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Promozione del teatro ai giovani del Liceo Don Bosco di Borgomanero

Dai salesiani di Borgomanero.

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“Se i giovani non vanno a teatro, portiamo il teatro ai giovani”.

Al Liceo Don Bosco di Borgomanero (No), la mattinata di lunedì 29 ottobre è stata dedicata alla promozione del teatro agli studenti: gli organizzatori delle stagioni che ci sono sul territorio hanno infatti dialogato con ragazze/i, presentando loro i vari cartelloni. Non è vero che in provincia non ci siano opportunità, bisogna scoprirle, incontrarle e dialogare con loro.

La prof.ssa Serena Borgna (docente di materie classiche) ha presentato gli organizzatori delle stagioni teatrali e territori, partendo dal Lago d’Orta con la compagnia del teatro delle Selve che a San Maurizio cura il Teatro degli Scalpellini. Franco Aquaviva (che ha anche un laboratorio di teatro contemporaneo al don Bosco) ha presentato sia le produzioni teatrali in cantiere, sia la stagione di “Vado a teatro!“.

Borgna si è poi spostata sul Lago Maggiore lasciando la parola a Luca Petruzzelli, che ha introdotto “Arona città teatro”: a settembre teatro sull’acqua (con la direzione artistica di Dacia Maraini) e nel resto dell’anno teatro diffuso nelle città. Poi la parola è passata a Giovanni Siniscalco, impegnato nella scuola di teatro con Nati Domani e con le stagioni 499 seggiole a Teatro (al Nuovo), il Teatro da Camera e la stagione del Rosmini curata da Roberto Barcellini. La prof.ssa Borgna ha poi concluso intervistando Rita Ballaratti (Contado del Canavese) che ha illustrato il cartellone del Nuovo a Borgomanero.

Interessante notare la completezza dell’offerta teatrale sul territorio, la qualità, la capacità di essere colleghi e non in competizione tra gli organizzatori. Infine è emerso sia che ognuna di queste stagioni avesse promozioni per studenti, sia la voglia di ascoltare idee e proposte dei giovani per abbassare le soglie dell’andare a teatro. Una volta era un obbligo per le scuole, oggi deve essere un piacere ed uno stimolo culturale.

Il teatro fa bene e aiuta a pensare, ha concluso la docente.

Fine anno a Borgomanero fra Teatro, Musical e Prom

Notizie dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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UNA GRANDE STORIA PER GRANDI INTERPRETI

Grande performance dal vivo mercoledì 5 giugno in teatro, offerto dalla Prima Liceo Classico.

La tragedia di Medea ha incantato gli oltre 200 presenti in sala, sotto la sapiente regia di Giovanni Siniscalco.

La bravura di attori e attrici, la preparazione, i costumi e la presenza scenica ha incantato il pubblico, che ha riservato una standing ovation nel finale.

UNA GRANDE STORIA PER GRANDI INTERPRETI

Musical delle Medie: palestra strapiena di genitori e appassionati del musical, la sera di giovedì 6 giugno.

La fabbrica di cioccolato” messa in scena da 28 attrici e attori, sotto la regia di Edith Ben, è stato un trionfo.

Coinvolti anche la rock band della Media e i ragazzi diretti dai Maestri Iorio e Cominoli.

Il pubblico in palestra ha seguito l’evoluzione della storia apprezzando ed applaudendo a scena aperta i passaggi principali.

Bellissima la scenografia, i costumi e le musiche. Successo poi il finale con più di tre minuti di applausi.

GRANDE SUCCESSO AL PROM DEI LICEI

Più di 200 studentesse e studenti in abito da sera hanno partecipato alla cena del Ballo di fine anno.

Nero e blu per i ragazzi i colori che hanno rappresentato l’eleganza, abito lungo, borsa tracolla e tacco 12 per le ragazze.

Red carpet per tutte/i. Oltre 900 le foto scattate nei due riquadri: la bellezza è stata la dimensione della serata, che ha previsto sfilata sul tappeto rosso, cena in piedi a buffet, serata discoteca in teatro.

Don Bosco Cumiana: festa di fine anno e Evviva 2024

Dal sito Don Bosco Cumiana.

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Festa Fine Anno 2023/24

Con la presenza di un tiepido sole primaverile, la domenica 26 maggio si è svolta nei nostri cortili la festa di fine anno scolastico, che ha visto una cospicua partecipazione di genitori, allievi e docenti, convenuti per trascorrere una piacevole giornata all’insegna della convivialità e dell’amicizia.

La S. Messa ha dato inizio alla giornata inserendoci nel bel clima di serenità che ha caratterizzato anche i momenti successivi. Dopo il pranzo al sacco e un momento di convivialità e gioco, è arrivato il tempo tanto atteso dello spettacoloTotò Sapore e la magica storia della pizza”.

La simpatica commedia è stata accompagnata dall’esibizione del preparatissimo coro della scuola, che ha interpretato famose canzoni della tradizione napoletana. Le musiche hanno supportato le danze del gruppo di coreografia e dato un tocco particolarmente piacevole alla brillante recita degli attori.

Lo spettacolo ha piacevolmente intrattenuto la platea di allievi, genitori e fratelli che hanno gremito la sala. Tutti i presenti hanno così potuto apprezzare l’enorme impegno di allievi, ex-allievi e docenti nella preparazione e nell’esibizione della commedia.

Ringraziamo tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita di questa giornata che resterà certamente impressa nell’animo di tutti i partecipanti.

Evviva – Edizione 2024

Mercoledì 15 maggio 2024 l’Associazione “EVVIVA! ASL TO3″, in cooperazione con oltre trenta associazioni di volontariato del territorio, ha organizzato una giornata speciale presso la nostra scuola. Scopo della manifestazione è stato quello di trasmettere ai ragazzi la cultura dell’emergenza e della prevenzione, sottolineando anche la bellezza del volontariato: molto, infatti, di ciò che viene effettuato in aiuto della popolazione non potrebbe esistere senza l’apporto dei tanti volontari che ogni giorno si affiancano ai professionisti di ogni settore coinvolto.

Tutti questi professionisti e volontari sono usciti per un giorno dagli ospedali, dagli ambulatori e dai loro luoghi di lavoro con l’obiettivo di accogliere gli allievi di diverse scuole ospiti al “Don Bosco”. Numerosi gli stand presenti che hanno organizzato interessanti laboratori a cui i ragazzi hanno potuto prendere parte (come gestire la comunicazione in caso di situazione di emergenza, come intervenire nella ricerca di dispersi con le unità cinofile, ecc.).

Grazie ad una simpatica animazione, il personale dell’ospedale di Rivoli, ha inoltre mostrato le manovre di rianimazione cardiopolmonare ed il corretto utilizzo del defibrillatore automatico.

Coordinatore e promotore dell’evento è stato il Primario della Rianimazione di Rivoli, Dr. Michele Grio, coadiuvato da Sabrina Massola, Lorenzo Mina e Pierluigi Gambarresi.

A loro e a tutti partecipanti vanno i nostri sentiti ringraziamenti, certi che manifestazioni come quella che si è svolta nei nostri locali e cortili, siano attività essenziali per lo sviluppo integrale dei ragazzi.

Borgomanero: teatro e robotica in conclusione dell’anno scolastico

Notizie a cura dei salesiani di Borgomanero.

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Olimpiadi di robotica Fanuc: il Don Bosco Borgomanero in finale

Il liceo don Bosco ha preso parte al concorso nazionale di robotica promosso da Fanuc ed ha partecipato alla finale nazionale, unico liceo italiano tra i 14 team in gara nella due giorni conclusiva delle “olimpiadi”.

Grazie alla coppia Alessandro Zitelli ed Erik Ceratti, il don Bosco si è classificato al quinto posto, totalizzando 110 punti.

La preparazione alle Olimpiadi è avvenuta durante tutto l’anno scolastico, con un percorso che è stato possibile grazie all’uso del robot collaborativo Fanuc, presente nel nostro FAB LAB e donato dalla Cimberio Spa.

Ma non solo Olimpiadi: al don Bosco infatti – grazie alla collaborazione con la Fondazione Academy (costituita da CNVV), sei ragazzi si sono preparati (nell’ambito del loro PCTO) per superare l’esame che consente loro di ottenere il patentino Fanuc di robotica.

Anche questa è una prima nazionale per un liceo, un passo importante verso le competenze STEM, che ha riguardato ragazze e ragazzi del LES e del Classico: Alessandro Zitelli e Erik Ceratti (4a innovazione), Aurora Patrinostro e Tommaso Mongini (II classico), Giovanni Bonomo e Giovanni Giordani (III classico).

Medea e Anfitrione: due spettacoli proposti dal Liceo Classico

Mercoledì 5 giugno la Prima liceo classico porterà in scena la celebre tragediaMedeadi Euripide allo spazio teatro di via De Amicis 23 a Borgomanero (ore 20.45).

La regia è di Giovanni Siniscalco che ha proposto uno spettacolo per riflettere sulla complessità delle passioni umane. Invece a Varese (Giardini e Salone Estensi), venerdì 24 maggio c’è stata la performance conclusiva del Progetto Laiv In della Fondazione Cariplo, dove il Gruppo teatro del Don Bosco ha presentato -ottenendo un grosso successo di pubblico – una rilettura attuale dell’Anfitrione, concentrandosi sul furto di identità.

Guidati dalla regia di Franco Aquaviva, il gruppo teatrale del Don Bosco di Borgomanero, ha ottenuto molto successo davanti ad un pubblico che non ha mai smesso di applaudire, ridere e divertirsi, con “Sosia a chi?“.

Si è trattato della messa in scena di un adattamento di un filone di Plauto, trasformato alle esigenze contemporanee, partendo – in fase di scrittura – dal chiedersi oggi quale sia l’equivalente di sosia, cioè del personaggio che a un certo punto trova sé stesso duplicato esattamente uguale.

Non solo: è il Dio mercurio che prende le sue le sue sembianze per proteggere il Dio Giove che nel frattempo sta sviluppando una tresca amorosa con la moglie del generale Anfitrione. Così il tema della sostituzione di identità ha trovato un equivalente contemporaneo nel furto di identità digitale, che è stato approfondito nei casi di furto o duplicazione di account personali, con i conseguenti problemi legale e di situazioni sempre più complicate o imbarazzanti. Questo parallelismo si è mantenuto nelle due storie che procedono contemporaneamente nello spettacolo intenso e comico di 20 minuti.

Ieri a Varese per gli attori del don Bosco è andata molto bene: una giornata molto intensa, tutta concentrata sul teatro, cominciata alle 10.00 e finita alle 17.00. Molto interessante il confronto con tutti i gruppi di teatro a scuola di Lombardia e Piemonte, con un alternarsi sul doppio palco dl spettacoli che le classi di ciascun istituto portavano al festival. Gli spettatori si muovevano da una sala all’altra vedendo le performance in due luoghi diversi Una tecnica interessante che ha permesso un confronto con il teatro realizzato dalle altre scuole nell’ambito del progetto della Fondazione Cariplo. Inoltre vi erano diversi laboratori di performance artistiche di alto livello collegate al teatro.

Il gruppo del don Bosco ha partecipato a due laboratori il primo curato da un terzetto di stuntman del cinema e il secondo sulla fotografia creativa. Gli stuntman del cinema hanno lavorato sulla simulazione sul set di pugni e schiaffi.

Un work shop molto utile anche per lo spettacolo della nostra scuola, in quanto già inserito nel pezzo di Anfitrione e quindi un utile approfondimento su quella tecnica.

Invece il secondo laboratorio era sulla fotografia creativa, anche questo molto interessante con un video proiettore che proiettava delle parole sui volti che poi venivano fotografati.

I ragazzi sono stati molto contenti di queste due attività, ma molto di più ancora del livello della loro presentazione.

 

Spettacolo teatrale al Don Bosco di Borgomanero

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Un teatro gremito è sempre di grande impatto, e ancora una volta Giovanni Siniscalco e la sua compagnia teatrale sono riusciti, venerdì 22 marzo, nell’intento di riempire la sala del Cinema Teatro Nuovo di Borgomanero.

Alcuni studenti del triennio del Liceo Classico Don Bosco erano in platea per partecipare allo spettacolo messo in scena: l’Amleto di William Shakespeare, riarrangiato in due atti anziché cinque, pur mantenendosi sempre fedele all’originale.

Tutti gli attori hanno dato il meglio di sé, recitando con grande espressività e sfruttando un’efficace disposizione su più piani del palcoscenico, che ha permesso di accrescere il dinamismo della scena.

Grande merito al gruppo, che ha reso fruibile un’opera di tale impatto anche a ragazzi giovani.

Applausi meritatissimi a Giovanni e alla sua compagnia, che continuano ad intrattenerci e ad arricchire il nostro bagaglio culturale con i loro spettacoli.

CFP Fossano: Trucco e Parrucco, il settore acconciatura del CNOS-FAP a teatro per la “Corte dei Folli”

Dal sito del CFP di Fossano.

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Alcune allieve di terza acconciatura, guidate dallo sguardo e dalle mani sapienti della prof.ssa Graziella Cagna, hanno contribuito alla riuscita dello spettacolo “Tut per ‘n mort” messo in scena martedì 12 e mercoledì 13 dicembre dalla compagnia teatrale fossanese “Corte dei Folli”.

La preparazione è iniziata nel pomeriggio, quando le attrici, tra cui una superlativa, nonché protagonista, nonché collega, Basilia Costantino, si sono accomodate nel laboratorio del Centro di Via Verdi, 22 per effettuare le pieghe.

Alla sera, invece, è stata la nostra squadra di acconciatrici a recarsi nei camerini del teatroI Portici” di Fossano, per completare il make up prima dell’alzata del sipario.

Un applauso a tutti quindi, ai registi, agli attori, ma soprattutto alle nostre ragazze, che hanno scelto di impegnare il loro tempo libero in un’esperienza nuova e originale.

Il CNOS-FAP di Fossano lascia ancora il segno!

Borgomanero: proseguono le sperimentazioni del teatro

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Grazie ai fondi della Fondazione Cariplo il nostro teatro è oggetto di trasformazione: passo successivo sarà la sperimentazione di un “learning hub”.

Il don Bosco ha beneficiato – insieme ad altre 12 realtà lombarde e piemontesi – dei fondi della Fondazione Cariplo per progettare un riuso transitorio del teatro.

Si tratta di una serie di test su alcune funzioni d’uso. Tra queste l’uso multifunzionale dello spazio diviso in tre “isole” su livelli diversi, per funzioni di apprendimento cooperativo, didattica immersiva, lezione frontale e (palco) attività didebate”.

Inoltre, nel pomeriggio, lo spazio verrà utilizzato come grande aula studio ed alla sera come luogo di eventi.

L’ipotesi è quella del “teatro osteria”, uno spazio sia per la didattica, sia per eventi con un complemento di attività di food and drink durante gli spettacoli.

Le spese di arredi, manutenzioni e impiantistica sono a carico della Fondazione Cariplo e verranno completate con l’installazione di schermi a parete e su palco, per favorire l’apprendimento e l’esperienza multimediale (non solo lezione, ma anche mostre, evento, ecc.).

Obiettivo è presentare questa funzione di “learning hub” per la festa di don Bosco.

Farmi trasportare dal Servizio Civile con i salesiani – Luca Dirodi

Pubblichiamo con piacere la lettera a cura di Luca Dirodi, ex Operatore Volontario del Servizio Civile con i Salesiani di Valdocco, che parla di come l’esperienza abbia segnato il suo futuro.

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C’è chi lo chiama caso, chi fortuna, chi provvidenza. È che se tre anni fa non avessi iniziato il Servizio Civile con i Salesiani oggi non sarei potuto diventare dottorando in una prestigiosa università italiana, la Scuola Normale Superiore di Pisa.

Non è una storia movimentata, ma fatta di semplici interconnessioni impreviste. Sono venuto a conoscenza del Servizio Civile appunto per caso, fortuna, provvidenza. Insomma, quella cosa lì.

Uscivamo dal periodo più duro della Pandemia Covid-19 e cercavo qualcosa che mi facesse vivere delle relazioni con altre persone. Un’amica mi ha messo in contatto con i Salesiani di Valdocco.

Inizialmente non avevo certezza di dove avrei voluto fare servizio ma grazie ad un incontro di orientamento con la coordinatrice dell’Ufficio Servizio Civile Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta che ha saputo cogliere quali fossero le mie potenzialità e i miei desideri, sono stato accompagnato alla scelta del Centro di Formazione Professionale a Valdocco, Torino.

In 12 mesi ho svolto attività di animazione, sostegno allo studio con ragazzi e ragazze in formazione presso il Centro. Senza aspettative, ma con la sola intenzione di vivere il qui e ora dell’esperienza, improvvisamente sono stato catapultato in un anno di risate, litigate, confidenze, gioco: proprio le relazioni che stavo cercando.

In un clima di famiglia, attraverso delle relazioni significative, mi sono sentito accolto e valorizzato.

E poi ecco di nuovo quella cosa lì, un po’ accidentale, che è arrivata senza averla cercata: durante uno degli incontri di formazione generale, del Servizio Civile, incontro degli operatori del Social Community Theatre Centre che si occupa di Teatro e Ricerca, Teatro e Salute, Teatro e Formazione.

SPOILER: prima del Servizio Civile ho studiato e lavorato per anni nel mondo del teatro e del cinema, ma in quel periodo avevo deciso di abbandonare quella strada.

E invece no! Ecco che torna vestita in modo diverso e mi stuzzica così tanto che decido di volerla seguire incuriosito. Mi iscrivo ad uno dei corsi del SCT Centre.

Il primo giorno che andai a Spazio BAC, a qualche centinaio di metri da dove svolgevo Servizio Civile, dove si teneva il corso, c’era nella testa la solita sensazione di competizione che provavo ogni volta che mi avvicinavo al mondo del teatro e del cinema e agli attori, nel voler dimostrare di essere il più bravo. Senza saperlo avevo già di fronte un modello di teatro diverso, fatto da persone diverse.

Il Servizio Civile termina, ma come in un continuum fatto di casualità incontro un Professore universitario che si mostra anche lui interessato a questa strana metodologia teatrale e insieme decidiamo di scrivere una tesi.

Dopo un anno di lavoro mi laureo con una tesi in Sociologia del territorio e Teatro sociale e di comunità e un mese dopo entro in un dottorato che studia la società e la politica grazie a un mio progetto di ricerca basato proprio sul Teatro sociale e di comunità.

Uno dei motivi, forse il principale, per il quale oggi mi trovo a iniziare una nuova e stimolante esperienza, è proprio l’anno di Servizio Civile.

Certo non è stato quell’anno a farmi dire “Guarda, tu, fra tre anni, farai un dottorato”, però è indubitabile che proprio grazie a quell’esperienza ho maturato una serie di competenze, ho avuto la possibilità di costruire una bella rete di relazioni e si sono innescati tutta una serie di accadimenti senza i quali oggi non potrei provare una grande soddisfazione e gratificazione.

Grazie Servizio Civile con i Salesiani!

-Luca Dirodi

CFP San Benigno: musical “Alla ricerca di Afrodite”

Al CFP di San Benigno è andato in scena il tradizionale appuntamento del musical d’inizio estate, questanno nella forma di “Alla ricerca della fonte di Afrodite“, spettacolo che riprende il famoso musical “Mamma Mia“. Di seguito l’articolo a cura del CFP.

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Il musical del Centro di Formazione Professionale di San Benigno, è oramai diventato un “appuntamento fisso” d’inizio estate. Lo spettacolo “Alla ricerca della fonte di Afrodite” riprende la storia del famosissimo musical ”Mamma Mia”.

Gioioso e vestito di allegria, ripropone le musiche storiche degli Abba nei mitici anni ’70 e vuole sottolineare e portare in evidenza come il tema dellaFamigliasia sempre attuale e di grande rilevanza.

La bella Sofy, nata 20 anni prima a seguito della relazione tra sua mamma Donna Sheridan e… boh, vedremo alla fine se riusciremo a capirlo, alla soglia del matrimonio con il suo amato Sky, cresciuta esclusivamente con la sola mamma che le ha
dedicato l’intera vita, “sente che le manca una parte di sé” e vorrebbe conoscere il suo papà. Ora non vi racconto più niente per non toglievi la sorpresa!

La bravura e la personale “ironia” dei protagonisti, le voci soliste, i cori eseguiti con l’aiuto e la collaborazione della “Cantoria Giovani” meglio conosciuta come la Cantoria del Sabato, riusciranno certamente a strapparvi sorrisi ed applausi il tutto accompagnato da
colpi di scena, coreografie vivaci e costumi scintillanti!

Quindi:

“Tanti, tantissimi auguri affinché anche questo spettacolo, frutto degli sforzi e dell’immutata e costante passione di questo bellissimo gruppo, possa essere come quelli passati: un vero successo!”

Un sogno lungo un applauso: spettacolo teatrale “Fantasmi da asporto” a San Benigno

Dal sito dei salesiani di San Benigno il resoconto dello spettacolo teatraleFantasmi da asporto“, andato in scena il 6 giugno, e del percorso del laboratorio di teatro.

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Inghilterra, Seconda Guerra Mondiale. Sotto i bombardamenti che vedono vittima la città di Londra, si aggira una famiglia, i Wilkinson, che, dopo un’esplosione, si ritrova a vivere da fantasmi. Nello stesso tempo, Sabrina e Pelham Dall’Osso sono due spiriti cattivi e malefici, che combinano ogni guaio al malcapitato di turno che se li trova di fronte. Intanto, nell’orfanotrofio gestito da Madre Margareth e dalla novizia Suor Phillida, Oliver ha appena ereditato una fortuna, compreso un castello, che però i temibili cugini Fulton e Frieda Snoodle White sono pronti a tutto pur di portargli via, anche a ucciderlo. Come? Beh, semplice: ordinando una coppia di spiriti all’agenzia “Fantasmi da asporto”! Ma, aspettate un secondo: che cosa c’entrano in tutta questa storia i due scienziati un po’ folli che rispondono al nome di Fetlok e Mankovic?

Questa, in soldoni, la trama dello spettacolo teatrale “Fantasmi da asporto“, andato in scena martedì 6 giugno, con la regia del prof. Nicolò Massucco, presso il Teatro Comunale di Bosconero, in due repliche (alle h. 18.00 per genitori e allievi delle classi prime; alle 20.45 per genitori e allievi delle classi seconde e terze) e che ha concluso l’esperienza, incominciata a gennaio, del laboratorio di teatro che ormai da due anni permette ad alcuni allievi di provare la grande emozione di calcare le assi di un vero e proprio palcoscenico da professionisti.

Il progetto, iniziato a novembre con una fase di selezione dei candidati attraverso un pomeriggio di provini, ha preso il via al rientro dalle vacanze di Natale, con una serie di incontri incentrati su un primo approccio all’arte teatrale: vocespaziocorpo e improvvisazione sono stati i cardini fondamentali sui quali il laboratorio ha preso avvio, attraverso esercizi e giochi propedeutici che hanno permesso a tutta la compagnia (16 attori e 2 riserve) di “scaldare i motori” e prendere confidenza tra di loro, essendo provenienti da classi e annate differenti (seconde e terze).

Al termine di questa prima fase, il professor Massucco ha presentato a tutti il copione che sarebbe andato in scena a giugno e che sin da subito ha destato la curiosità della truppa, non essendo una storia immediatamente familiare come quella della Carica dei 101 messa in scena lo scorso anno.

Quattro mesi di prove molto impegnative (per lo studio delle parti, per imparare i movimenti e “aggiustare il tiro” dell’interpretazione, quando serviva) hanno permesso ai ragazzi di comprendere quante e quali potenzialità ha il teatro:

  • la necessità di conoscersi e di esplorare chi non è un compagno di classe;
  • di mettersi nei panni di un personaggio e provare a dargli vita, capendone motivazioni e atteggiamenti;
  • di uscire dal guscio della propria timidezza e di mettersi in gioco;
  • e tanto, tanto altro ancora.

La sera del 6 giugno, durante le due repliche, non c’è stata una sola volta in cui qualcuno dovesse dire a questi splendidi, meravigliosi ragazzi, che cosa ci fosse da portare in scena o quali fossero i movimenti da fare: era tutto nella loro testa (e nel loro cuore).

Sulle luci bianche finali, il lungo e meritato applauso è ciò che gratifica di più dopo un così lungo percorso.