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Ivrea: presentazione del libro “L’iconografia  delle antiche chiese e cappelle del Canavese”

L’8 ottobre a Ivrea verrà presentato dal salesiano don Francesco Mosetto il libro “L’iconografia delle antiche chiese e cappelle del Canavese” (Tab Edizioni, 2022).

L’evento, in collaborazione con Silvio Ricciardone (Liceo “Carlo Botta”, Ivrea) e in omaggio al Cardinale Arrigo Miglio, Arcivescovo emerito di Cagliari, è in programma alle ore 20.45 presso l’Aula magna dell’ex-Seminario minore inVia Varmondo, 9.

L’invito a partecipare è aperto a tutti.

Ivrea: Caffè Salesiano, incontri di formazione rivolti alle famiglie

Riportiamo il comunicato stampa del Caffè Salesiano, una serie di incontri organizzati dall’Opera di Ivrea in cui, tra una tisana e un caffè, si parlerà di educazione e temi pedagogici. Il primo appuntamento è fissato per venerdì 7 ottobre alle 20.45, a tema di comunicazione empatica con la coach Elisa Dessy.

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L’Associazione dei Salesiani Cooperatori del Centro di Ivrea organizza, nel nuovo anno pastorale, un ciclo di incontri di formazione rivolti specialmente alle famiglie.

Il Caffè Salesiano vuole essere, nello spirito di famiglia che contraddistingue l’Opera di Ivrea, un salotto in cui, oltre a sorseggiare una tazza di tisana o caffè e gustare qualche dolcino, si parlerà di educazione e temi pedagogici in modo informale, ma altamente professionale.

Un luogo pensato per incontrarsi, confrontarsi e approfondire tematiche relative a infanzia, giovani, crescita e relazioni educative, guidati di volta in volta da un esperto che fornirà spunti di riflessione e temi di dibattito.

Il primo appuntamento è fissato per venerdì 7 ottobre alle ore 20.45: parleremo di comunicazione empatica con la coach Elisa Dessy.

Agendo sulle emozioni e sui pensieri si possono acquisire strumenti comportamentali, emotivi e mentali per ascoltare attivamente ed empaticamente, per cogliere emozioni e bisogni latenti e imparare a osservare la realtà con gli “occhiali” dei ragazzi usufruendo di un punto di vista funzionale.

Don Bosco Ivrea: il concerto per la festa dei nonni – 2 ottobre

Domenica 2 ottobre alle ore 17.00, presso il cortile dell’Istituto Salesiano Cardinal Cagliero di Ivrea (via San Giovanni Bosco 60), si terrà un concerto per la festa dei nonni a cura della Banda Musicale della Città di Ivrea. In caso di maltempo l’evento sarà annullato. Di seguito le principali informazioni sull’evento.

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NONNI PRO NIPOTI

UN VIAGGIO MUSICALE CHE UNISCE DUE MONDI APPARENTEMENTE LONTANI MA INDISSOLUBILMENTE LEGATI TRA DI LORO

Data: 2/10/2022 Luogo: Cortile dell’Istituto Salesiano

Cardinal Cagliero – Ivrea

Questo evento è nato dal lavoro congiunto fra l’Istituto Salesiano Cardinal Cagliero (1892) di Ivrea e la quasi coetanea Banda Musicale della Città di Ivrea (1889). Le linee guida si ispirano alle idee di Don Bosco che voleva la presenza attiva della musica, dello sport e del teatro nelle attività di assistenza scolastica per i ragazzi in difficoltà.

Proprio in quest’ottica di valorizzazione del territorio eporediese e piemontese, di sviluppo delle tematiche culturali e sociali e con l’intenzione di promuovere azioni di carattere promozionale, l’iniziativa qui presentata infatti è un viaggio musicale in cui le esecuzioni commentate e introdotte da illustri docenti evidenziano l’evoluzione della musica. che

Si condurrà l’ascoltatore attraverso la scoperta di generi musicali molto diversi tra loro e per analogia, si confronteranno le varie fasi della nostra esistenza… dalla ingenuità dei nipoti alla saggezza dei nonni, dalla dinamicità dei giovani alla staticità degli anziani… un momento comune, una festa, nel rispetto e accettazione delle differenze tra le varie generazioni…

A supporto della presente domanda parla la nostra “storia artistica” che annovera numerosi concerti all’estero, la partecipazione a prestigiosi concorsi e una collaborazione televisiva con RAI 2. Da segnalare, inoltre la partecipazione, nel 2011, alle manifestazioni per il 150º anniversario dell’Unità d’Italia, a Torino.

La scelta di presentare questo evento all’Istituto Cagliero è sicuramente innovativa e permette di far scoprire, una location finora poco utilizzata per concerti di grandi organici come è quello della Banda Musicale Città di Ivrea che conta circa 50 musicisti.

Salesiani Ivrea: intervista a Lucia Gravante alla trasmissione radiofonica “I Ribelli”

La trasmissione radiofonica “I RIBELLI” di EPORADIO, che da tre anni vede protagonisti gli allievi della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Salesiano Card. Cagliero di Ivrea, ha intervistato Lucia Gravante, attrice eporediese famosa per aver interpretato la sorvegliante ne Il Collegio di Rai2. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’Opera salesiana di Ivrea e il video dell’intervista.

I RIBELLI – LUCIA GRAVANTE

Altro appuntamento per I RIBELLI che intervistano Lucia Gravante, attrice eporediese, conosciuta in particolare per aver interpretato il ruolo della sorvegliante ne “Il collegio”, reality di successo andato in onda su Raidue.

Una intervista sorprendente, che ci ha permesso di svelare tantissime curiosità sulla trasmissione televisiva più amata dagli adolescenti, ma soprattuto ha dato modo di conoscere la persona di Lucia e il suo grande impegno educativo, nato dalla sua precedente professione di insegnante, nei confronti dei giovani. Impegno che recentemente l’ha portata a pubblicare un libro con Piemme dal titolo “Il sole nasce per tutti“, un racconto autobiografico in cui, con semplicità ed immediatezza, fornisce strumenti utili ai giovani adolescenti per affrontare insicurezze, paure, scoraggiamento tipici di questa difficile età, con la consapevolezza che non bisogna mai perdersi d’animo, perché, appunto, dopo il buio il sole nasce per tutti.

L’intervista integrale è disponibile su Youtube

Ricordatevi di seguire il canale per non perdere le prossime puntate, altre sorprese in arrivo!

Spettacolo teatrale “Santa Impresa” – Venerdì 12 febbraio 2021

Cosa resta al di là delle fotografie?
Resta la loro… passione.
Che sia questa la santità?

Venerdì 12 febbraio 2021, presso il Teatro Giacosa di Ivrea, si terrà lo spettacolo teatrale “Santa Impresa” (di Laura Curino e Simone Derai, con Beatrice Marzorati e Davide Scaccianoce, alla tecnica Matteo Binda) della Compagnia Teatrale Equivoci: il racconto della straordinaria impresa che realizzarono i Santi Sociali Piemontesi a Torino durante l’Ottocento, come Giuseppe Cafasso, Juliette Colbert, Giuseppe Cottolengo, Francesco Faà di Bruno, Leonardo Murialdo e infine Giovanni Bosco, il prete dei ragazzi, il prete dei sogni.

L’evento sarà live dal Teatro Giacosa di Ivrea, in diretta tv e streaming alle ore 21.00 in collaborazione con Piemonte+ del Gruppo Rete 7 (canale 110 del digitale terrestre), sul canale YouTube e sulla pagina Facebook del Contato del Canavese.

Al Cagliero di Ivrea “La carità azzera le distanze”

L’Istituto Cagliero di Ivrea vive l’Avvento e la preparazione all’ormai prossimo Natale nel segno della Carità con l’iniziativa “La carità azzera le distanze”.

L’ equipe educativa e lo staff della Scuola Secondaria di I Grado si sono poi resi protagonisti della realizzazione di un video di Auguri Natalizi rivolto agli allievi ed alle loro famiglie.

Nel cuore dell’Avvento, distanti fisicamente ma uniti da una rinnovata sintonia di cuori, ci siamo regalati la possibilità di fermarci a riflettere sul vero significato del Natale, sull’attesa e sulla terza venuta del Signore, quella quotidiana, che ogni giorno bussa alle porte dei nostri cuori e ci chiede di accoglierlo con gioia.

Venerdì 18 dicembre, durante il Ritiro di Avvento, i ragazzi di terza media del Cagliero di Ivrea hanno dato voce a quell’inquietudine santa che abita dentro il loro cuore e hanno spalancato le porte all’amore, mettendosi al servizio dei più piccoli, dei più poveri, dei più bisognosi, progettando e realizzando una campagna di sensibilizzazione per la Caritas di Ivrea, pubblicata sul nostro sito web e sui canali social della scuola. L’obiettivo? Promuovere la donazione di beni primari per bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, quali pastine, omogeneizzati, creme di riso e cereali, biscotti, pannolini e salviette detergenti, cremine e vestitini estremamente puliti e igienizzati. L’iniziativa intrapresa al Cagliero proseguirà concretamente all’Istituto salesiano nei mesi successivi con la raccolta dei prodotti elencati da parte dei ragazzi e delle loro famiglie.

Se anche tu sogni un mondo più equo che abbia cura di ogni persona, soprattutto di quelle più fragili che spesso abitano la periferia del nostro cuore, acquista uno dei prodotti elencati e fai una donazione alla Caritas: un tuo piccolo gesto può fare la differenza.
La carità azzera le distanze. E avvicina i cuori.

Salesiani Ivrea: SUPER SAIYAN PARTY – sabato 31 ottobre

Ecco una iniziativa per festeggiare la notte dei Santi da parte dei Salesiani di Ivrea: “SUPER SAIYAN PARTY”. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

SUPER SAIYAN PARTY
Anche quest’anno festeggiamo la notte dei Santi!

Sabato 31 ottobre dalle 20.00 sarà infatti possibile collegarsi tramite il sito www.cagliero.it o www.eporadio.com e partecipare live alla serata dedicata ai più giovani: giochi, intrattenimento e dalle 20.30 DJ SET con I Rovelli, i mitici Alex Metticelli e Kristian Rovier. Festeggiamo la notte dei Santi in diretta streaming, lontani ma vicini, nel pieno rispetto del DPCM, ma senza rinunciare alla musica e al divertimento e con la possibilità di intervenire in diretta e vincere premi speciali. Occhio alla pettinatura più pazza!!

La serata è resa possibile dalla disponibilità di Eporadio e della Associazione Speaker Senza Confini, che ringraziamo per la preziosa collaborazione. Vi aspettiamo!

Salesiani Ivrea: Corsa dei Santi – Virtual Run

L’Istituto Salesiano Card. Cagliero di Ivrea organizza la tradizionale “Corsa dei Santi” per il 1° novembre arrivando così alla decima edizione dell’iniziativa. L’intero ricavato sarà devoluto alle missioni dei Salesiani di don Bosco. Di seguito l’articolo pubblicato oggi sul sito dell’opera.

Corsa dei Santi – Virtual Run

Anche quest’anno manteniamo l’appuntamento con la “Corsa dei santi – Ivrea”, una corsa benefica senza scopo di lucro che dal 2010 si tiene presso il nostro Istituto al 1° di novembre.

Siamo giunti alla decima edizione di questa iniziativa che si svolgerà in forma ridotta e amatoriale, con l’obiettivo di educare in particolare, ma non solo, i bambini e i giovani del territorio eporediese e del Canavese alla solidarietà e alla universalità: la partecipazione è però aperta a tutti su tutto il territorio nazionale, poiché si svolgerà come corsa individuale nel pieno rispetto dell’attuale DPCM.

Si tratta di una breve corsa di 5km condivisa con i genitori, gli educatori e insegnanti dell’Istituto e animatori dell’Oratorio e vuole rappresentare in modo semplice e intuitivo quell’ andare che è il senso della vita cristiana. Non sarà possibile correre tutti insieme, a causa della grave pandemia che ci ha colpito, ma individualmente ognuno potrà correre i 5km del percorso che preferisce, vicino a casa propria, e condividere la propria performance scaricando una semplice app.

È richiesta una piccola quota di iscrizione, con cui si avrà diritto ad ottenere il pettorale digitale della competizione, l’attestato finale di partecipazione e, per chi lo desidera, la maglietta celebrativa dell’evento. Come consuetudine l’iniziativa sarà a supporto delle missioni.

In questa edizione, in particolare, l’intero ricavato sarà devoluto alle missioni dei Salesiani di don Bosco, là dove vi è più bisogno.

La scorsa edizione ha visto la partecipazione di più di 50 bambini e circa 100 adulti accompagnatori, permettendoci di donare 1.000,00€ alle missioni: ci auguriamo che anche la Virtual race di quest’anno possa raccogliere il vostro favore.

In allegato il regolamento e le modalità di partecipazione: regolamento corsa dei santi 2020

Per ogni info non esitate a contattare Alberto o la Segreteria.

Istituto Card. Cagliero: “Margherite nel campo e pesci nel canale” – don Enrico Bergadano

È arrivata la primavera, con i suoi colori e le sue fioriture. Il Direttore dell’Istituto Salesiano Card. Cagliero di Ivrea, don Enrico Bergadano, riporta in merito una riflessione dedicata alla primavera legandola all’emergenza sanitaria che sta vivendo l’Istituto. L’articolo è disponibile sul settimanale Il Risveglio popolare di giovedì 26 marzo 2020. Di seguito la riflessione.

Sono fiorite le margherite di primavera nel campo sportivo della scuola “Card. Cagliero” di Ivrea.

E non è un buon segnale.

Cerco di spiegarmi.

Che germoglino gemme e fioriscano fiori in questo inizio di stagione che lascia dietro di sé un inverno insolitamente mite, tutto questo è giusto, è normale, ed è anche bello.

Come potrebbe anche essere di per sé una buona notizia che i pesci siano tornati a sguazzare nelle acque del Canal Grande di Venezia. Acque tornate insolitamente limpide in una Venezia svuotata di turisti e con una vita commerciale e sociale in apnea.

Così, se a marzo cresce l’erba nei cortili delle scuole e fioriscono primule e margherite nei campi sportivi in erba, vuol dire che i ragazzi non scorrazzano più nei soliti ambienti, che alunni e studenti non calpestano più i cortili durante gli intervalli scolastici e le loro ricreazioni.

Vuol dire che la scuola, come da sempre la si è intesa, proposta e usufruita, ha cambiato pelle.

Sospensione della didattica tradizionale, con insegnanti che passeggiavano tra i banchi e allievi che lavoravano insieme, gomito a gomito, uno sguardo alla lavagna elettronica, al quaderno, alla maestra o al professore, alla compagna di banco, alla finestra…

Come una palla di neve giù dal pendio, un’influenza invernale si è trasformata in epidemia fino ad allargare la sua diffusione in pandemia, coinvolgendo in poco più di un mese quasi mezzo miliardo di persone sul nostro pianeta.

Si dice che non c’è mai stata un’emergenza sanitaria, sociale ed economica così globalizzata come questa invasione di Coronavirus. Si diceva, da noi, che era cosa lontana, dall’altra parte del mondo, che non ci riguardava direttamente. E invece ci siamo drammaticamente accorti che “la Cina è vicina”.

Erano i giorni del Carnevale in maschera. L’allarme ha prolungato di qualche giorno la vacanza scolastica cercando di mettere in sicurezza bambini e ragazzi, quelli che giustamente pensiamo essere la parte più debole e indifesa della nostra società.

E così è cominciata la scuola a distanza, cosa che fino a poco tempo fa, si era vista fare solo nelle immense steppe australiane.

L’emergenza ci ha confinati nella scuola “via web” per tutti e subito.

Questo “per tutti e subito” è diventato a sua volta emergenza.

Perché, ad essere sinceri, non tutti, ragazzi e adulti delle nostre contrade, sono abituati all’uso di PC, tablet o smartphone che vada oltre alla “chat” confidenziale o alla ricerca dell’ultimo video musicale. Il lavoro “da remoto”, per dirla in italiano, non era stata un’opzione largamente utilizzata dalle aziende. Da profano e in tempi non sospetti, mi aveva sempre stupito vedere nella mia città di adozione centinaia di auto parcheggiate accanto al grande palazzo degli “Uffici”, dove uomini e donne, anche essi centinaia, svolgevano un lavoro che probabilmente poteva in parte essere eseguito da casa propria.

Ora a casa ci siamo tutti. Dai bambini agli anziani, dai docenti agli allievi, da chi ha un lavoro a chi il lavoro lo ha interrotto, dai sani agli ammalati. E affidiamo ai nostri PC, tablet e smartphone il compito di uscire dall’isolamento, di vederci in qualche modo, di conquistare il tempo dell’apprendimento scolastico.

Un “E-learning” che anche al “Cagliero” è stato messo in atto, con incontri in streaming con i docenti sia della scuola primaria che secondaria di primo grado per concordare modalità e tempi delle lezioni da offrire agli allievi. Ma anche, su indicazione del Miur, per rimodulare gli obiettivi formativi in ragione delle nuove esigenze, riprogettando le attività didattiche, evidenziando i nuovi materiali di studio (schede fornite da ogni insegnante, libri disponibili on line). Per quanto riguarda la gestione dell’interazione tra docenti e allievi, si è scelta l’opzione dell’invio di materiale didattico da elaborare in differita e da restituire all’insegnante. Per evitare un’eccessiva permanenza davanti allo schermo, vista anche la giovane età degli alunni, non è stata privilegiata l’opzione della “classe virtuale”, anche se si sta pensando ad un momento di incontro informale e quindi non necessariamente collettivo, denominato “cortile digitale”, per dare la possibilità di poter interagire tra compagni di classe, amici e insegnanti. a tutti coloro che vogliono e riescono a collegarsi in diretta. Un modo imprescindibile per ravvivare la continuità scolastica più profonda e la vicinanza di rassicuranti figure educative.

In questo nuovo scenario dell’attività didattica e nel contesto della concreta realtà della scuola è certo che la presenza dei genitori è un fattore di grande importanza. Consapevoli del non facile momento che tutti stiamo vivendo, si nota una ragionevole preoccupazione del futuro dell’iter scolastico dei propri figli, soprattutto per i più piccoli e per coloro che hanno più bisogno di accompagnamento e stimolo per un corretto cammino di evoluzione e maturazione scolastica.

In momenti in cui la normalità della vita è lontana, anche la normalità della scuola deve trovare nuove vie, nuovi metodi, ma anche nuove, provvisorie aspettative.

Siamo tutti confrontati ad un lavoro e ad uno stile di vita inaspettato.

“Insegnare è tirar fuori dai ragazzi le loro potenzialità, trattandoli – dice Plutarco – come fuochi da accendere e non come vasi da riempire. I computer da soli non possono farlo. Da decenni si è cercato di limitare ai docenti le lezioni frontali; ora si vorrebbe tutti, bambini e ragazzi fissi su uno schermo (…) a seguire istruzioni e lezioni che erano già problematiche quando c’era tra tutti una presenza fisica e interpersonale”.

(Alvaro Belardinelli, Tecnica della Scuola, 21/03/ 2020)

Condivisibile o no, trovo per lo meno interessante questa riflessione.

La integro con un altro commento alla situazione eccezionale del momento e delle giuste critiche all’utilizzo smodato del telefonino in tempi cosiddetti “normali” quando tutti ammassati eravamo soli con il proprio smartphon.

“Oggi l’esperienza è un’altra; si legge diversamente la realtà di ieri. Anche se soli, a casa, si è insieme. Questa esperienza strana e tecnologica della socialità consente, in qualche modo, la riscoperta dei volti e delle voci, proprio nella separazione forzata. La separazione ci restituisce la voglia dell’incontro. Occorrerà ricordarsi di questa lezione quando tutto sarà finito e saremo rientrati nella vita normale, ma certamente non più quella di prima”.

(Pier Cesare Rivoltella, Essere a Scuola, Morcelliana, marzo 2020)

Mentre termino queste riflessioni, nella strada che costeggia la scuola passa un’auto dei Vigili del Fuoco. Invitano a non uscire da casa. E’ come essere in guerra, con i suoi morti, le sue lacrime, i suoi sacrifici. Ma anche con il suo coraggio, responsabilità e fiducia.

Cari fiori del prato, care margherite, spostatevi, se potete, a bordo campo. Perché torneranno presto i ragazzi e la ragazze del “Cagliero” e torneranno in aula e invaderanno i cortili.

Don Enrico Bergadano

Istituto Cagliero Ivrea: festa di don Bosco 2020

Domenica 26 gennaio, i Salesiano dell’Istituto Missionario Salesiano “Card. Cagliero” di Ivrea hanno festeggiato la ricorrenza di San Giovanni Bosco con  la S. Messa presieduta da Mons. Edoardo Cerrato e tante altre attività e iniziative per i ragazzi della scuola e i loro genitori. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

UN GRANDE DON BOSCO AL “CAGLIERO” DI IVREA

Domenica 26 gennaio è stata festa grande ad Ivrea per commemorare Don Bosco, “padre e maestro dei giovani”, fondatore dei Salesiani che sono presenti in città da più di 125 anni, impegnati al “Card. Cagliero” in azione didattico-educativa per i ragazzi e le ragazze del Canavese.

In questa giornata avremmo voluto festeggiare anche i 103 anni del nostro Don Nicola Faletti, proprio nel giorno del suo compleanno. Il “don Bosco del Canavese”, così era da tutti conosciuto questo instancabile salesiano, ha invece deciso di fare festa nel cielo dei Santi appena qualche giorno prima del fatidico appuntamento.

Si è dunque iniziato con la S. Messa celebrata in Duomo da Mons. Edoardo Cerrato, con la presenza davvero numerosa di allievi, genitori, ex-allievi ed amici del Santo.

Una celebrazione sentita e partecipata, animata dal coro degli allievi e insegnanti della scuola, punteggiata dalle parole di Mons. Edoardo che ha ricordato come l’intuizione di Don Bosco di scommettere sulle potenzialità, a volte nascoste, dei giovani abbia conquistato il mondo intero, a dispetto di tendenze refrattarie alla novità liberatrice del messaggio evangelico.

Al termine della celebrazione, il direttore del “Cagliero” ha ricordato come proprio in un freddo 26 gennaio, ma del lontano 1854, quattro ragazzi di 17 anni si erano riuniti con Don Bosco e avevano deciso di spendere la loro vita per “fare esercizio pratico di carità verso il prossimo”. In quella gelida sera torinese nacquero i Salesiani, una Congregazione per i giovani fondata da giovanissimi.

Sulla scia di questo impegno nella Chiesa e nel sociale prese vita anche l’Associazione dei Salesiani Cooperatori, amici dell’opera di San Giovanni Bosco, impegnati anch’essi nel diffondere il carisma salesiano.

Proprio per continuare questo prezioso lavoro, i Salesiani Cooperatori di Ivrea di oggi hanno concluso la celebrazione in Duomo rinnovando la loro promessa di fedeltà al sogno realizzabile di Don Bosco santo.

La festa si è poi trasferita sulla splendida collina dell’Istituto dove gli alunni e i loro genitori si sono ritrovati nelle classi per condividere un fantasmagorico pranzo della festa.

Gran finale con il botto: lo spettacolo “Don Bosco’s God Talent”. Sul palco del teatro troppo piccolo per l’occasione si sono avvicendati gli allievi di tutte le classi delle elementari e delle medie per fare emozionare genitori, zie e nonni con canti, balli e “sketch” nella più genuina tradizione salesiana. Che, in buona sostanza, ci vuole ricordare che sul palco della vita ognuno di noi può avere una sua parte importante, anche se apparentemente piccola e marginale.