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Don Bosco Cumiana: incontro con il Centro SvoltaDonna

Dal sito della Scuola Don Bosco Cumiana.

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Nella mattinata del 22 gennaio, due preziose volontarie del centro di Antiviolenza “SvoltaDonna” di Pinerolo hanno incontrato i ragazzi di terza media per sensibilizzare su un tema che è, purtroppo, spesso parte della cronaca quotidiana.

È sempre più importante parlare e confrontarsi su tematiche come la violenza domestica e la violenza assistita e tutti i ragazzi hanno ascoltato e partecipato con vivo interesse durante tutto l’incontro.

Ringraziamo la Dottoressa Manassero e Peretto per il loro tempo e il loro intervento.

Scuola Don Bosco Cumiana: obiettivo orientamento

Dal sito della scuola Don Bosco Cumiana.

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I nostri studenti di terza media dovranno scegliere, entro pochi mesi, come proseguire il loro percorso di studi.

Per supportarli in questa difficile scelta, è intervenuta la Dottoressa Crisafi Flavia, tutor referente delle Regione Piemonte per l’orientamento scolastico e sono stati coinvolti anche alcuni ex allievi che si sono resi disponibili a raccontare la loro esperienza negli Istituti di Scuola Superiore.

Questo importante passaggio presuppone una scelta che sia fatta nel modo più consapevole possibile che ha al centro i ragazzi, ai quali viene richiesta una assunzione di responsabilità e che necessitano del supporto di tutti noi, docenti e famiglie.

Scuola Don Bosco Cumiana: Open Day per allievi e allieve di quinta elementare

Dal sito di Don Bosco Cumiana le informazioni sull’Open Day della loro Scuola Secondaria di Primo Grado, in programma sabato 21 ottobre.

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Sabato 21 ottobre potrete visitare la Scuola Secondaria di Primo Grado Don Bosco Cumiana insieme a studenti, genitori e docenti!

L’Open Day è dedicato agli/alle allievi/e di quinta elementare.

Per partecipare è necessaria la prenotazione al seguente link: CLICCA QUI.

Per info scrivere a porteaperte@donboscocumiana.it.

 

Don Bosco Cumiana – Due lezioni di educazione: civica e della salute

Lezione di storia e di educazione civica con gli Alpini di Pinerolo

Il 26 aprile abbiamo avuto il piacere di incontrare il comandante del Terzo Reggimento Alpini, il Colonnello Francesco Cameli, accompagnato dal Capitano Davide Corona.

I due Ufficiali Alpini sono intervenuti con un approccio semplice e diretto e ci hanno parlato come un papà parla ai propri figli. Questo ci ha coinvolto nella narrazione che ci hanno presentato: una sintesi della storia del 3° Reggimento Alpini dal 1882 fino ad oggi.

Hanno raccontato di come la divisa è cambiata nel corso degli anni e messo in evidenza alcune imprese importanti, come la conquista del Montenero durante la Prima Guerra Mondiale, che è valsa al Reggimento la prima medaglia al valore.

Ci hanno anche parlato delle recenti missioni all’estero, su incarico dell’ONU, per mantenere la pace; della collaborazione con le Forze dell’Ordine nel nostro Paese, e degli interventi a supporto della Protezione Civile per aiutare le popolazioni colpite da calamità naturali.

Bello, infine, l’invito a puntare sempre in alto nella nostra vita, come dice il motto del 3° Alpini: “Altius tendo”.

Ringraziamo di cuore il Comandante, Colonnello Francesco Cameli, il Capitano Davide Corona e tutto il Terzo Reggimento Alpini per queste ore “impagabili” di Educazione Civica per tutti gli allievi/e della nostra scuola.

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Educazione alla salute per le terze medie (alias uso sostanze etc) con  una ispettrice della polizia postale ed un primario di rianimazione

L’8 maggio, abbiamo avuto il piacere di incontrare l’Ispettrice Superiore di Polizia Dott.ssa Maria Teresa Cerutti e il Professor Michele Grio, Primario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Rivoli. I due dottori hanno affrontato in modo semplice e incisivo il tema riguardante gli effetti e le conseguenze dell’uso di sostanze stupefacenti dal punto di vista medico-scientifico ma anche dal punto di vista legale.

L’incontro è stato definito dagli studenti stessi come coinvolgente e significativo:

Oltre ad averci spiegato le conseguenze legali dell’assumere o spacciare droghe, le parole del Dottore ci hanno permesso di comprendere anche che le sostanze stupefacenti danneggiano in modo irreparabile tutto il nostro sistema nervoso.”

Credo sia stato molto importante aver affrontato questa tematica con persone così competenti e attente alla crescita di noi ragazzi e metterci in guardia dai pericoli che purtroppo potremmo incontrare.

Il racconto è stato di impatto e alcuni episodi che il Dottor Grio ha vissuto in ospedale mi hanno fatto capire che la nostra vita è preziosa”.

Ringraziamo entrambi per la loro presenza e per il loro lavoro.

Don Bosco Cumiana: il progetto per il nuovo impianto fotovoltaico

Venerdì 3 febbraio, i ragazzi della scuola Don Bosco di Cumiana hanno visitato il cantiere per il nuovo impianto fotovoltaico.

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Venerdì 3 febbraio i ragazzi della scuola media salesiana don Giovanni Bosco di Cumiana hanno visitato il cantiere per l’installazione del nuovo impianto fotovoltaico del complesso edilizio.

Il progetto prevede 120 pannelli dislocati su due falde della tettoia ospitante i pullman scolastici e fornirà 50 Kwh di energia pulita e rinnovabile, rendendo la struttura autonoma a livello energetico.

L’ingegnere Alessandro Marchesi della IET S.r.l. Impianti Elettrici Torino, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti elettrici in strutture private e pubbliche a livello nazionale, incaricata dei lavori, si è soffermato in particolare sui lavori di installazione, funzionamento e impiego dell’impianto che verrà attivato nei primi giorni di marzo, rispondendo poi alle numerose domande degli studenti.

Don Bosco Cumiana: Giorno del Ricordo

Alla scuola Don Bosco di Cumiana i ragazzi hanno assistito alla testimonianza della signora Adriana Maracich, esule giuliana che insieme alla sua famiglia è scappata dal suo paese, abbandonando tutto quello che amava.

 

Dalla notizia di Rebecca Bella:

L’esodo, la fuga dalla propria casa, l’abbandono delle persone che si amano: una tragedia!

La storia di chi, perché italiano, ha dovuto abbandonare la propria casa, estirpare le proprie radici per chiuderle in una piccola valigia con il poco che gli era concesso di portare.

Questo il tema su cui oggi, grazie alla Signora Adriana Maracich esule giuliana con la sua famiglia, abbiamo riflettuto. La signora Adriana ci ha presentato la storia di tante famiglie, come la sua, che hanno dovuto affrontare questa tristissima situazione senza abbattersi anche quando, arrivati in Italia, si sono sentiti rifiutati e classificati come fascisti da molti italiani ideologizzati.

Un inquadramento storico preciso e dettagliato ha permesso a noi, allievi di terza e seconda media, ma penso anche ai professori, di comprendere pienamente il perché di questo triste e lungo esodo.

Le immagini storiche proiettate e uno spezzone dello spettacolo “Magazzino 18” di Simone Cristicchi ci hanno illustrato la situazione straziante di quegli italiani costretti a fuggire dalle loro case e dalla loro terra. La cosa davvero unica di questa esperienza, tuttavia, non è stata il farci capire che cosa fosse successo, (probabilmente avrebbe potuto spiegarcelo qualunque professore), ma la testimonianza di una persona che ha vissuto questa tragedia e ce l’ha raccontata, certamente rivivendo quei momenti di dolore.

Posso concludere affermando che ho trovato questo incontro incredibilmente interessante ed emozionante, unico per me e, penso, per tutti i miei compagni. Grazie signora Adriana!

Don Bosco Cumiana: un sistema di irrigazione per ottimizzare il consumo dell’acqua – Vita Diocesana Pinerolese

La scuola Don Bosco Cumiana, sabato 10 settembre, ha affrontato il problema del risparmio di acqua per l’irrigazione. Di seguito la notizia, a cura di Graziella Luttati, apparsa sul sito di Vita Diocesana Pinerolese.

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Cumiana. Inaugurato il progetto irrisor nato al Centro Ricerche Fiat

Al Don Bosco un sistema di irrigazione per ottimizzare il consumo dell’acqua

La scuola salesiana, inaugurata nel 1928, ha avuto per molti anni un indirizzo di studi agrario

 

Un tema molto attule è quella del risparmio di acqua per l’irrigazione. Nella scuola Don Bosco di Cumiana sabato 10 settembre il problema è stato affrontato dagli ex sperimentatori del Centro Ricerche Fiat, Mario Beccaria e Renzo Moretti.

Numerosi i partecipanti: allievi della scuola con i loro genitori, tecnici del Centro Ricerche Fiat invitati, tra cui anche l’ingegnere Giancarlo Michellone in quel tempo di rettore del Centro Nuovi Prodotti del Crf.

I due tecnici hanno presentato una realizzazione sul campo con componenti originali del progetto Irrisor, oggetto di una ricerca effettuata dal Crf negli anni tra il 1976 e il 1980 su richiesta del Corporate Fiat e successivamente interrotto per concentrare la ricerca solo sull’automotive. Venne realizzato dopo aver consultato l’Università di Torino e Pisa. Un punto critico che veniva segnalato dalle due Università consisteva nell’intasamento dei gocciolatori, essendo la sezione dei tubi di passaggio dell’acqua molto piccola e con labirinti. Per ovviare a questa critictà i tecnici del centro ricerche utilizzarono la configurazione della valvola di scarico rapido “aria” dell’impianto frenante dei veicoli industriali con passaggi molto più grande dei gioccolatori tradizionali. Questo rappresentò il punto di forza dell’Irrisor. Grazie a questo tipo di erogatore l’impianto non aveva bisogno di particolari filtri, per poter distribuire l’acqua a spruzzo e non a caduta e irrigare così il terreno in una zona più ampia dell’impianto radicale della pianta. In condizioni di siccità questo sistema potrebbe utilizzare anche le acque reflue senza particolari sistemi di filtraggio.

I brevetti sono scaduti da anni e questo sistema, unico nel suo genere, può interessare un approfondimento a livello didattico, ma anche un’eventuale iniziativa industriale attraverso la creazione di un’apposita startup.

Nel corso della presentazione del progetto don Guido Gianera, coordinatore dell’attività didattica della scuola Don Bosco, ha presentato brevemente il laboratorio di orticoltura inserito nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, sottolineando l’intenzionalità educativa e formativa dell’Istituto nel valorizzare al meglio le risorse (umane, professionali, territoriali, tecnologiche ed economiche) che ha a disposizione per conseguire una proficua sinergia con il territorio.

Ricordava al riguardo che la scuola inaugurata il 29 luglio 1928, ha avuto per molti anni un indirizzo di studi agrario. L’interesse per argomenti di tipo agricolo può quindi essere visto come un ritorno alle origini, ma molto di più come un tentativo di approfondire valori fondamentali anche per il nostro tempo, in linea con la Laudato si’ di Papa Francesco, che invita a trasmettere ai giovani il senso di reponsabilità verso la terra.

Il Papa ha auspicato, infatti, che la forma della condivisione e della relazione ecologica rispettosa e garbata possa essere germe di un rinnovato modo di vivere il mondo, per dargli futuro.

Don Bosco Cumiana: intervento della dott.ssa Cerutti sull’importanza della prevenzione

Il 9 maggio la terza media della scuola Don Bosco Cumiana ha incontrato la dott.ssa Cerutti, Ispettrice superiore di polizia, che ha parlato dei rischi delle droghe sia dal punto di vista fisico che legislativo. Di seguito la notizia riportata dal sito di Don Bosco Cumiana.

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Lunedì 9 maggio abbiamo incontrato la dott.ssa Cerutti, Ispettrice superiore di polizia, che ha parlato non solo dei rischi delle droghe dal punto di vista fisico ma anche sotto l’aspetto legislativo.

Ha elencato in modo chiaro i vari effetti delle droghe spiegando, sia cosa succede nel momento dell’assunzione, sia le conseguenze allo scadere dell’effetto. Ha sottolineato quali sono gli effetti collaterali sia delle droghe pesanti, sia delle cosiddette “droghe leggere” e ha citato l’art. 73 e l’art. 75 precisando l’importanza di conoscere la legge.

Secondo me e i miei compagni, è stato un incontro interessante e utile, visto che i dati dimostrano che si inizia a fare uso di droghe leggere già della nostra età. È importante informare noi giovani sui rischi nei quali si può incappare nella vita di tutti i giorni e insegnarci come non “caderci” per evitare di mandare in frantumi il nostro futuro in seguito a uno stupido errore al quale non eravamo preparati.

-I ragazzi della terza media

Don Bosco Cumiana: un aiuto concreto per l’Ucraina al Villaggio Globale del Sermig

Nelle scorse giornate, alcuni ragazzi della Scuola Don Bosco Cumiana hanno preso parte alla preparazione dei pacchi per l’emergenza in Ucraina presso il Villaggio Globale del Sermig, presente nel cortile della scuola stessa. Di seguito la notizia riportata sul sito dell’opera con il commento del Professor Roberto Lerda e le testimonianze dei ragazzi che vi hanno partecipato.

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Il Professor Roberto Lerda scrive:

La scorsa settimana con alcuni ragazzi delle classi terze medie abbiamo partecipato alla preparazione dei carichi umanitari per l’emergenza in Ucraina presso il Villaggio Globale del Sermig, presente nel cortile della nostra scuola. Credo sia stata una bella occasione per fare qualcosa insieme, di utile per gli altri. Molti di loro hanno detto che sono stati contenti e che hanno vissuto un momento di felicità. E io mi sono chiesto: cos’è che ci rende felici nel caricare degli scatoloni, nello smistare degli alimenti? In fondo nessuno ha incontrato una persona povera, nessuno è stato in contatto con qualche storia commovente… Eppure molti mi hanno trasmesso questo senso di gioia. Ritengo che questo sentimento derivi da più aspetti: innanzitutto, il fatto che abbiamo lavorato insieme e fare le cose insieme rende tutto più bello anch’io ho lavorato con loro e penso che in un contesto come quello del servizio siamo tutti allievi, qualcuno con più esperienza qualcuno meno, ma tutti siamo a disposizione per fare il bene. Poi, credo che quello che ci possa rendere felici sia sentirsi utili nel fare un atto d’amore: anche un pacco di pasta può diventare un gesto d’amore; l’amore diventa una scatoletta di tonno, un pacco di latte, una scatola di prodotti igienici, una coperta. L’amore può prendere tante forme, ma è quello che noi cerchiamo in fondo ad ogni cosa: scavare dentro le scatole (come abbiamo fatto) in fondo ci aiuta a scavare dentro noi stessi, a cercare la bellezza e provare a tirarla fuori. Solo in questo modo, anche in una situazione tragica come quella che stiamo vivendo, ci sono spiragli di luce in mezzo al buio della guerra: se tutti facessimo così, un mondo diverso sarebbe già una realtà; un mondo diverso è possibile perché tante persone proprio in questi giorni già lo stanno vivendo attraverso i loro gesti di bene. Amare e lasciarsi amare è lo scopo della vita: non è sempre facile, anzi a volte è molto difficile, ma non bisogna mollare… Questa è la sola, grande battaglia che tutti dobbiamo combattere! Per questo sono felice che i ragazzi abbiano potuto gustare questa opportunità. Ognuno di noi, per rispondere alle cose negative, può scegliere nel suo cuore di essere maggiormente una persona di pace, a partire dai rapporti in classe, in famiglia, tra amici. Se ciascuno lo sceglie e ne rimane fedele, questa sarà la vera rivoluzione!

Alcuni pensieri dei ragazzi: • Penso che sia stata una bella esperienza che dimostra come nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per un futuro migliore. • Penso che abbiamo fatto una cosa utile insieme, ci siamo divertiti a faticare per una buona causa. La cosa più bella secondo me è stata aiutare persone che non conosciamo a trovare speranza in questa brutta situazione. • Tra tutte le cose, una in particolare mi ha fatto stare meglio: finalmente sono riuscito a fare qualcosa di utile non solo per me ma anche per aiutare gli altri in difficoltà. • Durante il lavoro per l’Ucraina, mi sono sentito utile e libero, perché nessuno poteva prendermi in giro, perché ne non aveva il tempo e rimaneva escluso dal lavoro; quando si lavora servono tutte le mani possibili, senza esclusioni o pregiudizi. • Mi è rimasta la sensazione di poter fare qualcosa, di non stare a guardare e fare il più possibile per tutto e tutti. • Dopo aver fatto questa esperienza, ho scoperto che anche facendo poco, cioè spostando cibo da una scatola all’altra, mi sono sentita parte di qualche cosa. Ero felice perché sapevo che quello che stavo facendo sarebbe servito a persone che hanno bisogno di aiuto.

Don Bosco Cumiana: il maestro Riccardo Cordero incontra gli allievi della scuola

Nella mattinata di mercoledì 9 marzo, le classi della Scuola Don Bosco di Cumiana hanno avuto l’occasione di incontrare lo scultore Riccardo Cordero, artista nativo di Alba, tra i più conosciuti e apprezzati nel panorama contemporaneo mondiale. Le sue sculture sono presenti in varie case salesiane del mondo: dall’oratorio di Nazaret, alla Basilica del Colle don Bosco, a Montevideo.

Di seguito un resoconto dell’incontro tenutosi con il maestro Cordero, pubblicato sul sito dell’opera di Cumiana.

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A TU PER TU CON UN GRANDE ARTISTA
IL MAESTRO RICCARDO CORDERO
INCONTRA GLI ALLIEVI DELLA SCUOLA DON BOSCO DI CUMIANA

“Mi ritengo un uomo fortunato, perché nella mia vita la mia passione è diventata il mio lavoro. Le Passioni si intuiscono quando si è giovani, poi si coltivano”.

Così ha esordito il Maestro Riccardo Cordero incontrando i ragazzi della scuola media del Don Bosco di Cumiana.

L’artista piemontese, uno tra gli scultori più conosciuti e apprezzati nel panorama contemporaneo mondiale, si è intrattenuto per tutta la mattinata del 9 marzo scorso con i nostri studenti narrando il suo percorso artistico. In modo accattivante e familiare ha presentato alcune delle sue opere e ha trasmesso insegnamenti preziosi per la vita.

Le sue sculture sono presenti in varie case salesiane del mondo: dall’oratorio di Nazaret, alla Basilica del Colle don Bosco, a Montevideo.

Tra le tante opere ricordiamo in Italia, a Torino, le sculture “Chakra” e “Disarticolazione del cerchio”; la sua riproduzione del cervo di bronzo sulla sommità della cupola centrale della palazzina di caccia di Stupinigi, che sostituisce dal 1992 l’originale, ora all’interno del museo. Chiamato dalla Lookout Foundation in Pennsylvania, Stati Uniti, realizza una grande opera in ferro per il parco di sculture della fondazione. Ha tenuto importanti mostre personali in Italia ed all’estero, tra cui, a Torino, ad Alicante (Spagna), a Montevideo (Uruguay), a Buenos Aires (Argentina), a San Paolo (Brasile). Vincitore del concorso bandito a Beijing per le Olimpiadi invernali 2022 ha realizzato la scultura “New ET” alta 17 metri.

Attualmente in corso la mostra “L’UNIVERSO di Riccardo Cordero”, che presenta una dozzina di sculture monumentali poste nell’anfiteatro del Monte Tamaro in Svizzera.

L’incontro si è concluso con le domande dei ragazzi e la promessa di un ulteriore incontro per presentare alcune tecniche usate dall’artista.