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San Salvario House – Il benvenuto ai primi ragazzi che lo abitano

San Salvario House, l’housing sociale inaugurato nel mese di giugno presso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Torino (in San Salvario), accoglie e dà il benvenuto ai primi giovani che entrano ad abitarci. Ecco la notizia pubblicata su donboscosansalvario.it:

 

Da alcune settimane i primi giovani risiedono all’housing. Don Mauro e il gruppo di famiglie volontarie hanno celebrato insieme la S. Messa di ringraziamento e di affidamento per il cammino che si sta intraprendendo. Il vangelo ha ricordato come il Signore semina sempre il buon seme, ma che questo dovrà imparare a crescere anche vicino al maligno. Così sarà per l’avventura dell’housing, saper accogliere tutti i giovani che arrivano come segno di Dio e resistere alle tante tentazioni che potranno arrivare. Dopo la celebrazione le famiglie hanno condiviso la cena con i giovani e hanno iniziato a conoscersi. Chi sono questi ragazzi:

Moussa, 18 anni, senegalese, lavora come operaio per Astelav-rigenerazione di elettrodomestici, ha vissuto nel centro accoglienza dell’oratorio San Luigi.

Mansour, 21 anni, senegalese, lavora come panettiere, ha vissuto nel centro accoglienza dell’oratorio San Luigi, ha provato l’indipendenza di vivere da solo con amici e ora ha deciso di iniziare questa nuova convivenza.

Dame, 22 anni, senegalese, lavora come operaio per Stige-addetto allo stampaggio, ha vissuto nel centro accoglienza dell’oratorio San Luigi, poi si è trasferito in altre regioni per alcuni anni dove aveva un lavoro mal retribuito e così è tornato a chiedere aiuto, è stato inserito nei corsi organizzati dal progetto M’Interesso di Te e di è guadagnato con l’impegno un posto di lavoro.

Carlos, 19 anni, ecuadoreño, lavora come cameriere e aiuto cuoco presso Savourè, ha vissuto nel centro accoglienza dell’oratorio San Luigi e grazie all’oratorio è riuscito a trovare lavoro, per un periodo ha vissuto con un amico capendo quante difficoltà ci sono per diventare indipendenti ed ha così deciso di essere ancora accompagnato per un periodo vivendo nell’housing.

Ale, 18 anni, senegalese, lavora come cameriere con una borsa lavoro.

Desai, 25 anni, indiano, studia ingegneria al Politecnico.

Abdulkarim, 20 anni, senegalese, lavora come operaio per Stige-addetto allo stampaggio.

Nei prossimi mesi vi saranno nuovi inserimenti, tra questi alcuni di essi studenti italiani. Per chi fosse interessato a conoscere meglio la realtà può contattare Luca al 3667763601

Oratorio Michele Rua – Concorso fotografico

Si riporta la proposta di un concorso fotografico da parte dell’oratorio salesiano di Torino, il Michele Rua, valido per tutto il periodo estivo e che vedrà eletti i vincitori durante la Festa della Comunità di domenica 6 ottobre 2019.

“Una cartolina da …”

Se sei un appassionato di fotografia, oppure semplicemente di diverti a inquadrare persone e paesaggi… se hai una vena artistica, oppure hai un occhio attento ai particolari… se riesci a fare la foto giusta al primo colpo, oppure al trentesimo scatto, sei la persona giusta per partecipare al concorso “Una cartolina da…” dove potrai esporre due delle tue foto migliori che realizzerai nel corso dell’estate, farle votare e magari anche essere tra i migliori che parteciperanno alla votazione finale, che si svolgerà durante la Festa della Comunità di domenica 6 ottobre 2019.

Scarica il regolamento…. e poi… devi solo cliccare sulla tua macchina fotografica!!!

 

Un tocco d’artista nella Chiesa dei salesiani

Riportiamo l’articolo pubblicato su “Bra Oggi” di martedì 30 luglio 2019, con l’intervista a Silvia Allocco – giovane e promettente artista, cresciuta come animatrice nell’oratorio salesiano di Bra – riguardo gli abbellimenti a tema sulle pareti del salone dell’oratorio e della sala mensa dell’istituto.

L’autrice è Silvia Allocco, giovane e promettente artista. Dopo i primi faticosi passi compiuti con tenacia ed estro, ora é molto conosciuta e richiesta sul nostro territorio per interventi artistici di vario tipo. L’esperienza in sud America ha reso ancora più originale e versatile la sua vena artistica. E’ cresciuta come animatrice nell’oratorio e nella scuola dei Salesiani. Qui ha lasciato l’impronta dei suoi primi lavori: gli abbellimenti a tema sulle pareti del salone dell’oratorio e della sala mensa dell’istituto. Non restava che la chiesa, un compito che ha fatto suo fin da subito e che ha portato a termine con grande perizia. A lei rivolgiamo alcune domande per comprendere meglio il senso del suo lavoro. Alcuni riquadri sono riportati in questa pagina.

Da dove è nata l’idea di dipingere la chiesa del Salesiani?

Già da cinque anni si’ parlava con don Vincenzo di rinnovare la chiesa, ma per varie ragioni il progetto finora non aveva mai potuto essere avviato. Il desiderio era quello di ringiovanire l’ambiente, che ormai da parecchi anni conservava lo stesso aspetto. Oltre alla ricerca di uno stile più moderno e di un’atmosfera che conciliasse la preghiera, vi era anche un intento didascalico: l’obiettivo di creare delle immagini che parlassero di Gesù e della fede ai tanti giovani che frequentano la chiesa quotidianamente. l’attesa ha dato frutto ed è stata in fondo provvidenziale, perché mi ha portata ad affrontare il lavoro con maggior esperienza e consapevolezza rispetto a cinque anni fa, quando ero ancora all’inizio della mia attività artistica.

Come ti sei preparata alla realizzazione del progetto?

Ho cercato di lasciarmi ispirare, ho pregato tanto e sono andata a messa qualche mattina. Ho provato a non aver fretta e ho trascorso qualche giornata più con la Bibbia che con la matita in mano. Poi l’ispirazione pian piano è arrivata e di idee che inizialmente mi sembravano nebulose ho scoperto, nel corso del lavoro, significati e collegamenti che inizialmente non avevo neanche immaginato.

Qual è stata la fonte di ispirazione?

La chiesa non ha una vera e propria dedicazione quindi ho ricercato nello spirito salesiano e nella sua predilezione per i giovani lo spunto per il taglio da dare all’ambiente e per i temi da raffigurare. Per quanto riguarda invece lo stile, ho fatto riferimento ad un artista brasiliano contemporaneo, Claudio Pastro, che apprezzo particolarmente per i colori, la stilizzazione moderna con richiami all’arte bizantina, e per il senso di eterno, di “astrazione dal tempo”, che mi trasmettono le sue opere.

Quali scene hai voluto rappresentare? Perché?

Dietro l’altare sono raffigurati alcuni episodi della vita di Gesù, l’eternamente giovane” (come lo definisce Papa Francesco nell’esortazione apostolica Christus vivit), una sequenza di scene che raccontano gli ultimi giorni della sua vita dall’unzione di Betania fino alla salita al Calvario. Il crocifisso (in legno, in posizione centrale) si pone come chiave di volta della storia della salvezza.

Seguono le scene successive alla deposizione dalla croce, dalla resurrezione fino alla discesa dello Spirito Santo. Lungo le pareti della chiesa sono invece raffigurati quattro episodi del Vangelo i cui protagonisti sono giovani: l’annunciazione (Maria che da fanciulla accoglie l’annuncio dell’angelo con il suo si), la moltiplicazione dei pani e dei pesci (in cui un giovane mette a disposizione tutto quello che ha per permettere a Gesù di compiere il miracolo), la parabola del padre misericordioso (un ragazzo ritorna dal padre dopo averne sperperato l’eredità ed è riaccolto con un abbraccio ai perdono) e infine la resurrezione della figlia di Giairo (Gesù ridona la vita a una fanciulla).

I primi due episodi rappresentano l’impegno dell’uomo. Il piccolo o grande sì che ciascuno dice a Dio mettendo a frutto i propri doni e impegnandosi in un cammino di santità. Le ultime due scene invece rappresentano la grazia di Dio, che dona il perdono, la vita e la salvezza a chi ha fede al di là del merito e delle opere. Questi due aspetti si congiungono e si completano nel cammino verso la salvezza. Essa non può essere “meritata” e dovuta per le nostre opere se non c’è un intervento della grazia di Dio che ci salva. D’altro canto Dio attende il nostro si per portare a compimento il progetto di salvezza che ha per ciascuno.

E’ stato un lavoro impegnativo?

Abbastanza. Sia per l’estensione della chiesa, sia tecnicamente. Per esempio, ho valorizzato alcuni particolari con la tecnica della doratura, che non avevo quasi mai utilizzato prima. Si tratta dell’applicazione di foglia oro per dare maggior lucentezza.

Sei soddisfatta per quanto hai realizzato?

Sono molto soddisfatta. Sentivo parecchio la responsabilità di questo lavoro. Intanto perché la considero la “mia” chiesa, quella che frequento da 15 anni. Questo mi imponeva di realizzare un’opera che soddisfacesse in primis me stessa e la mia autocritica per poter continuare a pregarci dentro senza distrazioni e senza aver l’occhio che cade” su errori o particolari mal riusciti.

Inoltre sentivo una grande responsabilità nei confronti della comunità: avendo ricevuto tanta fiducia desideravo davvero realizzare un’opera che piacesse alla gente. Mettere d’accordo tutti è difficile e i cambiamenti a volte possono non essere apprezzati. Spero di Essere riuscita nell’intento.

Sai indicare quali lavori ti hanno dato finora maggiori soddisfazioni?

Senz’altro un paio di lavori che ho svolto in Perù: la pittura di un abside di oltre 7 metri nel Santuario Serair de la vida a Chimbote e la realizzazione di una cappella in una casa salesiana a Lima (lavoro che ha incluso la progettazione, oltre che dei dipinti sulle pareti, anche delle vetrate, della via crucis, del design di panche e mobili). Insomma un progetto completo.

Quali altri lavori in altri contesti trovi più congeniali al tuo estro?

Amo gli acquerelli, i colori allegri e le linee morbide. Un mondo che mi ha sempre attratta è quello delle illustrazioni per bambini. Ho potuto realizzare qualche lavoro in questo ambito per l’editrice Elledici negli anni passati.

Quali progetti professionali coltivi per il futuro?

I progetti più interessanti in cantiere per il, prossimo periodo sono la progettazione e realizzazione dei dipinti per una chiesa salesiana a San Paolo, in Brasile e di un salone-chiesa in una casa salesiana di Torino. Insomma, sempre all’opera sotto lo sguardo di don Bosco.

Sussidi Nazionali 2019/2020 – Contenuti Extra

I Sussidi Nazionali 2019/2020 si completano con una seria di materiali scaricabili online, degli strumenti aggiuntivi per affrontare al meglio le tematiche proposte. In particolare per i Fanciulli, i Preadolescenti e gli Adolescenti.

I contenuti extra saranno raggiungibili dai due siti nazionali dei salesiani:

Puoi essere santo #lìdovesei. È questo il tema della proposta pastorale salesiana per l’anno 2019/2020 che si traduce in sussidi divisi per fasce di età: fanciulli, preadolescenti, adolescenti e giovani. Si tratta di tracce lasciate all’intraprendenza di formatori e animatori da adattare al proprio ambiente educativo.

Il tema Puoi essere santo #lìdovesei nasce dalla Strenna 2019 del Rettor Maggiore “Perché la mia gioia sia in voi (Gv 15,11). La santità anche per te” . Nel testo della Strenna don Ángel Fernández Artime si è ispirato all’Esortazione Apostolica Gaudete et exsultate. In essa il Papa indica la santità come “autentica fioritura dell’umano” e come chiamata che il Signore rivolge a tutti: il riferimento biblico è quello delle Beatitudini dell’evangelista Matteo. Il Sinodo ha invitato a guardare particolarmente alla “giovinezza dei santi” (n° 114 Instrumentum Laboris): “Tutti i santi sono passati attraverso l’età giovanile e sarebbe utile ai giovani di oggi mostrare in che modo i Santi hanno vissuto il tempo della loro giovinezza”.

Se tutti sono chiamati alla santità, ciascuno la realizza nel tempo senza omologazioni ma con una risposta personale e inedita, frutto di una vita cristiana non anonima.

Scarica qui i contenuti extra:

Oratorio Salesiani Vigliano Biellese: soggiorno a Gressoney st. Jean

Domenica scorsa, 14 luglio 2019, si è concluso il soggiorno del centro estivo dell’Oratorio salesiano di Vigliano, quest’anno presso la Colonia Don Bosco a Gressoney st. Jean.
Un’esperienza estiva di una settimana in montagna organizzata ormai da più di 18 anni, variando di anno in anno la casa vacanze.


I bambini e i ragazzi dalla 3° elementare alla 3° media che hanno partecipato a tale iniziativa sono stati quasi 60, seguiti da un’equipe di 10 animatori e 5 volontari che si sono occupati della cucina.

Durante il soggiorno, i ragazzi hanno potuto svolgere differenti attività: momenti di gioco di strategia nel bosco, momenti di formazione e riflessione sul film “Divergent“, la passeggiata di 3 ore, la visita didattica al Castel Savoia e, di sera, i tradizionali giochi notturni.

Novità per quest’anno – molto apprezzata – è stata la possibilità di scegliere tra alcune attività presenti sul territorio: i ragazzi hanno potuto infatti passare un’intera giornata al parco avventura di Fontainemore e a svolgere l’attività del PaintBall di MonterosaExperience.

Sulle magliette degli animatori e dei bambini preparate ad hoc per la settimana passata a Gressoney, è stata riportata la scritta “La montagna ci offre la cornice, tocca a noi scrivere la storia che va con essa”.

A conclusione del soggiorno, i Salesiani di Vigliano Biellese ringraziano animatori, volontari, genitori e ragazzi per la buona riuscita dell’esperienza estiva vissuta, la quale ha permesso di “scrivere un bella storia” nei cuori dei bambini e dei ragazzi, così come avrebbe voluto Don Bosco.

Salesiani Novara: Festa delle Famiglie!

Giovedì 11 luglio 2019, presso l’Istituto San Lorenzo dei Salesiani di Novara, si è tenuta la “Festa delle Famiglie” del Centro Estivoestatesalesiani“. Come ogni anno, l’appuntamento ha coinvolto numerose persone – quest’anno oltre 400 – che si sono riunite nel cortile dell’Istituto per vivere un momento di allegra convivialità.

Di seguito, un animatore presente alla festa, descrive più dettagliatamente l’esperienza vissuta:

«Famiglie in Festa! Festa delle Famiglie! Giovedì 11 luglio, ore 20.00. Non puoi mancare! »
Questa è stata la frase che diversi animatori la scorsa settimana hanno declamato, anzi spesso “urlato a squarcia gola”, per convincere i genitori che venivano a prendere i propri figli al termine di una giornata di centro estivo.
Nonostante sia il mio quarto anno da animatore, questa è stata la prima Festa delle Famiglie a cui ho partecipato: le mie aspettative erano alte, ma non credevo che avrei mai potuto giustificare un tale entusiasmo. Ora posso dire di comprendere la felicità con cui si aspettava questo appuntamento. Più di 400 persone e circa 50 animatori hanno contribuito a creare un unico clima di condivisione, amicizia, divertimento, per testimoniare ai genitori, nonni, zii e nipoti quanto quotidianamente si vive al centro estivo. A tutto ciò hanno contribuito anche alcuni fattori: in primis, le crepes alla nutella preparate da alcune animatrici più o meno giovani; lo spettacolo dei ragazzi dei laboratori di danza e teatro; il gonfiabile, vera attrazione per grandi e piccini (si vocifera che anche il direttore don Giorgio non abbia rifiutato un giro…). E come si fa a non ricordare la stupefacente esibizione di Marco Migliavacca, ex-alunno del nostro liceo, oggi giocoliere del Cirque du Soleil, il quale ha regalato al nostro oratorio uno spettacolo incredibile, insieme alla testimonianza che seguire i propri sogni porta veramente lontano, oltre a tutte le nostre aspettative.

Rivivi l’evento:

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Don Bosco Casale: festa dei centri estivi 2019 nella Diocesi di Casale Monferrato

Giovedì 4 luglio 2019, presso il Sacro Monte di Varallo Sesia, si è tenuta la tradizionale festa dei centri estivi della Diocesi di Casale Monferrato. Il tema scelto per la giornata è stato “Portatori di promesse, in cammino con Maria”, in continuità con la riflessione proposta dal Papa durante la GMG di Panama.

Una vera “festa-pellegrinaggio”con il cammino per raggiungere il santuario mariano in compagnia del Vescovo di Casale Monferrato Gianni Sacchi, un’occasione di incontri e di condivisione con un migliaio di bambini, ragazzi e giovani provenienti dalle diverse realtà di oratorio della Diocesi.

Presso l’Istituto Alberghiero G. Pastore, i diversi gruppi hanno animato il cortile cimentandosi nelle prove più svariate: giochi di abilità, musica, attività espressive e artistiche, balli, inni e grandi festeggiamenti per l’assegnazione dei premi alle squadre vincitrici. Il Vescovo Gianni ha poi salutato affettuosamente tutti i presenti, felice della numerosa e gioiosa partecipazione dei tanti centri estivi.

Dopo il pranzo, la giornata è proseguita con un allegro corteo tra le strade del centro cittadino fino a giungere in pellegrinaggio al Sacro Monte, con un momento di preghiera e affidamento alla Madonna.

«Solo facendo silenzio in noi possiamo ascoltare la voce del Signore e comprendere la sua chiamata. Dio ci invita a partecipare al suo progetto di felicità»

ha spiegato il Vescovo ai giovani in ascolto durante la preghiera.

Ancora il Vescovo Sacchi:

«Se rispondo alla chiamata trovo la felicità vera, come ha fatto Maria a suo tempo. Noi siamo capaci di dire “sì” come ha fatto lei?»

A conclusione del momento riflessivo, sono state recitate dieci Ave Maria dai bambini e dai rappresentanti degli oratori, con il volo in cielo di palloncini colorati, come segno dell’affidamento a Maria.

Dopo il saluto finale, si è passati alla visita del Sacro Monte per poi dirigersi verso il percorso di discesa e di rientro, con tutti i bambini e i ragazzi ricolmi della gioia dell’incontro e della festa vissuta insieme durante la giornata.

Don Giovanni Battista Bianco – Nuovo parroco di Lombriasco

Il sacerdote salesiano Don Giovanni Battista Bianco, 54 anni, di origine saluzzese, è stato nominato nuovo parroco di Lombriasco.

Don Giò, come tutti gli amici sono abituati a chiamarlo, è stato in gioventù un giovane assiduo frequentatore dell’oratorio Salesiano di Saluzzo ai tempi di Don Paolo Serpi. È stato un bravo giocatore di calcio nella squadra dell’Auxilium e ha continuato a frequentare l’oratorio anche quando nel 1981 i salesiani hanno lasciato Saluzzo.

Dopo un primo momento di studio, ha saputo inserirsi nella nuova vita dell’oratorio che continuava coi sacerdoti diocesani, primi fra tutti Don Oreste Franco e Don Mariano Tallone. Ha continuato a giocare a calcio e a diventare progressivamente animatore dei più giovani e dell’estate ragazzi. Ha frequentato i campi diocesani a Sant’Anna di Bellino e sovente anche la scuola di preghiera della Città dei ragazzi di Cuneo.

Nel cuore ha coltivato il desiderio di fare qualcosa per gli altri, maturando la vocazione e scegliendo di entrare nel Noviziato Salesiano di Monte Oliveto, vicino a Pinerolo. Al termine del Noviziato ha scelto di diventare prete Salesiano a tempo pieno e di continuare gli studi di teologia a Roma. È stato nominato sacerdote nella Basilica di Maria Ausiliatrice in Torino il 27 giugno 1997, iniziando l’attività educativa negli istituti Salesiani del piemonte, con una parentesi nella provincia Romana a Frascati perché questa ispettore aveva bisogno di sacerdoti giovani. Rientrato è stato insegnante in Valle d’Aosta, a Chatillon, e dal 2016 nominato anche parroco di Chamois.

Ora i superiori lo hanno destinato a Lombriasco, vicino alla sua Saluzzo, come insegnante e parroco della comunità. La famiglia ed i vecchi amici avranno così modo di incontrarlo più sovente per continuare una amicizia nella gioia di servire i giovani e il popolo di Dio.

 

Salesiani Vercelli – Prime comunioni

Si riporta la notizia pubblicata su SalesianiVercelli.it, riguardo ai bambini delle quarte elementari che, domenica 9 giugno, hanno vissuto la loro prima comunione presso le parrocchie della Comunità Pastorale 18 di Vercelli.

Nelle parrocchie della Comunità Pastorale 18 della Diocesi i bambini della classe quarta elementare hanno vissuto la loro prima comunione. Iniziando le prove, il parroco e le catechiste hanno ricordato che questa celebrazione diventa l’occasione per tutti per ricordare e rinnovare il significato profondo di questo rito: la comunione eucaristica, e cioè mangiare quel pane che è Gesù stesso, e che racchiude la sua vita, che fa diventare la nostra come la sua e la sua come la nostra.

La parola “comunione” non rimanda solo al gesto materiale di “mangiare l’ostia”, ma orienta a tutto uno stile di vita e di fede.

Quanto al termine “prima” non sembra corretto pensare solo ad un ordine cronologico, perché occorre fare riferimento a un significato di valore. Con Cristo abbiamo la prima comunione, cioè il principale legame che può far sì che la vita, in qualsiasi situazione si trovi, porti un frutto abbondante di bene e di amore che rende gloria a Dio, più di qualsiasi edificio, statua o offerta materiale.

Ogni cristiano, anche dopo tanti anni dalla prima volta che ha “mangiato l’ostia”, è chiamato a fare la prima comunione, a coltivare quel legame primario e fondamentale che permette all’amore di Dio di scorrere dentro la nostra vita e renderla fruttuosa per il mondo.

Auxilium Cuneo: la Festa dello Sport dei Bambini

Si è svolta sabato 2 giugno scorso la sedicesima edizione della Festa dello Sport dei Bambini, organizzata dall’Auxilium Cuneo nell’ambito della manifestazione “Giovani, Sport & Solidarietà”.
Una giornata interamente dedicata  ai più piccoli, in modo particolare ai bambini della fascia elementare, dove tutto si è svolto in un clima sereno e familiare.

L’iniziativa si è svolta sui campi da gioco e negli spazi aperti della struttura dell’Oratorio Salesiano cuneese, dove il gioco, lo sport, la condivisione e l’amicizia sono stati gli elementi principali della giornata, nel perfetto spirito salesiano di don Bosco.

In aggiunta a tale evento, sabato 8 giugno 2019 “Giovani, Sport & Solidarietà” ha vissuto il suo momento principale con tornei, festa, la cena dell’amicizia e tanta buona musica. La giornata è iniziata nel primo pomeriggio quando sul campo da calcio otto squadre della categoria Pulcini 2008 si sono affrontati in un torneo dedicato “Trofeo Città di Cuneo”, mentre al Palauxilium don Bosco sono andati in scena le fasi finali di tre tornei quadrangolari di pallavolo che si sono sviluppati durante tutto l’arco della settimana. Nei locali dell’opera salesiana si sono svolti invece i tornei di Playstation VI memoria Nicolò Bessone, con il gioco Fifa 2019.

Il cuore della manifestazione è stata ancora una volta la serata con la “Cena dell’Amicizia” aperta a tutti, ed il grande concerto evento della band The Beat Circus.
Una festa davvero speciale alla quale hanno preso parte anche gli atleti delle discipline Special Olympics che nello stesso fine settimana sono stati impegnati a Cuneo e Borgo San Dalmazzo per le gare del Play The Game Special Olympics 2019, specialità nuovo e Bowling. Oltre 400 atleti insieme ai loro allenatori, accompagnatori e volontari hanno portato nei cortili dell’oratorio cuneese un’ondata di entusiasmo e voglia di divertirsi condividendo così lo spirito della festa e la voglia di stare insieme.

La “Festa dello Sport dei Bambini” è intitolata alla memoria di don Francesco Pomero, sacerdote salesiano, scomparso 6 anni or sono all’età di 94 anni, dopo una vita dedicata ai più piccoli e vissuta secondo il carisma e l’insegnamento di don Bosco e primo sostenitore di questa bella giornata di festa e di “famiglia”.