Educare alla fiducia: don Claudio Burgio a IUSTO tra emergenza educativa e speranza
Notizia a cura di IUSTO.
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Nel tempo delle baby gang, della criminalità giovanile che occupa sempre più spesso le pagine di cronaca e di un’emergenza educativa che sembra aver raggiunto proporzioni allarmanti, cresce il senso di smarrimento di genitori, insegnanti ed educatori.
Di fronte a comportamenti violenti, disagio diffuso e percorsi di vita segnati da fragilità profonde, una domanda attraversa il cuore e la mente di chi è chiamato a educare: è ancora possibile costruire un rapporto di fiducia con le nuove generazioni?
A questo interrogativo ha dato voce e profondità don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Cesare Beccaria di Milano e fondatore della Comunità Kayròs, intervenuto a IUSTO in occasione del Christmas Party il 12 dicembre.
Un incontro che ha rappresentato non solo un momento di riflessione in vista delle festività natalizie, ma anche un’occasione significativa per interrogarsi sul senso e sulle responsabilità dell’educazione oggi.
Nel suo intervento – che riprende i temi del suo ultimo libro – don Claudio ha sottolineato come la risposta al disagio e alla criminalità giovanile non possa essere affidata esclusivamente a un inasprimento delle leggi o a misure repressive, ma richieda piuttosto un investimento serio e continuativo in opportunità educative reali, capaci di offrire ai ragazzi alternative concrete e percorsi di crescita autentici.
Attraverso il racconto delle storie dei giovani incontrati nel suo servizio pastorale e educativo, l’autore accompagna il lettore e l’ascoltatore in un cammino complesso, imprevedibile e talvolta rischioso: quello della fiducia.
Una fiducia che non è ingenua né cieca, ma che nasce dall’incontro, dall’ascolto e dalla capacità di riconoscere in ogni ragazzo una possibilità di cambiamento, anche quando tutto sembra suggerire il contrario.
Le esperienze narrate da don Claudio mostrano come la relazione educativa, quando è fondata sulla responsabilità e sulla presenza, possa diventare uno spazio in cui i giovani riscoprono il proprio valore e la possibilità di un futuro diverso.
In questo senso, la fiducia si rivela non solo come una scelta educativa, ma come l’unico terreno capace di generare speranza, restituendo dignità e prospettiva a chi vive ai margini.
L’incontro ha offerto alla comunità accademica di IUSTO – studenti, docenti e personale – l’opportunità di una riflessione profonda e condivisa sul ruolo dell’educazione nel contesto sociale attuale.
Un richiamo forte alla responsabilità di credere ancora nei giovani, di non rinunciare al compito educativo e di continuare a investire in relazioni capaci di trasformare le fragilità in risorse.
Un messaggio che, nel tempo dell’incertezza e della paura, invita a scegliere il coraggio della fiducia come via possibile per costruire futuro.

