alla realizzazione di questo nostro ‘sogno comune’ con tantissimi strumenti, diversificati tra loro (Meet, Classrom, Radio Quarantenna, Buongiorno, mail, Whatsapp, telefonate…) per dare a ciascun allievo/a tutte le opportunità di raggiungere l’obiettivo di portare avanti l’anno in modo proficuo e adeguato. E con gli scrutini di fine anno, anche questi in presenza, abbiamo appurato che l’obiettivo si era, seppure molto faticosamente, raggiunto”.

Buono studio e buon lavoro a tutti con le parole di questa poesia di Gianni Rodari: “Scrivi bene, senza fretta, ogni giorno una paginetta. Scrivi parole diritte e chiare: amore, lottare, lavorare”.

Silvia Gullino

___________________

Di seguito l’articolo-intervista pubblicato anche su Il Nuovo Braidese di sabato 19 settembre, a cura di Silvia Gullino: