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Don Bosco Borgomanero: educatori alle prese con il digitale oggi

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Martedì 28 novembre inizieranno, con la presenza a Scuola di don Giovanni Fasoli, gli incontri di formazione per le famiglie. Le proposte proseguiranno con un calendario variegato nel corso dell’anno scolastico.

L’équipe per la Pastorale Familiare propone per il corrente anno scolastico un ricco ventaglio di iniziative: incontri di formazione, preghiera, convivialità e, al termine dell’anno, una giornata insieme con l’ormai consueto pellegrinaggio.

Si inizierà con l’incontro di martedì 28 novembre: la Scuola invita i genitori alle ore 21.00 ad un seminario formativo tenuto da don Giovanni Fasoli, psicologo dell’educazione e docente universitario, per riflettere sul delicato ruolo degli adulti, dei genitori e degli educatori in un contesto sociale delineato dal mondo digitale, dalla realtà virtuale e dalle dinamiche legate ai social media. L’incontro costituisce un’occasione di confronto sulle possibili strategie da attuare per essere, ancora oggi, figure significative che sanno accompagnare i propri figli e i giovani nel delicato percorso di maturazione.

La serata è aperta a tutti ed è in particolar modo pensata per i genitori della Scuola (Media e Licei), docenti ed educatori che operano con i giovani.

Per organizzare al meglio la serata, vi chiediamo la cortesia di segnalare la propria partecipazione compilando il modulo accessibile cliccando sul seguente bottone.

Don Giovanni Fasoli tornerà al Don Bosco di Borgomanero per un secondo incontro il 5 marzo 2024. Il calendario degli appuntamenti di formazione prevede anche la serata con Johnny Dotti il 20 febbraio e un incontro con il dott. Alberto Pellai in primavera.

Guardando al mese di dicembre, ormai dietro l’angolo, segnaliamo che l’8 dicembre, in occasione della Festa dell’Immacolata, la Scuola accoglie le famiglie per una “colazione in compagnia” (la prossima settimana, insieme alla newsletter, avverrà l’invio del Modulo Google dedicato, per segnalare la partecipazione). Le proposte per l’Avvento proseguiranno con un momento di preghiera via Meet il 14 dicembre e con una serata a Scuola il 21 dicembre.

Borgomanero: Dacia Maraini invitata a un incontro formativo per i docenti del don Bosco

Al Don Bosco di Borgomanero prosegue la Summer School, che stavolta ha ospitato un incontro formativo per docenti con l’autrice Dacia Maraini. Di seguito la notizia in un articolo a cura di Giovanni Campagnoli.

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L’insegnamento se è un obbligo allontana i ragazzi, funziona se è relazione.

Prosegue la Summer School del Don Bosco Borgomanero con Dacia Maraini invitata a un incontro formativo per i docenti del don Bosco. La formazione è stata aperta anche alle altre scuole e istituzioni della città.

L’autrice, nell’ambito del suo ruolo di Direttrice Artistica del Festival Arona Città Teatro sull’Acqua, ha tenuto una lezione partecipata stamattina a Borgomanero, intervistata dalla prof.ssa Serena Borgna.

Presenti anche l’Assessore alla cultura e giovani di Borgomanero Chicco Valsesia ed il direttore della biblioteca Marazza, GIanni Cerutti.

Ha esordito affermando che i ragazzi sono molto meglio delle rappresentazioni che i media ritraggono di loro.

Oggi – ha detto ai docenti – è cambiato il modo di insegnare: bisogna mettersi in relazione con i ragazzi, ispirando la loro creatività e impegno con progetti interdisciplinari.

Riprendendo il tema proposto da don Giuliano Palizzi (direttore del don Bosco), rispetto al binomio Fede e Cultura, la scrittrice ha invitato a tenere unite queste due dimensioni.

La fede è un atto d’amore, non può essere una imposizione; le istituzioni vanno sempre più rispettate, ma va tenuto ben distinto potere religioso e politico. Quando coincide è una forte criticità. Mentre la cultura va sempre incentivata, non è mai una sola voce.

Ottanta anni fa in Giappone Dacia Maraini era in un campo di concentramento perché i genitori erano antirazzisti, persone che non si sono piegate alla Repubblica di Salò quando il Giappone entrò in guerra con la Germania. Una esperienza familiare drammatica che sarà oggetto del prossimo libro in uscita.

Oggi c’è ancora più bisogno di valori positivi condivisi.  La scuola deve agire criticamente: genitori e figli hanno rapporti emotivi forti ed è più difficile imparare a casa la democrazia. Invece la scuola è l’ambiente adatto per questo. Ricordiamoci che il Sud Africa e gli Stati Uniti cambiano perché alcune persone hanno avuto il coraggio di raccontare il loro sogno. Il rischio oggi è per le persone di non avere più sogni, con le relativa incapacità di inventare progetti. Ecco allora che la Fede può aiutare, perché è un atto di amore costante: i comportamenti invece cambiano. Ed è per questo che è importante storicizzare anche le vicende della Chiesa. Non per giustificare, ma per capire, ad esempio, nelle Scritture il passaggio dalla vendetta alla giustizia, fino alla condanna della schiavitù…

Passando invece alla letteratura, per rispondere ad una domanda del prof. Marco Merlin, ha affermato:

La produzione letteraria oggi è eccessiva. Vengono pubblicati 85.000 libri all’anno ed il 41% va al macero. È uno spreco, la selezione va fatta prima, perché si pubblica troppo e si legge poco. Eppure gli editori – per ragioni di mercato – preferiscono così, anche se è poi difficile trovare nuovi autori.

Sul ruolo dello scrittore oggi ha sottolineato:

Deve saper agire come un palombaro, che va nelle acque scure dell’inconscio collettivo e rivela quello che la sotto c’è, ma non è visibile ai più.  Oggi, le scuole letterarie sono importanti, perché insegnano a leggere, prima che a scrivere, che è un nutrimento culturale e dello spirito. E un libro si diffonde perché se ne parla tra pari, affascinando, senza imporre, contaminando. Imporre la lettura, di un libro, è ben diverso dal riuscire a promuovere la lettura affascinando, abbracciando, emozionando… sono queste le dimensioni su cui puntare. Nella scuola se la letteratura diventa un modo di scoprire la vita e l’interesse delle persone, allora i giovani si aprono alla scoperta.

L’invito finale alle istituzioni da parte di Dacia Maraini è quello di allocare più risorse sulla scuola ed i giovani.

Gli incontri della Don Bosco Summer school proseguono l’8 settembre con il prof. Matteo Leonardi (UniTo e UniTrento) sulla progettazione interdisciplinare ed il 12 e 13 settembre con il dott. Marco Martinetti sull’apprendimento cooperativo.

Don Bosco Borgomanero: resoconto dell’estate finora

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Carissimi,

l’estate procede alla grande e le iniziative si susseguono. Qualche informazione:

LA MATURITÀ

Si è conclusa sabato 1 con la terza classico e sabato 8 con la quinta LES.

Un risultato eccellente, considerando la ripresa della maturità con i commissari esterni e le modalità pre-Covid.

Ci sono stati quattro cento, tre al classico di cui due con lode e uno al LES. Congratulazioni!

Grazie alle vicepresidi, ai coordinatori di classe, ai commissari interni ea tutti i professori.

I CAMPI SCUOLA MEDIA

La prima media ha partecipato a Gignese e la seconda/terza media a Pracharbon.

Il tema è stato lo stesso La Meraviglia, ma adeguato ai destinatari.

I prof. e le prof. Lorenzo Maffeo, Francesco Mora ed Eleonora Paleari hanno guidato Gignese con gli animatori/trici Matteo ValloggiaIlaria De Paoli, Elisa CalligariJacopo Borile.

I prof. e le prof. Fracesco Mora (+ Cecilia e + Benedetta), Osvaldo Vicario, Valentina Zanone, Anna Barattini, Chiara Cavagnetto, Paola Tresca hanno guidato Pracharbon con gli animatori/trici Alessia Cerutti, Caterina Platini, Samuele Merlin, Sara Demontis, Alessandro Zitelli, Silvia Cucchi, Aurora Patrinostro e Andrea Calligari.

Le due cucine sono state all’altezza e questo fa la differenza!

Don Mario ha tenuto in pugno la formazione (a Gignese con don Corrado). BRAVI, BRAVI, BRAVI, BRAVI,BRAVI,BRAVI TUTTI TUTTI TUTTI.

Il clima era bellissimo e si respirava uno star-bene e… tanta meraviglia!

ENGLISH CAMP

La prof.ssa Paola Crevola sta portando avanti la seconda settimana accompagnata da due animatori irlandesi con una ventina di bimbi/e e tutto procede con precisione… inglese!

CINQUE TERRE

Sarà il campo dei licei dal 12 al 15 luglio.

Valaendina Zanone, Paola Tresca, Silvia Sacco, Eleonora Paleari, Sonia Fiandanca e Alessandro Salbego guideranno la quarantina di eroi/eroine vogliosi di avventure!

INGHILTERRA

La scuola media parteciperà ad una vancanza-studio con le prof.sse Valentina Oldani e Silvia Nicolini a Worcester dal 19 luglio per due settimane. Sono in 45.

La mattina o il pomeriggio i ragazzi avranno 3 moduli di lezione con docenti madrelingua, diversamente praticheranno sport, frequenteranno laboratori, faranno gite accompagnati dai docenti e dagli activity leader.

Ogni sera dopo cena ci saranno giochi, cinema in lingua, mini-disco, talent show.

SPORT CAMP CON I BEAVERS

Dal 12 giugno fino a tutto luglio i Beavers con capitan prof. Maurizio Cerutti e tanti animatori (diversi della nostra scuola) si divertono con una media di 200 bimbi/e a settimana pieni di voglia di vacanza.

Ecco. Credo di aver fatto una bella presentazione della vita che c’è in questo periodo nella nostra scuola e dico un GRAZIE a quanti rendono possibile tutto ciò.

A tutti un augurio di buona continuazione dell’estate e appuntamento al primo settembre.

Con stima e affetto

don Giuliano Palizzi

Don Bosco Borgomanero: Lo chef Antonino Cannavacciuolo incontra gli studenti

Al Don Bosco Borgomanero una visita speciale:  lo chef Antonino Cannavacciuolo incontra gli studenti.

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Il 27 aprile, lo chef Cannavacciuolo al don Bosco di Borgomanero, ha incontrato prima gli studenti del Liceo del Gusto (per una lezione specifica) e poi in palestra tutti i ragazzi e ragazze di Media e Licei.

«Abbiate il coraggio di sbagliare, e poi mettete tutta la vostra passione e concentrazione in quello che fate. Voi avete tanta energia, siete più veloci, avete la capacità di correggere tanti errori che sono stati fatti nel passato. A dire che la gioventù di oggi non vale niente sono i falliti».
Antonino Cannavacciuolo non riesce a finire la frase nel Palasport dell’istituto salesiano che lo accompagna un uragano di applausi. Lo chef ha appena incontrato gli studenti del liceo del gusto e adesso parla a una platea di oltre 500 alunni, dalle medie al classico: è come se col microfono desse una pacca virtuale a tutti, li sprona a «studiare, perché solo con la conoscenza e la cura del dettaglio arriverete a centrare traguardi importanti».

Ricorda gli inizi al San Rocco di Orta, l’esperienza al Quisisana di Capri, lo stage a Strasburgo: «Sono andato, giovanissimo, in due ristoranti che all’epoca avevano tre stelle. Facevo i lavori più faticosi e umili, ma dopo un mese il cuoco mi aveva chiesto di restare lì. Ci sono tornato un mese fa, a marzo, mi hanno dato un importante riconoscimento in un teatro gremito di persone che mi applaudivano. Dopo 23 anni l’italiano di m.. si era conquistato tre stelle mentre i due ristoranti di Strasburgo non le avevano più».

Dietro al successo, ha ricordato lo chef, c’è un lavoro duro, e soprattutto la squadra: «Senza il mio team, mia moglie, i miei collaboratori, non sarei qui a parlarvi: loro danno tutto per me, e di questo devo sempre essere consapevole. Per questo nella vita, in tutti i momenti, ci vuole sempre rispetto.

«Ma ci vuole anche la curiosità, la voglia di provare, e quindi il rischio di commettere errori che però sono fondamentali per crescere. L’importante è capire cosa è successo, analizzarli e poi ripartire con ancora più slancio ed entusiasmo».

Ai ragazzi che vogliono intraprendere una carriera nel settore del food Cannavacciuolo ha raccomandato di puntare sulla qualità dei prodotti locali, sul girare il mondo per fare esperienze (Giappone e Francia in particolare), sull’impara le lingue e non smettere mai di imparare. La bio diversità dell’Italia è una cosa eccezionale ed i «contadini del territorio sono loro i nostri monumenti: nella cartolina d’Italia da spedire in tutto il mondo metterei il contadino con le unghie spezzate dalla terra e il pescatori coi denti consumati dalle reti. Quando spariranno i pochi contadini rimasti l’Italia sarà un Paese molto più povero».

Il finale è la caccia all’autografo e al selfie con lo chef più famoso d’Italia, che ha conquistato tutti con la sua carica umana.

Vedi il video dell’incontro completo.

Don Bosco Borgomanero: l’esperienza del tutoraggio al LES

Al Liceo Economico Sociale (LES) Don Bosco di Borgomanero un tutor affianca il docente per differenziare le strategie didattiche, personalizzandole per i diversi alunni. Di seguito la notizia a cura del sito di Don Bosco Borgomanero.

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La personalizzazione del percorso didattico, ovvero la capacità di “tagliare e cucire” la proposta formativa sulle specifiche intelligenze di ogni singolo ragazzo, è una grande sfida formativa ed educativa per la scuola di oggi e del futuro.

Al Liceo Economico Sociale (LES) Don Bosco di Borgomanero la sfida è stata raccolta anche grazie alla sperimentazione, ormai entrata a pieno regime, del tutoraggio di classe. Il progetto, nato qualche anno fa, prevede la presenza di un tutor dell’apprendimento in classe sia al mattino durante le lezioni sia in alcuni pomeriggi dedicati al metodo di studio.

Il progetto si articola principalmente nel biennio, cui si aggiunge qualche ora al terzo anno, e accompagna gli studenti nel percorso di conquista della propria autonomia. Per quanto riguarda le lezioni mattutine, non si tratta di una semplice compresenza ma di una vera e propria co-docenza possibile grazie agli incontri settimanali di progettazione tra il tutor e gli insegnanti.

Il tutor svolge varie attività di supporto alla classe quali la schematizzazione dei concetti più importanti alla lavagna, consigli su come prendere appunti, l’ausilio di materiale di supporto, lo sviluppo delle strategie di studio, il lavoro differenziato per gruppi, le esercitazioni durante le interrogazioni, le verifiche in itinere, anche con modalità ludica, a fine lezione.

«La gamification – spiega la professoressa Francesca Zuddu, tutor e figura di riferimento del progetto– è utile per rendere accattivante l’apprendimento e per avere un feedback immediato dagli alunni e viene utilizzata spesso ma non tutti i giorni affinché i ragazzi comprendano l’importanza (e la bellezza) di una fatica sana, utile anch’essa nell’allenare l’apprendimento».

Dal punto di vista educativo, il tutor supporta poi il coordinatore garantendo una visione d’insieme e monitora il benessere della classe sia come gruppo sia come singoli alunni, spronandoli e motivandoli dal punto di vista didattico, guidandoli nella loro crescita personale.

Oltre alla presenza al mattino, il tutor gestisce infine gli sportelli facoltativi pomeridiani di metodo di studio: al primo anno, ad esempio, ne è previsto uno a beneficio di tutta la classe ed uno dedicato ad hoc agli studenti con un disturbo dell’apprendimento.

Le attività proposte sono varie e mirano tutte alla costruzione di un metodo di studio (o, meglio, dei metodi di studio) personale, il planning per organizzare il tempo in base alla mole di lavoro scolastico e agli impegni personali e ai loro ritmi e, non da ultimo, la simulazione di interrogazioni/test per prepararsi al meglio al momento di verifica vero e proprio.

Il progetto si è arricchito anno dopo anno sperimentando varie modalità, tramite la formazione continua dei tutors e l’adattamento delle strategie più consone alle classi, constatando quanto importante sia l’instaurarsi di un rapporto di fiducia tra il tutor e gli studenti della classe, la collaborazione e l’impegno dei quali sono imprescindibili per il successo dello strumento.

«L’obiettivo è sempre lo stesso – conclude la professoressa Zuddu – rendere gli studenti autoconsapevoli del proprio apprendimento per poterlo migliorare, instaurando il circolo virtuoso di successo e motivazione».

Borgomanero: Fanuc e Cimberio vicine agli studenti

Le classi quarte dei Licei del Don Bosco di Borgomanero hanno aderito al concorso nazionale sulle competenze digitali sono state al quartier generale di Fanuc per una giornata di formazione. Cimberio spa, inoltre, aiuta il Don Bosco nella progettazione di un laboratorio di robotica ed intelligenza artificiale mettendo a disposizione un robot Fanuc. Di seguito la notizia apparsa sul sito dei Salesiani di Borgomanero.

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I cittadini della società futura dovranno fare i conti con l’interconnessione fra uomo e macchina, in forme rese più stringenti dall’espansione dello spazio virtuale e dal cosiddetto “internet delle cose” (l’interazione con l’uomo e fra di loro degli oggetti, dotati di identità digitale, attraverso la Rete: ovvero l’evoluzione dei processi di automazione e di domotica).

Padroneggiare le competenze nell’ambito della robotica sarà dunque una delle competenze-chiave per farsi trovare pronti a queste sfide complesse, in un ruolo da protagonisti e non da passivi fruitori. Per questo i Licei del Don Bosco hanno colto l’occasione di far conoscere ad alcuni propri allievi, particolarmente interessati all’argomento, le ultime frontiere della robotica d’oggi, e le classi quarte del Liceo Classico e del LES-Liceo dell’Innovazione hanno aderito al concorso nazionale sulle competenze digitali.

La settimana scorsa alcuni studenti, accompagnati dalle professoresse Paola Tresca e Silvia Sacco, sono stati al quartier generale di Fanuc (a Lainate) per una giornata di formazione. Fanuc è la società giapponese leader mondiale (4,5 miliardi di fatturato) del mercato della robotica che ha attivato un programma educational per le scuole, offrendo un concorso, una settimana di campus ed una giornata formativa.

“I giovani sono il motore del futuro e il loro compito è quello di continuare a esplorare. Sostenere questa sfida dell’istituto don Bosco nel campo della robotica è motivo per me e per il mio staff di enorme orgoglio, perché oggi fare impresa è cercare di stare sempre un passo avanti e guardare al domani. Perciò agli studenti e alle studentesse del Don Bosco che hanno preso parte al progetto dico: il futuro è per chi di voi lo saprà sognare con più amore, dovrete trovare quello che desiderate e spazzar via il vecchio per far posto al nuovo.”

Così Roberto Cimberio, Ceo della Cimberio spa.

Gli studenti coinvolti nell’iniziativa, Giovanni Giordani e Giovanni Bonomo di Seconda Classico, Marco Olivazzo e Rebecca Della Ragione di Quarta LES, parteciperanno ora alla quinta edizione dei Campionati dei mestieri WorldSkills Piemonte che si svolgeranno a Torino a fine novembre, dedicati di ragazzi e ragazze di età compresa tra i 17 e i 24 anni che si confronteranno in prove di abilità, valutate da un panel di docenti, di esperti e professionisti, dedicate anche ai sistemi robotici integrati. In preparazione alla competizione i ragazzi coinvolti avranno inoltre la possibilità di prendere parte ad una intensa settimana di formazione presso Fanuc Italia, dove saranno seguiti da alcuni formatori.

Cimberio spa aiuta il Don Bosco nella progettazione di questo nuovo laboratorio di robotica e di intelligenza artificiale e mette a disposizione un Fanuc, simile a quelli che vengono utilizzati nella fabbrica 4.0 dell’azienda leader di San Maurizio. L’automazione dei processi produttivi grazie a queste tecnologie della meccanica avanzata ha permesso di ridisegnare la fabbrica, passando dalla catena di montaggio ad isole di lavoro.

Questo nuovo lavoro richiede una professionalità aumentata, quella del tecnico 4.0 dove l’uomo programma e controlla i robot – digitalmente – che fanno le operazioni che una volta faceva l’uomo. Quindi non una sostituzione, ma un diverso rapporto uomo / macchina, dove le competenze richieste sono quelle relative al risolvere i problemi, al lavoro di squadra, ad un approccio creativo al lavoro, alla progettazione: funzioni di cui gli algoritmi non si occupano. Gli studenti coinvolti nel progetto hanno espresso la loro soddisfazione.

«La giornata trascorsa al FANUC – spiega Giovanni Giordani – è stata davvero interessante: vedere come funzionano i robot e provarli in prima persona mi ha molto colpito, essendo un’esperienza nuova, diversa e coinvolgente. Per ciò non vedo l’ora di cominciare questa sfida».

 

«È bastato un giorno per farci rendere conto di come quella che abbiamo di fronte è una grande occasione – aggiunge Giovanni Bonomo – anche escludendo il discorso “competizione”. Abbiamo potuto osservare i futuristici automi di Fanuc e la grande gamma di tipologie e di funzioni a cui sono pronti, da quelli più veloci a quelli più precisi e a quelli più potenti. Ma sebbene questo ci abbia meravigliati e stupiti rimane solo la punta dell’iceberg che ci aspetta».

Don Bosco Borgomanero: fine settimana tra Festa d’Autunno e impegno missionario

Gli allievi del Collegio Don Bosco di Borgomanero hanno vissuto un weekend, il 27 e il 28 ottobre, all’insegna della Festa d’Autunno e dell’impegno missionario, con una raccolta alimentare a favore dell’Emporio Borgo Solidale. Di seguito la notizia a cura di Francesco Iorio del sito di Don Bosco Borgomanero.

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Fine settimana impegnativo ed entusiasmante per gli allievi del Don Bosco di Borgomanero: giovedì 27 ottobre l’Equipe Pastorale ha organizzato un Festival dei Talenti, con le classi della Scuola Media a sfidarsi nel pomeriggio in gare di varie abilità (fisica, logica, culturale).

Gli instancabili animatori dei Licei hanno proclamato vincitrice la Terza Media C, e il momento è stato rispettoso dell’antica tradizione che vedeva Don Bosco organizzare in autunno per i suoi ragazzi la Castagnata nell’oratorio di Valdocco. Il grande impegno degli organizzatori e degli animatori è stato ricambiato dall’entusiasmo e dalla sana allegria dei ragazzi.

Venerdì 28 ottobre, in armonia con il Mese missionario (ottobre è appunto il mese che la Chiesa dedica interamente alla missione universale), il Gruppo Missioni della Scuola,  coadiuvato dalle professoresse Maddalena Neale e Valentina Zanone, ha organizzato una raccolta alimentare a favore di Emporio Borgo Solidale (progetto borgomanerese che nasce con lo scopo di rendere efficiente e dignitoso il sistema di distribuzione di generi alimentari e beni di prima necessità per le famiglie bisognose del territorio). A tutte le famiglie degli studenti di Medie e Licei è stato chiesto di donare i generi alimentari necessari, ai ragazzi di provvedere alla logistica (smistamento, inscatolamento).

La raccolta si è conclusa molto positivamente, con un furgone della Caritas riempito di scorte alimentari e con i ringraziamenti alla Scuola da parte del responsabile dell’Emporio Ivo Mancini.

Don Bosco Borgomanero: anticipare il futuro

Anche all’Istituto Don Bosco di Borgomanero dal prossimo anno arriva il liceo quadriennale, dando la possibilità di accedere l’università a 18 anni e anticipare il futuro dei ragazzi. Di seguito i dettagli nella notizia pubblicata dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Dal prossimo anno scolastico, anche a Borgomanero il liceo quadriennale

Affianco al Liceo Classico, a quello Economico/sociale ed alla Scuola Media, dall’anno scolastico 2023/2024 parte il nuovo Liceo Quadriennale, progettato sulla base del decreto ministeriale n. 344 del 3 dicembre 2021. Infatti, il MIUR ha approvato questo corso di studi, unico nelle tre province di Novara, Verbania e Biella, dando la possibilità al Don Bosco di attivare un Liceo delle Scienze Umane ad indirizzo Economico/sociale di quattro anni (v. Decreto USR 1108 del 20.01.2022)

Gli indirizzi quadriennali riallineano i percorsi scolastici nazionali ai principali standard internazionali, basandosi su metodologie didattiche innovative che hanno lo scopo di migliorare il successo formativo, in quanto l’accesso all’Università a 18 anni (come avviene già in molti Stati europei) avviene superando lo stesso Esame di maturità, a cui ci si prepara però in quattro anni anziché nei cinque tradizionali. Si può infatti risparmiare un anno, grazie ad una maggiore efficacia nello studio, potenziata con contenuti e più contemporanei. È un corso di eccellenza che prevede una selezione che valuta il curriculum scolastico e le competenze linguistiche.

La didattica del liceo è organizzata per unità di apprendimento interdisciplinari e trasversali, un terzo delle quali in lingua inglese, con un pomeriggio di lezione alla settimana e gli altri dedicati allo studio, come in un campus. La sperimentazione del Quadriennale si appoggia all’indirizzo Economico Sociale del Liceo delle Scienze Umane, incrementando i contenuti di Scienze, Tecnologia (Digitale)Ingegneria e Matematica (STEAM), Fisica, Informatica e Robotica, Arte e Perfoming Art, con un potenziamento dei temi legati alla transizione ecologica ed alla sostenibilità ambientale. Italiano, Storia, Filosofia, Scienze Umane, Storia dell’arte sono le discipline di ambito umanistico, collegate a Diritto Economia, Religione e Scienze Motorie. La lingua inglese e la lingua castellana sono anche veicolo per altre discipline per arrivare ad un monte ore complessivo di almeno il 30% già al primo anno per poi incrementare: alcune discipline come Economia e Scienze vengono insegnate in inglese per preparare all’accesso ai più prestigiosi atenei. Gli studenti potranno affrontare con successo facoltà ad indirizzo economico, sociale, tecnologico ed artistico creative. Nel corso di studi ci sarà la possibilità di accedere al Dual Diploma che consente di conseguire il riconoscimento del titolo di studio anche negli Stati Uniti.

Alcuni insegnamenti sono quadrimestralizzati (come all’Università) e le discipline vengono organizzate per blocchi di ore. La verifica dell’apprendimento è continua, per cui il liceo quadriennale si caratterizza per essere una proposta di eccellenza rivolta a ragazze/i che hanno una forte motivazione allo studio, che sanno conciliare scuola con altre attività extradidattiche e che hanno già dimostrato alla Scuola Secondaria di Primo Grado queste capacità.

Alcune discipline sono insegnate in modalità on line, con contenuti preparati anche per la fruizione in asincrono (fino al 10% del totale). Le metodologie utilizzate sono quelle più efficaci per l’apprendimento permanente: la didattica cooperativa, la flipped classroom, il debate per rendere gli studenti attivi e protagonisti nel processo di costruzione delle competenze. Le lezioni si svolgono in ambienti di apprendimento innovativi con spazi strutturati per il benessere degli studenti. Il corpo docente sarà altamente qualificato e ci si avvarrà anche di guest provenienti dal mondo universitario.

Teatrosteria Don Bosco Borgomanero: la Fondazione Cariplo finanzia il riuso del teatro

La Fondazione Cariplo ha finanziato il riuso del teatro della Scuola Salesiana del Don Bosco di Borgomanero. Di seguito le principali informazioni sull’iniziativa.

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Una cerniera tra la scuola e la città, tra pratiche educative e territorio, tra cultura e persone. Queste sono le finalità del progetto Teatrosteria del don Bosco di Borgomanero (No) che prevede un riuso transitorio, sperimentale, dell’ex teatro,  che verrà riutilizzato per tre funzioni d’uso principali.

  • Nuovi spazi di apprendimento al mattino con aule flessibili, strutture digitali e laboratori di produzione musicale.
  • Spazio pomeridiani di coworking e di costudying
  • Luogo serale di eventi nella formula dello scambio tra scuola e territorio. Il teatro avrà infatti con una cucina didattica, dove il fruire degli eventi è accompagnato dalle attività enogastronomiche curate dagli studenti del Liceo del Gusto. E dove gli stessi eventi sono organizzati secondo un cartellone pensato dagli studenti del Liceo Classico e del Liceo Economico Sociale, con i partner del progetto. Comune di Borgomanero, Impresa Sociale Talent X, CircoClap, Coop culturale Smart, Unione Birrai, Presidio Slow food locale, sono infatti le collaborazioni per questo progetto che si chiama appunto Teatrosteria.

Altra particolarità sarà l’uso del cortile come spazio aggregativo e luogo di eventi, come in passato è successo per Fiera del Gusto e del Giusto e Città del vino. La durata del progetto è di 12 mesi e i 170.000 euro erogati saranno investiti per sperimentare tutte queste funzioni d’uso.

Il sopralluogo di ieri dei funzionari di Fondazione Cariplo e dei consulenti dello studio milanese k city  ha avuto esito positivo ed il progetto può prendere il via, individuando test ed indicatori di questa sperimentazione innovativa, anche nell’impiantistica. Infatti il riscaldamento sarà autonomo, garantito da un fotovoltaico che alimenterà una pompa di calore in grado di garantire caldo e freddo nello spazio.

Infine il don Bosco, con questo progetto, entra in un network nazionale insieme agli altri due progetti già finanziati da Fondazione Cariplo e da quelli che verranno sostenuti successivamente. Ad oggi Il don Bosco è primo nella graduatoria seguito da Base Milano e fondazione Tones of the stones che cura l’omonimo festival in Ossola, qui: https://www.fondazionecariplo.it/static/upload/spa/spazi-in-trasformazione_comunicazione-cda-12lug2022.pdf

“Questo è un risultato importante ed ora – dice don Giuliano Palizzi, direttore del don Bosco – ci piacerebbe trovare risorse aggiuntive per potenziare l’innovazione contenuta in questo progetto completando la trasformazione di tutte le aule tradizionali in spazi di apprendimento a tutti gli ambienti della scuola”.

Per ora il teatro ha un prato verde in sintetico ed un uso polifunzionale già avviene, ma con questo progetto saranno potenziate tutte le attività animative della Scuola”, aggiunge la prof.ssa Valentina Zanone, responsabile del team di lavoro con gli studenti.

Don Bosco Borgomanero: lancio del cappello degli ex allievi

Alla scuola don Bosco di Borgomanero durante il primo giorno di scuola sono stati celebrati gli ex allievi diplomati a luglio 2022 con la cerimonia del lancio del cappello. Di seguito la notizia.

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Il primo giorno di scuola al don Bosco ha visto il ritorno degli ex allievi diplomati a luglio 2022 per partecipare all’evento del lancio del cappello.

Davanti a tutti gli studenti dei Licei, i neodiplomati – dopo il discorso del Direttore e del Preside – hanno lanciato il loro cappello in aria, segnando il passaggio dalle Superiori all’Università. Ognuno di loro, infatti, si è presentato prima di salire sulle gradinate riservate, annunciando il futuro percorso universitario.

Ragazze e ragazzi, dopo i bei risultati dell’Esame di Stato (dieci hanno conseguito la votazione di cento, di cui due con lode), si sono iscritti alle facoltà universitarie: l’ambito economico e giuridico, insieme a scienze bio mediche le facoltà più gettonate. Non mancano però ingegneria e design, università del Gusto a Pollenzo.