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I giovani come protagonisti sui social media

Dal sito InfoANS.

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Nell’ultimo decennio i social media sono diventati isole di evangelizzazione, dove fioriscono sempre più iniziative; e, al tempo stesso, le nuove tecnologie stanno aprendo la strada a forme innovative di comunicazione, contribuendo a influenzare l’evangelizzazione in acque inesplorate. Le generazioni più giovani stanno naturalmente familiarizzando con le possibilità che la comunicazione digitale offre e diventano sempre più protagoniste di azioni concrete.

Di questo protagonismo giovanile all’interno del mondo digitale ne parla, approfonditamente, don Maciej Makuła, SDB, membro del Settore Comunicazione Sociale, che in questi mesi sta offrendo originali contributi per analizzare i diversi aspetti della comunicazione, nella Chiesa e nella Famiglia Salesiana.

Nel suo articolo per il mese di giugno, don Makuła si concentra appunto sui giovani e sulla loro capacità di muoversi tra i social media, acquisendo sempre maggiore esperienza, una cultura mediatica rilevante e imparando i principi etici.

“Scoprire i segni dei tempi, creare strumenti e lanciare progetti con i giovani nel campo dei media sta diventando una sfida urgente per la Chiesa del XXI secolo – spiega l’autore del testo –. I social media stanno fermentando come un lievito per l’azione pastorale e persino per la proclamazione del kerigma. Da qui l’importanza di una formazione adeguata, di una rete di contatti con i giovani di tutto il mondo e di evangelizzare con i giovani online”.

Come afferma ancora don Makuła,

“questo articolo, partendo dall’esortazione Christus Vivit, presenterà alcune riflessioni relative all’insegnamento della Chiesa sul coinvolgimento dei giovani nei progetti mediatici –. […] Dal momento che si muovono così bene nelle reti sociali, bisogna coinvolgerli perché le riempiano di Dio, di fraternità, di impegno”.

Un ampio spazio, poi, è dedicato alla Famiglia Salesiana e al modo in cui si avvicina ai giovani nel mondo digitale.

“La Famiglia Salesiana e i suoi singoli membri hanno molte predisposizioni uniche per salpare verso il continente digitale missionario, come abbiamo potuto osservare per anni in tutti i continenti – prosegue l’autore –. Questo è diventato particolarmente evidente durante la pandemia, quando sono state mobilitate enormi forze salesiane per contattare i giovani digitalmente. Molte istituzioni salesiane avevano attività professionali da presentare a questo proposito, che hanno avuto e hanno ancora oggi risultati tangibili”.

Il testo completo dell’articolo, in formato PDF, può essere scaricato CLICCANDO QUI.

Don Bosco Borgomanero: i Social visti da un esperto, Toni Cutillo

Mercoledì 27 marzo tutte le classi di seconda e terza media si sono riunite in teatro insieme a Toni Cutillo, esperto di Informatica, per parlare dell’utilità e della pericolosità dei Social Media.

Negli ultimi anni i Social Network governano il mondo di Internet e il cervello delle persone, soprattutto dei giovani, per questo il Don Bosco di Borgomanero ha organizzato un incontro con un esperto del settore: Toni Cutillo, laureato in Informatica grazie ad un programma sull’intelligenza artificiale e successivamente diventato programmatore di Social Network.

Toni ha incontrato tutte le classi di seconda, terza media e il biennio del Liceo. Ha introdotto l’argomento spiegandoci la differenza tra browser e motore di ricerca: un browser è un piccolo programma che utilizza una rete Internet per accedere a un determinato motore di ricerca; un motore di ricerca è invece un sito che ti permette di cercare informazioni sul web. La lezione è proseguita spiegandoci perché per gli sviluppatori di qualsiasi social non ha importanza sapere la vera età dell’utente: a loro interessa solo avere i nostri dati per fini commerciali, per questo quando un’applicazione è gratis, significa che il prodotto è proprio chi la installa.

Successivamente, Toni ci ha mostrato una tabella con due colonne e ci ha spiegato le differenze tra elementi della vita reale e elementi della vita digitale, come quella tra un uomo e un utente, o quella tra degli amici e dei contatti. Infine, l’esperto ci ha lasciato con la frase

“Noi non dobbiamo fidarci della macchina, ma dobbiamo fidarci della persona”.

Ringraziamo Toni e i nostri insegnanti per averci aiutato ad aprire gli occhi su alcuni adspetti a noi non chiari del mondo social.