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Un sogno… che continua a far sognare anche a Vercelli!

Dal sito dei salesiani di Vercelli.

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Un sogno… che continua a far sognare anche a Vercelli! Molteplici sono state infatti le iniziative per festeggiare don Bosco nel segno della tradizione ed anche dell’innovazione; proprio in questa linea gli animatori ed i ragazzi delle superiori che frequentano l’oratorio Belvedere di Vercelli hanno messo le mani… in pasta!

Sono stati infatti preparati, insieme ai loro animatori, dei biscotti speciali (e ad edizione limitata!): i “biscotti di Don Bosco”, chiamati così non solo perché realizzati nel mese salesiano, ma anche perché riproducevano la forma del volto del Santo.

Le formine sono state prodotte utilizzando la stampante 3D presente nel laboratorioMaker Labdell’oratorio.

Domenica 28 gennaio i ragazzi hanno poi distribuito i biscotti ai fedeli al termine della Santa Messa di Don Bosco, presieduta dal Vicario Ispettoriale don Michele Molinar.

I biscotti vogliono essere un “simbolo” della “dolcezza salesiana” che si ispira a quella di San Francesco di Sales, come scrisse Don Bosco tra i suoi propositi sacerdotali il giorno della sua ordinazione:

“Che la carità e la dolcezza di Francesco di Sales mi guidino in ogni cosa”.

Dopo la distribuzione dei biscotti la festa si è conclusa con un momento di convivialità nel salone dell’oratorio.

Immancabile un momento di festa sabato pomeriggio 27 gennaio per i ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado che hanno potuto conoscere meglio Don Bosco attraverso un grande “gioco dell’oca” con prove a tema.

Mercoledì 31 gennaio la Santa Messa per gli alunni del nostro Centro di Formazione Professionale, preparata dalle confessioni del lunedì precedente e presieduta dal Direttore della Casa don Claudio Giovannini, ha aperto la giornata di festa: dopo la celebrazione, sono state distribuite cioccolata calda e brioches e sono state proposte caccia al tesoro, sfide e giochi per gli allievi della Scuola.

Alle 18.00 ancora un momento di celebrazione rivolto, questa volta, a tutta la città di Vercelli, che ha saputo dimostrare, con una numerosa presenza di amici, exallievi e simpatizzanti, il legame al Santo ed all’opera che la comunità salesiana ha realizzato nella sua ormai più che centenaria presenza; la solennità di questo momento è stata sottolineata dalla presenza dell’Arcivescovo Mons. Marco Arnolfo che ha presieduto la S. Messa e che ha richiamato alcuni tratti fondamentali della santità e della vita di don Bosco.

Al termine della celebrazione la benedizione con la reliquia e la preghiera all’altare dedicato.

Di seguito è avvenuta la tradizionale ed attesa distribuzione delpane di don Bosco”, e nel cortile della scuola, per coloro che han vinto il freddo, un buon piatto di panissa offerto dagli “Amici della Panissa” di Albano V.se.

Ultimo appuntamento per festeggiare don Bosco è stata la presentazione della Strenna del Rettor Maggiore venerdì 9 febbraio guidata da don Claudio.

È stato un bel momento di condivisione durante il quale c’è stato l’ascolto di don Angel, la rielaborazione di alcune sue parole, il confronto a piccoli gruppi misti sulla nostra situazione, uno sguardo al futuro con un canto dalle parole ispirate al “Sogno dei 9 anni” che ci ha fatto emozionare tutti.

Vigliano Biellese: grande partecipazione al concorso video per la Festa di don Bosco

Notizia a cura dei salesiani di Vigliano Biellese.

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Sono stati 23 i video presentati da appartenenti ai vari settori dell’opera salesiana di Vigliano Biellese per partecipare al concorso indetto in occasione della Festa di don Bosco 2024.

Quattro le categorie previste: bambini, ragazzi, giovani, allievi CFP.

La fantasia è l’abilità dei partecipanti messa alla prova per descrivere in un video di al massimo 60 secondi chi è don Bosco.

In questi giorni le premiazioni per tutti i vincitori e l’arrivederci all’edizione 2025.

Valsalice: i ragazzi de “Il Salice” intervistano il Direttore in occasione della Festa di don Bosco

Notizia a cura di Tommaso D’Onofrio e Pietro Montariolo per “Il Salice”.

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Mercoledì 31 gennaio si è tenuta la Festa di San Giovanni Bosco. Per l’occasione, abbiamo intervistato il direttore di Valsalice, don Alessandro Borsello, al quale abbiamo chiesto qualche approfondimento sulla festa, su don Bosco e sul mondo salesiano.

Cosa significa questo giorno per i Salesiani?

La festa del 31 è un modo per rendere evidente un evento molto particolare per i salesiani. Fare festa è un’occasione di confronto anche con altre esperienze: per il triennio quest’anno è venuto il Sindaco mentre il biennio è andato al San Giovannino. Tutto questo ci porta a dire che fare festa per noi significa che la scuola non è solo avere lezioni in cattedra ma anche incontrare diversi punti di crescita, stravolgendo ogni tanto la dinamica delle lezioni. Infatti, anche quando c’è una festa si apprende con la Messa, con il confronto e, nel caso di quest’anno, con il sindaco Lorusso. Dunque divertirsi insieme fa capire l’idea di festa e di don Bosco che difatti la considerava molto importante per trasmettere l’educazione ai giovani.

Quale aspetto o episodio della vita di don Bosco usa come ispirazione nella vita di tutti i giorni?

Ciò che più mi colpisce di don Bosco è il suo carattere molto forte sin da quando era un ragazzo. Infatti, si è lanciato in molte imprese non ordinarie e ha dato vita ad una congregazione che ancora oggi è conosciuta in tutto il mondo. Inizialmente un carattere come il suo può spaventare poiché ha una personalità unica e inimitabile e ci si può chiedere: chi di noi è come lui? Invece, ciò che colpisce in positivo è che lui nel tempo si è circondato di giovani ragazzi aiutandoli tutti; ad esempio don Rua e don Barberis, giusto per citarne alcuni. Però quest’ultimi non erano la fotocopia di don Bosco ed erano molto diversi tra di loro. Difatti, vivere come un salesiano non significa essere identici a don Bosco, ma significa proseguire il suo grande progetto con il proprio carattere. Quindi questo suo progetto si può vedere in tutti i salesiani anche se ognuno lo rende in maniera diversa seguendo la propria storia.

Sulle copertine dei diari dei quasi 1000 studenti di Valsalice è impressa questa frase di don Bosco: “Che sia scuola ma anche Casa, Casa che accoglie”. Un suo commento rispetto a questa affermazione. 

Don Bosco non ha mai sperimentato veramente il significato della parola Casa nel senso di focolare domestico; mi riferisco al fatto che lui si è spostato per tutta la vita: prima a Castelnuovo orfano di padre, poi per gli studi a Chieri e poi ancora a Torino e in tutta l’area della provincia. Ed è forse stata questa mancanza di Casa a far maturare in lui l’idea senza precedenti, non solo di dare una Casa a centinaia di ragazzi che non l’avevano ma di pensare a questa Casa come quel contesto in cui ti trovi bene, in cui riesci a portare avanti i tuoi doveri, a perseguire i tuoi obiettivi e a crescere personalmente. Quindi a trovare il meglio di te da condividere con gli altri; tutto ciò in un ambiente in cui senti di essere accolto e amato. Ogni presenza salesiana, non è solo scuola, ma è Casa perché cerca di creare un ambiente, a partire dal semplice cortile per esempio, fatto di relazioni, non sempre facili da instaurare, che ti mettono nelle condizioni di crescere come persona ma anche spiritualmente. Ecco, questa è la Casa di don Bosco.

Cosa pensa della  famosa citazione attribuita a Domenico Savio “La Santità consiste nello stare sempre allegri”?

Don Bosco parlava tanto di Santità, quella Santità che lo stesso Papà Francesco definisce “La Santità della porta accanto” cioè quel modo ordinario di vivere in pienezza la propria vita: nelle relazioni, nel proprio impegno e nella fede cristiana con un orizzonte chiaro che è quello dell’Eternità. Don Bosco diceva proprio “Vi voglio felici nel tempo e nell’Eternità”. Sono sincero, oggi quei concetti di Eternità, di felicità terrena ma soprattutto perpetua e del “vivere in pienezza la propria vita”, non sono sempre così chiari a noi. Oggi inevitabilmente si tende a scambiare questa idea “della pienezza della vita” e della “ricerca della felicità”, come un’esigenza di perseguire la propria autorealizzazione. Ecco, io ritengo che invece don Bosco in un modo unico avesse conciliato un concetto così distante da una qualsiasi persona comune, come lo è la santità, con qualcosa di quotidiano: essere felici. Ma di quella felicità che deriva dal “fare bene” nella propria vita. Per capirci, quello che don Bosco intendeva come essere “buoni cristiani ed onesti cittadini”, ma soprattutto essere felici di quella allegria che non è unilaterale, ma è da donare, accrescere e condividere con il prossimo. Questa è una grande sfida, direi culturale. La nostra società fa difficoltà a comprendere questi concetti, come è evidente dall’accezione spesso negativa che si associa all’idea di “eterno”. Ma ripeto, questa è una sfida che per noi educatori è da affrontare ogni giorno.

Quest’anno è il secondo centenario dopo che il piccolo Giovannino fece il suo celebre “sogno dei nove anni”. Cosa possiamo trarre da questo episodio per la nostra vita di tutti i giorni?

Senza dubbio nell’esperienza di don Bosco, del suo sogno e di come ha saputo realizzarlo, da una parte c’è la tenacia di un ragazzo, poi giovane e poi uomo, di non lasciarsi sopraffare dalle fatiche ma di sapere guardare più in là, prendendo forse anche quelle difficoltà che aveva, come occasione di crescita; lui, per esempio orfano di padre, e poi diventato per antonomasia Padre dei giovani. D’altra parte dobbiamo tornare all’aspetto religioso e spirituale del Santo, che ha sempre saputo intuire che quello che faceva,  che quella “goccia di infinito” che stava creando, non era forse frutto solamente di un suo sogno ma del sogno di Qualcun altro. Ecco, il sogno di Dio è più grande delle mie idee e delle mie aspettative, e questo mi permette di avere una speranza che non viene messa in discussione da nessuna fatica o da nessuna difficoltà. Il sogno di don Bosco è la perfetta unione tra la forza umana e la speranza, che diventa fede in un Dio che crede in noi più di quanto facciamo noi; e quindi mette nel nostro cuore dei sogni perfino più grandi delle nostre aspirazioni.

Festa di Don Bosco 2024 a Novara: una festa di famiglia

Dal sito dei salesiani di Novara.

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La Festa di don Bosco rappresenta una data fondamentale nel calendario della nostra scuola, sia per le medie che per il liceo, soprattutto quest’anno che ricorre il bicentenario del sogno dei nove anni.

Una giornata che non garantisce soltanto un motivo di svago e giochi con i propri compagni, ma che ci ricorda anche il motivo per cui don Bosco ha fondato i salesiani: la gioia del cuore.

La festa è iniziata con un momento formativo, nelle classi, riguardante la vita di don Bosco, e su come si è poi riflessa in quella dei giovani. In seguito, si è celebrata la S. Messa, che ha rappresentato un’ulteriore occasione di riflessione e preghiera riguardo al tema dei sogni, della loro importanza, delle loro difficoltà e del fondamentale aiuto che Dio può darci a realizzarli.

Dopo la tradizionale merenda a base di pane e salame i nostri giovani si sono dilettati in sfide tra classi, giochi gonfiabili, balli di gruppo e per finire in bellezza una combattuta gara di torte, a cui hanno seguito le premiazioni dei vari tornei.

Ai ragazzi quindi è stato permesso di vivere a pieno lo spirito e l’ambiente accogliente che la scuola cerca di offrire ogni giorno, non solo attraverso l’insegnamento, ma anche attraverso svago e preghiera, perché in fondo il San Lorenzo non è solo una scuola.

Nel pomeriggio un nutrito gruppo di liceali ed oratoriani si è portato a Torino Valdocco per celebrare la festa insieme ad altri 700 giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Piemonte e Valle d’Aosta. Stare al centro del carisma salesiano permette di prendere coscienza di essere parte di una realtà più grande delle mura del San Lorenzo.

Da parte dei ragazzi poi, vogliamo esprimere un grande grazie agli insegnanti, educatori, animatori ed ex allievi, e tutti quelli che hanno lavorato dietro le quinte per rendere possibile questa giornata.

E dopo tutto questo divertimento ora si ritorna sui libri!

La Scuola Media di Bra festeggia don Bosco

Dal sito dei salesiani di Bra.

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Come ogni anno il 31 gennaio gli allievi della scuola media festeggiano Don Bosco. Niente lezioni quel mercoledì, ma tante proposte alternative, utili e divertenti.

Si inizia alle ore 8 con la Messa presieduta dal direttore don Riccardo, solennizzata dal coro e dai chierichetti. Al termine, gradita sorpresa: brioche offerte a tutti sfornate al momento nel laboratorio di pasticceria del CFP. Poi si parte per destinazioni diverse accompagnati dagli insegnanti.

Le prime visitano il noto centro braidese della Bra Servizi guidate dal personale addetto nella zona della raccolta e smaltimento dei vari rifiuti e subito dopo nella sala espositiva delle macchine da scrivere delle varie epoche. È intervenuto per il saluto lo stesso sig. Piumatti, che ha ricordato con entusiasmo i trascorsi salesiani suoi e della sua famiglia.

Le seconde invece si recano in Centro per la visita guidata alla zona alta della città. Mentre una classe va alla scoperta delle reminiscenze storiche cittadine, l’altra classe visita la sede comunale. Poi si alternano. Spetta all’assessore Lucilla Ciravegna dare il saluto ufficiale in sostituzione del Sindaco, assente perché impegnato a Roma in un incontro speciale con il Papa assieme al collega di Alba. Grazie all’intervento dell’Assessore e della segretaria del Sindaco, i ragazzi scoprono come funziona la complessa macchina comunale, un’ “azienda” con circa 200 dipendenti. Passando di sala in sala scoprono pure i vari ambienti adibiti a compiti diversi: la sala dei Partigiani, del Consiglio comunale e della Giunta. Infine attraversano i corridoi prospicienti i vari uffici fino alla sede dell’anagrafe. Ragazzi partecipi e soddisfatti.

La classe terza invece assiste alla proiezione di un film culturale ambientato ai tempi della rivoluzione messicana, in cui il popolo difese eroicamente i suoi valori e le sue tradizioni cristiane minacciate dal dittatore di turno.

Al rientro dalle visite, le classi si radunano nelle rispettive aule per il concorso Don Bosco consistente in una prova a quiz sulla biografia del Santo, che hanno letto durante il mese di gennaio. Al termine si svolge, come da tradizione, l’elezione dei nuovi assessori, un ragazzo e una ragazza, che avranno il compito di rappresentare la loro classe e di collaborare con il preside al buon andamento della scuola.

La mattinata si conclude con la lotteria, i cui premi sono stati offerti da benefattori, dalla scuola e da alcune famiglie. È stata molto partecipata. Il ricavato sarà destinato in beneficenza. La destinazione verrà stabilita dal Consiglio degli assessori.

Un grande gioco collettivo al pomeriggio molto partecipato, stile Estate Ragazzi, conclude questa bella festa, che si è svolta proprio nello stile oratoriano di Don Bosco.

Festa di Don Bosco 2024: tutte le celebrazioni di Valdocco

Oggi, mercoledì 31 gennaio 2024, grande festa per tutti gli amici di Don Bosco, per la Famiglia Salesiana e per la Congregazione stessa: nell’anno del bicentenario del “Sogno dei nove anni” si festeggia la Solennità di San Giovanni Bosco, esempio di testimonianza di fede e di impegno sociale ancora oggi.

Segui la notizia in aggiornamento:

Ore 09.30 – S. Messa per i ragazzi/e delle scuole salesiane di Torino-Valdocco

In una Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco gremita di ragazzi delle scuole salesiane si è tenuta la S. Messa presieduta dall’Ispettore del Piemonte e della Valle d’Aosta don Leonardo Mancini.

Nel rivolgersi ai giovani, nell’omelia l’Ispettore ha spiegato i passaggi per scoprire la propria originalità e rendere la propria vita “un capolavoro, come quella di don Bosco:

Un gran capolavoro di umanità e di Santità.

Ore 11.00 – S. Messa per il popolo presieduta da Sua Ecc. Mons. Roberto Repole

Alle ore 11.00 la Basilica ha aperto le sue porte al popolo e alla Famiglia Salesiana intera per la S. Messa presieduta da Sua Ecc. Mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Susa, animata dai canti della Corale della Basilica.

Nell’omelia Mons. Repole, riprendendo l’omonima parabola di Gesù, ha spiegato come don Bosco sia sale della terra, portando la sapienza del Vangelo e dello stile con cui raggiungere i giovani, alla cui radice c’è la trasformazione del cuore avvenuta in tenera età con il Sogno dei nove anni:

Dio ha illuminato il suo cuore nella tenera età, dicendoci che c’è un’intimità del cuore che ci coinvolge sin da quando siamo piccoli, ed è quella trasformazione del cuore che ha permesso nel futuro a Giovanni Bosco di compiere l’opera che ha compiuto.

Ore 18.30 – S. Messa per l’MGS

Momento molto atteso ogni 31 gennaio, alle 18.30 don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani, ha presieduto la celebrazione eucaristica dedicata ai giovani del Movimento Giovanile Salesiano.

Nell’omelia, il Vicario ha ripreso il tema del Sogno dei nove anni e esplicitato come sia centrale la cura degli ultimi nella Santità di don Bosco:

Il Vangelo di don Bosco ci ricorda che la cura dei piccoli, degli indifesi e degli ultimi è la strada che il Signore ci insegna per arrivare a Lui.

A seguire, per i ragazzi cena e festa in Oratorio tutti insieme.

Liceo Valsalice: una grande festa per tutta la scuola

Notizia a cura della Scuola Paritaria Salesiana Valsalice.

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31 Gennaio – Festa di Don Bosco: sarà una grande festa per tutta la scuola.

Programma Scuola Secondaria di 1° grado

ore 8.00 – ore 15.00
Accoglienza in classe e poi in Chiesa per la Santa Messa, alla fine della celebrazione attività di gioco e testimonianza salesiana che terranno occupate tutte le classi fino alle ore 13.00.

La mattinata terminerà con le premiazioni.

Alle 13.30 tutti a casa o chi si ferma per il pomeriggio in mensa.

Gioco libero fino alle 15.00.

Programma LICEO BIENNIO

ore 8.00 – ore 13.00

Accoglienza in classe e trasferimento al San Giovannino per la Santa Messa.

Tutte le classi del Biennio poi proseguiranno con la merenda e con i giochi a stand presso lo “Spazio Anch’io” al Parco del Valentino.

Al termine delle premiazioni ritorno a scuola e tutti a casa alle ore 13.00.

Programma  LICEO TRIENNIO

Ore 8.00 – ore 12.00

Accoglienza in classe e proseguimento della mattina in teatro con incontro con il signor Sindaco della Città metropolitana di Torino, dott. Stefano Lo Russo.

Dopo un momento di confronto e di pausa ci sarà la celebrazione della Santa Messa e si continuerà la mattinata in cortile con i tornei sportivi.

Alle ore 13.00 le premiazioni e tutti a casa, chi desidera può uscire già dalle ore 12.00.

Don Bosco Borgomanero: programma della festa di don Bosco 2024

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Un’appuntamento da non perdere! Finalmente siamo arrivati alla festa del nostro caro don Bosco.

Ecco gli orari delle feste:

Mercoledì 31 gennaio: festa della scuola

  • Scuola Media: ingresso regolare; termine attività ore 13.00 (quando vi sarà un unico turno della mensa): i ragazzi che al pomeriggio non si fermano possono andare a casa già a partire dalle 13.00, oppure possono usufruire della mensa e andare a casa entro le 14.20; nel pomeriggio ci saranno giochi organizzati dagli animatori dei licei per chiunque voglia fermarsi e festeggiare insieme. è garantito lo studi serale
  • Licei: ingresso ore 9.00 (con ritrovo nell’aula della prima ora) e uscita ore 13.55; nel pomeriggio si conferma la possibilità della mensa, dello studio e degli sportelli

Domenica 4 febbraio: festa di don Bosco con la comunità e le famiglie

  • Celebrazione delle 11.15 presieduta dal Vescovo di Novara, Mons. Franco Giulio Brambilla

Ricordo l’iniziativa “Per il pane di Betlemme”, presentata settimana scorsa; a Betlemme l’opera salesiana ha un forno che, dapprima sfamava i bambini una volta a settimana e ora è di supporto alla popolazione.

Sarebbe bello, in questo periodo di guerra, poter aiutare questa realtà raccogliendo e inviando loro fondi: chiunque volesse contribuire può portare la propria offerta a me o in segreteria in busta chiusa, con il nome del progetto “Per il pane di Betlemme”, oppure versare su conto dedicato alla beneficienza:

  • COLLEGIO DON BOSCO
  • IT07O0306909606100000191052
  • Intestato a Collegio don Bosco (con Causale: erogazione liberale a favore di “Per il pane di Betlemme”)

Festa patronale di don Bosco ad Alessandria

Dal sito dei salesiani di Alessandria.

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Domenica 28 gennaio il Centro don Bosco ha celebrato la festa del suo santo patrono.

Alle 10 la solenne celebrazione della Messa presieduta da don Leonardo Mancini con tutti i salesiani della comunità residente.

Nell’omelia don Leonardo ha sottolineato don Bosco amato, chiamato, domato, donato, e definito matto da chi ha fatto fatica a comprenderlo.

La cura del canto da parte del coro, la presenza di ragazzi e di giovani insieme alle famiglie ha reso la celebrazione molto vivace.

La giornata poi è continuata tra canti, balli di gruppo, pranzo condiviso con un centinaio di persone, giochi stile fiera nel pomeriggio.

Il clima di famiglia è stato palpabile anche dalla presenza di genitori che hanno condiviso con i figli balli, giochi, e naturalmente la preghiera.

Celebrare don Bosco è rinnovare la consapevolezza di far parte del suo sogno che ancora fa sognare.

Basilica Maria Ausiliatrice: programma celebrazioni Solennità di San Giovanni Bosco 2024

In occasione della Festa di San Giovanni bosco del prossimo 31 gennaio e nell’anniversario dei “200 anni dal Sogno dei 9 anni“, la Basilica Maria Ausiliatrice presenta il programma completo delle celebrazioni per la Solennità del Santo dei giovani.

Mercoledì 24 gennaio | Festa di San Francesco di Sales

Ore 18.30: Concelebrazione Eucaristica | Presiede il Card. Don Ángel Fernández Ártime, Rettor Maggiore

Sabato 27 gennaio 2024 | Concerto in onore di don Bosco

Ore 21.00: Orchestra Filarmonica del Liceo Cavour – Torino, SCOPRI DI PIÙ.

Martedì 30 gennaio 2024

Ore 17.00: Santo Rosario animato dalle FMA | Presiede don Vincenzo Trotta, Vicerettore

Ore 18.00: Messa Vespertina | Presiede Mons. Alessandro Giraudo, Vescovo Ausiliare di Torino

Ore 19.00: Primi Vespri | Presiede don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani

Ore 20.30: Veglia a don Bosco animata dai novizi salesiani

Mercoledì 31 gennaio 2024 | Solennità di San Giovanni Bosco

Ore 07.00: Messa per il popolo | Presiede don Michele Viviano, Rettore della Basilica Maria Ausiliatrice

Ore 08.00: Messa per i religiosi | Presiede P. Michele Roselli, Vicario Episcopale per la formazione nella Diocesi di Torino e Susa

Ore 09.30: Messa per i ragazzi/e delle scuole salesiane di Torino-Valdocco | Presiede don Leonardo Mancini, Ispettore del Piemonte e della Valle d’Aosta

Ore 11.00: Messa per il popolo | Presiede Sua Ecc. Mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Susa, anima i canti la Corale della Basilica

Ore 15.00: Benedizione dei ragazzi/e all’altare di don Bosco | Presiede don Guido Dutto, Parroco

Ore 16.00: Adorazione e Secondi Vespri | Presiede don Michele Viviano, Rettore

Ore 17.00: Messa per il popolo | Presiede don Pio Luigi Ciotti, Fondatore del Gruppo Abele e dell’Associazione Libera

Ore 18.30: Messa per il Movimento Giovanile Salesiano | Presiede don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani

Ore 21.00: Messa con il Sermig | Presiede don Andrea Bisacchi, con la presenza di Ernesto Olivero

Venerdì 2 Febbraio 2024 | Giornata della Vita Consacrata

Ore 18.30: Concelebrazione Eucaristica | Presiede Padre Ugo Pozzoli, Vicario Episcopale per la Vita Religiosa

Mostra sul sogno dei 9 anni esposta in Basilica fino al 31 gennaio 2024.