Articoli

TO Agnelli: raccolta per «C’entro Anch’io»

Si riporta la notizia proveniente da “La Voce e il Tempo”settimanale, n.15, domenica 17 aprile – relativa alla campagna di raccolta fondi organizzata dall’Istituto internazionale Edoardo Agnelli di Torino dal titolo: “C’entro Anch’io” che mira alla ristrutturazione del Salone delle Feste “creando così uno spazio dove coltivare i talenti musicali (e non solo) dei nostri studenti”.

L’Istituto internazionale Edoardo Agnelli di Torino (corso Unione Sovietica 312) ha lanciato la campagna di raccolta fondi «C’entro Anch’io» per la ristrutturazione del Salone delle Feste che diventerà uno spazio dove gli studenti potranno coltivare i propri talenti musicali (e non solo).

«Il Salone», spiegano i responsabili del progetto, «è essenziale per lo svolgimento di attività aggregative, laboratori formativi con le aziende partner dell’Istituto ed eventi culturali che coinvolgono le famiglie e il territorio». Il Salone ad oggi non è utilizzabile tutto l’anno in quanto l’impianto di riscaldamento è inadeguato alla dimensione e rumoroso; mancano arredi essenziali (tavoli e sedie); c’è una pessima acustica; mancano impianti luci e audio adatti a concerti, spettacoli, convegni; c’è necessità di una ritinteggiata e di un tocco di colore.

La campagna «C’entro Anch’io» mira a trovare le risorse necessarie per installare un nuovo impianto di riscaldamento efficiente e silenzioso, che consentirà agli studenti di utilizzare la sala per le prove e i concerti, allestire il locale con tavoli, sedie e nuovi arredi che permetteranno di accogliere il pubblico, realizzare laboratori e corsi di formazione. Un progetto dunque per «far rivivere» il Salone delle Feste, luogo simbolico sia per i ragazzi che per l’intera comunità dell’Agnelli.

S.D.L.

È possibile effettuare una donazione tramite bonifico, Iban IT69O0306909606100000116216 con causale: «C’entro Anch’io» oppure tramite Satispay o Rete del dono al seguente link:

Agnelli: intervista al giovane scalatore Federico Tommasi su TV2000

Federico Tomasi, alunno della 2°A della scuola media salesiana dell’Istituto internazionale Edoardo Agnelli di Torino, è stato intervistato su TV2000 a “L’ora solare” come il più giovane scalatore italiano che a soli 11 anni è riuscito a raggiungere la vetta del Monte Cervino.

Di seguito l’articolo dell’ Agnelli.

***

Federico Tomasi, 11 anni, è il più giovane bambino italiano a scalare la vetta del Cervino. Condividiamo l’intervista a “A L’ora Solare” su TV2000, accompagnato dal papà Fabio Tomasi che ha compiuto insieme al figlio la seconda scalata, quella sul Monviso.

Accompagnato da Matteo Faletti, guida alpina del Trentino, è partito il 14 agosto alle 8,30 da Plan Maison, nel comune di Valtournenche in Valle d’Aosta, a 2.561 metri di quota, ha dormito alla Capanna Carrel a 3.835 metri dove è arrivato in quattro ore, e poi è ripartito il 15 agosto alle 3, con freddo e buio, alla volta della cima a 4.478 metri. In quattro ore ha scalato il Cervino dal versante italiano!

Agnelli: don Claudio Ghione a S. Giovanni Bosco

In occasione della Santa Messa di domenica 12 settembre è stato accolto, come undicesimo parroco della comunità salesiana dell’Agnelli, don Claudio Ghione. A seguire l’articolo di Marco di Gennaro de La Voce e il Tempo.

Domenica 12 settembre giornata di festa per la parrocchia San Giovanni Bosco di Torino affidata ai Salesiani. Durante la funzione vespertina, la comunità di Via Sarpi ha accolto don Claudio Ghione come suo undicesimo parroco. Torinese, cresciuto all’oratorio salesiano del San Paolo, succede al confratello salesiano don Gianmarco Pernice (sdb) nella guida della parrocchia e dell’oratorio. La solenne celebrazione è iniziata con la presentazione del presbitero da parte del Vicario episcopale per la città di Torino don Nino Olivero seguita dalla lettura del decreto di nomina da parte del direttore dell’Agnelli don Claudio Belfiore. Nell’omelia il nuovo pastore ha ripreso alcune tematiche presenti nelle letture proponendo i fedeli di «guardare alla croce di Cristo come fondamento della Chiesa e di considerare la missione di un parroco come un’esperienza di sacrificio e spoliazione a favore della comunità». Al termine della Messa il vicario ispettoriale don Michele Molinar ha invitato don Ghione a creare armonia all’interno della famiglia parrocchiale, proprio come si comporta un valido direttore d’orchestra con l’ensemble strumentale che deve dirigere. Il Consiglio pastorale ha espresso il suo benvenuto paragonando la vita della comunità parrocchiale ad una fiamma che il pastore deve accogliere, custodire, alimentare, difendere e, a sua volta, trasmettere al successore secondo la tradizione della Chiesa e della congregazione salesiana. Marco DI GENNARO

La Voce e il Tempo – 19 settembre 2021 – Marco di Gennaro

All’Agnelli termina l’oratorio estivo 2021

Dal sito dell’oratorio Agnelli.

L’Oratorio don Bosco – Agnelli a Mirafiori, termina le attività estive anche per quest’anno. Per ben sette settimane (dal 14 giugno al 30 luglio), gli animatori hanno dato vita ad una nuova avventura in un meraviglioso viaggio di sette tappe tra personaggi iconici e curiosi arazzi colorati: il tema si basava sul sussidio “IntesSi la Vita” prodotto dal centro salesiano di Nave (Brescia), abbiamo una vita sola e dobbiamo trasformarla in un capolavoro. Il programma della settimana era molto articolato, cadenzato da giochi organizzati, momenti formativi, sfide sportive, musica e canti, gite in piscina in splendidi parchi acquatici.

Anche quest’anno sono state numerose le iscrizioni e non tutte le domande sono state accolte a causa del contingentamento per il Covid-19. Pandemia che ha visto uno staff preparato con un ciclo di formazione dedicato sia sul Covid-19 sia sulle varie tematiche dell’animazione.

I ragazzi hanno quindi vissuto in prima persona nuove amicizie e costruttive esperienze scoprendo, giorno dopo giorno, questo cammino che non solo è stato caratterizzato da tanto divertimento ma li ha fatti crescere.

Da sottolineare l’iniziativa “La bella stagione” sostenuta dalla Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Fondazione Abbonamento Musei, tramite cui l’Oratorio ha potuto offrire gratuitamente l’opportunità di visitare musei, luoghi ed esperienze nella nostra città, da Palazzo Reale al Museo Egizio, il borgo medioevale e il Migrantour, un viaggio dentro Porta Palazzo e la storia dei migranti.

Per don Gianmarco Pernice è stata l’ottava estate in questi cortili l’ultima all’Agnelli: a settembre si trasferirà nell’opera salesiana di San Salvario e sarà impegnato in due oratori, l’educativa di strada e la comunità per minori stranieri non accompagnati.

Abbiamo vissuto un’esperienza nuova, simile all’anno scorso, ma certamente diversa dalle precedenti: la pandemia ha sicuramente limitato nei numeri e nelle attività possibili. Certo, abbiamo giocato e affrontato questa esperienza di vita con coloratissime mascherine e tanti sorrisi, disinfettando persino l’ultima pallina da ping pong e trovando nel gel igienizzante un animatore in più. Non ci siamo mai tirati indietro, anzi, certe difficoltà ci hanno fatto crescere tanto! Un enorme ringraziamento va agli animatori volontari che con passione, dedizione e tanta professionalità hanno saputo trasformare una semplice estate in un meravigliosa avventura formativa che siamo sicuri, rimarrà scolpita in modo indelebile nei cuori dei nostri amati ragazzi”.

 

L’ambizioso progetto di rinnovo all’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli – Corriere della Sera

Il Corriere della Sera, all’interno del dibattito sui fondi per le scuole e gli istituti paritari, riporta l’evento svoltosi ieri all’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di TorinoInsieme costruiamo Futuro“. Di seguito l’articolo a cura di Chiara Sandrucci.

La Regione: una parte dei fondi per le scuole agli istituti paritari per la liberà educativa
Il governatore Cirio: «Non chiamatele private, sono pubbliche come le statali»

«Non chiamatele scuole private, le paritarie sono scuole pubbliche come le statali». Con questa premessa, il presidente della Regione Alberto Cirio ieri ha tenuto a battesimo il «tavolo regionale permanente sulla scuola paritaria».

Una sede di confronto, con riunioni ogni 3 mesi per concertare obiettivi e strategie, mai istituita prima in Piemonte. «L’insediamento del tavolo è un momento storico nella vita di questa regione – ha sottolineato Cirio -. In questo modo riconosciamo il valore fondamentale della libertà della scelta educativa, una libertà a 360° che permetta alle famiglie di decidere come educare i figli».

Il tavolo consolida il rapporto con le paritarie, 699 istituti per la maggior parte di ispirazione cattolica in Piemonte, più di 5 mila docenti e oltre 50 mila studenti, in vista dei fondi in arrivo per la ripartenza. «È fondamentale che una parte delle risorse che verranno stanziate per il mondo della scuola veda tra i beneficiari la scuola pubblica paritaria: è un interesse generale che ci spinge ad investire in questa direzione», ha dichiarato Cirio presentando il nuovo tavolo insieme all’assessore all’Istruzione Elena Chiorino e al docente Giuseppe Parisi rappresentante della Fidae, Federazione di scuole cattoliche primarie e secondarie. Una scelta destinata a sollevare polemiche, come già avvenuto con i 250 milioni di euro presenti nel Recovery Piemonte per rendere «smart» le scuole paritarie. Il gruppo piemontese di «Azione», il partito di Carlo Calenda, lo ha definito «un regalo inaccettabile agli “imprenditori dell’educazione” per risistemare edifici di proprietà privata».

Questione che si va ad aggiungere all’annosa questione dei fondi regionali per i «voucher scuola», da sempre in parte destinati a sostenere le famiglie nel pagamento delle rette alle paritarie. Tra queste scuole a Torino c’è l’Istituto Agnelli dei Salesiani, che giusto ieri ha presentato un ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’Istituto tecnico tecnologico. I lavori partiranno il 24 maggio per concludersi a fine agosto 2021 e saranno in parte finanziati dalla Fondazione Agnelli.

«Come scuola paritaria non abbiamo accesso ai fondi per l’edilizia scolastica destinati alle statali», ha sottolineato il direttore don Claudio Belfiore, che sta facendo dell’innovazione didattica la sua missione all’insegna di intelligenza artificiale, realtà virtuale, industria 4.0, sostenibilità energetica. Il prossimo anno nel quadro orario settimanale verrà inserita un’intera giornata dedicata ai laboratori, dalle 9 alle 16,30, e debutta il nuovo indirizzo in Energia.

Alla presentazione del progetto è intervenuto anche Mauro Berruto, già allenatore della nazionale di pallavolo, possibile candidato sindaco di Torino per il centrosinistra. È stato lui a spiegare il senso delle tre parole «Insieme costruiamo futuro», titolo dell’evento.

Istituto Internazionale Edoardo Agnelli: l’evento “Insieme costruiamo futuro”

Nella giornata di oggi, 27 aprile si è tenuto l’evento “Insieme costruiamo futuro” dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino. Grazie all’incontro svoltosi in Aula Magna con ospiti e invitati di rilievo, è stato presentato l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’ITT che prenderà ufficialmente inizio il prossimo 24 maggio (Festa di Maria Ausiliatrice).

Intelligenza artificiale, realtà virtuale, industria 4.0, sostenibilità energetica: l’Istituto Edoardo Agnelli continua a formare eccellenze, con uno sguardo aperto al futuro e all’innovazione. Animata da questa vocazione educativa, l’Opera salesiana ha scelto di investire in nuovi ambienti. Tale progetto ha trovato il favore di partner significativi, quali la Fondazione Agnelli che ha stanziato un generoso contributo.

L’appuntamento ha avuto inizio con i saluti di rito da parte del Direttore dell’Opera don Claudio Belfiore il quale ha riportato le parole del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Fabrizio Manca, che per cause di forza maggiore non ha potuto partecipare all’evento, lasciando tuttavia un pensiero per l’iniziativa.

Alfredo Trentalange, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, è stato il moderatore dell’evento.

Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli ha dato il suo contributo da remoto spiegando che la fondazione esiste da più di 50 anni e l’investimento fatto ha come obbiettivo quello di contribuire al progresso.

Tra i contenuti mandati in onda durante l’incontro, quelli di Mauro Berruto, già Allenatore della Nazionale di pallavolo e precedente Amministratore delegato della Scuola Holden:

Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è la bellezza e la forza della parola INSIEME. Come dice anche Papa Francesco “Nessuno si salva da solo”. Questa parola mi fa pensare alla poesia di un grandissimo sportivo Muhammad Ali, che recita “Me, We” ovvero “Io, Noi”. Queste due parole si riflettono l’una con l’altra. Se c’è qualcosa che riguarda il singolo questa si specchia in qualcosa che riguarda l’identità collettiva. L’Io mette a disposizione tutto ciò che ha e la collettività, noi, si nutre di ciò. Questo ci fa capire che la parola chiave fondamentale è INSIEME.

Nei suoi filmati, Berruto, ha trattato tre parole-chiave: INSIEME, COSTRUIAMO e FUTURO.

Secondo Stefano Molina, Responsabile Area Scuola e Università dell’Unione Industriale Torino, ai ragazzi non bisogna più chiedere “Che lavoro volete fare da grandi?” ma a questa nuove generazione va chiesto “Quali lavori volete fare da grandi?”. Questo perchè, al giorno d’oggi, viste le nuove tecnologie bisogna essere versatili, e siccome il futuro è incerto si ha la necessità di creare un’alleanza tra scuola e lavoro.

Successivamente, il Team di allievi dell’Istituto Tecnico Tecnologico dell’Edoardo Agnelli ha presentato due progetti: la  casa domotica e la serra.

Secondo Giovanni Bosco, Preside dell’Istituto Tecnico Tecnologico e del Liceo Scientifico dell’Edoardo Agnelli, le attività di laboratorio sono fondamentali poichè suscitano, da parte degli studenti, interesse e voglia di approfondimento delle competenze, questo grazie agli ambienti adatti e ai docenti formati e sempre aggiornati.

Don Claudio Belfiore ha poi concluso l’incontro affermando che tra l’attenersi alle norme o innovare, l’Agnelli ha scelto di innovare, creando degli ambienti confortevoli e piacevoli. Il cuore dell’innovazione ha inizio il 24 maggio con 7 nuovi laboratori, più uno spazio generale.

Mai come oggi, noi, insieme costruiamo futuro!

Istituto Internazionale Edoardo Agnelli: “Insieme costruiamo futuro”

Si riporta di seguito il Comunicato Stampa dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino relativo all’evento “Insieme costruiamo futuro” che si terrà martedì 27 aprile 2021, alle ore 11:30, presso l’Aula Magna dell’Istituto e che sarà fruibile in diretta streaming sul Canale YouTube dell’Istituto. L’appuntamento sarà occasione per presentare l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’ITT. Riportiamo al fondo anche il contest lanciato dall’Istituto “#2021agnelli: school memories – insieme costruiamo futuro”.

BROCHURE LAVORI ITT

– Comunicato Stampa –

“Insieme costruiamo futuro”
per una scuola più innovativa, sicura e sostenibile

Martedì 27 aprile 2021

L’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli è lieto di annunciare l’evento “Insieme costruiamo futuro” che si terrà martedì 27 aprile 2021 alle ore 11:30, presso l’Aula Magna della Scuola e fruibile in diretta streaming sul Canale YouTube dell’Istituto.

L’appuntamento sarà l’occasione per presentare l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’Istituto Tecnico Tecnologico, che prenderà ufficialmente inizio il prossimo 24 maggio (Festa di Maria Ausiliatrice) e che si concluderà a fine agosto 2021.

Intelligenza artificiale, realtà virtuale, industria 4.0, sostenibilità energetica: l’Istituto Edoardo Agnelli continua a formare eccellenze, con uno sguardo aperto al futuro e all’innovazione. Animata da questa vocazione educativa, l’Opera salesiana ha scelto di investire in nuovi ambienti. Tale progetto ha trovato il favore di partner significativi, quali la Fondazione Agnelli che ha stanziato un generoso contributo.

Interverranno all’evento:

Fabrizio Manca, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte

Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli

Stefano Molina, Responsabile Area Scuola e Università dell’Unione Industriale Torino

Mauro Berruto, già Allenatore della Nazionale di pallavolo e precedente Amministratore delegato della Scuola Holden

Alfredo Trentalange, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri

Giovanni Bosco, Preside dell’Istituto Tecnico Tecnologico e del Liceo Scientifico dell’Edoardo Agnelli

Team di allievi dell’Istituto Tecnico Tecnologico dell’Edoardo Agnelli

Con la partecipazione di Aziende partner nei percorsi di professionalizzazione degli studenti

«Siamo felici di presentare questo progetto in una fase storica così delicata: allestiremo per i ragazzi tre nuove aule, sette laboratori rinnovati e un hub per la creatività, nell’ambito di una domotica maggiormente sicura e sostenibile. La formazione integrale del giovane, l’innovazione della didattica, l’alleanza e la condivisione con le aziende del territorio sono nel DNA dell’Agnelli fin dalla sua nascita», così commenta don Claudio Belfiore, Direttore dell’Opera salesiana.

CONTEST – In occasione della presentazione dei lavori per i nuovi laboratori dell’Istituto Tecnico, lanciamo il contest “#2021agnelli: school memories – insieme costruiamo futuro”, uno spazio interamente dedicato ai nostri ex allievi, un’occasione per condividere i ricordi del proprio periodo scolastico. Attraverso fotografie e brevi pensieri tutti gli ex allievi sono invitati a rispondere a questa domanda: in che modo gli anni passati tra i banchi dell’Agnelli ti hanno aiutato a costruire il tuo futuro?
Per partecipare al contest sarà sufficiente postare sui propri profili social un testo o un’immagine legati al tema del contest usando gli hashtag #2021agnelli e #InsiemeCostruiamoFuturo. In alternativa si può inviare una email all’indirizzo 2021agnelli@istitutoagnelli.it entro il 27 aprile 2021 con in allegato l’immagine scelta e qualche riga di accompagnamento.
Le testimonianze più significative saranno pubblicate sui canali della scuola.

Istituto tecnico tecnologico Edoardo Agnelli: i robot dell’industria del futuro

L’Istituto Tecnico Tecnologico Edoardo Agnelli di Torino continua a investire sul futuro con l’istituzione di un nuovo percorso teorico-pratico di robotica industriale e collaborativa. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

L’idea è nata da un’intuizione del dipartimento di Meccatronica ed è subito stata condivisa con entusiasmo dal preside Giovanni Bosco e dal direttore don Claudio Belfiore. L’obiettivo ambizioso è quello di formare al meglio gli studenti, prossimi attori dell’Industria 4.0, in modo che possano vantare competenze uniche spendibili nel mondo del lavoro, come la progettazione, la programmazione e la simulazione di una stazione di robotica, oppure l’implementazione dei concetti di Digital ManufacturingDigital Twin e Industry 4.0. 

Questo percorso, offerto da pochissime scuole a livello italiano, rientra all’interno dell’indirizzo di Meccatronica e vanta la prestigiosa collaborazione con l’innovativa società multinazionale ABB, una delle migliori aziende tecnologiche a livello globale, che lavora a stretto contatto con clienti di utility, industrie, trasporti e infrastrutture in circa 100 Paesi. 

Per due ore a settimana, da adesso alla fine dell’anno i ragazzi di terza e quarta meccatronica si metteranno alla prova in questo percorso insieme al prof. Mario Moccia. Verrà privilegiato l’approccio metodologico learning by doing: gli studenti lavoreranno in presenza e a distanza su esempi di programmazione concreti e reali, effettuando delle simulazioni estremamente realistiche con il software RobotStudio della ABB, da sempre utilizzato nel mondo dell’industria. Le classi impareranno quindi a comandare un robot e a interfacciarlo con dispositivi e apparati eterogenei.  

Nei prossimi anni, le imprese manifatturiere intensificheranno sempre di più l’utilizzo di robot di nuova generazione, e cioè di sistemi avanzati in grado di automatizzare tutte le attività. Questi macchinari già adesso sono in grado di compiere azioni in maniera autonoma, di  auto-adattarsi ai cambiamenti della produzione o delle condizioni ambientali e di lavorare in situazioni di forte rischio per la salute umana.  Tutte le aziende potranno avvalersi della robotica in contesti assolutamente diversificati, dal mondo aeronautico a quello alimentare, dal mondo elettronico a quello farmaceutico, dai servizi assistenziali a distanza alle operazioni chirurgiche invasive e delicate. La figura di tecnici in grado di progettare, programmare e gestire questi robot sarà quindi sempre più richiesta nel mondo del lavoro. 

«Tante ferite da curare quando riapriranno le scuole» – La Voce e il Tempo

Si segnala l’intervista al prof. Alessandro Antonioli dell’Istituto Salesiano Edoardo Agnelli di Torino nell’articolo pubblicato da La Voce e il Tempo di questa domenica: “Tante ferite da curare quando riapriranno le scuole”, a cura di Alberto RICCADONNA.

Professore, come è nata questa iniziativa?

Durante il primo lockdown ho pensato di mettere a disposizione di tutti una mia grande passione, quella di raccontare i poemi epici. E così è nata la serie «A casa con Ulisse», con un target omogeneo che includeva anche gli adulti. A fine ottobre ne ho invece iniziata una sull’Eneide specifica per i ragazzi delle superiori: i video sono più brevi e accompagnati da semplici grafiche che ripercorrono i concetti fondamentali. Ho pensato che potevano essere utili ad altri docenti per le lezioni a distanza oppure agli alunni per lo studio di queste opere meravigliose.

Nelle scuole del Piemonte è tornata la didattica a distanza, con gli studenti costretti a casa davanti al computer. Perché, secondo lei, i ragazzi si lamentano di questa modalità?

Intanto perché azzera la socialità di cui fanno esperienza a scuola, impedendo loro di condividere tanti momenti scolastici: intervalli, lezioni, interrogazioni, gite, ritiri o altre attività. La didattica a distanza va a incidere su una componente fondamentale della scuola, la relazione. Quella professore-alunno, ma anche e soprattutto quella fra compagni di classe: lo schermo atrofizza le interazioni e lo scambio. Anche la soglia dell’attenzione è più bassa e questo rende più faticoso l’apprendimento per i ragazzi. Tra l’altro, non tutti possono permettersi un computer e una connessione stabile: qualcuno deve badare ai fratelli, qualcun altro deve dividere la camera o il device con un parente, qualcun altro ancora ha i genitori in smart working a casa. Il contesto familiare incide non poco.

È la didattica a distanza il vero problema della scuola?

Nell’ultimo periodo, la didattica a distanza sembra diventata la radice di tutti i mali: se qualcosa nella scuola non funziona, è colpa della Dad. Come se fosse diventata il tappeto sotto cui nascondere la polvere e lo sporco che si sono accumulati negli anni, frutto di tagli scellerati sulla scuola. La Dad non è il male assoluto, è accettabile ma soltanto come soluzione temporanea. Il problema più grave è la mancanza di un progetto forte sulla scuola del futuro: in questo momento non ha funzionato nulla, dai banchi a rotelle fino al Piano per il rientro in sicurezza della regione Piemonte. Chiudere le scuole è una sconfitta, delle istituzioni in primis, che in questi ultimi mesi si sono mosse poco, male e sempre in ritardo.

Cosa comporta, per un insegnante, la preparazione delle lezioni a distanza? L’Istituto Agnelli come si sta organizzando?

In generale cerchiamo di spiegare di meno, di svolgere più esercizi insieme e di essere più interattivi. Lavoriamo molto per ricercare o spesso per creare noi stessi i contenuti multimediali da sottoporre ai ragazzi. Proponiamo occasioni di ritrovo, di riflessione e di condivisione anche da casa. Come scuola, dopo esserci formati, stiamo sperimentando una didattica nuova, ricca di laboratori a distanza che permettano ai ragazzi di lavorare insieme. Oppure organizziamo degli incontri a distanza con autori: l’anno scorso con Benedetta Tobagi e Pietro Bartolo, il mese prossimo con Fabio Geda. Collaboriamo fra docenti per proporre percorsi multidisciplinari, mentre i colleghi dell’istituto tecnico stanno lavorando su intelligenza artificiale, realtà virtuale e sui robot dell’industria del futuro. Tanti progetti che speriamo appassionino e coinvolgano i ragazzi in un momento di fatica e disagio.

Ecco, si parla molto dei danni prodotti sugli studenti dalla chiusura delle scuole. Quali sono?

In questi mesi nei ragazzi sono emersi disturbi psicologici, è aumentato il fenomeno di dispersione scolastica, gli alunni hanno sofferto per la mancata socialità. Sono punti delicati e importantissimi, su cui si dovrebbe articolare un solido progetto per il rientro a scuola. Qualche settimana fa David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, è stato ascoltato in Senato in merito agli effetti della didattica a distanza e della situazione dei giovani: noia, solitudine, tristezza, insofferenza, disinteresse… Lazzari è stato molto chiaro: non basta spegnere il pc e abbandonare la scrivania per rimediare ai malesseri dei ragazzi e per rimotivarli allo studio. Purtroppo, e lo dico con molta amarezza, non mi sembra che al Ministero o in Regione stiano lavorando su questi punti. Si vive alla giornata e questa incertezza pesa moltissimo sui ragazzi.

Come immagina il mondo della scuola quando l’emergenza sarà finalmente superata? Tutto tornerà come prima oppure qualcosa è cambiato per sempre?

La pandemia ha dato un forte input all’utilizzo di piattaforme e altri strumenti digitale: docenti e alunni hanno maturato competenze specifiche che torneranno utili anche in presenza. Nulla però sarà come prima. Avremo nuove sfide davanti a noi: al di là del recupero degli argomenti, che tanto preoccupano i politici, ci saranno ferite e disagi di cui dovremo prenderci cura. Ci sono già adesso, anche se non si vedono o non si vogliono vedere.

12 marzo 1921-2021: cento anni dalla nascita di Gianni Agnelli

Cento anni fa, il 12 marzo 1921, nasceva a Torino Gianni Agnelli, secondogenito di Edoardo Agnelli e Virginia Bourbon del Monte. La storia dell’opera salesiana torinese dell’Agnelli – L’ ISTITUTO INTERNAZIONALE EDOARDO AGNELLI – rimane strettamente legata alla famiglia dell’Avvocato, prendendo infatti il nome del padre Edoardo, tragicamente scomparso in un incidente aereo, quando Gianni aveva 14 anni. Il nonno (il Senatore Giovanni Agnelli) ebbe infatti in animo di creare una istituzione popolare che intitolata ad Edoardo ne perpetuasse la memoria.

A lavori ultimati si pensò all’inaugurazione. Il 19 aprile 1941, nel pomeriggio, il Card. Maurilio Fossati, allora arcivescovo di Torino, presente il Sen. Agnelli e i nipoti, benediceva la nuova Chiesa. Durante la cerimonia i chierici del Pontificio Ateneo Salesiano di via Caboto, sedendo all’organo “Hammond” (il primo costruito dalla Microtecnica) il M. Pagella e dirigendo il coro don Grosso, i salesiani eseguirono mottetti sacri polifonici. Il giorno seguente don Ricaldone celebrava la Santa Messa nella nuova Chiesa in suffragio di Edoardo Agnelli, presente il Senatore e i familiari. Il Card. Vincenzo La Puma dopo la Messa passava a benedire i locali.

Successivamente venne donato dalla famiglia Agnelli, per opera dello scultore Rubino, l’imponente scultura in marmo, raffigurante don Bosco e la sua vita.

Un articolo de La Stampa del 16 maggio 1993 riporta i festeggiamenti dei 50 anni dell’Istituto salesiano dell’Agnelli, “Festa per i 50 anni. Anche il Senatore tra i giovani“:

L’Istituto industriale “Edoardo Agnelli”, uno dei fiori all’occhiello delle numerose attività dei Salesiani, sforna da mezzo secolo tecnici apprezzati e accoglie oggi 750 allievi. Ieri c’è stata festa per il Cinquantenario e vi ha partecipato anche il sen. Giovanni Agnelli accolto con calore da studenti, genitori e insegnanti. una mattinata diversa per il presidente della Fiat, più volte fatto segno dell’esuberante simpatia dei giovani con i quali si è intrattenuto, posando fra loro per il fotografo, rilasciando autografi, stringendo mani.

Leggi anche l’articolo “LA COMUNITÀ SALESIANA RINGRAZIA LA FAMIGLIA AGNELLI”