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Annunciati al Salone del Libro i vincitori della prima edizione del Premio letterario “Meco”

il 16 maggio 2025 al Salone del Libro di Torino si è svolta la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio letterario “Meco” in memoria di don Domenico Ricca, sacerdote salesiano e cappellano storico del carcere minorile Ferrante Aporti, scomparso nel marzo dell’anno scorso. Nella stessa occasione è stata presentata anche una raccolta dei migliori testi il cui ricavato sarà devoluto alla Comunità Harambée di Casale Monferrato, a sostegno di minori fragili.

Moderato dalla giornalista Marina Lomunno, l’evento ha visto la partecipazione di numerosi ospiti che hanno raccontato la vita di don Ricca spesa per i giovani più fragili: la Vicesindaca di Torino Michela Favaro, il Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Bruno Mellano, l’Ispettore dei Salesiani Don Leonardo Mancini, l’attuale cappellano del Ferrante Aporti e successore di don Domenico Ricca don Silvano Oni e il portavoce del Forum del Terzo Settore Gabriele Moroni. Presenti anche gli scrittori Margherita Oggero e Younis Tawfik.

È stato un momento emozionante con i tantissimi finalisti che, nonostante il poco tempo a disposizione, sono riusciti a ritagliarsi un momento per partecipare alla premiazione. I vincitori, visibilmente commossi e sorpresi, sono stati premiati presso lo stand del Comune di Torino.

Di seguito l’elenco dei vincitori:

Categoria Adulti

  • 1° PremioRacconto: Laura Nair Diena, Storia piccola di un lavoro
  • 2° PremioSaggio breve: Carolina Schiavone, Essere adolescenti nel tempo della fragilità adulta: le sbarre invisibili
  • 3° PremioRacconto: Biagio Irene, La stanza

Categoria Adolescenti

  • 1° PremioSaggio breve: Edoardo Degiovanni, L’abbattimento del muro
  • 2° PremioSaggio breve: Fabiana Tallarita, È un desiderio dell’anima andare oltre
  • 3° PremioRacconto: Sofia Rezia Loppio, Dimenticare tutto, anche ciò che si ama

Menzioni speciali

  • 1ª Menzione – Miglior racconto:
    Jonathan Angelo Antal, Reclusione claustrofobica
    Martina Cangialosi, Dietro le sbarre
  • 1ª Menzione – Miglior saggio breve:
    Elisa Dosio, Prigionieri dell’approdo, liberi nella menzogna
    Victoria Donà, Liberi e infelici, quando l’eccesso di libertà diventa prigione
  • 1ª Menzione – Miglior poesia:
    Adriana Panetta, Sete di libertà
    Eva Tabolacci, Una casa troppo piccola
  • Premi speciali Meco: menzione di merito per scrittori con disabilità
    Bianca Gaspero, Pioggia – Poesia
    Alessio Asuni, Senza un raggio di sole – Poesia

Sono stati inoltre selezionati per la pubblicazione: Paolo Banfi (racconto), Dario Basile (saggio breve), Rossaly Beatriz Chioquetta Lorenset (saggio breve), Alice Cohen (saggio breve), Marina Coli (racconto), Floredana De Felicibus (poesia), Maria Felicetti (poesia), Elena Ferraris (poesia), Elisabetta Iannascoli (poesia), Matteo Mescia (racconto), Diego Monfredini (racconto), Gian Piero Pallard (racconto), Antonio Pepe (saggio breve), Antonello Perazzo (saggio breve), Sandra Puccini (racconto), Danilo Scorrano (poesia), Alain Dante Stefanoni (saggio breve).

I giovani del Ferrante aporti

Sono 13 i minori del Carcere Minorile “Ferrante Aporti” di Torino che hanno partecipato al premio letterario. In forma anonima sono arrivati i racconti e le poesie delle ragazze e dei ragazzi.

La giuria, dopo aver valutato le opere, ha deciso di premiare ex aequo 4 opere con un contributo di 250 € e di dare anche un premio di 100€ a tutti i partecipanti.

Le opere vincitrici sono:

  • LIBERTÀ (POESIA)
  • TRA LE SBARRE (RACCONTO)
  • DIETRO LE SBARRE (POESIA)
  • TEMPO FERMO (POESIA)

Un successo inaspettato per questa prima edizione, che non rimarrà l’unica visti gli oltre 800 elaborati presentati, tra poesie, racconti e saggi brevi. Soddisfazione generale dal Forum Terzo Settore del Piemonte, che ha promosso il concorso con i Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta, in collaborazione con il settimanale La Voce e Il Tempo e con il patrocinio della Città di Torino e del Consiglio regionale del Piemonte.

Premio “Meco” alla memoria di don Ricca: oltre 800 i testi in concorso, premiazione al Salone del Libro

La prima edizione del Premio letterario “Meco” ha ricevuto oltre 800 elaborati, tra poesie, racconti e saggi brevi. L’iniziativa nasce in memoria di don Domenico Ricca, sacerdote salesiano e cappellano storico del carcere minorile Ferrante Aporti, scomparso nel marzo dell’anno scorso.

Come spiegano dal Forum Terzo Settore del Piemonte, che ha promosso il concorso con i Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta, in collaborazione con il settimanale La Voce e Il Tempo e con il patrocinio della Città di Torino e del Consiglio regionale del Piemonte, sono pervenuti contributi da ogni angolo d’Italia e da persone di tutte le età.

Partecipanti illustri vanno dall’autore più anziano, nato nel 1938, al più giovane del 2012. Degno di nota è il coinvolgimento di alcuni detenuti della casa circondariale di Biella, i quali, grazie a un corso di scrittura creativa, hanno deciso di mettere in pratica le competenze acquisite inviando i propri lavori. Un segno tangibile, sottolinea il Forum, che attività attente e sensibili nei contesti penitenziari possono favorire risultati positivi per la rieducazione e il benessere dei detenuti.

Anche un gruppo di giovani detenuti del Ferrante Aporti ha partecipato, in una sezione dedicata del Premio. I ragazzi sono stati coinvolti grazie all’impegno degli insegnanti dell’istituto, che hanno spiegato loro il senso del concorso e il valore della figura di don Domenico Ricca, ribadendo la sua dedizione verso i giovani più vulnerabili.

La giuria del Premio, presieduta dalla giornalista Marina Lomunno e composta da nomi illustri come Margherita Oggero, Younis Tawfik, e altri esperti del mondo giuridico e sociale, sta esaminando gli elaborati con cura. La premiazione avrà luogo il 16 maggio alle ore 18.00 al Salone del Libro di Torino, dove verrà anche presentata una raccolta dei migliori testi. Il ricavato delle vendite sarà devoluto alla Comunità Harambée di Casale Monferrato, a sostegno di minori fragili.

Parallelamente, il 6 giugno Palazzo Barolo ospiterà un incontro sul tema della giustizia minorile e delle nuove misure legislative. Un’occasione per riflettere sull’eredità di don “Meco” Ricca e sulle prospettive per il reinserimento sociale dei giovani detenuti.