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San Salvario House: la testimonianza di un giovane nell’housing sociale

L’esperienza di un giovane universitario presso San Salvario House. Ecco di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera con la testimonianza di Giovanni, giovane di 23 anni della Regione Sicilia.

Giovanni: l’esperienza all’housing che mi ha cambiato

Sono Giovanni, ho 23 anni e sono nato e cresciuto in Sicilia. Dopo aver conseguito la laurea triennale in ingegneria gestionale a Palermo, decisi di continuare il mio percorso di studi a Torino. Quando si opta per un ateneo molto lontano da casa, si viene investiti dalla frenesia e dall’eccitazione di cominciare un nuovo percorso e fare una nuova grande esperienza… ma più grande è l’esperienza più sono le preoccupazioni che prendono piede! Nel mio caso, ero preoccupato perché avevo difficoltà a trovare un alloggio e perché ero spaventato dalla possibilità di andare a vivere con persone che non conoscevo: le incognite erano tante, e più cercavo, meno trovavo e più mi preoccupavo. Fin quando su un sito non trovai l’annuncio di San Salvario House: il prezzo conveniente, la posizione strategica (quasi a metà strada tra il centro e il politecnico) ma anche la possibilità di fare nuove conoscenze con ragazzi provenienti da ogni parte del mondo e il fatto che la struttura fosse guidata da un educatore e si appoggiasse a una parrocchia… tutti questi fattori mi convinsero a scegliere il social housing come mio alloggio. Ancora invaso da dubbi, a fine settembre 2019 mi trasferii.

Bastò poco affinché i miei dubbi e le mie ansie svanissero: fui accolto molto bene e riuscii molto presto a integrarmi tra i ragazzi già presenti. La convivenza di diverse culture non mi spaventava più, e con il passare dei mesi cominciai a conoscerle sempre meglio. Certo, ci sono state alcune discussioni e un po’ di liti, ma siamo riusciti sempre, io e i miei coinquilini, a venirci incontro e capirci l’un l’altro. Durante il mese, l’educatore organizzava cene e momenti di condivisione, anche con l’appoggio delle famiglie della parrocchia; sono stati momenti molto belli, ma ciò che veramente mi ha segnato è stata la quotidianità, a volte banale, con ragazzi italiani, africani, asiatici e americani.

Impossibile inoltre non accennare al periodo in quarantena: per vari motivi, decisi di rimanere a Torino e seguire da lì le lezioni online e affrontare gli esami nella mia stanza davanti al computer. È stata un’esperienza molto strana (come penso lo sia stata per tutti), ma che sicuramente sarebbe stata molto diversa (e peggiore) se l’avessi affrontata da solo. Invece, molti ragazzi decisero di non tornare a casa propria e di restare nell’housing e lì, costretti tutti noi in uno spazio relativamente limitato, riuscimmo ad avvicinarci ancora di più: ci furono momenti di confronto, di scontro e condivisione, grazie ai quali imparammo a conoscerci meglio e, uniti, a portare avanti il progetto del social housing.

Questi sono stati mesi incredibili, che mi hanno formato molto, e certamente il Giovanni che è uscito per un’ultima volta da quel portone in via Saluzzo non sarà lo stesso che è entrato in quel settembre che ora sembra così lontano. La mia esperienza al San Salvario House è una di quelle che molto difficilmente dimenticherò nella mia vita; me la porterò dietro sempre e spero di riuscire a portare anche alle persone che conoscerò in futuro almeno un pezzo di quei ragazzi che tanto si sono fatti volere bene.

Salesiani San Salvario: l’Housing Sociale

L’housing sociale di San Salvario comunica che è al completo, ecco i dettagli.

Housing è … imparare a conoscersi intorno una tavola!

San Salvario è al completo, tutti i posti sono stati occupati per il momento. All’interno del Housing convivono ragazzi provenienti da quasi tutti i continenti: Asia, Europa, Africa e Sud America.

Ogni settimana si trovano il giovedì sera a cenare insieme ed è l’occasione giusta per tessere amicizie e confrontarsi con alcuni più grandi tra i volontari.

Piano piano la famiglia si compone…vuoi conoscere di più? Chiamaci 366 776 3601

Social Housing in San Salvario

La Parrocchia di Santi Pietro e Paolo in San Salvario inizia una nuova avventura nel cuore multiculturale della città metropolitana, una nuova modalità di accompagnamento educativo.  Il nome del progetto è “San Salvario House“, nato in accordo con il vescovo di Torino e la Caritas Diocesana, con il contributo di Compagnia di San Paolo e alcuni enti privati, ambisce alla concretizzazione delle sfide lanciate da Papa Francesco in merito ad accoglienza e ospitalità. Pertanto, nei prossimi sei mesi si avvieranno i lavori per destinare una parte della canonica ad un social housing dove i destinatari saranno di provenienze miste: un mix sociale che sia creativo, stimolante, che porti dinamicità alla convivenza e che si configuri come “una filiera di accompagnamento educativo in continuità con il lavoro svolto con coloro che già frequentano la comunità religiosa – così afferma Don Mauro Mergola, parroco della parrocchia – e, quindi, che possa costruire una nuova comunità attraverso l’integrazione, diventando magari un punto di riferimento significativo di questo processo”.

I destinatari sono giovani italiani e stranieri, tra i 18 e i 39 anni,  che dovranno occuparsi della pulizia dei luoghi comuni e della propria camera con un aiuto settimanale di alcune ore per le parti comuni. La permanenza è temporanea ed è pari ad un massimo 18 mesi, a seconda del livello di autonomia e degli obiettivi da raggiungere. Saranno previsti alcuni momenti di vita comune organizzati insieme ai ragazzi e all’equipe educativa, tra i quali: cene insieme e momenti di convivialità e di formazione condivisi, proposte di uscite comunitarie culturale per Torino e dintorni. Inoltre, agli ospiti verranno chieste alcune ore di volontariato da svolgere nelle diverse attività della Parrocchia e dei due oratori.
Il progetto, oltre ad essere una opportunità per giovani ragazzi italiani e stranieri,  può essere un’occasione per tutta la comunità per sviluppare momenti e proposte di volontariato, formazione, intercultura e molto altro.
“Un angolo a colori in San Salvario … Profumi e sapori di casa!” … una nuova casa per la comunità di San Salvario.

La bontà del progetto “San Salvario House” verrà testimoniata anche con un collegamento diretto, mercoledì 1 marzo 2017 a partire dalle ore 21.05, dove l’obiettivo di ​‘​​Avanti il prossimo’, il talk show di Tv2000 ​​condotto da Piero Badaloni​, si poserà su questa realtà nascente, ​sviluppando la puntata intorno al tema dei minori stranieri non accompagnati.

 

 

 

Articolo apparso su La Stampa (ed. Torino) del 14/02