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Chi sono i genitori? Formazione e confronto con Amici di Don Bosco

La Voce e il Tempo di questa domenica, 14 giugno, dedica un articolo all’incontro online che si è svolto lo scorso 6 giugno da parte dell’Associazione Amici di Dosco sul tema “Chi sono i genitori?“. Si riporta di seguito l’articolo a cura di F. Bel.

CORRELAZIONI – IL 6 GIUGNO INCONTRO ON LINE DELL’ASSOCIAZIONE IMPEGNATA NELLE ADOZIONI INTERNAZIONALI

Chi sono i genitori?

Formazione e confronto con Amici di Don Bosco

Il bambino e la sua crescita, la sua educazione sono il cuore della missione salesiana: negli oratori, nelle scuole, nei luoghi dove le famiglie sono in difficoltà o non ci sono. Così il campo dell’adozione internazionale è ambito di impegno per chi si ispira al carisma di don Bosco e in particolare dalla seconda metà degli anni ‘80 lo è attraverso l’associazione Amici di Don Bosco.

Se al centro c’è il bambino e la sua crescita, la famiglia che lo accoglie e le sue relazioni, fondamentale è il percorso di formazione e sensibilizzazione, anche in tempo di distanziamento sociale. Così è nata l’idea di mantenere attraverso il web i contatti e gli obiettivi del cammino e l’Associazione ha proposto sabato 6 giugno il primo incontro on line (dopo una puntata ‘zero’ in aprile) di «CorRelazioni», il ciclo di appuntamenti che era previsto in questo anno «per esplorare insieme il mondo delle relazioni che si intrecciano attorno all’adottato». «Abbiamo iniziato», spiegano i referenti dell’associazione, «con la relazione per eccellenza, quella tra genitori e figli. E quando si parla di adozioni le sfumature si fanno più importanti e le figure genitoriali di cui tenere conto aumentano».

Ad aprire la condivisione: Giovanni Berton, Francisca Noha e Aroti Shrimati Bertelli del gruppo di adottati adulti dell’associazione, che hanno focalizzato la riflessione a partire da «quanti e quali» genitori entrano in gioco. «Ci sentiamo dire che genitore è chi cresce, ama, si prende cura. Ma questo esclude un seppur breve tratto della nostra vita che sono le origini», ha sottolineato Aroti.

Ai papà, che tante volte rimangono sullo sfondo, si è dato voce e spazio con l’esperienza di Enzo Alfano, genitore di una ragazza di origini indiane e di un ragazzo di origini filippine, che ha evidenziato come oggi sia impensabile non tenere conto della storia degli adottati: nel 2019, infatti, l’età media dei bambini in adozione internazionale è stata di 6,6 anni e non si può pensare di trascurare una fetta così importante della loro vita.

La ricchezza delle narrazioni condivise sabato scorso è stata anche la varietà delle esperienze riportate. «Mamma io l’ho detto a una sola persona nella mia vita, così come papà», ha detto Giovanni, adottato a pochi mesi.

Mentre Aroti, adottata all’età di 9 anni, ha faticato a riconoscere nelle persone che l’hanno adottata i suoi genitori: non poteva fare finta che tutto fosse immediato e normale, perché sarebbe stato come tradire il suo passato e chiamarli «mamma» e «papà» sarebbe stato come negare una parte di sé di cui conservava un ricordo molto vivo. Quanto è stata inclusa la famiglia d’origine nella loro storia? E come la narrazione del passato delle origini ha influenzato il legame con la famiglia adottiva? A casa di Giovanni è stato molto naturale parlarne («sentivamo di essere un dono l’uno per l’altro»), mentre per Francisca «non parlarne ha facilitato in un primo momento la costruzione di una relazione più intima, più nostra». Ma crescendo ha avvertito una mancanza e il bisogno di colmare dei vuoti.

Per una buona cultura dell’adozione è indispensabile il passaggio da «ti ho amato come se fossi mio figlio a ti ho amato perché sei mio figlio» o meglio ancora con il tempo verbale al presente: «ti amo perché sei mio figlio». Con l’adozione insieme al figlio infatti nascono una mamma e un papà. «Il bambino», sottolineano, «è una risposta nuova a un percorso nuovo. Ed è un percorso che dura tutta la vita».

Infine, si è parlato di due sentimenti molto presenti nel racconto dell’adozione, ovvero la rabbia e a gratitudine. La rabbia verso i genitori biologici per la ferita dell’abbandono e verso i genitori adottivi per i silenzi e i segreti tenuti nascosti. Ma anche la trasformazione di questa rabbia in energia, impulso vitale e comprensione, nella consapevolezza che l’abbandono non è facile neanche per chi lo mette in atto.

Tante condivisioni, domande e risposte che non si possono esaurire in un incontro e per questo il cammino dell’Associazione prosegue (in ottobre con incontri anche in presenza) con la consapevolezza di aver aggiunto, in un sabato pomeriggio, un altro tassello a quello che è il percorso delle famiglie che vivono l’esperienza dell’adozione, mai conclusa «perché l’amore si espande sempre».

Per approfondire le iniziative dell’Associazione: www.amicididonbosco.org

F.BEL.

«TUTTO CONCORRE AL BENE»: programma di incontri on line per le realtà parrocchiali di Piemonte e Valle d’Aosta

Si riporta di seguito l’articolo a cura di don Luca Ramello dedicato al progetto formativo “Tutto concorre al bene” proposto dalla Diocesi di Torino per la Pastorale giovanile del Piemonte e della Valle d’Aosta. A seguire, le informazioni utili e la locandina con il programma.

Il primo incontro formativo online previsto per domani, venerdì 12 giugno 2020, alle ore 21.00, dal tema “questo tempo non sapete valutarlo? (Lc 12,56)” sarà disponibile sulla Pagina Facebook MGS Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania.

Il laborioso e complesso cammino di ripartenza degli Oratori dopo il lungo lockdown per la pandemia da Covid-19, sta giungendo finalmente alle sue battute finali.

Ciò non significa che tutti gli Oratori diocesani e regionali potranno riaprire nell’immediato: alcuni inizieranno le attività estive a partire già dalla prossima settimana, altri dal 22 giugno o nel mese di luglio, molti altri invece riapriranno a settembre. Come si era già precisato nei passati interventi su «La Voce e il Tempo», sono tre i criteri pastorali di fondo per le attività degli Oratori dei prossimi mesi: la modularità circa le attività proposte, la gradualità della riapertura in ragione della preparazione e la differenziazione in relazione alle forze educative disponibili.

Tuttavia – ed è il senso di questa nuova comunicazione – il progetto formativo nato dall’intenso lavoro di queste settimane e dagli incontri con tutto il clero – l’ultimo proprio mercoledì u.s. – non riguarda solo chi farà attività estive ma sarà un’occasione preziosa per tutti gli Oratori che, in questi mesi o in autunno, vorranno riprendere le loro attività pastorali.

È un appello sincero ai parroci, ai preti giovani (ai quali si esprime sincera gratitudine per la pronta collaborazione e la partecipe condivisione) e a tutti i responsabili di Oratorio: il progetto formativo «TUTTO CONCORRE AL BENE» (Rm 8,28), offerto a tutta la nostra Regione Ecclesiastica, Piemonte e Valle D’Aosta, è un’occasione preziosa da non perdere, per poter rimettere in moto i cuori, le menti e le volontà delle nostre comunità educanti.

>>> Leggi tutto l’articolo

PROGETTO FORMATIVO ORATORI ESTIVI 2020

Facendo tesoro del lavoro di queste settimane, degli incontri con tutto il clero e in relazione alla nuova documentazione, è stato preparato un progetto formativo, offerto a tutta la nostra Regione Ecclesiastica, Piemonte e Valle D’Aosta.

È una proposta: molti Oratori stanno già facendo la loro formazione, per cui i moduli qui presentati sono un’opportunità, anche a integrazione dei singoli percorsi.

In allegato la descrizione del progetto e la locandina con il programma dettagliato.

VADEMECUM ORATORI ESTIVI 2020

A partire dai moduli formativi e con il lavoro delle Commissioni, si preparerà un vademecum per la riapertura degli Oratori. Resta ovviamente necessario risolvere un’ampia serie di dubbi e incertezze, per le quali il Tavolo Oratori è continuamente operativo, in stretto contatto con le Istituzioni, tra cui l’avvio dei campi estivi e le attività AGESCI. Su questi aspetti confidiamo di poter avere indicazioni chiare nel più breve tempo possibile.

CONSULENZA E ACCOMPAGNAMENTO

L’Ufficio di Pastorale Giovanile e la NOI TORINO restano a disposizione per chiarimenti, sostegno e accompagnamento dell’avvio delle attività estive, sia dal punto di vista educativo quanto normativo.

Per ulteriori info:

“Formazione, Solidarietà e Prevenzione”: la lettera del Consigliere Generale per la Formazione per affrontare COVID-19

Riportiamo la lettera di don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione, pubblicata dall’agenzia di informazione salesiana ANS sull’emergenza COVID-19.

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In poche settimane la vita di tutti noi è cambiata a causa di un virus che dilaga sempre più velocemente e che, nel mondo, affligge tantissime persone. È un’emergenza globale che sta cambiando le nostre abitudini e che, inevitabilmente, riguarda anche tutti i prenovizi, novizi e salesiani nelle comunità di formazione in Italia. A loro, don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione, ha indirizzato una lettera con alcune raccomandazioni e con l’invito a coltivare la comunione nello spirito “con intensità tanto più grande in questo tempo”.

“Vi scrivo anzitutto per esprimere la vicinanza e solidarietà del Rettor Maggiore, del Consiglio e degli altri confratelli che vivono qui, in condizioni che qualche settimana fa sarebbero state impensabili”, scrive don Coelho, prima di porre l’attenzione sulle misure igieniche che sono state prese nella comunità del “Sacro Cuore” e, indubbiamente, in tutte le case di formazione in Italia: si seguono dei turni, vengono usati ambienti diversi per la preghiera e per i pasti e sono stati installati distributori con liquido igienizzante per le mani.

“Non è un eccesso di prudenza – prosegue don Coelho –. È un dovere di cittadinanza in linea con la Strenna di quest’anno e, ancor più, in solidarietà con lo sforzo immane che si sta facendo nei nostri Paesi per contenere la diffusione del virus”.

Il Consigliere Generale per la Formazione, ricordando che COVID-19 si è diffuso anche all’interno di alcune case di religiose a Roma, contagiando praticamente tutti i membri di quelle comunità, invita quindi alla prudenza, soprattutto per non aggravare un sistema sanitario che si trova già ai limiti delle proprie capacità.

Tuttavia, prosegue la lettera, in questo tempo durante il quale gli spostamenti di tutti sono limitati, la vita comunitaria non deve fermarsi e “la carità e il sostegno reciproco possono trovare nuove forme”.

Don Coelho spiega infatti che nella comunità del Sacro Cuore sono state ideate nuove forme “digitali” per partecipare alla Messa, che ogni giorno viene video-trasmessa via internet, e che viene seguita sia dall’Italia, sia dall’estero.

A conclusione della lettera il Consigliere Generale per la Formazione invita a prepararsi alla Pasqua restando tutti uniti e sostenendosi a vicenda con la preghiera e, soprattutto, vivendo questo tempo come un tempo di “Passione e Resurrezione, unico nel suo genere rispetto a tutti gli anni precedenti”.

 

Il Consiglio Generale è completo: eletti i Consiglieri di Settore e i Consiglieri Regionali

Il Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana ha eletto i nuovi Consiglieri di Settore per la Formazione, la Pastorale Giovanile, la Comunicazione Sociale, le Missioni e l’Economia e i Consiglieri Regionali per il sessennio 2020-2026.

Uno scatto dei capitolari, tra cui l’Ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta don Enrico Stasi, con il nuovo Consigliere della regione Mediterranea, don Juan Carlos Pérez Godoy il nuovo Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio:

Si riportano di seguito gli articoli pubblicati dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

(ANS – Roma)– Formazione, Pastorale Giovanile, Comunicazione Sociale, Missioni ed Economia: il Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana ha provveduto a nominare i Consiglieri di Settore per il sessennio 2020-2026.

Alla Formazione è stato confermato per un secondo sessennio don Ivo Coelho, che ha ricoperto il medesimo incarico nel sessennio 2014-2020. Don Ivo Nicholas Coelho è nato il 15 ottobre 1958 a Mumbai (India). Entrato nel noviziato salesiano di Yercaud nel 1976, ha emesso i primi voti il 24 maggio 1977, nella medesima città, e i voti perpetui esattamente 7 anni dopo a Mumbai. È stato ordinato sacerdote il 27 dicembre 1987 a Panjim. Tra gli incarichi precedenti di maggior rilievo, è stato Ispettore di India-Mumbai (2002-2008) e moderatore al Capitolo Generale 26.

Come Consigliere di Pastorale Giovanile è stato eletto don Miguel Angel García Morcuende, che ha servito presso il medesimo Dicastero tra il 2010 e il 2017, occupandosi del Settore Scuola e Formazione Professionale. Don García Morcuende è nato il 29 settembre 1967 a Madrid (Spagna); ha frequentato il noviziato salesiano a Mohernando, dove ha emesso la prima professione il 16 agosto 1986. I voti perpetui li ha pronunciati ad Arevalo, l’11 giugno 1994; ed è stato ordinato sacerdote il 5 aprile 1997 a Madrid. Prima del suo periodo di servizio a Roma si era già occupato di Pastorale Giovanile presso la sua Ispettoria di origine (2003-2010), l’allora “Spagna-Madrid”.

Alla Comunicazione Sociale è stato eletto don Gildásio Mendes dos Santos, che nello scorso febbraio si era insediato come Superiore dell’Ispettoria salesiana di Brasile-Belo Horizonte (BBH), e che in precedenza era Ispettore di Brasile-Campo Grande (BCG). Nato il 18 marzo 1963 a Conceição do Barra, don Gildásio Mendes dos Santos è entrato nel noviziato salesiano di São Carlos, dove il 6 gennaio 1984 ha emesso i primi voti. A Campo Grande, l’11 febbraio 1990, ha emesso la professione perpetua. Il 12 dicembre di due anni dopo, a Rondonopolis, ha ricevuto l’ordinazione presbiterale. Ha maturato la sua competenza nel settore nel servizio come Delegato ispettoriale per la Comunicazione Sociale (2004-2005 e poi 2009-2015) nell’Ispettoria BCG.

Per le Missioni salesiane è stato eletto don Alfred Maravilla, attualmente Superiore della Visitatoria di Papua Nuova Guinea-Isole Salomone (PGS). Alfred Maravilla è nato a Silay City, Negros Occidental, nelle Filippine, il 31 luglio del 1962. Dopo aver svolto il Noviziato a Canlubang, è partito missionario in Papua Nuova Guinea, dove il 24 marzo 1988, a Gabutu, ha emesso i voti perpetui. Dopo aver studiato Teologia a Cremisan, in Israele, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nella sua città natale, il 15 agosto 1992. Anche per lui si tratta di un ritorno in un Dicastero in cui ha già collaborato: dal 2008 al 2017 è stato a Roma, occupandosi in particolare della formazione e dell’accompagnamento dei missionari.

Infine, come Economo Generale è stato confermato il sig. Jean Paul Muller, salesiano coadiutore, che ha assunto tale incarico il 27 gennaio 2011 – quando venne nominato dall’allora Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez – e che era stato confermato Economo anche dal Capitolo Generale 27°. Nato il 13 Ottobre 1957 a Grevenmacher, in Lussemburgo, il 16 agosto 1978 è entrato nel noviziato di Jünkerath, dove ha emesso la prima professione salesiana il 15 agosto dell’anno successivo e quella perpetua il 15 agosto 1984. Ha partecipato ai Capitoli Generali 23, 24 e 26 ed ha fatto parte della Commissione pre-capitolare per il CG27.

(ANS – Roma) – Il Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana ha eletto anche i sette nuovi Consiglieri regionali. In questo modo la squadra di lavoro che affiancherà il Rettor Maggiore per il sessennio 2020-2026 è al completo.

Per la regione Africa-Madagascar è stato eletto don Alphonse Owoudou, finora Superiore della Visitatoria Africa Tropicale Equatoriale (ATE). Don Owoudou è nato a Ebolowa (Camerun), il 30 aprile 1969; ha svolto il noviziato a Lomé (Togo) tra il 1989 e il 1990; ha emesso i voti perpetui il 9 agosto 1997 a Yaoundé (Camerun), dove poi è stato ordinato sacerdote l’11 luglio 1999. È stato Preside del Post-Noviziato di Lomé (2011-2015) e Preside dell’istituto salesiano di Yaoundé e ha conseguito un Dottorato in Psicologia presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma.

Per la regione America Cono Sud il prescelto è don Gabriel Romero, finora Ispettore dell’Argentina Nord (ARN). Don Gabriel Romero è nato il 10 settembre del 1971 a San Miguel de Tucumán (Argentina). Ha frequentato il noviziato a La Plata professando come salesiano il 31 gennaio 1991. La sua professione perpetua è stata fatta il 5 ottobre del 1996 e l’ordinazione sacerdotale l’ha ricevuta a Cordoba, l’11 dicembre del 1999. È professore di Filosofia e Scienze dell’Educazione, con indirizzo in Pastorale Giovanile, e ha partecipato anche al Capitolo Generale 27°.

Per la regione Asia Sud i Capitolari hanno designato don Michael Biju, finora Consigliere dell’Ispettoria di India-Guwahati. Don Biju è nato il 20 maggio 1970 a Idukki (India), ha frequentato il noviziato a Shillong, emettendo i primi voti il 20 marzo 1988; i vori perpetui li ha pronunciati il 24 maggio 1996, sempre a Shillong, ed è stato ordinato sacerdote il 30 luglio del 2000 a Moolamattam. Ha conseguito un Dottorato in teologia Morale e un Master in Bioetica e dal 2011 al 2017 è stato Preside scolastico dello Studentato Teologico Salesiano “Ratisbonne” di Gerusalemme.

Per la regione Asia Est ad essere eletto è stato don Giuseppe Nguyen Thinh Phuoc, attualmente in servizio presso il Dicastero per le Missioni. Nato il 2 novembre 1955, a Quang Ngai (Vietnam), ha svolto il noviziato a Tram Hanh, concluso con la prima professione nel 15 agosto del 1974. Ha emesso i voti perpetui a Dalat il 15 agosto 1980 ed è stato ordinato presbitero il 9 settembre 1995 a Fountain Valley (Stati Uniti). Per la sua Ispettoria d’origine è stato Consigliere e Delegato per la Formazione.

Per la regione Europa Centro e Nord è stato eletto don Roman Jachimowicz, che finora ricopriva l’incarico di Superiore dell’Ispettoria di Polonia-Piła (PLN). Don Jachimowicz è nato il 13 novembre 1967 a Gorzów Wlkp (Polonia), ha svolto il noviziato a Swobnica, ha emesso la prima professione il 22 agosto 1987 e quella perpetua il 31 luglio 1993 a Rumia; è stato ordinato sacerdote il 25 maggio 1995 a Lad. Sa parlare anche il tedesco e il russo e per l’Ispettoria “Sant’Adalberto” della Polonia è stato anche Delegato per gli Exallievi.

Per la regione Interamerica il nuovo Consigliere sarà don Hugo Orozco Sánchez, che fino ad oggi era Ispettore di Messico-Guadalajara. Nato il 30 Giugno 1968 a San Luis de Potosí (Messico), ha svolto il noviziato a Chula-Vista, ha emesso i suoi primi voti il 16 agosto 1989 a Tlaquepaque e quelli perpetui, il 10 settembre 1995, sempre a Tlaquepaque. L’ordinazione sacerdotale l’ha ricevuta a San Pedro de Tlaquepaque, il 15 marzo 1997. Prima di essere nominato Superiore, per l’Ispettoria MEG aveva anche servito come Delegato di Pastorale Giovanile e Formazione.

Infine, per la regione Mediterranea, in sostituzione di don Stefano Martoglio, eletto Vicario del Rettor Maggiore, è stato scelto don Juan Carlos Pérez Godoy, Superiore uscente dell’Ispettoria salesiana di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM). Don Pérez Godoy è nato il 5 novembre 1959 a Burguillos, ha fatto la sua prima professione religiosa l’8 settembre 1978, ha emesso la professione perpetua il 15 agosto 1984 ed è stato ordinato sacerdote il 5 giugno 1987. Prima di servire l’Ispettoria SSM, nella vecchia Ispettoria di Siviglia era stato Delegato di Pastorale Giovanile, Vicario e Ispettore. Laureato in Scienze Ecclesiastiche, ha un Diploma in Magistero e Catechetica e in Pastorale Giovanile.

CFP Bra: Corso di formazione per gli operatori dei Cfp dell’area Cuneese

La scorsa settimana presso il CFP di Bra, si è tenuti il quarto appuntamento del corso per i formatori dell’area cuneese. Tema dell’incontro, l’accompagnamento di ambiente e personale, per rendere sempre più abili gli operatori del Cnos-Fap nelle relazioni con i giovani. A guidare la giornata di formazione, don Luca Barone, direttore dell’Istituto salesiano Rebaudengo di Torino. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

Concluso a Bra il corso di formazione salesiana per gli operatori dei Cfp dell’area Cuneese

Don Luca Barone, direttore dell’Istituto salesiano Rebaudengo di Torino, ha tenuto al Cfp di Bra il quarto incontro di formazione sul “modello della salesianità” voluta da don Bosco, rivolto a circa 40 formatrici e formatori dell’area vasta di Cuneo, assunti in questi ultimi anni. Tema dell’incontro l’accompagnamento di ambiente e personale, per rendere sempre più abili gli operatori del Cnos-Fap nelle relazioni, sempre più complesse, con i giovani che Don Bosco manda copiosamente nei nostri Cfp. Dopo due sessioni mattutine, la pausa pranzo con specialità della casa preparate dai nostri giovani allievi del corso di panetteria/pasticceria/pizzeria e poi ancora un paio di sessioni di lavoro pomeridiano. Un percorso che si è avviato 2 anni fa e che ha accompagnato i formatori ad avere sempre più consapevolezza della bontà del metodo salesiano inventato dal nostro Fondatore.

Salesiani Michele Rua: Una “rete” chiamata Oratorio

L’Oratorio Salesiano Michele Rua segnala per giovedì 20 febbraio alle ore 21.00 l’incontro dedicato al percorso di formazione intrapreso come Comunità Educativa Pastorale. Interviene don Claudio Belfiore, direttore Istituto Internazionale Edoardo Agnelli. Percorso che, in questi anni in cui l’Opera sta riscoprendo la sua vocazione e la sua presenza sul territorio, vuole sottolineare i tratti comuni dei molteplici servizi offerti, attraverso un cammino di condivisione, di formazione, di motivazione.

Giornata di formazione Scuole Salesiana ICP con il prof. Johnny Dotti

Il 24 gennaio scorso, nella ricorrenza di San Francesco di Sales, si è tenuta a Valdocco la giornata di formazione per tutti i presidi, vicepresidi e coordinatori di classe delle scuole salesiane del Piemonte e della Valle d’Aosta.

L’incontro ha avuto inizio presso la Sala Sangalli con il benvenuto a tutti i partecipanti da parte dell’Ispettore don Enrico Stasi.

Siamo qui per vivere un momento di convivenza e di famiglia per le scuole dell’Ispettoria. È, infatti, importante avere un orizzonte e uno sguardo che superi la didattica e la realtà delle nostre scuole. Dobbiamo avere uno sguardo sui ragazzi a partire da ciò che Don Bosco ci ha lasciato. Ci sono due cose legate a Don Bosco, che a sua volta si è ispirato a San Francesco di Sales, che vorrei sottolineare. Cosa trasmetteva Don Bosco? Come prima cosa: la gioia e l’allegria. Egli trovava le sue delizie nello stare con i più miserabili. Inoltre, Don Bosco trasmetteva l’amore; guardava i ragazzi dicendo loro “tu sei importante per me, non perché hai dei meriti speciali”. Questo è quello che spero che Don Bosco possa continuare a trasmetterci oggi.

(Don Enrico Stasi)

Come relatore del convegno, il prof. Johnny Dotti, imprenditore sociale, pedagogista e docente dell’Università Cattolica di Milano, il quale ha introdotto l’incontro  rispondendo a 3 domande principali che hanno riguardato la figura del coordinatore all’interno della scuola come riferimento non solo per i ragazzi ma anche nei rapporti tra la scuola e la famiglia, in un lavoro sinergico; il ruolo della scuola salesiana oggi; le priorità educative per il futuro dei ragazzi e le modalità più vincenti nella relazione educativa oggi.

Don Bosco ha creato congregazioni, non aggregazioni. Questa tensione a congregare cosa vuol dire oggi? Don Bosco faceva le cose con i ragazzi, non solo per i ragazzi. La domanda è: ci accontentiamo delle forme che lo stato ci ha passato? La forma di condivisione del potere è tutta lì? Cosa autorizzate voi? Che autori state generando? Che azioni autoriali realizzate? Non è possibile che un ragazzino percepisca di entrare nell’età adulta dopo i 25 anni. Vuol dire che la scuola ha dei problemi. Produciamo dei cadaveri. La macchina istituzionale fa delle esperienze di responsabilità? È la nostra esperienza che dà forma alle istituzioni. L’educare salesiano deve alimentare questa generazione di senso e di significato.

(Prof. Johnny Dotti)

L’ultima parte dell’incontro con il prof. Dotti è stata dedicata alle domande da parte dei partecipanti presenti.

La giornata si è poi conclusa con la preghiera del vespro nella chiesa di San Francesco di Sales e l’apericena a buffet.

Formazione congiunta SDB ed Educatori: “I giovani alla luce dello sguardo di don Bosco”

Nella giornata di ieri, lunedì 20 gennaio, si è svolto il secondo incontro dedicato al percorso di formazione congiunta tra salesiani ed educatori a Valdocco. La prima parte dell’incontro ha riguardato la relazione sul tema “I giovani alla luce dello sguardo di don Bosco” a cura di don Mario Fissore, Vicario parrocchiale presso la Chiesa Santi Pietro e Paolo, il quale ha esposto l’argomento partendo da ciò che Don Bosco racconta della sua giovinezza e adolescenza.

La comprensione di fede dei propri anni giovanili, l’esperienza pastorale nella Torino dell’Ottocento, l’approfondimento di operette di spiritualità giovanile hanno infatti portato in don Bosco a radicare  la certezza che i giovani godessero di una speciale predilezione da parte di Dio.

La seconda parte del percorso di formazione ha riguardato invece la testimonianza di don Pier Jabloyan, direttore della Casa Salesiana di Aleppo che si trova nella zona ovest della città.  Don Pier ha esposto in questo modo l’importante ruolo che ha avuto l’oratorio salesiano di Aleppo  nell’accogliere i giovani della città anche durante la situazione devastante della guerra che ha lasciato tracce indelebili nel tessuto cittadino che sta cercando di risollevarsi con coraggio  e tenacia:

Pensando che la guerra finisse da li a poco, avevamo deciso di chiudere l’Oratorio. Vedendo però che la situazione non cambiava, abbiamo voluto riprendere le attività con coraggio, aprendo le porte ai giovani.

Non abbiamo fatto cose straordinarie, ma cose normali, che durante una guerra diventano però straordinarie!

Per questo lo spirito di Don Bosco per noi che viviamo per la prima volta una guerra ha significato testimoniare una vita gioiosa.

Il prossimo appuntamento per la Formazione congiunta SDB ed Educatori è previsto per di Mercoledì 1° aprile sul tema “Educare come avventura di casa e di famiglia”.

CNOS-FAP Piemonte: La Formazione Continua Individuale

La Regione Piemonte, con il contributo del Fondo Sociale Europeo, investe sulla formazione dei lavoratori occupati per l’aggiornamento, la qualificazione e riqualificazione delle competenze professionali degli stessi, al fine di mantenere i livelli occupazionali e permettere la mobilità professionale dei lavoratori.

A tale scopo, i 13 Centri di Formazione Professionale Salesiani presenti sul territorio offrono Corsi di Formazione Continua Individuale (F.C.I.) per i lavoratori occupati e le imprese interessate.

La richiesta può essere effettuata su iniziativa del lavoratore, domiciliato in Piemonte che individualmente vuol seguire un corso di formazione professionale per aggiornarsi e/o riqualificarsi, oppure da un’azienda localizzata nel territorio regionale che intende formare i propri addetti o il titolare stesso.

  • Come funziona il voucher individuale

    1. offre la possibilità di partecipare ad uno o più corsi;
    2. possono essere assegnati voucher formativi,  fino ad un valore complessivo di € 3.000,00 pro-capite per un triennio; il calcolo di tale limite decorre, per chi ne ha già usufruito, dalle assegnazioni di Regione e di Città Metropolitana di Torino, sia di voucher aziendali che individuali, sul precedente Catalogo 17-18  e, per i nuovi richiedenti , dal vigente catalogo 19-21;
    3. la Regione copre il 70% del costo del corso, la restante parte pari al 30% è carico del lavoratore;
    4. in caso di ISEE pari od inferiore a € 10.000,00 la Regione Piemonte copre il 100% del  costo totale del corso.
  • Come funziona il voucher aziendale

  1. offre la possibilità di partecipare ad uno o più corsi;
  2. l’importo messo a disposizione pro-capite per l’assegnazione di voucher ammonta a € 3.000,00 nel triennio; il calcolo di tale limite decorre, per chi ne ha già usufruito, dalle assegnazioni di Regione e di Città Metropolitana di Torino, sia di voucher aziendali che individuali sul precedente Catalogo 17-18  e, per i nuovi richiedenti , dal vigente catalogo 19-21;
  3. il voucher copre una quota del costo del corso, la restante parte è a carico dell’impresa
  4. come previsto dalla normativa relativa agli Aiuti di Stato, la quota di co-finanziamento a carico dell’impresa dipende dalla dimensione dell’azienda:  va da un minimo del 30% per le piccole e micro imprese ad un massimo del 50% per le grandi imprese

Open Night con Escape Room – Collegio don Bosco Borgomanero

Venerdì 17 gennaio 2020 il Collegio don Bosco apre le porte del Liceo Classico, Liceo delle Scienze Umane e Scuola media a partire dalle ore 20.30 per accogliere famiglie e studenti interessati all’offerta formativa.
In occasione della Notte Nazionale del Liceo Classico, inoltre, è stata organizzata la prima Escape Room didattica.

Si riporta di seguito il programma dell’evento.

Programma:

Ore 20:30
Accoglienza e registrazione.

Ore 20:45
Presentazione Scuole don Bosco.

Ore 21:00
Presentazione della prima Escape room del Liceo Classico.

Ore 21:00
Presentazione indirizzo logico matematico del liceo Classico e indirizzi Gusto e Innovazione del Liceo Economico Sociale.

Ore 21:15
Presentazione Scuola Media.

Per chi non lo sapesse, una escape room è un gioco composto da una serie di enigmi e quesiti di logica che i partecipanti (di solito una squadra tra le 2-8 persone) dovranno risolvere per uscire dalla stanza in cui si è chiusi.

Chi avrà modo di partecipare si dovrà “scontrare” con una conoscenza globale e trasversale, dalla matematica alla storia, dalla filosofia al greco, per passare anche dall’inglese. In poche parole, quello che cerchiamo di offrire ai nostri studenti ogni giorni in classe.