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Don Quadrio: testimone di speranza

Notizia a cura dei salesiani della Crocetta.

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Il 23 ottobre ricorre l’anniversario della nascita al cielo del venerabile Don Giuseppe Quadrio, salesiano-prete originario di Vervio (SO), figura luminosa di fede e intelligenza evangelica. Don Quadrio ha svolto il suo ministero e il suo servizio di docente presso lo studentato teologico di Torino-Crocetta, dove formò generazioni di giovani salesiani e dove oggi riposa il suo corpo.

In occasione del 62° anniversario della sua morte, la comunità di Vervio ha vissuto nel fine settimana 11-12 ottobre un intenso momento di memoria e di gratitudine, accogliendo con gioia quanti hanno voluto partecipare alle celebrazioni in suo onore.

Sabato, nel vicino paese di Tovo, si è tenuta la conferenza dal titolo Don Quadrio – testimone di speranza, guidata da Don Marek Chrzan, Direttore dell’Istituto Internazionale Don Bosco di Torino-Crocetta, alla presenza di una cinquantina di persone, tra familiari, amici e membri dell’Associazione Amici di Don Quadrio.

A rendere la serata ancora più suggestiva è stato l’intervento del Corale di Tirano, che ha eseguito alcuni canti di montagna in omaggio al 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Mons. Luciano Capelli, vescovo emerito delle Isole Salomone e concittadino di Don Quadrio.

La domenica è stata segnata dal momento centrale delle celebrazioni: la solenne Eucaristia nella Chiesa di San Lorenzo a Vervio, presieduta da Mons. Luciano Capelli.

Nell’omelia, il vescovo ha tracciato con parole profonde il profilo spirituale di Don Quadrio, ricordandolo come un sacerdote colto, umile e appassionato, testimone di fede e di speranza per le nuove generazioni. Al termine della Santa Messa, alla quale hanno preso parte circa cento fedeli – un numero straordinario per un paese che conta appena 210 abitanti – tutti i presenti sono stati invitati a un aperitivo con spuntino.

La giornata si è conclusa con un pranzo di festa presso il Centro Polifunzionale, in un clima di fraternità, memoria e riconoscenza verso una figura che continua a illuminare il cammino di molti.

Crocetta: «O santo o niente!», ricordando don Quadrio nel sessantesimo della morte

Dal sito dei salesiani della Crocetta.

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Esattamente 60 anni fa, alle 22.40 del 23 ottobre 1963, nella casa della Crocetta moriva don Giuseppe Quadrio. Quanti poterono conoscerlo, non avevano dubbi che fosse morto un santo; e nel 2009 la Chiesa ebbe a darne conferma dichiarando venerabile il nostro insegnante e teologo.

Anche in questo anno particolare, la comunità salesiana ha avuto ancora la grazia di poter ascoltare le parole del nostro confratello don Ferdinando Bergamelli, che poté conoscere di persona don Quadrio e regalarci così il suo ricordo durante il ritiro mensile. I suoi resti mortali, custoditi nella nostra chiesa dell’oratorio, sono, specialmente per noi confratelli, meta di preghiera e di affidamento.

Per quanti tra queste mura si preparano al sacerdozio, la presenza e la testimonianza di don Quadrio rappresentano una grazia singolare e uno sprone continuo a non accettare le mezze misure: o Santo o niente!

Chi desiderasse lasciarsi affascinare da questa figura ed approfondirne la vita e gli scritti, troverà nel sito della Crocetta, alla voce don Quadrio, abbondante materiale per iniziare ad amarne la statura.

A tutti, rinnoviamo l’invito ad affidarsi alla Sua intercessione, perché un giorno possiamo finalmente rivolgerci a questo amico nel cielo come nostro Santo:

“O Spirito Santo che con l’intervento della Vergine Ausiliatrice hai ispirato a don Giuseppe Quadrio il proposito efficace di farsi santo alla scuola di don Bosco e lo hai reso un modello di sacerdote e di educatore, conforme a Gesù Sommo Sacerdote e Maestro, fa’ che il suo esempio e il suo insegnamento attirino molti giovani alla vita religiosa e apostolica, e concedi a noi che ne imploriamo le glorificazioni la grazia… che ti chiediamo interponendo la sua intercessione.”

Il convegno dedicato a don Giuseppe Quadrio in occasione del centenario dalla nascita

Nella mattinata di sabato 27 novembre 2021, presso l’Aula Magna della Facoltà di Teologia della Crocetta – Torino, si è svolto il convegno di studio e di approfondimento sulla figura spirituale del ven. don Giuseppe Quadrio in occasione del centenario dalla nascita (Vervio 28 novembre 1922). 

Alla presenza della comunità salesiana dell’Istituto Internazionale Don Bosco e di un nutrito gruppo di compaesani provenienti dalla Lombardia, vi sono state una serie di interventi atti a sottolineare gli elementi di novità e di crescente interesse per la figura di questo salesiano, teologo, insegnate di teologia e modello luminoso di vita religiosa e sacerdotale. 

Don Silvano Oni, grazie all’ausilio di immagini e testimonianze, ha tracciato un’originale biografia del venerabile, cogliendo la specificità della terra di origine, il sorgere ed il consolidarsi della vocazione, ma anche gli anni segnati terribilmente dalla sofferenza che lo condussero ad appena 41 anni alla morte prematura.

P. F. M. Lethel, carmelitano e teologo di fama, in merito alla spiritualità di don Quadrio ha posto in luce almeno tre elementi: il binomio “sponsalità e verginità” così caratteristico della sua vita mistica, la dimensione specifica del suo evangelizzare attraverso la ferialità degli incontri, la vita costruita sulla speranza cristiana.

Don P. Cameroni, postulatore della congregazione, ha ricordato che i santi irradiano la grazia a partire dalle numerose relazioni che intersecano e rinnovano; ha condotto quindi a riflettere su come fosse specifico di don Quadrio la trasparenza dei sentimenti di Cristo (la benignitas et humanitas). 

Infine mons. Paolo Martinelli, vescovo ausiliare di Milano e fine conoscitore della teologia della vita consacrata, ha ricondotto l’assemblea a riflettere sul tema del “religioso presbitero”: se la specificità della figura sacerdotale rimane l’essere apostolo del Padre nella e per la Chiesa in un contesto storico specifico, la vita consacrata offre al ministero presbiterale la ricchezza del carisma proprio della famiglia religiosa di appartenenza. Don Quadro è stato un apostolo che “era missione“, secondo quelle specificità proprie della spiritualità di san Giovanni Bosco: la sua missione era l’insegnamento, l’accompagnamento spirituale personale; la sua missione era custodire la comunione dei confratelli ed educare a partire da un armonia di carattere, davvero trasparenza del cuore di Cristo e della sua santa umanità. P. Martinelli ha concluso la sua relazione ricordando che l’identità specifica del presbitero sarà sempre più data dalla sua “cura per l’umano”: in un tempo segnato dall’estraneità della fede dalla cultura e dalla vita.

La mattinata si è conclusa con il pellegrinaggio alla tomba del venerabile, sita presso la Chiesa esterna dell’opera, dove è stato collocato un pannello biografico e commemorativo del centenario celebrato.

Rivivi l’evento

Torino Crocetta: Convegno dedicato a Don Quadrio in occasione del Centenario

Sabato 27 novembre, presso l’aula Magna della facoltà di Teologia della Crocetta Torino (via Caboto 27), si svolgerà un convegno sulla figura di don Giuseppe Quadrio in occasione del centenario della sua nascita. Vi sarà possibile partecipare in due modalità:

  • Online: usufruendo della trasmissione streaming, fruibile in 3 lingue (italiano, inglese e spagnolo) sulla pagina Facebook ufficiale dell’Istituto della Crocetta (@crocetta.sdb) e sul canale YouTube (@SalesianiCrocetta);
  • In presenza: compilando il form online per iscriversi prenotando il posto (clicca qui per iscriverti).

Il convegno desidera rinnovare la memoria di questo salesiano, di cui si è aperta la causa di beatificazione, prendendo coscienza di quanto su di lui si è scritto, ma anche di ciò che don Quadrio ci ha lasciato come traccia della sua spiritualità. Il programma della giornata sarà il seguente:

  • Ore 9.00 – Introduzione al Convegno
  • Ore 9.15 – Elementi Biografici (a cura di d. C. Demarie SDB e d. S. Oni SDB)
  • Ore 9.45 – Don Quadrio Studioso e Mistico (a cura di p. F.M. Lethel OCD)
  • Ore 10.15 – La Causa di Beatificazione (a cura di d. P. Cameroni)
  • Ore 11.15 – Quale Presbìtero Oggi (a cura di Mons. P. Martinelli OFM Cap.)
  • Ore 12.00 – Domande e Conclusioni (d. C. Besso SDB)

Don Giuseppe fù docente di teologia e decano nella attuale sede della facoltà teologica e le sue spoglie riposano nella chiesa esterna della Casa, in un’ artistica tomba, significativamente ornata con l’ immagine della Pentecoste.

La figura di don Quadrio è di interesse per la Famiglia salesiana in quanto testimone prezioso della spiritualità e del carisma di San Giovanni Bosco: seppe coniugare in sé una profonda capacità intellettuale, un sincero spirito di obbedienza, la vicinanza nel dialogo e nell’accompagnamento spirituale nei riguardi di ogni di persona e l’accettazione eroica della malattia negli anni fecondi della sua maturità umana.

Don Giuseppe non disdegnò né l’attenzione ai giovani bisognosi negli anni della sua formazione (quando chierico si occupava degli sciuscià presso l’oratorio annesso alla Basilica del Sacro Cuore di Roma), né l’impegno più gravoso dell’approfondimento teologico, che maturò nella definizione dogmatica di Maria Ss. Assunta, sotto il pontificato di Pio XII.

La passione per la teologia sia armonizzava con il paziente lavorio su di sé per crescere nella piena docilità allo Spirito Santo (egli amava definirsi: Docibilis a Spiritu Sancto), ma anche per accompagnare i molti giovani salesiani studenti di teologia, presso lo studentato internazionale della Crocetta. Sensibile alla vita in comune, avvertiva le potenzialità missionarie legate al ‘Sistema Preventivo’, e divenne così capace di consiglio e di amicizia spirituale con molti che rimanevo toccati dalla sua sapiente amabilità.

La malattia fu il banco di prova del suo spessore spirituale: accolse il male incurabile, che lo stroncò ad appena 41 anni, con realismo e pazienza, intravedendo, anche in questa prova, il misterioso disegno della sua chiamata religiosa e sacerdotale.