Articoli

Buonanotte Quaresima 2021 con Don Bruno Ferrero

Le storie della Buonanotte raccontate da Don Bruno Ferrero per vivere la Quaresima

Parole di vite che non si arrendono: storie lungo il cammino quaresimale, con Alessandro Ciquera

Una parola, una storia. Una storia, una persona. Una persona, una vita. Vita.

Una proposta di Cammino Quaresimale con parole di vite che non si arrendono, attraverso la testimonianza dei protagonisti presentati da Alessandro Ciquera e Marco Canta nel libro “La speranza ha il vestito azzurro” edito da Effatà Editrice.

Grazie all’utilizzo di una singola parola, l’autore Alessandro Ciquera ha cercato di tirare fuori l’essenza di ciascun racconto. Ogni mercoledì e venerdì di Quaresima, in prima visione alle ore 20.00 sui canali social @MGSPiemonte e @SalesianiICP, sarà così possibile seguire le storie di vita narrate dal libro con la contestualizzazione del luogo in cui nasce il racconto, la storia legata alla persona e l’auspicio di un gesto concreto consigliato per tutti noi.

Una piccola anticipazione: le parole di questa settimana saranno CORAGGIO, con la storia di Fatima (disponibile di seguito), e PERSEVERANZA con la vita di Rabia.

Tutte le storie pubblicate nel corso del Cammino Quaresimale saranno rese disponibili sulla pagina dedicata “Parole di vite che non si arrendono

Parole di vite che non si arrendono

Ogni mercoledì e venerdì di Quaresima, in prima visione alle ore 20.00
sui canali social @MGSPiemonte e @SalesianiICP

54a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: il messaggio di Papa Francesco

Nel giorno della festa di San Francesco di Sales, avvenuta il 24 gennaio, Papa Francesco ha dedicato un messaggio ai giovani per la 54a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali riguardo al tema delle narrazioni, affinchè possano comprendere la bellezza e la necessità di raccontare storie.

Si riporta l’articolo pubblicato in data odierna dell’Agenzia Info SalesianaAns“.

Fin dalle origini l’umanità ha coltivato l’arte della narrazione. Le storie sono un’attività che è alla base di ogni relazione umana. Negli ultimi anni, l’industria della comunicazione ha preso in mano quest’arte, rendendola nota con il nome di “storytelling”. Il 24 gennaio 2020, festa di San Francesco di Sales, Papa Francesco ha inviato un messaggio per la 54a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, dal titolo: “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria. La vita si fa storia”. “Desidero dedicare il Messaggio di quest’anno al tema della narrazione”, afferma il Papa in apertura.

Chi è educatore per natura e vocazione sa che raccontare storie a bambini, adolescenti e giovani è un elemento fondamentale. Don Bosco stesso, nelle Memorie dell’Oratorio scrive: “Ho continuato a occuparmi dei ragazzi, intrattenendoli con racconti…”.

Le narrazioni oggi sono di moda. Tutti ci raccontano storie. Tutti fanno racconti. E la rete è piena di storie che catturano. Ma è questo che chiede il Papa nel suo messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali?

“Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita”.

Il documento presenta in modo didattico e chiaro la bellezza e la necessità di raccontare storie, o meglio, di “tessere storie”, perché “immergendoci nelle storie, possiamo ritrovare motivazioni eroiche per affrontare le sfide della vita”.

Non tutte le storie sono uguali, avverte il Papa:

“Quante storie ci narcotizzano, convincendoci che per essere felici abbiamo continuamente bisogno di avere, di possedere, di consumare. Quasi non ci accorgiamo di quanto diventiamo avidi di chiacchiere e di pettegolezzi, di quanta violenza e falsità consumiamo”.

Per questo c’è bisogno di pazienza e di discernimento per riscoprire le storie che trasformano.

Il messaggio specifica che “non si tratta perciò di inseguire le logiche dello storytelling, né di fare o farsi pubblicità, ma di fare memoria di ciò che siamo agli occhi di Dio, di testimoniare ciò che lo Spirito scrive nei cuori”.

Il messaggio si concentra sul fatto che l’uomo è chiamato a raccontare e a fissare nella sua memoria la grande storia d’amore tra Dio e l’umanità, che ha al centro Gesù,

“la sua storia porta a compimento l’amore di Dio per l’uomo e al tempo stesso la storia d’amore dell’uomo per Dio”.

Come Don Bosco, tutti sono invitati ad apprendere a “raccontare storie edificanti”, le “storie meravigliose” di Dio.