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#MONFERRATO-CHE-EDUCA! e “Tu come stai?”: nasce una rete per il benessere e l’educazione dei giovani

Nel cuore del Monferrato Casalese prende vita un progetto ambizioso e necessario: è stato ufficialmente sottoscritto il Protocollo d’Intesa #MONFERRATO-CHE-EDUCA!, un patto educativo che coinvolge enti pubblici, scuole, servizi socio-assistenziali, ASL, terzo settore e realtà educative del territorio.

L’obiettivo? Costruire una Comunità Educante strutturata, capace di promuovere benessere, sviluppo e opportunità per bambini, ragazzi e famiglie dei 48 Comuni del Distretto Socio-Assistenziale di Casale Monferrato, che conta oltre 77.000 abitanti.

Ispirato ai principi UNESCO e alle Linee di Indirizzo Nazionali per il sostegno alle famiglie vulnerabili, il Protocollo riconosce l’educazione come bene comune e leva strategica per contrastare la povertà educativa, la dispersione scolastica e lo spopolamento dei territori fragili.

Il nome stesso del progetto racchiude la sua missione:

  • #MONFERRATO: il territorio da valorizzare e rendere protagonista;
  • -CHE-: le persone e le istituzioni che lo abitano e collaborano;
  • EDUCA!: l’azione urgente e condivisa per costruire futuro.

Il Patto Educativo di Comunità si propone di:

  • Promuovere progettualità condivisa e partecipata tramite co-programmazione e co-progettazione;
  • Rafforzare il ruolo dell’educazione come priorità strategica del territorio;
  • Garantire uguaglianza di diritti e risposte personalizzate ai bisogni educativi;
  • Valorizzare il patrimonio culturale e sociale delle comunità locali;
  • Favorire il benessere integrale di bambini, ragazzi e famiglie;
  • Sviluppare competenze di cittadinanza attiva e responsabilità sociale;
  • Contrastare spopolamento e povertà educativa, migliorando la qualità della vita delle comunità.

Per coordinare le azioni è stato istituito il Tavolo di Coordinamento #Monferrato-che-educa!, con rappresentanti del Servizio Socio-Assistenziale, del Comune di Casale Monferrato, delle scuole e del terzo settore.

Nei primi anni, il Protocollo si concentrerà su tre macro-temi:

  1. Dispersione scolastica: analisi, prevenzione e contrasto;
  2. Extrascolastico: doposcuola, attività sportive, ricreative e sviluppo delle soft skills;
  3. Famiglie: partecipazione, corresponsabilità e genitorialità positiva.

Ogni anno, entro il 30 settembre, sarà definito il programma condiviso delle attività, con verifica e monitoraggio dei risultati.

Tra i promotori e firmatari del Protocollo figurano:

  • Comune di Casale Monferrato (Capofila)
  • Servizio Socio-Assistenziale del Distretto
  • ASL AL – Casale Monferrato
  • tutti gli Istituti Comprensivi e Superiori del territorio
  • Istituto Sacro Cuore di Gesù – Salesiani Casale M.to
  • Caritas Diocesana
  • Cooperativa Elleuno
  • APS Penelope
  • altre realtà educative e sociali attive nel Monferrato

Il Protocollo ha durata triennale e potrà accogliere nuovi partner nel tempo.

 “Tu come stai?”: il primo progetto operativo

Tra le iniziative già attive nel territorio spicca “Tu come stai? La comunità per il benessere dei giovani”, dedicato al benessere psicologico e relazionale degli adolescenti.

Coordinato dal Comitato Interregionale di Salesiani per il Sociale Piemonte e Valle d’Aosta APS e finanziato da Impresa Sociale Con i Bambini, il progetto si rivolge a ragazze e ragazzi dagli 11 ai 18 anni offrendo una risposta concreta e tempestiva alle richieste di supporto dei giovani del Monferrato.

Attraverso percorsi preventivi nelle scuole e sul territorio, l’iniziativa:

  • Attiva i Gate, presìdi di ascolto e presa in carico psico-educativa;
  • Promuove formazione e strumenti per rafforzare la comunità educante;
  • Organizza eventi annuali dedicati all’ascolto, alla partecipazione e alla sensibilizzazione.

Grazie al lavoro dell’équipe multidisciplinare e alla sinergia tra scuole, ASL, Comune e terzo settore, “Tu come stai?” offre una risposta concreta e tempestiva alle richieste di supporto dei giovani del Monferrato.

Appello di Salesiani per il Sociale: è prioritario investire stabilmente sull’infanzia e l’adolescenza e costruire un nuovo Patto Educativo

Si riporta di seguito il Comunicato Stampa di Salesiani per il Sociale.

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In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la rete Salesiani per il sociale rinnova il proprio impegno a garantire a bambini e ragazzi il diritto fondamentale di crescere in un ambiente sicuro, protetto e ricco di speranza.

Oltre 100mila beneficiari raggiunti ogni anno attraverso più di 600 realtà territoriali distribuite in tutta Italia, che include 97 servizi socioeducativi, tra cui 45 Centri diurni e 33 Case famiglia: sono i numeri della rete dei Salesiani per il sociale che, in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20 novembre), rinnova il proprio impegno nell’assicurare a bambini e ragazzi in difficoltà la possibilità di vivere in contesti educativi sani, accoglienti e stimolanti. In Italia sono circa 33mila i minorenni che vivono lontano dalla propria famiglia d’origine, senza contare gli oltre 16mila minori stranieri non accompagnati. Tutti hanno un diritto fondamentale: crescere in un ambiente sicuro, affettivo e favorevole al loro sviluppo. Nelle 33 Case famiglia della Rete salesiana sono accolti circa 300 minori, tra i 12 e i 18 anni, su richiesta dei servizi sociali e con disposizioni del Tribunale per i Minorenni:

«Molti di questi bambini e adolescenti hanno alle spalle esperienze di abbandono, violenza o solitudine. Ognuno di loro porta dentro di sé una ferita, ma anche una possibilità – spiega don Francesco Preite, Presidente nazionale di Salesiani per il sociale – Ci ispiriamo al Sistema Preventivo di don Bosco, che mette al centro la relazione e la crescita integrale della persona, anche nella sua dimensione spirituale. Le nostre Case famiglia non sono luoghi meramente assistenziali, ma case dove crescere e imparare a credere di nuovo in sé stessi e negli altri. Il nostro obiettivo non è solo proteggere, ma restituire futuro. Per questo chiediamo un nuovo patto sociale ed educativo tra Istituzioni, Terzo Settore, scuola, Chiesa e territori, capace di costruire una rete solida fatta di strutture accoglienti, operatori formati e percorsi di inserimento sociale efficaci, insieme a investimenti stabili nelle politiche per l’infanzia e l’adolescenza».

All’interno delle Case famiglia, i ragazzi trovano un ambiente sicuro e inclusivo che dà loro opportunità concrete di crescita: scuola, sport, formazione professionale, relazioni sane e una comunità educativa che li accompagna ogni giorno. Anche dopo i 18 anni, Salesiani per il sociale continua a sostenerli nella ricerca di una casa, di un lavoro o nel proseguimento degli studi. Molti di loro, diventati maggiorenni e usciti dalla Casa famiglia, tornano a far visita, a condividere traguardi e momenti importanti: segno che l’appartenenza alla comunità salesiana non si esaurisce con la fine del percorso, ma diventa famiglia per sempre. Sono testimonianza e ispirazione per chi vive ancora in Casa famiglia, la prova concreta che un’altra vita autonoma e piena di soddisfazioni è possibile.

Gli educatori sono il cuore pulsante delle comunità: accompagnano i ragazzi nella vita di ogni giorno e curano i rapporti con famiglie, servizi sociali, scuola e sanità. Le équipe multidisciplinari, composte da educatori e psicologi, garantiscono una presenza continua, 24 ore su 24, offrendo ascolto, stabilità e punti di riferimento. Gli educatori accompagnano i minori a scuola, vanno a prenderli, parlano con gli insegnanti, seguono i giovani nello studio, nello sport, cucinano per loro, accompagnano bambini e ragazzi alle visite mediche: sono le maglie di una “rete di sicurezza” che protegge e guida bambini e ragazzi giorno per giorno, garantendo il rispetto di tutti i loro diritti e promuovendo la loro felicità.

«La povertà non è una statistica: è una ferita aperta nel cuore del nostro Paese. Ogni bambino escluso da opportunità, ogni ragazzo lasciato solo, è una sconfitta collettiva – dichiara don Preite – In Italia, secondo l’ISTAT, vivono oltre un milione e trecentomila bambini in povertà. Non bastano più progetti isolati o risposte emergenziali: servono politiche strutturali, risorse stabili e coraggio politico per garantire a tutti i minori protezione, salute, sicurezza, benessere, partecipazione e uguaglianza. Serve un nuovo patto sociale che restituisca dignità ai bambini e agli adolescenti più fragili, cancellando lo stigma che li isola e li condanna all’invisibilità. Essi non sono “problemi da gestire”, ma vite da valorizzare, cittadini di oggi e del domani. Garantire i diritti dei minori significa anche sostenere chi ogni giorno li accompagna – famiglie, comunità, operatori sociali e educatori – offrendo strumenti adeguati, tutele reali e riconoscimento professionale. Come Salesiani per il sociale, scegliamo con decisione da che parte stare: dalla parte dei bambini, dei ragazzi, della speranza e della comunità. Perché senza accoglienza e tutela non c’è futuro, senza comunità che sostengono i giovani non c’è giustizia».

Per saperne di più:

Sabato 14 e Domenica 15 marzo 2026 torna la Violetta di Don Bosco!

Sabato 14 e domenica 15 marzo 2026 torna la Violetta di Don Bosco in collaborazione con Salesiani per il Sociale: un’occasione per diffondere il messaggio di solidarietà e di sostegno per i bambini e i ragazzi in difficoltà. La Violetta di Don Bosco rappresenta proprio questo: fare il bene senza cercare l’attenzione o il riconoscimento per le nostre azioni.

La violetta è un simbolo di solidarietà e di sostegno per i bambini e i ragazzi delle nostre Case famiglia e Centri diurni in tutta Italia, acquistandola sarai ogni giorno al fianco di bambini e ragazzi soli: tanti di loro hanno bisogno ora di qualcuno che li prenda per mano e li accompagni verso un futuro migliore.

“Fare il bene senza comparire. La violetta sta nascosta ma si conosce e si trova grazie al suo profumo.”

— San Giovanni Bosco

Quest’anno la “Violetta di Don Bosco”, si apre a una nuova e significativa collaborazione: parteciperà infatti anche l’Associazione dei Salesiani Cooperatori, segno concreto di una Famiglia Salesiana sempre più unita e attiva.

La collaborazione tra l’Associazione dei Salesiani Cooperatori e Salesiani Per il Sociale nasce dal comune desiderio di servire i giovani con il cuore e lo stile di Don Bosco, nel pieno rispetto delle distinte identità e nature giuridiche delle due realtà.

L’Associazione dei Salesiani Cooperatori è un’associazione di fedeli di natura ecclesiale, promossa e fondata da don Bosco, parte integrante della Famiglia Salesiana e riconosciuta dalla Chiesa come espressione della vocazione laicale salesiana. Salesiani per il sociale, invece, è una rete associativa del Terzo Settore di natura civile, fondata e promossa dai Salesiani di Don Bosco d’Italia, che realizza azioni educative, sociali e di inclusione a favore dei minori e dei giovani in difficoltà.

Questa collaborazione, nel rispetto delle reciproche autonomie, vuole essere un segno concreto di corresponsabilità e di comunione nella missione, dove la dimensione ecclesiale e quella civile si integrano per rispondere insieme alle sfide educative e sociali del nostro tempo.

La Violetta di Don Bosco si conferma un evento che, anno dopo anno, cresce e si arricchisce grazie al vostro entusiasmo, al vostro sostegno e alla vostra generosità, e che aspira a diventare sempre più un’iniziativa di respiro nazionale.

 

Salesiani per il Sociale: quasi una famiglia su quattro in Italia a rischio povertà, al via la campagna per non lasciare da soli i bambini più fragili

Povertà e diseguaglianze sociali in Italia sono in aumento, riguardano quasi una famiglia su quattro ed espongono soprattutto i minori al rischio di un futuro incerto, privo di opportunità di crescita, integrazione e realizzazione personale. Per continuare a rimanere al fianco di bambini e ragazzi a rischio di povertà ed esclusione sociale, dal 17 giugno al 7 luglio 2025 “Salesiani per il Sociale APS” – rete associativa che da oltre trent’anni è impegnata nella tutela e nella protezione di minori e giovani – promuove la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Non lasciamo al buio i bambini più fragili”.

Tutti possono donare chiamando da rete fissa o inviando un SMS al numero solidale 45598. In particolare, attraverso i fondi raccolti, saranno potenziate e migliorate le attività di realtà salesiane in quartieri difficili di alcune città con oltre 500mila abitanti – Palermo, Napoli, Roma, Genova – nonché il supporto a minori stranieri non accompagnati.

Nel 2024 in Italia il 23,1% della popolazione ha rischiato la povertà o l’esclusione sociale. Circa 13 milioni e 525mila persone si sono, cioè, trovate in difficoltà tali da non poter affrontare spese impreviste, non potersi permettere un pasto adeguato o non poter pagare l’affitto o le bollette. A livello territoriale il Mezzogiorno si conferma la ripartizione con la maggiore incidenza di rischio di povertà o esclusione sociale e ad essere più colpite risultano le coppie con almeno tre figli (34,8% rispetto a 32% del 2023) ed i monogenitori (32,1% rispetto a 29,2%).

“La povertà educativa non è più un’emergenza ma un dato strutturale della nostra società – spiega don Francesco Preite, Presidente nazionale di Salesiani per il sociale –. Con il nostro lavoro di prossimità, interveniamo proprio in contesti difficili, con l’obiettivo di garantire a bambini, adolescenti e giovani una vita piena e dignitosa. Ispirandosi al metodo educativo di Don Bosco, la rete di associazioni Salesiani per il Sociale opera in tutto il territorio nazionale attraverso case-famiglia, comunità di accoglienza, centri diurni e altri servizi, presidiando in maniera capillare le periferie, dove spesso mancano opportunità di sviluppo sociale e culturale, specialmente nel Mezzogiorno. Anche il più piccolo aiuto può essere prezioso ed è per questo che abbiamo dato vita alla Campagna ‘Non lasciamo al buio i bambini più fragili’, per sostenere le iniziative attive su tutto territorio nazionale, che hanno l’obiettivo di rispondere in maniera concreta e innovativa ai bisogni educativi dei minori e delle loro famiglie”.

Ogni anno, Salesiani per il Sociale raggiunge oltre 100mila beneficiari, offrendo protezione e supporto attraverso una rete attiva in più di 600 realtà territoriali in tutta Italia, con 97 servizi socioeducativi, tra cui 33 case-famiglia e 45 centri diurni. I bambini e i ragazzi trovano in questi luoghi protezione, calore familiare e figure educative che li aiutano a crescere in un ambiente sicuro.

Salesiani per il Sociale ha esteso la rete di accoglienza con strutture dedicate ai minori non accompagnati che arrivano in Italia, dove possono ricevere cibo, vestiti e assistenza per contattare i propri familiari, oltre a frequentare corsi di italiano e costruire un percorso verso l’autonomia. Strutture che accolgono anche minori affidati dalla giustizia minorile, garantendo loro un supporto educativo e un ambiente sicuro per il reinserimento e lo sviluppo personale.

La campagna “Non lasciamo al buio i bambini più fragili” ha il supporto informativo di La7 e Mediaset.

Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Fastweb, Coop Voce, Tiscali; sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Geny Communications e, sempre per la rete fissa, di 5 euro da Convergenze, PosteMobile.

“Da soli non c’è storia”: assemblea nazionale di Salesiani per il sociale a Torino

Si è conclusa venerdì 7 giugno presso la Casa Madre dei Salesiani di Don Bosco a Valdocco, l’Assemblea Nazionale 2025 di Salesiani per il sociale, tre giorni di confronto tra oltre 100 delegati provenienti da tutta Italia. L’evento ha rappresentato un momento chiave per rinnovare la visione strategica della rete, approvare il Bilancio Sociale 2024, eleggere il nuovo Consiglio Direttivo e rilanciare l’impegno educativo e sociale verso i giovani più fragili.

Durante l’Assemblea è stato confermato don Francesco Preite alla guida dell’associazione per un secondo mandato triennale. Una scelta che segna continuità e fiducia nel cammino condiviso, tra radicamento territoriale e capacità di innovazione. «Da soli non c’è storia. Ma insieme possiamo cambiarla», ha dichiarato Preite, sottolineando l’importanza di costruire alleanze educative e reti solidali capaci di generare speranza e opportunità.

Nel suo primo mandato, la rete ha accompagnato oltre 6.300 giovani nel Servizio Civile Universale, promosso più di 400 progetti contro la povertà educativa e per l’inclusione sociale, rafforzando una governance partecipativa basata su sei Comitati e Presidi Territoriali. Nell’ultimo anno, Salesiani per il sociale ha raggiunto circa 45.000 beneficiari diretti e oltre 100.000 persone complessive, attraverso 100 interventi socio-educativi, grazie a 900 operatori3.000 volontari e una rete diffusa di collaborazioni pubbliche e private, per un investimento complessivo di oltre 2.200.000 euro.

L’Assemblea ha anche approvato il nuovo Documento Programmatico 2025-2028, intitolato “Organizzare la Speranza”, che delinea cinque ambiti strategici di intervento: educazioneaccoglienzalavoroformazione e servizio civile.

A conferma della vitalità della rete e della partecipazione territoriale, l’Assemblea ha eletto come membri del Consiglio Nazionale Letizia ScandurraGennaro Balzano, Corrado CaianoValentina Bellis, Ciro Bisogno, Emanuele Gnocchini ed Emanuele Zof. L’Ente promotore CNOS ha nominato come membri del Consiglio Direttivo Silvio ZanchettaAlberto AnzaloneGiuseppe RussoAndrea Lupi, Alberto Goia e Francesco Preite.

L’Assemblea 2025 ha rilanciato con forza la missione della rete: essere una comunità educativa e sociale capace di leggere i bisogni del presente e trasformarli in risposte concrete e generative, mettendo al centro i diritti e la dignità dei minori, degli adolescenti e dei giovani più vulnerabili.

 

Sabato 15 e Domenica 16 marzo 2025 torna la Violetta di Don Bosco!

Sabato 15 e domenica 16 marzo 2025 torna la Violetta di Don Bosco in collaborazione con Salesiani per il Sociale: un’occasione per diffondere il messaggio di solidarietà e di sostegno per i bambini e i ragazzi in difficoltà. La Violetta di Don Bosco rappresenta proprio questo: fare il bene senza cercare l’attenzione o il riconoscimento per le nostre azioni.

La violetta è un simbolo di solidarietà e di sostegno per i bambini e i ragazzi delle nostre Case famiglia e Centri diurni in tutta Italia, acquistandola sarai ogni giorno al fianco di bambini e ragazzi soli: tanti di loro hanno bisogno ora di qualcuno che li prenda per mano e li accompagni verso un futuro migliore.

 

“Vicini di banco”: a Casale il progetto che contrasta la povertà educativa e l’abbandono scolastico

Notizia a cura di Salesiani per il Sociale.

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Ci troviamo a Casale Monferrato (AL), una delle sedi del progetto “Vicini di banco“, nato per contrastare povertà educativa e abbandono scolastico del territorio. All’interno di due Istituti scolastici della città, Valentina insieme ad altre educatrici portano avanti le attività di “Oltrescuola“, un sostegno a ragazze e ragazzi che va oltre i compiti e tenta di rispondere ai loro bisogni più nascosti.

«Nel rapporto educativo con i ragazzi – ci dice – le parole chiave sono “stare con”, “ascolto”, “osservazione”. Non serve arroccarsi sul ‘si è sempre fatto così’ perché non tiene conto del come si è ora. Essere capaci di stare accanto alla giusta distanza, lascia i ragazzi liberi di camminare e di inciampare, ma mai così lontani da non poter tendere una mano per aiutarli a rialzarsi».

«Accompagnare questi ragazzi nel sostegno scolastico significa rispettare i loro tempi, imparare a mettersi in ascolto e in attesa del momento giusto per l’imbeccata giusta, occorre partire dal punto in cui si trovano senza avere aspettative in cui incastrarli».

«Mi piace l’Oltrescuola perché mi aiuta tanto a fare i compiti, le cose che non ho capito e la lingua. I compagni sono gentili e anche i maestri mi aiutano».

Questo bigliettino è stato scritto da Rumba, una ragazza che oggi frequenta la Seconda Media a Casale Monferrato. Arrivata in Italia un anno fa, ha potuto finalmente riunirsi con la sua famiglia, già presente nel nostro Paese grazie al supporto della Caritas locale.

Oggi insieme a tanti altri bambini frequenta l’”Oltrescuola”, una delle azioni territoriali del progetto “Vicini di Banco” dove viene garantito supporto ai compiti scolastici e alla socialità.

“Vicini di banco” è un progetto finanziato dal “Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo”. Obiettivo è di promuovere l’inclusione sociale, il successo in classe, il miglioramento delle competenze degli studenti coinvolti, contrastando attivamente i fenomeni di abbandono scolastico. Coinvolge circa 300 studenti tra i 9 e 14 anni intercettati nelle scuole e istituti comprensivi di SiciliaCampaniaCalabriaPiemonte e Liguria.

“Io sono l’Altro. Per la libertà, la pace e la giustizia sociale”, seminario Minori di Diritto 2024

Il seminario “Minori di Diritto“, svoltosi il 22 novembre 2024 nella Sala Sangalli dell’oratorio di Valdocco, via Maria Ausiliatrice 32, ha esplorato il tema dell’inclusione sociale con interventi di esperti, tra cui: Roberta Ricucci, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi,  Caterina Di Chio, psicologa clinica e di comunità – Studio Amae e Federico Zamengo docente di Pedagogia Generale – Università degli Studi di Torino.

Organizzato da Salesiani per il Sociale e VIDES Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con il TESC, l’evento prevedeva una sessione di quattro ore che ha visto il susseguirsi di una conference in plenaria moderata da suor Anna Bailo, Delegata FMA di Pastorale Giovanile. Ha portato il suo saluto don Alberto Goia, Responsabile della Pastorale Giovanile. 

Nella seconda parte della mattina, i 150 partecipanti hanno avuto la possibilità di scegliere tra otto Talk, condotti da professionisti, che hanno avuto il carattere di testimonianza, esperienze/progetti con attività laboratoriale interattiva:

  • Chi ha paura della scuola? A “prova” di inclusione: minori e famiglie a scuola tra accoglienza, aspettative e fragilità (Cristiana Albino – Associazione Diskolé Aps)
  • Progetto A3: storie di empowerment per giovani donne (Valentina Robazza – Casa della Giovane)
  • La Finestrella: il benessere psicologico dei giovani (Francesca Errigo – Vides Main Odv)
  • Casa Oz. Quotidianità che cura (Marco Canta – FondazioneOz Ets)
  • Accogliere me per includere l’altro (Elena Ciampi – Studio Amae)
  • Inclusione della diversità nel mondo del lavoro (Stella Pinna Pintor – Università di Torino)
  • Cittadinanza e persone con background migratorio (Roberta Ricucci – Università di Torino)
  • Parte-ci-pare: costruire comunità (Federico Zamengo – Università di Torino)

Alla fine dell’evento, i ragazzi hanno riflettuto sul proprio ruolo nel costruire una società inclusiva, dove ogni individuo si senta accolto e possa godere pienamente di diritti e opportunità. L’esclusione sociale è l’impossibilità per un individuo di partecipare pienamente alla vita della comunità. Nelle società contemporanee tra le categorie maggiormente vulnerabili ci sono anche i minori.

Minori di Diritto 2024, seminario: “Io sono l’Altro. Per la Libertà, Per la Giustizia Sociale, per la Pace”

Articolo a cura di Rosanna Todisco per Salesiani per il Sociale.

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Minori di Diritto”, alla sua terza edizione, è rivolto a chi, negli ambienti educativi, ha a cuore l’educazione al rispetto, alla conoscenza reciproca, alla condivisione per formare persone adulte più libere, più consapevoli, affettivamente e socialmente mature.

Minori di Diritto: un seminario di studio con Conference e Talk  che quest’anno ha come titolo “Io sono l’Altro. Per la Libertà, Per la Giustizia Sociale, per la Pace”.

Si terrà venerdì 22 novembre 2024  dalle ore 9.00 alle ore 13.00 in Sala Sangalli, a Valdocco (Piazza Maria Ausiliatrice 32, Torino).

La giornata è organizzata in una sessione di 4 ore che vedrà il susseguirsi di:.

  • 1 Conference in plenaria: avremo 3 ospiti che inquadrano il tema da tre sguardi disciplinari, sociologico, psicologico e pedagogico.
  • 8 Talk a piccoli gruppi condotti da professionisti che hanno il carattere di testimonianza, esperienze/progetti con attività laboratoriale interattiva

Il seminario di formazione è rivolto agli/alle OV e sono invitati a partecipare gli/le OLP.

L’incontro si rivolge anche ad operatori e professionisti che lavorano in ambito educativo e scolastico.

Per questioni organizzative, vi chiedo di iscrivervi e segnalare la preferenza per la partecipazione al Talk. Compilate il form che trovate CLICCANDO QUI entro il 19 novembre. https://forms.gle/vvwKDVcUbbghYi7CA

Pubblicato il Bando per gli Operatori Volontari di Servizio Civile Digitale, domande entro il 26 settembre

È stato pubblicato il Bando per la selezione degli Operatori Volontari (OV) da impiegare in progetti afferenti ai programmi di intervento di Servizio Civile Digitale (SCD).

Gli aspiranti Operatori Volontari potranno presentare la propria domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) entro e non oltre le ore 14.00 del 26 settembre 2024.

Il progetto della nostra Ispettoria, inserito nel programma di Salesiani per il SocialeDiritti alla base”, si chiama DIGIT-PRO e ha 22 posti disponibili su 17 sedi distribuite come segue:

  • COLLEGIO DON BOSCO – Borgomanero (NO)
  • SCUOLA MEDIA DON BOSCO – Torino (TO)
  • CFP ISTITUTO SALESIANO MARIA AUSILIATRICE – Fossano (CN)
  • CFP REBAUDENGO – Torino (TO)
  • CNOS-FAP SAVIGLIANO – Savigliano (CN)
  • CFP AGNELLI – Torino (TO)
  • CFP – ISTITUTO SALESIANO San Domenico Savio – Bra (CN)
  • CNOS-FAP SEDE REGIONALE – Torino (TO)
  • ORATORIO SALESIANO SAN LUIGI – Torino (TO)
  • ORATORIO REBAUDENGO –  Torino (TO)
  • ORATORIO MONTEROSA – Torino (TO)
  • ORATORIO VALDOCCO –  Torino (TO)
  • PASTORALE GIOVANILE – Torino (TO)
  • IUSTO – Torino (TO)
  • PARROCCHIA SANTI PIETRO E PAOLO – Torino (TO)
  • PARROCCHIA SPIRITO SANTO – Pinerolo
  • ORATORIO SAN LUIGI – Chieri

L’Ufficio Servizio Civile (via Maria Ausiliatrice 32, Torino) è a disposizione per informazioni, orientamento e supporto alla compilazione della domanda online.