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Udine, il presidente Mattarella in visita al “Bearzi” per ricordare Lorenzo: “La sicurezza sui luoghi di lavoro è un diritto, assicurarla un dovere”

“In questo tempo difficile è di conforto trovarsi sotto l’immagine rassicurante di Don Bosco“: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa mattina ha fatto visita all’istituto salesiano “Bearzi” di Udine, scuola frequentata dal giovane Lorenzo Parelli, morto lo scorso gennaio a causa di un incidente alla Burimec di Pavia di Udine, l’ultimo giorno di un percorso duale tra scuola e lavoro. Il presidente è stato accolto dalla comunità salesiana di Udine, con il direttore don Lorenzo Teston, il superiore dell’Italia Nord Est, don Igino Biffi, il vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio e l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato. Presenti anche il sindaco di Udine, Pietro Fontanini e il governatore della Regione, Massimiliano Fedriga.

Dopo aver incontrato privatamente i genitori e la sorella di Lorenzo, il presidente  è stato guidato nell’istituto tra le aule della scuola primaria e quelle del centro di formazione professionale. Poi, il momento istituzionale nella palestra con i saluti delle autorità presenti.

“Udine le è grata, signor Presidente, perché la sua visita dimostra l’impegno dello Stato affinché episodi come quelli che abbiamo ricordato oggi non accadano più”, ha detto il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, che poi ha rivolto un ringraziamento anche all’istituto “Bearzi”: “Ringrazio l’istituto Bearzi che rappresenta un punto di riferimento non solo scolastico ma anche sociale per tutti i ragazzi del Friuli”.

Massimiliano Fedriga, governatore dei Friuli Venezia Giulia ha invece sottolineato come serva “rafforzare la formazione e quindi la prevenzione. Solo la competenza e la consapevolezza possono tutelare chi, come Lorenzo, non stava lavorando, ma si stava formando. Forse in questo episodio è mancata la centralità dello studente, dunque la prima cosa è riportare le persone al centro dei percorsi formativi”.

L’opera costante di tutta la comunità educativa del Bearzi, in comunione con le Istituzioni, con la Chiesa ma soprattutto con le forze imprenditoriali del territorio, qui ben rappresentate, è quella di promuovere spazi e tempi di umanizzazione, di progresso e coesione sociale, di incontro con il messaggio del Vangelo –  ha detto il direttore don Lorenzo Teston -. Qui al Bearzi speriamo ardentemente e operiamo costantemente al fine di non venire meno al compito educativo affidatoci, fornendo il nostro aiuto a realizzare quello spirito comune, italiano, europeo e mondiale, di fratellanza, di solidarietà e di coesione, rivolto al progresso di ogni persona e conseguentemente della società intera”.

Il prof. Giulio Armano, invece, ha spiegato come “Alcuni ragazzi che accedono alla formazione professionale provengono da qualche insuccesso scolastico: il nostro ambiente li accoglie e li rilancia cercando di valorizzarli,  aiutandoli ad acquisire le competenze che in questo momento il mercato del lavoro cerca e richiede fortemente (muratori, cuochi, camerieri, meccanici, elettricisti, saldatori) maestranze spesso introvabili. Molti ragazzi partendo dai percorsi IeFP sono poi diventati artigiani o imprenditori”.

A testimoniare chi fosse Lorenzo in classe è stato Matteo Lorenzon, suo compagno. “Si vedeva proprio che non era mai svogliato nel venire a scuola. Anzi aveva sempre voglia di imparare e scherzare con tutti e, dato che era molto bravo, capitava spesso di chiedergli un aiuto e lui era sempre pronto a darti una mano. Nel giorno di rientro a scuola durante il periodo di stage, dove ci rincontravamo tutti, ci raccontavamo a vicenda quello che facevamo in azienda. Lui ci raccontava con grandissimo entusiasmo dei bei lavori che facevaI momenti che passavamo tutti insieme sia in classe che a ricreazione erano sempre un divertimento; noi continuiamo a farlo ricordandoci sempre delle sue battute. In questi momenti dove magari eravamo solo noi della classe Lorenzo ci parlava del fatto che gli piaceva di più stare in azienda a lavorare rispetto che stare a scuola, come anche a tutto il resto della classe. Caro Lorenzo per noi resterai sempre un membro della nostra classe. Continua da Cielo a portare avanti con tutti noi la passione per questo fantastico mestiere”. 

“Io sono qui anzitutto per esprimere la mia vicinanza e la mia partecipazione all’immenso e insanabile dolore dei genitori, della sorella, degli amici e dei compagni di Lorenzo. È una ferita profonda che interroga l’intera comunità, a cominciare dalla quella scolastica di cui era parte, dai ragazzi e dagli insegnanti del suo corso di formazione professionale – ha detto il presidente Mattarella nel suo discorso -.  La natura del suo percorso formativo lo aveva portato in azienda. Ma è accaduto quel che non può accadere, quel che non deve accadere. La morte di un ragazzo, di un giovane uomo, con il dolore lancinante e incancellabile che l’accompagna ci interroga affinché non si debbano più piangere morti assurde sul lavoro. La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto, una necessità; assicurarla è un dovere inderogabile. Questa esigenza fondamentale sarà al centro della cerimonia di dopodomani, Primo Maggio, al Quirinale. Ma quest’anno anticipiamo qui la celebrazione della Giornata del Lavoro, in omaggio a Lorenzo e a tutti coloro che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, affinché si manifesti con piena chiarezza che non si tratta di una ricorrenza rituale, astratta, ma di un’occasione di richiamo e riflessione concreta sulle condizioni del diritto costituzionale al lavoro”.

“Il ritardo – un ritardo che ci mette in coda alle statistiche europee – con il quale gran parte delle nuove generazioni riesce a trovare una occupazione non è condizione normale – ha detto ancora il Presidente  – .Sono quindi apprezzabili i percorsi che accompagnano i giovani ad entrare nel mondo del lavoro. Un mondo che deve rispettarli nella loro dignità di persone, di lavoratori, di cittadini. Che dia ai giovani quel che loro spetta, che consenta loro di esprimere le proprie capacità, affinché possano costruire il domani. È una necessità per il futuro stesso dell’intera società”.

“Esperienze come questa in cui ci troviamo, il Bearzi, – come è stato poc’anzi sottolineato opportunamente – sono uno strumento di forte contrasto alla dispersione scolastica e, sovente, sollecitano il raggiungimento di un titolo di studio secondario superiore. Le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono un’occasione da cogliere anche per modificare questi squilibri generazionali che hanno il loro fulcro nel lavoro ma che riguardano anche la casa e il welfare, insomma le condizioni per progettare in autonomia il proprio futuro e dar vita a una famiglia”.

“L’Italia ha dimostrato nei mesi passati di possedere le qualità morali per non lasciarsi confondere, per non lasciarsi distrarre dal proprio cammino e dai propri valori. Quando aumentano le difficoltà siamo capaci di trarre una forza supplementare dalla unità di intenti, che pure fa salva la diversità e la ricchezza degli apporti. È parte della nostra cultura, della nostra civiltà. Il lavoro è espressione di questa coesione, di questa spinta all’unità, di consapevolezza di un destino comune. Una forza preziosa che ci serve particolarmente in questa stagione, in questo periodo così difficile. Buon lavoro per l’oggi. Buona preparazione per il lavoro di domani”, ha concluso il Presidente della Repubblica.

CFP Vercelli: Progetto Scuole Sicure

Al CFP di Vercelli è partito il “Progetto Scuole Sicure”: un incontro finalizzato alla prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle vicinanze degli istituti scolastici.

Predisposto dal Corpo di Polizia Locale di Vercelli, grazie ai fondi messi a disposizione dal bando promosso dal Ministero dell’Interno, vede la partecipazione del Ser.D dell’ASL di Vercelli, diretto dal dottor Vincenzo Amenta, oltre che della Croce Rossa e del Coni.

CFP Valdocco: i grafici alla NovaCoop di Collegno

Dal Cnosfap di Valdocco, gli utenti del percorso Tecnico della creazione grafica si sono recati in visita alla sede dell’ipermercato Nova Coop di via Enrico Fermi a Collegno. Scopo della trasferta approfondire e analizzare le caratteristiche e le logiche della progettazione del packaging, con particolare riferimento alla comunicazione e alle dinamiche di merchandising all’interno degli store. Di seguito la notizia riportata dal sito del CFP Valdocco.

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Gli utenti del percorso Tecnico della creazione grafica che si sta svolgendo presso il Cnosfap di Valdocco si sono recati in visita presso la sede dell’ipermercato Nova Coop Soc. Coop A. R.L di via Enrico Fermi a Collegno. Scopo di questa uscita quella di approfondire e analizzare le caratteristiche e le logiche della progettazione del packaging, con particolare riferimento alla comunicazione e alle dinamiche di merchandising all’interno degli store.

Ad accompagnare gli utenti in questo percorso esperienziale sono stati – oltre ai nostri formatori Alessio Malacasa e Diego Prot – la dott.ssa Carla Bezzegato, Funzionario della Direzione Soci e Consumatori NovaCoop e la dott.ssa Serena Andrà, Coordinatrice del Centro educazione ai consumi consapevoli, alle quali va il nostro sentito ringraziamento.

L’immersione degli allievi e dei loro docenti vede in primo piano l’esigenza di mostrare da vicino le dinamiche creative – progettuali – produttive che il settore packaging sta ridefinendo negli ultimi anni. Il connubio tra design creativo, materiali opportunamente selezionati e perfetta comunicazione, trasforma l’imballaggio in una esperienza potente e distintiva che spesso consolida il brand conferendo allo stesso longevità, buona reputazione e ricchezza di valori.

Un’importante iniziativa volta anche ad individuare tra gli scaffali prodotti autentici, icone di qualità ed elevata sostenibilità. Gli utenti hanno vissuto l’esperienza di fare “la spesa” non nell’ottica del risparmio: divisi in gruppi hanno caricato nel proprio carrello alcuni prodotti riferiti a settori merceologici specifici, analizzato e ragionato sulla scelta fatta attraverso una scheda di analisi.

Il tavolo di brainstorming che ne è seguito ha restituito – oltre al feedback del lavoro svolto – anche la fotografia delle competenze acquisite nel primo bimestre del percorso formativo. Un particolare e creativo banco di prova prima di affrontare l’imminente esperienza di stage.

Cnos-fap Fossano: Cosa vuoi fare da grande?

Il 30 marzo 2022 i ragazzi del primo anno del corso autoriparatori del CFP di Fossano, hanno avuto la possibilità di visitare diverse aziende del territorio tra le quali: Officina Dalmasso, Autoriparazioni Bramardi, Autoriparazioni Gastaldi Gianmario, R.B. di Rossi Marco e Inauto. Hanno poi ascoltato alcuni professionisti del settore riguardo alle particolarità del loro lavoro all’interno di un’officina.

Di seguito la notizia pubblicata su Cnos-fap Fossano:

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Quante volte ci hanno rivolto questa domanda! E quanti dubbi ogni volta! Per scegliere un futuro tra i tanti possibili bisognerebbe poterlo conoscere meglio. E, detta così, pare una cosa impossibile: come si fa a vivere il futuro nel presente?

Tuttavia ci sono delle scappatoie. Ad esempio ciò che è accaduto agli allievi del primo anno del corso autoriparatori del CNOS-FAP di Fossano: il 30 marzo hanno avuto la possibilità di dare uno sguardo al proprio futuro perché sono andati a visitare alcune aziende del settore automotive presenti sul territorio Fossanese, osservando direttamente come si svolge il lavoro dell’autoriparatore.

I professionisti del settore hanno raccontato e fatto vedere le particolarità della vita lavorativa in un’officina di meccanica dell’autoveicolo, e in che modo si vende o si ritira un’auto nuova o usata. È stato come poter dare un’occhiata al futuro, abbiamo vissuto un’esperienza utile a consolidare le nostre convinzioni.

Per questo motivo allievi e insegnanti del CNOS ringraziano di cuore: Officina DalmassoAutoriparazioni BramardiAutoriparazioni Gastaldi GianmarioR.B. di Rossi Marco e Inauto per l’accoglienza, per la passione e soprattutto per la dedizione con la quale hanno ospitato la classe, raccontando il loro mestiere, entusiasmando i futuri meccanici e invogliandoli a perseverare nel percorso intrapreso.

La visita è durata l’intera giornata, le esperienze nelle varie officine sono state numerose, diversificate e interessanti. La sensazione prevalente dei ragazzi al rientro nel Centro di Formazione, era la contentezza per avere avuto una visione in prospettiva del lavoro che fra qualche anno, a loro volta, saranno chiamati a svolgere.

 

CNOS-FAP Agnelli – Autostrade per l’Italia e Openjobmetis: erogati corsi di formazione professionale per richiedenti asilo e rifugiati politici

Amplia Infrastructures e Openjobmetis hanno lavorato congiuntamente all’inserimento di oltre 40 richiedenti asilo politico e rifugiati, con la collaborazione del Servizio Stranieri del Comune di Torino, della Croce Rossa Italiana, della Fondazione Compagnia di San Paolo di Torino e del Centro di Formazione Professionale Salesiano CNOS FAP Torino Agnelli, a cui si è aggiunta, agli inizi del 2022, la Fondazione Don Mario Operti di Torino.

Di seguito il Comunicato Stampa.

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Autostrade per l’Italia e Openjobmetis insieme per l’inclusione sociale e
lavorativa: erogati corsi di formazione professionale per richiedenti asilo e rifugiati politici. Inserite alla professione oltre 40 persone

Il progetto, insieme a diverse altre iniziative firmate da Openjobmetis e volte alla valorizzazione professionale e all’inserimento lavorativo di moltissimi altri richiedenti asilo politico e rifugiati, è stato candidato al bando UNHCR per ottenere l’aggiudicazione del logo Welcome – Working for Refugee integration.

7 aprile 2022 – Le autostrade rappresentano uno dei più importanti cantieri infrastrutturali nazionali che richiedono manodopera per la costruzione e l’ammodernamento. Non è semplice, tuttavia, procedere nella realizzazione delle opere a fronte di un’ormai cronica mancanza di personale qualificato.

La soluzione arriva grazie a un nuovo progetto di ricerca, selezione, formazione tecnica e inserimento al lavoro di richiedenti asilo, migranti e rifugiati, nato nell’ambito del Progetto MOI Migranti, un’Opportunità di Inclusione, messo a punto da Amplia Infrastructures (già Pavimental), del gruppo Autostrade per l’Italia, che opera da oltre 40 anni nel settore della costruzione, manutenzione, ripristino e ammodernamento di strade, autostrade, ponti, viadotti, gallerie, aree di servizio e Openjobmetis SpA, prima e unica Agenzia per il Lavoro quotata in Borsa italiana.

Nasce dunque dalla consapevolezza di quanto, all’interno di attività industriali di forte attualità, come, per l’appunto, il settore delle costruzioni e delle manutenzioni autostradali, esistano opportunità lavorative che possano rappresentare un’opportunità di inclusione sociale per persone che sono, loro malgrado, spinte dalla necessità di sottrarsi a situazioni di disagio economico e sociale del proprio Paese di origine.

Le due realtà – Amplia Infrastructures e Openjobmetis – hanno lavorato congiuntamente all’inserimento di oltre 40 richiedenti asilo politico e rifugiati, con la collaborazione del Servizio Stranieri del Comune di Torino, della Croce Rossa Italiana, della Fondazione Compagnia di San Paolo di Torino e del Centro di Formazione Professionale Salesiano CNOS FAP Torino Agnelli, a cui si è aggiunta, agli inizi del 2022, la Fondazione Don Mario Operti di Torino.

Il processo di ricerca e selezione messo a punto da Amplia Infrastructures e Openjobmetis ha portato alla selezione di 25 allievi, distribuiti sui primi due corsi (finanziati dal Comune di Torino) e già avviati al lavoro dal mese di novembre 2021, e di ulteriori 13 allievi per il terzo corso (finanziato dal Fondo Forma.Temp), che giungerà a conclusione il prossimo 9 aprile.

Sia i due corsi tenuti in autunno, sia il terzo corso – ancora in essere – sono stati organizzati con il CNOS Fap per le figure in uscita di manovali e di aiuto carpentieri.

Il progetto, insieme a diverse altre iniziative firmate da Openjobmetis e volte alla valorizzazione professionale e all’inserimento lavorativo di moltissimi altri richiedenti asilo politico e rifugiati, è stato 2
candidato al bando UNHCR per ottenere l’aggiudicazione del logo Welcome – Working for Refugee integration.

Siamo molto contenti di aver preso parte a questo progetto – ha spiegato Rosario Rasizza, Amministratore  Delegato di Openjobmetis SpA: ancora una volta, grazie anche alla fiducia che hanno riposto in noi Amplia  Infrastructures e le molte altre realtà che coralmente vi hanno contribuito, abbiamo dimostrato quanto un’Agenzia per il  Lavoro, con la sua esperienza e con la sua capacità di progettare e avviare in tempi rapidissimi corsi di formazione  professionalizzanti, possa essere un valido partner del sistema impresa italiano. Siamo inoltre orgogliosi di aver  dato un’opportunità e un inquadramento lavorativo a persone in evidente difficoltà economica che stanno vivendo un forte  disagio sociale. È tempo che la pubblica opinione cambi il suo modo di guardare alle Agenzie per il Lavoro che oggi  contribuiscono fattivamente alla costruzione di un mercato del lavoro inclusivo e regolare.” 

“La direzione e il senso che Amplia Infrastructures ha conferito alle iniziative lanciate e promosse dal Gruppo Aspi sono  finalizzati alla valorizzazione della diversità sul posto di lavoro, all’equità nelle assunzioni e alla promozione delle iniziative  per il benessere dei dipendenti” ha dichiarato Sergio Spinelli, Head of Human Capital & Organization,  HSE, General Services and ICT di Amplia Infrastructures. “È proprio in questo solco che si colloca la  partnership con Openjobmetis, volta a inserire nel mercato del lavoro persone che si trovano in condizioni di precarietà sociale,  sostenendole in un percorso di qualificazione professionale che possa rappresentare un patrimonio per tutto il sistema, prima  ancora che per le imprese. Inoltre, l’attenzione al contesto sociale costituisce un ulteriore tassello nell’ambito del “manifesto”  di Amplia per il proprio piano di assunzioni”. 

“È molto importante che, grazie all’unione di competenze e risorse pubbliche e private, sia stata offerta una concreta  prospettiva professionale a circa 40 persone richiedenti asilo e rifugiate”, hanno commentato Gianna Pentenero e  Jacopo Rosatelli, Assessori al Lavoro e al Welfare della Città di Torino. “Il Comune continuerà ad  impegnarsi affinché coloro che sono accolti nella nostra città, attraverso il rafforzamento delle competenze professionali e  l’accompagnamento al lavoro, possano condurre un’esistenza libera e dignitosa”. 

Gli Esercizi Spirituali del CFP al Colle Don Bosco

Nelle giornate di martedì 5 e mercoledì 6 aprile, si sono svolti presso Colle Don Bosco gli Esercizi Spirituali per i ragazzi e le ragazze dei CFP.

Il tema che ha guidato le due giornate è stato quello di “Amati e chiamati“.

Abbiamo avuto modo di riflettere sugli amori della nostra vita, sull’amore di Dio che abbraccia ogni uomo, ripercorrendo a piedi anche alcune tappe della vita di Giovannino Bosco, da Castelnuovo al Colle Don Bosco. Nella seconda giornata abbiamo riflettuto sul tema della chiamata: a cosa siamo chiamati, il sogno dei nove anni, l’esperienza di un salesiano sacerdote e l’esperienza delle chiamate che incontriamo nella nostra vita. Il tutto è stato animato da momenti di gioco, di svago e di divertimento. La profondità di questi giorni ha lasciato una traccia grande dentro di noi che ci porteremo dietro da qui in avanti.

Don Alberto Goia – Delegato di Pastorale Giovanile

CFP Alessandria: “Studio e stage per 230 allievi: il 70% trova lavoro idoneo” – Il Piccolo

Di seguito l’articolo pubblicato sul giornale della provincia di Alessandria “Il Piccolo” a cura di Massimo Brusasco, in merito alle attività di stage degli allievi del CFP di Alessandria.

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Scuola – Studio e stage per 230 allievi: il 70% trova lavoro idoneo

Incontro allo Cnos, storico centro di formazione professionale. Lo dirige un prete. «Le aziende hanno fretta di assumere, noi possiamo aiutarle»

Qui ci provano a capire cosa serve alle aziende e cosa ai ragazzi. Di solito, le cose collimano: quelle cercano persone con voglia di lavorare, questi di lavorare hanno necessità. In mezzo, ovvero “qui”, c’è lo Cnos, centro di formazione da anni sulla breccia.

Sede alla Don Bosco in corso Acqui, un prete che fa il direttore, 230 allievi e una trentina di realtà produttive alessandrine come partner: sono quelle che si mettono a disposizione per gli stage e che, da ultimo, siglano i contratti con chi si è specializzato nei laboratori salesiani.

«Però ci vuole pazienza: capisco bene che le aziende, talvolta, hanno urgenza di nuovo personale, ma è fondamentale seguire un percorso formativo corretto, così da mandare al lavoro gente qualificata».

La convinzione è di don Pietro Mellano, il direttore dello Cnos. Da come parla, capisci che ama quello che fa. E che si impegna affinché chi cerca e chi offre trovino qui un punto di incontro.

Voglia di crescere

Le ambizioni sono molte, la voglia di ingrandirsi anche. S’è cominciato con l’ampliare gli spazi, inglobando la vecchia scuola materna; si proseguirà col portare da due a tre anni il corso per riparatore veicoli, «in modo tale che, già dopo la terza media, gli interessati possano essere iscritti, senza attendere il compimento del 16esimo anno d’età».

E così verrà equiparato agli altri due corsi, molto gettonati: meccanica industriale e operatore servizi alle imprese.

Non solo:

«Avremo presto anche un corso annuale di saldo-carpenteria, in modo tale da accontentare chi vuole ottenere una qualifica dopo un solo anno di studio. Che è suddiviso in due parti: metà si svolge nel nostro centro, metà in azienda. È un settore interessante, perché c’è molta richiesta».

Il comparto della meccanica tira parecchio:

«Secondo me è importante che noi e le aziende si definisca insieme il percorso formativo. Le opportunità per chi vuole lavorare ci sono, certo è che a volte la politica non aiuta. Ad esempio, in alcuni casi è impensabile che chi gode del reddito di cittadinanza voglia rinunciare al beneficio per entrare in una fabbrica…».

Ultimamente, la richiesta delle aziende è di personale che abbia competenze trasversali, ovvero meccaniche ed elettriche. Lo Cnos, che è prettamente meccanico, sta valutando collaborazioni con altri istituti:

«Una ricetta vincente potrebbe essere unire gli interessi delle aziende con quelli della formazione professionale e di altre scuole del settore. Il territorio, a oggi, ha bisogno di far funzionare la logistica, e ne siamo ben consci. Anche per questo motivo abbiamo avviato contatti con Confindustria: insieme potremo operare ancor meglio».

Anche gli adulti

Intanto, sono 130 gli allievi che seguono i corsi di qualifica professionale; un centinaio, invece, gli adulti impegnati in lezioni diurne per un futuro da magazziniere o da impiegato nel commercio digitale. Il numero degli stranieri si aggira attorno al 30%:

«Nessun problema di integrazione, ma, in certi casi, bisogna superare le difficoltà linguistiche».

Altra percentuale importante riguarda quelli che trovano un lavoro coerente al titolo acquisito:

«Siamo tra il 67 e il 72%, che non è affatto poco. Mica ovunque si diplomano ragazzi che poi lavorano, in effetti, nel settore per il quale hanno studiato…».

MASSIMO BRUSASCO

m.brusasco@ilpiccolo.net

CFP Fossano: la Geberit forma gli installatori del futuro

I ragazzi ed i formatori del settore termoidraulico, che hanno dimostrato elevato interesse per l’iniziativa, ringraziano vivamente Stefano e Carlo per il prezioso tempo dedicato a loro e per le numerose tecnologie offerte al laboratorio, certamente utili alle prossime esercitazioni didattiche. La collaborazione prevede futuri eventi formativi rivolti alle seconde e alle terze annualità.

Cnos-fap: Il bus dei Salesiani passa tutto l’anno

La formazione professionale lancia la sua campagna pubblicitaria per le iscrizioni dell’anno 2022/2023:

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Sì perché c’è sempre un’opportunità da cogliere o una buona occasione da sfruttare se hai imparato un mestiere o una professione dai Salesiani. Il CNOS-FAP Piemonte – Formazione Professionale Salesiani Don Bosco – propone corsi in diversi settori professionali e per diverse tipologie di utenti in tutto il Piemonte.

Ed il bus dei Salesiani passa proprio per tutti!

Le iscrizioni online si sono chiuse alla fine di gennaio e sono in tanti, tra ragazze e ragazzi, che hanno scelto la formazione professionale e quella Salesiana in particolare.

Adesso si stanno preparando all’esame di “terza media” e poi a settembre dovranno iniziare la nuova avventura.

Tra questi ci potrebbe essere qualcuno che non ha ancora fatto la sua scelta perché si è dimenticato oppure è arrivato in ritardo. Nessun problema: può sempre rivolgere ai nostri CFP per ricevere le informazioni necessarie. Come fare? basta prenotare un colloquio di orientamento gratuito per conoscere le opportunità oggi disponibili e scegliere di iscriversi ad un percorso di qualifica seguendo le proprie inclinazioni o attitudini: a settembre potrà essere ai nastri di partenza del nuovo anno formativo e provare a realizzare i propri sogni.

Qualcun altro invece la scelta l’ha fatta e potrebbe non essere convinto. Oppure il percorso intrapreso che sta portando avanti non lo soddisfa appieno: il bus dei Salesiani passa tutto l’anno! Anche costoro potranno avere un’opportunità nuova per ripartire e costruire un nuovo sogno. Ma è sempre meglio farsi accompagnare da un Orientatore: è gratis e si può prenotare in qualsiasi momento il colloquio individuale!

Allora, dopo aver letto questo articolo, non rimane che munirsi di carta e penna per segnarsi l’indirizzo e il numero di telefono del Centro di Formazione Professionale a cui rivolgersi. Pardon, è vero oggi carta e penna non servono più perché c’è internet, ci sono i social e quindi un modo più smart per cercare i contatti necessari: anche se la carta e la penna funzionano sempre! E allora i Centri di Formazione Professionale o CFP si possono trovare semplicemente con un clic.

Puoi consultare in qualunque momento l’offerta formativa disponibile sul nuovo portale corsi.

Sulle pagine social o sul sito di ciascun CFP puoi scoprire cosa succede tutti i giorni: dagli incontri con i tecnici delle aziende che collaborano nei vari settori professionali, alle attività formative svolti in laboratori attrezzati che sono vere e proprie postazioni di lavoro, alle attività di formazione nelle competenze trasversali e nelle soft skills, alle esperienze di gruppo e di comunità in perfetto stile Salesiano che sempre animano il cortile e non solo.

E magari poter dire: ho preso il bus e vado anch’io dai Salesiani!

Torino ValdoccoAgnelli e RebaudengoSan Benigno CanaveseSerravalleAlessandriaVercelliNovara e Vigliano BielleseSaviglianoSaluzzoFossano e Bra.

SAN BENIGNO – Corsi gratuiti di formazione all’istituto Cnos Fap

L’istituto Cnos-Fap di San Benigno propone 3 corsi gratuiti aperti alla cittadinanza per permettere l’ingresso nel mondo del lavoro, tra questi ci sono: manutenzione delle aree verdi di 260 ore, lavori forestali e formazione su sistemi Bim.

Di seguito la notizia di Obbiettivo News:

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SAN BENIGNO – L’istituto Cnos Fap di San Benigno ha organizzato una serie di corsi gratuiti, aperti alla cittadinanza, con lo scopo di agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro.

Il primo corso è dedicato alla manutenzione di aree verdi, strutturato in 260 ore, nel corso della quali saranno trattati diversi contenuti: dagli elementi di coltivazione arboree, di progettazione del verde, di fisiologia della piante, di normativa fitosanitaria, di entomologia e patologia, di fitopatologia, di botanica generale e di pedologia ai principi di fisiologia vegetale, di agronomia generale e speciale, alle normative in materia di scarti verdi. Il tutto per un ammontare di 180 ore. Altre ottanta ore saranno dedicate all’ottenimento del patentino fitosanitario (20 ore), del patentino per motosega F1 (8 ore), del patentino per decespugliatori (8 ore) e degli elementi di florovivaismo (44 ore).

Il secondo è introduttivo ai lavori forestali, rivolto a chi non ha mai usato una motosega o la usa occasionalmente, e offrirà nozioni di tecniche e procedure di abbattimento di arbusti e piccoli alberi; norma di sicurezza; depezzatura di legna da ardere; tipologie di macchine; dispositivi di protezione; manutenzione ordinaria e procedure di lavoro.

Un terzo corso, rivolto a diplomati, studenti universitari, laureandi, tecnici e liberi professionisti inseriti nel settore edile, punta a fornire agli utenti la conoscenza degli strumenti e delle procedure per la rappresentazione grafica del progetto architettonico, in modo da metterli nelle condizioni di gestire autonomamente ogni fase progettuale.

L’ultimo progetto è destinato a formare tecnici di sistemi Bim, un software che gestisce in modo differenziato il disegno bidimensionale e tridimensionale, attraverso elementi grafici e oggetti parametrici modificabili a seconda delle diverse esigenze progettuali.

Per informazioni sui corsi è necessario rivolgersi all’istituto, in piazza Guglielmo da Volpiano (mail: info.sanbenigno@cnosfap.net).