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I giovani del don Bosco di Borgomanero incontrano Nicola Gratteri

Notizia a cura della casa di Borgomanero.

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Uscita con il Preside numero 4: dopo l’incontro con Davide Maggi sulla “Economy di Francesco”, con Nando Dalla Chiesa, la visita allo IUS.To, sabato 9 marzo 2024 nell’Aula Magna dell’Università di Novara, un gruppo di studenti del don Bosco ha partecipato all’incontro con il Procuratore Nicola Gratteri.

Il sindaco di Novara Canelli, il Consigliere all’Istruzione della Provincia Crivelli ed il presidente di Confindustria Filippa hanno ringraziato il don Bosco per aver contribuito all’organizzazione dell’evento, con 400 persone a riempire sia quest’aula e altre in un aula affianco.

Nicola Gratteri ha presentato il libro “Il grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della ‘ndrangheta“, partendo dalle difficoltà dello Stato in primis ad avere gli organici adeguati al contrasto alle mafie, perché i governi che si sono succeduti dal 2010 hanno peccato nella visione di lungo termine e le crisi economiche hanno schiacciato sul breve termine la Pubblica Amministrazione.

Contemporaneamente le mafie si sono evolute nel riciclaggio sofisticato dei capitali, assumendo anche hacker stranieri che si occupano di turbofinanza: due di questi hanno movimentato in un quarto d’ora 280 milioni di euro. L’ultimo sequestro a Napoli di una banca on line – con agenzie in Polonia e Lituania, con seimila clienti – che dimostrato che questa ha riciclato 3miliardi e 600 milioni di euro.

Le forze investigative italiane fino a qualche anno fa erano all’avanguardia a livello mondiale, mentre oggi sono rimaste indietro proprio sul gap tecnologico. Le mafie oggi hanno piattaforme costruite ad hoc per comunicare tra loro, con telefoni dedicati. Le mafie albanesi oggi stanno conquistando l’Europa, in accordo con quelle italiane e poi le mafie africane che si alleano sul mercato delle droghe.

L’Olanda, liberalizzando le droghe leggere, si è portata in casa tutte le mafie che commerciano altre droghe e oggi il primo produttore europeo di droghe sintetiche. Per contrastare le mafie la polizia olandese ha investito in tecnologia ed oggi è riuscita a “bucare” una piattaforma ed ottenere risultati importanti.

In Italia invece le riforme sulla giustizia non solo limitano le risorse, ma sulle intercettazioni ci sono dei limiti enormi nel loro uso mentre la spesa di 177 milioni è considerata alta perchè non si considerano i risultati che si ottengono anche in termini di sequestri di capitali.

Il fatto che le mafie oggi siano meno sanguinarie, ha portato di fatto ad un disinteresse mediatico al fenomeno delle mafie, mentre queste si arricchiscono sul riciclaggio perché sono già ricche e quindi hanno appaltato il traffico locale degli stupefacenti ad organizzazioni più povere, generalmente nel Nord Italia a quelle africane.

Nella geopolitica globale, le mafie hanno portato le sedi delle loro finanziarie non nei “paradisi fiscali”, ma giuridici, che vengono scelti perché le leggi (ad es. sul contante) sono più permissive e dove c’è un livello di privacy più alta.

L’Italia è debole a livello internazionale nel riuscire ad imporre strategie di contrasto alle mafie, tanto che le sedi europee di agenzie sovranazionali investigative non sono nel nostro Paese, ma in Olanda e Francia, mentre sarebbe stato un segnale forte averlo nel nostro Paese.

Gratteri si è dimostrato critico sulle correnti presenti in Magistratura e dentro il CSM, che hanno portato le persone a fidarsi molto meno della Giustizia. Le varie riforme che si sono succedute non hanno inciso sui problemi effettivi della Giustizia (l’ultimo è stato il processo telematico).

Don Bosco Borgomanero: orientarsi tra impresa, università IUSTO e cultura

Notizia a cura dei salesiani di Borgomanero.

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Venerdì 23 febbraio al Don Bosco di Borgomanero il percorso di orientamento in uscita dei licei ha avuto tre momenti importanti.

Una presentazione di U-Power (azienda locale leader dell’antinfortunistica) e dello spot del nuovo prodotto U-Power in anteprima (la nuova linea di scarpe sportive che ha come testimonial John Travolta).

Un momento formativo dove si sono evidenziate le connessioni tra comunicazione, marketing, sviluppo d’impresa e del territorio, evidenziano le professionalità e le competenze riecessarie oggi alle sfide globali di imprese locali.

La mattinata è proseguita con la presentazione delle Università ed un gruppo di studenti ha visitato IUSTO (www.ius.to) con una visita personalizzata alla facoltà di psicologia, assistendo ad una lezione della prof.ssa Paola Sanguedolce.

È stata un’occasione per accedere al campus universitario e respirarne il clima, oltre che per farsi un ‘idea sulle facoltà di Psicologia, Scienze dell’Educazione e dei corsi post diploma.

Infine l’incontro con Mario Calabresi: gli studenti del Classico hanno intervistato l’ex direttore di Repubblica e La stampa, ora Presidente di Chora Media.

Scelte, futuro, visioni, scuola, comunicazione sono stati tra gli argomenti più trattati del confronto.

“Orientare non vuol dire indicare una meta, rimanendo fermi – afferma la prof.ssa Valentina Zanone – ma camminare insieme, accompagnando ragazze/i verso una nuova meta”.

Don Leonardo Mancini in visita ispettoriale alla casa di Borgomanero

Notizia a cura dei salesiani di Borgomanero.

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Dal 24 gennaio, festa di San Francesco di Sales, don Leonardo Mancini, l’Ispettore cioè il superiore dei Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta è a Borgomanero per la “visita ispettoriale”.

Don Mancini è Ispettore dal settembre 2020. Si fermerà tre giorni per la visita ispettoriale alla Casa incontrando tutte le realtà che ruotano introno ad essa.

Stamattina ha incontrato i ragazzi della Media e delle Superiori (550 ragazze/i) e domani incontrerà la Comunità dei docenti e degli educatori ed il Consiglio della Casa.

Si chiama ispettore perché quando don Bosco fonda i salesiani è un tempo in cui chiudono le congregazioni religiose e l’allora primo ministro Urbano Rattazzi, laico ma ammiratore dell’opera di don Bosco suggerisce allo stesso don Bosco di usare nel fondare la nuova congregazione dei termini meno religiosi. Così nacque la Pia Società di San Francesco di Sales, i Salesiani.

Questa non è una visita di “ispezione” ma una visita che il Superiore fa alle case per conoscere la realtà, ma anche per conoscerne i progetti, gli sviluppi, le peculiarità, ascolta salesiani, docenti, ragazzi ed educatori e poi eventualmente formula proposte.

Borgomanero: la comunità educante in formazione alla Casa della Carità

Notizia a cura dei salesiani di Borgomanero.

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Prosegue la formazione docenti al Don Bosco di Borgomanero: sabato 16 dicembre, tutta la “comunità educante” si è ritrovata alla Casa della Carità.

Preghiera, riflessioni, rilanci e pranzo in condivisione con gli ospiti: molto sentite le parole di Mario Metti, presidente della Associazione Mambre che cura la nuovissima struttura di Borgomanero.

Il percorso mensile di formazione dei docenti prosegue anche a dicembre: dopo la formazione su time management di novembre, apprendimento cooperativi (livello avanzato di settembre e ottobre), il tema natalizio è stato quello della “missione all’accoglienza”.

Ciò ha coinciso con il ritiro di preghiera a cui i docenti tradizionalmente partecipano.

La giornata è iniziata con la celebrazione della Messa da parte del direttore don Giuliano Palizzi e di tutti gli altri Salesiani della comunità borgomanerese.

Una predica che è stata l’introduzione al tema della giornata, che ha richiamato cosa siano la fede e l’affidarsi.

La parola è passata poi a Mario Metti, grande amico del Direttore e del Preside ed in generale dei Salesiani, anche ex allievo. Mario ha proposto una testimonianza che è partita dal fare (sono sette oggi le strutture che ospitano persone in difficoltà, da ragazze madri abbandonate, a donne vittime di violenza, uomini soli in povertà), arrivando là dove i servizi sociali non arrivano, ma la comunità insieme si.

La nuova Casa della Carità – dice Mario –

“Non è un servizio, un dormitorio o una mensa, ma una casa, che è clima e condivisione prima di tutto. Qui incontriamo le persone ed affrontiamo i problemi, non il contrario… ogni giorno 25 persone mangio qui e otto sono ospitate in modo stabile. Camminare e condividere con l’altro, mettersi nei panni di chi è altro da noi ed assumere la sua prospettiva, permette di vedere le cose in modo diverso, anche opposto al nostro e di capirle nella sua lectio magistralis.”

Alla comunità educante del Don Bosco Mario Metti ha lasciato molte suggestioni, proponendo alcuni agganci con il mondo della scuola, a partire dal tema della cultura.

Ha invitato i docenti a promuovere quella cultura che sveglia la coscienza, perché non ci può essere carità senza conoscenza, consapevolezza e responsabilità, che porta all’azione.

Anche i ragazzi del Don Bosco che hanno svolto presso la Casa della Carità la “settimana sociale” non hanno solo fornito delle prestazioni, ma delle condivisioni, pranzando con gli ospiti, condividendo un pezzo del loro percorso.

Così hanno fatto anche i docenti, che sono stati a pranzare nella struttura, contribuendo attivamente all’organizzazione del pranzo.

Dopo, i lavori sono proseguiti in equipe, con un approfondimento sulla mission autentica del docente educatore, analizzata da più punti di vista, tra aspetti di istituzione, lavoro e vita nel ruolo di educatore ed insegnante.

Don Bosco Borgomanero: secondo inserto sulla Stampa Diocesana Novarese

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Secondo inserto pubblicato sui periodici della Stampa Diocesana Novarese (SDN) e curata dal Liceo Classico (Classe seconda) di Borgomanero.

Continua la collaborazione tra la Scuola ed i periodici della Stampa Diocesana Novarese (SDN): per tutto l’anno scolastico, ogni ultima settimana del mese, studentesse, studenti e docenti del Classico cureranno la pubblicazione di approfondimenti classici, capaci di aiutarci a comprendere l’oggi.

Questo inserto è stato curato dalla seconda Classico. Il Direttore della SDN Lorenzo Del Boca (ex allievo del Classico) ha incontrato gli studenti di Seconda Classico, complimentandosi per il lavoro svolto e dialogando sulla professione di giornalista, analizzando casi concreti.

Molto interessanti anche gli esempi di scrittura giornalistica, l’importanza della capacità divulgativa che eviti di diventare banale, il dono della sintesi e la forza delle parole.

In questa edizione il tema è dettato dalle parole chiave:

  • PARTENZA
  • MIGRAZIONE
  • STRANIERO
  • ALTROVE
  • CAPIRE

Leggi gli articoli sul sito della Casa al seguente link:

Don Bosco Borgomanero: educatori alle prese con il digitale oggi

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Martedì 28 novembre inizieranno, con la presenza a Scuola di don Giovanni Fasoli, gli incontri di formazione per le famiglie. Le proposte proseguiranno con un calendario variegato nel corso dell’anno scolastico.

L’équipe per la Pastorale Familiare propone per il corrente anno scolastico un ricco ventaglio di iniziative: incontri di formazione, preghiera, convivialità e, al termine dell’anno, una giornata insieme con l’ormai consueto pellegrinaggio.

Si inizierà con l’incontro di martedì 28 novembre: la Scuola invita i genitori alle ore 21.00 ad un seminario formativo tenuto da don Giovanni Fasoli, psicologo dell’educazione e docente universitario, per riflettere sul delicato ruolo degli adulti, dei genitori e degli educatori in un contesto sociale delineato dal mondo digitale, dalla realtà virtuale e dalle dinamiche legate ai social media. L’incontro costituisce un’occasione di confronto sulle possibili strategie da attuare per essere, ancora oggi, figure significative che sanno accompagnare i propri figli e i giovani nel delicato percorso di maturazione.

La serata è aperta a tutti ed è in particolar modo pensata per i genitori della Scuola (Media e Licei), docenti ed educatori che operano con i giovani.

Per organizzare al meglio la serata, vi chiediamo la cortesia di segnalare la propria partecipazione compilando il modulo accessibile cliccando sul seguente bottone.

Don Giovanni Fasoli tornerà al Don Bosco di Borgomanero per un secondo incontro il 5 marzo 2024. Il calendario degli appuntamenti di formazione prevede anche la serata con Johnny Dotti il 20 febbraio e un incontro con il dott. Alberto Pellai in primavera.

Guardando al mese di dicembre, ormai dietro l’angolo, segnaliamo che l’8 dicembre, in occasione della Festa dell’Immacolata, la Scuola accoglie le famiglie per una “colazione in compagnia” (la prossima settimana, insieme alla newsletter, avverrà l’invio del Modulo Google dedicato, per segnalare la partecipazione). Le proposte per l’Avvento proseguiranno con un momento di preghiera via Meet il 14 dicembre e con una serata a Scuola il 21 dicembre.

Borgomanero: Dacia Maraini invitata a un incontro formativo per i docenti del don Bosco

Al Don Bosco di Borgomanero prosegue la Summer School, che stavolta ha ospitato un incontro formativo per docenti con l’autrice Dacia Maraini. Di seguito la notizia in un articolo a cura di Giovanni Campagnoli.

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L’insegnamento se è un obbligo allontana i ragazzi, funziona se è relazione.

Prosegue la Summer School del Don Bosco Borgomanero con Dacia Maraini invitata a un incontro formativo per i docenti del don Bosco. La formazione è stata aperta anche alle altre scuole e istituzioni della città.

L’autrice, nell’ambito del suo ruolo di Direttrice Artistica del Festival Arona Città Teatro sull’Acqua, ha tenuto una lezione partecipata stamattina a Borgomanero, intervistata dalla prof.ssa Serena Borgna.

Presenti anche l’Assessore alla cultura e giovani di Borgomanero Chicco Valsesia ed il direttore della biblioteca Marazza, GIanni Cerutti.

Ha esordito affermando che i ragazzi sono molto meglio delle rappresentazioni che i media ritraggono di loro.

Oggi – ha detto ai docenti – è cambiato il modo di insegnare: bisogna mettersi in relazione con i ragazzi, ispirando la loro creatività e impegno con progetti interdisciplinari.

Riprendendo il tema proposto da don Giuliano Palizzi (direttore del don Bosco), rispetto al binomio Fede e Cultura, la scrittrice ha invitato a tenere unite queste due dimensioni.

La fede è un atto d’amore, non può essere una imposizione; le istituzioni vanno sempre più rispettate, ma va tenuto ben distinto potere religioso e politico. Quando coincide è una forte criticità. Mentre la cultura va sempre incentivata, non è mai una sola voce.

Ottanta anni fa in Giappone Dacia Maraini era in un campo di concentramento perché i genitori erano antirazzisti, persone che non si sono piegate alla Repubblica di Salò quando il Giappone entrò in guerra con la Germania. Una esperienza familiare drammatica che sarà oggetto del prossimo libro in uscita.

Oggi c’è ancora più bisogno di valori positivi condivisi.  La scuola deve agire criticamente: genitori e figli hanno rapporti emotivi forti ed è più difficile imparare a casa la democrazia. Invece la scuola è l’ambiente adatto per questo. Ricordiamoci che il Sud Africa e gli Stati Uniti cambiano perché alcune persone hanno avuto il coraggio di raccontare il loro sogno. Il rischio oggi è per le persone di non avere più sogni, con le relativa incapacità di inventare progetti. Ecco allora che la Fede può aiutare, perché è un atto di amore costante: i comportamenti invece cambiano. Ed è per questo che è importante storicizzare anche le vicende della Chiesa. Non per giustificare, ma per capire, ad esempio, nelle Scritture il passaggio dalla vendetta alla giustizia, fino alla condanna della schiavitù…

Passando invece alla letteratura, per rispondere ad una domanda del prof. Marco Merlin, ha affermato:

La produzione letteraria oggi è eccessiva. Vengono pubblicati 85.000 libri all’anno ed il 41% va al macero. È uno spreco, la selezione va fatta prima, perché si pubblica troppo e si legge poco. Eppure gli editori – per ragioni di mercato – preferiscono così, anche se è poi difficile trovare nuovi autori.

Sul ruolo dello scrittore oggi ha sottolineato:

Deve saper agire come un palombaro, che va nelle acque scure dell’inconscio collettivo e rivela quello che la sotto c’è, ma non è visibile ai più.  Oggi, le scuole letterarie sono importanti, perché insegnano a leggere, prima che a scrivere, che è un nutrimento culturale e dello spirito. E un libro si diffonde perché se ne parla tra pari, affascinando, senza imporre, contaminando. Imporre la lettura, di un libro, è ben diverso dal riuscire a promuovere la lettura affascinando, abbracciando, emozionando… sono queste le dimensioni su cui puntare. Nella scuola se la letteratura diventa un modo di scoprire la vita e l’interesse delle persone, allora i giovani si aprono alla scoperta.

L’invito finale alle istituzioni da parte di Dacia Maraini è quello di allocare più risorse sulla scuola ed i giovani.

Gli incontri della Don Bosco Summer school proseguono l’8 settembre con il prof. Matteo Leonardi (UniTo e UniTrento) sulla progettazione interdisciplinare ed il 12 e 13 settembre con il dott. Marco Martinetti sull’apprendimento cooperativo.

Don Bosco Borgomanero: resoconto dell’estate finora

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Carissimi,

l’estate procede alla grande e le iniziative si susseguono. Qualche informazione:

LA MATURITÀ

Si è conclusa sabato 1 con la terza classico e sabato 8 con la quinta LES.

Un risultato eccellente, considerando la ripresa della maturità con i commissari esterni e le modalità pre-Covid.

Ci sono stati quattro cento, tre al classico di cui due con lode e uno al LES. Congratulazioni!

Grazie alle vicepresidi, ai coordinatori di classe, ai commissari interni ea tutti i professori.

I CAMPI SCUOLA MEDIA

La prima media ha partecipato a Gignese e la seconda/terza media a Pracharbon.

Il tema è stato lo stesso La Meraviglia, ma adeguato ai destinatari.

I prof. e le prof. Lorenzo Maffeo, Francesco Mora ed Eleonora Paleari hanno guidato Gignese con gli animatori/trici Matteo ValloggiaIlaria De Paoli, Elisa CalligariJacopo Borile.

I prof. e le prof. Fracesco Mora (+ Cecilia e + Benedetta), Osvaldo Vicario, Valentina Zanone, Anna Barattini, Chiara Cavagnetto, Paola Tresca hanno guidato Pracharbon con gli animatori/trici Alessia Cerutti, Caterina Platini, Samuele Merlin, Sara Demontis, Alessandro Zitelli, Silvia Cucchi, Aurora Patrinostro e Andrea Calligari.

Le due cucine sono state all’altezza e questo fa la differenza!

Don Mario ha tenuto in pugno la formazione (a Gignese con don Corrado). BRAVI, BRAVI, BRAVI, BRAVI,BRAVI,BRAVI TUTTI TUTTI TUTTI.

Il clima era bellissimo e si respirava uno star-bene e… tanta meraviglia!

ENGLISH CAMP

La prof.ssa Paola Crevola sta portando avanti la seconda settimana accompagnata da due animatori irlandesi con una ventina di bimbi/e e tutto procede con precisione… inglese!

CINQUE TERRE

Sarà il campo dei licei dal 12 al 15 luglio.

Valaendina Zanone, Paola Tresca, Silvia Sacco, Eleonora Paleari, Sonia Fiandanca e Alessandro Salbego guideranno la quarantina di eroi/eroine vogliosi di avventure!

INGHILTERRA

La scuola media parteciperà ad una vancanza-studio con le prof.sse Valentina Oldani e Silvia Nicolini a Worcester dal 19 luglio per due settimane. Sono in 45.

La mattina o il pomeriggio i ragazzi avranno 3 moduli di lezione con docenti madrelingua, diversamente praticheranno sport, frequenteranno laboratori, faranno gite accompagnati dai docenti e dagli activity leader.

Ogni sera dopo cena ci saranno giochi, cinema in lingua, mini-disco, talent show.

SPORT CAMP CON I BEAVERS

Dal 12 giugno fino a tutto luglio i Beavers con capitan prof. Maurizio Cerutti e tanti animatori (diversi della nostra scuola) si divertono con una media di 200 bimbi/e a settimana pieni di voglia di vacanza.

Ecco. Credo di aver fatto una bella presentazione della vita che c’è in questo periodo nella nostra scuola e dico un GRAZIE a quanti rendono possibile tutto ciò.

A tutti un augurio di buona continuazione dell’estate e appuntamento al primo settembre.

Con stima e affetto

don Giuliano Palizzi

Don Bosco Borgomanero: Lo chef Antonino Cannavacciuolo incontra gli studenti

Al Don Bosco Borgomanero una visita speciale:  lo chef Antonino Cannavacciuolo incontra gli studenti.

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Il 27 aprile, lo chef Cannavacciuolo al don Bosco di Borgomanero, ha incontrato prima gli studenti del Liceo del Gusto (per una lezione specifica) e poi in palestra tutti i ragazzi e ragazze di Media e Licei.

«Abbiate il coraggio di sbagliare, e poi mettete tutta la vostra passione e concentrazione in quello che fate. Voi avete tanta energia, siete più veloci, avete la capacità di correggere tanti errori che sono stati fatti nel passato. A dire che la gioventù di oggi non vale niente sono i falliti».
Antonino Cannavacciuolo non riesce a finire la frase nel Palasport dell’istituto salesiano che lo accompagna un uragano di applausi. Lo chef ha appena incontrato gli studenti del liceo del gusto e adesso parla a una platea di oltre 500 alunni, dalle medie al classico: è come se col microfono desse una pacca virtuale a tutti, li sprona a «studiare, perché solo con la conoscenza e la cura del dettaglio arriverete a centrare traguardi importanti».

Ricorda gli inizi al San Rocco di Orta, l’esperienza al Quisisana di Capri, lo stage a Strasburgo: «Sono andato, giovanissimo, in due ristoranti che all’epoca avevano tre stelle. Facevo i lavori più faticosi e umili, ma dopo un mese il cuoco mi aveva chiesto di restare lì. Ci sono tornato un mese fa, a marzo, mi hanno dato un importante riconoscimento in un teatro gremito di persone che mi applaudivano. Dopo 23 anni l’italiano di m.. si era conquistato tre stelle mentre i due ristoranti di Strasburgo non le avevano più».

Dietro al successo, ha ricordato lo chef, c’è un lavoro duro, e soprattutto la squadra: «Senza il mio team, mia moglie, i miei collaboratori, non sarei qui a parlarvi: loro danno tutto per me, e di questo devo sempre essere consapevole. Per questo nella vita, in tutti i momenti, ci vuole sempre rispetto.

«Ma ci vuole anche la curiosità, la voglia di provare, e quindi il rischio di commettere errori che però sono fondamentali per crescere. L’importante è capire cosa è successo, analizzarli e poi ripartire con ancora più slancio ed entusiasmo».

Ai ragazzi che vogliono intraprendere una carriera nel settore del food Cannavacciuolo ha raccomandato di puntare sulla qualità dei prodotti locali, sul girare il mondo per fare esperienze (Giappone e Francia in particolare), sull’impara le lingue e non smettere mai di imparare. La bio diversità dell’Italia è una cosa eccezionale ed i «contadini del territorio sono loro i nostri monumenti: nella cartolina d’Italia da spedire in tutto il mondo metterei il contadino con le unghie spezzate dalla terra e il pescatori coi denti consumati dalle reti. Quando spariranno i pochi contadini rimasti l’Italia sarà un Paese molto più povero».

Il finale è la caccia all’autografo e al selfie con lo chef più famoso d’Italia, che ha conquistato tutti con la sua carica umana.

Vedi il video dell’incontro completo.

Don Bosco Borgomanero: l’esperienza del tutoraggio al LES

Al Liceo Economico Sociale (LES) Don Bosco di Borgomanero un tutor affianca il docente per differenziare le strategie didattiche, personalizzandole per i diversi alunni. Di seguito la notizia a cura del sito di Don Bosco Borgomanero.

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La personalizzazione del percorso didattico, ovvero la capacità di “tagliare e cucire” la proposta formativa sulle specifiche intelligenze di ogni singolo ragazzo, è una grande sfida formativa ed educativa per la scuola di oggi e del futuro.

Al Liceo Economico Sociale (LES) Don Bosco di Borgomanero la sfida è stata raccolta anche grazie alla sperimentazione, ormai entrata a pieno regime, del tutoraggio di classe. Il progetto, nato qualche anno fa, prevede la presenza di un tutor dell’apprendimento in classe sia al mattino durante le lezioni sia in alcuni pomeriggi dedicati al metodo di studio.

Il progetto si articola principalmente nel biennio, cui si aggiunge qualche ora al terzo anno, e accompagna gli studenti nel percorso di conquista della propria autonomia. Per quanto riguarda le lezioni mattutine, non si tratta di una semplice compresenza ma di una vera e propria co-docenza possibile grazie agli incontri settimanali di progettazione tra il tutor e gli insegnanti.

Il tutor svolge varie attività di supporto alla classe quali la schematizzazione dei concetti più importanti alla lavagna, consigli su come prendere appunti, l’ausilio di materiale di supporto, lo sviluppo delle strategie di studio, il lavoro differenziato per gruppi, le esercitazioni durante le interrogazioni, le verifiche in itinere, anche con modalità ludica, a fine lezione.

«La gamification – spiega la professoressa Francesca Zuddu, tutor e figura di riferimento del progetto– è utile per rendere accattivante l’apprendimento e per avere un feedback immediato dagli alunni e viene utilizzata spesso ma non tutti i giorni affinché i ragazzi comprendano l’importanza (e la bellezza) di una fatica sana, utile anch’essa nell’allenare l’apprendimento».

Dal punto di vista educativo, il tutor supporta poi il coordinatore garantendo una visione d’insieme e monitora il benessere della classe sia come gruppo sia come singoli alunni, spronandoli e motivandoli dal punto di vista didattico, guidandoli nella loro crescita personale.

Oltre alla presenza al mattino, il tutor gestisce infine gli sportelli facoltativi pomeridiani di metodo di studio: al primo anno, ad esempio, ne è previsto uno a beneficio di tutta la classe ed uno dedicato ad hoc agli studenti con un disturbo dell’apprendimento.

Le attività proposte sono varie e mirano tutte alla costruzione di un metodo di studio (o, meglio, dei metodi di studio) personale, il planning per organizzare il tempo in base alla mole di lavoro scolastico e agli impegni personali e ai loro ritmi e, non da ultimo, la simulazione di interrogazioni/test per prepararsi al meglio al momento di verifica vero e proprio.

Il progetto si è arricchito anno dopo anno sperimentando varie modalità, tramite la formazione continua dei tutors e l’adattamento delle strategie più consone alle classi, constatando quanto importante sia l’instaurarsi di un rapporto di fiducia tra il tutor e gli studenti della classe, la collaborazione e l’impegno dei quali sono imprescindibili per il successo dello strumento.

«L’obiettivo è sempre lo stesso – conclude la professoressa Zuddu – rendere gli studenti autoconsapevoli del proprio apprendimento per poterlo migliorare, instaurando il circolo virtuoso di successo e motivazione».