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Weekend conclusivo della terza annualità Buoni Cristiani Onesti Cittadini

Il 22 e il 23 febbraio 2025 i giovani di Buoni Cristiani e Onesti cittadini si sono ritrovati per gli ultimi step del cammino per riflettere insieme su “L’attività dell’amore politico. Parteciparecon la presenza di relatori che hanno condiviso esperienze, conoscenze e passioni per il bene comune.

Dopo l’accoglienza presso la Pastorale giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice e il saluto dell’Ispettore don Leonardo Mancini, l’equipe ha presentato la sintesi dei passi fatti insieme ringraziando i giovani per la loro presenza, con un “grazie emozionato” a coloro che avrebbero concluso la triennalitá del percorso.

Primo step: una testimonianza di impegno civico e politico. Alberto Gatto, Sindaco di Alba 

L’attività dell’amore politico è stata incarnata da uomini e donne della nostra storia su cui ci si è soffermati nell’incontro precedente. 

Oggi la storia la fanno i giovani che hanno già scelto di essere protagonisti attivi nell’impegno nelle istituzioni per il bene comune.  

Per tale motivo, l’equipe ha scelto di invitare Alberto Gatto, sindaco di Alba, che ha accolto con entusiasmo ed enorme disponibilità l’invito ad incontrare i giovani di BCOC per raccontare la sua storia di impegno civico e politico.

Cresciuto nelle scuole delle Figlie di Maria Ausiliatrice e nella parrocchia di Alba, Gatto ha condiviso come le sue esperienze formative, inclusi i campi scuola animati dai Salesiani, abbiano influenzato il suo percorso di vita. 

Nelle esperienze vissute, tra cui la gestione della mensa della Caritas e l’aiuto ad associazioni che si occupano di disabilità, ha sperimentato una formazione e una educazione al bene dell’altro da cui ancora ha origine il suo impegno nella società con un’attenzione alla “persona”. 

Nel 2009 la prima esperienza a 19 anni nelle istituzioni mettendo in gioco la sua passione e la sua disponibilità ad occuparsi della cosa pubblica per dare compimento alla sua scelta come cristiano cattolico impegnato.

Ha proseguito il suo impegno non tralasciando la sua formazione professionale a garanzia della sua libertà di agire senza dipendere dal proprio impegno istituzionale.

Questo primo racconto ha offerto ai giovani uno spazio di riflessione in cui sentirsi incoraggiati a mettersi in gioco sulla base di ciò che ciascuno può e desidera offrire nella società come studente e come professionista. 

Già questo vostro percorso è politica”.

L’incontro è proseguito nel dialogo anche attraverso le domande dei giovani sulle scelte che chi ha un impegno istituzionale come un assessore, un consigliere comunale, un sindaco si trova a fare. Alcune parole chiave emerse: coraggio, comunità, fiducia, dialogo costruttivo, ascolto, competenza, passione, apertura alla cittadinanza attiva, reciprocità, coinvolgimento e aggregazione, protagonismo, mediazione, crescita e arricchimento personale, “Agire insieme mettendo sempre al centro la persona e il bene comune”. Diverse le esortazioni fatte ai giovani:

Se vuoi cambiare qualcosa, devi agire, non puoi guardare e “lamentarti”. Ciascuno di noi può impegnarsi laddove desidera e può mettere a disposizione le proprie competenze e le proprie passioni per il bene collettivo. L’esperienza dei giovani nelle istituzioni sarebbe una fonte di cambiamento”. 

Secondo step. La Partecipazione nella Costituzione Italiana. Professoressa Valeria Marcenò, direttrice del Dipartimento dell’Università di Giurisprudenza di Torino, curatrice scientifica della manifestazione Giornate della legalità a Torino

La Dottoressa  Marcenò ha offerto un intervento illuminante sul concetto di partecipazione dal punto di vista del diritto costituzionale. Durante il suo discorso, ha esplorato il significato profondo della partecipazione e la sua applicazione pratica nella Costituzione italiana. 

Ha iniziato definendo la partecipazione come il coinvolgimento attivo e consapevole dei cittadini nei processi decisionali e legislativi, non solo tramite il voto, ma anche attraverso altre forme di espressione e consultazione pubblica. Ha sottolineato l’importanza della partecipazione per il funzionamento delle istituzioni democratiche, citando autori come Norberto Bobbio e Giovanni Sartori che hanno evidenziato come la partecipazione attiva sia essenziale per la vitalità della democrazia. 

Durante il suo intervento, Marcenò ha citato diversi articoli della Costituzione italiana

  • Articolo 3 che sancisce l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
  • Articolo 48 che sancisce il diritto di voto a tutti i cittadini maggiorenni.
  • Articolo 49 che riconosce il diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

La professoressa Marcenò ha anche offerto uno spazio di riflessione sulle  implicazioni costituzionali della partecipazione, affermando come essa rappresenti un elemento fondamentale per la democrazia ed evidenziando come la mancanza di partecipazione possa compromettere i principi democratici, portando a una governance meno rappresentativa e più distante dai bisogni e dalle aspettative dei cittadini. 

Ha fornito diversi esempi pratici di partecipazione nelle democrazie moderne, come i referendum, le elezioni, le consultazioni pubbliche e le assemblee cittadine ribadendo nei diversi passaggi del suo intervento la necessità di promuoverla e garantirla  come diritto fondamentale dei cittadini a partire dalle  istituzioni. La riflessione è proseguita nel dialogo con i giovani, facendo emergere l’esigenza e l’urgenza di  creare le condizioni per un coinvolgimento ampio e significativo attraverso l’educazione civica, la trasparenza e l’accessibilità dei processi decisionali. 

Grazie all’intervento della professoressa Marcenò, i giovani sono stati sollecitati sul ruolo cruciale della partecipazione nella democrazia così come descritta ed enunciata  nella Costituzione italiana, sottolineando l’importanza di un coinvolgimento attivo e consapevole dei cittadini per mantenere viva la democrazia e assicurare che le decisioni pubbliche riflettano veramente la volontà del popolo. 

La serata è proseguita con un’attività “Play and decide” animata da Enrica Favaro: i giovani sono stati sollecitati a sostenere una tesi comune sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale dopo uno scambio in gruppi e una restrizione in plenaria. Anche questo momento è stata un’opportunità di confronto, riflessione e allenamento ad un pensiero critico e costruttivo sul mondo e nel mondo.

Terzo step. La Sfida della Natalità in Italia. Gigi De Palo,  presidente della Fondazione per la Natalità che si occupa ogni anno di organizzare gli Stati Generali della Natalità

Nella giornata di domenica, Gigi De Palo ha incontrato i giovani e con entusiasmo e la passione che con lo contraddistingue, li ha da subito sollecitati a riflettere sul potenziale impatto di incontri come quelli proposti dal cammino di BCOC possono avere poiché rappresentano grandi opportunità per discutere e affrontare temi rilevanti per la società.

Dodici persone hanno cambiato la storia, hanno cambiato il mondo. Ventitré, ventiquattro persone potranno un minimo impattare sul Piemonte“. 

L’intervento di Gigi De Palo ha offerto una riflessione profonda e articolata sulla questione della natalità in Italia, un tema di cruciale importanza per il futuro del paese. 

De Palo ha presentato dati allarmanti sulla natalità in Italia. Nel 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale, nascevano circa 800.000 bambini all’anno, numero che è sceso a 449.000 nel 2000 e a 379.000 nel 2024. “Nel 2024 saranno ancora di meno“.

Ha evidenziato come il calo delle nascite abbia un impatto diretto sul sistema sanitario e pensionistico: diminuendo il numero dei lavoratori e aumentando gli anziani, si creerà un problema enorme e questo squilibrio potrebbe portare a una sanità sempre più a pagamento, penalizzando i più fragili. 

La natalità è la seconda causa di povertà dopo la perdita del lavoro di uno dei componenti della famiglia“.

L’invito ai giovani è la necessità di rivedere la percezione della natalità come una questione sia sociale che culturale. 

Un aspetto particolarmente interessante dell’intervento di De Palo riguarda il desiderio dei giovani di avere figli. Ha citato dati che mostrano come il 74% dei giovani tra gli 11 e i 19 anni desideri una famiglia e dei figli.

Se addirittura oggi il 74% dei ragazzi dagli 11 ai 19 anni ti risponde che voglia una famiglia e dei figli, vuol dire che il desiderio noi ce l’abbiamo, vuol dire che il desiderio non è vero che manca“.

Tuttavia, ha sottolineato che con l’avanzare dell’età, questo desiderio tende a diminuire a causa delle difficoltà economiche e sociali che i giovani devono affrontare. 

Per affrontare questi problemi, De Palo ha suggerito diverse soluzioni, tra cui il miglioramento delle politiche familiari e un approccio più equilibrato all’immigrazione di famiglie che andrebbe valorizzata per aiutare il ricambio intergenerazionale. 

I giovani in ascolto sono stati sollecitati dall’intervento di Gigi De Palo che concluso la prima parte del suo intervento sottolineando l’importanza di un approccio positivo e proattivo:

Il mondo ha bisogno di persone capaci di mediare, di trovare soluzioni, di creare il bello“,  

Quarto step. “La nostra linea del tempo”

Ai giovani è stato proposto di collocare i fatti più salienti da loro vissuti negli ultimi tre anni su tre linee differenti (personale, nazionale/cittadino, globale) dedicando un momento di riflessione personale su come il percorso abbia interagito con la loro storia di vita influenzandone il cammino (vita, fede, studio, lavoro).

Nella restituzione in plenaria, i giovani hanno condiviso la loro storia di giovani in cammino che non vogliono essere indifferenti ma fare la differenza:

Non posso lavarmi le mani, voglio sporcarmele”, “Esserci con un stile che attrae”, “Oggi scelgo mettendo al primo posto sulla base di un equilibrio etico-umano”, “Piu consapevole di far parte di una comunita che riconosce i problemi della sua comunitá”, “La mia formazione non termina qui e desidero continuare a condividerla con altri giovani che hanno a cuore il bene comune”, “La provvidenza ha scritto anche sulle righe storte della mia vita”, “Anche io, anche noi possiamo contribuire al cambiamento”, “Desidero partecipare ancora di più, spendermi nella mia vita facendo unitá”, “Non possiamo essere Cristiani a metà”, “Oggi so rispondere con più consapevolezza e chiarezza ai motivi perché mi sono impegnato e desidero continuare a impegnarmi nelle istituzioni a partire dal mio territoritorio”.

Ultimo step. La Partecipazione. Gigi De Palo

Gigi De Palo ha concluso offrendo una riflessione profonda e articolata sul tema della partecipazione, sottolineando l’importanza di coinvolgere attivamente le persone nella vita comunitaria e sociale. De Palo ha condiviso un aneddoto personale, ricordando un sacerdote che gli diceva sempre: “Fai bene quello che stai facendo“. Questo consiglio, secondo De Palo, è il segreto per una partecipazione autentica e significativa. 

De Palo ha poi parlato del progettoImmischiati“, un’iniziativa volta a promuovere la partecipazione tra i cattolici e non solo che mira a far comprendere l’importanza della partecipazione non solo all’interno della parrocchia, ma anche nella vita cittadina:

Non ci si salva solamente in parrocchia o all’oratorio. Ci si salva anche vivendo la nostra cittadinanza nel miglior modo possibile“. 

Un altro punto chiave del suo intervento è stato il concetto di partecipazione come attrazione, non come obbligo.

Il cristianesimo non funziona per convincimento, ma funziona per attrazione. Se noi facessimo la testa tanta dicendo agli amici dovete impegnarvi, dovete impegnarvi dopo un po’ voi non verrebbe minimamente il desiderio di impegnarvi, ma se sentite un profumo che vi fa venire il desiderio di impegnarvi…“. 

De Palo ha concluso il suo intervento con un invito alla creatività e all’impegno personale, sottolineando che la partecipazione non deve essere vista come un dovere ma come un’opportunità per fare qualcosa di bello e significativo per la comunità

Conclusioni 

La partecipazione nel cammino di Buoni Cristiani Onesti cittadini è stata stimolata, accompagnata e formata attraverso tanti semi per un discernimento con l’obiettivo di suscitare nei giovani un “impegno concreto a partire dalla fede per la costruzione di una società nuova (…), vivendo in mezzo al mondo e alla società per evangelizzare le sue diverse istanze”.

Un sincero grazie agli ospiti che hanno fornito spunti di riflessione e incoraggiamento, invitando i partecipanti a impegnarsi attivamente per il bene comune e a partecipare alla vita democratica del paese.  Un grazie ai giovani presenti, changemakers creativi e coraggiosi visionari.

L’incontro si è concluso nella messa concelebrata da don Fabio Mamino e don Alberto Goia, al termine della quale è stato consegnato ai giovani un “attestatodi partecipazione ai tre anni di Buoni Cristiani Onesti cittadini ringraziandoli per la loro presenza attenta, curiosa e incoraggiante per altri giovani desiderosi di essere protagonisti della storia di oggi e di domani.

Presentazione PEPSI 2025-2030 a Valdocco

Nelle giornate del 7 e 8 febbraio è stato presentato nella Sala Sangalli di Valdocco il nuovo Progetto Educativo Pastorale Salesiano Ispettoriale (PEPSI) per il quinquennio 2025-2030, che va a sostituire il precedente realizzato nel 2012. Un documento di animazione e governo che guiderà la realizzazione del cammino educativo pastorale ispettoriale dei prossimi 5 anni, orientando ogni iniziativa e risorsa verso la realizzazione della missione salesiana.

La presentazione è il culmine di un percorso durato un anno e mezzo, frutto del lavoro di tutta l’Ispettoria: confratelli, laici, adulti e giovani hanno collaborato per definire gli obiettivi a lungo termine dell’Ispettoria, per camminare insieme custodendo il sogno di don Bosco.

Il documento è stato presentato alla Comunità Educativo Pastorale (CEP) nel pomeriggio di venerdì 7 e nella mattinata di sabato 8, entrambe le giornate hanno visto un’introduzione dell’Ispettore don Leonardo Mancini, seguita dalla presentazione del documento da parte del Delegato di Pastorale Giovanile don Alberto Goia.

Presentazione PEPSI 2025-2030 | Valdocco, 7-8 febbraio 2025

Pubblicato da Salesiani Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania su Lunedì 10 febbraio 2025

Dopo una breve analisi dello stato attuale dell’Ispettoria nel contesto del territorio in cui opera (Piemonte, Valle d’Aosta, Lituania), si è passati alla presentazione degli obiettivi Ispettoriali e locali di ogni ambiente (Oratorio, Parrocchia, Scuola, CFP e CUS) e ogni dimensione/ambito (Animazione Vocazionale, Animazione Missionaria, Comunicazione Sociale, Emarginazione e Disagio Giovanile, Movimento Giovanile Salesiano).

A conclusione, dei lavori di gruppo sul cammino futuro nel locale e un momento di convivialità con buffet offerto.

 

“Io sono l’Altro. Per la libertà, la pace e la giustizia sociale”, seminario Minori di Diritto 2024

Il seminario “Minori di Diritto“, svoltosi il 22 novembre 2024 nella Sala Sangalli dell’oratorio di Valdocco, via Maria Ausiliatrice 32, ha esplorato il tema dell’inclusione sociale con interventi di esperti, tra cui: Roberta Ricucci, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi,  Caterina Di Chio, psicologa clinica e di comunità – Studio Amae e Federico Zamengo docente di Pedagogia Generale – Università degli Studi di Torino.

Organizzato da Salesiani per il Sociale e VIDES Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con il TESC, l’evento prevedeva una sessione di quattro ore che ha visto il susseguirsi di una conference in plenaria moderata da suor Anna Bailo, Delegata FMA di Pastorale Giovanile. Ha portato il suo saluto don Alberto Goia, Responsabile della Pastorale Giovanile. 

Nella seconda parte della mattina, i 150 partecipanti hanno avuto la possibilità di scegliere tra otto Talk, condotti da professionisti, che hanno avuto il carattere di testimonianza, esperienze/progetti con attività laboratoriale interattiva:

  • Chi ha paura della scuola? A “prova” di inclusione: minori e famiglie a scuola tra accoglienza, aspettative e fragilità (Cristiana Albino – Associazione Diskolé Aps)
  • Progetto A3: storie di empowerment per giovani donne (Valentina Robazza – Casa della Giovane)
  • La Finestrella: il benessere psicologico dei giovani (Francesca Errigo – Vides Main Odv)
  • Casa Oz. Quotidianità che cura (Marco Canta – FondazioneOz Ets)
  • Accogliere me per includere l’altro (Elena Ciampi – Studio Amae)
  • Inclusione della diversità nel mondo del lavoro (Stella Pinna Pintor – Università di Torino)
  • Cittadinanza e persone con background migratorio (Roberta Ricucci – Università di Torino)
  • Parte-ci-pare: costruire comunità (Federico Zamengo – Università di Torino)

Alla fine dell’evento, i ragazzi hanno riflettuto sul proprio ruolo nel costruire una società inclusiva, dove ogni individuo si senta accolto e possa godere pienamente di diritti e opportunità. L’esclusione sociale è l’impossibilità per un individuo di partecipare pienamente alla vita della comunità. Nelle società contemporanee tra le categorie maggiormente vulnerabili ci sono anche i minori.

Benedizione degli Uffici della Pastorale Giovanile

Giovedì 21 novembre, con grande gioia e gratitudine, si è celebrata l’inaugurazione e la benedizione dei locali delle Pastorale Giovanile, in particolare degli uffici di Comunicazione Sociale e Progettazione e Sviluppo recentemente sottoposti a restyling.  Come ha ricordato Giuseppe Puonzo, responsabile della Comunicazione, è fondamentale, all’inizio di ogni anno, tenere sempre ben chiaro il “per chi lavoriamo“, che rappresenta il vero motore che fa muovere gli ingranaggi di ogni attività. L’obiettivo primario è, infatti, quello di raggiungere i giovani e accompagnarli verso un incontro con Cristo che cambia il cuore e la direzione del loro vivere.   

L’Ispettore don Leonardo Mancini ha presieduto la cerimonia, offrendo una riflessione importante sulla seconda lettera di San Paolo ai Tessalonicesi.

Ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità» (2 Tessalonicesi 3,11-12).

In questo passo, l’ispettore ricordava non solo l’importanza del lavoro onesto e responsabile, ma ha sottolineato la necessità di farlo con serenità e impegno, nel rispetto delle proprie capacità e della comunità. Il lavoro, inteso come servizio e dedizione, diventa così un modo per vivere la fede in maniera concreta, contribuendo al bene comune e costruendo una società più giusta.

Don Leonardo, in conclusione, ha poi richiamato un passo di un Vangelo apocrifo, dove si narra che anche Gesù, pur essendo il Figlio di Dio, lavorava come falegname. In questo episodio, Gesù allunga miracolosamente un asse di legno, dimostrando come il lavoro umano, pur nelle sue forme più semplici, possa essere attraversato dalla Sua potenza divina. La serenità nel lavoro, perciò, è anche consapevolezza della profonda umanità e piccolezza dell’uomo, che non compie miracoli ma si fa strumento nelle mani di Dio. La Sua grazia dà significato e frutto a tutto il lavoro dell’uomo.

Con questo pensiero nel cuore e accompagnato da un canto dedicato a Don Bosco, la cerimonia è proseguita con un momento conviviale, in cui colleghi e amici hanno avuto l’opportunità di condividere insieme la gioia di questa nuova tappa.

Cuneo: Festa della Comunità e ingresso nuovo parroco

Notizia a cura dalla casa salesiana di Cuneo

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Domenica 29 settembre, in occasione di San Michele Arcangelo, santo patrono della città, la casa salesiana di Cuneo ha vissuto un momento di grande rilevanza spirituale e comunitaria: l’insediamento del nuovo parroco don Thierry Dourland. Oltre a questa importante cerimonia, la giornata ha conciso con la tradizionale Festa della Comunità, un evento annuale che riunisce i fedeli e le famiglie per celebrare l’unità e la condivisione all’interno della comunità salesiana.

La doppia celebrazione ha reso la giornata ancora più significativa, unendo momenti di profonda spiritualità a occasioni di festa e convivialità.

La cerimonia è stata presieduta da Mons. Piero Delbosco, Vescovo della Diocesi di Cuneo, affiancato da don Alberto Goia, Responsabile della Pastorale Giovanile per l’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta. Entrambi hanno esortato la comunità a sostenere il nuovo parroco nel suo servizio pastorale, sottolineando il ruolo del parroco come maestro di preghiera, augurandogli di proseguire con la stessa passione e fervore nel suo servizio.

Dopo la funzione, l’intera comunità si è spostata in oratorio per il pranzo, l’abituale raviolata organizzata da famiglie di volontari della casa. A seguire, dalle 14.30, è iniziato un tempo di gioco coordinato dai giovani dell’oratorio che ha coinvolto bambini e adulti, in concomitanza con l’annuale ritrovo dei ragazzi del campo estivo di San Giacomo delle elementari e delle medie.

Per concludere la giornata, la comunità si è radunata in teatro per assistere allo spettacolo di musica e di canto organizzato dal gruppo MGS di Cuneo e dai giovani universitari.

La testimonianza di due ragazzi della casa di Cuneo, che hanno vissuto l’esperienza missionaria in Kenya e in Sierra Leone durante l’estate, è stato un autentico regalo per tutti i presenti, incarnando una fede che si è tradotta in azioni concrete di servizio e amore per gli altri.

Borgomanero: Summer School 2024

Notizia a cura dei salesiani di Borgomanero.

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Formazione, progettazione, team building e visite a scuole best practice “fuori regione” le attività estive previste per i docenti questa estate, in cinque giornate. Formatori esterni, esperti e Salesiani sono invece le “guide” di queste attività.

Si è incominciato il 12 giugno nella mattinata con le riflessioni di don Giuliano Palizzi per l’equipe pastorale “aperta”. Si è poi proseguito il giorno stesso ed il successivo con tutti i docenti impegnati per una attività generale sull’apprendimento delle competenze chiave nelle attività di orientamento, educazione civica, viaggi di istruzione e dei progetti interdisciplinari di classe. Con una tecnica particolare, si è lavorato sull’individuazione di miglioramenti, in particolare sul riconoscimento pubblico delle competenze, dimensione che ragazze/i hanno sottolineato nei loro incontri di valutazione finale.

Il pomeriggio della seconda giornata è stato dedicato all’attività di team building, guidati da Mauro Di Luca, formatore dell’Associazione Drago Lago che ha proposto un laboratorio interculturale sul tema della collaborazione dei docenti, grazie ad un gioco di ruolo particolarmente efficace (e molto gradito) sul tema della sostenibilità ambientale.

La prossima data sarà martedì 24 giugno: la mattinata sarà dedicata all’emersione dei fabbisogni formativi dei docenti, tra verticalità didattica ed orizzontalità carismatica. Il formatore sarà l’esperto Marco Martinetti (psicologo e formatore – Agenzia Finis Terrae).

Il pomeriggio sarà ancora con tutti i docenti e, dopo l’introduzione del direttore don Giuliano Palizzi, verrà dedicato alla formazione carismatica su quattro tematiche chiave:

  • Ore 15.00: formazione con l’Ispettore don Leonardo Mancini.
  • Spiritualità giovanile salesiana tra fede e cultura e primo annuncio, a cura di don Leonardo Mancini, Ispettore Salesiani Piemonte Valle d’Aosta
  • I quattro pilastri del PEPS: fede, cultura, associazionismo, vocazioni (dal Quadro di Rif. della Pastorale Giovanile Salesiana), con don Alberto Goia, Responsabile Pastorale Giovanile Salesiana della Ispettoria Piemonte Valle d’Aosta
  • La spiritualità di San Francesco di Sales: con don Michele Molinar, Vicario Ispettoriale dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta.
  • Elementi fondamentali del docente Salesiano, tra cattedra e cortile: a cura ddi on Leonardo Mancini e don Alberto Goia.

A fine giornata, cena di fine anno scolastico.

Il 26 giugno 2024 è prevista una attività di team building nella natura e poi picnic finale.

Al pomeriggio progettazione, mentre il 27 giugno è prevista la visita a Cometa a Como (www.puntocometa.org). Cometa è un luogo dove si favorisce la formazione per prevenire le difficoltà della crescita e contrastare la dispersione scolastica. Un luogo in cui il laboratorio è un’aula e si studia e si impara attraverso l’esperienza. Ma è anche un’esperienza di fede con la casa accoglienza per i ragazzi e bambini più poveri, con progetti che coinvolgono gli stessi docenti.

Formatore della giornata sarà Alessandro Mele, direttore della struttura Cometa e amico del salesiano don Luca Baroni.

Cuneo: che spettacolo “Il sogno che fa sognare”!

Dal sito dei salesiani di Cuneo.

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Il mese di gennaio, speciale per il mondo salesiano proprio perché mese in cui si celebra la festa del caro papà, si è concluso ai SaleCuneo con una magnifica festa tutta all’insegna della gioia e della famiglia, proprio come voleva Don Bosco.

Tutto il mese è stato ricco di momenti ed incontri per arrivare al culmine della festa, svoltasi nel weekend del 3-4 febbraio.

Sabato la serata è iniziata con i vespri e l’apericena aperta a tutti i gruppi di volontari presenti in oratorio, nulla di meglio se non iniziare con il Signore e con degli squisiti piatti preparati da una bella equipe capitanata da Pippi.

La festa è entrata nel vivo con lo spettacolo avente per tema la strenna che anche quest’anno il Rettor Maggiore, don Angel Fernadez Artime, ci ha lasciato: “Il sogno che fa sognare”, dedicata al sogno dei nove anni che Giovannino Bosco fece 200 anni fa.

I presentatori AnnaFrancesco e Marta ci hanno accompagnato alla scoperta dei vari pezzi presentati dai diversi gruppi di giovani.

Hanno aperto la serata i SAVIO di terza media con un video dal titolo: “Qual è il tuo sogno?” e la sigla del gruppo musicisti di don Bosco con un inedito del salesiano Giorgio Ramundo.

MGS 1 ha rappresentato il sogno dei nove anni, subito seguito da MGS triennio che ha presentato uno pezzo sulla differenza tra il sogno di Giovannino che ha dato vita e che continua a generare del bene in tantissimi giovani e i sogni di quelli che oggi il mondo considera “gli arrivati” ricchi, potenti, con tanti follower, ma in realtà vuoti di senso.

MGS 5 ha deciso di ringraziare il papà, mettendo in gioco le numerose qualità artistiche dei giovani del gruppo: musica dal vivo, arte e poesia hanno steso i colori nell’abbozzo fatto da Don Bosco.

Prima della conclusione dello spettacolo ecco il saluto del nostro ospite d’eccezione, don Alberto Goia, per 6 anni direttore dell’oratorio e oggi responsabile della pastorale giovanile ispettoriale che ci ha regalato qualche parola sulla strenna, ricordandoci che quel sogno fatto da Don Bosco è proprio per tutti.

Gli ultimi gruppi ad esibirsi sono stati il gruppo degli universitari che ha presentato il reality show: “che sogno hai?” con un affondo sull’importanza dei sogni altruistici contro quelli egoistici, seguiti da MGS 2 che ha presentato il Sogno di La Navarre, un sogno fatto da Don Bosco nel 1877 con il quale i giovani ci hanno voluto ricordare che per tutta la vita San Giovanni Bosco ha sognato e il buon Dio, per le mani di Maria, gli ha ripetuto più volte “questi giovani sono tuoi!”.

La serata si è conclusa con la Buonanotte, in perfetto stile salesiano regalataci dalla comunità di SDB ed FMA:

“Don Bosco, ritorna
tra i giovani ancor!
Ti chiaman frementi
di gioia e d’amor.”

Commovente il finale dove tutti i giovani del movimento giovanile salesiano sono saliti sul palco a cantare il medley, un grande caos, ma un caos pieno di allegria e santa felicità. Erano così tanti che non ci stavano tutti sul palco… che bello veder così tanti figli di Don Bosco, così splendenti e desiderosi di vivere con i piedi per terra, ma di abitare con il cuore il Cielo.

Il Gennaio Salesiano di Cuneo

Dal sito dei salesiani di Cuneo.

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Gli eventi del Gennaio Salesiano 2024 di Cuneo sono legati alla celebrazione del duecentesimo anniversario del sogno dei nove anni di Don Bosco.

“Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare…”.

Un invito diretto a tutti a riconoscere il proprio ambito di responsabilità e, al suo interno, a creare un ambiente umanamente ricco, generoso di proposte educative a 360° e soprattutto con gli occhi aperti sul mondo per capire e conoscere le nuove sfide che ci attendono.

In quest’ottica il primo incontro sabato 20 gennaio alle ore 21.00 con il missionario don Roberto Tonetto: “Un salesiano da 25 anni con i lebbrosi della Cina”, testimonianza di una vita consacrata spesa al servizio dei più bisognosi nel carisma di don Bosco.

Nel secondo incontro giovedì 25 gennaio alle ore 21.00 sarà ospite Gigi De Palo, ex-presidente del Forum delle Associazioni Familiari e recente nuovo presidente della Fondazione per la natalità.

In quest’ultima veste sarà il protagonista, insieme alla moglie Anna Chiara Gambini, di “L’inverno demografico italiano… quale futuro dinnanzi a noi?”.

Il tema della denatalità in Italia è sulle pagine di tutti i giornali e i numeri anche se sono solo tali, sono estremamente preoccupanti.

Mentre in Francia e Germania la natalità sale del 2%, in Italia continua a scendere. Ciò comporterà implicazioni importanti sulla nostra società e il modo di vivere ma è soprattutto lo specchio di quanta fiducia hanno le nostre famiglie e di quanto sono supportate socialmente.

Il terzo incontro sabato 3 febbraio alle ore 21.00 “Un sogno che fa sognare”: Accademia dei giovani dell’oratorio sulla Strenna 2024 del Rettor Maggiore presentata dal salesiano don Alberto Goia, Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile.

“Con la consapevolezza che per ciascuno Dio ha un sogno, un progetto pensato, desiderato su misura per noi da Dio stesso, occorre esplorare con gli stessi giovani i loro sogni: la vita ha uno scopo per essere vissuta e dobbiamo credere alla bellezza di ciò che siamo; dobbiamo aprirci a desideri grandi come è grande il sogno di Dio su ciascuno dei giovani e lottare per realizzarli.”

-Strenna del Card. Artime, Rettor Maggiore

Tutti gli eventi sono con ingresso libero, è richiesta la prenotazione alla mail prenotazionidonbosco.cuneo@gmail.com.

Ringraziamo per il patrocinio e il sostegno: il Comune di Cuneo, il CSI di Cuneo, l’Auxilium di Cuneo, l’Ufficio Famiglia Diocesi Cuneo – Fossano, il Forum delle Associazioni Familiari di Cuneo e alla Società Cooperativa Sociale GE.S.A.C..

Campo della Parola 2023 – Medie e Biennio

Per i ragazzi e le ragazze che hanno terminato la 2° e 3° media e la 1° e 2° superiore arriva il Campo della Parola a Pracharbon e ad Ayas!

Un’opportunità arricchente con momenti di condivisione, riflessione e gioco. Di seguito tutte le informazioni inerenti e  i contatti di riferimento.

CAMPO DELLA PAROLA

Campo Medie – Pracharbon

Giovani che hanno terminato la 2° e 3° media

Da lunedì 24 luglio a giovedì 27 luglio.

Campo Biennio – Ayas

Giovani che hanno terminato la 1° e 2° superiore

Da lunedì 24 luglio a giovedì 27 luglio.

Informazioni e riferimenti:

  • Arrivo al mattino per il biennio, al pomeriggio per le medie
  • Prezzo: 120€
  • Iscrizioni entro il 15 luglio (fino ad esaurimento posti) versando la caparra di 50€ presso il responsabile del proprio centro
  • Il saldo può avvenire nei giorni precedenti sempre con bonifico, oppure in contanti direttamente in montagna.

Don Alberto Goia
alberto.goia@salesianipiemonte.it

Suor Carmela Busia
pastorale@fma-ipi.it

Formazione neoassunti: seconda tappa a Valdocco

Seconda tappa per insegnanti e formatori neoassunti a Valdocco nella giornata di sabato 18 marzo 2023.

Don alberto Goia, Delegato di Pastorale Giovanile, ha guidato l’incontro sul sistema preventivo di don Bosco.

Novanta gli iscritti che si sono lasciati coinvolgere con grande partecipazione. Dopo un coffee break molto apprezzato si è passati a calpestare i luoghi della santità salesiana: itinerario presso il Museo Casa Don Bosco.

Per pranzo tutti a casa con soddisfazione per l’esperienza e una rinnovata carica per concludere l’anno scolastico.